Fs Park, alla stazione ferroviaria di Scilla 60 posti auto

Sono in vigore le nuove tariffe per la sosta nel parcheggio della stazione ferroviaria di Scilla. Si conclude, così,  la prima fase dell’investimento di FS Park che ha riguardato il rifacimento della segnaletica e il potenziamento della sicurezza con l’installazione dell’impianto di videosorveglianza dell’area.

L’obiettivo del Gruppo FS Italiane nel breve periodo è migliorare l’accessibilità alle stazioni ferroviarie, anche attraverso infrastrutture e servizi per il potenziamento dello scambio modale.

Il parking hub, aperto h24, offre 60 posti auto e prevede un’area dedicata al servizio kiss & ride che consente i primi 15 minuti di sosta gratuita per chi accompagna o accoglie i viaggiatori in partenza e in arrivo. L’ingresso, da via Ponte Livorno, ha un collegamento pedonale diretto con la stazione.  Due gli stalli riservati a persone diversamente abili all’interno del parking hub. Per gli utenti è prevista, oltre la sosta oraria, anche una tariffa giornaliera mentre la possibilità di sottoscrivere abbonamenti verrà introdotta nei prossimi mesi.

In questa prima fase, è stata introdotta la soluzione tecnologica free flow che, grazie al riconoscimento della targa, consente l’accesso automatizzato al parcheggio. Inserendo la propria targa in uno dei due parcometri installati nell’area, l’uscita del veicolo è abilitata senza dover ritirare il biglietto. Il sistema di transito free-flow garantisce un’esperienza di parcheggio efficiente e a basso impatto ambientale, riducendo significativamente l’uso della carta. (rrc)

Fs lancia la gara da 26,8 mln per l’intervento della Bretella di Sibari

È stata avviata, da Rete Ferroviaria Italiana (capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS), la gara dal valore di circa 26,8 milioni di euro, per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori Pnrrdella “Bretella di Sibari”.

L’intervento consiste nella realizzazione di un nuovo binario elettrificato di circa 1 km in parte in rilevato ed in parte in viadotto, funzionale al collegamento diretto tra le attuali linee Metaponto – Reggio Calabria e Cosenza – Sibari in prossimità dell’esistente stazione di Sibari.

Inquadrato nel più ampio scenario d’investimenti ferroviari che interessano la Regione Calabria tra cui l’elettrificazione della linea ferroviaria Sibari-Catanzaro Lido, il progetto consente il prolungamento dei servizi a lunga percorrenza verso la città di Crotone e importanti località della fascia Jonica cosentina come il Comune di Corigliano-Rossano, con una riduzione fino a 15 minuti del tempo di percorrenza altrimenti necessario in assenza di tale “Bretella”.

Verrà, quindi, favorita l’accessibilità ai servizi ferroviari per il bacino d’utenza delle provincie di Cosenza e Crotone (circa 750.000 abitanti) e lo spostamento di una quota di traffico da gomma a ferro in modo da decongestionare le principali arterie stradali calabresi con effetti positivi anche sotto il profilo ambientale. (rrm)

Ferrovie dello Stato all’esercitazione “Sisma dello Stretto”

Anche Ferrovie dello Stato ha partecipato all’esercitazione Sisma dello Stretto della Protezione Civile in corso a Reggio Calabria.

La gestione di un evento sismico e della successiva allerta tsunami, il soccorso a un treno fermo nella galleria Peloritana di Messina, l’assistenza ai passeggeri sulle navi di RFI da Villa San Giovanni e Messina in seguito al pericolo maremoto, la gestione della viabilità sulle autostrade e sulle strade statali interessate da frane e crolli. L’esercitazione, coordinata dal Dipartimento della protezione civile, d’intesa con le Regioni Sicilia e Calabria e le Prefetture di Reggio Calabria e Messina simula un terremoto di magnitudo 6 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione, e capace di innescare frane e maremoti sulle coste di Calabria e Sicilia.

L’obiettivo è quello di testare la risposta operativa del Servizio Nazionale della protezione civile e di sperimentare il nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione IT-alert. Tra i protagonisti dell’esercitazione, con il Gruppo FS Italiane, i Comuni delle province di Reggio Calabria e Messina, le Regioni Calabria e Sicilia, gli Enti territoriali, i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia, le Forze Armate, il Volontariato Organizzato di Protezione Civile, la comunità scientifica, le società fornitrici di servizi essenziali.

Il “finto” terremoto alle 10 del 4 novembre: l’emergenza, secondo quanto prevede la simulazione, riguarda, tra i vari aspetti, anche la circolazione ferroviaria e stradale in Calabria e Sicilia e marittima tra le due Regioni.  FS, e le società del Gruppo coinvolte, hanno infatti tra gli obiettivi la verifica dei punti di accesso al territorio e la loro transitabilità, la verifica le infrastrutture come ponti, viadotti, rete ferroviaria e stradale, la verifica dello stato di agibilità di stazioni, impianti, officine, edifici, le procedure di soccorso e assistenza ai viaggiatori presenti a bordo dei treni, delle navi e delle infrastrutture e le procedure di informazione ai viaggiatori, la verifica delle procedure da attivare in coordinamento con gli enti deputati al soccorso e all’emergenza.

Diversi gli scenari in cui FS è impegnata: alle 10 del 4 novembre è iniziata la gestione dell’evento sismico, con la conseguente sospensione della circolazione ferroviaria, l’evacuazione delle stazioni e la messa in sicurezza di viaggiatori e personale.  Alle 15 del 4 novembre la simulazione dell’evacuazione dell’edificio V.O di Reggio Calabria per la verifica del Piano di Emergenza. Nella notte tra il 4 e il 5 novembre l’esercitazione riguarda il soccorso a un treno passeggeri fermo in seguito al sisma nella galleria dei Peloritani, sulla linea ferroviaria Messina-Palermo, con a bordo volontari di protezione civile.

Il 5 novembre tocca al trasporto marittimo, con la simulazione del soccorso ai passeggeri volontari di protezione civile, a bordo di una nave del Gruppo in viaggio nello Stretto di Messina così da verificare il Piano di Emergenza interno della nave a seguito dell’allerta arancione per rischio tsunami. Nella simulazione le invasature del porto e il sottopasso di Villa San Giovanni saranno sommersi dall’acqua, così da rendere impossibile far sbarcare i passeggeri. Sul fronte stradale, invece, l’esercitazione riguarda, tra le altre, le verifiche e l’attivazione del piano di soccorso e viabilità in seguito all’interruzione (simulata) dell’Autostrada A2, in Calabria, della SS18 dove è simulata una frana nel comune di Scilla e sui Ponti Messinese e Briga, in Sicilia sulla Strada Statale 113 Settentrionale Sicula. (rrc)