Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria chiedono alla prossima Giunta impegni e nuove strategie per il territorio calabrese

Impegni e nuove strategie per il territorio calabrese e le future generazioni per la filiera agroalimentare-ambientale. È quanto hanno chiesto i segretari generali  Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa, e Uila Uil, Nino Merlino, auspicando che, con la nuova Giunta regionale si possa avviare «un percorso di confronto responsabile e produttivo, finalizzato a cogliere le opportunità previste dal Pnrr e a sostenere nuova occupazione e lavoro contrattualizzato».

I tre segretari, che hanno partecipato al confronto con i candidati regionali promosso da Cgil, Cisl e Uil Calabria lo scorso 20 settembre, hanno «apprezzato le idee e i riferimenti alla messa in sicurezza del territorio e alla lotta al dissesto idrogeologico, emersi in vari interventi».

le Segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, nel ricordare lo straordinario lavoro svolto dai lavoratori forestali, impegnati nella lotta agli incendi boschivi che quest’anno hanno distrutto vaste aree di bosco e messo in ginocchio molte comunità, hanno ribadito «che, se in Calabria si intende affrontare, con serietà, il tema del dissesto idrogeologico e della rivalutazione delle aree montane e rurali, c’è bisogno di valorizzare e sostenere il lavoro idraulico forestale con un immediato ricambio generazionale a tutela del territorio e delle comunità, con precise attività di prevenzione, rimboschimento, recupero della viabilità forestale e rafforzamento del servizio antincendio boschivo, assicurando ai lavoratori sia retribuzioni che contrattazione».

«Sottolineiamo – hanno precisato i sindacalisti – che il contratto integrativo regionale forestale scaduto nel lontano 2011 e siglato tra le parti a fine 2019 ad oggi resta non applicato. Su questo argomento ci attendiamo un approccio diverso e in discontinuità rispetto al passato»

«Mentre dal punto di vista delle risorse finanziarie per il settore forestale – hanno detto ancora – tante sono le difficoltà affrontate in questi anni, ma oggi le risorse previste dal Pnrr e quelle ulteriori comunitarie e statali per l’ambiente rappresentano vere opportunità di sviluppo e sicurezza per il territorio calabrese da non sprecare, ma da cogliere, tramite la programmazione e la pianificazione degli interventi, con il coinvolgimento diretto e più coordinamento degli Enti Gestori».

«Sarà fondamentale, anche – hanno detto ancora – riportare alla gestione ordinaria alcuni enti come l’azienda regionale Calabria Verde, commissariata da troppi anni a causa delle note vicende giudiziarie».

«Inoltre – hanno proseguito – è evidente la necessità di avviare un percorso di confronto regionale per valorizzare il ruolo dei Consorzi di bonifica a tutela del territorio e a servizio del settore agricolo, tramite una rivisitazione dell’attuale normativa prevista per il comparto della bonifica calabrese, recuperando ritardi e tagli degli ultimi decenni, procedendo all’ammodernamento delle reti e al completamento degli schemi irrigui per un ottimale utilizzo della risorsa idrica».

«Per un settore come quello agricolo, in continua evoluzione – hanno spiegato i sindacalisti – restano molte le sfide da affrontare per riaffermare l’importanza del lavoro agricolo ben retribuito. In agricoltura, sarà necessario proseguire nel percorso di confronto regionale avviato sul tema dello sfruttamento lavorativo agricolo, alla luce della Legge 199/2016 e, visto l’importante riconoscimento della “condizionalità sociale” nella nuova Pac, sarà indispensabile realizzare nuovi luoghi di confronto regionale per una giusta promozione dell’eticità, dal punto di vista del lavoro e della qualità dei prodotti e delle eccellenze dell’agroalimentare calabrese».

«Così come – hanno aggiunto – attraverso ulteriori investimenti e azioni sarà necessario sostenere, a favore del comparto agricolo calabrese, l’operatività e il rilancio dell’azienda regionale Arsac e delle professionalità presenti».

«In una regione con un importante litorale – hanno concluso – sarà, poi, strategico sostenere il comparto della pesca tramite il confronto regionale, per definire ulteriori opportunità per la tutela dell’ambiente marino, presidio dei borghi marinari, nonché valorizzare quelle eccellenze che nel tempo rappresentano tradizioni e sapori della nostra regione come la sardella, il “caviale calabrese” che da pochi mesi, con l’avvio in Calabria della campagna sperimentale, rappresenta un primo segnale positivo a favore della pesca artigianale, che necessita tuttavia di ulteriori investimenti e attività». (rcz)

Cannizzaro (FI): In arrivo 40 milioni di euro per forestazione

Il deputato di Forza ItaliaFrancesco Cannizzaro, ha reso noto che «sono in arrivo 40 milioni di euro per il territorio. Grande boccata d’ossigeno per il settore Forestazione ed essenziale mezzo per affrontare l’ennesimo persistente problema».

Cannizzaro, insieme a Roberto Occhiuto, infatti, hanno avanzato una mozione che ha portato al ripristino totale della dotazione finanziaria, inizialmente prevista per la Forestazione in Calabria, nel 2020 decurtata proprio di quei 40 milioni che adesso vengono riottenuti dopo mesi di battaglie politiche.

«L’approvazione al Decreto Governance Semplificazioni di un emendamento mio e del Capogruppo Occhiuto, con cui puntiamo a rendere più sicura la Calabria, è un grande risultato per tutta la Regione, ripetutamente messa alla prova dai cronici fenomeni naturali di cui la nostra terra soffre» ha spiegato il deputato reggino e responsabile per il Sud del Movimento azzurro.

Con questo emendamento sono state, infatti, reintegrate le risorse spettanti alla Calabria, necessarie per la sopravvivenza ed il futuro del comparto forestazione e per progetti di prevenzione e mitigazione dei rischi idraulico e idrogeologico. Le conseguenze del maltempo rischiano di essere ogni anno sempre più devastanti, rendendo necessario investire per contenere i rischi. 

«Non avremmo raggiunto l’approvazione dell’emendamento – ha detto ancora Cannizzaro – senza il colossale lavoro di mediazione svolto in Parlamento da Roberto Occhiuto, impegnato tanto sui tavoli romani quanto sul territorio calabrese. Fondamentale è stata anche l’intesa con l’attività regionale ottimamente portata avanti in questi mesi dall’assessore Gianluca Gallo, con il quale abbiamo iniziato questa battaglia nell’inverno scorso sull’asse Stato-Regione. Ma tutto ciò non sarebbe stato possibile se non grazie al provvidenziale intervento (ancora una volta) del ministro Mara Carfagna». 

«La sinergia istituzionale tra calabresi di Forza Italia colpisce ancora – ha concluso Cannizzaro – e questi risultati sono l’effetto straordinario del gioco di squadra, che denotano unità d’intenti, determinazione politica, impegno costante ed attenzione verso la propria Terra». 

Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore Gallo, che ha sottolineato come «i due deputati azzurri sono riusciti in un’impresa storica: evitare il perpetuarsi di uno scippo che avrebbe condotto al fallimento di un comparto fondamentale per la tutela del territorio e per lo sviluppo sociale ed economico dell’intera Calabria. Ad Occhiuto e Cannizzaro va dunque riconosciuto apprezzamento per quanto fatto perché maturasse una svolta positiva, pur tra mille difficoltà e consolidate diffidenze nei riguardi dei calabresi».

«In questi mesi, nel costante confronto coi sindacati, abbiamo fatto di tutto – ha concluso Gallo –, per salvaguardare l’equilibrio e la tenuta del comparto, adoperandoci altresì per trovare una soluzione a una scelta, quella assunta con la Legge di stabilità 2020, oggettivamente dannosa. Il lavoro parlamentare portato avanti da Occhiuto e Cannizzaro ha dato buoni frutti: saremo ora in condizione, finalmente, di andare oltre il presente e guardare con fiducia al futuro della Forestazione in Calabria». (rp)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: Risorse per dissesto idrogeologico siano usate per attività nel settore forestale

I Segretari generali regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila UilBruno Costa, Michele Sapia e Nino Merlino, insieme ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Calabria, Angelo SposatoTonino RussoSanto Biondo, hanno chiesto le risorse previste per la lotta al dissesto idrogeologico, 40 milioni, vengano utilizzate per quelle attività previste nel settore forestale tramite i lavoratori forestali calabresi.

La richiesta arriva nel corso dell’incontro unitario tra le segreterie, a cui hanno preso parte le Segreterie territoriali dei tre sindacati, dove si è discusso dei problemi della forestazione calabrese e lo stato di agitazione dei lavoratori.

Durante la riunione, sono state evidenziate proposte sindacali e analizzate le questioni che hanno determinato la decisione di proclamare lo sciopero generale di un settore strategico per la Calabria, come quello forestale: il recupero delle risorse statali cancellate per ben 40 milioni di euro dai Governi nazionali sin dal 2019; l’impegno della Giunta regionale per la copertura economica 2021 e relativa garanzia delle retribuzioni dell’anno in corso per i lavoratori forestali calabresi con la possibilità di svolgere tutte le attività previste; l’applicazione del contratto integrativo regionale forestale siglato nel lontano 2019 e ad oggi non recepito da ben due Giunte regionali; l’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro; l’urgenza di avviare e sostenere un immediato ricambio generazionale in un comparto che ogni anno si impoverisce di centinaia  di addetti, mettendo a rischio azioni fondamentali per la tutela del territorio e del bosco come il servizio Antincendio boschivo, attività di  prevenzione e lotta al dissesto idrogeologico, la mitigazione del rischio idraulico. 

Inoltre, è stato sottolineato che l’iniziativa unitaria prevista a Siderno per il 26 luglio, con la presenza dei tre Segretari generali confederali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, sarà l’occasione per ribadire le proposte del sindacato unitario su un comparto, quello della forestazione, in una regione con un territorio fragile e a forte rischio idrogeologico.

Per queste ragioni, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Calabria, con la piena condivisione e il sostegno delle Segreterie generali dei sindacati confederali calabresi, hanno deciso di mantenere alta l’attenzione e, in caso di assenza di risposte e concreti impegni sull’accoglimento delle sacrosante rivendicazioni avanzate, saranno impegnate ad organizzare lo sciopero generale dei lavoratori forestali calabresi, che sarà anticipato da assemblee sul territorio. I tre Segretari generali nazionali Landini, Sbarra e Bombardieri sostengono in pieno le proposte sulla forestazione calabrese, a proposito delle quali hanno avuto nei giorni scorsi un’interlocuzione con il Governo. (rcz)

Rota e Sapia (Fai Cisl): Pnrr opportunità per valorizzare multifunzionalità del lavoro forestale

Il «Pnrr è un’opportunità per valorizzare la multifunzionalità del lavoro forestale». È quanto hanno ribadito Michele Sapia, segretario generale Fai Cisl CalabriaOnofrio Rota, segretario generale Fai Cisl, nel corso dell’evento Forestazione 2.0. Proposte, sfide e opportunità per il benessere ambientale e sociale della Calabria. Insieme per le future generazioni, organizzato dalla Fai Cisl Calabria. 

Al convegno, moderato dal giornalista del “Corriere della Calabria” Danilo Monteleone, hanno partecipato anche  il Segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, i docenti Francesco Iovino (Università della Calabria) e Giuseppe Zimbalatti (Università Mediterranea di Reggio Calabria), la Sottosegretaria per il Sud e la coesione territoriale Dalila Nesci, gli assessori regionali Gianluca Gallo (Agricoltura e Forestazione) e Sergio De Caprio (Ambiente), il Responsabile nazionale “Aree Protette e Biodiversità” di Legambiente, Antonio Nicoletti e lo scrittore calabrese Francesco Bevilacqua

Per Sapia, infatti, «la nostra Regione è fragile sia economicamente che dal punto di vista idrogeologico. Per questo motivo è urgente avviare un piano di prevenzione, valorizzazione del lavoro forestale, cultura della pianificazione e non dell’improvvisazione».

«Siamo convinti – ha spiegato – che serva un Piano straordinario regionale di manutenzione, rimboschimento e prevenzione per il territorio, con l’istituzione di una cabina di regionale e il rafforzamento del servizio Aib. E proprio per questo è importante superare la legge 442/84, che impedisce nuove assunzioni. Il ricambio generazionale, in questo comparto, è urgente: per creare posti di lavoro, salvaguardare l’ambiente e evitare lo spopolamento delle zone interne. È assurdo pensare di fare manutenzione e prevenzione, con poche migliaia di lavoratori forestali, con una media di età superiore ai 59 anni, in un territorio tra i più fragili d’Italia e con un alto indice di boscosità».

Significativi anche i dati sul consumo di suolo in Calabria. Nel 2019 sono scomparsi 76mila ettari, più del 5% del suolo regionale, con la conseguente perdita di materia prima legnosa di 20mila metri cubi (tra il 2012 e 2019).  

“Il Pnrr – ha spiegato Onofrio – sarà prezioso per investire sulle nostre infrastrutture, ma soprattutto bisogna che tutti comprendano la centralità della nostra infrastruttura verde per eccellenza, cioè i nostri boschi e foreste, per questo cantieri forestali e consorzi di bonifica devono essere una leva per nuova occupazione e lavoro di qualità. La stessa Organizzazione Mondiale del Lavoro ha recentemente individuato nei green job e nella rural economy settori chiave tra quelli in grado di generare in futuro posti di lavoro».

«Su questo tema, come sindacato – ha proseguito – continuiamo anche a presidiare la trattativa per il rinnovo del Ccnl di comparto, scaduto da oltre 9 anni e il ripristino delle risorse statali, a favore del settore forestale calabrese, che ha subito un taglio di 40milioni di euro. Oggi le vere sentinelle del dissesto idrogeologico sono i lavoratori forestali e della bonifica. Quindi, per realizzare un vero progetto ambientale per il Paese bisogna saper valorizzare questi lavoratori, il resto sono solo parole».

Le conclusioni sono state affidate al Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che ha dichiarato: «La forestazione è un settore centrale per l’economia complessiva della Calabria, per la tutela del territorio e dell’ambiente. Per questo occorrono investimenti adeguati e coerenti da parte dello Stato e della Regione per salvaguardare e potenziare l’occupazione, completando e costruendo le necessarie infrastrutture per tutelare il territorio dal rischio idrogeologico. Ma soprattutto bisogna fare un grande piano di formazione rivolto ai giovani e per gli addetti di questo settore».

«La forestazione – ha proseguito Sbarra – è una grande opportunità per la Calabria, ma è una sfida per tutto il nostro Paese perché costruire le condizioni per il benessere ambientale e sociale significa sostenere anche la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, proteggendo il futuro del nostro pianeta e delle future generazioni, che è quello che ci ha chiesto anche Papa Francesco nella sua Enciclica Laudato Si’». (rvv)

 

Il convegno della Fai Cisl sulla ‘Forestazione 2.0’

Domani pomeriggio, a Vibo Valentia, alle 15.30, all’Hotel 5o1, è in programma il convegno dal titolo Forestazione 2.0. Proposte, sfide e opportunità per il benessere ambientale e sociale della Calabria. Insieme per le future generazioni…, organizzato dalla Fai Cisl Calabria.

«Abbiamo inteso mettere al centro di questa iniziativa – afferma in una nota Michele Sapia, Segretario generale della Fai Cisl regionale – il valore del benessere ambientale e sociale che in Calabria necessita di investimenti cogliendo opportunità e affrontando insieme le prossime sfide. Un incontro sindacale per discutere, socializzare idee, proposte e azioni per il sistema ambientale-forestale calabrese, che ha bisogno di impegni, risorse finanziarie, ricambio generazionale e contrattazione.

La nostra regione – continua Sapia – fragile sia economicamente che dal punto di vista idrogeologico, ha bisogno di più prevenzione, programmazione e pianificazione considerando alcune priorità nell’ottica di una green economy. Con questa iniziativa intendiamo porre l’accento sul valore del bosco e del lavoro forestale. Siamo convinti che serva un Piano straordinario regionale di manutenzione, rimboschimento e prevenzione per il territorio, la comunità calabrese e in particolare per le future generazioni».

«Per questi motivi – conclude il Segretario generale di Fai Cisl Calabria – abbiamo inteso organizzare un confronto sindacale con esponenti della politica nazionale e regionale, dell’associazionismo e della cultura, in modo da dare all’iniziativa un respiro ampio, multidimensionale e ricco di stimoli».

Ai lavori, che saranno moderati dal giornalista del Corriere della Calabria, Danilo Monteleone, parteciperanno il segretario generale Fai Cisl, Onofrio Rota, il segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, i docenti Francesco Iovino (Università della Calabria) e Giuseppe Zimbalatti (Università Mediterranea di Reggio Calabria), la sottosegretaria per il Sud e la coesione territoriale Dalila Nesci, gli assessori regionali Gianluca Gallo (Agricoltura e Forestazione) e Sergio De Caprio (Ambiente), il responsabile nazionale “Aree Protette e Biodiversità” di Legambiente, Antonio Nicoletti e lo scrittore calabrese Francesco Bevilacqua. Le conclusioni saranno del Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra(rvv )

Cgil, Cisl e Uil Calabria in piazza il 22 giugno a sostegno del comparto idraulico-forestale

È per martedì 22 giugno, che Flai CgilFai CislUila Uil Calabria hanno indetto una mobilitazione regionale a favore del comparto idraulico-forestale, a partire dalle 9.30 in Cittadella Regionale.

mobilitazione 22 giugno sindacati

«Saremo con le lavoratrici e i lavoratori – hanno dichiarato in una nota congiunta i segretari generali regionali di Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Bruno Costa, e Uila Uil, Nino Merlino – per chiedere più risorse finanziarie e investimenti per il settore forestale calabrese; per dire basta ai tagli alla forestazione in una regione troppo fragile che necessita di più lavoro e più sicurezza, perché in una regione prevalentemente montuosa è necessario garantire le giuste risorse e attività di manutenzione e tutela delle risorse ambientali-forestali; per l’avvio del servizio Antincendio boschivo e di tutte le attività previste nel Piano Attuativo regionale 2021».

«L’iniziativa regionale del 22 giugno – hanno proseguito i tre sindacalisti – ha lo scopo di sollecitare ancora una volta le istituzioni, i parlamentari eletti in Calabria, il Governo e la Giunta regionale a recuperare il taglio delle risorse operato sin dal 2019 dal Governo nazionale, assicurare le retribuzioni e la possibilità di svolgere le loro attività ai lavoratori forestali calabresi, garantire un ricambio generazionale nel comparto. Chiediamo al Governo di integrare nel decreto Sostegni bis le risorse finanziarie decurtate per il settore e alla Giunta regionale un ulteriore impegno per la copertura economica 2021».

«Sono necessari – hanno detto ancora – più responsabilità e investimenti per recuperare silenzi e inerzie. Non si può ignorare che il settore forestale calabrese è un comparto strategico per il territorio e le comunità. Chiediamo, perciò, garanzie retributive e l’applicazione del contratto regionale scaduto nel 2011, siglato nel lontano 2019, ma ad oggi non recepito anche da questa Giunta regionale. Saremo in piazza assieme alle lavoratrici e ai lavoratori per ribadire il valore della sicurezza sui cantieri forestali e nella campagna di servizio Antincendio boschivo appena iniziata. Ma chiediamo più investimenti per avviare il turn over nel settore forestale calabrese, che si sta svuotando».

«Servono – hanno evidenziato – un impegno comune e più azione, meno buoni propositi: il 22 giugno saremo in piazza per chiedere alla politica e alle istituzioni impegni verso il lavoro forestale di oggi e di domani. Siamo preoccupati per il presente e il futuro del settore forestale: il 22 giugno saremo insieme alle lavoratrici e ai lavoratori per sostenere il comparto idraulico-forestale calabrese e ribadire l’importanza di tre parole chiave per le federazioni regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: lavoro, sicurezza, contrattazione». (rrm)

Accordo tra Regione e Università Mediterranea per valorizzare percorso formativo in Scienze Forestali

È stato sottoscritto, tra il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e l’azienda Calabria Verde, un accordo che «intende valorizzare il percorso formativo e multidisciplinare attivo presso il corso di laurea in Scienze forestali e ambientali».

L’accordo, sottoscritto dal direttore del Dipartimento di Agraria, Giuseppe Zimbalatti e dal commissario di Calabria Verde Giuseppe Oliva, e i cui referenti saranno i prof. Giuseppe Bombino, Giuseppe Modica e Andrea Proto, «punta a un complessivo innalzamento delle competenze del personale che opera presso l’ente strumentale della Regione nel campo dello sviluppo sostenibile del territorio montano, della protezione dell’ambiente e delle foreste, della valorizzazione delle risorse naturali e della biodiversità, del paesaggio e della sicurezza idrogeologica».

«La collaborazione instaurata – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo – consentirà di perseguire un’azione di sistema a supporto del comparto forestale in Calabria, più in generale a livello del Mediterraneo, attraverso l’affinamento delle competenze del personale di Calabria Verde che, come noto, svolge un servizio essenziale nella gestione del cospicuo patrimonio forestale calabrese».

«Inoltre – ha aggiunto – questa imprescindibile collaborazione con i corsi di studio in Scienze forestali e ambientali del dipartimento di Agraria può rappresentare anche un motore propositivo di programmi e progetti di attività, di rilevanza strategica e coerenti con gli obiettivi della tutela e valorizzazione del patrimonio forestale, in grado di attrarre risorse esterne per il raggiungimento dei risultati attesi e il loro efficace trasferimento su ampia scala».

Secondo il commissario straordinario di Calabria verde, Giuseppe Oliva, «è essenziale sviluppare ogni relazione per incentivare e favorire il percorso di qualificazione del personale di Calabria verde anche nell’ottica di promuovere piani, programmi e strumenti di tutela e valorizzazione del patrimonio forestale, naturalistico e ambientale. Pertanto, la collaborazione avviata costituisce una piattaforma di intenti istituzionali volta a supportare le strategie di sviluppo e le politiche della montagna, valorizzando le indispensabili competenze offerte dall’ampia offerta formativa del corso di laurea in Scienze forestali e ambientali; dall’altra parte, essa intende potenziare la prospettiva di un’efficace tutela e valorizzazione di un patrimonio forestale di inestimabile valore naturalistico e socio-economico». (rcz)

Aperti i termini per le domande di riconferma delle misure a superficie forestali

Si possono presentare, entro il 17 giugno, sul portale Sian, le domande di riconferma delle misure a superficie forestali.

Lo comunica l’assessorato regionale all’Agricoltura, guidato da Gianluca Gallo.

«Le misure in questione – spiega una nota dell’assessorato – riguardano tre trascinamenti delle passate programmazioni dei fondi comunitari, ovvero la ex 221 del Psr Calabria 2007/2013 “Primo imboschimento dei terreni agricoli” (anno d’inizio impegno 2016, anno di fine impegno 2030); la ex 223 “Imboschimento di terreni non agricoli” (anno d’inizio impegno 2016, anno di fine impegno 2021); la Reg. 2080/92 “Primo imboschimento di terreni agricoli” (anno d’inizio impegno 2002, anno di fine impegno 2021). Inoltre, rispetto alla programmazione attuale, sarà possibile chiedere il sostegno per la misura 8 “Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste”, intervento 8.1.1 “Imboschimento e creazione di aree boscate” (inizio impegno 2021, fine impegno 2025)».

«Le domande – si precisa –potranno essere presentate entro il 17 giugno 2021, oppure comunque nell’arco dei successivi venticinque giorni di calendario, in tal caso con l’applicazione delle penalità fissate nella circolare Arcea n. 5 del 24 marzo 2021».

«L’imboschimento delle superfici agricole e non agricole – ha commentato l’assessore Gallo – è una pratica forestale vitale per una regione come la Calabria, ricca di foreste di pregio. L’apertura dei termini per richiedere i pagamenti consentirà ai beneficiari del Psr di portare avanti le attività finalizzate alla tutela ed allo sviluppo dell’inestimabile patrimonio forestale regionale che, attraverso le risorse comunitarie, deve essere preservato e valorizzato». (rcz)

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: Definito documento regionale di proposte per forestazione

Avviare un percorso unitario per superare l’attuale situazione di stallo per il settore forestale regionale, che subisce scarsa attenzione da parte dei governi nazionali, come dimostrato anche nell’ultima Legge di stabilità che ha ridotto le risorse per questo settore, con un taglio di 40 milioni di euro. È quanto è emerso dalla riunione degli esecutivi di Fai CislFlai CgilUila Uil, che hanno anche definito documento regionale di proposte per la forestazione. 

Le Federazioni regionali sostengono «come sia, invece, fondamentale garantire le risorse statali e regionali per il settore forestale calabrese e avviare un immediato ricambio generazionale nel comparto, sostenendo la tutela del territorio e dell’ambiente». 

Sono dieci le rivendicazioni definite dalle Federazioni regionali per il comparto forestale calabrese, che saranno anche discusse con gli addetti forestali tramite l’organizzazione di tre attivi unitari in videoconferenza, e successivamente saranno organizzati presidi davanti a tutte le Prefetture calabresi, che si svolgeranno il prossimo 24 aprile e non si escludono ulteriori iniziative in caso di carenza di confronto rispetto alla piattaforma sindacale, rivendicazioni sindacali e di nuovi percorsi per il settore. 

La riunione degli Esecutivi unitari ha, inoltre, evidenziato il bisogno di risorse finanziarie, progettazione e confronto regionale, per la definizione di un nuovo percorso di ricambio generazionale per il settore, a tutela del bosco, della montagna e del territorio, cogliendo anche le opportunità del Recovery Fund, in un contesto dove la salvaguardia e il benessere ambientale sono fattori necessari, in una regione prevalentemente montana. 

La nota sindacale evidenzia l’importanza di ripristinare le risorse decurtate dal Governo nazionale, fare chiarezza sull’attuale situazione finanziaria del settore, sostenere l’importanza della contrattazione ai vari livelli e, in particolare, l’urgenza del recepimento del Contratto Integrativo regionale del settore, siglato nel dicembre 2019, la risoluzione delle varie questioni che interessano molti lavoratori forestali, in particolare dell’Azienda Calabria Verde, compreso il superamento del commissariamento. 

Infine, è stata ribadita la necessità di riavviare in sicurezza i lavori nei cantieri forestali regionali, laddove non sono stati registrati casi di contagio e che, attualmente, non si trovano in territori posti in zona rossa.

Queste alcune delle priorità indicate dal sindacato unitario, che dovranno essere affrontate con impegno e responsabilità. (rcz)

La Regione ha approvato il programma di sviluppo per la forestazione

La Regione Calabria, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, ha approvato il “Programma regionale per le attività di sviluppo nel settore rurale e per la gestione delle foreste regionali anno 2021-2022”.

Su indicazione dell’assessore all’Ambiente, Sergio De Caprio, è stata anche approvata la delibera per il riconoscimento dell’oliva bianca (pianta “olea europea”, varietà “leococarpa”) «come albero di interesse regionale della Calabria e segno di pace e fratellanza tra i popoli».

Con lo stesso atto, è stato deciso di promuovere una collaborazione con l’Arsac «per la realizzazione di una specifica attività di riproduzione agamica del patrimonio genetico rinvenuto nei territori dei principali areali olivicoli calabresi».

Inoltre, la delibera stabilisce di definire, con un successivo atto, un rapporto di collaborazione con la Conferenza episcopale calabra «per garantire continuità e tramandare alle generazioni future la tradizione dell’uso dell’olio derivante dall’oliva bianca». (rcz)