La Fondazione “G. Tripodi”: Le piazze sono di tutti, la cultura appartiene al popolo

Le piazze sono di tutti, la cultura appartiene al popolo», non è stato solo il tema dell’incontro promosso dalla Fondazione “Girolamo Tripodi” di Polistena, ma anche un “memorandum” per l’amministrazione comunale.
L’incontro  è stato aperto dalla relazione del Presidente della Fondazione Michelangelo Tripodi, che ha denunciato con forza «il sopruso intriso di arroganza e prepotenza compiuto dal sindaco e dall’amministrazione comunale di Polistena con la scelta di negare le piazze per lo svolgimento del memorial in ricordo di Girolamo Tripodi: un atto arbitrario, prevaricatorio e discriminatorio di chi pensa che il Comune è cosa propria e che la cosa pubblica – in questo caso le piazze pubbliche – possa essere gestita a piacimento, al di fuori della legalità».
«L’ostracismo e il vero e proprio boicottaggio dimostrato in questa ed altre innumerevoli circostanze dal sindaco e dall’amministrazione comunale nei confronti della Fondazione Girolamo Tripodi – ha aggiunto –  si scaricano sui cittadini, poiché provocano un grave danno alla comunità Polistenese, che viene privata di un’offerta musicale e culturale di alto livello e di grande spessore, a costo zero per la cittadinanza».
A tal proposito,  il Presidente Tripodi ha tenuto ad informare che «il memorial dedicato a Girolamo Tripodi era nato grazie ad una proposta  presentata alla Fondazione dal maestro Massimo Macrì, originario di Polistena e primo violoncello dell’Orchestra Sinfonica della Rai, che aveva comunicato la sua disponibilità ad effettuare a Polistena per il 23 luglio un concerto per pianoforte in ricordo di Girolamo Tripodi insieme ad altri artisti provenienti da diversi paesi esteri».
Tripodi ha continuato dicendo che «per coprire il buco che hanno creato cercano di mettere una toppa che è addirittura peggiore, con una vera e propria diffamazione, dicendo che la Fondazione non voleva fare niente e che loro le piazze le mettono a disposizione di tutti». «Mentono sapendo di mentire – ha proseguito – ma la bugia, la menzogna e la mistificazione rappresentano l’unico modo per tenere in piedi una narrazione buona per i tifosi, ma assolutamente inconsistente e priva di qualsiasi credibilità nell’opinione pubblica».
«La deriva è sotto gli occhi di tutti – ha evidenziato –. E non è proprio un caso fortuito o una pura coincidenza, se in questo periodo si sono verificate situazioni di assoluta gravità mai avvenute nella storia di Polistena, di cui è ben chiara la responsabilità personale»:  Tripodi ha ricordato a tal proposito, «l’operazione Faust condotta dalla Procura Antimafia di Reggio Calabria, le successive dimissioni del sindaco e il conseguente scioglimento del Consiglio Comunale con il commissariamento del Comune. Polistena aveva conosciuto in passato altre stagioni commissariali, ma fatti di questa gravità non erano mai avvenuti nella storia democratica polistenese».
Dopo l’intervento del Presidente Tripodi, ha preso la parola il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo (Docente Università per Stranieri Reggio Calabria) che ha chiarito che «il sindaco è un servitore dello Stato non il proprietario delle piazze perché questo è il tempo della democrazia culturale».
Inoltre, il dott. Lamberti ha ricordato «l’esperienza della lirica in piazza a Polistena avviata da Mommo Tripodi moltissimi anni fa, come esempio di cultura popolare che nelle piazze aveva la sua sede naturale» ed ha sottolineato che «Mommo Tripodi aveva un grande rispetto per i suoi avversari  e ci ha insegnato che  il popolo va ascoltato e che la gente ha bisogno di cultura».
 Subito dopo ha preso la parola il dott. Rocco Lentini (Presidente Istituto Ugo Arcuri per la storia dell’antifascismo e dell’Italia Contemporanea), che ha affermato: «le piazze negate rappresentano un oltraggio alla memoria di un grande uomo politico rispettato da tutti e che si è speso per il suo territorio e per tutta la Calabria».
Lentini ha poi ricordato le battaglie di Mommo Tripodi insieme a tanti altri compagni per il riscatto delle raccoglitrici e dei braccianti. Ed ha sostenuto  che «è stata calpestata la sua memoria nel suo paese che non è più una guida come era ai tempi di Girolamo Tripodi».
Successivamente è intervenuto l’avvocato Aurelio Chizzoniti che ha ricordato le sue origini che sono saldamente ancorate a Polistena e alla Piana. Le piazze negate sono  «un atto di sciacallaggio politico. Il lutto cittadino di due ore deliberato in occasione del funerale di Mommo Tripodi   è la chiave di lettura che richiama il livore che si vive in alcuni ambienti polistenesi nei confronti di Mommo Tripodi  la cui grandezza era, è e resterà sempre tale. Oggi si tenta di emarginare la Fondazione che vuole ricordare la memoria di Girolamo Tripodi».
Inoltre, ha ricordato che il soggetto che ha negato le piazze ha comunicato che non era lui abilitato a dare o non dare autorizzazioni. Infine, l’avvocato Chizzoniti ha comunicato di avere presentato il giorno prima, su incarico della Fondazione, un esposto sulla vicenda alla Procura della Repubblica di Palmi.  
Subito dopo ha preso la parola il sen. Fabio Giuseppe Auddino  che si è detto sconcertato perché i cittadini non hanno potuto godere degli spettacoli annunciati: «È stata persa un’occasione culturale importante. Era giusto che Polistena potesse ospitare questo grande musicista di origini polistenesi. Volere è potere. In politica si trova il modo di sciogliere il nodo e trovare una quadra». Inoltre, il sen. Auddino ha rincarato la dose: «da parlamentare, in quasi cinque anni mi sono speso parlando sulle problematiche dei territori con tutti i sindaci della Piana e della Calabria, non ho mai parlato, e non per volere mio, proprio con il sindaco di Polistena».
Subito dopo ha preso la parola il preside Franco Mileto «mi sento umiliato per quello che è accaduto che non ha niente a che vedere con la storia di Polistena. Questa è stata sempre una comunità che ha  rappresentato un faro per quanto riguarda la tolleranza, per quanto riguarda la capacità di  dialogo. Nel mio paese, che è stato una palestra del dialogo e del confronto, a chi vive di politica manca il rispetto per l’altro e manca pure quello per le regole; c’è qualcosa di inquietante e di oscurantista quando si sfocia nell’isteria: a tal proposito c’è un film di sette/otto anni fa  “Tutto colpa di Freud” che. potrebbe tornare utile, per comprendere quello che sta avvenendo».
Il prof. Mileto ha concluso dicendo che «accoglienza e tolleranza a Polistena, hanno fatto parte del nostro DNA e sono stati i valori fondanti e rappresentano due cose che forse oggi non hanno più diritto di cittadinanza nel paese che continuo ad amare».
Ha concluso i lavori il prof. Pasquale Amato che ha detto che «il primo oltraggio della negazione delle piazze, quello più mortificante,  è stato fatto contro la memoria di un personaggio del popolo come Mommo Tripodi».
«Un rifiuto che si misura con la storia – ha aggiunto Amato – la piazza non è di proprietà né di burocrati né di sindaci».
Amato ha poi detto che «il diniego delle piazze rappresenta un’offesa alla memoria storia di questa comunità» e, dopo un excursus storico sull’agorà e sulla polis, ha spiegato che «la piazza è di tutti da tremila anni e non può arbitrariamente diventare proprietà di qualcuno».    Dopo l’incontro pubblico la Fondazione Girolamo Tripodi continuerà a battersi per riaffermare lo stato di  diritto anche a Polistena, per tutelare e garantire  la democrazia e la Costituzione. 
Non ci possono essere zone franche. Non è accettabile che in un comune con la storia di Polistena ci siano un sindaco e un’amministrazione che si riempiono la bocca di parole false e ingannevoli per carpire il consenso, ma che nei fatti praticano il peggiore oscurantismo e calpestano  la democrazia e la Costituzione, facendo un grave danno a Polistena che rischia di essere sempre più isolata.  Ciò non era mai avvenuto nelle amministrazioni guidate da Girolamo Tripodi che si sono sempre caratterizzate per il pieno rispetto dei principi di democrazia che sono il cardine della costituzione repubblicana. (rrc)

POLISTENA (RC) – La terza edizione dei Premi di Studio “Girolamo Tripodi”

Tornano, con la terza edizione, i Premi di Studio “Girolamo Tripodi”, promossi dalla Fondazione Girolamo Tripodi, rivolti agli studenti più meritevoli e bisognosi di alcuni Istituti Scolastici della città di Reggio Calabria e di Polistena.

Quest’anno si è deciso di allargare la platea delle scuole interessate al bando. Sono, infatti, sei le istituzioni scolastiche coinvolte: Comune di Polistena, Istituto Tecnico Industriale Statale “Conte Milano”; Istituto Istruzione Superiore “Giuseppe Renda”; Liceo Statale “Giuseppe Rechichi”, Comune di Reggio Calabria, Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona;
Istituto Istruzione Superiore “Boccioni Fermi”; Liceo Scientifico “Alessandro Volta”.

Per ciascuno di questi istituti sarà premiato con un premio in denaro consistente nell’ammontare di 500 (cinquecento) euro, il più brillante diplomato dell’anno scolastico 2021/2022.

I premi sono indirizzati ad incoraggiare l’impegno dei giovani destinati a divenire la classe dirigente di un territorio che il senatore Girolamo “Mommo” Tripodi ha profondamente amato ed al quale ha dedicato l’intera sua esistenza. Da sindacalista, sindaco di Polistena e parlamentare ha sempre continuato nelle battaglie per il riscatto e ha dato prova di grande capacità amministrativa, trasformando la città di Polistena da paese rurale a città moderna e progredita, modello di buongoverno ammirata da tutti.

Sempre schierato accanto agli ultimi, Mommo è stato protagonista di una lunga serie di battaglie al fianco dei “senza voce”, dei braccianti, delle gelsominaie, delle raccoglitrici di olive, ai quali ha conferito dignità e speranza in un avvenire improntato alla libertà e alla giustizia sociale. Durante la sua militanza ha intuito l’ineludibilità della tutela dell’ambiente e si è strenuamente battuto contro la costruzione della centrale a carbone che negli anni ’80 avrebbe stravolto l’ecosistema della Piana di Gioia Tauro.

Lungo tutto l’arco della sua vita, e senza tentennamenti, Girolamo Tripodi ha avversato con coraggio e tenacia le organizzazioni mafiose divenendo un punto di riferimento per quanti hanno coltivato, non solo in Calabria, la cultura della legalità. (rrc)

La memoria delle raccoglitrici di olive in un progetto

di FILIPPO VELTRIUna storia da riscoprire e recuperare insieme quella delle raccoglitrici di olive ed è questo il progetto della Fondazione Girolamo Tripodi, con un appello ad Istituzioni, Associazioni e Cittadinanza.

Volgere lo sguardo alla nostra storia non può che consistere in un cammino condiviso perché, per divenire seme, è la memoria stessa a dover essere un percorso collettivo. Quando poi la storia alla quale si guarda è ancora da raccontare, rimasta avvolta nelle pieghe del tempo, allora questo recupero diventa un’urgenza perché tanto c’è da riscoprire e tradurre in identità e ispirazione. 

Nel solco di questa consapevolezza la Fondazione Girolamo Tripodi, che della necessità di memoria per la costruzione del futuro ha fatto un caposaldo della sua mission, ha deciso di offrire un proprio contributo alla costruzione di questo percorso avviando il progetto di realizzazione di un documentario dedicato alle Raccoglitrici di Olive della Piana di Gioia Tauro.

«Un tributo doveroso alle donne calabresi, protagoniste di un’epoca che merita di essere approfondita e conosciuta ancora di più. Tra i primi passi mossi in questa direzione, questo appello ad Istituzioni, Associazioni e Cittadinanza, a tutte le Comunità della Piana e oltre, affinché ricordino con noi e con noi condividano testimonianze, aneddoti, suggerimenti, materiale video, fotografie, giornali,  manifesti, volantini e ogni altro documento utile a ricostruire quell’epoca. Il documentario potrà così vedere la luce, ricco di tracce e contenuti provenienti anche da archivi privati che così diverranno patrimonio collettivo»,  spiega il presidente della Fondazione, Michelangelo Tripodi.

La Fondazione Girolamo Tripodi propone, così, di contribuire ad un’opera di riscoperta e di conoscenza di un frangente particolarmente emblematico della nostra Storia che dagli anni Cinquanta si è spinta fino agli anni Settanta. La fatica e i sacrifici di tante donne chine negli uliveti reggini sono immagine viva di quei tempi segnati dalla loro straordinaria produttività e dal loro insostituibile contributo all’economia della zona e oltre; tempi gravidi anche di promesse di sviluppo tradite dai tempi che sarebbero seguiti, di sfruttamento, di lotte bracciantili e sindacali di cui protagonista appassionato fu anche l’uomo del popolo Girolamo Tripodi, che tutti ricordano come Mommo.

«Tante storie nella storia che vorremmo recuperare e tessere insieme con l’aiuto di coloro che vorranno e potranno partecipare con quanto da loro conservato e custodito, accrescendo così il valore del documentario. Speriamo che questo nostro intento sia percepito come corale e collettivo, perché la memoria per avere radici profonde e chioma rigogliosa deve essere appunto condivisa», ha concluso il presidente Michelangelo Tripodi.

Chiunque intenda dare un contributo per portare avanti questo progetto e per fornire eventuale documentazione e materiale utile alla migliore riuscita del documentario potrà farlo scrivendo alla mail della Fondazione: fondazionegirolamotripodi@gmail.com . (fv)

In copertina, foto dell’Antica Biblioteca Corigliano Rossano

REGGIO – Consegnati i Premi studio “Girolamo Tripodi”

Successo per la cerimonia di consegna dei Premi di Studio Girolamo Tripodi, promossi dalla Fondazione Tripodi a favore degli studenti, « segnatamente di quelli meritevoli e bisognosi, scelti tra i più brillanti diplomati dell’anno scolastico 2020/2021 di due scuole reggine».

L’evento, che si è svolto all’IC “Radice Alighieri” e nell’Istituto d’Istruzione Superiore “Boccioni-Fermi”, è stato organizzato in occasione del 94esimo anniversario della nascita del senatore Girolamo Tripodi.

La storia del senatore Girolamo Tripodi si collega suggestivamente con la storia della collettività della quale, per la bontà e la passione delle sue idee e la trasparenza dei comportamenti, è stato uno dei grandi protagonisti. Un concetto ripetuto con orgoglio da Michelangelo Tripodi, Presidente della Fondazione, che ha ringranziato le Dirigenti scolastiche, Simoma Sapone e prof.ssa Anna Cama per il contributo e per la collaborazione che hanno dato per la migliore riuscita della premiazione e, inoltre, ha esteso il ringraziamento a tutti coloro i quali hanno presentato la domanda di partecipazione al Premio di Studio Girolamo Tripodi, ai docenti delle scuole interessate, agli studenti e alle loro famiglie.

La giornata si è rivelata molto intensa, con la presenza in entrambe le scuole di una folta rappresentanza di studenti, ed ha consentito di accendere il protagonismo giovanile intorno allo spirito sempre proiettato verso gli ultimi di “Mommo” e al senso autentico di battaglie inseguite per dare voce e rappresentanza ai braccianti, alle gelsominaie, alle raccoglitrici di olive, ed in generale a tutti i soggetti deboli relegati nel silenzio, accompagnate dall’impegno a contrastare decisamente con coraggio e tenacia le organizzazioni mafiose, divenendo un punto di riferimento, e non solo in Calabria.

«Con questo spirito – ha spiegato Michelangelo Tripodi –  è stata pensata e promossa questa iniziativa che, incarnando pienamente la tensione ideale e la concezione politica di Girolamo Tripodi, punta a dare un piccolo sostegno ai giovani studenti degli istituti scolastici reggini che rappresentano la nostra speranza per un futuro migliore».Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone, persone in piedi e spazio al chiuso

All’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona, i riflettori sono stati puntati su State Crina Larisa, mentre – nella seconda tappa – David Marina Sorina dell’Istituto Istruzione Superiore “Boccioni – Fermi” ha conquistato il podio di diplomata più brillante.

La Dirigente Scolastica di Catona,  Simona Sapone, nell’introdurre l’evento ha affermato che «Il senatore Tripodi rappresenta un esempio concreto e positivo, con la bandiera sempre alta della legalità, in un momento così difficile dove le nuove generazioni hanno bisogno di punti di riferimento».
«Lo scorso anno ho completato il percorso ed oggi sono al primo anno del Vinci. Ai miei colleghi della terza media dico: mettetecela tutta e andrete avanti», ha sottolineato Larisa, premiata dell’Istituto Comprensivo di Catona che, con le sue origini rumene, incarna un bell’esempio di inclusione sociale.
La professoressa Maria Grazia Chirico, a nome di tutti i docenti di lettere, ha ripercorso il percorso di accompagnamento conoscitivo sulla figura del senatore che ha impegnato i ragazzi delle terze medie e li ha preparati al meglio al momento clou del premio: letture, ricerche di approfondimento su tematiche sempre attuali, che riannodano il filo tra passato e presente, delle lotte contro il disagio sociale e sui diritti delle donne.
Dopo Catona il secondo momento della giornata si è svolto all’Istituto Istruzione Superiore “Boccioni-Fermi” . Anche qui è stato il merito a farla da padrone, senza dimenticare l’importanza di supportare chi ha meno possibilità di tanti altri. Un aspetto questo che qualifica la Fondazione Girolamo Tripodi e che diventa emozione nell’abbraccio tra il dirigente scolastico Anna Cama e Marina Sorina, vincitrice del premio.
La consapevolezza è unanime: il valore della borsa di studio va molto oltre quello economico; è un seme di speranza che cresce nell’animo dei giovani pronto ad accogliere le sfide del domani.
«Una giornata bellissima, ricca di valori che porteremo nel cuore. Marina Sorina – ha dichiarato Anna Cama, Dirigente Scolastica del “Boccioni-Fermi” – rappresenta una bella storia di una giovane che crede nelle possibilità sue e di quelle che la vita le offre; infatti, allo studio aggiunge anche la voglia di lavorare, rappresentando così in pieno la “mission” professionale del nostro Istituto».
Ed ecco il collante dei due momenti e dei tanti volti di ragazzi che si sono ritrovati nel nome di Girolamo Tripodi e che rappresenta lo spirito della Fondazione a lui intitolata: «Tenere viva la memoria per costruire il presente e progettare il futuro». (rrc)

POLISTENA (RC) – L’iniziativa della Fondazione Tripodi per gli studenti delle Scuole superiori

Lunedì 19 ottobre, Fondazione Girolamo Tripodi donerà una fornitura di libri e materiale scolastico a ciascuno degli Istituti Superiori di Polistena, in occasione dell’anniversario dell’anniversario della nascita del sen. Girolamo Tripodi.

Con tale iniziativa si vuole lanciare un segnale di attenzione, di fiducia e di vicinanza alla scuola che, pur se tra tante difficoltà, ha ripreso il suo cammino ed il suo ruolo di presidio fondamentale al servizio della crescita e della formazione dei nostri giovani, anche in questo periodo funestato dall’emergenza sanitaria Codid-19.

Tale donazione rappresenta anche un modo per ricordare, nel giorno dell’anniversario della sua nascita, l’opera di Girolamo Tripodi, che ha sempre posto al centro della sua attività politica ed amministrativa la necessità di dotare la città di Polistena di scuole attrezzate, efficienti e funzionali, di garantire pienamente il diritto allo studio e di promuovere lo sviluppo della cultura.

Infatti, nell’ambito di una grande programma di trasformazione generale che in più di un trentennio, dal 1970 al 2005, ha cambiato profondamente Polistena facendola diventare una città evoluta, progredita e ammirata sotto ogni aspetto, Girolamo Tripodi ha profuso un impegno straordinario per attrezzare la città indirizzato a dotare Polistena di un’offerta scolastica ricca e appropriata, sia sul piano strutturale che su quello didattico, per costruire una grande rete scolastica pubblica con la presenza di scuole di ogni ordine e grado.

Dunque, nella giornata del 19 ottobre, una delegazione della Fondazione si recherà presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Renda”, il Liceo Statale “G. Rechichi” e l’Istituto Tecnico Industriale Statale “Conte Milano” per consegnare ai rispettivi dirigenti scolastici il materiale scolastico.

«Tenere viva la memoria – si legge in una nota – costituisce una necessità fondamentale per costruire il presente e progettare il futuro. Con questo spirito è stata pensata e promossa questa iniziativa che, incarnando pienamente la tensione ideale e la concezione politica di Girolamo Tripodi, punta a dare un piccolo sostegno ai giovani studenti degli istituti superiori polistenesi che rappresentano la nostra speranza per un futuro migliore». (rrc)