REFERENDUM, È FLOP DI PARTECIPAZIONE
VINCE IL NO, PERÒ IL PROGETTO RIMANE

di MASSIMO CLAUSI – Il dato del referendum sulla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero alla fine è stato clamoroso. 10652 votanti a Rende, 10655 votanti a Cosenza e 3657 votanti a Castrolibero hanno detto ampiamente no al progetto incardinato dal centrodestra regionale. I numeri finali dicono che a Cosenza e si sono stati il ​​69,48% e no il 29,45. A Rende i “si” il 18,12% e i no l’81,43; a Castrolibero i “si” il 25,57 ei no il 73,81% In totale, quindi, il no ha vinto con il 56,81 (13166 voti) contro il 42,45 (9838 voti).

E davvero in pochi alla vigilia erano disposti a scommettere su un’affermazione così netta del no, anche perché il percorso verso la fusione dei tre comuni è davvero ineludibile. Quello che non ha convinto è stato evidentemente il progetto, ammesso ce ne fosse uno.

Un brutto colpo per l’attuale amministrazione regionale che si è fatta promotrice della proposta, nonostante il presidente della giunta, Roberto Occhiuto, abbia preferito rimanere sott’acqua. Non così il fratello, il senatore Mario, che ha cavalcato moltissimo le ragioni del sì con post e dichiarazioni quasi quotidiane.

A salvare il centrodestra regionale dalla clamorosa sconfitta è stato l’atteggiamento dell’opposizione che ha votato in linea con la maggioranza sulla proposta di legge di fusione con l’eccezione di Laghi e Tavernise che si sono astenuti e il no del consigliere del Misto, Antonio Lo Schiavo, in splendida solitudine. Quanto basta per far dire a Sandro Principe di essere dispiaciuto per l’atteggiamento del centrosinistra che avrebbe potuto fare una battaglia caratterizzante contro la destra sul punto.

Il problema di fondo è stata la partecipazione, fiacca anzi fiacchissima che non si può spiegare solo con il progressivo astensionismo che attanaglia la politica. Se questa, infatti, è dato dalla scarsa capacità dei partiti di interpretare le istanze della gente, in un meccanismo di partecipazione diretta come il referendum l’assioma non può reggere.

COSENZA – Al Rendano in scena “Il fu Mattia Pascal”

Domani sera, al Teatro Rendano di Cosenza, in scena lo spettacolo Il fu Mattia Pascal, tratto dal celebre romanzo di Luigi Pirandello e diretto da Marco Tullio Giordana.

L’evento rientra nell’ambito della stagione di prosa della Rassegna l’Altro Teatro, ideata da Gianluigi FabianoGiuseppe Citrigno. La Rassegna è realizzata con il supporto dell’amministrazione comunale di Cosenza ed è co-finanziata con “risorse PSC Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 erogate ad esito dell’Avviso “Programmi di Distribuzione Teatrale” della Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”.

Sul palco Geppy Glejjeses – allievo prediletto di Eduardo De Filippo – nel ruolo del protagonista, affiancato da Marilù Prati e altri 14 attori in scena.

È una “farsa trascendentale” retta sull’assurdo. Mattia Pascal, un bibliotecario che si sente prigioniero di una vita appesantita da ruoli sociali e convenzioni, creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” s’accorge che non può essere riammesso nella società, nella famiglia, perché per la società, per la famiglia egli è morto davvero. Quale prova più scintillante del sentimento del contrario? Disonestà e purezza, vita-morte nel grande caleidoscopio della certezza sociale, che sancisce come sicuro quello che non esiste e come inesistente quello che vide. E dentro una tessitura umoristica, elementi riflessivi e irrazionali sconvolgono quella quarta parere, che nel teatro come nel romanzo dovrebbe essere protezione d’impersonalità, come se l’autore stesso e il pubblico non esistessero.

«Il fu Mattia Pascal – scrive Marco Tullio Giordana nelle sue note di regia –, pubblicato nel 1904, è il romanzo che diede a Pirandello fama mondiale e che, in continuità con Wilde, Dostoevskij, Stevenson e contemporaneamente a Conrad, Freud, Kafka, farà dilagare nella letteratura del Novecento il tema del Doppio, del Doppelgänger, in modo così invadente da spazientire Nabokov che lo considerava “di una noia mortale”. In realtà nel romanzo seminale di Pirandello le vicissitudini di Mattia Pascal e del suo specchio Adriano Meis sono il contrario della noia: tanti sono i colpi di scena, e lo spazio/tempo dove si consumano in continue sovrapposizioni, da suggerire nella riduzione per la scena una chiave non realistica e indurre la macchina teatrale a mescolarsi col linguaggio parallelo del cinema, sviluppatosi anch’esso agli inizi del “secolo breve”». (rcs)

CITTÀ UNICA, SÌ O NO: OGGI IL REFERENDUM
PER DECIDERE SULLA “GRANDE COSENZA”

di SANTO STRATI – Oggi i cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero sono chiamati ad esprimere con un voto il loro parere sulla fusione dei tre comuni. È un referendum consultivo, quindi non impone vincoli per chi governa, ma risulterà sicuramente utile per mettere a confronto favorevoli e contrari.

E soprattutto aiuterà, forse, a capire perché si è arrivati a un quasi scontro tra chi pensa alla “Grande” Cosenza con la modifica dei confini territoriali e chi invece vuol mantenere lo status quo, con la continuità dell’autonomia (non differenziata…) dei tre comuni. Questa della fusione – su cui abbiamo dedicato ampio spazio accogliendo le varie opinioni e mettendo a confronto le tesi a favore e contro – è una battaglia persa in partenza per tutt’e tre i comuni, qualunque sia l’esito referendario, perché sono state prese decisioni dall’alto senza sondare e ascoltare il territorio.

È tornato in auge il vecchio (formidabile) progetto della Grande Cosenza, che piaceva molto a Beniamino Andreatta, primo Rettore dell’Università della Calabria, ma non si è ritenuto di tenere nella dovuta considerazione le ragioni del No, dei sindaci di Rende e Castrolibero. Si è deciso quindi di chiedere ai cittadini un parere consultivo da esprimere attraverso un voto in piena regola. Un voto che non potrà essere un eventuale veto, ma di cui non si potrà ignorare il risultato.

Tra l’altro, nella scheda, i votanti posso anche esprimere un parere su tre proposte per la nuova denominazione del Comune se dovesse passare la fusione (al di là delle indicazioni referendarie che non hanno, appunto, efficacia di legge). Le proposte sono: a) Cosenza, b) Cosenza-Rende-Castrolibero, c) Nuova Cosenza (ma quest’ultima – permetteteci – sembra più una testata giornalistica che il nome di una Città…). Manca invece, a nostro avviso, la denominazione più consona e indicata, se avverrà – come si pensa – la fusione dei tre comuni: ovvero Grande Cosenza. Senza presunzione per l’utilizzo dell’aggettivo “Grande”, ma con la precisa convinzione che prenderebbe piede davvero una “grande” città, secondo un vecchio futuribile progetto poi naufragato.

Oppure – permettete un ulteriore suggerimento – ancora meglio Cosenza Unica, che rende appunto l’idea una “grande” città che ha allargato il territorio con ambiziosi obiettivi di unicità rispetto alle realtà metropolitane del Sud, guardando alla crescita e al futuro delle nuove generazioni. Quest’ultimo, finalmente, sembra sempre più dipingersi di rosa, visti i continui e brillanti successi di Arcavacata. Certo oltre a sfornare fior di laureati e a formare super specialisti, l’Università dovrebbe diventare anche un centro di “reclutamento” per i propri studenti, individuando, nell’intera regione, opportunità di impiego e di utilizzo delle competenze, con una generosa ricaduta su tutto il territorio. Ma questo è un altro discorso.

Torniamo alla “città unica”: Cosenza – è una facile profezia – è predestinata a diventare la Milano del Mezzogiorno, grazie anche a un’Università di eccellenza a cui guarda tutto il mondo. Andate a contare gli studenti stranieri e chiedete quante sono le domande di ammissione – da tutto il mondo – che purtroppo ogni anno devono venire respinte. E la crescita di Cosenza sarà il volano di sviluppo per l’intera Calabria, se finiscono le rivalità di campanile e si pensa, finalmente, a fare rete tra le province calabresi.

Peccato che i politici locali non abbiano voluto sentire ragione dell’opportunità di includere anche Montalto Uffugo nella “città unica”, visto che mezza Università poggia su quel territorio. Ma a tutto c’è rimedio, se prevale il buon senso e non viene a mancare la volontà politica.

Inutile dire che  bisogna osservare che – evidentemente – ci sarebbero due municipalità che vedranno apparentemente “cancellata” la loro storia, ma in realtà la “Grande Cosenza” – a nostro avviso – costituisce una apprezzabile visione di futuro, soprattutto per le nuove generazioni, nel rispetto delle storie e dei traguardi raggiunti dai rispettivi comuni. (s)

Chi vota

Al referendum consultivo (non è richiesto il raggiungimento di alcun quorum dei votanti) sono chiamati gli elettori dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. Le operazioni di voto inizieranno alle ore 8,00 e termineranno alle 21,00. Le operazioni di scrutinio inizieranno immediatamente dopo la conclusione delle operazioni di voto.

Gli aventi diritto al voto sono 55.717, di cui 25.963 uomini e 29.754 donne. I cittadini dell’Aire (Anagrafe Italiani residenti all’estero) che potrebbero tornare in città per esercitare il diritto di voto, sono 4347. 260 sono, invece, i maggiorenni del secondo semestre 2024.

Saranno 82 le sezioni elettorali sparse sul territorio cittadino. Si ricorda che, in occasione delle ultime consultazioni elettorali europee del giugno 2024, l’ufficio elettorale del Comune comunicò lo spostamento di alcuni seggi elettorali approvato dalla Commissione elettorale Circondariale. In particolare i seggi elettorali n.7, 8 e 9 sono stati trasferiti dall’edificio dell’ex scuola elementare di Donnici Inferiore, “Suor Elena Aiello” (strada Provinciale n. 84) all’edificio di località Bivio Donnici, Strada provinciale 241 (ex SS19) che fa parte dell’Istituto Comprensivo Cosenza 1 Zumbini, attualmente adibito a scuola elementare e media.

Un altro spostamento ha riguardato i seggi elettorali n. 29, 30 e 45 dalla sede della ex scuola di via Francesco Principe, già via Asmara, alla sede della scuola dell’infanzia di Via L. Picciotto, già via Somalia, che fa parte sempre dell’Istituto Comprensivo Cosenza 1 Zumbini. Oltre al seggio ordinario istituito presso l’Ospedale civile dell’Annunziata, saranno in funzione altri 5 seggi speciali (dove saranno raccolti i voti dell’Ospedale, espressi dai pazienti non deambulanti, e nelle case di cura e riposo con più di 100 posti letto). Altri 9 seggi volanti saranno allestiti nelle case di cura e riposo con meno di 100 posti letto. (rcs)

 

 

COSENZA – Concluso il Festival delle Candele

Si è conclusa, con successo, la settima edizione del Festival delle Candele, ideato da Pietro Pietramala.

Principale tematica di questa edizione i “Fumetti Illuminati”, con l’utilizzo di tecniche innovative rivolte ad una maggiore fruibilità e partecipazione del pubblico: proiezioni, disegni, gamification e percorsi virtuali, basati sull’uso dei quattro elementi naturali, terra, aria, acqua, fuoco.

Due i momenti principali: il “Festival delle Candele 2024” avvenuto il 29 agosto e la sezione mostre “Fumetti Illuminati”, dal 12 ottobre al 24 Novembre.
Il primo appuntamento, dal titolo “Festival del Ghiaccio e del Fuoco”, si è svolto all’interno della storica location del Castello Ducale di Corigliano Rossano, in cooperazione con Svevo srl e Orizzonte degli Eventi, patrocinato dal Comune, inserito nel Coro Summer Fest 2024, e finanziato su Avviso Pubblico Attività Culturali 2023 POC Calabria 2014/2020.
Ispirato all’immaginario fantasy, sono state utilizzate migliaia di candele per illuminare le installazioni, con la presenza di decine di figuranti con abiti a tema, postazioni artistiche, giochi e una fedele riproduzione del celebre “Trono di Spade”. Un percorso suggestivo e sensoriale, immerso nell’arte e nello spettacolo. Tantissimi i protagonisti del ricco programma: il team di Epicos, prima grande realtà professionale dedicata al mondo del Cosplay, ha arricchito l’evento con la presenza di figuranti e scenografie dedicata personaggi più amati dello show; l’associazione Lux Gladio di Lamezia Terme ha svolto una simulazione di combattimenti medievali con l’utilizzo di spade di fuoco; è stata allestita un’area shooting dallo stilista Giuseppe Cupelli, che all’alta sartorialità abbina innovazione e ricerca di materiali, arricchita dal lavoro di giovani talenti fotografi emergenti nel campo della ritrattistica; incredibile l’istallazione aerea di diverse mongolfiere dal titolo “Fumetti fra le Nuvole”, i cui palloni sono stati impreziositi con i fumetti realizzati ad hoc dal celebre disegnatore Fabio Franchi; e ancora, l’installazione “la Maschera Apotropaica Calabrese” studiata dal maestro vasaio ceramista Tommaso Papillo.
La sezione mostre, titolata “Fumetti Illuminati”, si è svolta dal 12 ottobre al 24 novembre, presso il Museo del Fumetto di Cosenza, primo nel mezzogiorno e unico in Italia, che ha sede in un immobile di grande pregio storico-artistico all’interno dell’antico monastero di Santa Chiara, nel cuore della città vecchia. Dalla valenza del fumetto come strumento per promuovere il territorio, si è parlato in un appassionante dibattito con la partecipazione di Bruno Brindisi, disegnatore ufficiale di Dylan Dog e Tex che ha incontrato i suoi lettori insieme al celebre collega Luca Raimondo.
Tra le opere esposte, “Negativo è Positivo” di Mario Vetere, con cui gli ospiti hanno interagito grazie all’utilizzo degli smartphone. La sua tecnica utilizzata – negativoèpositivo® – fortemente innovativa ed unica al mondo, è stata brevettata dall’artista.
Nell’area dedicata alle installazioni “site-specific” del Festival, la mostra dal titolo “Fumetti a lume di candela”, con diversi artisti calabresi e del panorama nazionale che hanno realizzato tavole a fumetti inedite, visibili in notturna con retroilluminazione, con l’ausilio della luce delle candele. Tra queste, le tavole esclusive illustrate “la Falena e la Candela” e “Sotto una nuova Luce” della nota disegnatrice reggina Angela Sancono.
Infine, tra le performance artistiche, la compagnia lametina TeatroP, centro di ricerca e formazione teatrale, ha realizzato dei fumetti con l’ausilio della particolare tecnica della Sand Art, che utilizza la manipolazione dei granelli di sabbia in condizione di controluce, su di un piano luminoso, dal titolo “A Lume di Candela”. Una soluzione visiva dei racconti fumettistici, che ha reso le tavole una vera e propria performance dal vivo, una formula di spettacolo visivo unica nel suo genere: usando solo le dita e i palmi delle mani, le immagini forgiate dall’artista Greta Belometti sono state proiettate simultaneamente su di un grande schermo, così da permettere allo spettatore di vederle durante la loro realizzazione in tempo reale.
Un vastissimo programma di iniziative per celebrare dunque il settennale del Festival delle Candele, che ha rappresentato in varie forme d’arte un’esperienza suggestiva a tratti surreale e a fantastica. (rcs)

Gli infermieri di CS esprimono soddisfazione per il nuovo atto aziendale dell’Asp di Cosenza

L’Opi Cosenza,  l’Ordine delle professioni infermieristiche, ha espresso soddisfazione per il nuovo atto aziendale annunciato dall’Asp di Cosenza.

«Siamo felici perché sono state prese in debita considerazione, oggettivamente, le professioni infermieristiche. Un dirigente per le altre aree professionali e ben tre dirigenti infermieristici è una notizia che va certamente nella direzione giusta ed auspicata», ha detto il presidente di Opi Cosenza, Fausto Sposato, complimentandosi col «management aziendale e con il direttore generale, Antonello Graziano, anche per aver tenuto in considerazione le osservazioni e le richieste fatte a suo tempo, in più incontri svoltosi nella sede dell’Asp».

Gli infermieri ringraziano Graziano anche per la «lungimiranza, oltre che lo spazio, che si continua a concedere alla nostra professione investendo in risorse dirigenziali e manageriali».
Dall’Ordine di Cosenza si augurano «che tutto venga realizzato così da rafforzare l’organizzazione sanitaria, sia ospedaliera che territoriale, per una sanità sempre più a misura di cittadino e per una sanità che punti maggiormente sulla qualità delle prestazioni. Siamo anche convinti- la chiosa del presidente Sposato- che la struttura semplice dipartimentale lavorando in staff con la direzione sanitaria aziendale, saprà fornire un contributo importante alla mission aziendale».
«È un primo passo verso quell’autonomia tanto auspicata da tempo – hanno concluso – Un ulteriore riconoscimento al percorso formativo e professionale delle professioni sanitarie, in particolare di quella infermieristica. Adesso aspettiamo i concorsi per i quali ci auguriamo non passi molto tempo». (rcs)

COSENZA – Torna Le Strade del Paesaggio, il festival del fumetto

Domani e domenica 1° dicembre, a Cosenza, al Museo del Fumetto si terrà la 17esima edizione de Le strade del Paesaggio, il Festival dedicato al Fumetto e alla Creatività, a cura di Cluster Società Cooperativa.

L’evento, che rientra nell’ambito del Progetto Graffi di Primavera, finanziato con risorse PAC 2014/2020, Azione 6.8.3., erogate ad esito dell’Avviso “Attività Culturali 2023” dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura, presenterà mostre di disegni originali di alcuni tra i più innovativi autori italiani, che con la loro arte stanno creando una nuova dimensione della narrativa per immagini, contesto rispetto al quale il Festival ha sempre posto grande attenzione, attestandosi come fucina e osservatorio laboratoriale legato al dinamico mondo del fumetto e dell’illustrazione.

Saranno esposte le opere di autori del calibro di Fiorella Cogliandro, Antonio Malara, Vincenzo Puglia, Archivio di Ferro, Alpraz, Fabrizio De Masi, Mr Holyshit, ospiti della residenza d’autore all’interno del Museo del Fumetto, che diventerà immaginifica officina creativa della loro arte, riconfigurando in un esercizio inedito di creatività il design di alcune ali dello storico edificio cosentino. Le residenze d’artista avranno come tema il rapporto tra cibo e fumetto.

Il primo giorno del Festival vedrà tra i protagonisti Quasirosso, aka Giovanni Esposito, autore che presenterà alle 16.00 Cose che mi piacciono, e che, forse piacciano anche a te, suo ultimo graphic novel pubblicato da Feltrinelli Comics, dedicato ad un viaggio interiore nel sé perduto e ritrovato.

Alle 17 sarà l’Eros l’attore principale del palcoscenico fumettistico del festival con Luna Belsito, aka Wallypain, Ester Cerdella e Andrea Scoppetta raccontarsi e raccontare un tema emotivamente coinvolgente quale l’erotismo nel fumetto Alle 18 Lorenzo La Neve vi illustrerà una visione inedita di Lupo Alberto, partendo dal volume edito da Gigaciao “Tutto un altro Lupo Alberto”, variazione sul tema di un classico ricco di fascino. Ciliegina sulla torta a chiusura della prima giornata, sarà la presentazione dell’inedito artwork originale realizzato da Luca Raimondo, autore di Dylan Dog, e dedicato al rapporto tra l’Indagatore dell’Incubo e Cosenza.

A Cosenza si ricorda Angelo De Fiore da Rota Greca

Domani mattina, all’IIS “Lucrezia della Valle” di Cosenza, sarà ricordato Angelo De Fiore da Rota Greca, “Giusto tra le Nazioni”, che fu per lungo tempo dirigente dell’Ufficio Stranieri della Questura di Roma, e in tale veste salvò la vita di centinaia di ebrei, strappandoli alla deportazione nazista e all’Olocausto.

L’evento, rivolto agli allievi delle classi quinte di tutti gli indirizzi, rientra in un percorso formativo di approfondimento storico, politico, sociale e morale, volto a consolidare il dovere del ricordo e della testimonianza di una moderna figura di eroe della nostra Calabria. Dopo i saluti della dirigente dell’IIS Lucrezia della Valle, prof.ssa Rossana Perri, interverranno il dott. Giuseppe De Monte, sindaco di Rota Greca, il dott. Biagio Antonio Faragalli, sindaco di Montalto Uffugo, il dott. Giuseppe Cannizzaro, Questo della Provincia di Cosenza, la prof.ssa Lucia De Fiore, presidente dell’Associazione “Angelo De Fiore, Giusto Tra le Nazioni”. Il dibattito sarà moderato dalla prof.ssa Maria Sergio, docente di Filosofia e Scienze Umane presso il della Valle.
Angelo De Fiore Iniziò ad aiutare gli ebrei di cittadinanza non italiana che in conseguenza dell’approvazione delle leggi razziali avrebbero dovuto lasciare il Paese entro il 12 marzo 1939. Scoppiata la seconda guerra mondiale, collaborò segretamente con l’organizzazione della resistenza antinazista, manipolando le pratiche riguardanti ebrei e sospetti di attività antifascista, ostacolando l’attività della Gestapo da cui riceverà ripetuti richiami e venendo fatto oggetto anche di un’indagine che si risolverà senza alcuna conseguenza.
Per salvare i tanti ebrei dalla deportazione, non esitò a predisporre loro documenti falsi, arrivando a prelevare cittadini ebrei dalle prigioni dove erano stati rinchiusi dai nazisti, facendoli passare per pericolosi ricercati per reati comuni o disertori dell’Esercito e in seguito liberandoli. Dopo l’attentato di via Rasella gli fu richiesto di predisporre un elenco di ebrei da colpire per rappresaglia; la sua risposta fu di “non avere alcun nome di ebreo da offrire” adducendo come causa il fatto che gli archivi dell’Ufficio si trovavano in stato di estremo disordine a causa di una sua negligenza.
Anche se il suo comportamento era chiaramente ostruzionistico non ci furono conseguenze ed egli poté continuare la sua opera sin quasi all’arrivo degli Alleati, prima del quale si diede alla macchia, avendo però cura di distruggere anticipatamente, con l’aiuto dei suoi collaboratori, le pratiche di ebrei e militari sospetti ancora presenti negli archivi della Questura trasferiti in segreto negli scantinati. (rcs)

COSENZA – L’incontro “Le ragioni del No alla Fusione”

Domani mattina, a Cosenza, alle 10.30, alla Libreria Ubik, si terrà l’incontro Le ragioni del No alla Fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero, organizzato dai Comitati “Cosenza No alla Fusione Per una Città Policentrica” e “No Fusione di Cosenza”.

«Questa proposta, priva di una visione concreta e partecipata – si legge in una nota – rappresenta un attacco all’identità, all’autonomia e alla storia dei nostri territori. Non accetteremo che la fusione diventi uno strumento per consolidare poteri centralizzati, cancellando le specificità locali e penalizzando intere comunità. Difendiamo e proponiamo da sempre un modello di città e di area urbana diverso, inclusivo e rispettoso delle reali esigenze dei cittadini».
«La fusione, così come concepita – conclude la nota – non risolve le criticità esistenti, ma rischia di aggravare disuguaglianze e inefficienze. Invitiamo la stampa e la cittadinanza a partecipare per unirsi a questa battaglia cruciale per il futuro della nostra terra e contro un progetto che vuole decidere senza ascoltare». (rcs)

COSENZA – Il 30 novembre il Festival del Fumetto

Dal 30 novembre al 1° dicembre a Cosenza torna il Festival del Fumetto “Le Strade del Paesaggio”, giunto alla 17esima edizione.

Le Strade del Paesaggio è un appuntamento che premia chi ama stupirsi in modi inattesi e creativi, caratteristica che ne ha determinato longevità e capacità di essere sempre fedele a sé stesso eppure sempre nuovo, diverso, unico e originale.

I vicoli del Centro Storico di Cosenza, le sale del Museo del Fumetto, sede naturale dell’evento, e l’immaginario di coloro che sceglieranno di vivere due giorni all’insegna della capacità di stupirsi e meravigliarsi, saranno inondati da una serie di attività e appuntamenti che declineranno la letteratura disegnata nelle sue mille caleidoscopiche sfaccettature, con uno sguardo particolare al rapporto tra fumetto e cibo.

Il Festival ospiterà mostre di disegni originali di alcuni tra i più innovativi autori italiani, capaci di disegnare una nuova mappa dell’immaginario grafonarrativo attuale, testimoniando ancora una volta la scelta del Festival “Le Strade del Passaggio” di porre il riflettore sulla capacità dinamica e mai statica del mondo del fumetto e dell’illustrazione.

Saranno esposte le opere di autori del calibro di Fiorella Cogliandro, Antonio Malara, Vincenzo Puglia, Archivio di Ferro, Alpraz, Fabrizio De Masi, Mr Holyshit, ospiti della residenza d’autore all’interno del Museo del Fumetto, che diventerà ammirabile e vivibile officina creativa della loro arte, riconfigurando in un esercizio inedito di creatività il design di alcune ali dello storico edificio cosentino.

Il primo giorno del Festival vedrà tra i protagonisti Quasirosso aka Giovanni Esposito, autore che presenterà alle 16.00, agli astanti Cose che mi piacciono, e che, forse piacciano anche a te, suo ultimo graphic novel pubblicato da Feltrinelli Comics, dedicato ad un viaggio interiore nel sé perduto e ritrovato.

Alle 17.00 sarà l’Eros l’attore principale del palcoscenico fumettistico del festival con Luna Belsito, aka Wallypain, Ester Cerdella e Andrea Scoppetta raccontarsi e raccontare un tema emotivamente coinvolgente quale l’erotismo nel fumetto

Alle 18.00 Lorenzo La Neve vi illustrerà una visione inedita di Lupo Alberto, partendo dal volume edito da Gigaciao “Tutto un altro Lupo Alberto”, variazione sul tema di un classico ricco di fascino.

Se il sabato del fumetto sarà stato scoppiettante la domenica sarà al tempo stesso coinvolgente e sconvoltente, a partire dalle due presentazioni che avranno luogo nel pomeriggio.

Alle 16.00 la casa editrice bruzia Green Comics presenterà Marcel, racconto di passione e prelibatezza, mentre alle 17.00, il nippocalabrese Vincenzo Filosa, tra i più conturbanti autori italiani di fumetto ed esperto poliedrico di letteratura disegnata giapponese, ci narrerà delle suggestioni della terra del Sol Levante sulle coste ioniche calabresi, attraverso il suo perturbante libro edito da Rizzoli LizardIl Saraceno, opera capace di ferire e guarire al tempo stesso, attraverso una narrazione dolce e spietata.

Il festival chiuderà con la presentazione dei lavori nati durante le Residenze d’artista, che disegneranno il nuovo volto di alcune aree del Museo del Fumetto.

Epilogo dei due giorni sarà la rivelazione al pubblico dell’inedito artwork originale realizzato da Luca Raimondo, autore di Dylan Dog, e dedicato al rapporto tra l’Indagatore dell’Incubo e Cosenza.

Non mancherà lo spazio dedicato alla didattica del fumetto: attesissimi eventi all’interno del programma sono le tre MasterClass di illustrazione e sceneggiatura, ad opera di alcuni dei più importanti e amati autori italiani.

Sabato 30 novembre, dalle 10 alle 13, MasterClass di Illustrazione con Quasirosso; domenica 1° dicembre, dalle 10 alle 13, MasterClass di Fumetto erotico con Ester Cardella. Sempre domenica, MasterClass, dalle 10 alle 13, di sceneggiatura con Lorenzo La Neve. (rcs)

COSENZA – Lunedì si presenta il libro di Dario Franceschini

Lunedì 25 novembre, a Cosenza, alle 18, nel Salone degli Specchi della Provincia di Cosenza, sarà presentato il libro Aqua e tera di Dario Franceschini, già ministro della Cultura ed edito da La Nave di Teseo.

L’evento si aprirà con i saluti del sindaco di Cosenza, Franz Caruso. L’autore del romanzo sarà poi intervistato dalla giornalista e scrittrice Annarosa Macrì.

Alla presentazione prenderanno parte, oltre ai vertici del Partito Democratico locale, inclusi i dirigenti e i consiglieri regionali, anche esponenti di altre forze politiche legati a Franceschini da rapporti di stima e di affetto personale, nonché i rappresentanti delle forze sociali e culturali invitate.

“Aqua e tera” è un viaggio attraverso l’Italia sospesa tra storia e modernità, e rappresenta un’opera che riflette sulle radici e sull’identità del Paese. Un’occasione imperdibile per immergersi nelle atmosfere di un’Italia profonda, in un racconto che combina narrativa e riflessioni sulla società contemporanea. Un romanzo che sta riscuotendo un grande successo di critica e di partecipazione agli incontri organizzati in tutta Italia. Cosenza è la prima tappa che tocca una regione del Sud e sicuramente vedrà la presenza di tanta gente comune attratta dalla storia e dalla forza contenuta nel racconto. (rrc)