CORIGLIANO ROSSANO – Il Pmi Day

Domani, a Corigliano Rossano, nell’Azienda La Molazza, si terrà la 15esima edizione del Pmi Day”, organizzata da Confindustria Cosenza.

Ad accogliere la delegazione di studenti e docenti dei Licei di Corigliano Rossano saranno i titolari dell’azienda, i fratelli Minisci, che quotidianamente si impegnano per realizzare produzioni di olio biologico di elevata qualità.

La ‘Settimana della Cultura d’impresa’ continua con il seminario all’Università della Calabria il 25 novembre quando gli imprenditori incontreranno i vertici d’ateneo ed i responsabili del Technest, del Reparto Corse e dei Laboratori Star.

L’obiettivo è evidenziare il ruolo sociale dell’impresa e mostrare la passione e le competenze proprie del mondo produttivo: una giornata in cui aprire le sedi aziendali per raccontarsi e spiegare l’impegno quotidiano a favore della crescita nei luoghi dove si crea valore economico, occupazione e benessere per tutta la collettività.

«Costruire è il tema di questa occasione di incontro – ha dichiarato la vicepresidente di Confindustria Cosenza, Rossella Sirianni che presenzierà al Pmi Day, accompagnata dalla Responsabile dell’Area Comunicazione ed Education Monica Perri –. Costruire consapevolezza delle proprie aspirazioni e delle opportunità per realizzarle, costruire sapere per affrontare con le giuste competenze il lavoro di oggi e quello di domani, ma anche costruire innovazione ponendo i nuovi strumenti digitali e l’intelligenza artificiale al servizio di creatività, immaginazione e conoscenza, costruire opportunità di business per crescere come impresa e per contribuire sempre di più allo sviluppo economico e sociale del Paese e costruire sostenibilità per il benessere delle nuove generazioni».

«Siamo consapevoli del fatto – ha concluso il presidente degli industriali cosentini, Giovan Battista Perciaccante – che uno dei principali cambiamenti in atto riguardi la digital economy. Occorre porre al centro della riflessione l’impresa e la sua capacità di intrecciare il proprio sistema di valori con l’Intelligenza Artificiale, ponendosi obiettivi di crescita a impatto sociale, culturale e di sviluppo sostenibile». (rcs)

Violenza contro le donne, Catanzaro si prepara con due giorni di eventi

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la città di Catanzaro si prepara ad accogliere due eventi – in programma domani e sabato 23 novembre – che vogliono scuotere le coscienze, promuovere una cultura del rispetto e rilanciare con forza i valori della sensibilizzazione come strumento di liberazione per l’intera società.

Il 22 novembre, la città si mobiliterà con un Flash Mob e una passeggiata simbolica verso l’Auditorium Casalinuovo, dove istituzioni e Associazioni si confronteranno con esperti, cittadini e studenti attraverso un incontro patrocinato dall’assessorato alle Pari Opportunità.
«Un segnale forte – ha detto Gianmichele Bosco, presidente del Consiglio comunale di Catanzaro – che vogliamo lanciare soprattutto alle nuove generazioni: il rispetto e la parità devono essere pilastri del nostro futuro. Il giorno successivo, l’iniziativa continuerà allo Stadio Nicola Ceravolo in occasione dell’incontro di Serie B tra Catanzaro e Mantova, con il messaggio contro la violenza lanciato davanti ai tifosi, a sottolineare che questa battaglia è di tutti: uomini e donne, giovani e meno giovani».
Il 23 novembre, il “sit-in di lotta” organizzato dal Collettivo Aurora con altre realtà cittadine presso Piazzetta Il Cavatore e il tour al Museo Marca, «saranno momenti di riflessione, ma anche di resistenza contro un sistema che, troppo spesso, colpevolizza le vittime e assolve i colpevoli», ha detto ancora Bosco.
«È sotto gli occhi di tutti – ha evidenziato – che la violenza di genere non è un’emergenza, ma una conseguenza diretta di una struttura sociale che continua a perpetuare disuguaglianze e a legittimare squilibri di potere tra uomini e donne. Il patriarcato non è un concetto astratto: è il sistema che rende le donne vulnerabili in famiglia, sul lavoro, negli spazi pubblici, ed è lo stesso sistema che sminuisce le lotte femministe definendole “eccessive” o “superflue”».
«Ecco perché – ha concluso – non possiamo limitarci a condannare la violenza una volta all’anno: dobbiamo costruire politiche che sostengano i centri antiviolenza, che garantiscano l’autonomia economica delle donne e che portino le lotte per la parità e il rispetto in ogni angolo della società, dalle scuole agli uffici pubblici». (rcz)

Esperti e docenti universitari a tu per tu con gli studenti del Da Vinci di Reggio

È con la serie di incontri a tema dedicati alla formazione degli allievi, che sono entrate nel vivo le attività del Centenario del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Reggio Calabria.

Con la cerimonia istituzionale di sabato 16, grazie al contributo del professor Filippo Arillotta, sono stati ripercorsi i cento anni di storia: un excursus arricchito dalle testimonianze degli ex dirigenti Vincenzina Mazzuca, Angelo Vecchio Ruggeri, Giusi Princi, Serafina Corrado, Francesco Praticò e il ricordo dei familiari dei presidi Scardina e Barone Adesi.

Il professor Arillotta, in particolare, ha ricordato come il Da Vinci sia stato il primo Liceo Scientifico della Calabria, presieduto dal professor Renda, e ne ha ripercorso le tappe salienti tra cambi di sede e innovazioni nazionali. Ha poi, con un approfondito studio d’archivio, riportato la notazione delle professioni familiari degli studenti degli anni ’40, restituendo la composizione sociale cittadina dell’epoca. 

Per la Dirigente Scolastica, professoressa Antonella Borrello, il Centenario rappresenta «un’iniziativa che, partendo dalla tradizione, si proietta nel futuro, con l’obiettivo di segnare il percorso degli studenti, per renderli cittadini consapevoli e capaci di progettare un domani foriero di opportunità ed esperienze».

«Anche con incontri con esperti – ha aggiunto – capaci di stimolare gli studenti su tematiche di cittadinanza attiva, di innovazione scientifica e tecnologica, senza trascurare la cultura umanistica». 

Nell’aula magna del Liceo, infatti, già martedì sono stati ospitati i referenti di Legambiente, Daniele Cartisano, e Filippo Toscano, per una riflessione sulle tematiche della sostenibilità, in collaborazione con il dipartimento di Storia e Filosofia del Liceo. 

Il dibattito, dal titolo “Filosofia ed Ecologia. La crisi ecologica tra catastrofi ambientali e cambiamenti climatici”, declinato in aspetti etici e civili, è stato curato dalle professoresse Palma, Marafioti e Orsini. 

Venerdì 22 novembre, alle 11, il Liceo ospiterà Mirko Albino, ex studente e, oggi, ingegnere strutturista con ampia esperienza in ambito internazionale. Albino è tuttora impegnato nel progetto Iter (International Thermonuclear Experimental Reactor), destinato alla realizzazione di un reattore termonucleare sperimentale, con l’obiettivo di dimostrare l’utilità e la sostenibilità della fusione nucleare per la produzione di energia su scala industriale. Con i ragazzi, Albino affronterà il tema “Dal Petrolio alla fusione nucleare: una svolta sostenibile”. 

Sabato 23 novembre, alle 11, sarà presentato il volume “La chimica dell’universo”, di Giuseppe Alonci, introdotto dalla prof.ssa Angela Misiano (Responsabile scientifico del Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria).

Giuseppe Alonci, ex studente del Liceo, oggi è Direttore del dipartimento sviluppo chimico presso UB-Care srl (Spin-Off accreditato dall’Università degli Studi di Pavia) e divulgatore scientifico sul canale YouTube “La Chimica per Tutti”. 

Sempre in ambito scientifico, giovedì 28 novembre, alle 10, ospite del Liceo sarà il professor Giovanni Covone, docente di Astrofisica e Cosmologia presso l’Università “Federico II” di Napoli, nonché autore del libro “Altre Terre”, vincitore del premio “Asimov” edizione 2024.

E ancora venerdì 29, Davide Barreca, ex allievo e oggi dirigente di ricerca presso l’Istituto di Chimica della Materia Condensata e di Tecnologie per l’Energia (ICMATE) del Cnr dell’Università di Padova, parlerà di “Nanomateriali avanzati per la purificazione dell’acqua e la produzione di energia sostenibile: come produrre meglio e di più con meno (less is more?)”.

«Le porte del Liceo si apriranno alla cittadinanza il prossimo 30 novembre – ha spiegato ancora la Dirigente Borrello – grazie alle sinergie con Poste Italiane che hanno inteso dedicare uno speciale annullo filatelico ai cento anni del Liceo. Dalle 15.30 di sabato sarà allestita una postazione di Poste Italiane all’interno della scuola e sarà possibile visitare i laboratori dell’istituto con i nostri studenti quali guide d’eccezione». 

Un’occasione da non perdere per poter conoscere la struttura del Liceo e apprezzare le risorse oggetto di studio e di analisi quotidiane da parte degli studenti. (rrc)

REGGIO – Il terzo incontro del Masterplan per la città futura

Si è svolto, all’Urban Center di Reggio, il terzo incontro sul tema città produttiva/città generativa – con i due focus su Strategie di sviluppo della città di Reggio Calabria” e La città dei quartieri.

Non ne ha dubbi l’assessore Paolo Malara che ha rimarcato inequivocabilmente il concetto della rilevanza politica del masterplan quale strumento di indirizzo fondamentale e condiviso per costruire il nuovo orizzonte cittadino.

Ci sono aspetti materiali ed altri immateriali; una progettualità che viene declinata, soprattutto, mettendo al centro la persona e la qualità della vita; tutto il resto ruota attorno a questo fulcro.

La visione della città futura si sviluppa attraverso 4 assi e 18 elementi; partendo dalla costa, in orizzontale, e penetrando in verticale tutte le aree interne delle vallate, della collina e degli altipiani; rispettandone e valorizzandone le specificità ad ogni livello.

Il territorio cittadino diventa policentrico ed i princìpi ispiratori che governano questo orizzonte progettuale sono -senza alcun dubbio-  la sostenibilità, l’autogoverno, la prossimità, la mobilità, l’utilizzo armonioso e consapevole delle risorse con un ritorno equilibrato alla natura, il valore dell’acqua e del verde, la rigenerazione degli spazi rifunzionalizzando aree con assegnazione di nuovi significati: sociali, economici, culturali.

L’aspetto culturale è fondamentale; si ritorna ad un “punto zero” per offrire alla città la possibilità di potersi riconcepire in senso contemporaneo alla luce di cambiamenti macroscopici che vanno tradotti in progettualità concrete: a più livelli.

Sono stati individuati vari ambiti di intervento: quartieri, luoghi identitari, ecosistemi, infrastrutture verdi, nodi intermodali, mobilità.

La città, vista come un organismo, va ri-connessa superando lo stato attuale -che la vede disarticolata- a favore di un sistema intersettoriale che la vuole unita seppur policentrica; riconoscendo valore all’immenso patrimonio delle sue peculiarità.

Il paesaggio, il cibo, l’agricoltura, i parchi e le aree verdi (esistenti o da realizzare) diventano elementi strutturali della città produttiva e generativa; offrendo opportunità concrete di conciliare gli aspetti economici a quelli della qualità della vita, del tempo libero, del confronto intergenerazionale: una “sostenibilità” umanista coniugata nei tempi e nei modi attuali.

 «Oggi è stato un bel momento di partecipazione – ha detto Malara – vogliamo costruire questo percorso coinvolgendo i soggetti del territorio: associazioni, enti del terzo settore, comitati, parrocchie, privati e cittadini. Abbiamo parlato -tra le altre cose- di quartieri, di policentrismo, prossimità; perché tutti si devono appropriare di questa concezione facendola diventare una costruzione corale».

«Ci siamo confrontati su come questa città – dalle sette fiumare – si possa rigenerare; su quali siano gli aspetti generativi del lavoro e dell’economia; di come i vari km di costa, le vallate, la collina, l’Aspromonte e la relazione tra urbano e natura si possano conciliare in una visione armoniosa. Una bellissima discussione che ci riporta ad un rapporto nuovo con il territorio e la città: meno macchine, un sistema integrato di mobilità, un lavoro sui nodi con stazioni che divengano non solo fermate ma luoghi di interscambio e di servizi utili alla città; una visione che, sostanzialmente, metta al centro la persona».

«Una città che deve capire come vivere, come confrontarsi con le altre città europee  – ha continuato Malara – come sfruttare la consapevolezza di essere centro del Mediterraneo, con i suoi 32 km di costa ed una grande naturalità. Un momento, insomma, di ripartenza; un’idea di futuro rispetto alla quale possiamo essere avvantaggiati, paradossalmente, per non avere avuto delle grandi trasformazioni da sviluppo industriale preservando quindi la natura e le risorse naturali».

«Nostro obiettivo – ha concluso – è la costruzione della città del futuro ma con un progetto attuale; stiamo già lavorando in modo concreto e con risorse, su vari fronti, per dare una nuova prospettiva che riparta da un punto zero per una città che vogliamo costruire assieme». (rrc)

REGGIO – Consegnato il nuovo Parco Urbano del Rione Marconi

È stato consegnato il nuovo Parco Urbano del Rione Marconi di Reggio Calabria.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, davanti al Prefetto Clara Vaccaro ed ai vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, ha consegnato l’opera nelle mani dei cittadini, dei residenti, delle associazioni, dei bimbi della scuola primaria “Ciraolo” dell’Istituto comprensivo “Telesio Montalbetti” che, adesso, potranno contare su uno spazio verde attrezzato, su giostrine e arredi di ottima fattura, su un’area fitness all’aperto e su un campo di calcetto completamente riqualificato.
Tantissimi i bambini presenti con i loro cartelloni colorati e la voglia di poter iniziare a vivere e frequentare un nuovo luogo del cuore.
Per il sindaco Falcomatà, questo parco, «significa rigenerare speranza perché sorge in un quartiere popolare, popoloso, in una zona spesso passata agli onori della cronaca per fatti di delinquenza, criminalità o degrado».
 «Dove sorgeva una discarica abusiva e dove hanno dato fuoco ad un terminal dei bus Atam – ha detto Falcomatà – adesso c’è un posto per le famiglie, i bambini, gli anziani e per chiunque voglia vivere questo rione nel migliore dei modi».
«Al Marconi – ha aggiunto – ci sono tante associazioni che, da anni, operano e lavorano per rigenerare speranza e, questo di oggi, è un piccolo seme che sta pian piano iniziando a germogliare».
Un ringraziamento, il sindaco Falcomatà, lo ha riservato agli uffici del Comune, all’assessore ai Lavori pubblici, Franco Costantino, al consigliere delegato ai Parchi ed ai Giardini, Massimiliano Merenda, a tutta l’amministrazione presente, durante l’evento, con il vicesindaco Paolo Brunetti e gli assessori Carmelo Romeo, Anna Briante, Mimmo Battaglia e Lucia Nucera. All’iniziativa hanno preso parte anche i consiglieri comunali Franco Barreca, Giovanni Latella, Giuseppe Sera, Pino Cuzzocrea e Maria Ranieri.
Nel corso della cerimonia, Giuseppe Falcomatà ha ricordato come l’opera sia stata realizzata con in fondi del Pnrr con una parte di competenza del Ministero dell’Interno e, per questo, sentimenti di gratitudine sono stati espressi nei confronti del Prefetto, Clara Vaccaro, e, allo stesso modo, verso ogni istituzione presente ad un momento molto importante e significativo per la città.
«La presenza di tutte le istituzioni – ha sottolineato il sindaco – è la dimostrazione di come la squadra Stato sia presente non solo se si tratta di reprimere fenomeni legati alla criminalità, ma anche quando è in gioco la crescita culturale, economica e sociale del territorio».
«Questo parco – ha ribadito Falcomatà – genera speranza perché fa capire che i quartieri si possono vivere ed abitare nel migliore dei modi. L’impegno dell’amministrazione comunale, ovviamente, continua ma serve uno sforzo congiunto. Il nuovo parco, infatti, diventa anche presidio di sicurezza se i cittadini e le associazioni lo abitano e lo frequentano come stanno vivendo altri luoghi divenuti simbolo della città».
L’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Costantino, ha descritto «un giorno di festa che deve portare alla costruzione di relazioni fra cittadini».
«È un luogo – ha affermato – in cui i giovani potranno interagire con i coetanei o con le persone più anziane realizzando un vero e proprio spirito di comunità».
«Questo parco – ha continuato – rappresenta un’occasione per il territorio che può iniziare a tramandare una narrazione diversa del rione, come se i cittadini fossero considerati in funzione del posto in cui vivono. I cittadini, invece, hanno tutti la stessa dignità e noi abbiamo tentato di ricostruirla con il massimo impegno messo in campo».
Per il consigliere comunale delegato ai Parchi ed ai Giardini, Massimiliano Merenda, l’inaugurazione del parco al Rione Marconi è «un sogno che si realizza».
«Al degrado – ha detto – rispondiamo con un’opera pubblica meravigliosa messa a disposizione di una comunità partecipe e attiva. Restituiamo la città alla città ed ai cittadini. La presenza delle istituzioni si unisce al lavoro delle tante associazioni che, in questo quartiere, hanno sempre cercato di dare una mano affinché tornasse la normalità in un luogo che ha significato e continua a significare molto per Reggio e per i reggini». (rrc)

REGGIO – Al MArRC laboratori per bambini e racconti che incantano

Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria arrivano due nuove esperienze di visita a cura di CoopCulture, con dei laboratori per bambini e racconti che incantano.

Il primo è Racconti d’Inverno, una visita a tema attraverso le collezioni principali del Museo Archeologico di Reggio Calabria alla ricerca di… storie. La visita si può prenotare dal 23 novembre ogni sabato, domenica e festivi tranne la prima domenica del mese. Partenza alle 11.00 e 12.30.

Un gioco da Museo, invece, è una visita gioco per bambini dai 6 ai 12 anni – sempre in partenza il 23 novembre – ogni sabato, alle 16 e ogni domenica alle 11.20 (tranne la prima domenica del mese).

Si tratta di un’attività alla scoperta del Museo e delle sue collezioni principali in chiave ludica e avvincente. Al termine del percorso, in uno spazio dedicato, i bambini, divisi in gruppi, giocheranno ad uno speciale gioco dell’Oca ripercorrendo le tappe della visita per raggiungere il traguardo.

Salva-casa, gli Ingegneri di CZ a confronto con amministratori locali e rappresentanti istituzionali

È stato un confronto sul decreto “Salva-Casa” varato dal Governo nei mesi scorsi, quello avvenuto tra gli ingegneri catanzaresi e i tecnici, amministratori e rappresentanti istituzionali.

L’iniziativa, organizzata dall’Ordine degli Ingegneri di Catanzaro, ha coinvolto circa duecento tra ingegneri, architetti e geometri della provincia, ha visto la presenza di Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale, Pietro Raso, consigliere regionale e presidente della Quarta commissione consiliare “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, e di Giusy Iemma, vicesindaca e assessore all’Urbanistica di Catanzaro.

L’appuntamento si è concentrato principalmente su alcuni specifici temi oggetto delle innovazioni introdotte dalla legge nazionale: il regime semplificato della sanatoria edilizia, le modifiche introdotte al regime dei cambi di destinazione d’uso, il recupero dei sottotetti abitabili e la gestione degli edifici acquisiti al patrimonio pubblico.

Tra gli interventi di tipo tecnico, quello di Fabio Gualtieri, architetto e responsabile del Settore edilizia privata e SUE del Comune di Catanzaro, e quello di Fabio Cosco, coordinatore della Commissione urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri catanzaresi.

L’incontro è stato moderato e introdotto da Giuseppe Stefanucci, vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catanzaro e ha visto la partecipazione del presidente dell’ordine degli Architetti catanzaresi, Eros Corapi, e del presidente del Collegio dei Geometri e dei Geometri laureati di Catanzaro.

«Abbiamo inteso promuovere questo appuntamento – ha detto Gerlando Cuffaro, presidente dell’Ordine catanzarese – perché riteniamo ci sia bisogno di approfondire e fare chiarezza su alcune delle innovazioni introdotte dal decreto. Ci sono dei vuoti legislativi che ci lasciano dei dubbi applicativi della norma che coinvolgono anche e soprattutto il ruolo dei Comuni».

«Per quanto ci riguarda – ha aggiunto – ben vengano le semplificazioni burocratiche e la velocizzazione di alcuni aspetti, ma sono necessari aggiustamenti tecnici per rendere realmente efficaci le soluzioni introdotte».

Dal canto suo, Filippo Mancuso, recependo le sollecitazioni che già nei mesi scorsi gli ingegneri avevano sottoposto alla sua attenzione, ha annunciato: «Stiamo preparando una norma che a breve depositeremo in Commissione, così potrà avviarsi la discussione con i tecnici del settore e quindi poter approdare, mi auguro già prima di Natale, all’approvazione. Ci sono altre Regioni che si sono mosse in questa direzione e la Calabria sta lavorando analogamente per favorire, ad esempio, gli interventi di piccola edilizia perché altrimenti la nostra economia ne risentirebbe. È una legge che porterà beneficio ai cittadini che non possono effettuare l’atto notarile per piccole difformità: insomma, si va verso una sburocratizzazione delle procedure».

Iemma, pur sottolineando l’importanza dell’intervento normativo che è servito ad aggiornare le previsioni legislative sul settore, ha spiegato: «Io la penso esattamente come Ance nel dire che il tema andava approcciato in modo organico e in modo veramente integrato partendo da quelle che sono le lacune della normativa preesistente».

«Partiamo, intanto– ha aggiunto – da un presupposto: noi sappiamo perfettamente che rischiamo un sovraccarico delle amministrazioni e questo può determinare che tante volte ci siano ritardi amministrativi a danno dei cittadini».

«Poi, la preoccupazione – ha proseguito – è che sanando piccoli abusi si possa eccedere. Inoltre, sui cambi di destinazione d’uso, il rischio è che si neutralizzino tutti gli strumenti di pianificazione per i Comuni che già ne abbiano li abbiano adottati. Infine, proprio sulla semplificazione, è necessario evitare che questa possa interferire con l’applicazione di normative legate alla sicurezza sismica o alla tutela ambientale e del territorio: ecco perché, quindi, auspico un approccio integrato».

 

MELITO PORTO SALVO (RC) – Il quarto appuntamento della Campagna “Radici” di FI

Venerdì 22 novembre, a Melito Porto Salvo, alle 17.30, all’Auditorium dell’Ex Mercato Coperto, si terrà il quarto incontro della campagna di ascolto Radici – Perché Forza Italia è territorio, promosso dal Coordinamento Provinciale di Reggio Calabria.

Introduce e modera Patrizia Crea, coordinatrice provinciale Azzurro Donna RC. Intervengono Antonino Maiolino, consigliere comunale RC, Giacomo Crinò, consigliere regionale, Salvatore Cirillo, consigliere regionale, Domenico Giannetta, consigliere regionale, il deputato e segretario provinciale RC Giovanni ArruzzoloGiusi Princi, eurodeputata. Conclude Francesco Cannizzaro, vice capogruppo Camera dei Deputati e segretario regionale di Fi.

La campagna, poi, sabato farà tappa a Siderno, alle 17.30, al Grand Hotel President.

REGGIO – Si celebra la Giornata mondiale dell’Albero

Domani, a Reggio, al Liceo Artistico “Preti-Frangipane”, sarà messo a dimora un albero di Bergamotto di Reggio Calabria, donato dal Comitato di Quartiere Ferrovieri-Pescatori.

L’iniziativa è stata organizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Albero.

Dopo la piantumazione, nella Biblioteca dell’Istituto si terr un incontro con le classi IA, IB e IC, seguiti dalla prof.ssa Anna Romeo, docente di Scienze Naturali, chimiche e biologiche.

Dopo i saluti di Lucia Zavettieri, dirigente scolastica, introduce la dott.ssa Filomena Malara, presidente Comitato di Quartiere Ferrovieri-Pescatori. Intervengono Gianni Posillipo, dottore Forestale e il prof. Pasquale Amato. Partecipa, infine, anche Slow Food Area Grecanica. (rrc)

REGGIO – Il dibattito pubblico su “Cattedre Unesco”

Venerdì 22 novembre, a Reggio, alle 16.45, nella Sala “Francesco Perri” di Palazzo Alvaro, si terrà il dibattito pubblico sulle Cattedre Unesco, organizzato dal Club per l’Unesco della Città Metropolitana di Reggio di Calabria “Re Italo”.

L’evento sarà articolato in due parti: nella prima sarà illustrato l’effettivo ruolo di una Cattedra Unesco nel contesto territoriale locale, nazionale, ed internazionale. Verrà anche spiegato il metodo di lavoro di una Cattedra Unesco, ed il suo significato specifico nel settore universitario. Saranno evidenziati i rapporti con l’Unesco e con le Università del mondo tramite la Rete Unitwin. Particolare attenzione sarà rivolta al tema prioritario delle stesse Cattedre Unesco: la promozione di una Cultura di Pace, che viene attuata da diverse Associazioni e dalla stessa Cittadinanza Attiva.

Nella seconda parte sarà illustrato il Progetto di Cattedra Unesco di Scienze Umane, Sviluppo Sostenibile e Cultura di Pace, già approvato dall’Unesco internazionale, e per il quale si attende l’istituzione presso le Università reggine.

Relazionano Giovanni Latella, libero professionista a Consigliere Comunale delegato a Cultura/ Sport/ Turismo/ immagine della città; Alberto Gioffrè, Architetto, e Presidente del Club Unesco Re Italo, nonché Presidente emerito del Kronos 1972; Maria Gabriella Mieli, Responsabile Relazioni esterne ed Internazionali Upf Italia e Segretario Generale / Coordinatore UPF Europa Sud; Salvatore Mongiardo, Filosofo e Ricercatore, nonché fondatore e Scolarca della Nuova Scuola Pitagorica; Patrizia Nardi, già Assessora comunale alla Cultura, esperta in candidature Unesco, e referente dell’Elemento Celebrations of big shoulder-borne processional structures; Gerardo Pontecorvo, Ecologo ed Idrologo, Coordinatore Operativo del Club Unesco Re Italo; Susanna Quattrone, imprenditrice, Presidente della storica Associazione Ambientalista Kronos 1972 e Vicepresidente del Club Unesco reggino; Rosa Veccia, Dirigente sanitario Psicologa e Consigliera del Club Unesco di Reggio; Alessandro Gioffrè d’Ambra, Storico della Scienza, Responsabile dei Rapporti con l’Estero del Club Unesco, e Presidente dell’Associazione Pacifista Sandhi.

Saranno volentieri ascoltati i presenti, principalmente coloro che hanno avuto o che hanno esperienze in attività all’interno delle Cattedre Unesco, i quali potranno fornire pareri, consigli, indicazioni utili affinchè la Cattedra Unesco di Reggio possa effettivamente essere istituita, a vantaggio della comunità cittadina e dell’area dello Stretto. (rrc)