Domenica 26 settembre, alla Torre dei Cavalieri di Gizzeria, è in programma l’ottava edizione del Premio Caposuvero, ideato e promosso dalla Pro Loco di Gizzeria, nella persona del suo presidente Giuseppina Fragale, e patrocinato dall’Unpli regionale e dal Comune di Gizzeria.
Dal parterre, alle presenze, dai contenuti ai messaggi veicolati, è un esempio di quella contaminazione culturale su cui la Calabria e i calabresi devono scommettere per scrivere una storia e un destino diversi. Una narrazione diversa della Calabria che, contro ogni pregiudizio e stereotipo, vuole mostrare le sue bellezze, non chiede ma vuole dare, una terra su cui investire e non da cui fuggire, in nome della legalità e della giustizia. Diversi i nomi e le personalità di spicco premiati nelle scorse edizioni, quelle degli ultimi anni hanno avuto un notevole successo tale da essere menzionato da tutti gli organi di stampa regionali e dall’Ansa. Uomini e donne calabresi che si sono contraddistinti per valore e impegno in tali settori e nell’impegno sociale e istituzionale.
Il Premio sezione Legalità, al Procuratore Capo di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri.
Per la sezione Cultura, a ritirare il Premio il Procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri e il giornalista e storico delle organizzazioni criminali, Antonio Nicaso, autori dei più importanti e conosciuti testi sulla criminalità organizzata. E poi il Giornalismo, riconoscimento a Pietro Comito di LacNews24. Al Cash and Carry L’Elefante Premio Imprenditoria, Imprenditoria femminile alla stilista Luigia Granata; Medicina alla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, lo Sport a Luca Valentini Beach Manager, ideatore e organizzatore dei più grandi eventi di kite e winde surf; al prof. Tullio Romita il Premio dedicato ai Calabresi all’Estero.
Diversi anche i Premi alla Memoria di quelle personalità che hanno lasciato un segno indelebile in una terra che ha sempre più bisogno di esempi da seguire; per l’imprenditoria omaggio all’orafo G.B. Spadafora e al giovane lametino scomparso prematuramente Giovannino Macrì e per il giornalismo a Elio Fata.
Il Premio Speciale 2021 va allo Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori Calabria.
Ad ispirare l’edizione del Premio lo scritto di Leonida Repaci: «Per me Calabria significa categoria morale, prima che espressione geografica. Calabrese, nella sua miglior accezione metaforica, vuol dire Rupe, cioè carattere. È la torre che non crolla giammai la cima pel sofiar dei venti» e la Torre di Capo Suvero è emblema e metafora dell’evento.
Ma,a caratterizzarlo, anche la famosa frase di Corrado Alvaro: «I Calabresi vogliono essere parlati», e lo facciamo attraverso gli esempi e le azioni di una Calabria positiva e propositiva. Un appuntamento che riconferma il valore del premio, cosı̀ come evidenziato dall’encomio delle diverse istituzioni presenti ogni anno, molte le presenze anche per questa edizione.
La serata, con apertura alle 20:00, terminerà con il tradizionale buffet e intrattenimento conviviale. (rcz)
Fino al 25 settembre, a Gizzeria, è in programma il Campo Scuola della Fisascat nazionale, che vede coinvolti 35 giovani in percorsi formativi preziosi per potere operare o continuare ad operare nel mondo sindacale.
La formazione come percorso esperienziale, cognitivo, emotivo e sensoriale è il l’argomento che abbraccia i temi trattati in questa edizione: dall’Intelligenza Emotiva, alla gestione delle emozioni, dal concetto di appartenenza e il ruolo della comunicazione, fino a welfare e benessere e il tema stesso della formazione.
Il tutto proposto da docenti provenienti dalle più qualificate università italiane e segretari generali di tutta la penisola. Importante sarà in particolare l’incontro del 23 settembre, che insisterà su bilateralità e welfare contrattuale con particolare riferimento al Sud Italia. Il webinar prevedrà la modalità di partecipazione mista nell’ambito dello svolgimento del Campo Scuola Fisascat Nazionale.
A chiudere il 25 settembre è previsto un incontro con il segretario Generale di Fisascat Cisl, Davide Guarini, il segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra, quello della Cisl Calabria, Tonino Russo e quello di Cisl Magra Graecia, Salvatore Mancuso.
Ad aprire il lavori il segretario regionale Fisascat Cisl, Fortunato Lo Papa per i saluti. Il tema sviscerato nella giornata sarà Sociale ed esperienziale: i giovani e la formazione aperti, oltre ai partecipanti del campo scuola, anche ai delegati, Rsa, Rsu, operatori tecnici e politici ed ai dirigenti delle strutture territoriali e regionale della Fisascat Calabria.
L’incontro con i Segretari Generali prevede una breve introduzione del prof. Ambrogio Scognamiglio, docente universitario e formatore esperienziale e sarà moderato dal prof. Marco Lai, che puntualizzerà come le competenze digitali saranno il necessario supporto per comunicare e collaborare con gli altri e come gestire l’interazione sociale e sindacale tramite la tecnologia.
Soddisfatto il padrone di casa, Fortunato Lo Papa, segretario generale Fisascat Cisl: «Siamo lieti di ospitare gli organi nazionali, per noi è un’opportunità per dare ai giovani quelle nozioni che servono per andare avanti in questo percorso. Uno degli obiettivi che il sindacato pone da anni sul tappetto è quello di sensibilizzare la politica a creare percorsi per favore famiglie, lavoratori e giovani oltre che favorire e sviluppare ancora di più la contrattazione di secondo livello per creare l’incontro tra domanda e offerta, scuola e lavoro».
«Chiediamo ai giovani – ha concluso Lo Papa- di non rassegnarsi perché la loro formazione sindacale può aiutarli a dare vita alle loro aspettative». (rcz)
Il segretario regionale della Fisascat Cisl, Fortunato Lo Papa, in merito al nubifragio a Falerna e a Gizzeria dove imprenditori e commercianti hanno dubìto danni, perso merce, infrastrutture e mobilio, ha chiesto di convocare un tavolo tecnico «che tenga presente le caratteristiche della zona, e punti a renderla più sicura e meno vulnerabile alle calamità naturali ma, allo stesso tempo, predisponga una rete di sicurezza per chi dovesse, invece, essere vittima di danni».
«Ricordo – ha sottolineato il cislino – che tutte le misure prese per arginare fenomeni di questo tipo sono state a spese dei singoli, senza avere alcuno sgravio o sostegno nonostante esercitassero in una zona a grave rischio di erosione costiera. Si deve anche a questi imprenditori, ristoratori, baristi, commercianti e a tutti i lavoratori con loro impiegati, se molti turisti scelgono di trascorrere qui le loro ferie».
«Ecco perché saperli completamente senza aiuti o sostegni è qualcosa che non condivido – ha rimarcato Lo Papa – e sul quale bisognerebbe iniziare a ragionare».
«A chi con sacrificio ha superato questi anni duri, magari scegliendo proprio questa estate per inaugurare nuove attività – ha concluso Lo Papa – va il mio pensiero e la mia vicinanza sperando possa mettere in moto un nuovo modo di pensare e gestire le attività economiche costiere». (rcz)
Sulla scia di Legalità è cultura, si è chiusa, a Gizzeria, l’ottava edizione del Premio Caposuvero, promosso dalla Pro Loco di Gizzeria e patrocinata dall’Unpli Calabria.
«Un premio che dedichiamo quest’anno a coloro che sono stati schierati in prima linea nell’emergenza pandemia. Questo è il nostro ringraziamento e un omaggio a chi non ce l’ha fatta e poi, come sempre, alle eccellenze di Calabria, con quello spazio, che ha reso noto il premio, dedicato alla legalità, agli uomini e alle donne che combattono o sono vittime della criminalità organizzata, di quella erba cattiva che impedisce a questa terra di esprimersi per quello che è» ha dichiarato Giuseppina Fragale, presidente della Pro Loco, in apertura della kermesse, a cui hanno fatto eco quelle dell’on. Domenico Furgiuele, che ha esaltato il valore di un Premio di qualità e di spessore che in qualche modo indica la strada da percorrere perché questa terra possa riscattarsi da un passato infelice.
Dopo i saluti di rito e ringraziamenti agli sponsor della serata, Mmt Service, Oreficeria Megna, GB Spadafora, la serata, condotta dalle giornaliste Fabrizia Arcuri e Manuela Iatì (Skytg24), vestite dagli splendidi abiti tessuti a mano della Maison Celestino, ha preso il via con il dibattito, seguito e applaudito dai tanti presenti, tra i premiati sezione legalità.
Il Premio Legalità è stato conferito al Maggiore dei Carabinieri Gerardo Lardieri, responsabile sezione polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Catanzaro; Premio alla Memoria del magistrato Antonino Scopelliti, ucciso dalle mafie nel 1991 a Campo Calabro, alla figlia, on. Rosanna Scopelliti; a Michele Albanese il Premio per il Giornalismo; Premio Cultura e legalità al prof. Giancarlo Costabile, per Pedagogia della R-Esistenza, corso di laurea Unical. Il Premio Medicina al prof. Raffaele Bruno, direttore del Reparto di Malattie Infettive al San Matteo di Pavia e medico che ha curato il “paziente 1” di Codogno, che ha ricordato i circa 36.000 morti di Covid-19, tra cui oltre 200 tra medici e infermieri, e poi con pacata fermezza ha dichiarato: «L’Italia è un Paese dalla memoria corta e che dimentica quasi subito, e se prima eravamo angeli ed eroi oggi arrivano le recriminazioni e fioccano le denunce. Ma in fondo siamo anche quel Paese che freme per riaprire gli stadi ma lascia chiusa e nel caos più totale la scuola».
Premio allo Spettacolo a Paride Leporace, giornalista e scrittore, già presidente Film Commission Lu.Ca, che ha promosso la Basilicata come terra di cinema contribuendo al successo di Matera 2019 capitale europea della cultura e favorendo la nascita di un distretto di cineturismo studiato da molti esperti di settore.
Riconoscimento di merito all’ing. Demetrio Crucitti, direttore della sede regionale Rai per la Calabria, impegnato da diversi anni in un progetto che prevede la produzione e la diffusione di programmi e servizi giornalistici in italiano e in lingua dedicati alle minoranze linguistiche storiche presenti sul nostro territorio, oggi apprezzato e condiviso anche dalla Regione.
Per lo sport, non potevano mancare i riconoscimenti al Cosenza Calcio e al Football Club Crotone per i risultati raggiunti nello scorso campionato. Menzioni speciali sono andate al direttore tecnico del Crotone Giuseppe Ursino e per il Cosenza al mister Roberto Occhiuzzi, natio di Cetraro, che ha dedicato il premio proprio a quella Calabria bella e che non si piega.
Riconoscimento all’imprenditoria alla Mmt Service di Montalto Uffugo (Cs) e Vivai Milone di Lamezia Terme, presente Emanuela Milone. A conferirle il premio il consigliere regionale e presidente della Commissione Agricoltura e Turismo Pietro Molinaro, che ha esaltato il lavoro di quel mondo dell’agricoltura e soprattutto di quei giovani imprenditori, molte le donne in campo, che con coraggio e passione investono sullo sviluppo sostenibile del territorio.
Commosso ricordo da parte di Kevin Marulla per il padre Gigi, a cui è stato dedicato il Premio alla Memoria.
Il Premio Calabresi nel Mondo, è stato ritirato da Giuseppe Sommario, fondatore e direttore Festival delle Spartenze, Associazione Assud che si occupa di fenomeni migratori italiani, di storia linguistica del cinema e del teatro, di tradizioni linguistiche e culturali della Calabria e che ha ricordato come anche verso i calabresi all’estero si sia persa la memoria, quella che invece loro, anche se emigrati da tantissimi anni, hanno mantenuto trasmettendola alle nuove generazioni, con le quali è importante rinsaldare quell’antico legame.
Premio Speciale al Corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana della Regione Calabria, impegnate in prima linea nel periodo emergenziale. Presente con una rappresentanza del corpo l’Ispettrice Regionale, Rosanna Sicoli, che ha elogiato il lavoro svolto in questi mesi, che continua ormai ininterrottamente e con la stessa dedizione da 150 anni.
E poi, altro premio speciale all’Anci Calabria, presente il vice presidente regionale Franco Candia che ha voluto rimarcare il lavoro che i sindaci hanno fatto e continuano a fare nel contrasto alla diffusione della pandemia, ma anche in riferimento alla necessità di far ripartire l’economia e soprattutto, oggi, la scuola: «Posizioni, quelle dei sindaci calabresi, impopolari, con provvedimenti contrastati prima, poi imitati e condivisi, attraverso i quali abbiamo mostrato la fermezza delle nostre decisioni e la consapevolezza delle nostre realtà, che hanno bisogno di un’attenzione maggiore ma che sicuramente non si fanno trovare impreparate».
Menzione speciale all’Anci Giovani, con il componente coordinamento Massimo Rotiroti, in un passaggio simbolico di testimone alle nuove generazioni e ad una classe politica più attenta, preparata e che riconosce in quella fascia tricolore una grande missione.
Ad encomiare i premiati il consigliere regionale Antonio De Caprio, presidente della Commissione Consiliare contro il Fenomeno della ‘Ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa, che nel ringraziare i premiati per essere un esempio da esaltare e di cui parlare, ha posto l’accento su alcuni progetti in itinere che vedrà il coinvolgimento delle scuole e le parti sociali, anche in collaborazione con le Proloco, nella divulgazione della legalità e contro ogni tipo di violenza.
«Apriamo la serata parlando di legalità, perché la nostra meravigliosa Calabria deve purtroppo ancora fare i conti con la criminalità organizzata, la ‘ndrangheta, ma la presenza di questi nomi che, nel loro piccolo, danno ciascuno un contributo fondamentale alla lotta contro il malaffare, crediamo sia il modo migliore per parlarne, in chiave di speranza e positività» ha esordito Manuela Iatì, nel presentare i primi quattro premiati, emblema delle diverse sfaccettature di questa lotta: una figlia di vittima e vittima lei stessa della mafia, un investigatore che la mafia la combatte sul campo, un giornalista che la racconta e la denuncia e un docente che educa i ragazzi a una diversa mentalità.
«Sono nata e cresciuta a Roma, – ha dichiarato Rosanna Scopelliti – ma sono e mi sento calabrese. Ho in più il privilegio di poter guardare alla mia terra con un occhio esterno. Lavoro perché lo Stato sia percepito come più forte della mafia.I calabresi sono innanzitutto le persone oneste che lavorano, lottano, emergono come eccellenze, ma sono anche quelle che si piegano per elemosinare un lavoro e i ragazzi costretti a emigrare. Dobbiamo fare in modo di invertire questa rotta perché abbiamo tutte le capacità e il valore per riuscirci».
«Quanto a mio padre – ha aggiunto – la procura di Reggio sta lavorando bene, le indagini sono aperte e sono stati fatti passi avanti importanti, ma tra un anno ricorre il trentesimo dalla sua uccisione, è comunque troppo tardi per avere giustizia».
Gerardo Lardieri, che in Calabria lavora da un trentennio investigando proprio contro la ‘ndrangheta, è stato accolto da un omaggio video: le immagini a infrarossi dei carabinieri del Ros di Reggio Calabria di cui comandava una sezione, che ritraevano il momento della cattura di Pasquale Condello, “il Supremo”, nel febbraio 2008, uno dei momenti più emozionanti della sua lunga carriera.
Il maggiore ha posto l’accento sul cambiamento positivo della mentalità del popolo calabrese: «Ricordo che i primi tempi, anche solo nel chiedere a qualcuno se una data persona abitasse a un dato indirizzo, nessuno ci rispondeva. Ci si girava dall’altra parte nel silenzio totale, per paura e omertà. Oggi, a Catanzaro, il mio ufficio è pieno, ogni giorno, di persone che vengono a denunciare, a parlare, che dimostrano fiducia nelle Istituzioni. Stiamo lavorando bene, ma chiaramente serve proprio il loro aiuto».
«Chi come noi continua a parlare di ‘ndrangheta viene definito infame! – ha tuonato Michele Albanese, giornalista sotto scorta dal 2014 (l’unico in Calabria), nel suo intervento accorato –. Ma di ‘ndrangheta bisogna continuare a parlare, per mostrare cos’è veramente, soprattutto a chi si piega e offre il caffè ai boss, pensando forse di trarne vantaggi. Se la nostra terra non cresce è per la commistione tra ‘ndranghetisti e società civile, imprenditoria, politica, massoneria. La Calabria è terra di eccellenze e di bellezza, pensate a quante sono le eccellenze che non sono potute nemmeno nascere a causa di questo schifoso connubio. Io non vado via perché ad andare via devono essere loro, questi farabutti che hanno sfregiato e avvelenato ogni cosa, loro che vorrebbero distruggere ogni cosa. La ‘ndrangheta è un problema culturale».
E proprio sulla cultura dell’antimafia ha chiuso questo piccolo talk il prof. Giancarlo Costabile: «La Calabria è purtroppo terra in cui si è forti con i deboli e deboli con i forti. Dobbiamo costruire un “noi” collettivo per poter sconfiggere le mafie. Non possiamo farlo individualmente. A partire dal mondo accademico, che dovrebbe scendere dalle cattedre e schierarsi, apertamente, chiaramente, sul campo, offrendo modelli di comportamento e azione, fondamentali per i giovani. E la stampa, la libera informazione, gioca un ruolo fondamentale in questo, gliene sono personalmente grato».
Un appuntamento, dunque, che ha riconfermato il valore del premio, così come evidenziato dall’encomio finale dell’on. Angela Napoli nel suo intervento telefonico, dal parterre, dalle presenze, dai contenuti e i messaggi veicolati, esempi di quella contaminazione culturale su cui la Calabria e i calabresi devono scommettere per scrivere una storia e un destino diversi. (rrm)
Domani sera, a Gizzeria, alle 20.30, alla Torre dei Cavalieri, è in programma la settima edizione del Premio Caposuvero, ideato e promosso dalla Pro Loco di Gizzeria, guidato da Giuseppina Fragale.
Il Premio, che viene assegnato a nomi e personalità di spicco in diversi settori del panorama calabrese e non solo, quest’anno ripartirà da una frase di Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, vincitore della scorsa edizione: Questa terra non è omertosa, la gente ha solo bisogno di essere ascoltata.
«Ripartiamo – si legge in una nota – dall’ascolto e dal racconto di una terra che vuole mostrare un volto diverso dagli stereotipi e dai pregiudizi, diventando essa stessa quel cambiamento culturale e sociale che merita».
«Il successo dello scorso anno – ha dichiarato la presidente della Pro Loco Fragale – confermato dal risalto mediatico che ha avuto, ha dato nuova linfa a questo Premio e non potevamo, nonostante le restrizioni e il momento particolare che ci troviamo a vivere, mancare questo appuntamento. Sarà come sempre un’occasione per esaltare le nostre eccellenze, valori e intelligenze di Calabria, ma anche un momento di condivisione e riflessione sui temi della legalità, del sociale e di quello che abbiamo vissuto in questi mesi, dedicando una parte dell’incontro a coloro che sono stati schierati in prima linea nell’emergenza pandemia e un omaggio a chi non ce l’ha fatta».
Il Premio Legalità, sarà conferito al Maggiore Carabinieri Gerardo Lardieri, responsabile sezione della Procura della Repubblica di Catanzaro, Direzione Distrettuale Antimafia; Premio alla Memoria al magistrato Antonino Scopelliti, a ritirare l’omaggio la figlia, l’on. Rosanna Scopelliti; a Michele Albanese il Premio Giornalismo.
Il Premio Cultura e legalità al prof. Giancarlo Costabile, per Pedagogia della R-Esistenza, corso di laurea Università della Calabria.Premio Medicina al prof. Raffaele Bruno, direttore del reparto di malattie infettive del San Matteo di Pavia; Premio Spettacolo a Paride Leporace, giornalista e scrittore, già presidente Film Commision Lu.Ca; riconoscimento di merito all’ing. Demetrio Crucitti, direttore sede regionale Rai per la Calabria; Imprenditoria: Mmt Service di Montalto Uffugo (Cs) e Vivai Milone, Lametia Terme.
Per lo Sport, non potevano mancare i riconoscimenti al Cosenza Calcio e al Football Club Crotone. Battesimo per il Premio Calabresi nel Mondo, a ritirare il primo riconoscimento Giuseppe Sommario, fondatore e direttore Festival delle Spartanze, Associazione Assud.
A chiudere la kermesse due Premi Speciali: al Corpo Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana della Regione Calabria e all’Anci Calabria. Nel corso dell’evento le motivazioni dei premi e altre menzioni speciali.
Saranno presenti rappresentanti istituzionali nazionali e regionali e del mondo dell’associazionismo. La serata terminerà con il tradizionale buffet e intrattenimento conviviale. Moderano le giornaliste Fabrizia Arcuri e Manuela Iatì (SkyTg24). (rcz)
Sulla vicenda del cosiddetto “Capannone dei veleni” a Gizzeria (Catanzaro), la senatrice M5S Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione pubblica e Beni culturali, ha interrogato i ministri dell’Ambiente e della Salute chiedendo «quali notizie abbiano in relazione al caso e quali iniziative di competenza intendano assumere per la tutela dell’ambiente interessato e della salute pubblica».
Ne dà notizia, in una nota, la stessa parlamentare del Movimento 5 Stelle, che osserva: «La comunità locale ha il diritto di sapere in tempi rapidi che tipo di rifiuti siano lì presenti e se esistano rischi e pericoli per l’ambiente e la popolazione interessati. Nel merito le responsabilità investono i vari livelli regionali, che hanno il dovere di attivarsi con la massima attenzione. Per adesso – rimarca la parlamentare – è certo che una massa di rifiuti si trova in una struttura del tutto inadeguata, col tetto in eternit in pessime condizioni, porte e finestre distrutte, altri danni strutturali e il rischio che il residuo dei materiali filtri nella sottostante falda acquifera o che inquini il mare attraverso i vicini canali». «Il Movimento 5 Stelle – conclude Granato – si batte da anni per un’economia circolare sui rifiuti, in una regione che continua a gestirne il ciclo con continue ordinanze in deroga invece che con la dovuta pianificazione. Quest’ultima vicenda ne è l’ennesima riprova». (rp)
Si è conclusa, con successo, a Gizzeria, la sesta edizione del Premio Caposuvero, organizzata dalla Proloco di Gizzeria.
Leitmovit di questa edizione, una narrazione diverse della Calabria che, contro ogni pregiudizio e stereotipo, vuole mostrare le sue bellezze. Non chiede ma vuole dare, positiva e propositiva, una terra su cui investire e non da cui fuggire.
La serata, moderata dalla giornalista Fabrizia Arcuri, è stata aperta citando Leonida Repaci: «Per me Calabria significa categoria morale, prima che espressione geografica. Calabrese, nella sua miglior accezione metaforica, vuol dire Rupe, cioè carattere. È la torre che non crolla giammai la cima pel soffiar dei venti».
Poi, sono state proiettate le immagini dell’operazione Crisalide 3, condotta da Nicola Gratteri e che ha inferto un duro colpo alle ndrine.
È al Procuratore della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, che è stato consegnato il Premio alla Legalità del Premio Capo Suvero, giunto alla sesta edizione.
«Come Procura di Catanzaro – ha dichiarato Gratteri – stiamo dando grande attenzione a questo territorio perché riteniamo che sia stato nel corso degli anni martoriato dalla presenza della ‘ndrangheta».
«Al contempo – ha aggiunto Gratteri – devo dire che da un po’ di anni siamo riusciti a fare cose importanti con forze dell’ordine di primo piano. È la misura di tutto è racchiusa nel dato dei casi denunciati. Questa terra non è omertosa, la gente ha solo bisogno di essere ascoltata».
Il Premio alla memoria è stato assegnato all’avvocato Francesco Pagliuso, assassinato il 9 agosto del 2016. Il Premio è stato ritirato dalla sorella Antonia Assunta Pagliuso.
«Uomo, padre e sopratutto avvocato. Mio fratello era di una specie rara, che credeva fermamente nella giustizia e in ciò che faceva. So che, nonostante la solitudine e il senso di smarrimento che si prova in questi casi, la mia battaglia è condivisa alla Procura di Catanzaro».
«E – ha concluso la signora Antonia Pagliuso – non mi fermerò fino a quando non incrocerò gli occhi dei suoi assassini».
Menzione speciale, invece, è stata consegnata a Salvatore Nardi, e una in memoria del padre, Carlo Nardi, esempio di solidarietà e giustizia sociale, che ha lasciato una traccia indelebile a Mendicino, la sua città.
Il Premio al Giornalismo, infine, per la sezione legalità, è stato assegnato al caposervizio della Gazzetta del Sud, Arcangelo Badolati, che ha voluto ricordare la forza e il sacrificio dei tanti uomini che, nel denunciare, hanno perso la vita. Il secondo Premio al Giornalismo, inoltre, è stato consegnato al giornalista di Rai Italia per il Sudamerica, Pasquale Guaglianone.
Poi, sono stati consegnati i Premi alle eccellenze di Calabria: alla sezione imprenditoria, premiate le sorelle Linardi, che hanno dato vita all’Azienda Lo Zafferano del Re; Caterina Celestino, portavoce della Maison Celestino.
«Un ringraziamento particolare – ha dichiarato Caterina Celestino – va alla Proloco di Gizzeria e al suo presidente, Giuseppina Fragale, nonché alla giornalista Fabrizia Arcuri. Un grazie sincero al sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo, che ha voluto presenziare e consegnarci il Premio con orgoglio e sentimento, anche oltre la forza dell’appartenenza. Questa è la Calabria bella, espressione morale prima che geografica».
Per la sezione Sport, premiati Claudio Gullo, campione di kart, salita e rally, e medaglia di bronzo CONI, e a Gianluigi Mardente, allenatore del Beach Soccer femminile di Catanzaro.
Il Premio alla medicina, al dott. Gianfranco Filippelli, direttore U.O. complessa di Oncologia Medica del P.O. di Paola e presidente Lilt Cosenza.
Il Premio alla Cultura è stato consegnato al prof. Fabrizio Mollo, autore della Guidarcheologica della Calabria (Rubbettino); a Mimmo Cavallaroil Premio allo Spettacolo «per aver trasformato in musica le tradizioni del territorio e comunità, portandola in giro per il mondo, e incrociando, sopratutto, la realtà dei calabresi all’estero».
Il Premio Speciale, infine, è stato assegnato al Soccorso Alpino e Speleologico della Calabria e ritirato dal presidente Giacomo Zanfei, che ha dedicato il premio a Antonio De Rasis, la giovane guida che ha preso la vita nella tragedia del Raganello a Civita.
«Ringrazio – ha dichiarato la presidente Fragale – tutti coloro che hanno reso questa serata speciale, sperando di essere riusciti nell’intento di avervi lasciato qualcosa in più e di diverso di questa nostra terra di Calabria».
«Le Proloco – ha concluso la presidente Fragale – sono anche questo: veicolo di messaggi positivi e incubatori di iniziative di contenuto. L’appuntamento è per il prossimo ano, con altre novità». (rcz)
Il 1° settembre, a Gizzeria, a Torre dei Cavalieri, la sesta edizione del Premio Capo Suvero.
Il Premio, ideato e promosso dalla Pro Loco locale, guidata da Giuseppina Fragale, viene assegnato ai calabresi che si contraddistinguono nei diversi campi come eccellenza e che con le loro azioni rappresentano la Calabria più bella, quella che è prima espressione morale e poi geografica.
L’evento gode del patrocinio dell‘UNPLI regionale nella persona del suo presidente, Filippo Capellupo, che presiederà al Premio, a sottolineare l’impegno profuso dal mondo delle Proloco non soltanto nel campo della valorizzazione e della promozione dei territori ma anche come espressione e portavoce di valori e principi come la legalità e l’impegno sociale.
«Il premio – si legge in una nota – è stata l’occasione per esaltare e far conoscere personalità di spicco dal campo della medicina all’economia, dalla cultura al giornalismo, dallo spettacolo allo sport, senza dimenticare un passaggio fondamentale la legalità. Magistrati, uomini e donne impegnate alla lotta contro la criminalità organizzata, hanno ricevuto quel meritato riconoscimento, “perché – come afferma la presidente Fragale – per coltivare il bello bisogna prima di tutto estirpare il marcio”. E il Premio Capo Suvero è, per noi, quel fiore che ogni anno, con grande emozione, consegniamo a chi ogni giorno con sacrificio, passione e dedizione scrive una storia diversa di questa terra. E siamo onorati quest’anno di consegnare il Premio Legalità al Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri».
I dettagli e i nomi degli altri premiati saranno resi noti in una conferenza stampa in programma per venerdì 26 agosto alle 18.30, sempre nella location dell’agriturismo “Torre dei Cavalieri” in località Mortilla. (rcz)
Questa sera, alle 19.00, a Gizzeria, presso l’Agriturismo Torre dei Cavalieri, la presentazione della pubblicazione Conoscere e amare il territorio – Guida ad alcuni Beni Culturali del Territorio Lametino.
La pubblicazione, realizzata dall’Istituto Comprensivo di S. Eufemia Lamezia in collaborazione con l’agriturismo, partner e sponsor culturale, è la sintesi finale del Progetto Pon “Fonte Condivisa, modulo In Tour 2.0” che ha visto coinvolti alunni delle classi quinte della primaria e delle classi prime della secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo.
La serata, condotta dalla giornalista Luisa Vaccaro, dopo i saluti e istituzionali della Dirigente Scolastica, Fiorella Careri e del responsabile dell’agriturismo, Carlo Pileggi, vedrà in scena i protagonisti di questo intenso percorso conoscitivo di grande valenza didattica e formativa: gli alunni e le docenti Teodolinda Coltellaro e Roberta Infante, che proporranno interventi esplicativi, necessari a ripercorrere la valenza sostanziale dell’esperienza e gli elementi qualificanti della stessa pubblicazione.
Lo storico Italo Leone traccerà infine, un’analisi dei contenuti della pubblicazione per soffermarsi anche sul valore formativo dell’esperienza, perché, come lui stesso sottolinea, «è una ricerca apprezzabile per le possibili ricadute sulla formazione dei giovani e nell’incentivazione del turismo culturale lametino e regionale. È importante che questa guida sia conosciuta e che si prenda consapevolezza, anche attraverso essa, del problema della tutela e della valorizzazione dei beni culturali del territorio».
La manifestazione sarà scandita da intermezzi musicali proposti dalla pianista Daniela Iannello, docente di strumento della scuola. (rcz)
Il 24 luglio, a Gizzeria, è in programma la cerimonia finale della prima edizione del Concorso Internazionale di Poesia e Letteratura dedicato alla memoria dell’insegnante Marietta Parlati.
Il Premio è stato promosso dal Centro Studi Futura in collaborazione con l’Associazione Sharing Project e il patrocinio della Regione Calabria e del Comune di Gizzeria, nell’ambito dell’attività di servizio civile nazionale.
Nel corso della serata finale, saranno consegnati nove premi in denaro ai vincitori provenienti dalle varie regioni italiane, mentre altri riconoscimenti saranno consegnati a terzi, quarti, e quinti classificati.
Due, i premi speciali: uno dedicato a Fabio Zaffina, ragazzo dall’intelligenza viva scomparso all’età di 21 anni, e l’altro alla memoria di Italo Palmieri, poeta e scrittore gizzeroto, che sarà conferito da Centro Studi Futura.
Nel corso della manifestazione verranno declamate le opere vincenti e la serata sarà altresì allietata da momenti musicali. (rcz)
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