COSENZA – Al via il restauro del Complesso Monumentale di San Domenico

A Cosenza ha preso il via il restauro del Complesso Monumentale di San Domenico. Il cantiere, il sesto degli 11 del Cis – Contratto Istituzionale di Sviluppo, è costato 11 milioni di euro e prevede interventi strutturali, interventi di restauro delle superfici e interventi di adeguamento degli impianti.

La fine dei lavori è prevista per la fine di dicembre del 2025, come tutti gli interventi del Contratto Istituzionale di Sviluppo.

«È questo – ha commentato il sindaco Franz Caruso – quello più complesso tra tutti gli interventi del Cis. Il completamento del percorso ha conosciuto diversi passaggi importanti. Grazie al consigliere delegato al Cis, Francesco Alimena, abbiamo salvato il finanziamento; con l’apporto decisivo del settore Lavori pubblici lo abbiamo concretizzato, ma è stato grazie all’Università della Calabria e al suo Rettore, prof. Nicola Leone, che ci ha creduto, che si è arrivati a questo risultato. Con il Rettore Leone si è sviluppata una comunione d’intenti che ha dato la spinta propulsiva verso la realizzazione del nostro ambizioso progetto che ha una portata storica per la città. Siamo stati caparbi nel crederci e nel volerlo fortemente».

«È sempre difficile riadattare un luogo storico, monumentale, alle esigenze di sicurezza e funzionalità che le leggi richiedono – ha detto ancora Franz Caruso –. È facile dire portiamo l’Università nel centro storico. Il difficile è stato concretizzare questo passaggio importante e per certi versi epocale. È stato un grande lavoro, niente affatto semplice. Ci siamo arrivati grazie all’apporto che tutti insieme abbiamo messo in campo. Per questo ringrazio il Dirigente del Settore Lavori Pubblici, ing.Salvatore Modesto, e il Rup, ing. Maria Colucci. Quando si lavora in silenzio, a testa bassa, per raggiungere un obiettivo, si arriva al risultato. Trasferire un dipartimento universitario importante in un edificio storico non è cosa di poco conto, ma quando si coopera in sinergia tra più enti verso un unico obiettivo, i risultati non tardano ad arrivare».

1Il trasferimento della facoltà di scienze infermieristiche a Cosenza – ha sottolineato – rappresenta un grande risultato per la città e per il suo centro storico. L’anno che si chiude per la nostra Amministrazione, secondo il calendario scolastico, è suggellato da due significativi traguardi: il trasferimento dell’Unical a San Domenico e dell’ordine degli ingegneri nell’ex Albergo Bologna. È un buon viatico per la ripresa autunnale che sarà certamente costellata di altri importanti risultati».

Soddisfazione per l’avvio dei lavori di restauro del Complesso monumentale di San Domenico è stata espressa anche dal delegato del sindaco al Cis, Francesco Alimena.

«La convenzione tra Unical e Comune di Cosenza per il trasferimento del nuovo dipartimento di scienze infermieristiche – ha sottolineato Alimena – è stata possibile proprio grazie al fatto di poter contare sull’intervento Cis che prevedeva, già in origine, che il complesso monumentale fosse restaurato per farne un centro di cultura, alta formazione e arte. Solo grazie a questo intervento – ha rimarcato Alimena -siamo riusciti a realizzare l’effettivo insediamento del Dipartimento dell’Unical, altrimenti di San Domenico era stata restaurata solo una piccola parte, mentre il resto dell’edificio era ancora in condizioni fatiscenti. L’Università ha già iniziato i corsi nella parte restaurata, con i primi 119 studenti, per arrivare, a regime, a 600».

«L’intervento in corso – ha concluso – comprende la realizzazione di aule, laboratori, servizi e uffici. Quello preparatorio è stato un lavoro lungo e complesso che ha coinvolto la Soprintendenza, i Vigili del fuoco, per le prescrizioni su sicurezza e funzionalità, i nostri uffici e le imprese vincitrici dell’appalto integrato di progettazione e lavori». (rcs)

Cosentini (Forum Terzo Settore CS): Su adeguamento rette si trovi soluzione condivisa

Francesco Cosentini, portavoce del Forum del Terzo Settore territoriale di Cosenza, ha chiesto alla Conferenza dei Sindaci di farsi portavoce presso gli organi competenti affinché «si proceda all’autorizzazione di almeno i primi sei mesi dell’adeguamento delle rette, così da poter procedere senza ulteriori affanni nella normale gestione delle necessità dei minori di cui si prendono giornalmente cura».

La fase di passaggio sull’adeguamento delle rette, approvato con Dgr. n.499 del 26 settembre 2023, ha creato diversi problemi alle strutture che hanno dovuto affrontare beghe burocratiche cercando di rispondere ai nuovi dettati normativi. Allo stesso tempo anche gli Ambiti hanno registrato non poche difficoltà nel richiamare, per tempo, all’ordine, le strutture sugli adeguamenti. Per tale motivo, in alcuni casi, le rette non sono state aumentate da 31 a 86 euro per come previsto dalla normativa regionale. Come per tutte le fasi transitorie l’assestamento non è semplice. 

Cosentini, infatti, ha rilevato come «è da tempo che assistiamo, ahinoi inermi, alle difficoltà che le strutture per minori affrontano quotidianamente nella nostra provincia. Ne abbiamo registrato negli anni lo sconforto, abbiamo fatto rete, cercato soluzioni, ma dopo la denuncia da parte del Coordinamento per i Minori della provincia di Cosenza ci sentiamo in dovere di intervenire a sostegno del grande lavoro di responsabili e operatori».

«Seppure in condizioni difficili – ha concluso Francesco Cosentini – le comunità alloggio per minori (ex case-famiglia) che svolgono storicamente un servizio di grande importanza e di enorme utilità sociale, hanno sempre garantito la continuità dei servizi, hanno provveduto agli adeguamenti strutturali, per come richiesto dalla normativa; hanno assunto personale rispettando il rapporto educatore-minore ritrovandosi con personale in esubero. Il tutto senza un riconoscimento concreto da parte delle istituzioni»(rcs)

Frasi offensive proiettate a Invasioni, la condanna dell’Amministrazione comunale

L’Amministrazione comunale di Cosenza, guidata dal sindaco Franz Caruso, condanna la proiezione di scritte offensive sia nei confronti della Giunta che del primo cittadino e del presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni – che recitava “Meloni evapora” – avvenuta nel corso del Festival Invasioni di Cosenza.

«Parimenti, però – si legge in una nota – si stigmatizza l’atteggiamento, ritenuto poco serio e responsabile, di quanti tentano di strumentalizzare politicamente il deplorevole episodio, su cui, peraltro, sono immediatamente intervenute le Forze dell’Ordine, che probabilmente hanno indentificato l’autore, e la Sicurezza dell’evento».

Nicola Caruso, dell’Esecutivo Nazionale Gioventù Nazionale, ha evidenziato come la proiezione della frase offensiva rivolta al presidente Meloni «è assolutamente inaccettabile, soprattutto considerando che l’evento era stato concepito, come dichiarato dall’amministrazione comunale durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, con l’obiettivo di promuovere l’unità tra i cittadini e di creare un’atmosfera inclusiva, che favorisce l’integrazione e l’accoglienza anziché l’esclusione».

«È fondamentale prendere una netta distanza – ha proseguito – da questi atti di odio nei confronti delle istituzioni e di coloro che le rappresentano. È un vero peccato che ciò sia accaduto proprio nella giornata dedicata al ricordo di Paolo Borsellino e della sua scorta, che hanno sacrificato la propria vita per difendere la legalità e la libertà di tutti i cittadini, giornata che l’amministrazione ha pensato bene di non ricordare».
«Ci aspettiamo che il sindaco di Cosenza – ha concluso – prenda le distanze da questo genere di messaggi spiacevoli, che vanno completamente contro l’idea di inclusività e accoglienza che dice di sostenere e di mettere al centro della sua attività amministrativa».
Il coordinatore provinciale di Fdi di Cosenza, Angelo Brutto, ha evidenziato come «la cosa ancora più grave è che (la frase offensiva ndr) sia stata proiettata sulla facciata del Palazzo di un istituzione quale è la Provincia di Cosenza. Alla manifestazione, tra l’altro erano presenti anche componenti di giunta e consiglio comunale».
«È inaccettabile che in una manifestazione finanziata con fondi pubblici, fondi Pac 2014-2020 dalla Regione Calabria, si proiettino messaggi offensivi contro la persona di Giorgia Meloni. La sinistra, anche a Cosenza, non perde il vizio di utilizzare le manifestazioni artistiche per fare politica», ha concluso, aspettandosi «che i partiti che compongono la maggioranza a Palazzo del Bruzi, oltre al dindaco, prendano le distanze da questo sinistro tentativo di incitazione all’odio». (rcs)

COSENZA – Domani in scena “Spiriti e maligni” con Max Mazzotta

Domani sera, a Cosenza, alle 21. al Teatro all’Aperto – Cinema A. Tieri, in scena Spiriti e Maligni con Max Mazzotta.

Lo spettacolo, che rientra nell’ambito del Festival delle Invasioni, vedrà sul palco, assieme a Mazzotta, Massimo Garritano, Carlo Cimino, Antonio Belmonte, e le due coriste Claudia Rizzuti e Noemi Guido.

Originale è l’uso che l’artista, Max Mazzotta, fa della sua voce accompagnando le canzoni con controcanti, suoni particolari, versi irriverenti e persino l’imitazione di strumenti musicali. Il Live è uno spettacolo ad alta emotività che tiene sempre viva l’attenzione del pubblico in un viaggio musicale divertente, caratterizzato da quella teatralità sempre presente negli spettacoli di Mazzotta.

Domenica 21 luglio, musica reggae internazionale con Alborosie, accompagnato dalla sua fedele Schengen Clan. Nelle sue vene scorre un mix di sangue siculo-calabro-pugliese, ma nel 2001 si trasferisce in Giamaica alla scoperta delle radici della musica reggae e della cultura rastafari. Nel corso degli anni ha ottenuto un successo enorme in tutto il mondo, è stato il primo bianco a vincere nella categoria Reggae il premio Mobo, riconoscimento che incorona i migliori artisti mondiali della black music.
Non ha però mai dimenticato le origini italiane e nel tempo ha collaborato con nomi come Jovanotti, Giuliano Sangiorgi, Fedez & Sandy Smith, Elisa, Nina Zilli, 99 Posse, Boomdabash, Tiromancino, Neffa e Caparezza. Il suo ultimo lavoro si intitola “Destiny”, uscito a maggio del 2023, contiene 14 bravi e ospita tra gli altri Burro Banton e Jaz Elise. Quella di Invasioni, sarà l’unica data calabrese del suo tour.
A seguire Dj Set in Villa Vecchia con Mujima Crew(rcs)

COSENZA – Al via il Festival Invasioni

Prende il via domani, a Cosenza, la 26esima edizione di Invasioni, il Festival che promette non solo tanta buona musica, ma anche spettacoli teatrali, eventi culturali e attività legate allo sport, al benessere, mostre e tanto altro ancora.

La storica manifestazione, nata a Cosenza nel 1998, prevede un cartellone ricco di appuntamenti che, fino al 27 luglio, invaderanno diversi luoghi della città: da Piazza XV Marzo a Piazza Duomo, a Corso Telesio, la Villa Vecchia, il Teatro all’aperto del Cinema A. Tieri.

L’inaugurazione è prevista domani, alle 19.30, alla Casa della Cultura, insieme al sindaco Franz Caruso, alla consigliera delegata alla Cultura, Antonietta Cozza, e alla direttrice della Casa delle Culture, Vera Segreti.

Si parte con l’inaugurazione della mostra fotografica Sguardi sulla città, a cura di Francesco Arena, che sarà visitabile per tutto il periodo del festival. Il fotografo cosentino, attraverso le sue meravigliose istantanee in bianco e nero regalerà scatti inediti di Cosenza, una città che cambia, si trasforma e diventa multiculturale. Uno sguardo che integra, accoglie e non esclude: proprio come “Sguardi diffusi”, il claim scelto per questa edizione del festival, che vede come direttore artistico Gianluigi Fabiano. “Invasioni” è candidato all’Avviso “Eventi di promozione culturale 2024 finanziato con risorse Pac 2014/2020 – Az. 6.8.3. dalla Regione Calabria Dipartimento Istruzione formazione e pari opportunità – Settore Cultura”.

A seguire, alle 20.30, al Teatro all’aperto del Cinema Tieri, andrà in scena “Le Lavannare”, commedia ideata e scritta da Sergio Crocco, presidente dell’organizzazione di volontariato La Terra di Piero. L’ironia del testo, recitato in dialetto cosentino, accompagnerà con leggerezza lo spettatore nelle terre d’Africa, tra guerra e povertà.

A partire dalle 22.00, spazio alla musica con la prima line-up del Festival: sul palco di Piazza XV Marzo saliranno BigMama, Shari e N.A.I.P.. Tre giovani artisti, amati soprattutto dai giovani, che propongono stili musicali differenti.

Marianna Mammone, in arte BigMama, una delle protagoniste dell’ultimo Festival di Sanremo – con “La Rabbia Non Ti Basta”, già disco d’oro. La rapper da subito si è affermata per i suoi testi schietti che sensibilizzano e colpiscono l’ascoltatore con flow e giochi di parole estremi, che vanno sempre dritti al punto. Canta di discriminazioni, omofobia, sempre in maniera personale, tracciando un percorso nuovo dove spicca il coraggio di mettersi a nudo davanti al pubblico, senza vittimismi, ma con forte personalità, mostrando con audacia quelle cicatrici che l’hanno ispirata e che racconta nelle sue canzoni.

Ad aprile 2022 il suo primo Ep “Next Big Thing”, una dimostrazione di tutto il suo carattere forte che le ha permesso di superare le prove più difficili. Il primo maggio sul palco del Concertone di Roma ha conquistato tutti con un discorso sulla body positivity criticando il bullismo di cui è stata vittima in prima persona. Il suo album, Sangue, uscito a marzo, è un mix di elettronica, dance con temi sociali e una buona dose di ironia. Il singolo Mezzo Rotto, cantato insieme ad Alessandro Amoroso, è uno dei tormentoni dell’estate 2024.

Sul palco anche Shari, classe ’02: una voce delicata ma forte, in grado di catturare l’ascoltatore sin dalla prima nota, e capace di spaziare senza limiti, nella musica di Shari confluiscono le sonorità black, il nu-soul, l’r&b, ma anche l’urban, il rap, il pop, il mondo dell’elettronica. Da “Follia”, “Lo Detesto”, “Un altro Giro”, “Ti Uccido”, all’Ep “Alice in Hell”; nel 2022 è tra i finalisti di Sanremo Giovani e nel 2023 partecipa al Festival di Sanremo con Egoista.

Altro protagonista della serata sarà N.A.I.P., acronimo di “nessun artista in particolare” ed è un progetto musicale formato da una persona che fa uso di batteria elettronica, synth, loop station, chitarra e voce. Dietro il moniker del progetto, il polistrumentista, calabrese di nascita, Michelangelo Mercuri. Finalista a X Factor 2020, il suo primo lavoro da solista risala al 2019 con “Nessun disco in particolare”, nel 2022 il nuovo singolo “Ho bisogno di”.

Per la prima volta nella discografia di N.A.I.P. viene utilizzato il dialetto calabrese all’interno di un testo mentre il titolo, volutamente incompleto, lascia intendere che questa traccia sia il frammento di un’opera più grande che non ci è ancora stata svelata. Nel 2023 esce l’Ep “Dovrei dire la mia”: quattro brani dominati dall’elettronica, all’interno della quale pianoforti si alternano con batterie tarantolate, fischi, voli al limite della pièce teatrale.

A seguire, Dj Set Invasioni alla Villa Vecchia: si balla con DJ Kerò. (rcs)

COSENZA – Giovedì al Rendano in scena la “Tosca”

Giovedì sera, alle 21, al Teatro Rendano di Cosenza, andrà in scena Tosca di Giacomo Puccini, per la regia di Luigi Travaglio che curerà anche le scene e le luci dello spettacolo. In scena l’Orchestra Sinfonica Brutia diretta dal Maestro Giancarlo Rizzi, il Coro Lirico “F. Cilea” diretto dal Maestro Bruno Tirotta e il Piccolo Coro del Teatro “A. Rendano” diretto da Maria Carmela Ranieri.

Lo spettacolo chiuderà la prima edizione di “Rendano Arena Opera Festival”, rassegna iniziata il 12 luglio con la musica di Edoardo Bennato insieme a 50 elementi dell’Orchestra Sinfonica Brutia e che quest’anno ha celebrato un anniversario molto speciale, il centenario della morte del compositore Giacomo Puccini.

Tutti gli eventi rientrano nella storica Rassegna L’Altro Teatro – #RestarLiveFest, realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Cosenza e candidata all’Avviso “Eventi di promozione culturale 2024 finanziato con risorse Pac 2014/2020 – Az. 6.8.3. dalla Regione Calabria Dipartimento Istruzione formazione e pari opportunità – Settore Cultura”. Lo spettacolo è prodotto da L’Altro Teatro, di Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno, con la direzione artistica di Luigi Travaglio.

Il melodramma in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di G. Giacosa e L. Illica, deriva dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, e fu rappresentato per la prima volta al Teatro Costanzi di Roma il 14 gennaio del 1900, ottenendo da subito un considerevole successo.

A dar vita al capolavoro verdiano: Marta Mari (Tosca), Davide Piaggio (Cavaradossi), Carlos Almaguer (Scarpia), Cesare Filiberto Tenuta (Angelotti), Laurent Kubla (Sagrestano), Emanuele Campilongo (Spoletta), Francesco Laino (Sciarrone), Alessandro Skanderbeg (Carceriere), Benedetta Pianelli (Pastorello).

I video sono realizzati dallo stesso regista, coadiuvato da Leandro Summo. Gli splendidi costumi dell’opera sono realizzati dalla Sartoria teatrale Shangrillà. (rcs)

COSENZA – Al Museo dei Brettii e degli Enotri il libro “Pensami dopodomani”

Giovedì, al Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, alle 18.30, sarà presentato il libro Pensami dopodomani di Andrea Di Consoli, edito da Rubbettino.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Aperinchiostro, ideata da Antonietta Cozza, delegata alla Cultura del Comune di Cosenza con la direzione artistica del critico Antonella Falco.

Dopo i saluti del sindaco Franz Caruso,  modererà  l’ incontro Antonietta Cozza. Ad accompagnare il viaggio tra le parole ci sarà la voce poetica di Daniel Cundari e la musica del cantautore Sasà Calabrese.

Con il romanzo “Dimenticami dopodomani” Andrea Di Consoli,  scrittore eclettico ,giornalista, documentarista e autore radio-televisivo, ritorna finalmente alla scrittura narrativa. E ci offre un libro particolare e unico che sfugge, volutamente e per fortuna, alle categorizzazioni facili e alle convenzioni letterarie  oscillando tra poesia, racconto e romanzo per atterrare direttamente nell’anima del lettore.
La copertina flessibile del volume racchiude pagine cariche di un’intensità che rasenta il palpabile, dove il lettore si trova immerso nelle profondità emotive di un uomo adulto, originario del Sud Italia, che lotta con i fantasmi di un passato che non concede tregua. Il narratore, attraverso una serie di composizioni che potremmo definire poesie o racconti brevi, dipana il filo di una narrazione che, a fine lettura, si rivela essere un romanzo intimo e complesso, un “romanzo sentimentale e viscerale” come raramente si incontra.
Di Consoli esplora temi di vasta risonanza: l’identità meridionale, con le sue peculiari solitudini e le sue vibranti comunità; l’amore e il disamore, vissuti con un’intensità che sfiora il tragico; il ruolo di padre, carico di responsabilità e di inconfessabili timori; e infine, l’ossessione per la memoria e la presenza ossessiva della morte. Questi leitmotiv, trattati con un linguaggio che rifiuta l’ornamentazione inutile, colpiscono per la loro diretta sincerità.
Il tono dell’opera è quello di un confronto, quasi fisico, con la vita stessa: un canto urgente che necessita di essere espresso, un’urgenza che emerge palpabile in ogni verso, ogni frase. Andrea Di Consoli si conferma così un autore “irregolare”, lontano dalle tendenze passeggere e dalle manovre editoriali calcolate, uno scrittore che parla con una voce troppo personale per essere ignorata.
La prefazione di Mario Desiati offre un’introduzione ideale, posizionando l’opera all’interno del panorama letterario contemporaneo e offrendo chiavi di lettura preziose per apprezzarne appieno il valore. (rcs)

COSENZA – Mercoledì si presenta “Memorie sulla strada del ritorno” di Francesco Cangemi

Mercoledì 17 luglio, a Cosenza, alle 18, a La Base in Via Macallè 17, sarà presentato il libro Memorie sulla strada del ritorno di Francesco Cangemi, edito da Le Pecore Nere.

La presentazione rientra nell’ambito delle preview del festival letterario Laudomia. Con Francesco Cangemi ci saranno Maria Pina Iannuzzi, editrice di Le Pecore Nere; Elena Giorgiana Mirabelli, scrittrice, e il musicista Giuseppe Bottino.

La presentazione sarà intervallata da alcune letture dei racconti in forma di reading musicale realizzato dallo stesso Francesco Cangemi grazie alle musiche composte dai maestri Giuseppe Bottino e Costantino Rizzuti.

Seguirà una cena sociale presso La Base alla quale è possibile prenotarsi al numero 339 5406483.

“Memorie sulla strada del ritorno” è «una raccolta di racconti al contrario – dice l’autore – perché i testi presenti nel libro sono nati per essere letti ad un pubblico durante i reading che ho tenuto con il maestro Giuseppe Bottino e, solo dopo 10 anni dalla stesura del primo racconto, sono riuscito a raggrupparli in un libro diviso in quattro parti».

“Memorie sulla strada del ritorno”, “Odio l’estate”, “Che c***o mi reading?” e “Ghost track” sono infatti le sezioni che contengono i racconti brevi nel libro edito da Le Pecore Nere.

«Ho sempre voluto scrivere un romanzo di quelli mastodontici pieni di trame e sottotrame – racconta Cangemi – e invece ho scoperto che, da oltre 20 anni, faccio “letteratura da corsa” grazie al giornalismo e mi sono ritrovato autore di racconti brevi che descrivono cose realmente esistite e altre mai accadute ma che mi affascinano».

Francesco Cangemi è nato a Roma nel 1981 ma, giovane, si è trasferito a Cosenza, città dove attualmente vive e lavora. Laureato in Filosofie e scienze della conoscenza e della comunicazione prima e in Linguistica moderna poi, ha lavorato per i quotidiani Calabria Ora, L’Ora della Calabria, Giornalisti Italia, Il Quotidiano della Calabria, Il Quotidiano del Sud, Cronache delle Calabria, Monitore Bruzio e Calabria Live. Collabora con la cooperativa Officine delle idee. È fra i promotori e fondatori della Figec – Federazione italiana giornalismo, editoria e comunicazione di cui è consigliere nazionale. Si è dedicato al teatro lavorando con il Libero Teatro di Max Mazzotta e ha messo in piedi la compagnia Teatro Q con la quale ha portato in scena, per la sua regia, lo spettacolo “Giudici” di Renato Gabrielli.

Le Pecore Nere Editorial è una casa editrice indipendente transnazionale con una sede a Rosario (Argentina) e l’altra a Cosenza (Italia). Pubblica opere originali e traduzioni, in formato cartaceo ed elettronico. (rcs)

All’ospedale Annunziata di Cosenza il nuovo pronto soccorso è realtà

di MARIACHIARA MONACOUn anno fa l’annuncio, pochi giorni fa la realizzazione: stiamo parlando del nuovo pronto soccorso dell’Ospedale Annunziata di Cosenza.

Ben 750 mq in più, spazi funzionali e moderni, 7 ambulatori, tre accessi triage in totale autonomia per barellati e per casi di infezione, una zona di attesa visite da 60 mq e separata dal Pronto Soccorso vero e proprio (anche per salvaguardare la privacy dei pazienti). Ed ancora una sala gesso, una sala Tac e una sala radiologia polifunzionale oltre a 10 posti letto di terapia intensiva. Una questione di numeri, certo, e di cifre importanti. È stato speso un importo totale di 2 milioni di euro, di cui 1 milione e 200 mila euro come struttura edile e impiantistica, e circa 900 mila euro in fondi Por, sui 10 in totale che l’Ospedale Civile dell’Annunziata è riuscito ad intercettare, per le apparecchiature che rendono ora la struttura moderna e all’avanguardia. Un Pronto Soccorso “invidiabile” per un Hub, come l’ospedale del capoluogo bruzio, che conta ben 70mila accessi l’anno.

Una macchina in attesa di rodaggio, che vedrà alla guida il nuovo primario Domenico Lorenzo Urso: «L’impressione – dichiara – è stata positiva rispetto alla gestione che il nuovo management aziendale ha inteso dare, occupandosi del miglioramento delle condizioni del pronto soccorso».

Poi continua: «Teniamo conto che questo è uno dei pochi ospedali che ha migliaia di accessi l’anno e che spesso copre zone dell’intera provincia, quindi la volontà del management è quella di cercare di abbattere le condizioni di sovraffollamento: una corretta gestione dei posti letto è alla base di questo modus operandi e questo mi ha impressionato positivamente».

Secondo Urso: «È importante anche la presa in carico del paziente perché – spiega – abbiamo raccontato non solo noi , ma tutti, della presenza stagnante di molti pazienti per alcuni giorni. Ora anche gli ambienti più ampi e più confortevoli potrebbero aiutare».

Il problema dei posti letto è un problema reale nelle fasi di attesa che il paziente venga allocato nel ricovero :«Tra le soluzioni organizzative che noi vorremmo perseguire a breve – anticipa il primario al proposito – è la cosiddetta stanza di ammissione, per pazienti che una volta che sono stati gestiti all’interno del pronto soccorso e hanno una destinazione in un reparto in attesa, saranno tenuti in un’area separata dal pronto soccorso dove saranno rispettati. Innanzitutto, la privacy del paziente, poi sarà garantito l’adeguato comfort, come se fosse in un ricovero». 

Al taglio del nastro, era presente anche il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto il quale ha parlato di “una giornata positiva”: «Il pronto soccorso di Cosenza era uno di quelli che soffriva di più in Calabria e dove i pazienti soffrivano di più. La loro dignità era mortificata perché costretti a stare in spazi angusti dove non si poteva nemmeno erogare il minimo di prestazione che si qualificasse come un diritto. Con questi spazi rinnovati si restituirà loro dignità, ci saranno degli ambulatori che consentiranno ai medici e agli infermieri di prendersi cura dei pazienti».

Rimane però il nodo del personale, un problema presente lungo tutta la penisola, ma ancora di più nella nostra regione. Un bisogno che si cercherà di sopperire, secondo i disegni della politica, grazie alla nascita di un policlinico, che formerà i nuovi camici bianchi sui banchi dell’Unical: «Sono molto contento – afferma Occhiuto – perché la recente manifestazione di interesse che abbiamo fatto per gli specializzandi ha avuto risultati ulteriori rispetto alle nostre aspettative».

«Hanno risposto 164 specializzandi – aggiunge – li metteremo nei pronto soccorso per occuparsi dei codici bianchi e verdi e quindi per deflazionare il pronto soccorso, continueremo a lavorare per fare di questo ospedale che io e De Salazar abbiamo raccolto quando era l’ultimo ospedale d’Italia, un ospedale civile. E lo faremo anche grazie all’università, sono molto felice dell’ottimo lavoro che sta facendo il rettore Leone, che ci consentirà di fare di questo ospedale un policlinico universitario capace di attrarre autentiche eccellenze nazionali. È un lavoro complicato, difficile, so bene che c’è moltissimo da fare, ma lo stiamo facendo con grande impegno. Nella sanità non è facile risolvere i problemi immediatamente perché nessuno ha la bacchetta magica».

Un nuovo inizio, si spera, per un’intera comunità, che troppe volte si è ritrovata a fare i conti con un lazzaretto di manzoniana memoria, con code di lettini e di barelle lungo i corridoi. Un disastro figlio della mala gestione e della  spending review, con un notevole taglio alle spese che ha trasformato il sistema-salute in un altrove privo di sensibilità, e sempre meno capace di ascoltare il lamento dei malati che invocano il loro sacrosanto diritto all’assistenza e alle cure. (mm)

COSENZA – Lunedì si presenta il libro “La fortuna del Greco” di Vincenzo Reale

Lunedì pomeriggio, a Cosenza, alle 18.30, al Museo dei Brettii e degli Enotri, sarà presentato il libro “La fortuna del Greco” di Vincenzo Reale.

L’evento è il secondo appuntamento della rassegna “Aperinchiostro”, promossa dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franz Caruso e ideata dalla consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza, e che mescola, in una felice commistione, l’aperitivo della sera, il luogo – il suggestivo chiostro della struttura museale – l’inchiostro dei libri e la musica come indovinatissimo corollario.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Franz Caruso. Con l’autore dialogherà lo scrittore Antonio Pagliuso. La presentazione sarà moderata dal critico letterario Antonella Falco alla quale, quest’anno, l’ideatrice della rassegna, Antonietta Cozza, ha affidato il coordinamento artistico di “Aperinchiostro”.

La serata sarà impreziosita anche dalle incursioni musicali del chitarrista Manuel Sottile.

Il libro, edito da Rubbettino, è finalista al Premio Flaiano ed è il romanzo di esordio di Vincenzo Reale. ν