A Gerace successo per l’anteprima del film “Il mio posto è qui”

di ARISTIDE BAVA – Quasi una festa popolare a Gerace per la proiezione/evento dell’anteprima del film Il mio posto è qui girato nella città dello sparviero lo scorso anno e uscito nelle sale di tutta Italia giovedì scorso.

L’anteprima del film è stata proiettata nella Chiesa di San Francesco, gremita di gente, ed è stata preceduta dalla presentazione dell’omonimo romanzo di Daniela Porto co-regista del film unitamente a Cristiano Bortone, da cui è stata tratta, appunto, la pellicola. L’evento ha polarizzato l’attenzione di moltissimi cittadini della Locride che hanno potuto apprezzare anche la presenza in loco dei due registi e di molti componenti del cast tra i quali è stato particolarmente applaudito Edoardo Malerba, un bambino di Siderno di appena sei anni che nel film recita il ruolo di Michelangelo figlio della protagonista, Marta, interpretato da Ludovica Martino nota attrice insignita recentemente al Festival cinematografico di Bari del premio quale migliore attrice protagonista proprio per questo film. Sia il romanzo, che il film lanciano un messaggio di speranza che parte da una terra, come la Calabria, dove negli anni dell’ambientazione, i pregiudizi, l’emancipazione femminile e le diversità, si facevano sentire molto più che in altri posti.

Alla fine, però, è anche un film che seppure si sofferma su un passato anche abbastanza lontano (è ambientato agli albori degli anni ’40) si rivolge anche al presente. E, non a caso, nel corso del convegno in cui è stato presentato il romanzo , moderato dalla giornalista Raffaela Rinaldis, sono emerse, nella sala dell’Arazzo del Museo Diocesano, delle considerazione di grande impatto sociale  portate avanti rispettivamente  da Caterina Origlia responsabile dello sportello antiviolenza di Siderno, dai rappresentanti Lions Antonio Zuccarini, Locri, e Lorenzo Maesano, Roccella, che unitamente al sindaco di Gerace, Salvatore Galluzzo, hanno interloquito con Daniela Porto.

Quest’ultima, a sua volta, ha spiegato molto bene i motivi che l’hanno spinta a scrivere il romanzo e scegliere l’ambientazione in una location calabrese, dando la possibilità alla protagonista di prendere coscienza dei suoi diritti di donna e da quell’angolo remoto di mondo cercare il suo posto al sole lontano dai pregiudizi e da una cultura ancora profondamente patriarcale. Portato sullo schermo, il romanzo ha profondamente trovato nel racconto, necessariamente ridimensionato ma profondamente esplicativo, il modo di immergersi in un fervore sociale e politico di quell’epoca ma di aprire anche la strada ai cambiamenti che necessariamente meritano certi temi in parte ancora attuali.

E non a caso la conclusione del film è stata salutata da prolungati applausi non solo a Gerace ma anche nei cinema di Locri e Siderno, dove Il mio posto è qui è stato in contemporanea programmato e dove unitamente al regista Cristiano Bortone che si è soffermato sulle grandi potenzialità del territorio che offre eccezionali bellezze e location da sfruttare nel settore  cinematografico era presente anche il responsabile della Scuola Cinematografica della Calabria, Lele Nucera, che sta “creando” parecchie figure da utilizzare nel settore ( compreso il piccolo Edorado Malerba che ha ottenuto grandissimi applausi da parte del pubblico.

Significativo è stato anche il messaggio che ha voluto dare il sindaco di Gerace Salvatore Galluzzo che, solo dopo aver preso visione della sceneggiatura del film, ha dato il suo benestare alla sua realizzazione.

«Ho voluto che questo film venisse realizzato a Gerace – ha detto – perché finalmente ho constatato che non si trattava di un film di mafia. La nostra terra deve essere “scoperta” per dare contributi positivi alla società e per la sua bellezza e deve uscire dagli stereotipi che per troppo tempo ad essa si sono accompagnati».

Il messaggio del sindaco Galluzzo non è da sottovalutare. Da troppo tempo la Calabria è indicata solo come terra di mafia. Questo film potrebbe aprire una nuova strada per una regione che certamente merita maggiore attenzione. La strada della bellezza, dell’arte e della cultura. (ab)

 

Tutto a pronto a Gerace per la presentazione del film “Il mio posto è qui”

di ARISTIDE BAVATutto pronto a Gerace per la presentazione e la programmazione del film Il mio posto è qui in una giornata evento patrocinata dall’amministrazione comunale. È stato, infatti, diramato un comunicato stampa finalizzato all’evento pubblico che avrà luogo, appunto, per la presentazione del film  realizzato in gran parte nella città dello sparviero.

Il film diretto da Daniela Porto e Cristiano Bortone che ha per protagonisti principali Ludovica Martino e Marco Leonardi sarà oggetto a Gerace di una proiezione-evento che prevede la presenza degli stessi registi Daniela Porto e Cristiano Bortone e di molti elementi del cast, e in particolare di Annamaria De Luca, Antonino Sgrò, Saverio Malara, Francesco Arcudi, Caterina Borrello e del piccolo Edoardo Malerba di appena sei anni.

I protagonisti Ludovica Martino e Marco Leonardi parteciperanno con un collegamento video. Il programma prevede un Photocall alle ore 19.15: la presentazione del film alle ore 19.30 e una prima proiezione alle ore 19.45: una seconda proiezione è prevista alle ore 22, entrambe nella Chiusa di San Francesco in via Nazario Sauro. Il grande evento è patrocinato dal Comune di Gerace, storico borgo della Locride che è stato teatro delle riprese del film nel 2023.

Il mio Posto è qui racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra. Marta è una ragazza madre che per la sua condizione scomoda viene promessa in sposa ad un uomo che non ama. Conosce Lorenzo, l’assistente del parroco, noto come l’uomo dei matrimoni ma scansato da tutti per la sua omosessualità. Tra loro nasce un intenso rapporto. Grazie a Lorenzo, Marta entra in contatto con quella comunità nascosta e per lei sconvolgente di omosessuali e, lentamente, comincia a prendere coscienza dei suoi diritti come donna. Ma, di quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda.

Il mio Posto è qui è scritto e co-diretto da Daniela Porto; quest’ultima anche autrice del romanzo omonimo da cui è tratto il film e appena uscito con Sperling & Kupfer. L’attrice principale Ludovica Martino, giovanissima ma già volto apprezzatissimo del panorama cinematografico italiano (Skam Italia, Sotto il sole di Riccione, Lovely boy, Il campione, I migliori giorni, Vita da Carlo).

L’altro protagonista Marco Leonardi, attore locrese dalla pluriennale esperienza cinematografica iniziata come Totò di Nuovo cinema paradiso, passata per grandi successi come Come l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau, C’era una volta il Messico di Robert Rodriguez, Mary di Abel Ferrara e più di recente film molto apprezzati come Anime nere di Francesco Munzi, Maradona di Marco Risi, Tutti i Soldi del Mondo di Ridley Scott, Martin Eden di Pietro Marcello e Padre Pio di Abel Ferrara.

Il mio posto è qui esce proprio il 9 maggio in tutta Italia (e dallo stesso giorno sarà proiettato anche presso il Cinema Nuovo di Siderno e il Cinema Vittoria di Locri ) ed è prodotto da Orisa Cinematografica e distribuito da Adler Entertainment.

Il film è stato presentato in gara alla 15ª edizione del Bari International Film Festival, in cui ha vinto il premio alla miglior regia e alla miglior attrice per l’interpretazione di Ludovica Martino. È stato accolto positivamente dalla critica cinematografica, che l’ha associato per il periodo storico e le tematiche trattate a C’è ancora domani di Paola Cortellesi.

Nella stessa giornata di giovedì 9 maggio a Gerace nella Sala degli Arazzi della Cittadella Vescovile sarà presentato anche l’omonimo libro di Daniela Porto con un incontro organizzato dai Club Lions di Locri, Siderno e Roccella, presieduti da Antonio Zuccarini, Caterina Origlia e Lorenzo Maesano in collaborazione con la Calabria Film Commission presieduta da Anton Giulio Grande.

Parteciperanno l’autrice Daniela Porto, Cristiano Bortone, il sindaco di Gerace Salvatore Galluzzo e Alessandra Tuzza. L’incontro, che avrà luogo alle 18, sarà moderato da Raffaela Rinaldis. Una città in festa, insomma, per salutare un evento di grande impatto mediatico che apre spazio alla valorizzazione di Gerace e del territorio della Locride che si è scoperta ottima location per le produzioni cinematografiche, grazie anche alla presenza a Siderno della Scuola Cinematografica della Calabria diretta da Lele Nucera che può fornire un notevole supporto per la realizzazione di film, corti e documentari. (ab)

A Gerace l’anteprima de “Il mio posto è qui”

di ARISTIDE BAVAL’Amministrazione comunale di Gerace, guidata da Salvatore Galluzzo, sta preparando un grande evento per salutare l’uscita nazionale del film Il mio posto è qui che uscirà nelle sale cinematografiche di tutta Italia giovedì 9 maggio.

Il film in questione è stato girato prevalentemente a Gerace e in altri siti della Locride e sarà proiettato in anteprima, oltre che nei cinema di Siderno e Locri, anche presso la Chiesa di San Francesco di Gerace dove sarà allestito un apposito schermo. La proiezione del film avrà luogo alla presenza del regista Cristiano Bortone e della co-regista Daniela Porto che è anche autrice del libro omonimo da cui è stato tratto il film.

Allo spettacolo saranno presenti anche i due attori protagonisti Marco Leonardi (originario di Locri) e Ludovica Martino oltre a numerosi altri attori, molti dei quali locali, che hanno preso parte alla pellicola. La proiezione del film sarà preceduta dalla presentazione del libro omonimo che avrà luogo presso la Sala degli Arazzi nel Museo Diocesano.   

“Il mio posto è qui” è un film che racconta con verità e coraggio, e un taglio fortemente realistico, una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra.Tra i protagonisti del film “Il mio posto è qui”, c’è anche un giovane bambino di Siderno, ovvero Edoardo Malerba, al suo debutto cinematografico.

Edoardo Malerba, è indicato come un vero e proprio  giovane talento. È cresciuto con la Scuola Cinematografica della Calabria e nel film diretto da Cristiano Bortone e Daniela Porto riveste un ruolo di spicco. È, infatti, il figlio della protagonista, l’attrice Ludovica Martino, e secondo quanto è stato già detto ha dimostrato un incredibile talento e una presenza scenica sorprendente. Gli stessi registi erano molto preoccupati per questo ruolo, ma Edoardo ha dimostrato di essere all’altezza della situazione con una bravura quasi naturale  e un entusiasmo notevole, malgrado la sua giovane età, tanto che il ragazzo è stato già chiamato a ricoprire un altro ruolo in un nuovo film. 

È stato scritto e co-diretto da Cristiano Bortone, che ha vinto nel 2008 un David di Donatello con ‘Rosso come il cielo’ e ha diretto nel 2016 ‘Caffè’, e Daniela Porto, quest’ultima, come si diceva, autrice anche del romanzo omonimo da cui è tratto il film che ha già avuto un ottimo successo in una anteprima romana. Il film ha già vinto due premi  al Bif&st 2024,  aggiudicandosi il premio Giuliano Montaldo alla miglior regia e il Mariangela Melato alla miglior attrice protagonista, andato a Ludovica Martino.

Il film è sostenuto da Calabria Film Commission ( il presidente Antonio Giulio Grande sarà presente all’anteprima di Gerace) . È stato prodotto da Arisa Cinematografica ed è distribuito dalla Adler Entertainment. (ab)

A Gerace presentato il libro “La Cattedrale di Gerace” di Attilio M. Spanò

di ARISTIDE BAVA – È stato presentato a Gerace con grande partecipazione di pubblico  nella Sala dell’Arazzo del Museo Diocesano, all’interno della Cittadella Vescovile, il libro La cattedrale di Gerace – L’impronta ottoniana tra Bizantini e Normanni nell’Italia Meridionale” di Attilio M. Spanò (Gangemi editore), pubblicazione promossa dal Gal Terre Locridee.

Particolarmente apprezzati gli interventi del presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, del sindaco ff di Gerace, Salvatore Galluzzo, del direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Locri-Gerace, Giuseppe Mantella, della direttrice del Museo e Parco Archeologico nazionale di Locri, Elena Trunfio, del professore di Storia dell’Arte Medievale della Sapienza di Roma, Pio Pistilli, e da remoto dell’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallononchè  del professore Emerito della Sapienza di Roma, Corrado Bozzoni, e del direttore del Museo Diocesano, Giacomo Oliva. Tutti hanno elogiato il lavoro di ricerca, lungo e certosino, di Attilio Spanò, che conduce a una prospettiva nuova e interessante e mette in relazione significativi momenti storici di epoche diverse, rendendo visibili commistioni culturali e stratificazioni del tempo nella Cattedrale di Gerace.  L’autore ha poi illustrato il suo studio sul campo, guidando i presenti in un percorso nella Cattedrale, la cui struttura, sulla base delle sue analisi, rimanda al modello imperiale, collegato alla figura di Ottone II di Sassonia, diffuso in Europa verso la fine del X secolo. Una lettura non convenzionale che indaga in maniera scientifica contesti socio-politici e culturali dell’epoca.. “Lo studio di Attilio Spanò, accurato, meticoloso, sulle origini della Cattedrale di Gerace propone una chiave di lettura nuova, senza precedenti, ricca di fascino e di elementi storici molto significativi – ha detto il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì –. La scelta del Gal di sostenere questo tipo di studi e di pubblicazioni traccia il solco per il nostro impegno futuro, in linea con l’indicazione dell’assessore regionale Gianluca Gallo che vede i Gal come vere e proprie agenzie di sviluppo, a trecentosessanta gradi. In particolare, continua così, tassello dopo tassello, la nostra azione per la composizione del grande mosaico che è emblema del progetto “Locride2025”, nato dalla candidatura a capitale della cultura. Questo volume è perciò prezioso e ci offre una ricostruzione storica e artistica importante, che va a illuminare scenari nuovi sulla Cattedrale e sull’intero territorio».  Il volume si avvale della prefazione di Corrado Bozzoni e dei contributi di Fabio Capri, Aleksandra Vlaovic e Immacolata Aversa, con le presentazioni di Francesco Macrì, presidente Gal Terre Locridee, Guido Mignolli, direttore Gal Terre Locridee, e Salvatore Galluzzo, sindaco ff di Gerace.

GERACE (RC) – Si presenta il libro “La Cattedrale di Gerace”

di ARISTIDE BAVALa cattedrale di Gerace -L’impronta ottoniana tra Bizantini e Normanni nell’Italia meridionale di Attilio M. Spanò, presentato recentemente a Roma sarà riproposto sabato 20 aprile, alle ore 17.30, nella Sala dell’Arazzo, all’interno della Cittadella Vescovile di Gerace.

La conferma arriva dal Gal Terre Locridee che ha intenzione di promuovere lo studio originale e innovativo  di Spanò nell’ambito di Locride2025. A Roma, come abbiamo già annunciato si è svolta una partecipata anteprima, nello Spazio Gangemi – Sala Mostre & Convegni,  con la presenza, anche,  dello stesso  presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì, nonché di noti studiosi quali la professoressa Margherita Tabanelli dell’Università di Berlino, il presidente della Fondazione Camillo Caetani, Antonio Rodinò di Miglione, e lo stesso autore, Attilio Spanò.

All’attesa presentazione di Gerace interverranno il direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Locri-Gerace, Giuseppe Mantella, l’assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, il sindaco ff di Gerace Salvatore Galluzzo, il presidente del Gal Terre Locridee, Francesco Macrì con  il direttore Guido Mignolli, il professore di Storia dell’Arte Medievale della Sapienza di Roma, Pio Pistilli, e la direttrice del Museo e Parco Archeologico nazionale di Locri, Elena Trunfio.

Attilio Spanò guiderà i presenti attraverso la Cattedrale per illustrare, in maniera diretta, i principali temi del suo studio. Attilio Spanò, storico dell’Arte Medievale e Moderna, si occupa di ricerca storico-artistica, orientata verso le architetture medievali nel Meridione d’Italia, in collegamento con i grandi eventi artistici sia italiani che europei e ha all’attivo una serie di pubblicazioni sull’arte e sugli insediamenti francescani nella Calabria, dagli esordi fino ai Cappuccini.

Nel libro scrive che «Sono molti i fattori che spingono a riconoscere nella cattedrale di Gerace la testimonianza di una cultura estranea sia al mondo normanno sia a quello bizantino, e questi non sono solo di tipo architettonico-costruttivo. Appare importante comprendere quale fosse il ruolo della città, all’epoca dell’invasione normanna. I decenni a cavallo del passaggio del millennio, infatti, vedono una sorta di fluidità sia culturale sia politica, una vera e propria frammentazione sociale che, principalmente nel Mezzogiorno d’Italia, non permette di affermare né la presenza di una cultura dominante né un’appartenenza religiosa definibile. Pur nella sua monumentalità, la cattedrale di Gerace ripropone una tipologia di estrema semplicità, che rimanda a quel lungo e delicato processo di armonizzazione di masse plastiche e monumentali che concorrevano a definire i grandi edifici di età carolingia. Non è un caso, infatti, che le basiliche “a transetto regolare” di area renana, che mostrano un equilibrio formale eccezionale, si identifichino col modello imperiale, siano strettamente collegate alla figura di Ottone II di Sassonia e si diffondano in tutta Europa verso la fine del X secolo».

Una tesi innovativa, che trova corpo in circa 250 pagine fitte di analisi, confronti, approfondimenti, per un affascinante viaggio nella storia della Calabria, attraverso lo studio di un’opera monumentale come la Cattedrale di Gerace. Spanò ribalta la storiografia ufficiale, offrendo una lettura non convenzionale ma comunque di grande rigore scientifico che indaga attraverso le stratificazioni storiche e architettoniche della Cattedrale e dei contesti socio-politici in cui è nata e indica una chiara matrice ottoniana.  Il volume si avvale della prefazione di Corrado Bozzoni e dei contributi di Fabio Capri, Aleksandra Vlaovic e Immacolata Aversa. (ab)

 

Successo a Bari per il film Il mio posto è qui sostenuto dalla Calabria film commission

Successo a Bari per il film Il mio posto è qui, sostenuto dalla Calabria film commission. Il film è stato presentato al Bif&st 2024 – Bari international film&tv festival, dove il film è stato presentato in anteprima assoluta nella sezione ItaliaFilmFest/Nuovo cinema italiano alla presenza dei registi Daniela Porto e Cristiano Bortone e degli attori protagonisti Ludovica Martino e Marco Leonardi. Il film arriverà nei cinema dal 25 aprile distribuito da Adler entertainment.

Le riprese si sono svolte tra Gerace (Rc), storico borgo della locride in Calabria, e la Puglia, con location suggestive che raccontano un’Italia dimenticata. Il film è stato prodotto da Orisa Produzioni in co-produzione con Goldkind Filmproduktion (Germania), con il sostegno della Fondazione Calabria film commission, Apulia film commission e della Regione Lazio, Fondo Lazio cinema international, Por-Fesr 2014-2020.

Al Bif&st 2024 Il mio posto è qui si è aggiudicato due importanti riconoscimenti: Premio Giuliano Montaldo alla miglior regia a Daniela Porto e Cristiano Bortone per aver raccontato con forza, semplicità e rispetto una storia esemplare di emancipazione e lotta al pregiudizio in un luogo e in un tempo apparentemente lontani e Premio Mariangela Melato alla miglior attrice protagonista a Ludovica Martino per aver illuminato l’intero film e aver interpretato con credibilità ed emozione la figura di una donna che contro ogni possibilità riesce a prendere in mano la sua vita.

La Calabria film commission, tra i sostenitori del progetto dal primo ciak, si congratula per i prestigiosi premi. «Accogliamo con soddisfazione – ha commentato Anton Giulio Grande, commissario straordinario di Calabria film commission – il doppio premio ricevuto da “Il mio posto è qui” al Bif&st 2024. La migliore regia per Daniela Porto e Cristiano Bortone – e la migliore attrice per Ludovica Martino certificano la bontà della nostra scelta nel sostenere l’opera, di qualità nella direzione del film e nell’interpretazione attoriale. Così si dà luce e visibilità anche al paesaggio della Calabria, nella sua bellezza senza tempo, anche di una ricostruzione storica ben realizzata. Un modo efficace di promuovere il territorio».

Anche Apulia film commission, nella figura del direttore Antonio Parente, esprime la massima soddisfazione per aver sostenuto ed ospitato un’opera così originale: «Ci auguriamo che il film possa avere una larga diffusione anche grazie a questo meritato riconoscimento».

Il mio posto è qui racconta con verità e coraggio e un taglio fortemente realistico una storia di amicizia ed emancipazione ambientata nella Calabria rurale degli anni ’40, sullo sfondo dei cambiamenti sociali dell’Italia del dopoguerra. Marta è una ragazza madre che per la sua condizione scomoda viene promessa in sposa ad un uomo che non ama. Conosce Lorenzo, l’assistente del parroco, noto come l’uomo dei matrimoni ma scansato da tutti per la sua omosessualità. Tra loro nasce un intenso rapporto. Grazie a Lorenzo, Marta entra in contatto con quella comunità nascosta e per lei sconvolgente di omosessuali e, lentamente, comincia a prendere coscienza dei suoi diritti come donna. Ma, di quell’angolo remoto di mondo sarà costretta a difendersi in ogni modo dai pregiudizi e dalla cultura patriarcale che la circonda.

Il mio posto è qui è scritto e co-diretto da Cristiano Bortone – regista e produttore, ha vinto nel 2008 un David di Donatello con Rosso come il cielo e ha diretto nel 2016 la prima coproduzione ufficiale tra Italia e Cina con il film Caffè – e Daniela Porto, quest’ultima – al suo esordio come regista e sceneggiatrice – è anche autrice del romanzo omonimo da cui è tratto il film, appena uscito con Sperling & Kupfer.

Interpreti principali sono Ludovica Martino, giovanissima ma già volto apprezzatissimo del panorama cinematografico italiano (Skam Italia, Sotto il sole di Riccione, Lovely boy, Il campione, I migliori giorni, Vita da Carlo) e Marco Leonardi, attore dalla pluriennale esperienza cinematografica iniziata come Totò di Nuovo cinema paradiso, passata per grandi successi come Come l’acqua per il cioccolato di Alfonso Arau, C’era una volta il Messico di Robert Rodriguez, Mary di Abel Ferrara e più di recente film molto apprezzati come Anime nere di Francesco Munzi, Maradona di Marco Risi, Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott, Martin Eden di Pietro Marcello e Padre Pio di Abel Ferrara.

GERACE (RC) – Rudi Lizzi: «Gravi problemi sulla circonvallazione»

di RUDI LIZZI – Mi dispiace vedere che questa campagna elettorale sta distraendo così tanto l’amministrazione attuale, che dovrebbe invece essere la prima a tutelare il benessere del cittadino, ma è così presa a fare accordi politici con altri gruppi, che continua a non prendere in considerazione, non solo i miei passati tentativi di portare alla giusta attenzione il problema di viabilità e strutturale della nostra Circonvallazione, ma anche quello che sta accadendo in questi giorni dove i problemi sono diventati ancora più evidenti con la caduta di detriti e pietre che rischiano di causare gravi problematiche, e ancora più grave segnaliamo il cedimento di uno dei tiranti come si evince dalle foto allegate.

Quando ho cercato di sollevare il problema il 14 gennaio 2024, il F.F. Galluzzo ha risposto pubblicamente e tramite social con queste esatte parole rivolte direttamente a me “Ma la circonvallazione di Gerace tu hai dei dati che questa strada sia pericolante? Altrimenti che non se ne parli e che non crei allarmismi inutili alla popolazione” (video visibile sulla pagina social dedicata al gruppo politico dell’amministrazione attuale).

Con questo mio intervento, condiviso e voluto dall’intero gruppo Con Voi per Gerace, chiediamo che si prenda quanto prima provvedimento per risolvere questa urgenza che, ripeto, potrebbe alla luce dei fatti causare gravi danni, anche irreparabili, a persone e cose.

Spero che questa volta la mia segnalazione non venga ignorata solo perché proviene da me, ricordo a tutti che il benessere dei cittadini viene prima di ogni strategia elettorale e di ogni pregiudizio personale. (rl)

(Rudi Lizzi è consigliere comunale a Gerace)

L’assessore Calabrese: È necessario che turismo passi dagli sbocchi professionali

È «opportuno che il turismo passi dagli sbocchi professionali e dalle opportunità che il settore darà ai giovani e ai professionisti di questo comporto, perché investire sul territorio significa creare occupazione e la Locride deve crederci!. È quanto ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese, dopo la visita insieme al presidente Roberto Occhiuto, a Gerace, per la presentazione delle azioni inserite nel finanziamento M1C3-Inv.1.1, e alle Terme di Galatro recentemente ristrutturate.

L’assessore, infatti, ha parlato della necessità di investire sul turismo nella Locride «perché la crescita di una comunità valorizza l’intero territorio calabrese e la Regione con il suo Presidente ha creduto molto nella creazione di un polo turistico culturale, simbolo della Calabria».

«Dopo l’incontro sugli Stati generali del turismo in Cittadella con la giornata di lavori sul tema ‘Calabria Straordinaria: il futuro del turismo’ – ha proseguito Calabrese – siamo sempre di più convinti della necessità di attrarre turisti e lo possiamo fare solo se le imprese del settore credono fortemente nel lavoro, non solo di tre mesi l’anno, ma in un turismo che possa abbracciare molti servizi e le mille peculiarità della nostra Regione. E, per come ha affermato anche il presidente Occhiuto, dobbiamo scrollarci di dosso la concezione di una Calabria come meta opzionale».

L’assessore al lavoro si sofferma anche sul progetto Kaire di cui la seconda annualità verrà presentata a breve.

«Intendiamo proseguire con queste misure per incrementare lo sviluppo del turismo e con “Kaire Calabria”, Fondo Pr Calabria Fesr Fse+ 2021-2027 per l’occupazione alle imprese che operano nella filiera turistica, abbiamo già avviato politiche positive per dare un sostegno alle imprese turistiche attraverso la concessione di incentivi all’occupazione dei lavoratori disoccupati svantaggiati, molto svantaggiati e con disabilità».

«Inoltre, dopo il recente lancio della rilevazione dei trend sul fabbisogno professionale – ha aggiunto – è in fase di partenza anche un questionario sulla rilevazione del fabbisogno professionale delle imprese calabresi sul settore turistico, volta a potenziare il servizio di incrocio domanda-offerta presso i Centri per l’Impiego, con il coinvolgimento delle associazioni datoriali, per la promozione dell’occupazione nel settore turistico».

Quando affermo che l’assessorato regionale al lavoro e alla formazione professionale e il Dipartimento lavoro, tra le varie iniziative puntano ad azioni mirate ad ottimizzare l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro, lo dico perché è indispensabile supportare le esigenze occupazionali espresse dal comparto turistico. Sono d’accordo – ha concluso Calabrese – con quanto affermato dall’imprenditore Pippo Callipo: la Calabria deve investire su giovani e imprese e lo potrà fare solo ascoltando le esigenze imprenditoriali, puntando a misure dirette per le aziende con incentivi all’occupazione, alla formazione di profili essenziali e appropriati al settore del turismo». (rrc)

GERACE (RC) – “Gerace Futura” si presenterà alle prossime elezioni comunali

Con una lettera aperta alla città, il gruppo “Gerace Futura” annuncia la sua intenzione di presentarsi alle prossime elezioni comunali.

«Cari Concittadini – inizia così la lettera aperta – le elezioni comunali si avvicinano e il gruppo “Gerace Futura” vuole comunicare l’impegno e la volontà di essere presente in modo fattivo e propositivo in questa importante tornata elettorale. Il simbolo che abbiamo scelto presenta il nome del gruppo e l’immagine stilizzata del Castello di Gerace su uno sfondo tricolore. Scelte, queste, non casuali, con un richiamo alla storia, anche politica, e alla Carta Costituzionale, nella quale vengono enunciati i diritti e i doveri dei cittadini. Il tutto con lo sguardo rivolto al passato, ma fermamente puntato verso il futuro. Un futuro nel quale la città sarà chiamata ad affrontare diversi problemi, tra cui quello dello spopolamento, che rischia di rendere ancora più fragili tutte le comunità del territorio, non solo nel centro storico e nel Borgo, ma anche nelle varie frazioni; la tutela e la valorizzazione dei beni artistici e monumentali; il mantenimento e lo sviluppo delle attività economiche e produttive presenti sul territorio. La spinta alla realizzazione del nostro progetto trova forza nella consapevolezza che solo una politica capace e al servizio della Comunità, possa contribuire alla risoluzione di questi e di altri problemi, sfruttando al meglio e con competenza le risorse disponibili, riducendo, o anche eliminando, il rischio che vengano sprecate, mal gestite o, addirittura, perse».

Continua la lettera aperta: «Il gruppo “Gerace Futura” è composto da persone impegnate da anni nell’attività politica locale e nella promozione culturale e di sviluppo del territorio ed ha piena coscienza dell’importanza che la nostra città riveste nell’intero ambito regionale. Lo stesso architetto Scaramuzzino, componente e cofondatore di questo gruppo, nella sua veste di consigliere di opposizione in questa legislatura, nel corso del suo mandato ha spronato, con spirito collaborativo e competenza, l’amministrazione in carica a fare meglio e ad agire più velocemente, evidenziando spesso anche le criticità che di volta in volta si sono presentate, contribuendo così alla soluzione di diverse problematiche emerse».

«Il nostro – conclude – è un movimento nato esclusivamente dall’amore verso Gerace e pertanto siamo pronti ad ascoltare e ad accogliere le proposte e le considerazioni dei cittadini, a discutere e a confrontarci con essi e con le forze politiche già in campo, con le associazioni presenti sul territorio e con quanti amano in modo totalmente disinteressato la nostra città, nella speranza che da questa discussione possa nascere un laboratorio di idee dal quale emerga quel futuro che Gerace merita». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Ripristinato tratto strada Sp1 tra Gerace e Locri

La strada che collega Gerace a Locri, e viceversa, è tornata alla normalità. E’ già stato messo in sicurezza, infatti, il tratto di strada Sp 1, in prossimità di Gerace, franato giovedì a causa della rottura improvvisa di un tratto di conduttura di raccolta acque.

Le squadre di tecnici della Città metropolitana di Reggio Calabria, settore viabilità, su segnalazione del consigliere metropolitano Rudi Lizzi, si sono immediatamente recate sul posto, mettendo da subito in sicurezza garantendo, alla comunità di Gerace, il ripristino dell’arteria stradale.

Lo stesso consigliere Lizzi, presente sul posto, ha avuto rassicurazioni da parte del settore, che la prossima settimana, tra martedì e mercoledì, inizieranno i lavori per la risistemazione della conduttura di raccolta acque.

L’attenzione sul settore viabilità interna rientra tra le priorità di mandato del sindaco Giuseppe Falcomatà, che sul capitolo di spesa, ha destinato diverse ed importanti risorse dell’Ente, seguite dal vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, che ha la delega al settore.

«La politica che ci piace e per la quale mi spendo ogni giorno – ha detto il consigliere metropolitano Rudi Lizzi – è quella legata ai fatti e al servizio delle nostre comunità. Contrariamente a quanto abbiamo letto da certe dichiarazioni, sulla frana della strada Sp 1 Gerace-Locri, siamo intervenuti tempestivamente. A pochi minuti dalla segnalazione, abbiamo attivato le nostre squadre metropolitane, l’Ase, i carabinieri che erano già presenti sul posto».

«Dopo circa 24 ore – ha aggiunto – abbiamo effettuato un nuovo sopralluogo per il completamento della messa in sicurezza della strada».

«Per l’occasione vorrei ringraziare i tecnici della Città metropolitana per la competenza e l’attenzione che ripone, non solo per la strada di Gerace, città della quale mi onoro di far parte come Consigliere comunale, ma – ha concluso Lizzi – per tutto il territorio metropolitano». (rrc)