In un anno difficile come quello in corso, fatto di restrizioni e sacrifici a causa della pandemia, c’è una Calabria che continua a stupire e che riesce, comunque, a entrare nel cuore di chi la visita lasciando un segno indelebile e la promessa di ritornarci, appena si può.
E non importa se c’è una pandemia in corso, la Calabria è sempre la Calabria, e i suoi 800 km di costa, le sue bellissime e suggestive montagne – oltre che l’aria buona – i suoi panorama mozzafiato, le attrazioni artistiche e culturali, i musei ricchi di collezioni uniche e reperti eccezionali, sono una cartolina che, spesso, non basta vedere in foto, perché non renderebbero giustizia a una regione ricca di meraviglie che ha tanto da dare e che continua ad attirare attenzione e attrarre nuovi turisti e che, quest’estate, nell’estate del Covid, ha collezionato soddisfazioni su soddisfazioni. Con una caratteristica costante: chi scopre e conosce la Calabria intende tornarci.
Un esempio, è la trasmissione andata in onda a luglio su Raiuno, che ha parlato della Calabria, delle sue meraviglie e delle opportunità del turismo rurale e degli agriturismi; o ancora, la Sila che, nei mesi i luglio e agosto 2020 hanno registrato un incremento di presenze rispetto al 2019 nonostante la stagione sia partita con il 100% delle disdette delle prenotazioni effettuate prima del lockdown.
C’è anche la soddisfazione, per la Calabria, di essere stata inserita da Expedia.it, la popolare agenzia via web che, in una ricerca condotta con Panorama, ha inserito la nostra regione tra le mete preferite dagli italiani.
Un trend, che è stato confermato, poi, dall’Eurispes, che, in una ricerca a firma di Maurizio Lovecchio, direttore di Eurispes Calabria, ha reso noto che la Calabria è stata scelta dal 5% degli italiani, che inserisce la regione a metà di una classifica che vede sul podio l’Emilia Romagna, la Sardegna, la Puglia e la Sicilia con il 9% delle preferenze.
«Leggere oggi – si legge – che quei numeri e quelle tendenze sono stati confermati fa piacere e conforta, soprattutto se la questione riguarda una regione in cui il turismo vale il 25% del Pil. La buona notizia è che l’estate ha aiutato l’economia calabrese e alla fine, dopo avere temuto il peggio a causa del lockdown, delle confusioni generate da decreti regionali e dpcm vari e delle misure di prevenzione, anche gli operatori turistici possono tirare un respiro di sollievo per una stagione che sembrava compromessa e drammatica».
Promozione, dunque, per la Calabria, che «nell’estate del 2020 segnata dal Covid, ha fatto breccia nel cuore dei turisti per questi motivi e non solo – riporta l’Eurispes – ha, infatti, saputo offrire le solite attrazioni unite alla sicurezza, salute e ricerca di relax. Tutto ciò di cui i vacanzieri avevano bisogno dopo un avvio di 2020 decisamente drammatico».
Un successo realizzato grazie a più fattori: la limitata diffusione dei contagi in Calabria, il cui numeri di positivi al Covid «si sono si sono mantenuti tra i più bassi d’Italia, merito di comportamenti attenti e rispetto delle regole da parte di tutti»; la riscoperta – riportata da Enit – da parte degli italiani, di percorrere in auto lunghi tratti di strada per raggiungere la meta delle vacanze e, per quanto riguarda la Calabria, di sicuro ha aiutato «il completamento e l’apertura di quasi tutti i cantieri da parte dell’Anas, motivo che, indubbiamente, ha incoraggiato il viaggio in auto per chi si muove verso la punta dello Stivale». E ancora, per quanto riguarda i trasporti, incisivo è stato l’intensificazione dei mezzi sulle tratte della costa tirrenica calabrese da parte di Trenitalia, e il nuovo collegamento di Italo Torino-Reggio Calabria.
«Ad alimentare ancor più ottimismo sono, infine – si legge nella relazione del direttore Lovecchio – i dati Enit relativi al desiderio di vacanza degli italiani che sembra volersi prolungare fino a dopo l’autunno. Nel bollettino, infatti, si legge che il 57% degli italiani che andranno in vacanza dopo agosto sceglierà ancora il mare e il 29% preferirà soggiorni enogastronomici, e se a questo aggiungiamo che il 14% dei richiedenti il bonus vacanze (valido fino a Natale) non lo ha ancora speso, potremmo ben sperare che la Calabria reciti ancora per qualche mese la sua parte da protagonista nel settore turistico».
«Infine, bisogna sottolineare – ha aggiunto – il ruolo della politica regionale capace di gestire e governare la situazione, dimostrando coraggio e responsabilità, sia nella promozione del territorio sia, allo stesso tempo, nel tutelare la salute dei calabresi e dei vacanzieri. Sinergia, collaborazione, capacità di dialogo tra le parti, comprensione e superamento delle difficoltà sono gli elementi che hanno contribuito a questo successo».
«Si riparta da qui – conclude il direttore di Eurispes Calabria – per continuare a restare finalmente protagonisti e degni di attenzione per i tanti aspetti positivi, opportunità e attrazioni straordinarie che la Calabria è in grado di offrire». (rrm)