L’OPINIONE / Salvatore De Biase: Lamezia nella prospettiva della Dulbecco

di SALVATORE DE BIASEDa tempo remoto, si parla sempre di più di Area Urbana, ovvero una Lamezia Catanzaro futurista e aggregativa. Nel frattempo, si consolida la sanità targata Dulbecco e il Sindaco Fiorita, più volte ed anche dal suo punto di vista opportunamente, osservando la sanità della sua città, apprezza ripetutamente, la fusione tra Pugliese-Ciaccio-Mater Domini, che dà vita alla Dulbecco di area preminente catanzarese.

A questo punto, se l’idea di Area Urbana, viene politicamente e a più voci ripetuta, viene da domandare: ma perché Lamezia sanitaria, non deve trovare, anche col nuovo Dca, partecipazione nella Dulbecco? Anche perché per l’Azienda Zero, l’atto aziendale della superstruttura si dice che resta “congelato”. E questo perché la legge istitutiva ancora oggi, a due mesi dalla riunione, propositiva, non è stata modificata. Per il tavolo Adduce ci sono ancora competenze che si sovrappongono e che il commissario Profiti non può gestire proprio perché il mandato commissariale è riferito esclusivamente al Presidente Roberto Occhiuto. E ove questo mettesse in gioco il nuovo dca? E se nella nuova proposta, Lamezia trovasse il giusto riconoscimento per il ruolo e i servizi che offre? Ovvero: aeroporto, baricentricità, sicurezza strutturale e tanto altro!! 

I rilievi del Tavolo Adduce mettono in discussione la legge regionale della Calabria istitutiva dell’Azienda Zero e quella sulla fusione tra l’ospedale e il policlinico di Catanzaro nell’Azienda unica Dulbecco. Potrebbero essere anche questi, i motivi verso una nuova scelta rappresentata di una sanità regionale, che contempli finalmente i 150.000 mila potenziali utenti del lametino, utili sempre alle altre proposte e questa volta invece, possono puntare ad un vero e proprio riconoscimento alla struttura lametina?

Insomma, se la Dulbecco, per la sua realtà e prospettiva, ha la necessità di beneficiare dell’area lametina, con i suoi circa 150.000 cittadini/utenti-pazienti, di contro offra servizi di qualità, con una sanità di prospettiva, così l’area centrale della Calabria, con i suoi servizi, come aeroporto, Ferrovia, autostrada, territorio pianeggiante, possa godere con merito, di diritti, per il ruolo che dà sempre offre. In questo contesto, c’è anche il fatto che per il sindaco Fiorita, spinge anche sulla Grande Catanzaro!! E forse, “come diceva il grande Totò: “tomo, tomo” guarda con occhio distante all’Area Urbana CZ-Lamezia? “Ai posteri l’ardua sentenza”. (sdb)

[Salvatore De Biase è coordinatore di FI di Lamezia Terme]

I consiglieri di CZ Capellupo e Costanzo: Scambio di sede tra Dulbecco e Asp del personale sia contestuale

I consiglieri comunali di Catanzaro, Sergio Costanzo e Vincenzo Capellupo, in una nota hanno chiesto che «il previsto scambio di sede tra la Dulbecco e l’Asp avvenga contestualmente, così da non privare degli uffici, neppure temporaneamente, il quartiere Mater Domini, dal quale peraltro già giungono numerose sollecitazioni sul pericolo di un ulteriore possibile impoverimento del tessuto economico».

La nuova organizzazione logistica, infatti, prevede «che il personale finora in forza al policlinico e collocato nel presidio di Villa Bianca – viene spiegato in una nota – debba trasferirsi dal quartiere Mater Domini alla sede amministrativa della Dulbecco di via Madonna dei Cieli, attualmente occupata dagli uffici amministrativi dell’Asp che, viceversa, sono destinati a nuova collocazione presso Villa Bianca».

«Intorno agli uffici di Villa Bianca, infatti – hanno proseguito i consiglieri comunali – nel tempo è nato e cresciuto un certo volume di attività, già danneggiato con alcune scelte degli ultimi anni, che inevitabilmente andrebbe a subire un ulteriore danno. Da qui la legittima e comprensibile preoccupazione, che ci spinge oggi a sollecitare la soluzione del trasferimento contestuale, fatte sempre salve le esigenze primarie della Dulbecco. Una soluzione che, senza compromettere la funzionalità degli uffici, eviterebbe di mettere a rischio le attività economiche di una consistente porzione di città ma, pensiamo, eviterebbe anche il rischio di sovraffollamento degli spazi nell’edificio di Madonna dei Cieli».

«La questione non è di poco conto – hanno concluso i due consiglieri comunali – ma sembra di facile soluzione, tanto più che il numero dei dipendenti delle due amministrazioni, Dulbecco e Asp, è pressoché uguale. Per questo confidiamo che le istituzioni interessate possano accogliere la nostra proposta». (rcz)

Rizzo (Fials CZ) chiede i programmi per il futuro della nascente Azienda Dulbecco

«Ci appare importante capire, nel merito, quale futuro è stato programmato e ci sarà per l’Università di Medicina e Chirurgia della Città di Catanzaro e nel complessivo per la nascente AOUR Dulbecco». È quanto ha chiesto Dario Rizzo, segretario di Fials Catanzaro in una missiva indirizzata al Rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, al presidente della Regione, al Sottosegretario alla Sanità, M. Gemmato; al Commissario Straordinario Aour Dulbecco; al Commissario Azienda Zero Regione Calabria; al Presidente del Consiglio Regionale; ai Revisori dei Conti Ex Aou Mater Domini; ai Revisori dei Conti ex Az. Pugliese-Ciaccio e al segretario Regionale Fials Calabria.

«In particolare – si legge –, sull’attivazione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Renato Dulbecco la Fialsa Catanzaro vuole conoscere e comprendere quali sono le basi giuridiche ed economiche sulle quali vengono poste le iniziative politico sindacali ancora in sospeso e di cui ancora non si ha contezza sul piano della effettiva risoluzione».

«Problematiche – ha evidenziato il segretario Dario Rizzo — che sollevano grande incertezza e potenzialmente gravi ripercussioni in materia di eventuali proroghe e stabilizzazioni del personale a tempo determinato (con le conseguenze di ridimensionare le U.O. della UMG e quant’altro?) e di pagamenti rimasti in sospeso almeno principalmente per una parte riguardante l’Azienda EX Pugliese-Ciaccio».

«Fermo restando quanto da noi già evidenziato sulla necessità di dover rimpinguare i fondi dell’ex A.O.U.Mater Domini – ha aggiunto – riportandone le motivazioni a supporto, oggi parliamo degli Atti deliberativi n. 1064/2023 e 1069/2023 dell’A.O.U.R. Dulbecco riguardanti le proroghe dei contratti a tempo determinato e l’ormai telenovela,  in atto da diversi mesi, relativa al pagamento dell’incentivazione dell’anno 2021 per il personale dell’ ex Pugliese-Ciaccio».

Fials Catanzaro si è chiesta «come mai avendo la scadenza delle proroghe dei tempi determinati fissata al mese di febbraio 2024 non si appalesano in itinere tutte le necessarie formalizzazioni per attivare le procedure di stabilizzazione di quel personale che ormai già da diversi mesi risulta in possesso dei requisiti stabiliti ope legis? Non capiamo il perché. Si vogliono indirettamente ridimensionare quei reparti, guarda caso, ubicati tutti presso il Campus di Germaneto e quindi, in poche parole, quelli di esclusiva pertinenza della UMG di Catanzaro? Come risvolto, non si creano ulteriori criticità ai reparti dell’ex Pugliese-Ciaccio?»

«Fials Catanzaro, nel rimanere basita sul perché, ancora oggi – si legge in una nota – si brancola nel buio sulla capacità effettiva e reale per il pagamento dell’incentivazione anno 2021 Ex Pugliese-Ciaccio, si domanda che ne sarà dell’incentivazione 2022, sempre per il personale Ex Pugliese- Ciaccio. Nello stesso tempo il sindacato fa presente che ancora oggi passa in silenzio come in parallelo, per l’ex Azienda O.U. Mater Domini,  si sino già esperite tutte le procedure necessarie e le autorizzazioni per pagare l’incentivazione dell’anno 2022».

«A questo punto – insiste Fials Catanzaro –  appare chiaro in relazione allo stato dell’arte sopra in parte richiamato, e comunque non esaustivamente rispetto ad altre problematiche sul tappeto, la presenza di diversi  interrogativi. Se l’incentivazione dell’anno 2021, gestita sempre dai servizi dell’Ex Pugliese-Ciaccio per gli stessi dipendenti, non trova una soluzione immediata ma avverrà nei tempi che oggi si disconoscono (forse fra uno,due o tre mesi ?), a quali fondi e in quel tempo si farà riferimento e ricorso? Saranno i fondi che nel frattempo verranno integrati nell’Azienda Ospedaliero Universitaria Renata Dulbecco o resteranno distinti nel tempo a divenire e fino a quando?».

«E nel divenire, si potranno definire e approvare in tutti i suoi passaggi l’incentivazione 2022 anche per gli ex dipendenti del Pugliese-Ciaccio ( in quale mese e anno)? – si chiede il sindacato –. Quale male hanno fatto gli uffici e i Responsabili della ex Azienda O.U. Mater Domini a risolvere tutte le problematiche sindacali sin qui esperite (vestizione e svestizione, progressioni orizzontali, buoni pasto e per ultimo incentivazione 2022) per trovarsi oggi di fronte all’incapacità in prosecuzio e in parallelo dell’altra ex Azienda Pugliese-Ciaccio pagandone le negative conseguenze?».

«Quanto tempo il personale dell’ ex A.O.U. Mater Domini dovrà attendere per potersi vedere riconosciuto – viene chiesto – il compenso economico ed usufruire di quanto già concordato e approvato e, per ultimo, l’incentivazione 2022?  Nel domani sindacale, quanto ottenuto nell’ ex A.O.U. Mater Domini verrà cancellato da chi non ha avuto la capacità di fare altrettanto negli anni passati e fino ad oggi?» (rcz)

Fials Catanzaro: Dare stabilità all’azienda Dulbecco

Il segretario provinciale della Fials Catanzaro, Dario Rizzo, ha lanciato un appello al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, al Rettore e all’Umg «affinché venga presto definito il Nuovo Atto Aziendale della “R. Dulbecco” in modo che le scelte del Management siano stabili continuative e rispettose della dignità di tutti e che presentino quelle caratteristiche necessarie di flessibilità per affrontare e superare tutte quelle problematiche che oggi sempre più si appalesano nell’ambito sanitario».

Una richiesta, quella di Fials Catanzaro, che è ponderazione e costruttiva collaborazione «perché è importante  che l’azienda eroghi sanità qualitativa, eviti la migrazione sanitaria e rispetti la dignità di tutti i dipendenti non disperdendo la qualità acquisita», puntualizzano dalla Fials.

Nel suo dire, la sigla sindacale prende atto del Dca n. 83 del 2023, avente per oggetto “Approvazione Protocollo tra Regione Calabria e Università degli Studi Magna Graecia”, e degli articoli 1, comma 2, (l’Azienda O.U. Mater Domini assume la denominazione di A.O.U.Renato Dulbecco) e 3, comma 1 (fusione per  incorporazione tra le Aziende efficace il giorno successivo alla pubblicazione del Protocollo d’Intesa) contenuti nella Legge Regionale n. 33 del 2021,

«Riteniamo – ha spiegato il segretario provinciale della Fials, Dario Rizzo – che l’approvazione dell’Atto Aziendale  sia e debba strutturalmente e operativamente essere la base nonché le fondamenta di ogni decisione futura per una armonica e funzionale operatività che sia in grado di dare qualitativamente risposte sanitarie  rispettose significativamente dei Lea e che sia altresì rispettosa del lavoro e della dignità di tutto il personale afferente all’Azienda identificata come la più grande Azienda della Regione Calabria»

Il sindacato, entrando nel merito, pone «all’attenzione di tutto il management aziendale ed in “Primis” al Commissario Straordinario, prendendo comunque atto delle presenti difficoltà, come prima di procedere ad atti organizzativi aziendali (esempio ubicazione e/o integrazione degli uffici e/o servizi amministrativi e tecnici) sia necessario ed opportuno   un confronto con tutta l’area sindacale per una più attenta e approfondita ricognizione di quanto in essere prendendo in esame la collocazione cittadina degli uffici, i parcheggi, la qualità ambientale non dimenticando la digitalizzazione che ormai facilità ed economizza molti processi operativi  in conclusione non mortificando nessun lavoratore interessato».

«Fials Catanzaro ritiene, altresì – viene spiegato – che sia importante procedere al rinnovo di tutti i contratti a tempo determinato riguardante tutto il personale sanitario, tecnico e amministrativo oggi in servizio».

«Vogliamo ricordare – ha sottolineato Rizzo – come più volte anche da parte della Regione si sia espressa la volontà  di superare  eventuali criticità alle quali oggi trovano supporto per l’area sanitaria l’articolo 6 della Legge n. 24 del 26 maggio 2023 e per l’area tecnica e amministrativa l’applicazione del Turn Over (che ha bisogno solo di essere acclarato in ambito aziendale) nonché dalle applicazioni future riguardanti il nuovo Ccnl 2019/2021».

«Non dimenticando che – ha aggiunto – nel trascorrere dei mesi nuovo personale in servizio ha raggiunto i requisiti derivanti dalle attuali disposizioni legislative per le stabilizzazioni che si possono ottemperare entro la data del 31 Dicembre 2024».

«La crisi delle professioni sanitarie o la sua disaffezione è alla evidenza di tutti e sopratutto su scala nazionale – ha concluso Rizzo – quindi riteniamo necessario che l’informativa verso l’area sindacale  sia necessaria e importante come pure una qualità del dialogo nella risoluzione di quelle criticità che sempre più oggi si presentano in ambito ospedaliero». (rcz)

Il presidente Mancuso: La Dulbecco dovrà dare risposte che Calabria attende da tempo

«La Dulbecco dovrà dare le risposte che la Calabria attende da troppo tempo». È quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, nel corso della cerimonia per celebrare i 25 anni dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.

«La sfida della sanità, per garantire cure dignitose e fermare le migrazioni che acuiscono i disagi di chi soffre e delle loro famiglie – ha aggiunto –  la stiamo affrontando a testa alta. La nascita della ‘Dulbecco’ ha rappresentato una bella pagina di buone pratiche legislative e amministrative. Il Consiglio regionale   ha approvato la legge n. 33 del 2021 e adesso, con l’armoniosa condivisione di tutti i soggetti coinvolti e ritenendo ineludibile il binomio assistenza-ricerca,  dobbiamo mettere a regime il Polo sanitario più ragguardevole del Sud con 855 posti letto».

« La sfida riguarda tutta la classe dirigente della Calabria,  politica e non – ha proseguito – che ha l’occasione di dimostrare, portandola a compimento,  di volersi allontanare dalle negatività che hanno contrassegnato il passato e affacciarsi con successo al futuro, mettendo al centro dell’impegno il diritto costituzionale alla salute dei cittadini sancito dall’articolo 32».

Nel corso dell’evento, inoltre, Mancuso è stato premiato «per il suo fondamentale impegno nel redigere la legge sull’integrazione delle due Aziende ospedaliere di Catanzaro e per il suo costante supporto alle iniziative culturali dell’Ateneo», dal Rettore, Giovambattista De Sarro e alla presenza del ministro della Salute, Orazio Schillaci.

«È per me un onore rappresentare il Consiglio regionale nella prestigiosa ricorrenza dell’Università: un’eccellenza accademica e scientifica e un punto di forza cruciale per lo sviluppo della Calabria», ha detto Mancuso nel suo intervento, dopo aver rivolto «un saluto particolare al Ministro, non soltanto per l’importante ruolo che ricopre, ma anche perché siamo sicuri che continuerà a sostenere l’azione di cambiamento, sistematica e coraggiosa, che il presidente e commissario per la sanità Roberto Occhiuto sta imprimendo al Sistema sanitari». (rcz)

L’OPINIONE / Filippo Mancuso: Alla Dulbecco nessuno deluda le attese dei calabresi

di FILIPPO MANCUSO – L’inaugurazione della nuova risonanza magnetica, in dotazione al reparto di Radiologia del Policlinico di Catanzaro, rappresenta un primo significativo segnale del rinnovamento tecnologico dell’azienda ospedaliero universitaria ‘Renato Dulbecco’. Un’apparecchiatura che andrà a sostituire quella precedente che aveva accumulato 18 anni. È, peraltro, soltanto il primo passo di un corposo programma di rinnovamento tecnologico delle strumentazioni che potranno essere presto messe a disposizione dei pazienti calabresi.

Nei prossimi giorni, il management della ‘Dulbecco’ presenterà la proposta progettuale per l’attivazione del secondo pronto soccorso a Catanzaro, come prescritto dal protocollo d’intesa firmato fra Regione e Umg. Prosegue, dunque, il lavoro per rendere effettiva l’integrazione fra la realtà ospedaliera e quella universitaria da cui sorgerà uno dei poli sanitari più ragguardevoli del Mezzogiorno”.

Ho avuto modo di constatare che la grande maggioranza degli operatori della ‘Dulbecco’, sanitari e  amministrativi, sta lavorando alacremente per il conseguimento di questo epocale traguardo. La Regione, sia la Giunta che il Consiglio e l’on. Occhiuto anche nella qualità di  commissario della sanità, seguono da vicino e con grande attenzione questa fase di ‘startup’ della ‘ procedura di integrazione dei due ospedali catanzaresi.

Mi auguro che l’obiettivo comune sia quello di plasmare, con la ‘Dulbecco’ a pieno regime, la punta di diamante del Servizio sanitario calabrese, affinché sia in grado di erogare efficienti servizi assistenza ai pazienti, garantendo il diritto alla salute e, al contempo, limitando i viaggi della speranza verso altre regioni che implicano pesanti sacrifici per troppe famiglie calabresi.

Un risultato che potrà realizzarsi soltanto se tutti i protagonisti dell’Azienda ospedaliero universitaria remeranno nella stessa direzione, accantonando logiche di parte o autoreferenziali e rendite di posizione. Al primo posto c’è il diritto alle cure dei cittadini.

Nella legge regionale, da me proposta e approvata dall’Assemblea nel 2021, ho inteso, non a caso, porre sullo stesso piano le diverse vocazioni professionali: da un lato quella votata alla didattica e alla ricerca, propria della componente accademica e, dall’altro, quella proiettata all’assistenza della componente ospedaliera.

Serve uno sforzo per migliorarle e valorizzarle tutte, senza prevaricazioni o sbilanciamenti, per arrivare a un’armoniosa integrazione delle attività. Solo facendo emergere il merito, le capacità e le competenze potremo raggiungere, tutti assieme, il sogno di fare di Catanzaro la città della Buona Salute e della Ricerca scientifica. (fm)

Il presidente Mancuso: Grazie a Dulbecco sbloccati 322 mln per il nuovo ospedale

«Grazie alla nascita della Dulbecco saranno sbloccati 322 milioni di euro per il nuovo ospedale di Catanzaro». È quanto ha annunciato il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, dopo aver incontrato il presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto e il dirigente dell’UOA ‘Investimenti sanitari’ Pasquale Gidaro.

 

«La nascita dell’Azienda ospedaliero – universitaria ‘Renato Dulbecco’ non solo ha portato all’istituzione del più grande polo sanitario della Calabria con i suoi 855 posti letto, ma consentirà finalmente di sbloccare le risorse per la realizzazione del nuovo ospedale di Catanzaro».

«I Ministeri vigilanti  – ha aggiunto – avevano posto come condizione essenziale per l’impiego delle risorse l’integrazione degli ospedali Pugliese-Ciaccio e Mater Domini. Adesso che, dopo decenni di tentativi, l’integrazione è stata realizzata, la Regione ha potuto avviare la procedura che assicurerà a Catanzaro un importantissimo investimento di edilizia sanitaria».

«Nei prossimi giorni, non appena sarà ottenuta la condivisione del Ministero della Salute – ha proseguito – sarà adottato da parte del commissario on. Occhiuto il decreto con cui verrà approvato il documento programmatico per il nuovo ospedale del capoluogo. Per le nuove strutture sanitarie e la riqualificazione di quelle esistenti saranno destinati circa 322 milioni di euro, dei quali 235 milioni di fondi ex articolo 20 legge n. 67/88 (che a differenza del precedente stralcio saranno interamente pubblici), mentre altri 86,8 milioni saranno erogati dall’Inail».

«Il dettaglio degli interventi – ha detto ancora –sarà armonizzato con il piano sanitario che, a breve, sarà definito dal commissario straordinario dell’Aou ‘Dulbecco’ Vincenzo La Regina, che mi ha anche assicurato di essere al lavoro nella predisposizione – in parallelo – di un corposo progetto per la realizzazione del nuovo pronto soccorso a Germaneto, per come previsto dal protocollo d’intesa siglato fra Regione e Umg. Un nuovo servizio di emergenza urgenza che avrà come obiettivo quello di sgravare l’enorme carico di pazienti, provenienti anche da altre province, a cui è sottoposto da anni il pronto soccorso dell’ormai ex Pugliese».

«Le rilevanti azioni portate avanti dal presidente della Giunta Occhiuto – ha concluso – nelle vesti di commissario ad acta, dimostrano la ferma volontà della Regione di invertire definitivamente la rotta per risollevare il servizio sanitario regionale con l’obiettivo di assicurare il diritto alla salute dei calabresi e di attenuare il fenomeno della mobilità passiva. Gli ingenti investimenti economici e infrastrutturali destinati a Catanzaro, che mi auguro possano essere condivisi dagli altri attori istituzionali, collocano il capoluogo al centro dell’offerta sanitaria calabrese». (rcz)

Sanità, il consigliere di Cz Corsi: Aprire collaborazione con Dulbecco nell’interesse della città

Il consigliere comunale Antonio Corsi ha evidenziato come «con i 322 milioni di euro sbloccati grazie alla nascita dell’azienda unica “Dulbecco” il Capoluogo diventerà nei fatti il più importante polo medico-sanitario della Calabria e senza tema di smentita uno dei più grandi di tutto il Sud Italia».

Per Corsi, infatti, «ora si può parlare davvero di svolta storica per la sanità pubblica di Catanzaro e della Calabria».

«Il lavoro svolto in questi mesi dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso – ha evidenziato – è stato premiato da risultati a cui forse nessuno credeva, dopo anni e anni di tentativi falliti e false promesse. Ora ci sono i soldi, che ovviamente arriveranno alla fine dell’iter avviato dal presidente della regione Roberto Occhiuto, per realizzare il nuovo ospedale, superando i gravi problemi logistici del “Pugliese” e dello stesso Policlinico “Mater Domini”. Parallelamente, sarà realizzato il secondo pronto soccorso a Germaneto, previsto proprio dalla “legge Mancuso” di integrazione per incorporazione delle due aziende esistenti, struttura indispensabile per alleviare il peso che grava sull’emergenza-urgenza del “Pugliese”».
«Si apre ora una fase di intenso lavoro – ha proseguito – perché bisognerà istituire un tavolo di lavoro tecnico-politico tra Regione Calabria-Ufficio del Commissario-Comune di Catanzaro per stabilire la collocazione delle nuove strutture ospedaliere e organizzare ovviamente anche i servizi essenziali, come collegamenti stradali, parcheggi, etc».
«Non ho dubbi che il sindaco Nicola Fiorita aprirà una feconda collaborazione nell’interesse della città – ha concluso – e anche il Consiglio comunale dovrà svolgere il suo ruolo come organo deputato a decidere le scelte urbanistiche. Non dobbiamo sciupare questa irripetibile occasione di fare di Catanzaro la Capitale della Salute». (rcz)
 

L’OPINIONE / Giusy Iemma: Il futuro di medicina legato a Dulbecco

di GIUSY IEMMA – Il dibattito inerente alla facoltà di Medicina si interseca inevitabilmente con l’istituzione dell’azienda unica “Dulbecco” frutto dell’integrazione del Pugliese-Ciaccio e del Mater Domini di Catanzaro.

Sono scaduti i termini sanciti per la firma del protocollo d’intesa tra Regione e Università che decreterà l’importante passaggio formale verso la nascita di quella che sarà la più grande realtà sanitaria calabrese con i suoi 855 posti letto. Il presidente Occhiuto, nell’esprimere la sua sulla nuova facoltà di Medicina a Cosenza e rassicurare al contempo sulla salvaguardia dell’università di Catanzaro, si è volutamente tenuto lontano dal parlare dell’azienda unica che, di fatto, costituisce l’unico baluardo per preservare la vocazione dell’Università Magna Graecia quale polo formativo d’eccellenza di riferimento per tutto il territorio.

Suscita più di qualche timore, d’altra parte, l’ulteriore e dichiarato effetto che la duplicazione della facoltà di Medicina produrrà sul fronte cosentino: la trasformazione dell’ospedale Annunziata in un nuovo policlinico, con una scuola medica al suo interno, forte anche di uno stanziamento di 500 milioni di euro.

Lo ribadisco, non è questione di campanilismo, ma il sistema sanitario e universitario ha bisogno di essere governato con equilibrio ed equità, perché in questo campo i doppioni, in una piccola regione, finirebbero solo per depotenziare l’offerta di servizi.

Dalla firma del protocollo d’intesa per la Dulbecco passano anche il futuro delle scuole di specializzazioni e l’ambizione di dare vita ad un grande  centro di ricerca e assistenza in grado di rispondere al fabbisogno formativo di tutta la regione. Scaduti i termini per la sigla dell’intesa, Occhiuto non ha ancora detto nulla al riguardo e, in tal senso, sarebbe stato molto più chiaro ed incisivo nel placare le legittime preoccupazioni di Catanzaro.

Speriamo, dunque, che non si registrino ulteriori ritardi sulla tabella di marcia verso la nascita dell’azienda “Dulbecco” e che Regione e Università facciano la loro parte, nel rispetto delle eccellenze e dei bisogni dei cittadini che ruotano attorno alla sanità catanzarese. Obiettivo che risponde, altrettanto, all’urgenza di salvaguardare le vocazioni e le competenze del personale sanitario che opera nelle due aziende del Capoluogo. (gi)