Al reggino Emanuele Triglia il David di Donatello

l David di Donatello parla anche calabrese, anzi reggino esattamente, perché è stato assegnato a Emanuele Triglia, che ha trionfato nella categoria Miglior canzone originale con il brano Proiettili,  colonna sonora di Ti mangio il cuore, film di Pippo Mezzapesa.

«Un momento emozionante – si legge in una nota diffusa dalla Città Metropolitana – che segna il coronamento della carriera professionale di un ragazzo che, seppur giovanissimo, rappresenta già a livello internazionale uno dei figli più illustri del territorio metropolitano».

Le felicitazioni per il giovane ed affermato talento reggino sono giunte dal Sindaco facente funzioni dell’Ente di Palazzo Alvaro, Carmelo Versace, e dal Consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio.

«Emanuele Triglia – hanno affermato – rappresenta certamente uno dei più fulgidi esempi di un giovane reggino capace di far valere il proprio talento, anche lontano da casa sua, affermandosi nei contesti più prestigiosi e portando alto il nome della nostra Città in ambito nazionale ed internazionale. L’intera comunità metropolitana esprime sentimenti di orgoglio e di gioia per il successo ottenuto con la vittoria del David di Donatello. Le capacità, il talento, i sacrifici, alla fine vincono sempre».

«E chi arriva da Reggio Calabria – hanno concluso Versace e Quartuccio – dimostra sempre di avere una marcia in più. Bravo Emanuele, la tua Reggio Calabria ti aspetta per festeggiare insieme questo traguardo, nella certezza di considerarlo solo l’ennesima tappa di un percorso professionale ricco di successi». (rrc)

La calabrese Swamy Rotolo vince il David di Donatello come miglior attrice: Questo premio è dei giovani

Grande orgoglio, in Calabria, per il prestigioso riconoscimento che l’attrice calabrese, Swamy Rotolo, ha ottenuto ai David di Donatello, che è stata premiata come miglior attrice.

Di Gioia Tauro, Swamy Rotolo ha recitato nel film A Chiara di Jonas Carpignano. La sua vittoria, ha scatenato un grandissimo orgoglio in tutta la Calabria, oltre che l’unanime parere che la vittoria sia più che meritata.

«Sicuramente inaspettato, un’emozione enorme e sono contenta da morire: questo premio è soprattutto dei giovani» ha dichiarato l’attrice, che è la più giovane in assoluto, in una intervista rilasciata a TalkMagazine, spiegando che, appena finirà il liceo, verrà a studiare a Roma: «non vedo l’ora. Vorrei conoscere di più questo mondo».

«Il David di Donatello a Swami Rotolo  – ha dichiarato Marcello Manna, presidente di Anci Calabria – ci restituisce l’immagine di una Calabria che vede nelle nuove generazioni declinare al futuro nuove narrazioni della nostra terra. La settima arte, che rappresenta per la regione una delle eccellenze peculiari del nostro patrimonio identitario, sta vivendo una nuova primavera grazie al contributo di chi come Jonas Carpignano racconta, con la lingua delle immagini, le nostre latitudini.
La Calabria, grazie ai suoi talenti e alle sue maestranze è entrata di diritto, in questi ultimi anni, dentro quella scorta che molti critici individuano nella nuova nouvelle vague del cinema italiano».

«Frammartino, Costabile, Carpignano, così come tanti altri – ha proseguito – hanno reso la settima arte fonte di radicale ridefinizione dell’immaginario collettivo, come dei valori individuali e sociali. Il cinema è divenuto il medium che, forse, molto più di altri contribuisce a riorientare i tratti delle culture ad esso preesistenti, a segnare il passo della loro successiva evoluzione e a costituirsi per questo, ancora oggi, come ambito di osservazione privilegiato a partire dal quale è anche possibile cogliere gli elementi salienti e generali della nostra recente storia culturale».

«Proprio questo sguardo pluralista sulla nostra realtà e i suoi mutamenti – ha detto ancora – dovremmo tutelare e incentivare, considerando il cinema quale strumento di valorizzazione e promozione culturale e territoriale. È proprio il territorio uno degli elementi essenziali da incentivare attraverso politiche mirate. Il paesaggio è ciò che resta del film anche quando le telecamere si sono spente. Gli attori escono dal personaggio, ma per ogni location esiste una comunità e una paesaggio che vogliono essere raccontati oltre i titoli di coda».

«Per questo – ha concluso – auspichiamo che si possa trovare sinergia tra enti e che il moltiplicarsi di queste esperienze, i riconoscimenti al lavoro dei nostri cineasti, tecnici, attori sia tutelato a più livelli.
La gioia e la commozione incontenibili di Swami sono lo specchio di una Calabria che guarda al futuro con rinnovato spirito audace, rivoluzionario, plurale. Una Calabria che vogliamo continuare a raccontare».

Anche il sindaco di Gioia Tauro, Aldo Alessio, ha espresso la sua felicità per la vittoria della giovane attrice: «una grande gioia per lei e tantissimo orgoglio per tutta la nostra città! Ti aspettiamo a casa per festeggiarti». (rrc)

Il docufilm “La sciarpa della pace” parteciperà ai David di Donatello

Il docufilm La sciarpa della pace, ideato da Maria Brunella Stancato e prodotto dall’Associazione “Volare a Santo Stefano”, parteciperà ai David di Donatello.

«La gioia ed il rumore della speranza accompagnano da sempre il progetto della Sciarpa della Pace» – raccontano ancora emozionati Antonio Volpentesta, presidente dell’Associazione Volare a Santo Stefano e Maria Brunella Stancato –. Gareggiare ed essere ammessi, nella sezione cortometraggi, al concorso nazionale dei David sintetizza impegno, passione e sacrifici di tutti questi anni».

«Il nostro obiettivo – raccontano i due protagonisti – era e rimane quello di condividere la pace attraverso i centimetri della sciarpa. In lungo e largo, anche all’estero, abbiamo portato il drappo calabrese ed allungato un pezzettino della sciarpa. Quanta strada abbiamo solcato, quante mani hanno lavorato affinché tutto questo si realizzasse, quanti sassi hanno ascoltato il rumore dei passi che scorrono lentamente seminando pace».

Ma non è finita qui: il docufilm, infatti, ha fatto il suo il suo esordio a Gangi, in Sicilia, nel mese di novembre, diventando protagonista di dibattiti e incontri cittadini.

Non per ultima l’udienza generale, a fine novembre scorso, con Papa Francesco nella Sala Nervi. Il pontefice ha ricevuto in dono un drappo della sciarpa, «ha sorriso, l’ha accarezzata, si è fatto fotografare e ci ha salutato con tanto affetto. La Sciarpa – la chiosa di Stancato e Volpentesta – può e deve essere considerata come il vessillo della Calabria che racconta un popolo sempre in cammino alla ricerca di un Mondo migliore». Ed ora tutti a tifare per il docufilm all’evento dei David di Donatello. (rrm)

Il reggino Marcello Fonte punta al David di Donatello (miglior attore?)

Ancora una prestigiosa nomination per Marcello Fonte, l’attore reggino protagonista del film di Matteo Garrone Dogman, già Palma d’oro a Cannes e premiato agli European Film Award, che, per un soffio, non è entrato nella nomination degli Oscar. Oggi Marcello Fonte è candidato come miglior attore ai David di Donatello che sarà assegnato il prossimo 27 marzo. Per l’attore di Melito, cresciuto a Reggio, e ormai da molti anni a Roma, continua la parabola di successi: il suo libro Notti stellate ha incontrato il favore di pubblico e critica, il film di Matteo Garrone lo ha lanciato in una serie di fortunate partecipazioni cinematografiche e presto lo vedremo nel nuovo film di Mimmo Calopresti.

M;arcello Fonte è in gara per il David come miglior attore con Riccardo Scamarcio per EuforiaLuca Marinelli per Fabrizio De André- Principe LiberoToni Servillo per Loro e Alessandro Borghi per Sulla mia pelle. Per la cronaca, Dogman ha ricevuto 15 nominations ai David. (mp)