Giovedì 5 agosto, a Locri, alle 21, al Tempio di Marasà del Parco Archeologico di Locri Epizephiri, in scena lo spettacolo Ulisse Contemporaneo. La parola, il verso, il mare con Elisabetta Pozzi, promosso e prodotto da Q Academy con la direzione artistica di Piero Maccarinelli, regista e direttore artistico e il coordinamento di Giovanna Marinelli.
Lo spettacolo rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia.
Ulisse Contemporaneo. La parola, il verso, il mare rievocherà l’Ulisse di James Joyce, Konstantinos Kavafis, Derek Walcott, Giovanni Pascoli, Salvatore Quasimodo, Umberto Saba, Ghiannis Ritsos e Primo Levi, ma citerà anche Francesco Guccini e Guido Gozzano prima di concludere con il breve e magnifico passo di Dante. Le voci di Elisabetta Pozzi e Francesco Migliaccio saranno accompagnate dalle musiche dei QuartAumentata, con Paolo Sofia alla voce, Salvatore Gullace alla chitarra e al mandolino, Peppe Platani al basso e Massimo Cusato alle percussioni. Commento di Giuseppe Manfridi.
«Ulisse è sempre stato un contemporaneo , io credo. – ha dichiarato Elisabetta Pozzi –. Scrittori di tutte le epoche hanno attinto dalla sua storia l’ispirazione per parlare delle vicende umane, dell’inquietudine dell’ essere umano. Non c’è stata epoca che lo abbia potuto dimenticare. Ulisse è colui che non si affida al destino, ma trova in sé e nelle proprie facoltà intellettuali la forza vitale, la volontà di affrontare il grande viaggio, il bisogno di non smettere di cercare. In questa figura di uomo esule, nella perpetua ricerca di sé e nella sua inquietudine ci siamo senz’altro potuti riconoscere per secoli. Oggi forse Ulisse non riesce più a rappresentarci ma rimane un riferimento alto immenso che bisogna ad ogni costo continuare ad evocare».
Venerdì 6 agosto, a Portigliola, a Teatro Greco Romano, in scena Ulisse Contemporaneo. La Grecia, durante la quale l’Odissea di Omero e quella suggestiva di Derek Walcott saranno messe a confronto con Odisea di Nikos Kazanzatkis, che prende le mosse proprio dalla fine del poema omerico. In questo sequel (sempre per utilizzare un termine moderno a noi ormai familiare) Ulisse è costretto a ripartire da Itaca per un complotto che minaccia di ucciderlo. A Sparta rapisce Elena, ancora bellissima, e raggiunge prima Creta e poi l’Egitto. Combatte e quindi incontra la Morte, con cui trascorre un’intera giornata. Qui, il suo viaggio si trasformerà in un percorso attraverso il tempo in cui «tutto svanisce come bruma e soltanto un grido resta sospeso per brevi istanti sulle calme acque notturne».
La recitazione e il commento, anche in questo caso affidati rispettivamente a Elisabetta Pozzi e Francesco Migliaccio e a Giuseppe Manfridi, saranno per l’occasione accompagnati dalle musiche del Trio Francesco Scaramuzzino composto, oltre che dallo straordinario pianista che rappresenta uno dei più importanti talenti musicali del panorama jazzistico internazionale, da Pino Delfino al contrabbasso e Fabio Tropea alla batteria.
Due appuntamenti che, permettendo una volta di più al pubblico di sognare, potranno non solo sottolineare la bellezza dei nostri luoghi, ma anche dimostrare l’interesse da loro suscitato negli operatori provenienti da fuori regione, attratti dalla presenza costante nel Parco Archeologico di Locri Epizephiri di importanti personalità dello spettacolo come il direttore artistico delle scorse edizioni del Festival Tra Mito e Storia Edoardo Siravo e l’attrice Elisabetta Pozzi, che consideriamo ormai un’amica sempre pronta a sostenere la nostra kermesse. Un passaggio che dimostra il ruolo sempre più importante ricoperto dalla nostra rassegna a livello nazionale grazie all’incessante e proficuo lavoro relazionale condotto dal sindaco di Portigliola Rocco Luglio, che ha saputo far incontrare i grandi del teatro italiano con i più brillanti artisti del territorio. (rrc)