1° settembre – Si svolge stasera, a Gizzeria, alle 20.30, presso la Torre dei Cavalieri, la quinta edizione del Premio “Capo Suvero – Valori e intelligenze della nostra terra”.
La manifestazione è stata organizzata e ideata dalla Pro Loco di Gizzeria, presieduta da Pina Fragale, e resa possibile con la collaborazione con i giornalisti Massimo Mercuri e Piera Dastoli.
Obiettivo del Premio è quello di riconoscere e premiare le eccellenze calabresi che si distinguono in diversi settori, in un’ottica di seria promozione del territorio.
In questa edizione saranno premiati il giornalista Klaus Davi, massmediologo e opinionista della trasmissione “Non è l’arena” di La7, Carlo Tansi, responsabile della Protezione Civile Antonio Barillà, inviato de “La Stampa”, Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio, gli imprenditori Floriano Noto e Nuccio Caffo, Giuseppe Buffone, magistrato, Salvatore Miceli, ex centrocampista, e Teresa Calimeri, giovane oncologa lametina impegnata in una ricerca presso il San Raffaele di Milano.
Sarà consegnata, inoltre, una targa in memoria di Matteo Vinci, giovane vittima di mafia, ucciso il 9 aprile di quest’anno.
Madrina e padrino dell’evento saranno Pippo Callipo e Francesca Garofalo, che sarà arricchito dalla sfilata di moda degli abiti della stilista Debora Isabella. (rcz)
GIZZERIA: TORNA IL PREMIO CAPO SUVERO NEL RICORDO DI MATTEO VINCI
26 agosto – Torna il 1° settembre a Gizzeria, alla Torre dei Cavalieri, il Premio Capo Suvero. L’edizione 2018 ha come filo conduttore “Valori e intelligenze della nostra terra”. La manifestazione, promossa dalla Pro Loco di Gizzeria presieduta da Giuseppina Fragale, è stata presentata in conferenza stampa alla presenza di Paolo Nicolazzo, segretario dell’Unpli. Ad illustrare l’evento Massimo Mercuri e Piera Dastoli tra gli organizzatori della manifestazione.
Il premio Capo Suvero, realizzato dall’orafo di Squillace Luigi Mungo, quest’anno avrà un ospite particolare, assente fisicamente ma di cui tutti avvertiranno la presenza: Matteo Vinci, vittima innocente di ‘ndrangheta. Il sacrificio del giovane biologo di Limbadi sarà ricordato con la testimonianza dei genitori, Francesco e Rosaria Scarpulla, ai quali sarà assegnato il riconoscimento alla memoria.
Altro premiato di questa edizione sarà Klaus Davi, giornalista massmediologo che ha realizzato numerosi reportage sulla criminalità organizzata nella nostra regione.
Premio Capo Suvero anche a Carlo Tansi, responsabile della Protezione civile calabrese, e al lametino Antonio Barillà, da molti anni giornalista de La Stampa di Torino. Saranno premiati anche gli imprenditori Floriano Noto e Nuccio Caffo. Il riconoscimento andrà ad Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza Calcio che quest’anno milita in serie B.
Gli organizzatori del premio hanno inteso omaggiare anche il magistrato Giuseppe Buffone, originario di Gizzeria, che per tanti anni ha svolto la sua professione a Milano e che attualmente è nell’organico del ministero di Grazia e Giustizia.
Premio Capo Suvero all’oncologa Teresa Calimeri, ricercatrice al San Raffaele di Milano e a Salvatore Miceli, ex calciatore che ha giocato in squadre come il Napoli, la Sampdoria, il Cosenza e anche il Catanzaro.
Come ogni anno, padrino e madrina della manifestazione saranno l’imprenditore Pippo Callipo e il magistrato Francesca Garofalo. Il premio sarà trasmesso da emittenti televisive regionali e anche nazionali, tra cui Padre Pio Tv e Sky; sarà realizzato uno speciale nella trasmissione TgEvents a cura di Luca Galtieri che sarà poi mandato in onda su 150 emittenti televisive italiane. Le riprese saranno curate da EsseTv e da Emmepi produzioni televisive.
«L’evento – hanno voluto sottolineare gli organizzatori – non è una mera premiazione ma un’importante occasione di promozione del territorio e di valorizzazione delle eccellenze della nostra terra; un’ulteriore occasione per far conoscere a tutta la nazione, quanto di buono e di propositivo i calabresi riescono a fare anche oltre i confini della propria regione. I premiati sono uomini e donne che mettono in gioco la loro vita, la loro professione, per garantire un futuro migliore alle generazioni che verranno». (rcz)







