Il campo largo non è un gioco per l’estate
ma sembra più un miraggio per una sinistra
ancora troppo sparigliata

di SANTO STRATI – Passato Ferragosto, ancora rinvii e tentennamenti di una sinistra che non ascolta il territorio per decidere cosa fare per la prossima tornata elettorale. Tridico continua a essere il candidato ideale (sempre che su di lui converga una scelta unitaria e sia il candidato unico nella sfida con Occhiuto), ma se in tanti lo tirano per la giacchetta non mancano trabocchetti letali da cui farebbe bene a guardarsi. Il pericolo – dice la storia – non viene solo dai nemici, ma molto spesso sono gli amici che tirano la stilettata mortale.

Al di là di queste considerazioni da bar sport, c’è da rilevare una cosa importante: se Tridico dirà di sì (ed è augurabile, ripetiamo solo se sarà il candidato unico) la sua scelta andrà a certificare l’inesistenza del PD in Calabria (quello attuale) che non è stato in grado di costruire una candidatura propria, forte e autorevole. La crisi non è di questi mesi e non si porti avanti la misera giustificazione del poco tempo “concesso” da Occhiuto agli avversari. È una storiella buona per gli allocchi. I tesserati e, soprattutto gli ex, sono imbufaliti e smarriti, anche di fronte alle proposte “alternative” all’eventuale no di Tridico. Una sfida che con Tridico potrebbe offrire non poche chances di rivincita.

E Occhiuto? Si dice caricatissimo, incurante dei malumori romani e dei sussurri che arrivano in campo giudiziario. Se non lo ferma la magistratura è supervincente (anche se qualche alleato lo voterebbe a malincuore), pur con un macigno (giudiziario) che peserà per tutta la futura legislatura, se i tempi – come da copione – saranno estremamente lunghi. Un avviso di garanzia non è un anticipo di condanna, anche se nel nostro Paese spesso è peggio), ma turba le coscienze e i sonni. Entro domani si deve dimettere da Commissario alla Sanità (sennò risulta ineleggibile, secondo le norme elettorali vigenti) ed entro domani la sinistra dirà chi sarà il suo sfidante (o i suoi sfidanti, se deciderà di suicidarsi politicamente anche in Calabria). (s)

Regionali: AAA candidato a sinistra cercasi
Tutti pronti, nessuno disponibile

Il cosiddetto campo largo rischia di restringersi ogni giorno che passa: per le regionali del 5-6 ottobre in Calabria continua la giostra dei candidati che si tirano fuori e la scadenza (ideale) di Ferragosto rischia di trovare una sinistra sempre più divisiva e disorientata. Il candidato ideale, Pasquale Tridico, ha confermato a Calabria.Live di essere disponibile sono in presenza di una candidatura unica, condivisa da tutte le anime della sinistra, diversamente rimane a Bruxelles. Il rischio di un gioco al massacro (politico) è fin troppo evidente: nessuno dei papabili rischierà reputazione e tempo in una battaglia quasi certamente persa. Ma che venga fuori una candidatura unica (e forte) che metta d’accordo, per dire, Schlein, COnte, Fratoianni, etc pare un miraggio ferragostano, col sole che scotta e le coscienze (partitiche) che se ne infischiano dei calabresi.

Entro il 5 settembre andranno presentate le liste e, mentre nel centrodestra si sta facendo un po’ di “pulizia” lasciando a casa oltranzisti e dissidenti (ce ne sono anche lì), a sinistra l’orizzonte appare ancora cupo. Il segretario regionale Nicola Irto, senatore, viene tirato per la giacchetta, ma appare fermamente convinto che questo turno non fa per lui. ci sono in campo il sindaco di Cosenza Franz Caruso (socialista, proposto dal PD) e quello dki Corigliano-Rossano, indicato dal AVS. Mimmo Lucanoha ringraziato Bonelli e Fratoianni, ma non ne vuole sapere. Insomma, campagna elettorale cortissima e nel segno dell’incertezza totale a sinistra. Eppure contro il 54% conquistato da Occhiuto alle passate elezioni (dove votarono appena il 44 % dei calabresi) c’è un 45-48% per di voti a sinistra che potrebbero, in presenza di un candidato forte rosicchiacchiare un 5% di indecisi e astensionisti dell’ultima ora. La fibrillazione continua. (s).

Elezioni regionali: a che punto siamo nel centrosinistra?

di CARLO RANIERI – Il centro sinistra calabrese ha 10 liste ma diviso in due tronconi composto da: PD, M5S e AVS, l’altro e l’ area riformista aggregata dal sindaco di Rende Sandro Principe e formata da: Psi, Italia viva, Partito repubblicano, +Europa, Mezzogiorno federato, alcuni   civici e, soprattutto, da Azione, che nell’ultima consiliatura era in maggioranza con due consiglieri (Graziano e De Nisi).

Dai rumors chi non vuole candidarsi sono: Pasquale Tridico (119.071 voti alle europee) n.1 M5S probabile vincente, e Nicola Irto (segretario regionale del PD), ex Presidente del Consiglio regionale, senatore in carica n.1 del PD calabrese, probabile perdente? ma con onore. Su Irto come seconda scelta sono tutti d’accordo da PD, M5S, AVS all’area riformista.

Disponibili a candidarsi sono i sindaci: “Caruso di CS, Falcomatà di RC, Stasi di Corigliano-Rossano e i 5stelle le deputate Orrico e Baldino“, ma l’area riformista li accetta, ma solo come portatori di voti è cioè come candidati a consiglieri regionali.

Secondo i riformisti i sindaci e i 5stelle, andrebbero incontro ad una sicura e sonora sconfitta. Oggi, ci sarà un tavolo regionale e per trovare accordo condiviso si proporrà una doppia candidatura (un ticket) e cioè i candidati a Presidente e vicepresidente della Giunta. Ipotesi in campo quale vice sono i sindaci:

Mariateresa Fragomeni di Siderno e Giusy Caminiti di Villa San Giovanni.

Nel Cdx la situazione non è rosea si ipotizza una lgs. zoppa arresto del governatore insomma un Toti bis.

Non trascurabili i forti malumori per le tre o due liste forti del presidente che toglierebbero seggi agli uscenti.

Ipotesi non trascurabile il PD e M5S sono apertamente contro il ponte come la sindaca di Villa, una Regione a trazione campo largo potrebbe creare enormi problemi alla costruzione del ponte subordinandolo alla realizzazione di altre infrastrutture primarie.

Visti i nomi circolano tra cui molti ex consiglieri regionali il TOTO palazzo Campanella, ipotizza la non rielezione da 10 a 17 consiglieri regionali uscenti.

I consiglieri che non ci sono nella XII Lgs. (2021 -2025),  rispetto alla precedente XI Lgs. (2020-2021) sono n. 19:

Aieta Giuseppe –  Anastasi MarcelloBillari Antonio AndreaCreazzo DomenicoDe Caprio AntonioDi Natale GrazianoEsposito SinibaldoGuccione CarloMorrone LucaNotarangelo LiberoParis Nicola (sospeso)Pietropaolo Filippo MariaPitaro FrancescoPitaro VitoSculcoFloraTallini DomenicoTassone LuigiSainato Raffaele (Cessata supplenza)Santacroce Frank Mario (Cessata supplenza).

Nella XII lgs quella in atto da novembre 2021, i nuovi Consiglieri regionali sono n. 19 (23 inclusi le surroghe di 4 parlamentari Arruzzolo, Irto, Loizzo e Orsomarso):

Afflitto FrancescoAlecci Ernesto FrancescoArruzzolo Giovanni (Dimissioni dalla carica di Consigliere regionale) subentra Giannetta Domenico  – Bruni AmaliaCirillo SalvatoreComito MicheleDe Francesco Luciana (moglie dell’ex Consigliere) Morrone LucaNotarangelo LiberoDe Nisi FrancescoFedele Valeria (Surrogata) da Talerico AntonelloGelardi GiuseppeGentile KatyaIrto Nicola senatore (Dimissioni dalla carica di Consigliere regionale) entra Billari Antonio Andrea (cessata supplenza di Muraca sospeso per la Severino) il 10/03/2023 entra Muraca GiovanniLaghi FerdinandoLo Schiavo Antonio MariaLoizzo Simona deputato (Dimissioni dalla carica di Consigliere regionale) entra Molinaro Pietro SantoMammoliti RaffaeleMannarino Sabrina subentra  a Orsomarso Fausto senatore  (Dimissioni dalla carica di Consigliere regionale)Montuoro AntonioStraface PasqualinaTavernise Davide

(Carlo Ranieri ex funzionario del consiglio regionale)