di ARISTIDE BAVA – Il Cammino del pane, attivato da Officine delle Idee in collaborazione con il Gal Terre Locridee e partito dalla Locride, nel 2020, è ormai una realtà.
Nei giorni scorsi a Matera è stato firmato il Manifesto del cammino del Pane che registra anche il coinvolgimento dei Comuni di Africo, Canolo, San Luca e Platì, e secondo il presidente del Gal Francesco Macrì può diventare un asse portante in tema di sviluppo e coesione dei territori attraverso un prodotto dal forte valore identitario come appunto è il pane.
Appunto a Matera nell’ambito dell’evento Forum del Cammino del pane che ha avuto come protagonisti Comuni, Gal, Unpli e associazioni di categoria, è nato il “Manifesto del Cammino del pane”, che coglie appieno lo spirito del progetto. Con la firma del Manifesto è stata, inoltre, designata proprio la città dei Sassi come “Capitale del Cammino del Pane” 2024. L’evento materano, molto partecipato, ha offerto vari spunti di riflessione grazie all’interessante contributo dei relatori presenti.
È emerso chiaramente come il pane non sia solo un elemento nutrizionale ma veicolo culturale che porta con sé storie e tradizioni delle comunità e dei popoli. È stata anche evidenziata la crescente consapevolezza, sull’importanza della sostenibilità ambientale nella produzione alimentare. L’uso di grani antichi e tecniche di coltivazione rispettose dell’ambiente, sono stati al centro della discussione, promuovendo una visione che rispecchi tradizione e impegno verso un futuro sostenibile.
Si è sottolineato, inoltre, l’importanza del recupero degli antichi metodi di panificazione: e proprio dalla Locride, Platì per la precisione, è giunto a Matera un pane prodotto con una ricetta che non veniva più impiegata da cento anni, usando farine di lenticchie, orzo, jermano e cicerchia. Il successo e l’entusiasmo generato dall’incontro tenutosi a Matera, dimostrano chiaramente che la connessione tra cibo, cultura e comunità è più forte che mai. L’evento ha fornito un’opportunità unica per riflettere sulla ricchezza della tradizione del pane e ha ispirato la speranza di preservare e arricchire questo patrimonio per condividerlo con le generazioni future. Anche per questo il Cammino del Pane può diventare opportunità di tessere una rete di connessioni, che vadano oltre il semplice atto di consumare cibo.
Il Manifesto del Cammino del Pane è stato formato dal sindaco di Matera Domenico Bennardi, da altri esponenti di quella regione ma anche da Antonio Blandi, project manager di “Officine delle Idee, da Francesco Macrì, presidente del Gal Terre Locridee; Natale Carvello, presidente Gal Kroton, Filippo Capellupo, presidente Unpli Calabria e da Domenico Modaffari, sindaco di Africo; Antonio Carlomagno, sindaco di Cerchiara di Calabria; Rosario Sergi, sindaco di Platì; Laura Multari de “Il pane di Canolo”.
Significative le affermazioni del presidente Francesco Macrì: «Dalla Locride, stiamo dando rilievo su tutto il territorio nazionale alla bontà del pane dei nostri paesi che vantano una tradizione d’eccellenza nel campo della panificazione, incontrando altre tradizioni e altre storie relative a questo prodotto. Il progetto legato al pane è essenziale per uno degli obiettivi più importanti dell’azione del Gal, ossia creare un ponte tra i Paesi del Mediterraneo, in funzione di crescita socio-culturale e di sviluppo economico».
Dal canto suo Antonio Blandi ha dichiarato «Il Cammino del Pane è un’iniziativa di rinascita sociale e culturale, un richiamo a coesione, condivisione e fratellanza. Il pane deve essere considerato come elemento identitario, di mediazione culturale, sociale e turistica, che unisce le comunità, i territori, i popoli; filo conduttore per un cammino universale, culturale e turistico, quindi promotore del dialogo tra popoli e comunità». (ab)