RIFIUTI, IN CALABRIA SI DIFFERENZIA DI PIÙ
IN REGIONE LA RACCOLTA È AL 56,28%

di ANTONIETTA MARIA STRATI – In Calabria si differenzia meglio e sempre di più. Lo dice l’Arpacal con il suo rapporto sulla raccolta differenziata, evidenziando come nella regione si ria registrato un miglioramento negli ultimi tre anni: dal 52,04% si è passati al 56,28%, quattro punti in più.

Si tratta di risultati che «segnano un passo avanti per la sostenibilità ambientale in Calabria, ma richiedono ulteriori interventi per migliorare l’efficienza del sistema rifiuti e raggiungere i target europei», sottolinea l’Arpacal.

Nonostante ciò, i dati sono confortanti: Catanzaro è la provincia con la performance più alta, raggiungendo il 66,40%, Vibo Valentia si colloca al secondo posto con il 61,97%. 

Le Province con maggiori progressi sono: Crotone, che passa dal 35,90% (2021) al 44,49% (2023), con un incremento di quasi 9 punti percentuali e Reggio Calabria (RC) che ha migliorato notevolmente, salendo dal 36,19% (2021) al 44,05% (2023). Stabile la provincia di Cosenza (CS) con il 61,39% che registra una crescita più contenuta ma costante, indicando un già buon livello di partenza.

La produzione complessiva di rifiuti urbani, su una popolazione di 1,838,150 abitanti, è scesa da 739,462 nel 2022 a 732,046.06 tonnellate nel 2023, con una riduzione pro-capite di 398,25 kg per abitante l’anno. La raccolta differenziata è salita dal 54,6% al 56,28%, senza però raggiungere l’obiettivo del 65% previsto dal d.lgs. n.152/2006.

Incidono sul risultato regionale della raccolta differenziata i valori delle provincie di Reggio Calabria (44,05) e Crotone (44,49), entrambe al di sotto delle province di Catanzaro (66,40), Cosenza (61,39) e Vibo Valentia (61,97).

Tra i Comuni capoluogo, Vibo Valentia si distingue con il 69.59%, seguita da Catanzaro con il 69,37 e Cosenza con il 61, mentre Crotone con il 26,97 e Reggio Calabria con il 40,27 abbassano il dato regionale complessivo al 56,28%. A pesare, in particolare, il dato relativo al Comune di Crotone dove si riscontra ancora oggi il valore più basso di raccolta differenziata (26,97%).

Su base comunale, i migliori risultati si sono registrati nella provincia di Catanzaro con Soveria Simeri (89,58%), Gimigliano (89,40%), Sellia (87,14%), Tiriolo (87,03%) e uno in provincia di Cosenza nel Comune di Montegiordano (87,78%).

Infine, uno sguardo alla quantità (in tonnellate) di ciascuna frazione merceologica raccolta nel 2023. La macrocategoria “forsu+verde” (frazione umida e verde) calcolata sul totale della RD, sia in termini numerici che di percentuale, risulta avere il maggiore peso.

Le altre frazioni merceologiche che hanno una maggiore incidenza sono rappresentate in ordine dalla carta e cartoni, dal multimateriale e vetro, con una distribuzione decrescente per le altre tipologie di rifiuti.

«Gli obiettivi fondamentali della normativa ambientale – si legge nella nota –sono costituiti dalla riduzione della quantità dei rifiuti affiancata a una raccolta differenziata efficace mirata alla riduzione della quota destinata a smaltimento in discariche». (ams)

CATANZARO – Differenziata da record: la raccolta sfiora il 67%

Risultati green per la città di Catanzaro, la cui raccolta differenziata, nei primi sette mesi del 2019, sfiora il 67%, superiore a quelli relativi al 2018 (66%).

«Un risultato – ha commentato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo – che sfiora le aspettative, il cui merito va, in primis, ai nostri cittadini».

«La partenza di un grande progetto di raccolta differenziata – ha proseguito il sindaco Abramo – quasi quattro anni fa, è stata una novità per i catanzaresi, eppure hanno risposto da subito con entusiasmo. Le politiche ambientali, del resto, sono sempre state a cuore alla nostra amministrazione. Per fare solo un esempio, Catanzaro è stata la prima città a dotarsi, già sei anni fa, di lampade LED per tutta l’illuminazione pubblica».

Nel 2013 in città non si differenziava nemmeno il 5%, due anni dopo non si era ancora arrivati al 10%. Dal 2016, dopo l’inizio della collaborazione con CONAI, la crescita è stata costante, e Catanzaro si è imposta come modello virtuoso non solo per la sua regione, ma per tutto il sud Italia: dal 2013 a oggi, infatti, il capoluogo della Calabria ha ottenuto una percentuale di crescita della raccolta pari al 1.699,73%.

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Risultati dal 2016 al 2018 del Comune di Catanzaro

«L’aiuto di CONAI – ha proseguito il sindaco Abramo – è stato fondamentale dal primo giorno dell’operazione: senza il Consorzio una campagna e un’attività di questo calibro non sarebbero state possibili. Il mio ringraziamento va a CONAI e a tutti coloro che ci hanno aiutato in questo percorso virtuoso, come la società che ha vinto l’appalto di gara, Sieco. Ma soprattutto, ancora una volta, il grazie dell’amministrazione di Catanzaro va ai cittadini e al loro impegno».

Dalla fine del 2015 CONAI ha supportato la fase di avvio della raccolta differenziata a Catanzaro attraverso attività di formazione, consegna dei kit per la differenziata alle utenze e suddivisione del territorio in cinque aree di intervento. Avviata inoltre, sempre grazie al supporto CONAI, una campagna di comunicazione dedicata rivolta a tutti i residenti del comune.

I risultati non si sono fatti attendere. L’obiettivo, ora, è raggiungere il 75% di differenziata.

«Casi di successo come quello di Catanzaro – ha commentato Giorgio Quagliolo, presidente CONAI – devono essere un esempio per tutti i comuni del sud Italia, un’area su cui continuiamo a lavorare con particolare attenzione. Dobbiamo imparare a considerare i rifiuti sempre più una risorsa economica e ambientale: in questo la collaborazione dei cittadini e delle amministrazioni comunali si rivela ogni giorno fondamentale. Una raccolta differenziata di qualità, del resto, è il primo passo verso un sistema di economia circolare che permetta un recupero degli imballaggi sempre più virtuoso».  (rcz)