Mammoliti (PD): Serve vera azione riformatrice per rilancio del settore forestazione

Per il consigliere regionale del Pd, Raffaele Mammoliti, «solo una vera azioni riformatrice e l’assunzione di almeno 200 lavoratori stagionali di giovani e tecnici può ridare slancio produttivo alla forestazione calabrese».

«Gli indirizzi programmatici del Programma regionale per le attività di sviluppo nel settore della forestazione 2023 – ha spiegato il consigliere – fanno riferimento a normative e piani che andrebbero aggiornati (per esempio L. R. n. 20/92 – Piano Forestale 2014/220). Occorre realizzare un moderno e innovativo Piano Forestale Regionale per valorizzare l’immenso patrimonio boschivo – forestale che la Calabria possiede».

«Di fronte ai cambiamenti climatici – ha evidenziato – la tutela e la salvaguardia del territorio, la manutenzione ordinaria e straordinaria sono fondamentali per evitare alluvioni, smottamenti, frane, incendi con conseguenze pesanti sia in termini di danni ingenti per il sistema produttivo, che di perdite di vite umane. Nel corso degli anni la forza lavoro degli operai forestali è via via diminuita e fra qualche anno non esisterà più nonostante il grande e positivo lavoro di bonifica ambientale e territoriale realizzato».

«Di converso – ha proseguito Mammoliti – sono aumentate le risorse impegnate per riparare i danni. Questo dimostra in maniera incontrovertibile che l’approccio che si continua a mantenere si concentra sull’intervento ex post piuttosto che agire sulla prevenzione. Lo stesso dicasi per il sistema Aib, incentrato soprattutto sul versante dello spegnimento degli incendi rispetto al fondamentale presidio del territorio con le necessarie risorse umane per evitare gli incendi».  

«Ho sollecitato al Governo regionale – ha annunciato – l’assunzione di giovani e tecnici che attraverso la formazione adeguata e l’utilizzo di strumenti tecnologici esistenti possono preservare il patrimonio boschivo e riattivare un’effettiva rigenerazione produttiva della forestazione. La risposta del Governo regionale di voler assumere un migliaio di lavoratori a tempo determinato, rappresenta un primo segnale di inversione positiva». 

«Bisognerà, inoltre – ha concluso – destinare le necessarie risorse al momento del tutto insufficienti. Auspico che nell’incontro già previsto per il prossimo 27 aprile, (speriamo alla presenza delle confederazioni e del Presidente Occhiuto, come sollecitato dal sottoscritto) si possano prevedere investimenti e impegni utili per favorire una necessaria azione riformatrice in un settore strategico, a cui il Protocollo di Kyoto e gli orientamenti nazionali e internazionali come Pnrr e Next Generation Eu attribuiscono un ruolo significativo nelle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici». (rrc)

FORESTAZIONE, LA RICCHEZZA CALABRESE
TRE PARCHI E MIGLIAIA DI ETTARI DI BOSCO

di ANTONIETTA MARIA STRATI – La forestazione è la vera industria calabrese. Una dichiarazione, quella del segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, che fa comprendere l’importanza di valorizzare e proteggere un settore che rappresenta la «più grande ricchezza» della Calabria.

La nostra regione, infatti, può vantare tre Parchi nazionali – quello del Pollino, della Sila e dell’Aspromonte – che, insieme al mare, sono un autentico e inestimabile tesoro che il mondo ci invidia. Ma non si tratta solo di tesori, perché questi elementi, messi insieme, sono una carta vincente per il turismo. Basti pensare ai numeri da record che Tropea ha raccolto nel periodo delle feste di Natale e di capodanno, o dei tantissimi turisti che scelgono la Calabria per passare le vacanze estive o invernali.

La forestazione, dunque, può essere, insieme al turismo, il motore di rilancio della Calabria. Ma, prima di tutto, si devono risolvere le tante criticità che questo settore deve affrontare.

«In una regione con migliaia di ettari di bosco, ricca di risorse idriche ma fragile e interessata dal dissesto idrogeologico, è strategico fare attività di manutenzione e prevenzione», ha detto Sapia, nel corso dei lavori del Direttivo della Fai Cisl Catanzaro – Crotone – Vibo Valentia, evidenziando come «serviranno investimenti e strategie regionali che mettano al centro il presidio umano, il lavoro della forestazione e bonifica tramite un immediato ricambio generazionale».

«Non è possibile innestare nuove politiche per una transizione ecologica e sicurezza del territorio se non si mette al centro il tema del lavoro ben retribuito e contrattualizzato – ha proseguito – garanzie finanziarie e immediato turn over in particolare nella forestazione calabrese. È necessario maggiore confronto e partecipazione per coltivare una Forestazione 2.0, innovativa, capace di valorizzare in modo sostenibile le risorse naturali, rendere nuovamente attrattive le aree interne che continuano a spopolarsi di generazioni».

Il segretario, insieme a Onofrio Rota, segretario generale della Fai Cisl, già a dicembre 2022, avevano denunciato la mancanza di attenzione, da parte del Governo, per la forestazione nella legge di bilancio: «il tema dei tagli alla forestazione calabrese purtroppo non è una novità, ma la manovra del Governo è un’opportunità imprescindibile per salvare il comparto: siamo al fianco dei lavoratori e della Regione nel denunciare l’insufficienza delle risorse stanziate, emersa anche all’assemblea nazionale dei delegati Cisl, e ribadiamo che gli investimenti mancati nella cura del suolo e delle foreste si traducono sempre in costi moltiplicati per tutta la collettività».

«Servono modifiche e correzioni – hanno denunciato Rota e Sapia – attraverso il confronto e la concertazione con il Governo nazionale, la Regione, i gruppi parlamentari, e va messa in campo una visione riformatrice del settore coinvolgendo gli enti strumentali e le strutture competenti. In Calabria si contano ormai poco più di quattromila lavoratori forestali, gran parte monoreddito e con un’età media di circa 60 anni, conseguenza della legge del 4 agosto 1984, n. 442, un vero e proprio unicum che, nella sola Calabria, impedisce il necessario ricambio generazionale. Servono investimenti in prevenzione, cura del territorio e attività di rimboschimento da governare tramite il confronto e la buona contrattazione, mentre invece continuiamo a constatare l’abbandono delle aree interne, l’eccessiva cementificazione e il conseguente incremento del dissesto idrogeologico».

Un appello che non è stato ascoltato. Le risorse, infatti, sono insufficienti. Le risorse finanziarie sono pari a 50 milioni, «una cifra preoccupante – hanno detto Russo e Sapia, a dicembre – la più bassa degli ultimi anni, che non potrà garantire sia quelle attività di forestazione annuali che quelle finalità di sostegno all’occupazione stabilite nel decreto del 1993 in cui era previsto anche il finanziamento per i forestali calabresi. Pertanto, per l’anno 2023 le risorse statali e regionali attualmente messe a bilancio non potranno assicurare la normale tenuta del settore».

Ad unirsi al coro di indignazione, per il trattamento riservato alla forestazione calabrese, sono anche i segretari generali di Flai Cgil e Uila Uil, Caterina Vaiti e Pasquale Barbalaco: «440 milioni di euro per quattro anni sono insufficienti per il settore della forestazione».

È il 28 gennaio 2023. «Per l’anno 2023 sono previsti solo 60 milioni di euro totali da parte dello Stato», hanno rilevato i sindacalisti, evidenziando come «nonostante  l’impegno e le risorse messe a bilancio dalla Regione – hanno spiegato – pari 56 milioni di euro, non sarà possibile né garantire il normale svolgimento delle attività di prevenzione, in una regione perennemente interessata dal rischio del dissesto idrogeologico come la Calabria, né le coperture finanziarie per garantire le retribuzioni degli stipendi degli stessi lavoratori».

«Tutto questo – hanno aggiunto – in un contesto contraddistinto da una debolezza strutturale del comparto idraulico-forestale calabrese, composto per lo più da una forza lavoro monoreddito, con una età media avanzata e prossima al pensionamento, dovuta alla legge n. 442 del lontano 1984 che, per la sola Calabria, impedisce nuove assunzioni in questo comparto».

«L’attuale disposizione finanziaria, che ci preoccupa molto, mortifica un intero settore e la dignità degli addetti, non tenendo conto del valore del presidio umano e del lavoro forestale e sicurezza del territorio», hanno concluso i sindacalisti.

A confermare la gravità della situazione, il presidente di Confapi Calabria, Francesco Napoli: «il comparto della forestazione rischia il default».

«Alcune centrali a biomassa legnosa in Calabria hanno interrotto la produzione, e la chiusura riguarderà a cascata tutti gli impianti anche di altre regioni, compromettendo seriamente la tenuta dell’intero indotto dell’industria boschiva» ha spiegato Napoli, sottolineando come questo avrà impatto in Calabria, «che è la prima in Italia per estensione forestale con i suoi 700.000 ettari di patrimonio boschivo».

«L’assenza di un monitoraggio costante delle risorse forestali – ha proseguito – alimenterà il rischio concreto di incendi con conseguenti dissesti idrogeologi e gravi danni all’ambiente. Occorre un intervento immediato del governo per garantire la continuità produttiva e i benefici a essa connessi».

Una situazione che non è più sostenibile, che rappresenta un vero e proprio delitto nei confronti non solo della forestazione, ma anche nei confronti della Calabria, che continua a essere messa da parte o completamente dimenticata. (rrm)

 

A Palazzo Campanella confronto su Forestazione: Regione pronta a risolvere problemi burocratici

A Palazzo Campanella di Reggio Calabria si è svolto un incontro relativo alle problematiche relative al settore boschivo. Promosso dal Dipartimento Ambiente e Forestazione della Regione, hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, il dirigente generale all’Ambiente, Salvatore Siviglia, i dirigenti del Dipartimento Forestazione, una delegazione dei Dottori Agronomi e imprese boschive e Saverio Sipoli, presidente della Filiera Legno di Confapi Calabria.

L’incontro si è svolto in un clima di ascolto e collaborazione tra le parti. Nonostante le difficoltà oggettive dovute alla mancanza di personale, dal confronto è emerso l’impegno da parte della Regione a risolvere i problemi di natura burocratica che hanno rallentato, negli anni precedenti, le attività delle imprese boschive. 

Il Presidente di Confapi Legno, Saverio Sipoli, ha espresso grande apprezzamento per l’instancabile lavoro svolto dalla Regione e dal Capostruttura alla forestazione Antonio Riga al fine di dare risposte coordinate e coerenti e risollevare le sorti del settore agricolo-forestale della Calabria. (rrc)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: Risorse insufficienti per garantire futuro della forestazione

I segretari generali di Fai CislFlai CgilUila Uil Calabria, rispettivamente Michele SapiaCaterina VaitiPasquale Barbalaco, hanno evidenziato come le risorse stanziate dall’ultima legge di bilancio – 440 milioni di euro per quattro anni – siano insufficienti per il settore della forestazione.

Per i sindacalisti «un risultato importante ma insufficiente, che conferma la pericolosa tendenza dei tagli. Difatti, per l’anno 2023 sono previsti solo 60 milioni di euro totali da parte dello Stato». Per questo è stato proclamato lo stato di agitazione. La decisione è maturata dopo l’incontro sindacale svolto lo scorso 25 gennaio presso il Dipartimento della Forestazione regionale alla presenza dell’assessore Gallo, della dirigenza del Dipartimento e degli Enti Gestori.

«Nonostante l’impegno e le risorse messe a bilancio dalla Regione – hanno spiegato – pari 56 milioni di euro, non sarà possibile né garantire il normale svolgimento delle attività di prevenzione, in una regione perennemente interessata dal rischio del dissesto idrogeologico come la Calabria, né le coperture finanziarie per garantire le retribuzioni degli stipendi degli stessi lavoratori. Tutto questo in un contesto contraddistinto da una debolezza strutturale del comparto idraulico-forestale calabrese, composto per lo più da una forza lavoro monoreddito, con una età media avanzata e prossima al pensionamento, dovuta alla legge n. 442 del lontano 1984 che, per la sola Calabria, impedisce nuove assunzioni in questo comparto».

«Ribadiamo l’urgenza di prevedere ulteriori risorse economiche per il settore regionale – hanno proseguito – al fine di assicurare una vera programmazione, da troppo tempo legata alla logica dell’emergenza, con cui sarà possibile avviare il necessario ricambio generazionale, per una forestazione moderna, formata e qualificata, capace di porre una regione forestalmente importante come la Calabria al centro delle sfide e delle opportunità rappresentate dalla transizione ecologica». 

«A nostro avviso –hanno concluso Sapia, Vaiti e Barbalaco – l’attuale disposizione finanziaria, che ci preoccupa molto, mortifica un intero settore e la dignità degli addetti, non tenendo conto del valore del presidio umano e del lavoro forestale e sicurezza del territorio. Siamo invece convinti che in Calabria servano ulteriori investimenti, confronto sociale e contrattazione, programmazione e pianificazione per attività di prevenzione e cura del territorio e delle foreste, attività fondamentali per la nostra regione, per la sicurezza della comunità calabrese, per contrastare il fenomeno dell’abbandono delle aree interne e per costruire nuove opportunità occupazionali nel comparto ambientale regionale». (rcz)

Manovra, Russo e Sapia (Cisl): Risorse per forestazione calabresi sono ancora insufficienti

I segretari generali di Cisl Calabria e Fai Cisl Calabria, rispettivamente Tonino RussoMichele Sapia, hanno evidenziato come siano ancora inadeguate le risorse per il settore forestale calabrese previste nella manovra finanziaria, il cui testo è stato approvato dalla Camera dei Deputati, con voto di fiducia, e che dal prossimo 27 dicembre passerà all’esame del Senato.

«Come già sollecitato nei giorni precedenti – hanno spiegato i sindacalisti – dalla Fai Cisl nazionale e regionale, occorre dotare il comparto idraulico forestale calabrese di adeguati finanziamenti, per garantire quelle attività di tutela e cura del territorio e del bosco svolte dai lavoratori forestali calabresi in una regione morfologicamente fragile e dove si contano ancora danni e disagi a seguito delle alluvioni e piogge di novembre scorso. Le risorse economiche, pari a 440 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, spalmati su quattro anni, per prevenire e mitigare il rischio idrogeologico e idraulico rappresentano un buon segnale, ma non bastano».

«Difatti, per il prossimo anno le risorse finanziarie sono pari a 50 milioni – hanno concluso –. Una cifra preoccupante, la più bassa degli ultimi anni, che non potrà garantire sia quelle attività di forestazione annuali che quelle finalità di sostegno all’occupazione stabilite nel decreto del 1993 in cui era previsto anche il finanziamento per i forestali calabresi. Pertanto, per l’anno 2023 le risorse statali e regionali attualmente messe a bilancio non potranno assicurare la normale tenuta del settore».

«Chiediamo – hanno concluso i segretari Generali della Cisl e della Fai calabrese – alla politica regionale, alle Istituzioni e ai Parlamentari eletti nelle circoscrizioni della nostra regione, di fare rete per affrontare questa vertenza che non ha colori di partito, ma riguarda tutta la società calabrese. Servirà un ulteriore impegno politico per integrare le risorse necessarie alle attività di prevenzione e lotta al dissesto idrogeologico, per il lavoro degli addetti forestali che, anche quest’anno, hanno contribuito a tutelare montagna e bosco durante il servizio di antincendio boschivo (AIB), preservando migliaia di ettari di foreste e patrimonio ambientale». (rcz)

Tavolo tra Regione e sindacati per rilancio e prevenzione del comparto forestale

Un importante confronto si è svolto in Cittadella regionale tra la Regione Calabria e le segreterie regionali e confederali di Cgil, Cisl e Uil, dove si è discusso del Piano Antincendi e rilancio del comparto forestale.

Insieme al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, e all’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, si sono ritrovati i direttori generali del Dipartimento Forestazione e di quello di Protezione Civile, rispettivamente Domenico Pallaria e Domenico Costarella, il consulente del presidente Occhiuto, Agostino Miozzo, e il commissario straordinario dell’azienda regionale di forestazione Calabria Verde, Giuseppe Oliva.

Presenti, anche, per la Uil, il segretario generale regionale Santo Biondo e per la Uila Nino Merlino; per la Cgil, il segretario generale regionale Angelo Sposato e Bruno Costa, per la Flai Cgil; Tonino Russo, segretario generale regionale Cisl, e Francesco Ferraro per la Fai Cisl.

Nel corso dell’incontro grande spazio è stato riservato all’illustrazione del Piano antincendio boschivo che quest’anno sarà incentrato sulla prevenzione, con l’ausilio della tecnologia ed il coinvolgimento di Carabinieri Forestali, Vigili del Fuoco, e degli Enti Parco, ma anche del mondo del volontariato, delle associazioni venatorie e persino dei pastori, in veste di sentinelle del territorio. Anche i progetti frutto della programmazione di Calabria Verde perseguiranno questa finalità, con l’obiettivo di assicurare un efficace ed intenso controllo attraverso una presenza forte e costante, tale da scoraggiare l’azione dei piromani.

A seguire, l’attenzione si è spostata sugli aspetti occupazionali: attualmente la forestazione calabrese conta su circa 4.400 addetti (buona parte dei quali avanti con l’età) a fronte di un patrimonio boschivo regionale di oltre 60.500 ettari che diventano 10 volte tanto se si considera l’intera superficie boscata presente in Calabria.

Numeri e situazioni che, nonostante gli sforzi e la dedizione profusa quotidianamente dai lavoratori forestali, sono causa di un momento di difficoltà che rende arduo garantire, con l’efficienza e la tempestività necessari, le attività di prevenzione del dissesto idrogeologico, come anche quelle finalizzate alla forestazione produttiva ed alla mitigazione e prevenzione del rischio idraulico.

Ragioni per le quali, su proposta del presidente Occhiuto e dell’assessore Gallo, si è deciso – di comune accordo con i sindacati – di istituire dei tavoli tecnico-operativi deputati ad affrontare le emergenze del comparto, a partire dalle prospettive occupazionali, con la elaborazione di un Piano di rilancio che, specie per le aree interne, può rappresentare occasione di tutela e crescita, secondo le linee programmatiche della Giunta regionale.

Infine, è stato già convocato per giovedì 9 giugno un tavolo per affrontare i temi inerenti il recepimento del nuovo contratto di lavoro dei forestali. (rcz)

Confronto tra Dipartimento e Anpa su regolamento e linee guida per Forestazione

Un importante confronto si è svolto, nei giorni scorsi, in Cittadella regionale, su richiesta dell’Anpa Calabria, presieduta da Giuseppe Mangone, per definire le criticità legate al nuovo Regolamento di forestazione ed al recepimento delle linee guida nazionali in fatto di valutazioni ambientali.

All’incontro, insieme allo stesso Mangone ed all’Assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, hanno preso parte il neo direttore generale del Dipartimento Forestazione, Domenico Pallaria; il direttore generale del Dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia; il presidente di Confcoltivatori, Giovambattista Benincasa; Aurelio Arnone, presidente del Collegio agrotecnici di Cosenza; Enzo Larussa, in rappresentanza dei dottori agronomi e forestali; i referenti di diverse ditte boschive.

Dal confronto sono emersi chiarimenti in ordine alle problematiche lamentante. Anzitutto, gli uffici regionali hanno confermato essere state valutate ed accolte le osservazioni formulate dal Settore Legislativo regionale in riferimento al Regolamento forestale, di cui si è sollecitata l’entrata in vigore.

Al riguardo, l’Assessore Gallo ha assunto l’impegno di procedere alla convocazione di un’assemblea plenaria con le organizzazioni, previo invio dell’ultima, più aggiornata versione dell’articolato, per chiudere così – nel volgere di un paio di settimane – la fase del confronto con i soggetti interessati.

Altra precisazione – attesa dal mondo forestale – è giunta in ordine alla previsione che impone la valutazione di incidenza ambientale: in proposito, il direttore generale Siviglia ha comunicato essere in corso la redazione delle linee guida che detteranno nuove norme più snelle in merito alle aree soggette a Vinca.

Inoltre il Dipartimento Forestazione ha reso noto di aver avviato un approfondimento teso alla definizione di un orientamento che porti a considerare l’irretroattività della norma regolamentare e dunque a ritenere applicabile, a tutte le istanze presentate in data antecedente al 28 Febbraio 2022, le previsioni del Regolamento al tempo vigente, con esclusione dunque del ricorso alla Vinca.

Infine, per quanto concerne i piani di gestione forestale, è stato riconfermato l’impegno del Dipartimento a velocizzare l’iter per la loro valutazione. (rcz)

Al via tavolo di confronto tra Regione e sindacati su forestazione: Necessario definire programma di sviluppo pluriennale

È necessario definire un programma di sviluppo pluriennale. È quanto è emerso dal tavolo di confronto tra la Regione Calabria e le segretarie regionali e confederali di Cgil, Cisl e Uil.

Attorno allo stesso tavolo, insieme all’Assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, si sono ritrovati il neo direttore generale del Dipartimento Forestazione, Domenico Pallaria; il commissario straordinario dell’azienda regionale di forestazione Calabria Verde, Giuseppe Oliva; il presidente ed il direttore di AnbiCalabria, rispettivamente Rocco Leonetti e Antonio Rotella. Presenti, altresì, per la Uil, il segretario generale regionale Santo Biondo e per la Uila Nino Merlino; Caterina Vaiti (in rappresentanza del segretario generale regionale Angelo Sposato) e Bruno Costa, per la Flai Cgil; Tonino Russo (segretario generale regionale Cisl) e Michele Sapia (Fai Cisl).

Al centro del confronto, scaturito da un precedente incontro tra i sindacati ed il Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, le politiche della forestazione e la proposta, di matrice sindacale, di costituire un ufficio del piano per il rilancio del territorio e del lavoro in Calabria.

L’Assessore Gallo, dal canto suo, ha illustrato le iniziative assunte in ambito forestale dal 2020 ad oggi, soffermandosi in particolare sulle iniziative intraprese per dar vita ad una forestazione produttiva, svincolata da modelli del passato, attraverso la creazione di una filiera bosco-legno, piani di gestione moderni, certificazione dei crediti di carbonio, piani antincendio efficienti ed efficaci, soprattutto in chiave preventiva, attraverso il coinvolgimento di Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali, associazioni ambientaliste e di volontariato, pastori, agricoltori e cacciatori, questi ultimi impegnati in veste di sentinelle contro i piromani.

Si è altresì discusso della prospettiva di un necessario ricambio generazionale e dell’opportunità di puntare su prospettive di sviluppo occupazionale, con un adeguamento degli organici (ad esempio già nell’attuazione del piano Aib). Temi sui quali Cgil, Cisl e Uil hanno esposto il proprio punto di vista, rivendicando una rinnovato impegno – ad ogni livello – per la forestazione, in un’ottica di programmazione e non più soltanto emergenziale, fornendo a tal proposito anche la disponibilità ad investire della questione le rispettive segreterie nazionali, per ottenere maggiori risorse e più attenzione sullo sviluppo occupazionale, anche da parte del Governo, dato che la carenza di personale nella forestazione calabrese renderebbe difficile l’attuazione del Piano Attuativo di settore. Inoltre dai sindacati è giunta la richiesta di dar forma ad un’articolata programmazione in materia, su base pluriennale.

Proposta accolta favorevolmente dall’Assessore Gallo, con l’impegno condiviso ad approntare una bozza di piano, da discutere in una nuova riunione, da convocarsi già nelle settimane a venire. (rcz)

Sapia (Fai Cisl): Bene attivazione del Dipartimento regionale dedicato alla Forestazione

Michele Sapia, segretario generale di Fai Cisl Calabria ha accolto positivamente «la scelta del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e della Giunta regionale di attivare un Dipartimento regionale dedicato alla forestazione calabrese, comparto che da anni è segnato dall’emergenza e da un costante, quanto inesorabile, svotamento del numero degli addetti e in cui, come continuiamo a sostenere, è necessario l’avvio di un ricambio generazionale».

Sapia, ricordando che «il settore forestale è asset strategico per una regione come la Calabria, prevalentemente montuosa, che vanta di importanti ricchezze naturali, uno straordinario patrimonio boschivo e paesaggistico ma segnata costantemente da dissesto idrogeologico e rischio idraulico», ha augurato buon lavoro a Domenico Pallaria, nuovo Dirigente Generale del Dipartimento Forestazione della Calabria, e cogliamo l’occasione per estendere gli auguri di buon lavoro anche ai nuovi dirigenti Salvatore Siviglia e Domenico Costarella, alla guida dei Dipartimenti Ambiente e Protezione Civile, settori strettamente connessi a quello forestale».

«Convinti dell’importanza strategica del dialogo nell’interesse del territorio, delle aree interne e del lavoro forestale calabrese – ha proseguito il segretario generale – sarà fondamentale continuare a coltivare il percorso di confronto regionale avviato con l’assessore all’Agricoltura e Forestazione Gianluca Gallo a sostegno di un comparto strategico per la Calabria e che indichiamo come Forestazione 2.0, anche in considerazione delle opportunità rappresentate dal Pnrr». 

«Per l’avvio di una Forestazione 2.0 – si legge nella nota sindacale – serviranno importanti azioni congiunte per programmare nuove strategie di tutela ambientale, rivisitare la legge nazionale 442/84 e così avviare un immediato quanto necessario ricambio generazionale finalizzato ad una maggiore cura del territorio, manutenzione delle risorse forestali, attività di rimboschimento e rafforzamento del servizio di antincendio boschivo (AIB)».

«I tempi sono maturi – ha concluso – per attuare pienamente quella che chiamiamo “rivoluzione verde”, promuovere sviluppo, sostenere la contrattazione regionale, coniugare e innovazione e occupazione. Insieme costruire un nuovo paradigma di forestazione, cioè il ruolo di vera industria della nostra regione, per il benessere ambientale, sociale ed economico della Calabria e in particolare per le future generazioni calabresi». (rrm)

Dalla Regione più di 1,5 mln per le infrastrutture di base delle aree rurali e forestali

Sono più di 1,5 milioni di euro la somma stanziata dalla Regione per le infrastrutture di base delle aree rurali e forestali. Nello specifico, sono 13 i Municipi calabresi ammessi al bando del Psr Calabria: Mileto, Montepaone, Crosia, Scalea, Santa Maria del Cedro, Bagnara Calabra, Mesoraca, Cirò Marina, Cinquefrondi, Rogliano, Sellia Marina, Montalto Uffugo, Oppido Mamertina.

«Si creano le condizioni per realizzare interventi infrastrutturali a vantaggio del comparto agro-silvicolo e potenziare la competitività delle aziende agricole» ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, spiegando che «attraverso questi fondi gli enti beneficiari saranno finalmente in condizione di poter contare su risorse destinate al miglioramento e potenziamento delle infrastrutture di base a servizio del mondo agricolo».

«Nello specifico – ha concluso – sarà possibile realizzare o mettere in sicurezza strade interpoderali o forestali e piste forestali carrabili, oltre che mettere mano all’elettrificazione delle aree agricole e forestali, spesso a elevato rischio di spopolamento».

Gli investimenti in questione saranno finalizzati anche al collegamento alla viabilità pubblica asfaltata, nonché a facilitare le operazioni selvicolturali, la gestione delle superfici forestali e la creazione di infrastrutture verdi, opere accessorie per la mitigazione degli impatti generati dagli stessi interventi.

La graduatoria è già disponibile sul sito istituzionale del Psr Calabria, all’indirizzo www.calabriapsr.it. (rcz)