A Camigliatello Silano le Giornate della Montagna di Fai Cisl

Il 28 e 29 giugno a Camigliatello Silano si terranno le Giornate della Montagna – Riflessioni ad alta quota, ideato dalla Fai-Cisl con la sua Fondazione Studi e Ricerche e con Terra Viva – Associazione Liberi Produttori Agricoli.

Una manifestazione per valorizzare il legame tra il mondo del lavoro e le vocazioni ambientali e agroalimentari, la forestazione, l’acquacoltura, la bonifica, il ripopolamento dei borghi rurali e il potenziamento delle filiere agricole e zootecniche. 

Luogo prescelto per gli incontri, patrocinati dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dalla Regione Calabria, è il Museo Narrante dell’Emigrazione presso la Nave della Sila, nel Parco Old Calabria di Camigliatello. Previsti 300 ospiti e 30 relatori, tra i quali ministri, docenti, rappresentanti della Regione. Obiettivo: consolidare il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori nella valorizzazione dei territori di montagna, che costituiscono il 35% del territorio nazionale e il 43% dei comuni. 

Come per le scorse edizioni svolte a Dobbiaco e L’Aquila, la Federazione agroalimentare e ambientale della Cisl chiamerà a raccolta studiosi, divulgatori, artisti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo, per riflettere sui temi del lavoro, della sostenibilità, delle aree interne, con un’attenzione particolare al ruolo del comparto forestale e dei consorzi di bonifica. “Nella consapevolezza – spiega il Segretario Generale del sindacato, Onofrio Rota – che soltanto con un patto tra istituzioni, parti sociali e imprese sarà possibile governare le trasformazioni in corso, valorizzando le tute verdi, protagoniste della messa in sicurezza del territorio e del ripopolamento delle nostre montagne”.

I momenti di approfondimento si terranno mercoledì 28 e giovedì 29 giugno: due mattine di riflessioni, testimonianze e formazione, la prima con un focus su La sostenibilità come sfida ambientale, sociale ed economica, la seconda su Quale lavoro per far rinascere montagne, borghi, aree interne. Si conclude il 30 giugno con il Consiglio Generale della Federazione, che vedrà l’intervento del Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra(rcs)

Lunedì torna Fai bella l’Italia “Giornata Fai Cisl per la cura dell’ambiente”

Lunedì 5 giugno anche in Calabria si terrà la quinta edizione di Fai bella l’Italia “Giornata Fai Cisl per la cura dell’ambiente”, l’iniziativa di Fai Cisl in collaborazione con Terra VivaFondazione Fia Cisl – Studi e Ricerche in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente.

Nella nostra regione, le iniziative si terranno: Territorio di Reggio Calabria: Tra lungomare Marina di Sant’Ilario (Rc) e borgo storico di Condojanni (Rc); Territorio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia: Pineta di Siano, Parco “Li Comuni” in Catanzaro; Territorio di Cosenza: Tra torrente Isca e Basilica San Francesco in Paola (Cs).

«Qui in Calabria – ha spiegato il Segretario Generale della Fai Cisl calabrese Michele Sapia – la tutela ambientale assume un ruolo centrale e strategico. Un tema che interessa tutte le generazioni, in particolare i giovani che, per come già fatto lo scorso anno, intendiamo coinvolgere nuovamente tramite scuole e associazioni».

«L’iniziativa nazionale “Fai bella l’Italia” – ha aggiunto – rappresenta anche qui in Calabria una grande opportunità per sostenere l’importanza di ridurre lo scollamento tra le generazioni, ascoltare giovani e studenti, ma anche socializzare e valorizzare le nostre proposte sindacali su cura del creato, presidio umano, manutenzione del territorio, lotta al dissesto idrogeologico e riforestazione. Impegno e azioni concrete sono, a nostro avviso, la via maestra per cercare di instradare un approccio vero ed effettivo di cambiamento partecipato su temi che interessano tutti».

«Difatti, per l’anno in corso – ha sostenuto Sapia – abbiamo voluto rilanciare questa iniziativa tramite l’organizzazione di tre importanti eventi, per dare ulteriore centralità ai territori, mantenere alta l’attenzione sulle periferie e stimolare un dibattito pubblico, finalizzato a fare rete, anche con le istituzioni locali. In questo periodo, contrassegnato da eventi negativi e disastrosi, causati dai cambiamenti climatici che hanno colpito duramente anche la Calabria negli ultimi tempi, sono necessarie nuove politiche di prevenzione, pianificazione e programmazione».

«In un territorio come quello calabrese – ha detto ancora – le politiche dell’emergenza non possono contrastare gli eventi atmosferici, occorre invece mettere al centro il tema del presidio umano, in particolare della valorizzazione del lavoro forestale, agricolo e della bonifica, rappresentato dagli addetti che dovranno necessariamente essere i protagonisti e braccio operativo di quella che chiamiamo “transizione ecologica».

«La crisi climatica è in atto – ha ricordato Sapia – l’abbandono della montagna è ormai una amara verità, ma sarà strategico tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale e forestale che è la grande ricchezza della nostra regione. Qui in Calabria, con l’iniziativa “Fai bella l’Italia” vogliamo ribadire che è necessaria una vera transizione socio-ecologica mettendo al centro il lavoro e presidio umano. Serviranno nuovi propositi e interventi, responsabilità e programmazione, investimenti e ricambio generazionale, indispensabili per garantire il futuro del sistema ambientale-forestale calabrese». (rcz)

Industria e cooperazione alimentare, attivo unitario Cisl, Cgil e Uil approva piattaforma di rinnovo CCNL

 L’attivo unitario regionale di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria ha approvato l’ipotesi di piattaforma per i rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali per i dipendenti dell’industria alimentare e cooperative di trasformazione alimentare, valido per il periodo 2023-2027, presentata dalle rispettive Federazioni nazionali lo scorso 13 aprile a Roma.

L’incontro è stato preceduto da varie assemblee svolte in questi mesi nelle aziende del comparto sul territorio calabrese. 

I lavori, presieduti dal Segretario Generale Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, hanno visto la relazione del Segretario Regionale Flai Cgil, Calabria Battista Platì e le conclusioni del Segretario Nazionale Uila Uil, Gabriele De Gasperis.

Numerosi gli interventi da parte dei delegati delle rispettive sigle sindacali, che hanno espresso apprezzamento rispetto ai contenuti delle piattaforme di rinnovo dei contratti nazionali, e che prevedono misure migliorative in termini di welfare e salario, ricambio generazionale e formazione, rafforzamento delle relazioni sindacali e industriali, ma anche rispetto alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, valorizzazione della formazione professionale e incremento dei livelli di salute e sicurezza all’interno dei luoghi di lavoro, parità di genere e contrasto alla violenza.

Gli interventi hanno inoltre sottolineato l’importanza di questo comparto per l’economia e l’occupazione calabrese, in cui – è stato evidenziato – «sarà necessario innalzare il livello della competitività e cooperazione dell’industria alimentare calabrese, in cui ci sono significativi margini di crescita in termini di export e nuova occupazione anche in considerazione dell’eccellenza delle produzioni alimentari del Made in Calabria. 

«È necessario – conclude la nota – non dimenticare l’importante lavoro svolto dagli addetti dell’intero sistema agroalimentare che, per come dimostrato anche durante il periodo pandemico, contribuisce a garantire, per alcuni aspetti, una certa tranquillità sociale». (rcz)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uil Uila: In attesa di convocazione sulla riforma della bonifica regionale

«Siamo in attesa di convocazione sulla riforma della bonifica regionale». È quanto hanno dichiarato i segretari regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Michele Sapia, Caterina Vaiti e Pasquale Barbalaco, facendo chiarezza in merito all’articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud.

Inoltre, precisano che «da molto tempo abbiamo sollecitato un cambiamento partecipato per il sistema della bonifica calabrese e, da ultimo, il 1º febbraio e 25 febbraio scorsi abbiamo inviato delle comunicazioni sindacali per richiedere la convocazione di un incontro urgente sull’importante tema della bonifica calabrese, indirizzate al Presidente della Regione, all’Assessore all’Agricoltura, ai Dipartimenti Agricoltura e Forestazione e al Presidente dell’Urbi-Anbi Calabria. Ad oggi registriamo che non è pervenuta alcuna risposta e relativa convocazione in merito». 

«Abbiamo evidenziato in molte occasioni – continua la nota – che, per una vera riforma del sistema consortile calabrese, sarà necessaria una programmazione di lungo periodo, fondata su certezza delle risorse finanziarie e sostenibilità economica, che metta al centro il lavoro, le diverse vocazioni agricole calabresi, ricchezze ambientali e le fragilità della struttura idrografica regionale».

«Pertanto, ribadiamo che è di assoluta importanza – hanno continuato – instradare un confronto istituzionale e pragmatico con le parti interessate, tra cui le Organizzazioni Sindacali di categoria, su una riforma che metta al centro l’importante ruolo dei consorzi di bonifica, l’attività di presidio umano, i servizi all’agricoltura calabrese, la tutela del territorio e delle comunità, la valorizzazione del lavoro e delle professionalità e superamento di varie criticità».

«Ci auguriamo pertanto – conclude la nota unitaria – che la Regione Calabria provveda in tempi certi e brevi a convocare una riunione per conoscere la bozza ufficiale del testo di riforma della bonifica calabrese, un tema che merita meno confusioni anche sui luoghi di lavoro e, soprattutto, più confronto, azioni e investimenti». (rcz)

Flai-Fai-Uila Calabria avviano fase di mobilitazione del settore forestale regionale

Flai-Fai-Uila Calabria avviano fase di mobilitazione del settore forestale regionale. Una fase di mobilitazione che ha preso il via dopo l’attivo unitario dei sindacati, svoltosi lo scorso 17 aprile a Lamezia Terme, dove si è discusso della vertenza del settore della forestazione e la necessità di nuove politiche finanziarie e misure per la tutela del patrimonio forestale e della montagna.

Si è deciso, dunque, di procedere con un piano straordinario di assemblee,

che culminerà negli attivi unitari del 5 maggio, in tre tappe (Nord, Centro e Sud Calabria) e che si concluderà il 12 maggio con una forte mobilitazione presso la Cittadella Regionale, con il sostegno delle Confederazioni regionali di Cgil, Cisl e Uil e la partecipazione delle Segreterie di Flai, Fai, Uila nazionali.

I Segretari Generali Caterina Vaiti (Flai Cgil), Michele Sapia (Fai Cisl) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil), dichiarano che: «è nevralgico rimettere al centro della discussione e del confronto con le istituzioni regionali i temi della forestazione calabrese. La fragilità della regione dal punto di vista idrogeologico, gli oltre 650 mila ettari di superficie boscata e il patrimonio paesaggistico, necessitano di investimenti e programmazione per la messa in sicurezza delle comunità e del territorio».

«È necessario avviare – hanno ribadito – un immediato ricambio generazionale nel settore forestale calabrese, considerata la costante riduzione del personale e progressivo invecchiamento della manodopera (poco più di 4.000 addetti) e inoltre, prevedere un Piano straordinario di rimboschimento e prevenzione del territorio».

«I continui silenzi, buoni propositi e mancati investimenti in programmazione e finanziari –  hanno denunciato – hanno messo in ginocchio il settore fino a paventare il rischio di un’estinzione della forestazione calabrese. Per di più è ancora attuale quanto urgente il mancato recepimento del contratto integrativo regionale siglato nel 2019, difatti i lavoratori forestali calabresi attendono l’adeguamento salariale da oltre un decennio, a causa di mancanza di risorse, per come sostenuto dalle varie Giunte regionali».

«Chiediamo un impegno concreto e fattivo per la tutela dell’ambiente e del territorio regionale –  hanno concluso Vaiti, Sapia e Barbalaco – per come peraltro previsto dal Protocollo di Kyoto, oltre che dagli orientamenti europei e nazionali con il Next Generation Eu e il Pnrr, che attribuiscono alle foreste un ruolo significativo nelle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici per la loro capacità di fissazione del carbonio e di produzione di energie alternative a quelle fossili». (rcz)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: Risorse insufficienti per garantire futuro della forestazione

I segretari generali di Fai CislFlai CgilUila Uil Calabria, rispettivamente Michele SapiaCaterina VaitiPasquale Barbalaco, hanno evidenziato come le risorse stanziate dall’ultima legge di bilancio – 440 milioni di euro per quattro anni – siano insufficienti per il settore della forestazione.

Per i sindacalisti «un risultato importante ma insufficiente, che conferma la pericolosa tendenza dei tagli. Difatti, per l’anno 2023 sono previsti solo 60 milioni di euro totali da parte dello Stato». Per questo è stato proclamato lo stato di agitazione. La decisione è maturata dopo l’incontro sindacale svolto lo scorso 25 gennaio presso il Dipartimento della Forestazione regionale alla presenza dell’assessore Gallo, della dirigenza del Dipartimento e degli Enti Gestori.

«Nonostante l’impegno e le risorse messe a bilancio dalla Regione – hanno spiegato – pari 56 milioni di euro, non sarà possibile né garantire il normale svolgimento delle attività di prevenzione, in una regione perennemente interessata dal rischio del dissesto idrogeologico come la Calabria, né le coperture finanziarie per garantire le retribuzioni degli stipendi degli stessi lavoratori. Tutto questo in un contesto contraddistinto da una debolezza strutturale del comparto idraulico-forestale calabrese, composto per lo più da una forza lavoro monoreddito, con una età media avanzata e prossima al pensionamento, dovuta alla legge n. 442 del lontano 1984 che, per la sola Calabria, impedisce nuove assunzioni in questo comparto».

«Ribadiamo l’urgenza di prevedere ulteriori risorse economiche per il settore regionale – hanno proseguito – al fine di assicurare una vera programmazione, da troppo tempo legata alla logica dell’emergenza, con cui sarà possibile avviare il necessario ricambio generazionale, per una forestazione moderna, formata e qualificata, capace di porre una regione forestalmente importante come la Calabria al centro delle sfide e delle opportunità rappresentate dalla transizione ecologica». 

«A nostro avviso –hanno concluso Sapia, Vaiti e Barbalaco – l’attuale disposizione finanziaria, che ci preoccupa molto, mortifica un intero settore e la dignità degli addetti, non tenendo conto del valore del presidio umano e del lavoro forestale e sicurezza del territorio. Siamo invece convinti che in Calabria servano ulteriori investimenti, confronto sociale e contrattazione, programmazione e pianificazione per attività di prevenzione e cura del territorio e delle foreste, attività fondamentali per la nostra regione, per la sicurezza della comunità calabrese, per contrastare il fenomeno dell’abbandono delle aree interne e per costruire nuove opportunità occupazionali nel comparto ambientale regionale». (rcz)

A Cotronei successo per il corso formativo residenziale di Fai e Fnp Calabria

Grande successo, a Cotronei, per il corso formativo residenziale  per operatori, delegati e quadri, dal titolo Coltivare insieme la formazione motivazionale e relazionale: complicità, azione, rappresentanza, promosso da Fai Cisl e Fnp Cisl Calabria e giunto alla quinta edizione.

I lavori si sono aperti con la Santa Messa celebrata da don Francesco Spadola, Direttore alla Cultura della Diocesi Crotone-Santa Severina, per poi entrare nel vivo delle attività formative coordinate da Valerio Paduano e Dina De Marco, responsabili della formazione rispettivamente della Fai e Fnp Calabria. 

Le tematiche affrontate nel ricco programma formativo hanno riguardato aspetti relazionali e motivazionali, la campagna #Faidipiù in rete della Fai Cisl nazionale, attività di role playing e team building e progetto Fai-Inas, quest’ultimo sviluppato da Stefano Vulcano, Responsabile Inas Cisl Crotone. Tutti argomenti volti a rafforzare la capacità di lavorare insieme, consolidare sinergie, competenze e spirito di appartenenza.

Presente per la Cisl calabrese il Segretario organizzativo Enzo Musolino, che ha portato i saluti della confederazione regionale.

Al termine delle attività, il Segretario Generale Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, ha espresso enorme soddisfazione per lo svolgimento delle tre giornate.

«In una cornice paesaggistica molto affascinante – ha detto Sapia – si è scritta una bella pagina sindacale che ha visto lo sviluppo di un percorso regionale formativo motivazionale ed esperienziale con la partecipazione di uomini e donne della Fai e della Fnp, un significativo momento di partecipazione e ascolto tra le generazioni. Una occasione per sostenere concretamente il valore della confederalità e dell’importanza di rafforzare l’azione sul territorio tramite lo strumento della formazione, che è una straordinaria leva per lo sviluppo delle competenze professionali».

Anche il Reggente dell’Fnp Cisl Calabria, Cosimo Piscioneri, ha evidenziato come «queste esperienze siano da ritenersi strategiche per la qualità dei servizi da offrire sul territorio, soprattutto in un periodo complesso come quello attuale e, in cui, i pensionati rappresentano una grandissima risorsa per lavoratori, giovani e famiglie che oggi vivono situazioni di precariato e mancanza di lavoro».

 Il corso formativo residenziale è stato impreziosito dagli autorevoli contributi di Vincenzo Conso, Presidente della Fondazionale Fai Cisl – Studi e Ricerche, Domenico Di Matteo, Componente del Comitato di reggenza Fnp Cisl nazionale e Raffaella Buonaguro, Segretaria nazionale Fai Cisl, che hanno svolto gli interventi conclusivi delle tre giornate formative.

Conso, Di Matteo e Buonaguro hanno espresso grande apprezzamento per l’iniziativa, per gli obiettivi e le modalità organizzative del corso formativo, un modo concreto di fare rete per rafforzare assistenza e attività nelle sedi sindacali, sui luoghi di lavoro e sul territorio, sottolineando quanto la formazione sia centrale per un sindacato moderno come la Cisl, al fine di essere protagonisti dando un fattivo contributo, risposte e servizi in una società e in mondo del lavoro sempre più complessi e in continua evoluzione. (rkr)

 

Cgil, Cisl e Uil Calabria scrivono a Occhiuto: Serve un immediato intervento per il settore della Bonifica regionale

La Flai CgilFai CislFilbi Uil Calabria hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e all’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, sollecitando un immediato e  risolutivo intervento rispetto all’ormai insostenibile situazione che riguarda l’intero sistema  della bonifica calabrese.

In particolare, i segretari Bruno Costa (Cgil), Michele Sapia (Cisl) e Nicola Alberti (Uil), chiedono interventi per i vari Enti Consortili che sono in difficoltà amministrative «e in forte ritardo nella corresponsione degli emolumenti alle maestranze che hanno comunque  garantito con responsabilità e competenze la trascorsa campagna d’irrigazione».

«Pertanto, considerata l’attuale delicata situazione e il clima di preoccupazione, incertezza e tensione tra i lavoratori – hanno scritto i segretari – e al fine di evitare ulteriori e importanti iniziative sindacali, si  ribadisce la necessità di decretare atti urgenti a sostegno degli Enti Consortili e una più  attenta distribuzione delle risorse verso le realtà in maggiore difficoltà economica, per come  già sollecitato e discusso a più riprese».  

«Inoltre, sarà di strategica importanza proseguire celermente nel confronto avviato tra le parti interessate – conclude la lettera – per come già fatto presso la VI Commissione consiliare e il Dipartimento regionale competente, al fine della definizione di una riforma regionale del settore e in  particolare nuove politiche e strategie d’investimento per l’intero sistema consortile  calabrese, che ribadiamo ha un ruolo strategico sia per il settore agricolo che per la tutela del territorio».  (rcz) 

La “Staffetta della Legalità” di Fai Cisl ha attraversato la Calabria

L’Ulivo di Borsellino ha attraversato la Calabria, grazie alla Staffetta della legalità, promossa dal Fai Cisl in occasione del 30esimo anniversario dalle stragi di Capaci e Via d’Amelio, in omaggio ai giudici Giovanni FalconePaolo Borsellino e a tutte le vittime di mafia.

La piantina di ulivo, proveniente dall’albero piantato a Palermo un anno dopo l’attentato, dal capoluogo siciliano, dove ieri è iniziata la “staffetta” inaugurata dal Segretario Generale Fai Cisl, Onofrio Rota, attraverserà diverse regioni italiane: il 28 farà tappa a Roma per essere benedetta da Papa Francesco, il 29 giungerà Milano dove si terrà una cerimonia con il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra, per poi essere piantata il 30 settembre a Lecco.

Grazie al Fai Cisl Calabria, la pianta ha attraversato lo Stretto ed è stata portata in Basilicata.

«È una bella emozione essere protagonisti in questa storica staffetta per la legalità trasportando questa piantina dal grande valore simbolico con il nostro furgone – ha dichiarato il Segretario Generale Fai Cisl Calabria, Michele Sapia –.Una iniziativa che ha tanti e diversi significati e che si traduce inevitabilmente nella nostra regione in quell’impegno da mettere in campo per sostenere il lavoro di qualità, la formazione, la contrattazione e la buona occupazione».

«La legalità è centrale in Calabria – ha aggiunto – per favorire nuove prospettive di sviluppo socioculturale, coltivando un cambiamento partecipato attraverso la capacità di fare rete e premiando il merito».

«Noi della Fai siamo impegnati ogni giorno a radicare il tema della legalità – ha concluso Sapia – proprio come la tecnica di moltiplicazione agamica delle piante detta “margotta” utilizzata per questo ulivo, ma c’è tanto bisogno di stare insieme e camminare con la parte sana della società per superare limiti culturali e sociali». (rrm)

Sapia (Fai Cisl): Ripensare al sistema di approvvigionamento energetico in Calabria

Il segretario generale di Fai Cisl CalabriaMichele Sapia, ha evidenziato la necessità di «nuove sinergie, convergenze e ulteriore programmazione, ripensare all’intero sistema di approvvigionamento energetico nella nostra regione, sfruttando in modo sostenibile bacini idrici e sorgenti, l’energia pulita derivante da eolico e solare».

Il cislino, infatti, ha ricordato che «la tempesta inflazionistica sta colpendo duramente l’intera filiera agroalimentare calabrese. In particolare il caro bollette energia ha messo in ginocchio tante aziende del territorio regionale, anche quelle che tradizionalmente hanno dimostrato, in particolare nel periodo di lockdown, una maggiore capacità di resilienza».

«Quando una realtà storica e solida come Callipo, leader nella produzione del tonno – ha aggiunto Sapia – dichiara di non poter rinnovare vari contratti a tempo determinato e di dover ricorrere alla cassa integrazione, oppure Lactalis che minaccia di chiudere lo stabilimento di Reggio Calabria, aziende zootecniche che addirittura macellano le vacche da latte, oppure le proteste in tante marinerie, significa che in Calabria si prospetta uno scenario drammatico, se non si attivano immediate e urgenti misure di intervento».

«Stiamo monitorando con attenzione le molte situazioni di crisi nelle aziende del settore agroalimentare, come quella espressa oggi da Pippo Callipo, per tutelare il più possibile i lavoratori e le loro famiglie, già pesantemente colpite dal drammatico aumento di gas, elettricità, carburante e carrello della spesa. Serve un intervento serio della politica e delle istituzioni, per calmierare i costi, sostenere le aziende e salvaguardare i posti di lavoro, anche con ammortizzatori sociali straordinari come la Cig scontata. Sono necessari provvedimenti urgenti per evitare una grave crisi economica e sociale», ha dichiarato il segretario generale nazionale di Fai Cisl, Onofrio Rota, dopo l’intervento di Pippo Callipo, presjdente dell’omonima azienda di Maierato, nella trasmissione Rai Agorà.

La Callipo registra un incremento del 378% sulle bollette di gas e energia e ha dovuto ricorrere ad una giornata settimanale di cassa integrazione, almeno per i prossimi tre mesi, per contenere le perdite senza dover lasciare a casa nessun lavoratore.

«In un territorio come quello di Vibo Valentia, contraddistinto da alti livelli di disoccupazione e forte crisi economica, la riduzione della produzione nello stabilimento di Maierato rischia di provocare ulteriori tensioni sociali – ha dichiarato Daniele Gualtieri, Segretario Generale Fai Cisl Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia –. Parliamo di una azienda che occupa oltre 300 dipendenti, fiore all’occhiello del territorio, che ha dimostrato, anche nel recente passato, un’attenzione particolare verso le maestranze e in cui abbiamo sempre avuto ottime relazioni  sindacali partecipate. Continueremo a essere vicini ai lavoratori e solidali verso la proprietà. Auspichiamo che, con immediatezza, si adottino misure efficaci per salvaguardare lavoratori, famiglie e imprese del nostro territorio».

«L’agroalimentare italiano esprime un fatturato di 155 miliardi, conta 65 mila imprese e 480 mila addetti, ed è la seconda manifattura del Paese – ha proseguito Rota –. È un comparto che è sempre stato anticiclico rispetto alle crisi, ma questa delicata fase sta impattando in tutti i settori ed è quindi urgente avviare azioni per affrontare le conseguenze soprattutto del caro energia, che si ripercuote sul costo delle materie prime, degli imballaggi, della componentistica, mettendo in ginocchio le imprese e fortemente a rischio l’occupazione. In una fase come questa bisogna lavorare tutti, ciascuno nel proprio ruolo, per tenere coeso il Paese intorno al mondo del lavoro». (rrm)

In copertina, Il segretario generale Fai Cisl Onofrio Rota e Pippo Callipo