Prestigioso incarico per Gilberto Floriani, che è il nuovo presidente del Rotary Club Hipponion, succedendo a Maria Giovanna Irene Fusca.
Floriani, dunque, pronto a presentare il programma di un Club che ha già dimostrato quanto sia importante, per il territorio vibonese in particolare, alzare il tono della sfida in un momento in cui è già in atto una inversione di rotta sul sistema di fare Rotary e quindi servizio.
Maria Giovanna Fusca consegna al suo successore un Club in piena salute, diventato competitivo anche in piena pandemia e che è riuscito a centrare i suoi obiettivi iniziali con un coinvolgimento di alto profilo socio culturale, economico occupazionale, ambientale e di grande essenza professionale e tante altre attività che costituiscono l’impegno in tutte le articolazioni giornaliere della vita quotidiana.
Per Gilberto Floriani è alle porte una continuità che non dovrà conoscere pause di sorta. Il Rotary Hipponion dovrà bussare alla porta di politica, istituzioni, enti, associazioni e cittadini per configurare insieme un modello di sviluppo e fare rete per dare spazio ad una nuova e rinata identità della società di Vibo Valentia e dintorni.
«Troppi i problemi che affliggono la società vibonese – ha detto il vicepresidente Franco Petrolo – sempre più notevoli le criticità emerse nel corso della devastante diffusione della pandemia e sempre più in crisi la condizione della società che nella sua interezza continua a lottare contro i disagi e le difficoltà che non si riescono ad affrontare e superare rendendo il percorso di risalita irto di insidie».
Il Rotary Club Hipponion ha raccolto già da tempo il guanto di sfida lanciato dalla Calabria che soffre la sua condizione di tutti i giorni inventandosi un progetto, di forte caratura socio culturale, che ha il sapore di un vero e proprio appello a tutte le forze emergenti del Rotary e della Regione tutta per concorrere ad un tavolo di confronto che abbia come immediato obiettivo il conseguimento del bene comune.
«Per il Rotary Hipponion – si legge in una nota – la ripresa della rivista “Calabria Rotary” è la nuova scommessa che invoglia la società calabrese a ripartire e ridare speranza ad una regione assillata, tra l’altro, dalla esasperazione di un lavoro che non c’è o se c’è ne viene minacciato il percorso».
Un prestigioso riconoscimento per il direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, bibliotecario e operatore culturale Gilberto Floriani, che è stato nominato dal Centro per il Libro e la Lettura Ambasciatore della Lettura 2021.
«Sono molto orgoglioso di questo riconoscimento» ha commentato su Facebook Floriani, vibonese d’adozione, che ha partecipato alla stesura del dossier per la candidatura di Vibo Valentia a Capitale Italiana del Libro e che negli anni ha promosso, con il Sistema Bibliotecario Vibonese, il prestigioso Festival Leggere&Scrivere.
L’Ambasciatore della Lettura, ha l’obiettivo di «coinvolgere le persone che, ogni giorno, si impegnano in prima linea nella diffusione della lettura». (rvv)
8 ottobre – Bilancio largamente positivo della rassegna “Leggere & Scrivere” che si è conclusa ieri scorsi a Vibo. Il pretesto dei libri per riunire una comunità di persone che condivide una certa idea di cultura: dialogo, confronto, curiosità, empatia. A Palazzo gagliardi, a Vibo c’è stato tutto questo, a conferma che la Calabria ha sete di cultura e i suoi giovani cercano questo genere di eventi per venire a contatto con i protagonisti culturali, musicali e personalità del mondo delle istituzioni, della letteratura, dello spettacolo.
Parlano da soli i numeri: 5 giorni, 4 sale, 220 tra incontri e dibattiti oltre 300 ospiti per una kermesse che oggi ha visto la presenza di 30.000 spettatori: dalle scuole agli opinion maker, passando per un pubblico eterogeneo che è stato, al pari, degli ospiti il vero protagonista del festival. Sul fronte degli incontri da ricordare i numerosi sold-out: Adriano Sofri, Pietrangelo Buttafuoco, Tommaso Labate, Nicola Gratteri, Luciano Violante e Marta Cartabia, il recital di Ascanio Celestini e Alessio Lega, quello di Stefano Benni con Paolo Damiani, la serata in musica con Mauro Ermanno Giovanardi, Cristiano Godano, Edda e Alessandro Grazian, quella con Danilo Rea. E, poi, ancora: Sandra Milo con Giorgia Wurth, Armando Massarenti, Ritanna Armeni, Luciana Castellina, Jas Gawronski, Emanuele Trevi.
Il direttore della rassegna Gilberto Floriani che condivide l’impegno con Maria Teresa Marzano è ampiamente soddisfatto: «Non si tratta di una comunità chiusa, ma costantemente aperta alle suggestioni, agli stimoli che provengono dalla Calabria e dal mondo. Il Festival ha dimostrato di essere anche quest’anno un caleidoscopio attraverso il quale questo patrimonio è stato filtrato. La versatilità è il punto di forza: saper coniugare letteratura, attualità, ma anche musica, sapori, nuove tendenze. Un panorama a 360° che va dalla filosofia al jazz, dalla storia all’enogastronomia».
Il condirettore Maria Teresa Marzano ha puntualizzato: «Ci tengo a sottolineare i due temi che ha affrontato questa edizione del festival. Si tratta di due anniversari: i 50 anni del Sessantotto e i 40 anni della Legge Basaglia. Li abbiamo affrontati come è nella tradizione della rassegna: approfondimento culturale, ma anche spazio per riflettere con la musica e lo spettacolo come nel caso della performance di Ascanio Celestini con Alessio Lega, dedicato alla malattia mentale».
Soddisfatto anche il direttore della sezione artistica del festival, Antonio La Gamba: «La Calabria è terra d’arte, vive un fermento creativo e che il festival ha trasmesso. All’interno di Palazzo Gagliardi, sono state allestite quattro mostre. Una location era riservata alle opere dei ragazzi del liceo artistico di Vibo e della Bottega Aperta Limen, il segno dell’attenzione del festival per le nuove generazioni. I visitatori hanno potuto ammirare anche le mostra dedicata a Alfredo Pino, uno degli artisti più rappresentativi del nostro territorio; la mostra che ospita le opere di Giovanni Curigliano di Maierato e, infine, quella riservata ai dipinti e agli intarsi in legno di Francesco Marcello, indimenticato sindaco di Vibo e figura storica del Rotary cittadino. Ed, ancora, esposizioni di Michele Palano e Massimo Polia. Per la sezione arte da segnalare anche la mostra Revolution a cura di Francesca Procopio. Erano, inoltre presenti le seguenti installazioni:La mia casa di Anna Corcione; Verbo di Francesco Scialò e il libro d’artista Dall’alba al tramonto di Roberta Grosso. Il pubblico di Palazzo Gagliardi, infine, ha potuto ammirare l’installazione Uomo Arca modello in scala 1:4, progetto internazionale di un’opera scultorea multimediale realizzata dallo stesso Antonio La Gamba.
Da sempre la vocazione del festival è l’attenzione verso le nuove generazioni. Lo spazio Leggere&Scrivere Junior ha visto oltre 40 appuntamenti in programma: workshop, laboratori e una ricca serie di altre iniziative. «Anche quest’anno lo spazio Junior ha fornito l’occasione crescere attraverso la cultura, scoprire il mondo dei libri e stimolare la fantasia dei bambini» – ha spiegato la coordinatrice Katia Rosi.
Per il secondo anno consecutivo il Festival Leggere&Scrivere ha reso omaggio alla violinista vibonese Greta Medini, scomparsa prematuramente nel 2016. «La memoria di Greta è stata onorata con un programma che ha visto esibirsi alla chiesa di San Michele artisti dal calibro internazionale. Anche in questo caso il messaggio è chiaro: Vibo Valentia, la Calabria attraverso la musica e la cultura si aprono a nuove esperienze. – ha ricordato il responsabile della rassegna Giovanni Puddu – Un’altra conferma che arriva dal festival è che non basta pensare, ma agire per far crescere il territorio».
Da ultimo è bene ricordare l’apporto del Sistema Bibliotecario Vibonese per la migliore riuscita della manifestazione. «Mi piace sottolineare – ha detto Floriani – l’impegno del Sistema Bibliotecario Vibonese per il festival. Il Sistema è l’anima del Festival, quando un’edizione finisce si pensa subito all’edizione seguente: un impegno quotidiano nel quale il Sistema Bibliotecario Vibonese dedica ogni giorno le sue energie».
La direttrice Marzano racchiude in poche battute l’ottimo risultato conseguito: «Alla fine della settima edizione, il festival afferma una sua identità precisa, maturata anno dopo anno. L’obiettivo è continuare su questo format, sapendo cogliere nuovi stimoli per innovare e per crescere. Questo è il percorso su cui ci muoviamo verso il futuro”. (rvv)
Nella foto di copertina: Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano, direttori di Leggere&Scrivere
16 settembre – Bellissima esperienza della tappa del BiblioHub questa mattina a Vibo Valentia. Scrive Gilberto Floriani (direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese): «Questa mattina grazie a CSBNO abbiamo ospitato il BiblioHUB dell’Associazione Italiana Biblioteche in tour tra le biblioteche italiane. Le biblioteche sono e lo saranno sempre di più, servizi indispensabili per migliorare la qualità della vita delle città, per offrire spazi di inclusione, di democrazia e di cultura. Il Sistema Bibliotecario Vibonese è una biblioteca vera che resiste e opera sul territorio malgrado molte difficoltà e fa rete con le maggiori realtà italiane. Noi che ci lavoriamo siamo orgogliosi del nostro lavoro e cercheremo di non mollare e di andare avanti. I bambini che sono il nostro futuro questa mattina si sono molto divertiti e questo ci ripaga di molti sacrifici».
Il BiblioHub è partito dalla Sicilia: è una biblioteca itinerante che vuole diventare strumento di partecipazione, inclusione e coesione sociale. Da luglio il tour ha già attraversato la Sicilia, da Canicattini Bagni (Siracusa) a Bagheria (Palermo), e prosegue adesso in direzione Roma dove il culture-truck giungerà il 22 settembre in occasione della settima edizione di Bibliopride, giornata nazionale delle biblioteche. Tema della manifestazione di quest’anno: moderni modelli di biblioteca per nuovi lettori e nuovi territori. Non sarà da meno tutto l’iter di avvicinamento lungo tappe che toccheranno molte località del Sud Italia.
BiblioHUB è una struttura mobile polifunzionale e multimediale di informazioni su cultura, tempo libero e servizi al cittadino, punto di prestito di libri, e-books scaricabili con QR-code, vetrina di bookcrossing, hotspot wi-fi, internet-point, laboratorio ludico-didattico per bambini e luogo d’incontro e di socializzazione.
Il truck, di fatto una biblioteca su ruote, è progettato come uno “scrigno” che si apre e si espande negli spazi urbani per portare la biblioteca dentro il territorio, anche nelle aree più marginali e periferiche, creando, sia pur temporaneamente, un presidio sociale, un luogo di aggregazione. BiblioHUB vuole avvicinare i cittadini alla ricca offerta culturale e di servizi che la biblioteca è oggi in grado di proporre. Con l’aggiunta di una postazione multimediale di co-working e un allestimento per l’esperienza della realtà virtuale, la biblioteca mobile è un vero e proprio laboratorio aumentato multidisciplinare. (rvv)
4 settembre – Si è conclusa con successo, a Reggio, la prima edizione del Bergamotto Art Festival, promossa dalla Fondazione Giuseppe Marino col patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Un evento che dimostra come l’agrume principe di Reggio possa ispirare iniziative culturali che convogliano attenzione e interesse sulla Città: Il Bergamotto di Reggio Calabria protagonista, per far parlare le voci del Sud, per raccontare le bellezze del Mezzogiorno, per esaltare la vivacità culturale di una città, di una Calabria, che vive e ha tantissimo da offrire. Un successo non scontato, ma meritato e conquistato grazie all’impegno di una Fondazione (quella intitolata a Giuseppe Marino, indimenticabile uomo di cultura di Reggio) che crede convitamente nella valorizzazione del territorio attraverso i suoi protagonisti.
«Il nostro è un bilancio assolutamente positivo – ha dichiarato Antonio Marino, presidente della Fondazione Marino – per le risposte significative e importanti che Reggio e la sua provincia hanno inteso riservare agli eventi proposti al Bergamotto Art Festival». «Siamo a lavoro per la seconda edizione – ha proseguito il presidente Antonio Marino – dentro la quale continueranno a convivere, come in questa edizione è accaduto, in particolar modo per la Calabria, la Puglia e la Campania, le tante e bellissime voci del Sud. La nostra visione è sempre quella di operare per la valorizzazione del nostro territorio, partendo dalle essenze del Bergamotto, che ci rende unici nel mondo, del gelsomino e degli agrumi, che nel passato hanno costituito risorse e, che ad oggi, sono dimenticate».
L’evento conclusivo del Bergamotto Art Festival si è svolto nella Sala Orsi del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, diretto da Carmelo Malacrino, con l’incontro dal titolo “I luoghi dell’abbandono: appunti di geografia sentimentale” a cura di Vito Teti, professore ordinario di Antropologia presso l’Unical.
L’antropologo, nel corso dell’incontro, ha dialogato con Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, che ha parlato della necessità di “recuperare la memoria storica e di coltivare la restanza come valore dinamico, come atto di amore e di passione di un popolo che sceglie di rimanere per cambiare ciò che non va, per vibere e non per aspettare che le case cadano, e per attendere passivamente”.
La conversazione, inoltre, è stata arricchita dalle letture di alcuni brani a cura degli studenti del Laboratorio Teatrale del Liceo Classico “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria e dell’attrice Giusy Loschiavo.
Presente l’attore e cantante Beppe Barra, che ha interpretato il brano “La casa del tempo”, tratto dal racconto “I sette palombelli” e il racconto “La vecchia scorticata”, trattti da “Lo scunto de li cunti” di Gambattista Basile.
L’attore, a fine evento, è stato omaggiato con “La bergamotta”, una creazione di carta pesta ispirata all’oro verde di Reggio dell’artista reggina Elena Iacopino.
Nel corso della serata, l’Arena dello Stretto ha ospitato l’esibizione dell’artista Maurizio Ferrieri, con la partecipazione dei ballerini Noemi Bellifemmine e Giorgio Jackson, l’incurisione dei trampolieri Morks, che sono arrivati a Reggio direttamente dalla Repubblica di Pallonia, e l’intro “Dove il mare ascolta” con la danza di Francesco Loschiavo e l’interpretazione a cura di Giusy Loschiavo di un brano tratto dal volume “Novecento” di Alessandro Baricco, accompagnato dal violino di Lino Cannavacciuolo.
Ancora, lo show hip hop, soul, funk con “Reggio electro night”, animato con il body painting ispirato al bergamotto di Weronique Art e la modella Silvia Santoro, che ha sfilato sul palco con il corpo dipinto in modo magistrale.
Sul palco dell’Arena, infine, si sono esibiti i DNApoli e Luis Rodriguez. Il Lungomare Falcomatà, infine, è stato protagonista del teatro di strada e delle arti del fuoco del duo Mana Performing Arts. Suggestiva, l’opera in 3D, ispirata al bergamotto, realizzata a Piazza Italia, dallo street artist Gennaro Troia.
Grande successo, infine, anche per la mostra fotografica di Gianfranco Ferraro, ospitata all’interno di Palazzo San Giorgio, e curata da Sandro Iovine e con le musiche originali di Paolo Del Vecchio in sottofondo. (rrc)
31 agosto – Da oggi al Museo Archeologico Nazionale di Reggio una tre giorni al profumo di bergamotto: lo spazio di piazza Paolo Orsi ospiterà, infatti, per tre giorni, dalle ore 18.00 alle 19.30, gli Incontri letterari del prestigioso Bergamotto Art Festival, promossi dalla Fondazione Marino.
Il primo appuntamento è stasera con “Narratori e Narrazioni calabresi”. Gli scrittori Giuseppe Aloe, Gioacchino Criaco, Domenico Dara ed Eliana Iorfida dialogheranno con Lionella Maria Morano in un confronto sugli stili e le forme del raccontare il Sud e la Calabria. Nello stesso contesto, i ragazzi del laboratorio teatrale del Liceo Classico “Tommaso Campanella” leggeranno una selezione di brani.
Il secondo appuntamento sarà domani con le “Incursioni nel mondo antico” di Valerio Massimo Manfredi. Prevista anche la partecipazione straordinaria di Michele Placido, che leggerà brani di classici letterari. Dal meraviglioso peregrinare di Ulisse al sovrumano sogno di potere di Alessandro Magno, fino alla grandezza di pensiero e di azione politica di Giulio Cesare, attraverso le invenzioni tecnologiche dell’antichità, gli eventi che portarono alla nascita e alla diffusione dell’Impero Romano, i perigliosi movimenti dei cartaginesi fino ai confini del mondo, per arrivare ai nostri giorni, al ritrovamento dei maestosi Bronzi di Riace, saranno “le tappe” del viaggio del tempo guidato dal noto e apprezzato intellettuale e storico divulgatore Valerio Massimo Manfredi, con il prezioso contributo di Michele Placido.
Ultimo appuntamento sarà domenica con “I luoghi dell’abbandono: appunti di geografia sentimentale”, dell’antropologo Vito Teti, professore ordinario all’Università della Calabria, a colloquio con Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese, e con la partecipazione straordinaria di Beppe Barra, che leggerà favole di Giambattista Basile, dal fondamentale “Cunto de li cunti”. I ragazzi del laboratorio teatrale del Liceo Classico “Tommaso Campanella” leggeranno brani dagli scritti di Vito Teti.
Il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, che aprirà gli incontri nelle tre giornate insieme al presidente della Fondazione Marino e di Sveva Edizioni, Antonio Marino, ha così commentato questa iniziativa: «Siamo soddisfatti di ospitare le manifestazioni promosse dalla Fondazione Marino e Sveva Edizioni. Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria sta diventando sempre più un luogo inclusivo e dinamico, rappresentazione dell’identità culturale di questo territorio e di tutta la regione
«Il Bergamotto Art Festival nasce intitolato all’“oro verde” della Calabria per promuovere la ricchezza del patrimonio di cultura e di tradizioni del territorio reggino», dichiara Marino. «Il nostro desiderio era già dall’anno scorso di avviare una collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale, simbolo per eccellenza e custode della ricchezza di storia, di arte e di produzione nella regione, e con il direttore Carmelo Malacrino, che ha reso questo luogo emozionante della cultura ancora più vivace e vitale».
Domani, inoltre, per l’apertura straordinaria delle Notti d’Estate al MArRC, con biglietto speciale a soli 3 euro con ingresso dalle 20.00 alle 23.00, un altro “gustoso” appuntamento attenderà gli ospiti del Museo, per il programma “…rEstate al MArRC!”, sulla splendida terrazza sullo Stretto. A partire dalle ore 20.30, in collaborazione con Costa Viola Gourmet, il MArRC proporrà il Simposio “Colori e sapori della Costa Viola sulle tracce di Ulisse”.
Interverranno: gli storici Daniele Castrizio, docente all’Università degli Studi di Messina e componente del Comitato Scientifico del Museo, e Pasquale Amato, docente all’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria e responsabile della Sezione Storia del Centro Internazionale Scrittori della Calabria, partner del MArRC per la valorizzazione; lo scrittore e ricercatore storico Natale Zappalà e lo scrittore e tecnologo alimentare Angelo Paolillo.
Il Simposio prevederà un momento conviviale a cura di grandi maestri Chef, con un menu di degustazione di piatti tipici “a tema”, ispirati ai poemi omerici e alla tradizione alimentare in Magna Grecia, per un viaggio dei sensi alla riscoperta di antichi sapori e saperi.
L’evento si colloca nel calendario per le celebrazioni dell’Anno del Cibo Italiano istituito dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Turismo e nella programmazione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale dichiarato dal Parlamento Europeo con il Consiglio dell’Unione Europea.
In attesa della grande Festa patronale che avrà inizio la prossima settimana, domenica 2 settembre si potrà visitare gratuitamente il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, dalle 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso 19.30). (rrc)
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