Sapia (Fai Cisl Calabria): Attivare Tavolo Azzurro e Osservatorio regionale Permanente sulla pesca

Il segretario generale della Fai Cisl CalabriaMichele Sapia, ha espresso soddisfazione per l’avvio della campagna sperimentale di pesca della sardella: «un primo passo a sostegno di un cibo prelibato e ricercato: il “caviale calabrese”, vietato per la tavola dal regolamento Ce n. 1967 del 2006 e che non può essere sostituito dal pesce ghiaccio cinese».

«La nota della Regione Calabria a firma dell’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Gianluca Gallo, fa, infatti – ha aggiunto – ben sperare per un settore che da troppo tempo sta subendo restrizioni e che oggi, a causa della pandemia, lamenta ulteriori difficoltà. Da tempo ribadiamo che è necessario sostenere la sperimentazione e il confronto sulla pesca in Calabria e che occorre riservare più attenzione e più ricerca per il nostro mare, un ambiente che per le sue caratteristiche non può essere paragonato ad altre zone marittime europee».

«Da quanto appreso attraverso il comunicato della Regione – ha proseguito Sapia – quello avviato è un primo importante passo in avanti per iniziare a dare risposte a un settore e, in particolare, a un segmento ittico che tradizionalmente è stato un punto forte della pesca tradizionale calabrese, quello appunto della pesca della sardella. Ci auguriamo che questo percorso sperimentale possa aiutare il comparto della pesca artigianale, tenendo conto di esigenze sia ambientali che economiche, per recuperare in tempi contenuti le conseguenze di una scelta che ha di fatto bandito un prodotto gastronomico antico e molto apprezzato anche fuori dalla Calabria».

«Oggi – ha evidenziato Sapia – ribadiamo, tra le varie proposte riguardanti la pesca tradizionale calabrese, che è necessario continuare su questo percorso attivando, al fine di monitorare sia aspetti socio economici che ambientali, sia aspetti tecnici e biologici, un Osservatorio Regionale Permanente sulla pesca: sarebbe uno strumento importante per far giungere le eccellenze di questa antica attività calabrese nell’Europa della pesca riformata. È corretto, infatti, rispettare il regolamento europeo in materia, ma è indispensabile ritornare ad aprire un dibattito su un settore al quale spesso si riserva purtroppo scarsa attenzione, in una regione come la Calabria che vanta circa 800 km di costa, storiche realtà marinare e purtroppo sempre meno addetti». 

«La Fai Cisl sostiene da anni – ha detto ancora Sapia – che la pesca calabrese ha bisogno di scelte e sperimentazione, ma anche di confronto regionale, utilizzando luoghi come il Tavolo Azzurro, per sostenere un settore dalle enormi potenzialità, che oggi versa in forte difficoltà, valorizzare il lavoro, le specificità calabresi e le eccellenze gastronomiche locali».

«Ci auguriamo – ha continuato il segretario generale – che la notizia della campagna sperimentale di pesca della sardella con la sciabica si possa tradurre nell’apertura di una nuova linea di dialogo con l’Unione Europea, così da recuperare una filiera produttiva che negli anni passati ha garantito occupazione ed eccellenze gastronomiche e che tocca da vicino molte famiglie dei borghi marinari».

«Si tratta – ha concluso – di cogliere questa nuova opportunità e di proseguire il percorso finalizzato a riportare al centro del dibattito il settore della pesca calabrese insieme a quello specifico del “caviale di Calabria”. Come non ci stancheremo mai di sottolineare, servono una nuova visione e una strategia comune di gestione del mare per ritornare a produrre occupazione e reddito». (rrm)

La Fai Cisl Calabria chiede nuovi e importanti investimenti per il settore forestale

Immediato confronto regionale e aziendale per il settore della bonifica, e nuovi e importanti investimenti per il settore forestale. Sono questi i due temi su cui si è concentrata la Segreteria della Fai Cisl Calabria, guidata dal segretario generale Michele Sapia, che si è riunita in videoconferenza per fare il punto sulle vertenze in atto, durante una fase particolarmente complessa per la regione, non solo a causa della pandemia.

«Di fronte alle molte difficoltà ed emergenze del sistema agro-ambientale calabrese – si legge nel comunicato – la Segreteria regionale della Fai Cisl sottolinea, ancora una volta, l’esigenza di responsabilità e di unità, da parte di tutti i soggetti coinvolti, nella concretezza delle scelte e non solo nei buoni propositi. In questo nuovo anno sarà, infatti, necessario rafforzare il confronto regionale e aziendale in favore del lavoro di qualità nel settore agricolo, e a sostegno dei comparti forestale, agroalimentare, della pesca e della bonifica».

«Quanto sta accadendo – continua la nota – in queste ore con l’ennesima protesta, in provincia di Cosenza, nel settore della bonifica, necessita di attenzione e immediato confronto regionale: la Fai Cisl, pertanto, sollecita l’assessore Gianluca Gallo a dare luogo con urgenza all’incontro richiesto unitariamente nel mese scorso. Troppi, lo si ricorda ancora una volta, i Consorzi di Bonifica che devono erogare più mensilità arretrate agli addetti, in un settore che in Calabria deve costituire un comparto strategico e da valorizzare a sostegno dell’agricoltura e della lotta al dissesto idrogeologico, tema sempre più strategico in una regione montana e ricca di forestazione come quella calabrese».

«La Fai Cisl Calabria – prosegue la nota della Segreteria regionale – ribadisce l’importanza del settore della forestazione e, in particolare, del lavoro svolto ieri e oggi dagli addetti forestali. La Fai Cisl è con e per i lavoratori, che sono a tutt’oggi senza un contratto, o meglio, con un Cirl siglato nel 2019 da sindacato e parti datoriali, ma non recepito in Giunta regionale». 

«Emergono, ogni anno – continua ancora la nota – sempre maggiori difficoltà, per come si registra negli incontri regionali, e tagli di risorse economiche, per come si legge nelle varie finanziarie nazionali, ma è ancora più deprimente constatare ogni mese che ci sono sempre meno forestali a tutela del bosco e della montagna».

«La Fai Cisl Calabria chiede, pertanto – si legge ancora nella nota – nuovi e importanti investimenti per il settore e non costanti e ripetuti tagli; chiede che la politica ascolti il sindacato. Purtroppo, sembra che non ci sono buone nuove nella legge di bilancio 2021 per il settore forestale calabrese: perciò, si ribadisce la preoccupazione e la richiesta che sia affrontato con la dovuta attenzione e responsabilità il tema della forestazione, che non è argomento per pochi, ma interessa tutta la comunità e la politica calabrese ad ogni i livelli».

«Nel ribadire – continua ancora la nota – che il lavoro forestale necessita di buona contrattazione, organizzazione e coordinamento, la Segreteria della Fai Cisl Calabria ritiene improrogabile reperire oggi, in questo periodo di emergenza sanitaria ed economica, le risorse per sostenere, attraverso l’impegno del settore, il territorio e le persone. Nel prossimo confronto con l’Assessorato regionale, per come già stabilito nell’accordo siglato lo scorso 17 dicembre in relazione a diversi temi che toccano il comparto forestale, saremo impegnati a riproporre i temi della garanzia delle retribuzioni e degli adeguamenti contrattuali, ma anche nuove prospettive per il settore. Oggi, più di ieri, il sindacato si deve caratterizzare per la proposta, per la responsabilità e per l’azione».

«La Fai Cisl Calabria – conclude la nota della Segreteria – non resterà a guardare rispetto all’aggravarsi di una situazione che si registra ormai da oltre dieci anni nel sistema ambientale-forestale in termini di forza lavoro. Sarà in prima linea sia a tutela dei lavoratori, che nel rafforzare la comunicazione e l’informazione sul territorio e tra gli addetti del sistema agro-ambientale, utilizzando ogni modalità consentita oggi in base delle restrizioni imposte dalle norme sul contenimento dei contagi da Covid-19». (rrm)

Il Fai Cisl Calabria fa il bilancio dell’anno, tra pandemia, crisi economica e impegni futuri

Il Consiglio generale del Fai Cisl Calabria si è riunito online, discutendo dei temi emersi nell’anno della pandemia e alle prospettive

 «La pandemia non ha generato la crisi, ma ha acuito le vecchie criticità del Paese», ha affermato Onofrio Rota, Segretario generale nazionale della Fai Cisl, aggiungendo che «il Paese vive un livello altissimo di tensione sociale sul piano sanitario ed economico, con l’innalzamento dei livelli di povertà e l’aumento delle diseguaglianze».

Per il segretario generale della Fai Cisl ci sono in ballo partite strategiche per il futuro del lavoro e dei giovani e per i temi riferiti all’ambiente, al manifatturiero, alla ripartenza. I 209 miliardi del Recovery Fund non possono essere distribuiti sui territori come delle “mancette”: si sbaglierebbe e si acuirebbero le tensioni sociali. E, anche se le organizzazioni sindacali, ha evidenziato Rota, non sono state invitate dal Governo a partecipare ai tavoli di decisione sulla ripartizione delle risorse provenienti dall’Ue, la Cisl nazionale sta elaborando una propria proposta organica sulle priorità.

«C’è, in questa fase, un bisogno estremo di grandi messaggi e di senso di responsabilità e di questo la Cisl si fa carico. Comparti come quelli dell’agro-alimentare si sono dimostrati centrali in questa fase della vita del Paese» ha sottolineato Rota, precisando come la Fai Cisl «rappresenti un asset strategico e qui, in Calabria, svolga un compito fondamentale per la crescita e lo sviluppo della regione, agendo anche sul piano della prossimità, del radicamento territoriale, un’azione che merita grande apprezzamento».

«La Fai – ha concluso Rota – è presente su tutti i temi, dalla pesca alla contrattazione, dai servizi on line per i lavoratori alla battaglia sul caporalato, al tema degli infortuni sul lavoro. C’è, oggi più che mai, bisogno di un sindacato forte e autorevole per costruire un futuro per i nostri figli e questo è la Fai, questo è la Cisl». 

All’inizio dell’incontro, la Presidenza dei lavori è stata affidata al Segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, che ha sottolineato l’importante ruolo che la Fai Cisl ha svolto e svolge nel Paese e in Calabria, con un intenso lavoro di squadra decisivo nello stare vicino ai lavoratori nella difficile fase determinata dalla pandemia.

Nella relazione introduttiva, il segretario generale regionale della Fai Cisl, Michele Sapia, ha tracciato un bilancio dell’azione del sindacato in un 2020 contrassegnato dall’emergenza sanitaria ed economica da Covid-19 e indicato i percorsi per l’impegno nel 2021.

«Lavoriamo e continuiamo a fare sindacato – ha detto – con entusiasmo e passione. Il sindacato ha dimostrato di essere un soggetto sociale importante. Oggi, ribadiamo il nostro sostegno alla Cisl calabrese e all’iniziativa unitaria intrapresa sulla gestione dell’emergenza Covid-19 e della sanità in generale, arrivando a presentare un esposto-denuncia alla Procura di Catanzaro. Ricordo, anche, l’iniziativa nazionale unitaria di settembre, svolta per la Calabria a Cosenza, per sostenere l’economia calabrese ripartendo dal lavoro».

Sapia ha sottolineato l’esigenza per la regione di «impegno, fiducia, unità e responsabilità, come a più riprese ha evidenziato il Presidente Sergio Mattarella».

È necessario, infatti, «fare tesoro dell’esperienza di questa terribile tempesta pandemica che sta mettendo in luce anche aspetti importanti come il benessere “sanitario” e quello “ambientale”. Sarà necessario cambiare approccio e visione rispetto alla connessione tra le aree interne e i grandi centri urbani, incentivare processi di re-insediamento nelle aree rurali, rendere le città più verdi. Sostenibilità sanitaria, sostenibilità ambientale e ricambio generazionale sono elementi che dovrebbero marciare di pari passo».

Sapia si è poi soffermato sul sistema agro-ambientale calabrese: «La Fai Cisl – ha detto – si sta battendo con iniziative a tutela dell’ambiente».

Il sindacato, infatti, ha elaborato una piattaforma, «inoltrata anche all’Assessore regionale competente, che sintetizza le nostre idee e proposte per l’agro-ambientale. Ribadiamo che, in Calabria, c’è bisogno di manutenzione e tutela del territorio, rinaturalizzazione delle zone montane, regimentazione e captazione delle acque e limitazione del consumo del suolo. Occorre più prevenzione».

«Purtroppo, in Calabria – ha detto ancora Sapia – il rapporto tra risorse ordinarie per la difesa del suolo e attività di gestione delle emergenze è di 1 a 10. Non ci stancheremo di sostenere che i soldi investiti in prevenzione fanno risparmiare dieci volte tanto». E la prevenzione «si attua con il presidio umano e con il coordinamento degli interventi. Perciò è necessario istituire una Cabina di regia regionale che veda coinvolti tutti gli attori interessati».

«In Calabria – ha proseguito il Segretario della Fai Cisl regionale – c’è bisogno di cogliere opportunità e di individuare le priorità, di braccia e cervelli, di competenze e scelte politiche chiare per incentivare la presenza e sostenere investimenti (infrastrutture e servizi) anche nelle aree interne, di maggiore integrazione tra green economy e green community, di meno burocrazia e più defiscalizzazione, di incentivare l’agroecologia e l’agricoltura di qualità, di favorire la sicurezza idrica e la riforestazione».

La Calabria, infatti, ha davanti «una grande sfida per avviare un cambio di velocità nel settore ambientale-forestale e sono necessarie scelte lungimiranti, anche alla luce della nuova legge europea sul clima e delle importanti risorse finanziarie previste dal Recovery fund».

Sulla forestazione, a proposito di risorse finanziarie, «ricordiamo la decurtazione di ben 40 milioni di euro dalle risorse per la forestazione calabrese decisa dal Governo nazionale nella manovra finanziaria dello scorso anno. Scelte assurde, che indeboliscono ulteriormente il lavoro forestale ridotto a poche migliaia di unità e in costante impoverimento», ha detto Sapia, ringraziando la Segreteria nazionale «sia per aver condiviso la lettera sindacale unitaria all ministro Teresa Bellanova e a tutta la politica calabrese, al fine di rivalutare il taglio a danno della forestazione in Calabria, sia per la nota della Federazione nazionale presentata all’audizione nella Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, nell’ambito della discussione sul disegno di legge di bilancio 2021, in cui il Segretario Rota ha inserito tra i vari temi anche quello della forestazione calabrese».

«Ora – ha proseguito Sapia – ci auguriamo che la politica regionale e i rappresentanti della Calabria in Parlamento non siano sordi e non continuino a stare nel silenzio, a parte qualche timida dichiarazione. La recente lettera su questo tema del ministro Bellanova al Ministro dell’Economia e al Ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia – fa ben sperare. Oggi, rilanciamo un appello al Governo e al Parlamento affinché recepiscano le nostre sollecitazioni reintegrando le risorse programmate e da subito si avvii un confronto sul tema del ricambio generazionale, da realizzare tramite un Piano straordinario di manutenzione, tutela del territorio e lotta al dissesto idrogeologico».

«Il periodo che stiamo vivendo – si legge in una nota – è il più buio e difficile nella storia del settore forestale calabrese degli ultimi vent’anni e la fase contrattuale regionale ne è l’emblema. Un Contratto integrativo forestale scaduto nel 2011, che dopo due anni di confronto e la sigla dello scorso dicembre, per la prima volta nella storia sottoscritto da Oo.Ss. di categoria ed Enti Gestori presso la Regione Calabria, non è stato recepito da ben due Giunte regionali di colore politico opposto. E poi il taglio di 40 milioni di euro che si sommano ai 30 milioni decurtati dal 2009, l’ultima campagna elettorale regionale e la pandemia, e a ottobre, pochi giorni dopo la proclamazione dello stato di agitazione dell’intero settore per l’ulteriore diniego sul contratto forestale da parte della politica regionale, per carenza di risorse finanziarie, la triste notizia della prematura dipartita della Presidente Jole Santelli».

«E, ancora, in piena emergenza – continua la nota – una Giunta regionale limitata alle attività di ordinaria amministrazione e le dimissioni del Commissario dell’Azienda regionale “Calabria Verde”, il Generale Aloisio Mariggiò, sostituito poi dal Dirigente della Regione Calabria, Giuseppe Oliva. Oggi ci ritroviamo con migliaia di lavoratori forestali in Cisoa per Covid, con una carenza di risorse per concludere l’anno in corso e nel bel mezzo di una nuova campagna elettorale».

«Mandiamo un messaggio alla politica regionale tutta – continua la nota – il nuovo testo del contratto integrativo regionale forestale non solo introduce norme economiche e di welfare, ma affronta anche i temi del ricambio generazionale, del valore del confronto, della sorveglianza idraulica e della bonifica. Siamo fortemente sostenitori del valore della contrattazione e ci siamo impegnati molto per questo contratto integrativo regionale: continueremo a farlo per i lavoratori e le lavoratrici forestali che non vedono rinnovato neanche il contratto collettivo nazionale scaduto dal 2012, per il quale la Fai Cisl si sta battendo in prima linea per avviare un confronto. Inoltre, sulla contrattazione collettiva, apprezziamo e condividiamo l’azione e le proposte messe in campo dalla Segreteria nazionale in tutti i settori, dall’industria alimentare alla pesca, dal sistema allevatoriale alla panificazione e alla bonifica».

Per quanto riguarda poi il settore della bonifica, ha affermato Sapia, «abbiamo ottenuto una serie di incontri regionali, e sostenuto le nostre proposte a favore di un comparto la cui importanza è stata sottovalutata negli anni in Calabria, con tagli nelle risorse per 52 milioni di euro, oltre ai crediti vantati dalla Regione. Il confronto regionale si è arenato dopo una serie di emergenze, ma torneremo a sollecitare l’assessorato per ribadire le nostre idee e comprendere di chi sono le responsabilità che hanno portato i consorzi di bonifica calabresi all’attuale e grave situazione finanziaria e organizzativa».

L’agricoltura è per Sapia «un settore decisivo per l’economia calabrese, con migliaia di addetti e una consistente presenza di lavoratori immigrati, un vasto paniere di prodotti di qualità e importanti enti regionali come, ad esempio, l’Arsac, presso la quale abbiamo avviato vari momenti di confronto». E per quanto riguarda «il contrasto alla piaga del caporalato, la Fai Cisl proseguirà il dialogo avviato a livello regionale per concordare azioni, attività di informazione e il valore della legge 199».

«Ma l’impressione – ha continuato Sapia – è che in Calabria il settore primario non sia considerato strategico da tutti, visto l’andamento, a parte qualche eccezione, delle fasi di confronto per il rinnovo dei Contratti provinciali agricoli. Inoltre sarà importante istituire un Osservatorio regionale per il settore agricolo finalizzato a sostenere il valore del lavoro agricolo di qualità, il valore della bilateralità e l’importanza della contrattazione, nonché giusti prezzi per le produzioni agricole. L’intera filiera dell’agroalimentare, compreso il settore della pesca, merita più confronto, giusta contrattazione e scelte condivise».

Sapia ha, poi, sottolineato che «in Calabria le eccellenze dell’agroalimentare rappresentano una importante risorsa da valorizzare ulteriormente. L’avvio dei “distretti del cibo” decretato dalla Regione Calabria è un primo passo, ma sarà necessario affrontare quelle criticità dovute alla contraffazione e sostenere ulteriori azioni per la tracciabilità dei prodotti, potenziando il valore della sicurezza alimentare e qualità delle produzioni nostrane e zootecniche, che viene garantita dal sistema allevatoriale».

«In questo anno terribile – ha detto ancora – abbiamo mantenuto alta, in tutti i settori e a tutti i livelli, l’attenzione sul valore del confronto aziendale e istituzionale, sia sul piano del riconoscimento dei diritti che per gli ammortizzatori sociali e la sicurezza in relazione al contagio da Covid-19, come anche realizzato un ciclo di formazione via web per dirigenti sindacali, rafforzato la comunicazione interna ed esterna e organizzato assieme all’Anolf regionale una serie di attività sul territorio; tra le cose fatte sottolineo il webinar sull’emersione del lavoro irregolare nel settore agricolo e alimentare».

Sapia ha ricordato anche l’impegno sul territorio per far conoscere la Fondazione Fai Cisl e le attività svolte in collaborazione con l’associazione Terra Viva Calabria nonché l’importante lavoro svolto in sinergia tra la Federazione nazionale e l’Inas a favore dei lavoratori per la presentazione, tra l’altro, della domanda all’Inps per i bonus previsti nei Decreti legge “Cura Italia” e “Rilancio” e, in questi giorni, per il bonus previsto dal Decreto legge “Ristori”.

«Nel 2021 – ha detto – ci attendono ulteriori sfide da affrontare, in sinergia, a partire dalla prossima campagna di disoccupazione Agricola, sostenendo con dinamismo e passione proposte e idee del sindacato a favore del lavoro e del territorio, proseguendo nel percorso tracciato sulla formazione, ampliando l’informazione e consolidando la rappresentanza sindacale sul territorio, rafforzando l’entusiasmo e il lavoro di squadra. Saremo impegnati, nella prossima campagna elettorale per l’elezione del Consiglio regionale calabrese, a ribadire le nostre idee e fare pressione su tutta la politica regionale perché guardi con attenzione a quei settori del sistema agro-ambientale che riguardano la nostra Federazione».

Infine, Sapia ha ricordato che «nel prossimo anno la Fai Cisl sarà impegnata nella fase congressuale per rinnovare gli organismi di tutta l’organizzazione, un’occasione per ribadire con orgoglio che siamo parte di una grande organizzazione sindacale la Cisl, la casa dei lavoratori, della proposta, della responsabilità e della trasparenza».

Il dibattito seguito alla relazione ha visto gli interventi dei Segretari delle Fai Cisl territoriali, del presidente di Terra Viva Calabria, di delegati, coordinatori regionali, operatori della Federazione e referenti dei servizi Cisl che hanno ripreso i temi toccati dal Segretario regionale, apprezzato l’impegno e il lavoro svolto dalla Federazione regionale e condiviso le proposte e le azioni d’impegno prospettate. (rrm)

Fai Cisl Calabria: prevenzione fondamentale per tutela del territorio e delle comunità in caso di maltempo

Michele Sapia, segretario generale della Fai Cisl Calabria, ha dichiarato che «la pioggia violenta di queste ore sta già creando in poco tempo danni e difficoltà sul territorio e alle persone. Non si tratta di eventi improvvisi, straordinari, ma di eventi atmosferici che da qualche anno si ripetono con una certa regolarità a causa anche dei cambiamenti climatici».

«Dovremmo – ha aggiunto – conoscerli e affrontarli facendo prevenzione. “Prevenzione” è, infatti, una parola che dovremmo non solo citare nei convegni e negli incontri televisivi, ma concretizzare sul campo con strategie e investimenti».

«Viaggiano sui social – ha proseguito Sapia – foto e immagini che preoccupano e ci fanno riflettere: o meglio, ci auguriamo facciano riflettere oggi più che nel passato. Insieme, condividendo scelte e percorsi, si scelga la strada giusta per la cura del territorio, valorizzando le maestranze del settore forestale e della bonifica. Se non c’è tutela del territorio e delle zone montane non c’è agricoltura, non c’è industria alimentare, non c’è comunità, non c’è benessere economico né ambientale».

«Quanto sta accadendo in queste ore in Calabria – ha proseguito Sapia – soprattutto in alcune aree come ad esempio nella provincia di Cosenza e di Crotone, è seriamente preoccupante. Si pensi, dunque, a fare prevenzione, azione e tutela del territorio e delle comunità: non servono tagli, ma investimenti per la cura di una regione che è già rossa per la pandemia sanitaria».

«In Calabria, più che in altre realtà – ha detto ancora – la regimentazione e captazione delle acque, assieme a nuove azioni di riforestazione, dovranno essere la vera sfida. Progettazione e azione si realizzano sul territorio, dai monti a valle, con ulteriori risorse e giusti investimenti finanziari, con i lavoratori e le lavoratrici forestali e gli addetti alla bonifica.  Ribadiamo che, oggi più di ieri, è necessario istituire una cabina di regia regionale per gestire progettazione, azione ed anche emergenze per il territorio e per il sistema ambientale-forestale calabrese; una cabina di regia che coinvolga tutti gli Enti Gestori, Università e Protezione Civile». 

«Di fronte all’eccessiva cementificazione bisogna, inoltre – ha concluso – intervenire con più alberi e più presidio umano. Come sostenuto anche ieri durante l’Esecutivo della Cisl Calabria, la nostra terra ha bisogno di un vero ricambio generazionale nel sistema agro-ambientale, di un approccio nuovo per evitare gli errori del passato, per rinaturalizzare le aree interne e fare prevenzione. Perché fare prevenzione è meglio che affrontare ripetutamente le emergenze legate al maltempo». (rrm)

Emergenza incendi, Fai Cisl Calabria: cambio passo nel settore forestale calabrese

La Fai Cisl Calabria ha espresso apprezzamento «per l’azione di contenimento delle fiamme che Calabria Verde, Consorzi di Bonifica, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e tutti i soggetti coinvolti stanno svolgendo», ma ha ribadito che «è indispensabile un cambio di passo nel settore forestale calabrese sia per l’attività antincendio che per la manutenzione del territorio e la rinaturalizzazione delle aree interne».

«Purtroppo – si legge in una nota – sono trascorsi molti anni, forse troppi, stracolmi di buoni propositi, ma vuoti di scelte e indirizzi politici orientati a rafforzare concretamente le attività di prevenzione, manutenzione del territorio e capillare azione di antincendio boschivo. Ora, il sostegno e la promozione del presidio umano sul territorio, insieme ad una decisa politica di ricambio generazionale nel settore forestale, devono diventare priorità, in una visione strategica che miri a sostenere, con le attività di costante pronto intervento e antincendio boschivo, le azioni di prevenzione e manutenzione, da considerare come aspetti di un unico Piano per la tutela del bosco e del territorio».

«Le attività – continua la nota – di manutenzione e cura integrata dei boschi – che significano per l’appunto tutela e salvaguardia dell’ambiente, del territorio e delle comunità – sono necessarie, infatti, sia all’opera di chi affronta da vicino il fuoco, lo indirizza e lo circoscrive, sia al rispetto dell’ambiente».

«Per queste ragioni – si legge ancora nella nota – è indispensabile riscoprire il ruolo del lavoro forestale che senza un immediato ricambio generazionale, senza l’inserimento di personale giovane da formare accanto a chi ha alle spalle anni di esperienza, rischia di scomparire, vanificando competenze e decenni di lavori e opere a tutela dell’ambiente forestale e delle aree interne, che non possiamo dimenticare. Né può bastare la pur meritoria opera dei volontari impegnati nell’attività antincendio. Il rischio concreto è che lo storico, millenario patrimonio forestale e il lavoro di rimboschimento svoltosi subito dopo il secondo conflitto mondiale, restino solo immagini da libri di storia, con l’amara e cruda realtà di boschi abbandonati, devastati, distrutti».

«È necessario perciò – conclude la segreteria della Fai Cisl calabrese – investire in programmazione, idee, progetti e reperire importanti risorse finanziarie per un settore in cui mettere in sicurezza la montagna significa salvaguardare le comunità, le aree interne e rurali, i campi agricoli, le bellezze paesaggistiche, le risorse idriche, le coste, l’intero territorio calabrese».

«Su questi temi – conclude nota – la Fai Cisl Calabria è da sempre impegnata e, nei prossimi giorni, lancerà le sue proposte a favore del sistema agro-ambientale regionale, per come già fatto presso l’Assessorato competente, tramite un documento del sindacato che sarà distribuito tra lavoratrici e lavoratori e nelle sedi Fai Cisl periferiche, affinché sia occasione di discussione, di condivisione di idee e di crescita comune». (zc)

Fai Cisl Calabria: buona notizia risorse previste dal Paf per biodiversità e ambiente

Per Michele Sapia, segretario generale del Fai Cisl Calabria, è una buona notizia il parere positivo sul Paf (Prioritized Action Framework) della direzione generale Ambiente della Commissione Europea: «sono previste, infatti, per i nostri territori nel Quadro di Azioni Prioritarie a sostegno della biodiversità e dell’ambiente».

«Condividiamo – ha dichiarato il segretario generale Sapia – la riflessione dell’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio: la Calabria è una montagna nel Mar Mediterraneo. Aggiungiamo: una terra affascinante, colma di bellezze paesaggistiche e risorse naturali, che ha grande bisogno di sinergie e confronto, perché rischia di scomparire sia in termini demografici che a causa del dissesto idrogeologico. Accogliamo con favore anche la dichiarazione dell’assessore De Caprio rispetto alla necessità di dialogare con il mondo dell’associazionismo e costruire insieme i protocolli relativi agli interventi, allargando il tavolo ad altri settori, come anche al mondo dell’agricoltura e della pesca, per raggiungere un livello alto di qualità nell’efficienza ecologica e per rendere più attrattivi i nostri territori».

«Come Fai Cisl Calabria, Federazione che segue anche il settore ambientale – ha aggiunto – siamo convinti e abbiamo affermato a più riprese che il confronto è la strategia vincente per costruire il futuro. Siamo consapevoli che si tratta di un percorso in salita, ma il fare sistema e lavorare in sinergia rende più superabili gli ostacoli e le difficoltà che in questa terra come sappiamo non mancano. Perciò, cogliamo l’occasione anche per ribadire che il presidio umano nelle aree rurali e nelle zone interne è di straordinaria importanza per garantire la tutela dell’ambiente e del territorio».

«Le risorse del Paf – ha continuato il segretario generale del Fai Cisl – insieme a quelle previste da piani nazionali come il Proteggitalia e il Piano per il Sud 2030, ai fondi europei che saranno erogati in seguito all’emergenza Covid-19, possono costituire una vera opportunità per ripartire e ribaltare in positivo le prospettive di una regione che soffre da troppo tempo la carenza di scelte a favore dell’ambiente e del territorio. È necessario, infatti, pianificare azioni e programmi finalizzati a valorizzare la multifunzionalità dell’ambiente e, parallelamente, a mettere in sicurezza, tramite una costante manutenzione, un territorio molto fragile, ma straordinario dal punto di vista delle risorse ambientali e agricole».

«Riteniamo, inoltre, strategico riservare un’attenzione particolare all’importanza dell’opera svolta – ha continuato Michele Sapia – da chi lavora e ancora vive in montagna, da chi lavora nei parchi e nelle aree protette e in quelle interne, nonché all’attività dei contadini, degli allevatori, di tutti coloro che possiedono piccoli appezzamenti di terreno e contribuiscono per la loro parte alla tutela dell’ambiente, alla lotta al dissesto idrogeologico e alla prevenzione degli incendi».

«Siamo nel pieno della stagione estiva – ha aggiunto – e non può mancare un riferimento al servizio antincendio: la Fai Cisl Calabria è convinta che la nuova dotazione di mezzi meccanici per l’Azienda Calabria Verde sarà indispensabile per realizzare interventi fondamentali e per ampliare sia i servizi forestali che quelli della sorveglianza idraulica ed è senz’altro importante proseguire su questo percorso di investimenti e riorganizzazione».

«È anche necessario, tuttavia – ha concluso Michele Sapia – un nuovo approccio a questa problematica, confrontandosi su un problema che più volte abbiamo sollevato: l’urgenza di avviare e sostenere, nel settore ambientale-forestale, un immediato ricambio generazionale e non una decurtazione delle risorse, come è stato programmato, senza un’adeguata riflessione, dal Governo nazionale, che ha previsto un taglio netto di ben 40 milioni di euro per il settore». (rrm)

L’appello di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil: sostegno e rilancio sistema consortile regionale

Il Settore Bonfica Calabria di Fai Cisl, guidata da Michele SapiaFlai Cgil, guidata da Bruno Costa e la Filbi Uil, da Andrea Luvara, chiedono un incontro sindacale per il sostegno e il rilancio del sistema consortile regionale.

«Da parte del Sindacato di categoria – si legge in una nota – abbiamo sempre assunto un atteggiamento propositivo e di proposta per affrontare i quotidiani problemi che attanagliano gli Enti consortili della regione, in cui, da troppo tempo, la situazione straordinaria di emergenza è diventata condizione ordinaria.  Soltanto grazie al grande impegno, al senso di responsabilità, al sacrificio di lavoratrici e lavoratori in forza ai Consorzi di bonifica, si sono visti garantiti i servizi essenziali». 

«Il recente diffondersi del coronavirus ha messo a nudo, semmai ce ne fosse stato bisogno – prosegue la nota – tutta la fragilità del settore, che fatica a garantire ai propri dipendenti, ridotti peraltro all’osso, di vedersi assicurato quel diritto alla sicurezza economica e all’incolumità fisica, che ogni lavoratore che svolge un’attività così importante dovrebbe avere. Lo scorso 23 aprile abbiamo fatto richiesta all’assessore all’Agricoltura della Regione, Gianluca Gallo, di un incontro urgente, chiedendo, per l’importanza dei temi da affrontare, la partecipazione della stessa Urbi Calabria, dato il cruciale ruolo di coordinamento che essa svolge nei riguardi degli Enti consortile regionali. Un incontro regionale, il cui argomento riguarda la situazione complessiva del settore e delineare un preciso quadro sul suo stato salute, a dir la verità precario, e lavorare insieme sulle linee di intervento per dare un cambio passo a una realtà che da anni pare immobile: mensilità continuamente in ritardo, prossima campagna irrigua e, da ultimo, il comportamento di qualche Ente, che si arroga il diritto a prendere decisioni unilaterali, in chiara violazione ad intese regionali».

 «In un contesto siffatto – prosegue la nota – riteniamo assolutamente necessario che ci sia più attenzione e meno distrazioni su un settore importante per l’agricoltura e per la tutela del territorio. Il settore della bonifica, infatti, con le sue funzioni e attività costituisce un servizio fondamentale per la presenza dell’uomo e per le sue attività rappresentando un baluardo (poco riconosciuto) non solo per il settore agricolo ma nella difesa del suolo, lotta al dissesto idrogeologico e sicurezza del territorio. Un settore fortemente strategico, che connette risorse ambientali e opportunità di sviluppo. Oggi, in questo contesto, non abbiamo bisogno di divisioni ma di investimenti e idee innovative per un settore importante per il territorio e l’agroalimentare calabrese». 

«Ribadiamo, pertanto – conclude la nota – il nostro invito a un serio, partecipato, condiviso confronto, alieno da giudizi preconcetti, che veda governo regionale, sindacati, consorzi di bonifica e associazioni datoriali fare squadra, lavorare insieme verso l’unico obiettivo auspicabile: il rilancio di questo settore, irrinunciabile per il futuro di tutta la regione». (rcz)

CATANZARO – Al via la campagna Fai Cisl “FaiAscolto. Ambiente e Territorio”

Al via, a Catanzaro, la campagna di ascolto e di proposta FaiAscolto. Ambiente e territorio, promossa dal Fai Cisl Calabria, dedicata ai temi del rilancio della filiera ambiente-forestazione-agroalimentare.

Con il segretario generale regionale, Michele Sapia, e il segretario territoriale della Fai Cisl Catanzaro-Crotone-Vibo, Daniele Gualtieri, hanno partecipato i lavoratori forestali dei cantieri di Siano, Agraria, Taverna, Albi, Sorbo San Basile e alcuni operatori della sorveglianza idraulica e del settore della bonifica.

«Con l’incontro di questa mattina – ha dichiarato Sapia – la Fai Cisl Calabria ha dato il via a una serie di assemblee e incontri che si svolgeranno sul territorio, nei quali l’organizzazione si pone in ascolto delle persone e dei giovani. Vogliamo socializzare idee, dare un senso alla partecipazione nelle periferie e sostenere il dialogo tra le generazioni nelle sedi sindacali e nelle scuole».

« I temi su cui sviluppare una riflessione comune – ha proseguito il segretario regionale Sapia – sono quelli della valorizzazione della tutela dell’ambiente e del sostegno alle eccellenze del Made in Calabria del settore agroalimentare; riguardano il confronto tra le generazioni e il “passaggio del testimone” delle tante competenze e sensibilità maturate nel tempo, per evitare che vadano disperse e per mettere in evidenza e condividere la convinzione del valore insostituibile del presidio umano sul territorio. Un confronto su proposte e idee sindacali che saranno socializzate sul territorio e poi racchiuse in una piattaforma conclusiva, una traccia di lavoro aperta e da condividere con tutti gli attori interessati del sistema agro-ambientale regionale».

«Non ci siamo mai adagiati sull’elencazione delle criticità della Calabria: continueremo il nostro cammino con entusiasmo – ha concluso il segretario regionale della Fai Cisl Calabria – caratterizzando la nostra azione, nella massima disponibilità al confronto, con la concretezza e l’apertura al futuro di cui abbiamo sempre dato prova, parlando di green economy, del valore del presidio umano per la tutela del territorio, del ruolo multifunzionale dell’ambiente, dell’importanza della contrattazione e della partecipazione tra parti sindacali, datoriali e istituzioni, della lotta al dissesto idrogeologico, del sostegno al lavoro di qualità e di come arginare lo spopolamento che interessa tutta la regione Calabria». (rcz)

SOVERATO (CZ) – “La pesca artigianale calabrese fra ecosistema e reddito”

Questa mattina, a Soverato, alle 10.00, nella sala del Consiglio comunale, l’iniziativa La pesca artigianale calabrese fra ecosistema e reddito.

Un appuntamento promosso da Fai Cisl Calabria, che arriva al termine di una campagna denominata “FaiAscolto-Pesca” avviata dalla segreteria regionale della Fai Cisl Calabria – nell’ambito del progetto nazionale Porto Sicuro – tra i pescatori delle principali marinerie calabresi.

Proprio grazie al confronto attivo tra l’organizzazione sindacale e gli operatori del settore sono emerse proposte e iniziative da mettere in campo per rilanciare il comparto decisamente strategico per l’economia complessiva della regione. Proposte che hanno dato vita ad un documento unico che è il cuore della piattaforma di rilancio del settore pesca elaborato dalla Fai Cisl Calabria e che verrà presentato nel corso dall’evento.

Relaziona, sul lavoro svolto, il segretario generale della Fai Cisl Calabria, Michele Sapia. Coordina Vincenzo Conso, presidente della Fondazione Fai Cisl. Previsti i saluti di Mattero Verrigni, comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Soverato, di Ernesto Alecci, sindaco di Soverato nonché presidente del Flag “Ionio 2” e di Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria.

Inoltre, verrà presentata una ricerca del sistema pesca a cura di Ludovico Ferro, responsabile Ricerca della Fondazione Fai Cisl. Nel corso dell’evento interverranno Francesco Falcone (presidente Legambiente Calabria), Vincenzo Canè, direttore Confcooperative Calabria, Silvano Giangiacomi, segretario nazionale Fai Cisl con delega alla Pesca, Mauro D’Acri, consigliere regionale delegato all’Agricoltura e Cosimo Caridi, dirigente al dipartimento Agricoltura e pesca della Regione Calabria.

I lavori saranno conclusi dal segretario generale Fai Cisl, Onofrio Rota. Nel pomeriggio con inizio alle ore 16,30 – dopo un buffet – si svolgerà infine il focus informativo Il lavoro di qualità nella pesca calabrese rivolto a tutti gli operatori e ai dirigenti sindacali del settore. (rcz)