L’OPINIONE / Pietro Molinaro: Dipartimento Agricoltura più pericolo dei cambiamenti climatici

di PIETRO MOLINARO – Altri due anni trascorsi con promesse, rinvii e proclami sui crediti dei Consorzi di Bonifica (oltre 87milioni di euro), ad Aprile 2022 l’ennesimo rito di audizioni con formale risoluzione, puntualmente disattesa. Chiunque oggi si reca nei Consorzi di Bonifica noterà l’impegno e la programmazione per garantire il servizio dell’irrigazione; l’80% del Cibo deriva dall’acqua, è siamo nel pieno degli effetti devastanti dei cambiamenti climatici.

Il Dipartimento Agricoltura, inspiegabilmente, da novembre ad oggi ha impedito ai Consorzi di approvare i Bilanci di Previsione 2022, costringendoli ad operare finanziariamente in emergenza.
Una follia a danno dei calabresi. Agroalimentare, occupazione e sviluppo sostenibile tra le priorità del PNRR, con il Sistema Consortile protagonista, nella fase progettuale, rischia di restare a “secco” nella realizzazione per l’irresponsabilità di pochi. Alla Cittadella Regionale servono interventi di “Bonifica” per ripristinare i Doveri della Pubblica Amministrazione a tutela dei Diritti  dei Cittadini Calabresi. (pm)

Molinaro (Lega): Ismea su giovani agricoltori corre, mentre Dipartimento Agricoltura non dà risposte

Il consigliere regionale della LegaPietro Molinaro, ha sottolineato che, mentre «a livello nazionale, Ismea accompagna i giovani agricoltori con una serie di iniziative che prevedono agevolazioni e ultimamente con un bando per l’acquisto dei terreni (43 appezzamenti in Calabria)»,  invece, «il Dipartimento Agricoltura, a quasi tre anni di distanza, non da risposte a 1209 giovani».

«Di questi – ha aggiunto – più di un terzo, che avevano fatto la prima domanda con il Bando del 2016, sono in attesa da circa cinque anni.  Sono 58milioni di € finalizzati a sostenere i nuovi insediamenti dei nostri giovani agricoltori che rimangono nelle casse della Regione. Una Regione Agricola come la Calabria, con la più alta disoccupazione giovanile d’Europa e con un drammatico e costante esodo dei giovani con lo spopolamento di intere zone, non può consentirsi questi ritardi che fanno perdere la fiducia e aggravano la situazione per i giovani e le loro famiglie, che invece hanno voglia di investire e non andare via dalla Calabria».

«È evidente che Ismea e Dipartimento Agricoltura – ha concluso – viaggiano con differenti velocità.  Ai giovani che vogliono investire in agricoltura, non solo dobbiamo dare risposte ma chiedere scusa e dire grazie». (rcz)