È stata ricevuta, a Palazzo Alvaro di Reggio Calabria, una rappresentanza dell’Associazione Cina-Italia di Shanghai, in rappresentanza del governo popolare municipale di Zhenjiang.
CATANZARO – Al via il festival “Pesce e vino”
Prende il via oggi, a Catanzaro, nel quartiere Lido, la seconda edizione di Pesce e vino, il festival degli antichi sapori” sostenuto dall’Amministrazione comunale nell’ambito delle attività natalizie.
L’evento proporrà una vetrina dedicata ai prodotti tipici e alle prelibatezze del mar Jonio, abbinate con il pregiato vino locale delle principali cantine calabresi.
Non mancheranno momenti di animazione ed un approfondimento sul tema “Mar Jonio crocevia del mediterraneo” che si svolgerà in apertura alle 17.30, in Piazza Garibaldi. L’iniziativa si svolge in collaborazione con Arsac – Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese.
«Si rinnova un evento – ha detto Giusy Iemma, vicesindaca di Catanzaro – che l’amministrazione comunale ha ideato, nell’ambito delle politiche del mare, e che già lo scorso anno ha visto la città di Catanzaro offrire un’occasione di promozione e di valorizzazione delle eccellenze del territorio».
«La seconda edizione – ha proseguito – è stata calendarizzata nel periodo natalizio per regalare un momento di aggregazione nel quartiere marinaro e continuare lungo il percorso di attività messe in campo attorno alla risorsa mare. Il nostro patrimonio enogastronomico costituisce un imprescindibile valore aggiunto, per la tradizione e l’identità che custodisce, ma anche un volano di crescita economica ed imprenditoriale per il territorio».
«Pesce e Vino – ha concluso – vuole far parlare di questi temi nella logica della filiera di istituzioni e operatori che devono camminare insieme per puntare sempre più in alto». (rcz)
Artigianato, il prefetto De Rosa incontra Cna Catanzaro
È stato un incontro cordiale e costruttivo quello avvenuto nella sede della Cna Catanzaro tra il neo prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa e i vertici della confederazione territoriale e regionale.
A fare gli onori di casa il presidente di Cna Catanzaro, Paolo D’Errico e la direttrice Cna Catanzaro, Paola Perri i quali hanno espresso riconoscimento per la visita del prefetto che ha spiegato di volere conoscere il territorio e ascoltare i cittadini senza rimanere dietro a una scrivania, creando quel ponte tra istituzioni e società sempre più necessario per diffondere la cultura della legalità e del rispetto delle regole.
A tale proposito, il presidente Cna Calabria Giovanni Cugliari, citando i dati Inps, ha ricordato come la Cna sia la prima organizzazione di rappresentanza di artigiani e pmi della provincia di Catanzaro, ribadendo poi come la legalità sia un valore fondante della confederazione, sia per quanto riguarda il codice etico che nelle azioni degli imprenditori stessi.
Cugliari ha poi evidenziato alcune delle piaghe più gravi in questo momento per il settore tra le quali i ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese.
L’incontro si è concluso con l’impegno a proseguire nell’interlocuzione e nella collaborazione. (rcz)
A Cariati di discute di turismo tra limiti, paradossi e contraddizioni
Si parla di turismo oggi pomeriggio a Cariati e l’occasione viene dalla presentazione del libro di Franco Capalbo Perché la Calabria non dovrebbe campare di turismo?.
Secondo l’autore, il modello di turismo attualmente preferito in Calabria, soprattutto dalla classe politica e dalle pubbliche amministrazioni locali, non solo provoca danni ambientali ed impoverisce il territorio ma non rappresenta una reale alternativa economica alla cosiddetta de-industrializzazione. Siamo di fronte ad un modello estrattivo, che drena cioè risorse senza benefici per il territorio. È basato su promesse illusorie di ricchezza e sviluppo. Cosa si potrebbe o dovrebbe fare per invertire rotta? Per prima cosa vanno coinvolti gli abitanti locali nella pianificazione turistica.
E poi serve valorizzare i borghi come risorsa autentica, favorendo l’equilibrio tra uomo, natura, economia e lavoro per un turismo rispettoso e lento.
È su questa analisi e sulle prospettive di superamento del modello turistico fallimentare che da decenni imperversa nei territori di una regione che stenta a risalire classiche negative impietose, ragionamenti emergenti nel volume di Franco Capalbo, che ci si confronterà oggi venerdì 27 dicembre al Museo Civico del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni (MuMAM), nella cittadella fortificata bizantina di Cariati.
Promosso dall’Associazione regionale B&B e Affittacamere Calabria, coordinati da Lenin Montesanto, Program Manager della cabina di regia sui MID della Regione Calabria, dialogheranno con l’Autore, il presidente dell’ARBBAC Leonardo Trento, il Sindaco Cataldo Minò, Giovanni Filareti, patron dell’esperienza imprenditoriale A’ Cantina di Cariati, Franco Laratta, giornalista di LaC TV, Saverio Madera, dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Majorana di Corigliano-Rossano, Tullio Romita, docente Unical e Pierluigi Caputo, Vice Presidente Consiglio Regionale Calabria. λ
CROTONE / Chi è don Alberto Torriani, il nuovo Arcivescovo
di PINO NANO – Crotone ha il suo nuovo Arcivescovo. È don Alberto Torriani, 53 anni, nato a Bollate, periferia di Milano, e ordinato sacerdote nel 2000. L’annuncio è stato dato da monsignor Claudio Maniago, Arcivescovo di Catanzaro e Amministratore Apostolico della diocesi, alla presenza di una folta rappresentanza fedeli, presbiteri e religiosi. Monsignor Claudio Maniago ha espresso gratitudine a Papa Francesco per “il dono del nuovo vescovo e per la disponibilità con cui don Alberto Torriani ha accolto questa responsabilità pastorale”.
Don Alberto Torriani sarà consacrato vescovo il 22 febbraio prossimo, alle ore 15, nel Duomo di Milano e poi subito dopo si trasferirà in Calabria dove la Chiesa di Crotone – Santa Severina già si prepara ad accogliere il nuovo arcivescovo. Don Alberto Torriani, che succede a monsignor Angelo Raffaele Panzetta – ha spiegato l’Arcivescovo di Catanzaro- “ha maturato negli anni una significativa esperienza pastorale ed educativa, ricoprendo ruoli di rilievo nella pastorale e nella guida di prestigiose istituzioni scolastiche cattoliche”.
La prima reazione viene dalla Conferenza Episcopale Calabra: “I vescovi della Calabria -si legge in una nota ufficiale- esprimono la loro gioia ed esprimono un augurio fraterno al neoeletto implorando su di lui la benedizione del Signore per un fruttuoso ministero pastorale in terra di Calabria”.
“Caro don Alberto- gli scrive invece mons. Francesco Savino- come Vescovo della Chiesa di Cassano all’Jonio e Vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana, desidero farti giungere il mio affettuoso augurio, insieme a quello dei presbiteri e dell’intera Comunità diocesana affidata alla mia premura pastorale. Ti è stato richiesto un “sì” che ti ha certamente sorpreso. La nostra Calabria – “nostra” perché da oggi è anche “tua” – è una terra benedetta da Dio, bella per le sue risorse naturali, bella per la genuinità della fede di tanta gente semplice, bella per tanta generosità. È, allo stesso tempo, una terra che continua a “gridare” l’urgenza dell’inculturazione del Vangelo, perché solo il Vangelo di Gesù può sanare le grandi ferite che segnano la storia del popolo calabrese. Noi Vescovi, insieme a tutte le donne e agli uomini di buona volontà, camminando insieme, abbiamo il dovere di promuovere il bene che lo Spirito continuamente semina per contribuire a costruire un presente e un futuro di Speranza. Ti accompagno con la preghiera in questo tempo di grazia della tua vita e, mentre ti assicuro la mia amicizia, ti rinnovo l’augurio di un ministero fecondo e profetico nell’Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina”.
Semplicemente bellissimo, invece, il saluto del nuovo Arcivescovo Alberto Torriani alla terra e al popolo che si prepara ad accoglierlo e che parte da una citazione dotta di Italo Calvino.
“Inutilmente, magnanimo Kublai, tenterò di descriverti la città di Zaira dagli alti bastioni. Potrei dirti di quanti gradini sono le vie fatte a scale, di che sesto gli archi dei porticati, di quali lamine di zinco sono ricoperti i tetti; ma so già che sarebbe come non dirti nulla. Non di questo è fatta la città, ma di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato”. In questi giorni di trepidazioni e di attese- scrive il nuovo pastore della Chiesa di Crotone- di immaginazioni e curiosità, di ascolti e di organizzazioni, ho trovato nelle parole di Italo Calvino una forma ai pensieri rincorsi e alle parole spesso zoppicanti, orientando scelte e incoraggiando passi. All’ingresso del mio ufficio da dove vi scrivo c’è un cartello con questa citazione, una sorta di ‘biglietto da visita’ in ingresso. In quel romanzo citato da quelle righe, il protagonista esploratore (Marco Polo) si ritrova alla fine del suo viaggio a dover raccontare all’imperatore tutte le città che ha visitato, i posti che ha visto, le storie che ha ascoltato e le persone che ha incontrato e che hanno abitato pezzi del nostro cuore e delle nostre memorie. Nella descrizione – e qui viene il bello – si attarda a descrivere vie e porticati, strade e gradini… eppure dice che raccontare tutto questo è come descrivere il nulla. Il segreto di quelle città immaginarie sono le relazioni”.
Cosa vuol dire?
“Vuol dire che tutto ciò che nei prossimi giorni e nelle prossime settimane raccoglieremo di informazioni e racconti reciproci sarà sempre la parte residuale di un tutto più grande visitato dalla creatività dello Spirito. Qui è scritta la ‘città’, ma mi piace sostituire questa parole con ‘la nostra Chiesa di Crotone – Santa Severina’: questa comunità raccolta attorno al Vangelo di Gesù ha il suo motore nelle relazioni buone e vere tra le persone che la abitano, tra le Istituzioni che ne garantiscono il funzionamento, tra le generazioni che ne segnano la vivacità, tra i luoghi che ne definiscono i confini… e credo di poter continuare a lungo questo elenco”.
Un uomo, dunque, che si prepara a scendere tra gente che non conosce, ma che sente già di poter amare.
“Nel vangelo di Giovanni – scrive il nuovo Arcivescovo- c’è un racconto che voglio qui rilanciare: è al capitolo 21. Lì è descritto un incontro tra Gesù e alcuni suoi discepoli sulla riva del mare di Galilea, ignari costoro che Lui fosse il loro maestro Risorto. Ad un certo punto lo sconosciuto li saluta con una domanda: ‘Avete qualcosa da mangiare?’. Che vuol dire anche: ‘Avete di che vivere?’. Gesù si interessa di loro, alle loro vite concrete, e loro si sentono da Lui conosciuti. Questa domanda sorprendente fa venire voglia di dare fiducia a questo sconosciuto che è Gesù. Fa venire voglia di prendere sul serio le parole di Papa Francesco quando invita a coltivare la passione dell’incontro e farla divenire così lo stile del nostro essere Chiesa”.
Eccola, dunque, la parola magica del nuovo pastore della Chiesa crotonese, “l’incontro”.
“Sarà questa la mia prima preoccupazione dei prossimi mesi. Ripenso a quell’incontro all’alba – così come scritto nel Vangelo – e a quella domanda, immaginandola che risuona sulle coste del nostro mare, o suoi monti della nostra campagna, o nelle strade della nostre città o nei saloni, nei cortili e nelle Chiese delle nostre parrocchie e comunità, così come nelle cucine e nelle stanze delle nostre case. So che molti hanno preparato il nostro incontro con operosità nella preghiera e nella corresponsabilità ecclesiale affinché continuasse la fase profetica del Cammino Sinodale in vista anche del Giubileo della Speranza del 2025 che per la nostra comunità diocesana vuol dire l’arrivo di un nuovo Pastore”.
Ma va oltre il nuovo Arcivescovo, parlando alla sua nuova gente: “Chiedo a voi di continuare l’attesa vigile e operosa del nostro incontro, e così come è scritto nella preghiera vi chiedo di affidarmi in particolar modo all’intercessione della Madonna di Capocolonna e ai nostri santi patroni Dionigi e Anastasia. Il Signore vi benedica tutti!”.
Ben arrivato in Calabria anche da parte nostra padre. (pn)
A Reggio e Locri lo spettacolo “Tra le note e i ricordi”
Il 28 dicembre, a Locri, all’Auditorio Palazzo della Cultura, alle 21, Katia Riscelli andrà in scena con “Tra le note e i ricordi”, mentre il 29 dicembre alle 20 all’Auditorium Zanotti Bianco di Reggio.
Lo spettacolo rientra nell’ambito della 31esima Stagione Teatrale della Locride 2024 a cura del Centro Teatrale Meridionale e del T.C.A. Teatri calabresi associati.
La pièce è un viaggio intimo e coinvolgente nella straordinaria carriera di Katia Ricciarelli, soprano di fama internazionale ma anche attrice di successo, che si racconta attraverso parole, musica ed emozioni, guidata dal maestro Leonardo Quadrini al pianoforte, accompagnata da un quartetto d’archi e impreziosita dalla voce del tenore Aldo Gallone.
Lo spettacolo, in forma di racconto e di testimonianza di una delle cantanti liriche più famose e amate al mondo, sarà un’occasione unica per il pubblico calabrese, grazie al lavoro del direttore artistico Domenico Pantano.
«Ogni anno ci impegniamo a progettare un cartellone che non solo rifletta la ricchezza e la varietà del panorama teatrale contemporaneo– ha detto Pantano – ma che stimoli anche il pensiero, l’emozione e la riflessione».
«La nostra programmazione spazia da classici rivisitati con linguaggi moderni a nuove produzioni, frutto del lavoro di autori emergenti e registi di grande talento», ha detto ancora Pantano, sottolineando come «il teatro, come sempre, diventa un luogo di confronto, di dialogo tra generazioni e culture diverse. Il teatro è un’arte che vive nel presente, e noi vogliamo che ogni spettacolo offra al pubblico un’esperienza che sia tanto intellettuale quanto emotiva, coinvolgente e memorabile». (rrc)
A Reggio una serata memorabile con il concerto di Sergio Cammariere
È stato un concerto emozionante e indimenticabile quello di Sergio Cammariere al Museo Archeologico di Reggio Calabria, proprio davanti ai Bronzi di Riace.
In una Piazza Orsi gremita, com’è chiamato il piazzale interno del Museo, si è vissuta una serata dall’atmosfera magica, indescrivibile, intrisa di musica e poesia.
Il cantautore crotonese, oramai tra i più grandi della musica d’autore italiana, accompagnato dal suo immancabile pianoforte, dalla brava e raffinata violoncellista Giovanna Famulari e dal virtuoso sassofonista Daniele Tittarelli, ha stregato tutti; non solo il pubblico che ha esaurito i biglietti in meno di mezz’ora, ma anche i due mitici guerrieri che, nel vortice di emozioni trasmesse dalla splendida sequenza di brani, sono apparsi animati, partecipi e consapevoli di contribuire a rendere memorabile l’evento. Annunciato come un concerto unico, destinato a scrivere una pagina storica del fortunato binomio tra musica e cultura in Calabria, è andato anche ben oltre, superando ogni attesa per la capacità di emozionare, quasi inebriare, il numeroso pubblico, immergendolo in un viaggio musicale di sensazioni, suggestioni, sentimenti puri.
La serata è stata aperta dall’intervento del Direttore del Museo Fabrizio Sudano, che ha presentato il progetto “Museo in Fest”, la serie di eventi che lo trasformeranno in una preziosa location teatrale. Dopo aver ringraziato Claudia Ventura, responsabile dell’Area Valorizzazione, tutto lo staff del Museo e Ruggero Pegna, a cui ha affidato la direzione artistica, ha dato il via al concerto, iniziato con uno dei brani più amati dallo stesso musicista, “Sorella mia”.
Uno dietro l’altro, sono arrivate altre perle della sua ricchissima discografia, che raccoglie ben 15 album, tra cui una raccolta e due dal vivo, sei colonne sonore, un numero innumerevole di grandi successi: da “Non mi lasciare qui” a “L’amore non si spiega”, passando per “Valzer di chimere“, “Tempo perduto”, “Cantautore piccolino”, brano seguito da applausi interminabili. Una menzione speciale merita l’angolo di profonde suggestioni trasmesse da brani come “Capocolonna”, il luogo dei ricordi del cantautore crotonese, cuore della Magna Graecia, dove forse erano diretti i Bronzi nel loro viaggio per il Mediterraneo. Non meno emozionante l’esecuzione di “Padre della notte”, che Cammariere esegue sempre con una partecipazione viscerale e contagiosa, fino a commuoversi e commuovere. “Tutto quello che un uomo”, brano incluso anche da Mina in un suo album, cantato come sempre insieme al pubblico, e “Dalla pace del mare lontano”, che evoca mirabilmente sentimenti e desideri universali di pace, hanno chiuso il concerto in un vortice di pulsazioni travolgenti, incastonando l’intera serata in un angolo del cuore di ogni spettatore.
«Grazie a tutti, a chi mi ha voluto in questo luogo fantastico che porterò sempre con me… È stato bellissimo, buon Natale!», visibilmente emozionato ha stretto a sé i magnifici musicisti che hanno impreziosito il concerto, mentre Piazza Orsi gli tributava scroscianti applausi e una lunga standing ovation, nell’immediata percezione di aver vissuto qualcosa di unico.
Perfetta l’organizzazione del Museo e bravissimi i tecnici della Show Net, capaci di assicurare suoni perfetti in un ambiente acusticamente complesso.
Dopo il live di Cammariere, Museo in fest proseguirà domani, 26 dicembre alle 18, con il concerto di Vincent Bohanan & The Sound of Victory, il più grande gruppo Gospel dell’area metropolitana newyorchese, da Brooklyn al Bronx, tra i più prestigiosi, sold out da giorni.
Ingresso libero, invece, il 5 gennaio alle 18, vigilia dell’Epifania, quando “Museo in Fest” si sposterà all’esterno, in Piazza De Nava, per “Zoé, il Principio della Vita”, un evento spettacolare del “Piccolo Nuovo Teatro” di Bastia Umbra, tra le più note compagnie internazionali di Teatro Urbano, che mette insieme testi suggestivi, artisti di strada tra i più originali, danza aerea e su trampoli, giocoleria, ma anche nuove macchine sceniche, effettistica luminosa e pirotecnica, basi musicali a tema, costumi ammalianti. “Zoé” è uno spettacolo affascinante che ha come tema il rapporto tra Uomo e Natura. Tutte le informazioni sono reperibili al sito ufficiale del Museo.
GIZZERIA (CZ) – Successo per “Buon Natale Mortilla”
Ha riscosso grande successo, a Gizzeria, la seconda edizione di “Buon Natale Mortilia”, organizzato dall’Associazione ViviMortilla.
La manifestazione ha visto la presenza di migliaia di persone che hanno invaso Piazza Martiri di Nassiriya allestita per l’occasione con casette natalizie gestite a mò di mercatini, gonfiabili, la casetta di Babbo Natale, le giostrine dedicate ai bambini, la pista di go kart gonfiabile ed ancora lo spettacolo di Vivì Natalina con le bolle di sapone, la magia, l’elfo trampoliere hanno intrattenuto i presenti regalando emozioni sia ai grandi che ai più piccoli.
Durante l’evento, come già successo lo scorso anno, il presidente dell’Associazione ViviMortilla, Alfredo Argento, ha voluto fortemente ricordare alcuni “Amici di Mortilla” che non sono più tra noi, e a tale scopo, ha organizzato unitamente al parroco padre Francesco una preghiera in memoria degli amici scomparsi prematuramente che tanto hanno dato alla comunità.
Il sindaco Francesco Argento, presente all’evento, ha ringraziato per l’organizzazione e per quanto il presidente Alfredo Argento e il suo vice Matteo Talarico e tutti i componenti dell’Associazione fanno per il quartiere di Mortilla, ricordando anche il successo degli eventi passati accolto di buon proposito dalle migliaia di persone intervenute.
Il presidente di ViviMortilla, nel corso della serata, ha ringraziato tutti gli sponsor che hanno partecipato alla realizzazione dell’iniziativa, tutti gli espositori, gli artisti e i responsabili delle aree food and beverage che hanno contribuito con la loro presenza a rendere grande una manifestazione dedicata ai bambini e infine ha ringraziato il pubblico, sia locale ma anche le persone che si sono recate a Mortilla da fuori comune, per la grande partecipazione. Nella serata l’associazione ha consegnato dei quadretti di gratitudine per la collaborazione al sindaco Francesco Argento, all’Ing. Mazzocca, all’Amministrazione Comunale, alla Polizia locale e ai Carabinieri di Gizzeria.
Alcune tra le dichiarazioni raccolte da parte degli abitanti del quartiere Mortilla, hanno ringraziato personalmente Alfredo Argento per l’organizzazione effettuata in modo eccellente rispetto anche ad altri comuni che hanno organizzato i mercatini di Natale da loro visitati, ed ancora dichiarando che finalmente anche Mortilla è al centro dell’attenzione e soprattutto che finalmente si sentono all’interno di una comunità unita e che fa ben sperare in un futuro migliore per i propri bambini che crescono nel quartiere, grazie all’Associazione che con la sua vicinanza alla popolazione fa tutto ciò che è possibile per far crescere e sviluppare un quartiere che ormai è diventato sempre più popolato. (rcz)
REGGIO – Presentata la Christmas Soccer Cup
È stata presentata, nella Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio a Reggio, la Christmas Soccer Cup, il torneo di calcio che animerà il “Reggio Village” di viale Messina nelle giornate del 27 e 28 dicembre 2024.
L’evento è stato presentato dagli organizzatori Francesco Biondo e Fortunato Latella, con la partecipazione del vicesindaco di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.
REGGIO – Avviato in Seconda Commissione l’iter per le nuove Circoscrizioni
Nella Seconda Commissione del Comune di Reggio ha preso il via l’iter che punta all’istituzione delle nuove Circoscrizioni nel Comune di Reggio Calabria.
In apertura dei lavori il presidente dell’organismo consiliare, Giuseppe Marino, ha salutato positivamente il fatto che, a conferma dell’attenzione dimostrata sul tema, sia la maggioranza che l’opposizione abbiano presentato due distinte proposte.
«Sicuramente ci sono aspetti da approfondire attentamente – ha detto Giuseppe Marino – affinché questo strumento sia sostenibile e compatibile con il percorso di risanamento finanziario e amministrativo del Comune».
Marino ha quindi introdotto l’intervento del consigliere delegato Giuseppe Giordano specificando che la proposta di quest’ultimo è «aperta» e costituisce «un punto di partenza». Giordano ha preliminarmente ringraziato la dirigente Iolanda Mauro e l’E.Q. “Servizi demografici- Decentramento” Saverina D’Elia, per il percorso avviato a fine giugno, da quando ha ricevuto la delega specifica, sulla base del lavoro già svolto in Commissione tra il 2023 e il 2024 che «aveva consentito – ha detto Giordano – un confronto serrato alle forze politiche e a tutti gli attori interessati al processo di decentramento».
Il delegato del sindaco ha poi tratteggiato i contenuti della proposta passando in rassegna funzioni e servizi ipoteticamente previsti e spiegando che le cinque nuove Circoscrizioni prospettate – ognuna deve avere un minimo di 30mila abitanti – coincidono con gli ambiti urbani identitari individuati nel Masterplan. La I Circoscrizione, “Centro storico”, per come ipotizzata nella proposta comprende i quartieri Centro storico, Trabocchetto, Sant’Antonio, Spirito Santo, Pineta Zerbi, Tremulini, Santa Caterina, San Brunello, Vito; la II, “Est”, i quartieri Eremo, Condera, San Giorgio, Modena, San Sperato, Cannavò, Mosorrofa, Cataforio, Terreti; la III, “Nord”, i quartieri Catona, Salice, Villa San Giuseppe, Gallico, Sambatello, Archi, Ortì, Podargoni; la IV, “Sud”, i quartieri Ravagnese, Gallina, Pellaro; la V, “Centro-Sud”, i quartieri Sbarre, Ferrovieri, Stadio-Gebbione.
«Il primo, importante passaggio – ha aggiunto Giordano – è la modifica dello Statuto riattualizzando il ruolo delle circoscrizioni. È necessario che questo processo diventi partecipativo perché è forte in questo senso l’aspettativa della comunità di essere parte del processo decisionale».
A seguire il presidente Marino ha rivolto un appello a tutti i consiglieri che fanno parte della Seconda Commissione: «Siamo di fronte a un passaggio storico. È un’occasione unica per tutta la politica cittadina, senza distinzione di appartenenza».
«Auspico che si faccia tesoro anche del contributo della minoranza e si arrivi a una sintesi. Questo – ha concluso – non può essere un lavoro di parte, serve una convergenza istituzionale ampia».
Il consigliere Demetrio Marino a margine della seduta ha dichiarato: «Il centrodestra ha avviato un’azione di stimolo affinché in questa fase finale di consiliatura si lavori per rendere operativo questo strumento. Rispetto alle dinamiche determinatesi in Commissione ora acquisiremo informazioni e documenti per analizzarle e valutarle rispetto all’idea che ha il centrodestra».
Ha, dunque, auspicato «una strategia unanime di partecipazione attiva di tutti i componenti e dei cittadini affinché i territori entrino in simbiosi con l’Amministrazione comunale che, a sua volta, deve poi garantire quei processi operativi affinché le circoscrizioni abbiano delle funzioni proprie».
Infine, parlando della nuova configurazione ipotizzata, Marino ha sottolineato la necessità di confrontarsi rispetto al nuovo Psc e al Masterplan «per offrire servizi infrastrutturali indispensabili per la fruizione di queste aree, diverse sia per caratteristiche morfologiche che storico-identitarie». (rrc)