CROTONE – Si presenta “L’Altro” di Pippo Pollina

Mercoledì 6 dicembre, a Crotone, alle 18.30, nella Sala Margherita del Comune, Pippo Pollina presenta il suo libro L’Altro.

L’evento è stato organizzato d’intesa con Storie di NoteArci Crotone.

Dialoga con l’autore Giovanna Ripolo. Le letture sono a cura di Andrea Giuda e lo stesso Pollina eseguirà dal vivo alcuni suoi brani sui temi vicini a quelli affrontati nel romanzo.

Pubblicato da Squilibri, il racconto si articola lungo due storie in apparenza senza alcuna connessione tra loro. Leonardo Conigliaro è un medico di Camporeale, un paesino dell’entroterra palermitano dove molto forte è la presenza della mafia. Frank Fischer è invece un astro nascente del giornalismo tedesco, noto per le sue inchieste sugli intrecci tra politica e malaffare e per la denuncia delle infiltrazioni mafiose in Germania. Le loro vite scorrono in parallelo, senza alcun punto di contatto, ma con la scoperta del segreto che lega le loro esistenze, i due protagonisti sono chiamati a scelte che cambieranno per sempre le loro vite, strette infine in un abbraccio solidale. Con una scrittura sorretta da una grande tensione civile, secondo istanze radicate nella formazione e nel sentire di Pollina, nel succedersi delle vicende personali dei due protagonisti, il romanzo delinea uno spaccato di grande efficacia sulla realtà politica e sociale del tempo, dalla caduta del muro di Berlino all’attentato alle Torri Gemelle.

Senza mai cedere a tentazioni strettamente autobiografiche, l’autore si concede anche un piccolo cameo, rievocando i suoi lontani inizi quando, subito dopo aver lasciato l’Italia, ha percorso le strade del mondo come artista di strada. Con all’attivo 24 album, migliaia di concerti e collaborazioni di grande prestigio, da Linard Bardill a Franco Battiato, da Konstantin Wecker a Nada, dagli Inti Illimani a Georges Moustaki, Pippo Pollina è oggi uno dei più originali cantautori della scena europea. In Sicilia, ancora giovanissimo, era tra i collaboratori del periodico di Giuseppe Fava, assassinato dalla mafia nel 1984, a indicare una scelta di campo alla quale non è venuto mai meno. Insignito di diversi riconoscimenti, dal Premio per la Pace della città di Stoccarda al Premio Peppino Impastato, in tutta la sua carriera ha evidenziato una predilezione per la narrazione in musica che trova ora il suo coronamento in questo romanzo che, nell’edizione tedesca, Der Andere, è già alla terza ristampa, con circa 15.000 copie vendute. (rkr)

“La Camera in Mostra”, stand enogastronomici e artigianali durante le festività natalizie

Promocalabriacentro, azienda speciale della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, in collaborazione con le amministrazioni comunali di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, prevede l’organizzazione di una mostra-mercato dal titolo La Camera in Mostra, che si terrà nelle città di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia dal 16 dicembre al 7 gennaio.

All’iniziativa potranno partecipare le imprese operanti nella produzione agroalimentare, dell’artigianato artistico tradizionale e del commercio di prodotti tipici locali, le quali – se interessate – potranno mettere in mostra, in appositi stand opportunamente allestiti, i propri prodotti. La manifestazione funge da vera e propria vetrina espositiva e offre altresì la possibilità di vendita dei prodotti.

Complessivamente è previsto l’allestimento di 21 stand, parimenti distribuiti nelle città di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia. La partecipazione è gratuita. Alle imprese selezionate verrà offerto il servizio di preallestimento di uno stand nel periodo compreso tra il 16 dicembre e il 7 gennaio e l’allacciamento gratuito alla rete pubblica di illuminazione per l’intera durata della manifestazione.

La scheda di partecipazione è disponibile sul sito dell’azienda speciale Promocalabriacentro (al link: www.promocatanzaro.it) e della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia (al link: www.czkrvv.camcom.it).

Le domande di partecipazione saranno acquisite dall’azienda speciale Promocalabriacentro che, previa verifica dei requisiti di ammissibilità e nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande, stilerà la graduatoria delle imprese ammesse. (rcz)

CROTONE – S’inaugura lo Spazio Donna

Lunedì 4 dicembre, a Crotone, alle 9, nella Sala Consiliare, si svolgerà l’iniziativa Parole nuove contro la violenza di genere. Analisi e contrasto contro i fattori culturali della violenza per una nuova relazionalità, promosso dalla Spi Cgil Calabria e dal Coordinamento Donne, insieme al Comune di Crotone.

Intervengono Claudia Carlino, Segretaria Spi CGIL Nazionale, Carmelo Gullì, Segretario Generale Spi CGIL Calabria, Angelo Sposato, Segretario Generale CGIL Calabria, Daniela Oliverio, psicologa e psicoterapeuta Cav Udite Agar, Valentina Castelli, psicologa Associazione Baubò, Michele Iannello, Segretario Generale Spi CGIL Calabria Area Vasta, Enzo Scalese, Segretario Generale CGIL Area Vasta, Rossella Napolano, Segreteria Spi CGIL Calabria, Filly Pollinzi, assessore Politiche Sociali Comune di Crotone.

Dialogo teatrale a cura di Kroma Accademia di teatro, cinema e musical di Crotone.

Nel corso dell’iniziativa sarà presentato lo sportello Spazio Donna. (rkr)

CROTONE – I Vigili del fuoco celebrano Santa Barbara

Il prossimo 4 dicembre 2023 si celebrerà la Festività di S. Barbara Patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e delle Capitanerie di Porto. La cerimonia congiunta Vigili del Fuoco-Capitaneria di Porto si svolgerà alla presenza delle Autorità Civili e Militari, a partire dal Prefetto di Crotone, nella Chiesa dell’Immacolata di Crotone dalle ore 10,30. Oltre alla principale parte religiosa, la cerimonia proseguirà con la consegna delle benemerenze e con un breve bilancio dell’attività svolta nell’anno che va a concludersi. La ricorrenza di S. Barbara, sempre molto importante sotto il profilo dei valori oggetto di celebrazione, è un’occasione per effettuare un bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno e quindi per fornire un rendiconto alla collettività di ciò che è stato l’impegno svolto dai Vigili del Fuoco della provincia di Crotone.

Sono attualmente impiegati nel Comando n°7 funzionari tecnici operativi e n°220 tra graduati e vigili operativi per svolgere il soccorso tecnico urgente a favore della popolazione sul territorio provinciale, nonché n°13 amministrativi per il supporto. La sede del Comando, sita nella via G. Da Fiore di Crotone, sarà ampliata con la realizzazione di un nuovo edificio, i cui lavori sono iniziati ad ottobre scorso, per migliorare la logistica per gli automezzi speciali e per le risorse umane. I tre distaccamenti dipendenti (Cirò Marina, Petilia Policastro, Distaccamento aeroportuale presso l’aeroporto di Crotone) sono oggetto di miglioramenti logistici. Nei prossimi tempi occorrerà consolidare e potenziare il dispositivo organizzativo e le risorse assegnate.

Nell’ultimo anno l’attività di soccorso tecnico urgente ha riguardato poco meno di n°6000 interventi effettuati dalle squadre operative dei Vigili del Fuoco, con una evidente prevalenza degli interventi per incendi vegetazione sviluppatisi nel periodo estivo, caratterizzato da una miriade di incendi di vegetazione/bosco che hanno martoriato il territorio provinciale. A seguire, per numero di interventi, sono: gli interventi per soccorso a persona, crolli e verifiche statiche, incidenti stradale e danni d’acqua. La statistica evidenzia un trend di crescita, considerato che nell’anno 2022 sono stati effettuati un totale di n°5536 interventi di soccorso tecnico urgente. Tali dati vengono forniti con orgoglio e consentono di sostenere, senza peccare di presunzione, che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rappresenta un sicuro e primario riferimento nel sistema sicurezza del Paese.

La formazione e l’addestramento del personale operativo rappresenta l’elemento distintivo del CNVVF a tutti i livelli organizzativi. I corsi di formazione che si sono potuti organizzare in ambito provinciale hanno riguardato la formazione di autisti di mezzi speciali e di soccorritori aeroportuali. Inoltre, il personale operativo ha partecipato ai corsi di formazione a livello regionale e nazionale per Direttore operazioni di spegnimento (DOS) per indirizzare i mezzi aerei della flotta Vf, per operatori SAF, operatori apparecchiature NBCR e per istruttori professionali. Sono state svolte le sedute di re- training per il personale specialistico, necessarie per il mantenimento delle specializzazioni in materia di soccorso acquatico (SA), Speleo-Alpino-Fluviale (SAF), Tecniche di Primo Soccorso Sanitario (TPSS), nucleare biologico chimico radiologico (NBCR): il regolare svolgimento di tali attività hanno permesso il mantenimento operativo del numeroso personale specialistico in servizio.
La qualificazione professionale è una irrinunciabile leva strategica che qualifica il complesso del lavoro dei Vigili del Fuoco. Ciò in ogni campo.
Proprio per questo, ogni anno, e non fa eccezione quello corrente, tante energie sono state riservate alle
attività di formazione, informazione ed aggiornamento: non si tratta solo di aver espletato un dovere contrattuale. Si è trattato di un convinto investimento in qualità di professionisti del soccorso.

Per quanto attiene alla importantissima azione istituzionale di prevenzione, la stessa ha riguardato una serie di atti svolti, sia per quanto attiene l’evasione di specifiche istanze ricevute, che per una azione di controllo sulle attività in esercizio. Sono stati trattati ed evasi circa n°430 procedimenti amministrativi afferenti alla materia di competenza ai sensi del DPR 151/2011 tra pareri, rinnovi, Scia, volture, accesso agli atti, sopralluoghi, ecc… L’attività di Polizia Giudiziaria, svolta in tutto il territorio provinciale con il coordinamento della Procura della Repubblica, ha riguardato reati oggetto di notizia, sia a seguito interventi di soccorso per incendi ed esplosioni (n°32) che a seguito di controlli ed ispezioni effettuati nelle attività (n°6). Si tratta anche di violazioni di norme di sicurezza sui luoghi di lavoro o di inadempienze in materia di prevenzione incendi. A tali attività si aggiungono le partecipazioni dirette a Commissioni Tecniche, prevalentemente Commissioni di Vigilanza per i Locali di Pubblico Spettacolo e le partecipazioni a Conferenze dei servizi con espressione di pareri asincroni. In proposito, nell’ultimo periodo, si contano circa n°91 partecipazioni a tali consessi tecnici. In merito alla formazione per gli addetti alla sicurezza sui luoghi di lavoro sono stati tenuti corsi di formazione ed effettuate sedute di esami (totale di n°21). Si tratta di un impegno significativo e qualificato che ha concorso nella generale attività di sicurezza sul territorio con riferimento particolare alla sicurezza nei luoghi di lavoro per la cui fattispecie i Vigili del Fuoco sono organo di vigilanza per quanto di competenza specifica (rischio incendio ed esplosione).

Uno degli obiettivi strategici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è la divulgazione della cultura
della sicurezza. In tal senso si è partecipato ad una serie di iniziative svolte nelle scuole per iniziative autonome o di altri enti/associazioni. Tali iniziative hanno sempre riscosso grande apprezzamento e suscitato entusiasmo. A tale obiettivo partecipa anche la cosiddetta “Pompieropoli” rivolta ai più piccoli, organizzata dalla Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco, cui il Comando dà il suo contributo di risorse logistiche ed umane.

Nella ricorrenza della festività di S. Barbara il Comandante, Dott. Ing. Roberto Fasano, consegna le benemerenze che l’Amministrazione ha attribuito al personale operativo che nel corso dell’anno sono state poste in quiescenza e che ha prestato servizio, senza demerito, oltre i 15 anni.

Le statistiche non sono mai perfettamente in grado di rappresentare pienamente l’attività dei Vigili del Fuoco, in ragione della oggettiva complessità e varietà che la caratterizza; è però certo che tali indicatori descrivono adeguatamente il grande lavoro espletato; ne rappresentano la difficoltà, l’intensità, il valore tecnico ed anche il sacrificio richiesto. In ogni azione svolta dai Vigili del Fuoco possono rinvenirsi i valori fondanti della missione istituzionale: valori di solidarietà, di prossimità al cittadino, di vicinanza ai bisognosi ma anche valori tecnici e professionali di elevato profilo, sempre più di elevato, espressione di competenze tecniche fortemente profonde e sempre più evolute e specifiche. (rkr)

QUALITÀ DELLA VITA, LA CALABRIA IN CODA
CROTONE ULTIMA, MA C’È VIBO CHE RISALE

La tradizionale classifica del quotidiano Italia Oggi assegna, come ormai da tradizione, gli ultimi posti alle città calabresi per la qualità della vita. Crotone ribadisce il suo ruolo da ultima della classe, ma per fortuna ci sono tiepidi e incoraggianti segnali da Vibo Valentia che risale di otto punti la classifica. Dunque a Vibo si vive un po’ meglio. L’indagine sulla Qualità della vita di Italia Oggi e l’Università La Sapienza, vede il capoluogo conquistare il 92esimo, otto punti in più rispetto al 2022. Un risultato importante, nonostante la posizione comunque molto bassa, ma un importante segnale, soprattutto se si considera che Reggio, Catanzaro e Crotone hanno mantenuto le stesse posizioni del 2022. Cosenza, invece, ha perso tre posizioni.

Il report, giunto alla 25esima edizione, ha analizzato le dimensioni di affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, tempo libero.

Quello che è emerso, dunque, è che la qualità della vita è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, in linea con gli ultimi due anni (erano 64 nel 2022; 63 nel 2021; 60 nel 2020, anno dell’emergenza pandemica). Si tratta per lo più di province dell’arco alpino, centrale e orientale, della pianura padana e dell’appennino tosco-emiliano, con ramificazioni verso Toscana, Umbria e Marche.

Al contrario, le province del Sud e delle Isole compaiono quasi integralmente nei gruppi 3 e 4 dell’indagine, in cui la qualità della vita è valutata scarsa o insufficiente.

L’indagine 2023 conferma una tendenza: la frattura tra il Centro-Nord, più performante e resiliente, e l’Italia meridionale e insulare, caratterizzata da una persistente vulnerabilità.

Tornando alle province calabresi, per quanto riguarda Affari e Lavoro, il vibonese occupa il 96esimo posto, preceduta da Catanzaro (94) e seguita da Reggio (97) e Cosenza (98) e Crotone (107), come nelle ultime quattro passate edizioni. Nell’indagine, poi, si analizza il caso della città pitagorica, a confronto di Bolzano, che è in testa alla classifica.

Quello di Crotone «è un caso paradigmatico di provincia del Mezzogiorno, di cui presenta le tipiche vulnerabilità in molti degli aspetti relativi alla qualità della vita. La provincia di Crotone si classifica nel gruppo 2 nella dimensione del sistema salute, nel gruppo 3 nelle dimensioni relative a popolazione e reati e sicurezza, nel gruppo di coda nelle restanti 6 dimensioni (affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, reddito e ricchezza, sicurezza sociale e tempo libero)».

Per quanto riguarda l’ambiente, Catanzaro è 65esima, mentre Vibo si posiziona 89esima, preceduta da Cosenza (80) e seguita da Reggio (98), Crotone (103).

Per reati e sicurezza, «l’analisi dei risultati ottenuti nelle passate edizioni denota una sostanziale stabilità del quadro relativo alla sicurezza». Per questo ambito, Cosenza è 27esima, mentre Reggio 31esima. Seguono, poi, Vibo (48esima) Crotone (70esima) e Catanzaro (80esima).

«La dimensione della sicurezza sociale – si legge – ha subito alcune significative variazioni nell’impianto. Rispetto al disegno dello scorso anno, è stato eliminato il dato sui Neet, ovvero la percentuale di persone in età compresa tra 15 e 29 anni che non lavorano, non studiano e non aderiscono a programmi di formazione, in quanto non più prodotto dall’Istat. L’indicatore è sostituito dal tasso di inattività registrato tra i 25 e i 34 anni. Inoltre non è più riportata l’incidenza dei casi registrati di Covid-19, in quanto nuovamente i relativi dati di base non sono più pubblicati».

«Il tasso di disoccupazione giovanile 15-24 anni – si legge ancora – da quest’anno è pubblicato separatamente per maschi e femmine, al fine di catturare l’effetto dovuto alla diversità di genere. Per catturare l’effetto determinato dalla diffusione del Covid-19 abbiamo calcolato la variazione nella mortalità registrata nel periodo 1° gennaio-31 luglio 2023 fra gli individui di età inferiore a 65 anni rispetto alla media quinquennale registrata fra il 2015 e il 2019, sempre con riferimento ai primi sette mesi dell’anno».

«Lo stesso indicatore – si legge ancora – è riportato con riferimento agli individui di età maggiore o uguale a 65 anni. Infine le dimissioni per trattamento sanitario obbligatorio (TSO) non sono più calcolate per 100 mila abitanti, ma sulle dimissioni ospedaliere totali. A seguito di tali innovazioni metodologiche il piazzamento conseguito da una qualsiasi provincia lo scorso anno, che continua ad essere riportato per completezza, non deve essere confrontato con la posizione in classifica del 2023».

Su questo ambito, Catanzaro è 64esima, seguita da Vibo (84), Crotone (86), Reggio (91) e Cosenza (104).

Su Istruzione e Formazione, viene evidenziato come l’obiettivo di questo ambito è quello di «una maggiore dotazione di capitale umano, infatti, è una precondizione per una maggiore produttività e, dal punto di vista settoriale, favorisce una maggiore specializzazione in produzioni ad alto valore aggiunto, con evidenti benefici per la collettività, non soltanto sotto il profilo di una migliore capacità nella generazione di reddito».

«La dimensione comprende 6 indicatori, tutti positivamente associati alla qualità della vita, tratti dal BES (Benessere equo e sostenibile) curato dall’Istat: tasso di partecipazione alla scuola dell’infanzia (che consente indirettamente di cogliere la dispo-nibilità sul territorio di asili), percentuale di persone di età compresa tra 25 e 64 anni in possesso almeno di un diploma di istruzione secondaria superiore, percentuale di persone di età compresa tra 25 e 39 anni in possesso di laurea o altri titoli c.d. terziari, percentuale di persone di età compresa tra 25 e 64 anni coinvolte in attività di formazione permanente e, dallo scorso anno, la percentuale di studenti in possesso di adeguate competenze numeriche e alfabetiche».

Le cinque province calabresi, purtroppo, sono tutte verso la fine della classifica, con Crotone che chiude. Vibo è 84esima, Cosenza 90esima, seguita da Catanzaro (90) e Reggio (91).

Per quanto riguarda la popolazione, Catanzaro è 57esima, seguita da Cosenza (63), Vibo (64). Reggio e Crotone si posizionano, rispettivamente, al 70esimo e 71esimo posto.

Sul Sistema Salute, Catanzaro – assieme ad Ancona e L’Aquila – conferma l’eccellente piazzamento conseguito nella scorsa edizione.

«La scarsa consistenza numerica del primo gruppo segnala che nelle province italiane la dotazione di servizi sanitari – si legge – si attesta prevalentemente su livelli medi o medio-bassi. In generale, per quanto riguarda la distribuzione territoriale dei servizi, questa si presenta ampiamente eterogenea. I servizi sanitari si concentrano prevalentemente nelle province in cui è presente un grande centro urbano (Roma, Milano), in poli di eccellenza nella ricerca medica (Pisa, Siena), ma esistono anche altri fattori. L’eterogeneità nella distribuzione territoriale delle strutture sanitarie riflette verosimilmente le caratteristiche dei rispettivi bacini di utenza o specifiche scelte politiche nazionali e soprattutto locali. Va comunque notato che nelle prime 50 posizioni figurano tutte le province in cui sono presenti centri urbani di dimensioni medie e grandi».

Nello specifico, Crotone è sesta, seguita da Catanzaro (10). Reggio è 51esima, Cosenza è 77esima, mentre Vibo è 100esima.

Sul tempo libero, l’indagine ha evidenziato come «complessivamente, il gruppo di testa comprende 21 province ed è caratterizzato da una notevole stabilità nel tempo, con una presenza pressoché esclusiva di province dell’Italia centro-settentrionale, ad eccezione della provincia di Sassari in rappresentanza dell’Italia meridionale e insulare».

Le cinque Province calabresi, purtroppo – ad eccezione di Catanzaro e Cosenza che sono state ritenute “scarse” e si sono posizionate rispettivamente 65esima e 77esima  – sono risultate insufficienti su questo ambito: Reggio (83), Vibo (100) e Crotone 107esima.

«La dimensione del reddito e della ricchezza – si legge – è stata oggetto di una profonda revisione due anni fa. La nuova struttura comprende ora il reddito medio annuo pro capite, il reddito medio annuo pro capite dei lavoratori dipendenti, l’importo medio annuale (e non più mensile) dei trattamenti pensionistici, la ricchezza patrimoniale pro capite e, nella sottodimensione negativa, la variazione dei prezzi al consumo, i valori immobiliari, l’incidenza delle sofferenze bancarie per i prestiti alle famiglie e l’incidenza dei trattamenti pensionistici di modesta entità sul totale dei trattamenti erogati».

Catanzaro è 86esima, mentre Vibo si è posizionata 91esima, seguita da Reggio (94), Cosenza (102) e Crotone (107). (rrm)

CIRO’ (KR) – Un convegno per ricordare Luigi Lilio, l’inventore del calendario gregoriano

Sabato 2 dicembre, alle ore 16, è in programma il convengo dal titolo “Luigi Lilio, il cirotano che ha dettato il tempo”. Un evento per ricordare il grande astronomo calabrese Luigi Lilio, inventore del calendario gregoriano.

L’appuntamento sarà utile per ricordare la figura dell’astronomo e presentare i nuovi progetti ideati dal sindaco Mario Sculco e dall’amministrazione comunale di Cirò. Il convegno è inserito in un progetto del Ministero della Cultura nella sala Don Vitetti, «con le figure istituzionali – spiega il sindaco – che possono dare una svolta per i prossimi anni al personaggio che ha dato tanto lustro in tutto il mondo al paese collinare».

Al convegno oltre alla presenza del presidente della Provincia, Sergio Ferrari e delle due dirigenti scolastiche Graziella Spinale e Serafina Rita Anania prenderà parte il prof. Francesco Vizza, dirigente di ricerca del Cnr storico di Luigi Lilio ed Antonio Lilio che terrà una lectio sui documenti ritrovati e sul suo grande lavoro di divulgazione in Italia ed all’estero.

Sarà anche presente a rappresentare il Ministero della Cultura la deputata Simona Loizzo. «All’onorevole chiederò di riprendere la proposta di legge presentata il 23 luglio 2010 alla Camera da trenta deputati – afferma Sculco – con il primo firmatario Maurizio Lupi, per istituzionalizzare La Giornata nazionale del calendario gregoriano di cui è autore Luigi Lilio, il 21 marzo di ogni anno».

Per coordinare e divulgare a livello nazionale il convegno, è stato invitato Giuseppe Brindisi, giornalista Mediaset di “Zona bianca” in onda su Rete4. Gli alunni degli istituti locali parteciperanno all’evento con rappresentazioni storiche, presentazioni culinarie e intermezzi musicali a cura dell’Associazione Vivaldi. L’organizzazione generale e la logistica sono curate dallo scenografo Alfonso Calabretta. (rkr)

“Lux Santa” del calabrese Matteo Russo in anteprima al Torino film festival

La tradizione e il mito di Santa Lucia narrati attraverso le gesta degli adolescenti del rione Fondo Gesù di Crotone sono al centro di “Lux Santa” documentario del regista crotonese Matteo Russo, prodotto da Naffintusi, in collaborazione con Rai Cinema con il supporto di Fondazione Calabria Film Commission. Il docu-film sarà proiettato in anteprima assoluta durante la 41esima edizione del Torino Film Festival – nella sezione documentari italiani in concorso martedì 28 novembre presso il cinema Romano (ore 19.30, piazza Castello, 9 – Galleria Subalpina).

Crotone, piccola cittadina del sud Italia, 70 mila abitanti circa. Ogni 13 dicembre sullo sfondo silenzioso del cielo e del mare, gruppi di ragazzi onorano la tradizione dei fuochi di Santa Lucia costruendo e facendo ardere delle maestose piramidi di legno. La leggenda popolare narra che Santa Lucia era cieca: i dipinti la ritraggono con lo sguardo perso nel vuoto e in mano un piatto d’argento con sopra riposti i suoi occhi. Dunque il rito, nella cittadina, non deriva soltanto da una banale tradizione, bensì ha l’intento di restituire attraverso il fuoco la luce (“lux” in latino) a Santa Lucia nel suo giorno.

Interamente girato in Calabria, a Crotone, “Lux Santa” riporta sul grande schermo la storia di gruppo di ragazzi del quartiere popolare di Fondo Gesù che che nelle giornate, per le vie della città, alla ricerca della legna per le pire, fanno i conti con i problemi personali delle loro vite familiari. Si ritrovano a vivere già senza i loro padri e sono costretti ad essere mariti, sentendosi addosso il peso insormontabile della perdita dell’adolescenza. C’è chi ha a che fare con un padre in carcere, chi non lo ha mai conosciuto o chi, da qui a poco, lo perderà. Un rito quello dei Fuochi di Santa Lucia che li unisce come fratelli nel perseguire un unico obiettivo: realizzare la struttura più alta e imponente della città. La maestosa piramide che arde li aiuta a ritrovare se stessi e oltre alla gioventù perduta anche un barlume di luce e speranza nelle loro vite buie.

Racconta il regista Matteo Russo: «Lux Santa ha l’intento di sollevare il velo dalla cronaca nera e mostrare spiragli di una bellezza solitamente nascosta. Documentare una tradizione millenaria che possa resistere negli anni e innalzarla a livello spirituale. I nostri protagonisti, attraverso i loro occhi colmi di dolore, ci portano per le vie del quartiere mostrandoci di come in un territorio così ostile (Fondo Gesù), la vita, l’amicizia e l’unione intorno a questa tradizione popolare li aiuta a sopravvivere all’assenza dei loro padri. Il primo obiettivo che mi sono posto, è quello di accorciare la distanza, in primo luogo, tra me e i miei “nuovi amici” e di conseguenza avvicinare lo spettatore a quelle vite, in maniera del tutto naturale. Dare la sensazione a chi guarda di poter essere lì con loro a superare ogni ostacolo e a raggiungere la vetta della maestosa piramide. Accorciare, dunque, la distanza tra opera e realtà, tra soggetto e oggetto. Il contatto con la realtà è l’elemento che conduce in questa opera all’avvicinamento tipico del documentario, al quale, però, si somma l’incombenza di “fabulizzare”. La struttura narrativa si fonde con lo scenario documentaristico del film. La tradizione e il mito di Santa Lucia sono narrati proprio attraverso le gesta degli adolescenti di Rione Fondo Gesù. Il muro tra realtà e finzione però è invisibile, gli elementi documentaristici scompaiono ogni qual volta la struttura narrativa (che racconta i problemi dei nostri protagonisti) prende il sopravvento. Ho avuto accesso a queste vite in via del tutto esclusiva, mi sono conquistato la fiducia delle famiglie tassello, dopo tassello e adesso mi ritrovo ad avere una seconda famiglia a cui voglio bene. Mi sono sentito l’obbligo di portare sullo schermo le loro fragilità, la loro forza, i loro sogni, la loro bellezza, ma soprattutto di come Santa Lucia li guiderà a diventare “spissule che si levano inta l’aria pronte a diventare stelle”». (rkr)

CROTONE – La danza sulle note al pianoforte di Chopin arriva al Museo e Giardini di Pitagora

Venerdì 24 novembre alle ore 19:00 presso il Museo e Giardini di Pitagora di Crotone avrà luogo “Chopiniana”, il nuovo appuntamento della 44esima Stagione Concertistica organizzata dall’Associazione Musicale “M. Quintieri”, con il sostegno del Mic e della Regione Calabria.

“Chopiniana” trae spunto dalla trama dallo storico balletto classico “Le Silfidi” creato da Mikhail Fokine nel 1908, un balletto che si svolge in un bosco alla luce della luna. Qui, un giovane poeta in cerca di ispirazione, danza sulle note di Chopin insieme alle Silfidi, magiche ninfe o spiriti dell’aria che abitano i boschi.

L’Opera di Fokine si inserisce nella tradizione del balletto romantico in bianco (ballet blanc) che accentua il ruolo delle ballerine quali protagoniste principali del balletto con un defilamento del ruolo maschile. Il coreografo Salvatore De Simone, per la compagnia Create Danza, riattualizza l’idea di questo balletto romantico attraverso la danza contemporanea, il poeta della trama originaria è messo in risalto dalla presenza del maestro accompagnatore Andrea Bauleo che guida tutta la pièce dal vivo, con la musica intramontabile di Chopin, suonata al pianoforte. Le ninfe in bianco diventano invece uomini e donne che incarnano creature fantastiche, vestiti e dipinti di nero quasi a rappresentare quel lato più oscuro ed evocativo della notte, i cui panorami stellati e le fasi lunari inducono i danzatori a celebrare la vita, le passioni, i desideri e l’amore.

L’evento è una coproduzione dell’Associazione Quintieri, Associazione Italìa&Co e Ramificazioni Festival. Il concept è ideato da Filippo Stabile, alla regia e alla coreografia vi è Salvatore De Simone, gli interpreti saranno Marianna Chiarelli, Elena Mandolito, Carola Puglisi e Filippo Stabile. Al pianoforte Andrea Bauleo.

L’appuntamento, realizzato in collaborazione con il Consorzio Jobel, è l’ultimo del 2023, ma sono già in via di definizione gli spettacoli da realizzare in collaborazione per l’anno 2024.

Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia fanno doppio sold-out a Cosenza e Catanzaro

Un doppio sold-out, nei due palcoscenici teatrali più importanti di tutta la regione – il Teatro Rendano di Cosenza e il Politeama di Catanzaro – ha bagnato il debutto nazionale di “Baroque Suite”, l’ultimo spettacolo in ordine di tempo presentato all’interno del cartellone di Ramificazioni Festival 2023.

Lo spettacolo, una coproduzione di Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia, che si presenta come un atto unico per la danza contemporanea, le arti performative e la musica classica barocca, ha portato a teatro un pubblico giovane ed entusiasta, che ha regalato numerosi applausi e standing ovation a tutto il cast coinvolto.

Una produzione interamente nata in Calabria grazie al lavoro di due realtà – Ramificazioni Festival e Orchestra Sinfonica Brutia – beneficiarie del Fondo unico per lo Spettacolo, che hanno deciso di unirsi, realizzando una performance capace di configurarsi come una proposta teatrale innovativa. “Baroque Suite” è una creazione ispirata al Barocco Europeo, un connubio raffinato messo in risalto dalla musica dal vivo dell’Orchestra Sinfonica Brutia di Cosenza diretta dal Maestro Patrizio Germone e con alcune incursioni di Musica Elettronica a cura del Maestro Francesco Perri, con protagonista la Soprano Tonia Langella, e un corpo di ballo di 30 elementi, che coinvolge le compagnie Create Danza (Cosenza), Colonna (Firenze), Damnedancers (Roma), il tutto per la regia di Filippo Stabile.

Un progetto in cui passato, presente e futuro hanno danzato riflettendosi nei lampi luminosi e nelle forme fluide tra la danza contemporanea, le danze urbane le arti performative aeree come la pole dance e il cerchio aereo, sulle musiche di Vivaldi, Albinoni, Bach, Handel, Purcell, Lully.

Ramificazioni Festival continua questa settimana la sua programmazione. Venerdì 24 novembre al Museo Pitagora di Crotone va in scena “Chopiniana Carpe Noctem”, lavoro con la regia di Salvatore De Simone, splendido danzatore dell’attuale compagnia di Wayne McGregor a Londra, per la compagnia Create Danza. “Chopiniana Carpe Noctem” trae spunto dalla trama dallo storico balletto classico Le Silfidi creato da Mikhail Fokine nel 1908, un balletto che si svolge in un bosco alla luce della luna. Qui un giovane poeta in cerca di ispirazione danza sulle note di Chopin insieme alle Silfidi, magiche ninfe o spiriti dell’aria che abitano i boschi. Il coreografo Salvatore De Simone, per la compagnia Create Danza riattualizza l’idea di questo balletto romantico attraverso la danza contemporanea, il poeta della trama originaria è messo in risalto dalla presenza del maestro accompagnatore Andrea Bauleo che guida tutta la pièce dal vivo, con la musica intramontabile di Chopin, suonata al pianoforte. Le ninfe in bianco diventano invece uomini e donne che incarnano creature fantastiche, vestiti e dipinti di nero quasi a rappresentare quel lato più oscuro ed evocativo della notte, i cui panorami stellati e le fasi lunari inducono i danzatori a celebrare la vita, le passioni, i desideri e l’amore.

Domenica 26 novembre si torna invece all’Auditorium Comunale di Polistena con un doppio spettacolo: “Welcome To My Funeral” della compagnia Equilibrio Dinamico, diretto dall’eclettico e talentuoso coreografo belga Brandon Lagaert, una performance che si focalizza sui confini, sempre più sfumati, fra mondo reale e virtuale, che si concentra sull’esplorare il modo in cui noi umani usiamo la tecnologia per nutrire il nostro ego, per formare legami unici con gli altri e per manipolare gli estranei; “Sameval Coevo” della compagnia ResExtensa, con le coreografie di Serena Angelini, al centro della performance le inclinazioni della mente che tendono a fare i conti con l’indole più segreta. (rcs)

I cinque capoluoghi insieme per la nascita della “Calabria creazione contemporanea”

Si chiama Calabria creazione contemporanea la rete che sta per nascere, grazie all’intesa tra Catanzaro, Cosenza, Reggio, Crotone e Vibo Valentia dedicata al teatro.

Una iniziativa nata dal Comune di Catanzaro che, su proposta dell’assessora alla Cultura Donatella Monteverdi ha approvato lo schema che è all’approvazione delle altre Amministrazioni Comunali e una volta adottato sarà sottoscritto dai sindaci di ciascuna.

Il protocollo, di durata settennale, ha l’obiettivo di costituire una rete artistica denominata appunto “Calabria Creazione Contemporanea”, con la finalità di sviluppare visioni e politiche condivise in campo artistico tra le Amministrazioni partner, favorendo il dialogo comune con la Regione Calabria e il Governo centrale, rendendo sostenibile la gestione dei teatri e degli spazi pubblici per lo spettacolo dal vivo e condividendo modalità organizzative e programmazioni artistiche, nel rispetto degli obiettivi di sviluppo sostenibile prefissati dall’Agenda 2030.

Commentando il deliberato di giunta, l’assessora Monteverdi ha detto che «si tratta di un passaggio destinato a lasciare un segno nella vicenda calabrese. Il capoluogo, la città metropolitana e i tre capoluoghi di provincia, che condividono una linea di politica culturale con lo scopo di parlare a una voce sola con i livelli di governo superiori è un segnale di unità, bello e importante, che si lancia ai cittadini».

«Un segnale cui si accompagnano, evidentemente, altri ed altrettanto importanti contenuti. In sintonia con gli orientamenti espressi dal ministero della Cultura, infatti – ha spiegato Monteverdi – abbiamo inteso dare vita a un’azione di sistema che renda più agevole non solo il dialogo interistituzionale con Regione e Governo ma anche la concreta operatività attraverso un maggiore riequilibrio territoriale. In altre parole, attraverso la rete puntiamo a migliorare l’offerta destinata al pubblico rendendo al contempo più sostenibile la gestione delle strutture culturali e degli spazi artistici, la cui onerosità è diventata nel tempo un ostacolo sempre più difficile da superare».

«L’intesa crea quindi le condizioni di base per puntare, come avviene già in altre regioni italiane – ha concluso – a obiettivi importanti, come dare spazio alla pluralità dei linguaggi artistici o ampliare la partecipazione dei cittadini, i giovani in particolare, ai consumi culturali». (rcz)