Cosenza ricorda il grande Eugenio Carbone

di PINO NANOEugenio Carbone. Un genio tra ago e pennello. In occasione dei 90 anni dalla nascita dell’artista cosentino Eugenio Carbone (1933-2021), mercoledì sera al Museo di Arti e Mestieri di Cosenza è stata inaugurata una mostra in sua memoria, il modo forse più bello per ricordare una delle eccellenze della grande sartoria italiana.

La mostra resterà aperta fino al prossimo 29 dicembre. Ci sono esposte opere pittoriche e sartoriali che raccontano, attraverso le immagini e le sue creazioni sartoriali, il percorso artistico e professionale di Eugenio Carbone.

Nato a Mendicino, abile modellista, fine figurinista, sarto per eccellenza ma anche apprezzato pittore, Eugenio Carbone è stato un artista che ha sempre saputo interpretare i fermenti del cambiamento creando abiti dalle originali ed eleganti soluzioni tecniche e artistiche, al di là dei tradizionali dettami accademici, arrivando a formalizzare un metodo innovativo di progettazione libera su manichino che coniuga: teoria, tecnica e applicazione pratica nell’ambito dello stilismo, del modellismo e dell’alta sartoria. Nella sua lunga vita professionale Carbone ha lavorato per Germana Marucelli, Sorelle Fontana, Renato Balestra, atelier che hanno fatto la storia dell’Alta Moda italiana.

Il pomeriggio del 28 dicembre poi, alle ore 17,30 la Commissione Cultura presieduta dal Dott. Domenico Frammartino si riunirà nelle sale del Museo per la presentazione ufficiale della biografia Eugenio Carbone. un genio tra ago e pennello scritto dalla giornalista Daniela Rossi ed edito da Cleup.

La storia, narrata in prima persona, è tratta da una serie di conversazioni che l’autrice, Daniela Rossi, ha avuto con il maestro Eugenio Carbone pochi mesi prima della sua morte; la trama segue il filo della cronologia degli eventi personali che hanno contraddistinto l’evoluzione delle sue creazioni di moda e pittoriche, e incrocia talvolta gli avvenimenti storici e l’attualità restituendo uno spaccato della società italiana in un arco temporale che va dalla Seconda guerra mondiale ai primi anni del nuovo millennio.
Il libro, corredato da una galleria di immagini selezionate dal ricco archivio personale, dà voce a un artista gentiluomo dai modi garbati e raffinati per raccontare una storia fatta di creatività, genio, passione e abnegazione.

Proprio per le sue doti creative e grazie alle numerose opere artistiche e sartoriali (circa 10000) lasciate all’Archivio storico, a Roma in Senato il 15 dicembre scorso era già stato dedicato all’artista calabrese un evento per raccontarne la figura e presentarne la sua prima biografia ufficiale. Madrina della serata, la senatrice Lavinia Mennuni. Ma il giorno dopo, 16 dicembre scorso, anche il Comune di Ovindoli in provincia de L’Aquila aveva organizzato un convegno in suo onore.

L’artista – lo ricordo – ha scritto, insieme all’ingegner Paolo Losito e alla figlia Susy Carbone, il manuale “Fondamenti di stilismo e modellismo per la progettazione libera su manichino”, un metodo didattico ideato per la formazione dei giovani stilisti al quale è abbinato un mini-manichino da lui brevettato. A questo ulteriore progetto creativo si sta oggi dedicando la nipote Ginevra Losito Carbone, che ha sempre seguito le orme del nonno, affinché il suo desiderio, di trasmettere la propria esperienza ai giovani che amano la moda, possa finalmente realizzarsi. 

Ma torneremo sull’argomento nei prossimi giorni, dopo aver letto fino in fondo il libro di Daniela Rossi che ha di Eugenio Carbone l’immagine e il ricordo di un artista fiero della sua calabresità e orgoglioso delle sue origini mendicinesi e del suo successo. (pn)