Nel silenzio la prima piazza in Italia dedicata a Francesco Samengo

di FRANCESCO RAOA Cittanova è stato  inaugurato il primo Parco giochi in Italia alla memoria di Ciccio Samengo, ma a quanto pare l’Amministrazione Comunale non ha reputato opportuno indicare sulla targa chi è stato il nostro conterraneo, cosa ha fatto nel corso della sua vita e come ha saputo rappresentare nel mondo la sua generosità e la profonda sensibilità, espressa con l’intento di promuovere quell’idea a lui cara secondo la quale «realizzare un mondo migliore significhi innanzitutto prendersi cura dei più vulnerabili e indifesi, in particolare dei bambini, senza lasciare indietro nessuno». 

Per un senso di profonda riconoscenza, gratitudine e stima nei confronti del compianto dr. Samengo, reputo doveroso replicare all’articolo pubblicato da Approdo Calabria, mediante il quale è stata annunciata la suddetta inaugurazione, apportando alcune puntualizzazioni e una proposta.

Francesco Samengo, per tutti gli amici chiamato affettuosamente Ciccio, era nato a Cassano allo Jonio il 12 agosto del 1939. Laureatosi in Economia e Commercio e iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e dei Revisori Contabili, ha ricoperto nell’arco degli anni importanti ruoli manageriali ed apicali in numerose aziende pubbliche. Contemporaneamente, con semplicità e lungimiranza, è stato impegnato nel mondo del volontariato per l’Unicef divenendo prima componente del Consiglio Direttivo, dal 2001 ha  ricoperto la Carica di Presidente del Comitato Regionale della Calabria e infine,  nel 2018,   Presidente nazionale dell’Unicef.

Purtroppo, il 9 novembre del 2020, a causa del Covid-19, è venuto a mancare dopo una breve degenza allo Spallanzani di Roma, lasciando un enorme patrimonio di esempi e importantissimi obiettivi raggiunti. Nel corso dei due anni che lo hanno visto impegnato alla guida dell’Unicef non vi è stata circostanza e occasione per le  quali  Samengo si sia risparmiato nell’esprimere le doti umane e professionali riconducibili a quella Calabresità che ne hanno contraddistinto il suo operato. 

Tra le importantissime iniziative portate a termine in Calabria vi sono: la stipula dei protocolli d’intesa con i due Tribunali per i minorenni dei distretti di Reggio Calabria e Catanzaro; gli accordi con le Prefetture; le intese con le Università della Calabria e Mediterranea di Reggio Calabria; le Convenzioni stipulate con il Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, con vari Ordini professionali, con l’Ufficio Scolastico regionale e con il Coni. Tutto ciò, di volta in volta, è stato frutto di un lavoro condotto da Francesco Samengo con puntuale attenzione e con una visione tesa a generare fattivamente la funzione della “rete istituzionale” mediante la quale si potesse mettere al riparo da nuove devianze il futuro dei giovani  guardando sempre con forte attenzione la crescente diffusione dei potenziali rischi causati della povertà educativa, dalla marginalità sociale e da una crescente povertà economica, circostanze presenti nei territori del Meridione e sempre più incombenti sul il futuro dei nostri giovani.

Scrivo queste puntualizzazioni perché leggendo il comunicato stampa diffuso dalla stessa Amministrazione Comunale per l’occasione e visionando la targa scoperta all’atto dell’inaugurazione, è stata fatta passare come notizia l’inaugurazione del parco giochi, mentre sono state messe in secondo piano le motivazioni utilizzate a suo tempo per ottenere il nulla osta dalla Prefettura di Reggio Calabria, atto necessario per poter procedere all’intitolazione del parco giochi con l’intento di rendere omaggio ad un nostro illustre conterraneo in luogo dove i bambini trascorreranno il loro tempo per giocare insieme.

Nell’allora Delibera di Giunta, le motivazioni che portavano all’approvazione dell’atto, sono state: «Ad un figlio della nostra Calabria che nel corso della sua vita ha saputo trasformare la bellezza dell’altruismo e della disponibilità in amore ed impegno quotidiano, intravedendo negli adolescenti l’entusiasmo da difendere ed un futuro da sostenere». Nulla di tutto ciò è stato riportato, né nel comunicato stampa né sulla targa. Inoltre, pur essendoci state interlocuzioni con il mondo Unicef e con gli stessi familiari del defunto Samengo, anticipando l’avvio di tale iniziativa, perché non si è pensato di invitare alla cerimonia d’inaugurazione i familiari ed i rappresentanti de “Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia” trasmettendo la sensibilità di Cittanova ai familiari ed a tutto il mondo Unicef? 

Forse saranno state le stesse motivazioni che non hanno tenuto in considerazione la proposta allora illustrata in più occasioni, volta ad avviare l’intero percorso previsto per far accedere Cittanova tra quei Comuni riconducibili all’iniziativa promossa proprio dall’Unicef e denominata “Città Amiche dei Bambini e degli Adolescenti”? Proprio in quella proposta poteva esserci una via facilmente percorribile per ottenere un duplice risultato: da una parte si avviava un percorso culturale mediante il quale, partendo proprio dai bambini e coinvolgendo i genitori, sarebbe stato possibile mettere in atto una serie di attività virtuose per tale ambito.

Dall’altra, indirizzando l’operato della Giunta, della Commissioni consiliari afferenti e quindi del Consiglio Comunale ad una operatività ben definita e codificata  dallo stesso manuale, sarebbe stato possibile implementare una progettazione specifica sui servizi per l’infanzia e attraverso un sistema di welfare generativo avviare anche opportunità occupazionali finalizzate anche al superamento del pericolosissimo paradosso indotto dalla crescente fase di povertà dovuta in parte alla disoccupazione, molto spesso riversata forzatamente dai genitori anche sui  bambini sin dalla loro tenerissima età. 

Eppure, appare ormai ridondante la ricorrente affermazione promossa nelle varie occasioni pubbliche mediante la quale Cittanova vuole affermarsi nel contesto territoriale come luogo di Cultura. Ma con queste premesse, siamo sicuri che sia possibile continuare ad affermare ciò? Vi è un’altra domanda che sorge spontanea: basta il taglio del nastro, una fotografia e un comunicato stampa per fare Cultura? Credo proprio di no. La Cultura è fatta di contenuti, azione, coinvolgimento e senso di appartenenza. Sentimenti che nelle varie occasioni di confronto avverto venir meno. 

Quando il contenuto della notizia non riporta la valenza portante dell’evento, le iniziative sono destinate ad essere vuote e la scarsa presenza dei Cittadini è un dato di fatto non condannabile da nessuno. Vi è infine un’ultima curiosità e una proposta che mi hanno indotto a scrivere questa replica: tra i giochi installati nel “Parco Giochi Francesco Samengo” è stata installata qualche giostrina per i bambini con ridotta mobilità? Vengo alla proposta, rivolgendomi all’Amministrazione Comunale e al sindaco in particolare, certo che la loro non sia stata una disattenzione malevola: perché non ultimare il parco giochi con altre giostrine e poi inaugurarlo con tutti i “crismi” il prossimo 12 agosto, invitando ufficialmente i familiari del compianto Ciccio Samengo, una rappresentanza dell’Unicef e riportando sulla targa quelle informazioni oggi mancanti?  

Infine, si consideri che proprio in quel giorno, oltre ad essere la data di nascita del nostro illustre conterraneo, sarà anche il 405° compleanno di Cittanova e quanti parteciperanno all’evento potranno apprendere e comprendere quell’impegno profuso nel tempo per garantire ai bambini ed ai giovani il diritto di giocare, divertirsi e conoscere da vicino la storia di ha desiderato la loro felicità, anche senza averli mai conosciuti e incontrati. Anche questa sarà Cultura utile ai nostri giovani e soprattutto al nostro tessuto sociale. (fr)

 

Il Comitato Provinciale dell’Unicef Cosenza ricorda il presidente Francesco Samengo

A distanza di un anno dall’improvvisa scomparsa, il Comitato Provinciale dell’Unicef Cosenza ricorda, «con grande stima e affetto, la figura e l’impegno per la difesa dei diritti dei minori» di Francesco Samengo, presidente di Unicef Italia.

«Da volontario prima e da presidente regionale e nazionale poi – ha sottolineato la presidente Monica Perri – non ha mai fatto mancare l’entusiasmo, l’apporto di idee, la concretezza dell’azione, la capacità di fare rete e di coinvolgimento delle istituzioni e della comunità verso la missione principale dell’organizzazione internazionale: la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, il prendersi cura dei più indifesi e vulnerabili».

Da Presidente del Comitato Regionale della Calabria per l’Unicef riuscì a svilupparne l’azione sui territori con risultati eccellenti, sia in termini di raccolta di fondi utili a sostenere i progetti dell’Unicef nei paesi in ritardo di sviluppo che di sensibilizzazione ai temi della diffusione dei contenuti e della applicazione concreta dei principi fondanti la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

A tutti i livelli si adoperò per la realizzazione dei programmi di solidarietà attraverso protocolli d’intesa con i Tribunali per i minori ed i Garanti regionali per l’Infanzia e l’Adolescenza, accordi con le Prefetture provinciali, intese con il mondo scolastico ed universitario, convenzioni con le Associazioni di Categoria e Ordini professionali, con il mondo sportivo.

«Da persona illuminata, tenace, competente – ha proseguito la presidente del Comitato provinciale Unicef di Cosenza – ha avviato numerosi progetti e importanti partnership con stakeholders locali e nazionali. La sua nomina a presidente nazionale dell’Unicef, avvenuta nel 2018, fu il giusto riconoscimento ad una vita dedicata ai temi del sociale e ad una sensibilità indiscussa che ha saputo trasformare in servizio in favore delle comunità».

«Legatissimo alla sua città natale, Cassano allo Ionio ed alla Calabria tutta – ha proseguito – il presidente Samengo, trasferitosi a Roma per gli incessanti impegni di lavoro, si è attivato su più fronti anche per il riscatto della sua terra, da posizioni manageriali di primo piano. Nell’abbracciare idealmente i familiari tutti ed in particolare il figlio Alfonso, vice direttore di Rai Parlamento e l’amato nipote Francesco, il Comitato provinciale di Cosenza si impegna a raccoglierne l’eredità di affetto continuandone l’impegno e saluta con soddisfazione la proposta del Comune di Cassano allo Ionio di intitolare alla sua memoria un parco giochi, dove tanti bambini potranno giocare felici e sorridenti, imparando a crescere insieme». (rcs)

Leggi anche il ricordo di Pino Nano

Un parco giochi intitolato a Francesco Samengo

 A Cassano Allo Ionio, in Calabria, il Parco giochi per bambini avrà il suo nome “Parco Francesco Samengo”. La proposta è del sindaco del paese natale dell’ex Presidente di Unicef Italia, Giovanni Papasso, che vuole così rendere onore ad uno dei figli più illustri di Cassano. Nel cuore di Unicef Italia rimane invece forte il ricordo della sua presenza e del suo carisma.

di PINO NANO – Esattamente un anno fa un grave lutto colpiva la grande famiglia di UNICEF-Italia. Il 9 novembre 2020 il Covid si porta via anche Francesco Samengo, Presidente di Unicef Italia, per lunghissimi anni manager di stato ai vertici di consigli di amministrazione e di società di primissimo livello nel panorama dell’economia italiana. Era stato ricoverato all’ospedale Spallanzani per aver contratto il Covid.

“È stato per tutti una guida sicura – scrive l’Unicef dando la notizia della sua scomparsa – un esempio di abnegazione e instancabile costanza, uno sprone a dare sempre il meglio di noi nel perseguire la causa dei diritti dei bambini in Italia e nel mondo. In prima linea nella difesa dei diritti dei bambini e dei giovani in Italia e nel mondo, Francesco Samengo si è sempre distinto per l’enorme sensibilità e la ferma convinzione che realizzare un mondo migliore significhi innanzitutto prendersi cura dei più vulnerabili e indifesi, in particolare i bambini, senza lasciare indietro nessuno. Nei due anni del suo incarico ha guidato l’organizzazione con grande impegno, passione e un’incessante dedizione”.

Tra le dichiarazioni di ricordo più commoventi, in quelle ore, quella dell’allora Capo della Polizia Prefetto Franco Gabrielli che affida alle agenzie di stampa un messaggio di “commossa vicinanza ai familiari e a tutto il comitato Unicef, a cui ci legano anni di consolidato rapporto istituzionale e umano, accomunati da un unico obiettivo per il bene dei più indifesi”.

I funerali – il Presidente Francesco Samengo aveva appena compiuto 81 anni – si sono poi svolti la mattina dell’11 novembre, a Roma, nella Basilica di San Francesco a Ripa in Trastevere, quartiere dove il Presidente dell’Unicef e la sua famiglia ormai vivevano da lunghissimi anni.

Ma è una tragedia dietro l’altra per la famiglia. Venti giorni più tardi, infatti, il 29 novembre 2020, muore anche sua moglie, anche lei ricoverata come lui per Covid all’Ospedale Spallanzani di Roma.

A distanza di un anno esatto dalla sua morte nella Sede istituzionale di Unicef Italia ci ricordano come “Francesco Samengo e l’Unicef fossero in realtà una cosa sola. Sempre, comunque e dovunque”.

Era il 25 luglio del 2018 il giorno in cui Francesco Samengo diventò Presidente di Unicef, eletto dal nuovo Consiglio Direttivo riunitosi per la prima volta a Roma, alla presenza del notaio Vincenzo Lino, e che poi sarebbe dovuto rimanere in carica fino al 2022.

In quella stessa riunione su espresso desiderio di Francesco Samengo Paolo Rozera era stato riconfermato Direttore generale e Carmela Pace nominata Vice Presidente del Comitato. Ma del Consiglio Direttivo, nominato dall’Assemblea lo scorso 7 giugno, fanno parte anche personalità di altissimo valore come Walter Veltroni, Alberto Baban, Eleonora Baltolu, Brunello Cucinelli, Matteo De Mitri, Ginevra Elkann, Giovanni Malagò, Anna Miccoli, Carmela Pace, Claudia Sella, Patrizia Surace, e Diego Vecchiato.

Forte, diretto, e pieno di commozione il discorso di insediamento che il nuovo Presidente Francesco Samengo tiene all’Assemblea Generale, interamente dedicato ai bambini che nel mondo ogni giorno muoiono di fame.

“Oggi, come ogni giorno – esordisce il Presidente Samengo – 7.000 neonati moriranno prima di compiere il loro primo mese di vita. È a loro che va il mio primo pensiero”.

“Come UNICEF – aggiunge il Presidente – lavoreremo affinché ogni mamma e ogni bambino, soprattutto i più vulnerabili, ricevano assistenza sanitaria di qualità a prezzi accessibili. Lavoreremo anche per aiutare i 200 milioni di bambini colpiti nel 2017 da malnutrizione cronica e acuta. Il mio impegno, inoltre, sarà rivolto ad assicurare i diritti di tutti i bambini che vivono in Italia, molti dei quali ho incontrato in decenni di appassionato impegno come volontario. Tenendo come riferimento la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza -dice ancora Samengo- vogliamo costruire un mondo più a misura di bambina e di bambino”.

All’Unicef Francesco Samengo ha dedicato le sue migliori energie, e forse il meglio della sua esperienza politica, perché dal giorno della sua nomina l’Unicef era diventata la sua unica vera casa, la sola vera mission che davvero contasse per lui, il solo unico obiettivo importante della sua vita futura, a parte l’amore smisurato che aveva e che ostentava per il “suo piccolo principe”, Francesco, figlio di Alfonso e unico nipote della famiglia.

L’Unicef – ricordano oggi i suoi assistenti più diretti – “era per lui motivo di orgoglio, di amore e di solidarietà per i più deboli, di rivalsa sociale per tutto quello che da politico di primissimo piano magari da giovane lui non era riuscito a fare, e non per colpa sua. L’Unicef, per lui, era l’ennesima maniera di rendersi utile agli altri, forse l’ultima, e non a caso il giorno dei suoi funerali insieme alle massime autorità istituzionali ha voluto esserci presente anche il ministro Vincenzo Spadafora, che all’Unicef era praticamente cresciuto insieme a lui”.

Calabrese di Cassano Allo Ionio (CS), dove era nato il 12 agosto 1939, Francesco Samengo viveva a Roma ormai da moltissimi anni. Volontario dell’UNICEF da oltre 20 anni, era già stato componente del Consiglio Direttivo dell’organizzazione. Dal 2001 ha ricoperto la carica di Presidente del Comitato Regionale della Calabria per l’UNICEF riuscendo, grazie alle sue doti relazionali e organizzative, a sviluppare e incrementare l’azione dell’UNICEF rendendola sempre più capillare attraverso risultati straordinari sia dal punto di vista dell’advocacy che della raccolta fondi A titolo di esempio si menzionano protocolli d’intesa con i due Tribunali per i minorenni dei distretti di Reggio Calabria e Catanzaro, gli accordi con le Prefetture provinciali, le intese con le Università della Calabria e Mediterranea di Reggio Calabria, le convenzioni stipulate con il Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, con vari Ordini professionali, con l’Ufficio Scolastico regionale, con il CONI. Laureato in Economia e Commercio, iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e dei Revisori Contabili, ha ricoperto importanti ruoli manageriali ed apicali in numerose aziende pubbliche, negli ultimi anni: Vicepresidente di Sviluppo Italia SpA (2003-2006), Presidente di Sviluppo Italia Engineering (2003-2009), Presidente dell’Istituto Sviluppo Agroalimentare – ISA (2004-2006), Presidente di Invitalia Reti (2008-2011), Presidente di Invitalia Attività Produttive (2011/2014).Il 25 luglio 2018 è stato quindi nominato Presidente del Comitato Italiano per l’UNICEF, incarico che avrebbe ricoperto fino al giugno 2022.

Un anno fa il Presidente di Unicef Italia Francesco Samengo se ne è dunque andato via per sempre, e se ne è andato da solo come se ne sono andati e se ne vanno tutti i malati di Covid in Italia, senza avere il tempo di salutare nessuno, senza rendersi conto di nulla, e soprattutto senza rendersi conto di quanto il virus ad un certo punto della propria vita possa essere davvero così aggressivo e letale.

Mentre stiamo per andare in macchina dal comune di Cassano Allo Ionio giunge notizia della proposta ufficiale avanzata dal sindaco Giovanni Papasso al Prefetto di Cosenza – perché così la prassi vuole –: “Intitoliamo a Francesco Samengo il nostro Parco Giochi ubicato sulla Tangenziale ex Stazione del Comune di Cassano all’Ionio”, con una motivazione che racchiude quella che era stata la stagione finale del Presidente di Unicef Italia: “Per rendere onore – spiega Giovanni Papasso – ad una figura prestigiosa, che ha dedicato un lungo periodo della sua vita ad attività di volontariato, in particolare a sostegno di iniziative per migliorare le condizioni di vita dei bambini nel mondo”. (pn)

Al Santuario di San Francesco di Paola si ricorda il presidente Unicef Francesco Samengo

Questo pomeriggio, Padre Francesco Tresibonda, correttore Provinciale dell’Ordine dei Minimi, nel corso della Santa Messa prevista alle 17 al Santuario Regionale di San Francesco di Paola, il presidente Unicef, Francesco Samengo e la consorte Vilma Campana, recentemente scomparsi.

La Messa si potrà seguire in diretta sulla pagina FB del Santuario Regionale San Francesco di Paola e sul canale Youtube.

«Pregheremo – si legge nella pagina Facebook del Santuario – anche per tutte le vittime del Coronavirus e per le loro famiglie. Collegatevi e pregate con noi!». (rcs)

CATANZARO – Il cordoglio del sindaco Abramo per la scomparsa di Francesco Samengo

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Samengo, presidente di Unicef Italia.

«Francesco Samengo è stato uno dei migliori “ambasciatori” che la Calabria potesse mai avere – ha dichiarato il primo cittadino, rivolgendo – un abbraccio commosso alla famiglia».

«Mi spiace che la nostra terra abbia perso un gentiluomo di questo spessore – ha aggiunto Abramo –un vero e proprio paladino dei diritti dei bambini e dei più giovani, verso i quali non ha mai fatto venire meno la propria attenzione, le proprie competenze e la sua grande signorilità».

«Del resto, la professionalità di Samengo – ha concluso – era stata riconosciuta, non a caso, con la presidenza nazionale dell’organizzazione per l’infanzia delle Nazioni unite. Averlo perso è lutto che colpisce la Calabria intera e che rende profondamente tristi tutte le persone che hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo. Ci mancherà». (rcz)

Klaus Davi ricorda Francesco Samengo su Rai 3: «ci lascia un faro della Calabria»

Nel corso del programma Agorà, andata in onda questa mattina su Rai 3, il massmediologo Klaus Davi ha ricordato Francesco Samengo, il presidente di Unicef Italia scomparso ieri sera.

«Ci lascia un faro della Calabria – ha dichiarato Davi – un uomo che si è battuto sempre in primissima linea per garantire giustizia e protezione dei più deboli in questa regione. Un uomo che si è sempre speso contro le disuguaglianze che colpiscono il Sud. Una grandissima perdita».

Al cordoglio di Klaus Davi si è unito quello della conduttrice Luisella Costamagna e di tutto lo staff della trasmissione Rai. (rrm)

Il cordoglio della Giunta regionale per la scomparsa di Francesco Samengo

Il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì, a nome di tutta la Giunta regionale ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Francesco Samengo, presidente di Unicef Italia, «un calabrese straordinario, di cui andare orgogliosi, vittima, anche lui, del Coronavirus».

«Ci lascia l’angelo dei bambini – ha aggiunto – un uomo che, grazie alla sua passione sociale e politica, al suo impegno solidale e al suo incondizionato amore verso i più fragili e indifesi, entra di diritto nella storia più positiva della Calabria. Dalla sua prestigiosa postazione di presidente di Unicef Italia ha continuato a mantenere, fino al termine dei suoi giorni, un rapporto solido e speciale con la sua terra natale».

«Calabrese di Cassano – ha concluso – pur residente da anni a Roma, non aveva mai reciso il cordone ombelicale con la sua regione, alla quale riservava sentimenti di affetto e grande attenzione. Alla sua famiglia vanno le nostre più sincere condoglianze». (rrm)

Addio al grande calabrese Francesco Samengo, era il presidente dell’Unicef

Grande commozione e vasto cordoglio ha suscitato in Calabria la scomparsa di Francesco Samengo, attuale presidente di Unicef Italia. Originario di Cassano allo Ionio, 81 anni, viveva a Roma. È deceduto all’Ospedale Spallanzani dove era ricoverato da dieci giorni per complicanze respiratorie da coronavirus.

Samengo era un calabrese di grandi visioni e con una carica vitale che lo ha sempre contraddistinto sia nei ruoli di manager (è stato a lungo direttore generale della Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania) sia nell’impegno dedicato all’Unicef da oltre vent’anni. Era stato nominato presidente nazionale a luglio 2018, carica che avrebbe mantenuto fino al giugno 2022.

Il figlio Alfonso, giornalista, vicedirettore di Rai Parlamento, già caporedattore della Tgr Calabria, ha condensato in poche parole il suo mesto e accorato addio: «Mi lasci un dolore straziante, ma anche composto: a prevalere è l’orgoglio di averti avuto come padre. Questo virus bastardo ha piegato il mondo intero e anche te, papà mio. Hai tanto amato la Calabria. Instancabile la tua passione sociale e politica che hai coltivato fin da ragazzo,  senza fermarti mai, anche quando la vita ti ha riservato colpi bassi e delusioni. Trascorrendo molto tempo vicino a te ho sempre apprezzato la tua tenacia e ti confesso che non sono mai riuscito ad essere forte come te».

Il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria Nicola Irto ha postato in un tweet: «Addio Presidente Francesco Samengo. Un grande calabrese, con una missione e una visione. La tua amicizia è stata un onore e un privilegio. Il buon Dio ti accolga tra le sue braccia». (mp)

Al presidente Unicef Francesco Samengo la ‘Civica Benemerenza’ di Cassano allo Ionio

Prestigioso riconoscimento a Francesco Samengo, presidente del Comitato Italiano per l’Unicef, che ha ricevuto la Civica Benemerenza dalla Giunta comunale di Cassano allo Ionio, guidata dal sindaco Gianni Papasso.

L’onorificenza è stata assegnata al presidente Samengo, originario di Cassano allo Ionio, «per le sue capacità umane, professionali   e relazionali e per avere, attraverso il costante dialogo con le Istituzioni ed il coinvolgimento dei giovani, promosso ed ideato progetti tesi a realizzare i diritti di tutti i bambini, delle bambine e degli   adolescenti. Per avere dato impulso all’azione dell’Unicef in Calabria  ed in Italia, rendendo sempre più capillare la sua azione in difesa dei   diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per avere, nei molteplici ruoli ricoperti, lavorato intensamente per lo sviluppo socio-economico del territorio calabrese. Per non aver mai spezzato quel filo sottile che   unisce ogni persona alla propria terra d’origine, custodendo immutato il legame con la Città di Cassano All’Ionio».

Francesco Samengo, è nato a Cassano All’Ionio e da anni vive domiciliato a Roma. Dal 25 luglio 2018 ricopre la carica di presidente del Comitato Italiano per l’Unicef.

Nel corso degli anni, ha ricoperto importanti ruoli politici,   manageriali ed apicali in numerose aziende pubbliche: membro del Comitato di Gestione della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, Presidente  del Credito Fondiario ed Edilizio di Calabria, Campania, Lucania e Puglia, Membro del Consiglio di Amministrazione   degli   Istituti   di   Previdenza   del   Ministero   del   Tesoro, dirigente del Gruppo Spi  SpA, poi confluito in Sviluppo Italia, Presidente del Bic Calabria, Amministratore Delegato della Svi Calabria srl- Gruppo Sviluppo Italia, Vice Presidente   di Sviluppo Italia SpA, Presidente di Sviluppo Italia Engineering SpA, Presidente Invitalia Reti SpA, Presidente Invitalia Attività Produttive SpA. Dopo alcuni anni di volontariato, nel 2001 il Dott. Samengo è stato nominato Presidente del Comitato Regionale Calabria per l’Unicef, riuscendo a sviluppare ed incrementare, grazie alle sue doti relazionali ed organizzative, l’azione dell’Unicef, rendendola sempre più capillare sia per ciò che attiene alla difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e sia per quanto riguarda la raccolta fondi.

«Il Comune di Cassano – ha ricordato il sindaco Papasso – sensibile alle problematiche dell’infanzia ha già aderito al “Programma Città Amiche dei Bambini e degli Adolescenti”, promosso dal Comitato italiano per l’Unicef, finalizzata a migliorare la vita dei bambini, riconoscendo e realizzando i loro diritti e quindi di trasformarla per costruire comunità migliori oggi e in futuro». (rrm)

IL CASSANESE FRANCESCO SAMENGO ALLA GUIDA DELL’UNICEF

27 luglio – Grande soddisfazione e orgoglio in Calabria per la nomina di Francesco Samengo alla guida dell’Unicef.
Nato a Cassano Jonio (CS), il dott. Samengo vive da molti anni a Roma. Laureato in Economia e Commercio, iscritto all’Albo dei Dottori Commercialisti e dei Revisori Contabili, ha ricoperto importanti ruoli manageriali ed apicali in numerose aziende pubbliche.
Samengo è stato eletto Presidente della sezione Italiana dal nuovo Consiglio Direttivo riunitosi per la prima volta a Roma, alla presenza del notaio Vincenzo Lino. Nella stessa riunione Paolo Rozera è stato riconfermato Direttore generale e Carmela Pace è stata nominata Vice Presidente del Comitato. Il nuovo Consiglio Direttivo dell’UNICEF Italia, nominato dall’Assemblea lo scorso 7 giugno, è composto, oltre che dal Presidente Samengo e dalla Vice Presidente Pace, da Alberto Baban, Eleonora Baltolu, Brunello Cucinelli, Matteo De Mitri, Ginevra Elkann, Giovanni Malagò, Anna Miccoli, Carmela Pace, Claudia Sella, Patrizia Surace, Diego Vecchiato e Walter Veltroni.
«Oggi, come ogni giorno, 7.000 neonati moriranno prima di compiere il loro primo mese di vita. È a loro che va il mio primo pensiero. – ha detto il neo presidente – Come UNICEF lavoreremo affinché ogni mamma e ogni bambino, soprattutto i più vulnerabili, ricevano assistenza sanitaria di qualità a prezzi accessibili. Lavoreremo anche per aiutare i 200 milioni di bambini colpiti nel 2017 da malnutrizione cronica e acuta. Il mio impegno, inoltre, sarà rivolto ad assicurare i diritti di tutti i bambini che vivono in Italia, molti dei quali ho incontrato in decenni di appassionato impegno come volontario. Tenendo come riferimento la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, vogliamo costruire un mondo più a misura di bambina e di bambino.
Un particolare ringraziamento va a Giacomo Guerrera, che ha guidato con saggezza e lungimiranza l’organizzazione negli ultimi 6 anni, e che continuerà a servirla come Past President» ha concluso Samengo.
Volontario UNICEF da oltre venti anni, già componente del Consiglio Direttivo, Samengo dal 2001 ha ricoperto la carica di Presidente del Comitato Regionale della Calabria per l’UNICEF, riuscendo a sviluppare ed incrementare molte attività e iniziative, tra cui: stipula di protocolli d’intesa con i due Tribunali per i minorenni dei distretti di Reggio Calabria e Catanzaro, gli accordi con le Prefetture provinciali, le intese con le Università della Calabria e Mediterranea di Reggio Calabria, le convenzioni stipulate con il Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, con vari Ordini professionali, con l’Ufficio Scolastico regionale, con il CONI.
Il nuovo Presidente Francesco Samengo – insieme con tutti i membri del Consiglio Direttivo – rimarrà in carica per i prossimi 4 anni.  (rrm)