Elezioni / Irto incontra universitari e giovani professionisti

Il candidato al consiglio regionale per il Pd, Nicola Irto, nell’ultimo giorni di campagna elettorale ha incontrato una delegazione di studenti universitari e giovani professionisti « che mi hanno chiesto un impegno per fare in modo che la nostra terra diventi accogliente per loro e un luogo dove potere lavorare e costruire la propria vita».

«Un momento importante che ci proietta al futuro e alla Calabria che vogliamo» ha detto Irto, che ha evidenziato come «per immaginare una Calabria diversa, un futuro migliore e una reale prospettiva di sviluppo, non si può che partire dai giovani».

«Anche per questo – ha spiegato – ho più volte indicato, durante questa campagna elettorale, la necessità di ripensare il rapporto tra Università e Regione e fare in modo che si possano creare contatti proficui tra il mondo degli Atenei e quello del lavoro. Servono poi investimenti straordinari nelle politiche occupazionali e un piano di assunzioni nella Pubblica Amministrazione che ha bisogno di avere le piante organiche al completo e burocrati di nuova generazione, nativi digitali, in grado di accelerare le procedure e rendere la macchina amministrativa efficiente».

«L’entusiasmo dei giovani è contagioso – ha concluso Irto – siamo noi a doverlo trasformare prima in prospettiva futura e, subito dopo, in concreta azione politica». (rrc)

L’appello dI Agape ai Giovani: Partecipate al voto dando il consenso a persone competenti

Andate a votare in massa, dando il vostro consenso a «persone competenti, lontane da sistemi criminali e clientelari, che abbiano una storia di servizio alla comunità». È questo l’appello dei giovani del Centro Comunitario Agape lanciato ai giovani calabresi, a un giorno dal voto per l’elezione del nuovo presidente della Regione Calabria.

« Nelle diverse liste delle varie forze politiche – hanno spiegato – ci sono persone che hanno questo profilo, per questo è importante scegliere con attenzione che possiamo determinare l’esito delle prossime elezioni perché saremo ben
250mila, dai diciotto ai trenta anni, che saremo chiamati a votare».

Un numero, tuttavia, non reale, se si considera che, tantissimi giovani calabresi si trovano fuori regione per motivi di studio o di lavoro, e quindi impossibilitati a tornare per esprimere ed esercitare un loro diritto. Un diritto, che il Collettivo Valarioti ha cercato di garantire, portando in Parlamento la proposta di legge redatta dai costituzionalisti Salvatore Curreri e Roberto Bin ma che non si potrà realizzare, almeno per queste elezioni.

«Anche se la proposta di legge ha subito una battuta d’arresto, noi non lo abbiamo fatto, e il 30 settembre siete tuttə invitatə al flash mob di protesta» ha scritto su Facebook il Collettino.

Intanto, per sensibilizzare i loro coetanei, i giovani stanno diffondendo nei social un video semi serio curato dall’artista Gennaro Calabrese e un altro video su indicazioni tecniche per votare prodotto da Calabria Web del Consiglio Regionale. Una scelta da fare seguire ad un impegno diretto nel volontariato, nell’associazionismo, nella cooperazione, nei movimenti e nei partiti politici, per dare voce alle istanze giovanili e per chiedere conto ai candidati a governatore agli impegni che hanno sottoscritto nell’incontro del venti settembre in Consiglio Regionale».

«Un primo passo per scegliere di restare in Calabria e per cambiarla» conclude la nota. (rrm)

Elezioni / Antonino Minicuci ai candidati: Chiedo impegno solenne sulle funzioni alla Metrocity

Il consigliere metropolitano di Reggio Calabria, Antonino Minicuci, ha fatto un appello ai candidati alla presidenza della Regione, chiedendo di «assumere un impegno solenne per presentare e fare approvare dal consiglio una legge regionale di riordino definitivo delle funzioni alle province calabresi ed alla Città Metropolitano di Reggio Calabria entro 6 mesi dall’insediamento».

«È un appello – ha spiegato – che rivolgo in modo particolare a Roberto Occhiuto, candidato per la coalizione di centrodestra e prossimo a raccogliere l’eredità della compianta Jole Santelli».

Durante il consiglio della Città Metropolitana di Reggio Calabria, tenutosi nei giorni scorsi, è stata approvata, all’unanimità, la mozione presentata dal consigliere Minicuci incentrata sulla legge di riordino definitiva delle funzioni per le province e la città metropolitana di Reggio Calabria, che il consiglio regionale da troppo tempo deve ancora approvare.

«Ribadisco – ha evidenziato Minicuci – l’assoluta necessità di avere al più presto le funzioni dalla Regione Calabria, è un appello che faccio a tutte le forze politiche, senza distinzioni, affinché si combatta insieme per ottenere questo obiettivo che è tassello decisivo per il rilancio di tutto il territorio metropolitano».

«La Città Metropolitana di Reggio Calabria – ha spiegato Minicuci – senza le funzioni che le spettano per legge, risulta fortemente penalizzata e, in questo modo, si rinvieranno nel tempo le possibilità di sviluppo della nostra terra. La mozione da me presentata, approvata all’unanimità dal consiglio che ringrazio per la sensibilità mostrata, è soltanto l’ultimo appello in ordine temporale nei confronti del governo regionale». (rrc)

Elezioni / La Calabria che vogliamo al fianco di ‘Fratelli d’Italia’

Giuseppe Nucera, presidente del movimento La Calabria che vogliamo, ha assicurato il sostegno de ‘La Calabria che vogliamo’ verso il consigliere uscente Giuseppe Neri e in generale verso Fratelli d’Italia alle regionali calabresi, in tutte e tre circoscrizioni nelle quali si andrà al voto.

«La sinergia sulle politiche da attuare e le emergenze da affrontare al più presto – ha spiegato Nucera – rappresenta, per il nostro movimento, un tassello importante nel percorso che ci vuole determinati ad incidere sui temi per noi essenziali relativamente al riscatto e rilancio della Calabria».

«Reputazione, valorizzazione dei borghi, turismo, lavoro e nuove generazioni – ha aggiunto – la nostra regione non potrà davvero ripartire se non affrontando e risolvendo, una volta per tutte, queste tematiche. In Fratelli d’Italia ho avvertito le stesse esigenze e volontà di cambiare le sorti della Calabria».

«Le prossime elezioni regionali – ha spiegato l’ex presidente di Confindustria RC – rappresentano un bivio importante per la nostra terra: sarà fondamentale selezionare i migliori rappresentanti istituzionali alle urne, coloro che dovranno guidare il nuovo governo regionale e contribuire al tanto atteso riscatto della Calabria».

Giuseppe Neri, nel ringraziare I presenti per la partecipazione, ha assicurato ancora più impegno, personale e a nome di tutto il partito di Fratelli d’Italia, per le prossime sfide che la Calabria si troverà a dover affrontare.

«La sinergia con ‘La Calabria che vogliamo’ – ha spiegato Neri – è figlia di una volontà precisa e che vuole proiettarsi in un arco temporale a medio-lungo termine, non ristretto e circoscritto all’importante appuntamento elettorale che si terrà tra pochi giorni. Il Movimento ben guidato da Giuseppe Nucera possiede le capacità e lo spirito che il nostro partito non può che apprezzare, caratteristiche che dovranno essere i pilastri alla base del riscatto della Calabria. Se rieletto, come mi auguro, porterò con ancora più determinazione tutte le istanze dei calabresi all’attenzione del consiglio regionale».

«I calabresi sono delusi – ha concluso – stanno perdendo fiducia nei confronti della politica. Sta a noi, con i fatti, dare risposte concrete alle loro esigenze. Ringrazio Giuseppe Nucera per il sostegno assicurato nei miei confronti e in quelli di Fratelli d’Italia, sarà uno stimolo ulteriore verso la realizzazione di tutti i progetti e le idee che vogliamo mettere in campo per risollevare la Calabria». (rcz)

Elezioni / FederAnziani Calabria ai candidati: Non dimenticatevi degli anziani

FederAnziani Calabria, a ridosso delle elezioni regionali, nel corso della presentazione al Senato per la Festa dei Nonni 2021, ha rivolto un appello ai candidati, ricordandogli la centralità che gli anziani ricoprono, sopratutto in Calabria.

«I longevi – ha spiegato Maria Brunella Stancato, presidente di FederAnziani Calabria – hanno una posizione assolutamente rilevante nella società odierna, fungendo da ammortizzatori sociali ed economici. Lo Stato e la Regione  deve tenere conto dell’invecchiamento e del  mutare della nostra società, fornendo nuove tutele e nuovi strumenti. Dobbiamo  puntare su politiche attive che possano esaltare la figura dell’anziano come una risorsa fondamentale e necessaria della nostra società».

«I senior, oggi – prosegue la nota – vivono più a lungo e parlare di Silver Economy (Economia della longevità) è più che necessario, ponendo al centro quindi, l’insieme di beni, servizi, consumi, stili di vita che ruotano attorno all’universo degli Over. Se si riesce a promuovere questo cambiamento culturale, possiamo  trasformare la sfida dell’invecchiamento della popolazione in un’opportunità per tutti».

FederAnziani, inoltre, ha rilevato come nessun candidato abbia parlato o fatto riferimento, nella campagna elettorale, alla categoria degli anziani, «che rappresenta il pilastro di tutte le società civili».

«Le persone adulte  – ha dichiarato Roberto Messina, presidente Senior Italia FederAnziani – sono gli invisibili della società eppure senza di loro non avremmo superato questa Pandemia. Se i nonni sono corsi a vaccinarsi per tornare alla normalità, per riabbracciare i nipoti e potersi di nuovo prendere cura di loro, è importante che il resto della società manifesti nei loro confronti lo stesso senso di responsabilità, vaccinandosi, per fare in modo che nessun nonno debba più rischiare la vita a causa del Covid».

«Nessuno che affronta la tematica – ha proseguito – eppure la Calabria è una Regione vecchia. Un monito ed un appello rivolto a chi si accinge a diventare Governatore della Calabria,non dimenticare che i giovani corrono ma gli anziani conoscono la strada, non dimenticare di occuparti delle tue memorie, non abbandonarle e non scordarle. La Regione Calabria è abitata da persone over 50, fra 10 anni se non si adottano misure di  Welfare e lavoro capaci di arginare la fuga dei giovani fuori regione per cercare affermazione, resteremo senza coloro che si dovranno  prendere cura delle persone più anziane, resteremo senza coloro che si dovrà prendere cura di coltivare i campi».

«Chi curerà i Malati e i Nonni? Il lavoro è dignità e la Calabria non ha lavoro – ha concluso – allora perché non mettere  al centro le persone longeve, non isolandole e dando loro la possibilità di essere spinta propulsiva per la Regione stessa». (rcz)

 

Elezioni / La sinistra s’indigna contro il post “distruttivo” su fb della Bruni

C’è indignazione, non solo da parte della sinistra, ma anche da parte dei cittadini e dei suoi sostenitori, per il post su Facebook pubblicato dalla candidata del centrosinistra, Amalia Bruni, in cui inserisce il suo avversario, Mario Oliverio, tra i ‘nemici della Calabria’, insieme a Spirlì, Occhiuto, De Magistris e Salvini.

«La Calabria si libera solo così: mandando a casa chi l’ha distrutta – ha scritto la Bruni –. Mandando a casa chi in decenni di mala politica non solo non ha risolto niente, ma ha anche peggiorato le cose. Allontanando chi vede la nostra terra soltanto come un’occasione per trovare una poltrona comoda su cui sedersi. Mettiamoci un punto a quella politica. Definitivo, totale. Possiamo mandarli a casa tutti in una sola volta. Liberiamo insieme la Calabria».

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 5 persone e il seguente testo "I NEMICI DELLA CALABRIA"
L’immagine ‘incriminata’ pubblicata sul profilo della candidata

Un post, quello della candidata, che, se da una parte ha raccolto qualche consenso, dall’altro ha raccolto delle critiche, a partire da Luigi Guglielmelli, ex segretario provinciale di Cosenza del Pd, che ha commentato così su Facebook: «Io sto affrontando questa campagna elettorale con serenità e decisione. Serenità perché penso che abbiamo la ragione della politica al nostro fianco e decisione perché non mi sto risparmiando, ovviamente nel limite delle mie piccole forze. Però così come affermo con forza la mia adesione al progetto di Amalia Bruni non posso che suggerirle di correggere chi si occupa di comunicazione: 1) non abbiamo nemici ma avversari 2) il governo Oliverio ha aiutato e non poco la Calabria».

A ribadire che «Mario Oliverio non è un nemico della Calabria» è stato Giuseppe Dell’Aquila, ex Presidente ff della Provincia di Crotone, candidato a Sindaco per il centrosinistra nella città di Ciró Marina e dirigente democrat della federazione.

Oliverio, ha ricordato Dell’Aquila, «ha una storia invidiabile e sempre a Sinistra, per questa terra ha fatto tanto e da Presidente ha portato a casa enormi risultati. Per carità, è uno scherzo di pessimo gusto, nessuno può permettersi di paragonarlo ai soggetti presenti in quella foto pubblicata dalla Pagina della candidata Amalia Bruni».

«Chiedo al mio Partito, il PD – ha scritto su Facebook – che sosterrò nonostante tutto, di rivolgersi all’organizzazione della campagna elettorale invitandoli a modificare quel manifesto anche per rispetto di chi è rimasto a lottare seppur in disaccordo con le scelte fatte negli ultimi anni. Ci sarà tempo e modo per capire da quale parte sta la verità della spaccatura a Sinistra ma non bisogna perdere mai completamente la bussola, perché sicuramente giorno 5 Ottobre ci sveglieremo tutti e capiremo che dovremmo unirci anziché continuare a dividerci».

«Questa dichiarazione così maldestra e inopportuna la dice lunga sulla sua incapacità politica.Mi dispiace dirlo ma Lei in questa campagna elettorale ha immiserito la sua immagine.Una simile caduta di stile la abbassa ad un livello che non si addice ad un aspirante Governatore e nemmeno a una donna di scienza» ha scritto Maria Francesca Corigliano, candidata al consiglio regionale con Mario Oliverio Presidente.

A non apprezzare l’attacco della Bruni su Oliverio, sono anche molti utenti/sostenitori:  Salvatore Bullotta parla di una «pessima caduta di stile», oltre che della «peggiore campagna elettorale di sempre». «Ma come si può accomunare Oliverio e De Magistris a Spirlì, Salvini e Occhiuto?» ha chiesto Bullotta, sottolineando che «con la sua levatura, non doveva prestarsi a tanto».

«Ma perché sparare contro gli altri candidati invece di fare proposte concrete per lo sviluppo della Calabria? Da una non politica ci si aspettano altri toni e nuovi proponimenti, nuovi progetti in grado di suscitare entusiasmo e Consensi, mi dispiace, è una caduta di stile!» ha scritto Giuseppe Bonadio.

Interessante, il commento di Franco Lopez, in cui, sottolineando la stima «per quello che ha fatto nella sua lunga e gloriosa carriera di ricercatrice», ha evidenziato come, con questo post, «mi ha dato dimostrazione che per fare buona politica ci vuole un bravo politico».

«Possibile – si è chiesto – che nel suo staff non ci sono politici che le ricordino che Mario Oliverio ha governato la Calabria con ottimi risultati sotto la bandiera del PD, stesso partito che in questa tornata elettorale ha scelto lei come agnello sacrificale così come fece con un valido imprenditore nelle precedenti elezioni».

«Possibile – ha aggiunto – che nessuno le ha detto che esponenti delle sue liste erano nella maggioranza a sostegno di Mario Oliverio e che hanno deciso all’ultimo momento di schierarsi con lei solo per garantirsi una poltrona nel consiglio regionale.
Quindi se mi posso permettere prima di ricostruire la Calabria ricostruisca il PD in Calabria che di partito politico di sinistra ha poco o niente e non faccia di tutta l’erba un fascio». (rrm)

Le Associazioni e Ordini Professionali incontrano i candidati: Siano istituzionali momenti trimestrali per confronto e dialogo

Siano istituzionalizzati momenti trimestrali di confronto e dialogo al fine di assicurare una proficua collaborazione a tutela del bene primario ambiente. È quanto hanno chiesto le Associazioni e gli Ordini Professionali ai candidati alla presidenza della Regione, nel corso di un incontro avvenuto alla Provincia di Catanzaro.

Al confronto, presenti : Inu Calabria, Italia Nostra, Wwf, Legambiente, Unitel, Amici della terra. Faa, Associazioni biologi senza frontiere, Associazione CoRe, Laboratorio Lua, Associazione Lega navale, Laghi di Sibari, Associazione borghi da rivivere, Associazione culturale Luna Rosa, Associazione “Io partecipiamo”, Federazione Ingegneri della Calabria, Ordine dei geologi, Ordine dei chimici e dei Fisici, Federazione Agronomi e forestali, Collegi dei Geometri di tutte le province, Ordine di Biologi, Ordine Architetti pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Cosenza e Catanzaro.

All’iniziativa hanno partecipato la dott.ssa Marianna Caligiuri, in rappresentanza della dott.ssa Amalia Bruni ed il dr. Eugenio Occhini, in rappresentanza del dr. Luigi De Magistris, mentre sia l’on. Roberto Occhiuto che l’on. Mario Oliverio hanno inviato un messaggio di saluto giustificando la loro assenza per impegni precedentemente assunti.

Ha presieduto e condotto l’incontro il presidente di Inu Calabria, prof. Domenico Passarelli, che ha ringraziato tutti i rappresentanti delle Associazioni e degli Ordini professionali per il pregio concessogli di moderare la seduta. Nella propria introduzione, il prof. Passarelli, nel salutare e ringraziare i candidati, ha sottolineato che «desideriamo continuare a credere che solo un percorso di confronto e consultazione a largo spettro può riuscire a redimere le problematiche e le criticità ancora esistenti sul nostro territorio regionale».

«Siamo associazioni culturali e di categoria – ha spiegato – e, come tali, lavoriamo affinché le competenze tecniche vengano messe al centro delle principali sfide che la Regione Calabria si appresta ad affrontare nei prossimi anni. È fondamentale ristabilire la fiducia nelle competenze tecniche e nella possibilità che queste ultime possano contribuire non solo alla fattibilità delle politiche pubbliche ma anche al più ampio conseguimento dell’interesse collettivo».

«La pandemia – ha proseguito – ci ha insegnato che il ns. modello di sviluppo è vetusto e che bisogna pensarne uno nuovo basato sui principi di: sostenibilità ambientale e sociale, della rigenerazione urbana, dell’economia circolare, del riuso e della riqualificazione dell’ingente patrimonio immobiliare pubblico e privato insostenibile ed energivoro e non più rispondente alle esigenze delle persone; dell’efficienza energetica delle aree interne e dei borghi. Tutto ciò è possibile, tra le altre cose, riformando la LUR n. 19/02, una legge dai buoni principi ma non ancora attuata».

Nel corso del confronto, tanti sono stati i temi affrontati sottolineando che «la crisi ecologica e climatica che stiamo attraversando dovrebbe rendere evidente che la tutela ambientale è l’unica strada da percorrere per il futuro della Calabria».

È stato posto l’accento «sui progetti prioritari per la Regione da realizzare anche con l’utilizzo dei fondi connessi al Pnrr: impianti di riciclo per l’economia circolare quanto alla risoluzione del problema dei rifiuti, depuratori a tutela di mare e turismo, interventi su rischio idrogeologico, infrastrutture ferroviarie, tutela della biodiversità e misure per la prevenzione degli incendi, energie rinnovabili e stop al consumo di suolo».

Inoltre, ci si è chiesti come si intende incentivare l’utilizzo di energie green ed in particolare della geotermia a bassa entalpia, mettere ordine n campo delle estrazioni spingendo per la redazione del Prae (Piano Regionale delle attività estrattive) e per un regolamento per le concessioni idriche impedendo così il prosperare di attività abusive che danneggiano l’ambiente.

Le Associazioni e gli Ordini Professionali, infine, hanno manifestato il proprio interesse, al fine di sostenere l’ attività progettuale e legislativa per la Regione Calabria, (Giunta e Consiglio), considerato il fine istituzionale ad essere «di supporto per lo studio, la programmazione e la pianificazione territoriale, nonché centro per il monitoraggio delle attività regionali riguardanti lo sviluppo sostenibile». (rrm)

Elezioni / Simona Loizzo (Lega): Riaprire l’ospedale di Praia a Mare

La candidata alle elezioni regionali, nella lista della Lega a Cosenza, Simona Loizzo, ha sottolineato come «bisogna  dare luogo alla sentenza del Consiglio di stato e riaprire l’ospedale di Praia il Mare, potenziandone tutti gli aspetti legati all’emergenza e ai servizi essenziali».

«La chiusura dell’ospedale – ha spiegato – ha portato gravi disagi per la vasta area dell’alto Tirreno cosentino – dice Loizzo – con una migrazione verso la Basilicata che comporta oneri per la Regione e per le famiglie. Praia a Mare è in una postazione strategica, che raccoglie comuni e realtà che non possono essere trascurate».
«I ritardi con cui la struttura commissariale sta, ad oggi – ha proseguito – evitando di recepire una sentenza definitiva del giudice amministrativo sono illegittimi dal punto di vista giuridico e feriscono le ambizioni e le giuste esigenze di sindaci e territori, che si sono strenuamente battuti per non rassegnarsi a una chiusura illogica, capace solo di far lievitare i costi per l’istituzione e le famiglie del medio alto Tirreno». (rrm)

Elezioni / Roberto Occhiuto: Sanità sarà il primo segnale di cambiamento, seguirò io il dossier

La questione della sanità, in Calabria, è diventata il punto di forza e la priorità per il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto che, in una intervista a Il Quotidiano del Sud, ha ribadito che, parlando di cambiamento, la «sanità sarà il primo segnale» e che sarà lui stesso a seguire il dossier.

«La peculiarità della Calabria – ha spiegato – è che è commissariata, quindi non è stato il governo regionale ad occuparsi della sanità. Paghiamo il prezzo di tanti anni di blocco del turn over. Inutile creare posti letto se non hai il personale. È una delle ragioni per cui utilizzerò il mio ruolo di dirigente nazionale di un partito per chiedere che la sanità sia restituita ai calabresi, o attraverso la fine del commissariamento o attraverso l’affidamento del ruolo del commissario al presidente della Regione».

«So bene – ha evidenziato – che il tema della sanità è in cima all’agenda del prossimo governo regionale. Io per questo dico che le elezioni le vinco non il 3 e 4 ottobre ma le vinco dal 5 se do segnali di cambiamento. Il primo segnale deve arrivare dalla sanità. Per realizzarsi è necessario, innanzitutto, riformare il dipartimento della Salute, oggi incapace di coordinare l’attività delle singole aziende sanitarie. Queste sono tante monadi, non c’è coordinamento, non c’è gestione, né controllo di gestione».

«Poi – ha proseguito – bisogna chiedere al governo nazionale che si faccia carico di uno sforzo di perequazione. Mi spiego: In 11 anni di commissariamento, non sono stati fatti investimenti, né assunzioni per il blocco del turn over. Negli altri sistemi sanitari si assumeva e si facevano investimenti».

«I 320 milioni di mobilità passiva – ha spiegato – si generano anche per questo. È ragionevole quindi chiedere al Governo, che ha gestito in questi anni il settore, di avere meno vincoli che altrove e anche un po’ più risorse. Il sistema sanitario non si può riformare senza massiccia introduzione di personale medico e sanitario, non puoi riorganizzare un sistema d’emergenza se non hai possibilità di assumere i medici che servono. L’assurdo è che quando poi vai fuori regione trovi il medico calabrese. Noi non abbiamo quindi un deficit di professionalità».

Spazio, poi, alla questione della qualità del management, «una delle cose che mi preoccupa di più in prospettiva» ha ammesso il candidato, che ha riferito che la sua preoccupazione riguarda non gli assessori, ma «chi farà il dirigente generale dei dipartimenti, delle aziende sanitarie, perché so che la qualità dell’azione amministrativa dipende più dal direttore generale che dall’assessore».

«Questo della qualità del management – ha spiegato – ma anche un problema di organizzazione. Quando ogni azienda è una monade che fa quello che vuole… II cruscotto Agenas è alimentato con dati che qualcuno manda e non so come. Se ci fosse davvero un controllo dei flussi, avremo dati diversi».

«Sui Lea – ha spiegato ancora – abbiamo un livello bassissimo, ma che si desume da dati non verifiicabili. Puoi avere i migliori alla guida delle aziende sanitarie ma se non hai un cervello centrale che è il dipartimento che ne coordina le attività, anche i migliori non riescono a fare quello che dovrebbero fare. C’è un problema di qualità del management, sì, ma soprattutto di organizzazione del sistema. Infine c’è un problema di disponibilità a venire in Calabria».

«Un direttore generale bravo – ha proseguito Occhiuto – che lavora in un’altra regione non ci viene qui perché rischia di perdere quello che ha costruito in termini di rapporti e relazioni. La mia idea è quella di investire in calabresi che non hanno raggiunto posizioni apicali, si portano in Calabria promuovendoli come direttori generali. Ho fatto una campagna elettorale senza incontrare un solo direttore delle Asp, per avere le mani libere di scegliere i migliori».

«Il tema è dove prenderli – ha evidenziato –. Credo sia l’aspetto più difficile. Se noi costruiamo l’organizzazione del dipartimento e poi troviamo management di qualità, poi non dobbiamo inventarci grandi cose, basta replicare le buone prassi che hanno funzionato in altre regioni. Dobbiamo avere però le risorse necessarie per fare la gestione e il controllo di gestione del sistema».

Depurazione e salute del mare, poi, sono un’altro punto sull’agenda del candidato di centrodestra, che ha sottolineato come «se si riesce a intervenire su questo i risultati si vedono subito, e questo garantisce un immediato ritorno politico».

«Sono andato a visitare un bellissimo centro ad Amendolara – ha riferito Occhiuto – retto peraltro da uno che non ha la mia sensibilità politica, visto che è stato assessore con il centrosinistra. Si tratta di Silvio Greco, che è un grande studioso del mare».

«Una delle prime cose che farò – ha detto ancora – è lavorare con questo Centro sulla salute del mare. Creare un sistema per la governance dei depuratori. Anche qui alcuni sono dei Comuni, altri dei consorzi, non c’è un sistema di controllo. Dobbiamo ritarare alcuni depuratori, oggi tarati sulla popolazione invernale, e trovare un sistema per monitorare gli scarichi abusivi. Abbiamo molte case che non sono allacciate alla rete fognaria, arriva l’autospurgo e poi non si sa bene cosa succede».

«Ora – ha concluso – abbiamo persino le slot collegate con l’Agenzia delle Entrate con macchinette che ne rilevano il funzionamento, è così difficile monitorare con gps gli autospurgo?». (rrm)

Elezioni / Serena Anghelone (CI): Con Luigi Brugraro per ricostruire l’Italia e la Calabria

Serena Anghelone, capolista della Circoscrizione Sud per le regionali, ha sottolineato come, da parte di Coraggio Italia,  «grande attenzione verso la Calabria e non certo per motivi elettorali, ma piuttosto per la convinzione, ormai diffusa, che parlare di crescita, di sviluppo del Paese, implica il coinvolgimento del Mezzogiorno, e ovviamente, della nostra regione».

«Coraggio Italia – ha spiegato – sta raccogliendo consensi, adesioni, partecipazione, nella regione, e meglio che in altri territori, a Reggio Calabria. Questo significa che la nostra proposta funziona. Quella di una politica ‘diffusa’, che parte dal basso, ma che è in grado di guardare oltre, mettendo insieme le necessità del Paese, per uno sviluppo armonico di tutto il territorio nazionale, e le peculiarità finora inespresse di una Regione nella quale c’è gente volenterosa, competente e ambiziosa, nel significato più bello del termine».

«Quella stessa gente che, come ha detto il nostro leader nazionale Luigi Brugnano – ha proseguito – si alza al mattino presto e va a lavorare: gente pratica e positiva. Persone che hanno sostenuto negli anni diversi partiti e movimenti, ma sono rimasti delusi per le risposte mai arrivate, per l’indifferenza manifestata verso il Sud e la Calabria».

«Vogliamo voltare pagina – ha detto ancora Serena Anghelone – e lo faremo con i nostri candidati, con le nostre idee, con la nostra volontà. Persone che si sono riconosciute, non solo in un programma elettorale tra i più innovativi offerti all’elettorato calabrese ma, soprattutto, perché si riconoscono, anzi, vogliono dare forza ad un polo moderato di centro, che ripudia populismo e sovranismo, ispirato a valori cristiani, che guarda innanzitutto agli interessi del Paese, e di ciascun territorio». 

«La visita a Reggio Calabria di Luigi Brugnano – ha commentato la candidata alle regionali calabresi di Coraggio Italia – porta con sé impegni concreti, a cominciare dagli 836 mln di euro sbloccati dal Governo e destinati alla realizzazione di nuovi tratti della SS106. È un primo passo, anche se non quello definitivo, per il completamento di un’arteria vitale per la Calabria, ancor più necessaria per i residenti del litorale ionico calabrese, che pagano da sempre un isolamento infrastrutturale che definire inaccettabile è riduttivo». 

«È il momento giusto per provarci – ha proseguito Serena Anghelone – riprendendo una considerazione del Sindaco di Venezia. L’occasione delle risorse del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che destina circa 40 mld di euro al Sud, è una occasione propizia. Una occasione, se vogliamo, unica, che va sfruttata mettendo in campo le migliori forze presenti sul territorio, per moltiplicarne gli effetti. Gestire una fase nuova per la Calabria».

«Lo dobbiamo al Paese, lo dobbiamo a noi stessi» ha concluso. (rcz)