LAMEZIA – Concluso con successo Trame Festival

Migliaia di presenze in 5 giorni, oltre 10.000 visualizzazioni in diretta streaming, 29 incontri, 6 eventi tra teatro, musica e cinema, 3 mostre e 60 volontari. È il bilancio con cui si è chiusa, a Lamezia Terme, l’11esima edizione di Trame, il Festival dei libri sulle mafie.

L’evento è ideato da Fondazione Trame e Associazione antiracket Lamezia ALA con la direzione artistica di Giovanni Tizian e quella organizzativa di Cristina Porcelli.

Numeri importanti che sottolineano una presa di coscienza collettiva verso un cambiamento possibile per la lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, «perché è una questione prima di tutto culturale» come  ha dichiarato il direttore artistico Giovanni Tizian.

«Abbiamo avuto ospiti che hanno portato conoscenze e competenze per affrontare un ragionamento sugli ultimi trent’anni d’Italia a partire dalle stragi di mafia del ’92 – ha proseguito Tizian –. L’idea è quella di diventare un punto di riferimento anche fuori, non solo in Italia, perché da 11 anni raccontiamo il Paese attraverso i sistemi criminali. Non esiste un altro festival simile, non esiste un altro festival di libri sulle mafie fatto su un territorio come la Calabria, con tutte le sue difficoltà e con tutte le sue ricchezze, per potersi liberare dal potere mafioso».

Un’edizione che è tornata in presenza dopo la pandemia, per ritrovarsi nella piazza, luogo di dibattito e confronto: «Quella di ritrovarsi in tanti, tra palazzo Nicotera e la piazzetta di San Domenico, è stata certamente una occasione straordinaria – ha commentato Nuccio Iovene, presidente di Fondazione Trame –. La città di Lamezia Terme ci ha premiato con una partecipazione, un’adesione, un affetto che non ci aspettavamo così grandi. Trame è il segno di un percorso che in 11 anni è cresciuto non solo in termini di adesioni, ma di nuove e importanti consapevolezze».

Dopo una crisi mondiale che ha visto particolarmente penalizzato l’intero comparto culturale, Trame Festival si è posizionato tra gli eventi di rilievo del Paese, seguito da pubblico proveniente anche dall’estero, facendosi esempio concreto di buone pratiche per il futuro dell’Europa.

«Abbiamo continuato a coltivare rapporti con realtà nazioItaliane, Treccani Cultura, Poste italiane, Rai per il Sociale – ha detto la direttrice di Fondazione Trame Cristina Porcelli –  ed è stata occasione di ripartenza anche per l’economia del territorio, che ha visto la mobilitazione di ristoratori, strutture ricettive, trasporti e servizi locali, muovendo un importante indotto anche da questo punto di vista economico, cosa di cui bisogna tener conto anche per le attività culturali».

In 5 giornate sono saliti sul palco di Trame Alfredo Morvillo, Rosario Aitala, Pietro Grasso, Roberto Saviano, Ilda Boccassini e Nicola Gratteri. 

«Fare un festival come Trame a Lamezia Terme serve, proprio per la difficoltà che si hanno quasi quotidianamente», ha detto lo scrittore Roberto Saviano.

«Infatti, non è come fare un festival a Roma, Perugia o Firenze e spero che Trame Festival attiri quante più persone anche a livello nazionale e internazionale in questo territorio», ha concluso Saviano, che al Festival ha presentato il libro “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo” edito da Bompiani. (rcz)

Approvato il finanziamento: al Dulbecco Institute di Lamezia 14 milioni

Approvato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale del Ministero per il Sud il progetto del Renato Dulbecco Institute con un finanziamento di quasi 14 milioni di euro. È una giornata importante per la Calabria, ma anche per tutto il Mezzogiorno: si concretizza un sogno che contribuirà in maniera decisiva alla crescita e lo sviluppo del territorio di Lamezia Terme, ma soprattutto lancerà la Calabria nell’Olimpo della ricerca scientifica. 

Il progetto dell’Istituto intitolato al grande premio Nobel Renato Dulbecco (originario di Catanzaro, non dimentichiamolo), nato da un’intuizione e da un’idea del prof. Giuseppe Nisticò, già presidente della Regione Calabria, ma soprattutto farmacologo di fama internazionale, e del prof. Roberto Crea, considerato uno dei padri delle biotecnologie nel mondo, trova adesso il suo sbocco realizzativo presso la Fondazione Mediterranea Terina di Lamezia Terme. Nei locali, debitamente attrezzati, prenderà corpo un centro di ricerca scientifica di respiro mondiale.

«È quindi un grande successo per la Calabria, – ha dichiarato il prof. Giuseppe Nisticò –, il finanziamento del progetto del Renato Dulbecco Institute di Lamezia Terme, perché e il progetto più originale tra tutti quelli presentati, in quanto sviluppa le proprietà intellettuali della Protelica Inc della California e quelle del nascente Istituto di ricerca. Questo ha in licenza per l’Europa 12 brevetti di Pronectine, cioè di nanoanticorpi provvisti di attività anticoronavirus (contro tutte le varianti) e anticancro verso varie forme di carcinoma resistenti alle terapie attuali. 

Dalla Calabria sono già partite le sperimentazioni che avranno un immediato impatto sociale per la salute del’uomo e in particolare per il controllo della pandemia da coronavirus e varianti, attualmente in corso, nonché  consentirà di salvare vite umane da terribili e incurabili forme di cancro. Per questo – ha continuato Nisticò – il progetto RDI è quello a maggior impatto e valore per la società, nonostante gli altri progetti presentati e approvati siano di grande qualità, ma riguardano altri aspetti della vita culturale e scientifica.

Già ci sono i primi risultati dopo un anno di sperimentazione e quindi si può facilmente prevedere una importante ricaduta in termini terapeutici non solo per il territorio, ma per l’intera umanità».

Largamente soddisfatto il prof. Giuseppe Nisticò, commissario dell’Istituto Dulbecco e motore propulsore dell’iniziativa: «Le risorse assegnate al progetto saranno rapidamente impiegate per la ristrutturazione dei locali della Fondazione Terina, per l’acquisto delle attrezzature avanzate per dotare laboratori di ricerca di standard europeo in GMP (Good Manufacturing Practice) e GLP (Good Laboratory Practice). Le ricerche in Calabria saranno concentrate sullo studio delle pronectine anticancro e in particolare di pronectine cosiddette bispecifiche capaci di legarsi a recettori AXL di cellule cancerose del carcinoma ovarico a cellule chiare presso i laboratori di Oncologia dell’UMG, e il cancro della mammella presso i laboratori di biologia molecolare del prof. Sebastiano Andò presso l’Unical, e di altre forme di cancro finora resistenti alle terapie attuali.

«Un altro filone di ricerca – fa notare il prof. Nisticò – sarà dedicato, per volontà del presidente Roberto Occhiuto e dell’assessore regionale all’Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo, alla riqualificazione di laboratori che saranno dotati di tecnologie avanzate per la certificazione della qualità e della sicurezza (marchio di qualità) dei prodotti agroalimentari calabresi, nonché per la formazione del personale tecnico e laureato».

La notizia di ammissione al finanziamento è stata comunicata al prof. Nisticò dal sindaco di Lamezia Terme avv. Paolo Mascaro e dal presidente Occhiuto che sono stati i primi partner dell’iniziativa e hanno sottoscritto il progetto fin dalla sua nascita, accogliendolo con grande entusiasmo e orgoglio.

Altri partners che faranno parte del network scientifico sono rappresentati dall’Istituto di Oncologia dell’Università Magna Graecia, diretto dai proff. Pierfrancesco Tassone e Pier Sandro Tagliaferri, scienziati di fama internazionali, dal Dipartimento di Farmacologia dell’Unical, diretto dal prof. Sebastiano Andò, già preside della Facoltà per oltre 20 anni, e dal Dipartimento di Chimica dell’Unical di cui è responsabile il nanotecnologo prof. Massimo La Deda. Inoltre, il network scientifico si estende in altre regioni e comprende l’Università di Roma La Sapienza, l’Università di Tor Vergata, e prestigiosi istituti nazionali come lo Spallanzani di Roma e l’Istituto Superiore di Sanità.

Grande entusiasmo è stato espresso dal prof. Roberto Crea, futuro direttore scientifico dell’Istituto Dulbecco di Lamezia, che nei prossimi giorni verrà in Italia per ringraziare personalmente la ministra Mara Carfagna che ha valutato le proposte dei progetti con grande obiettività e su base meritocratica. «Un momento storico per la Calabria e i giovani ricercatori – ha detto Crea da San Francisco – che avranno modo di realizzarsi nella propria terra e contribuire al futuro della medicina e del benessere sociale ed economico della Calabria. Il nostro impegno sarà quello di creare nuovi modelli di ricerca medica e valorizzare l’impatto positivo delle nuove scoperte per il beneficio della Calabria, dell’Italia e dell’Europa stessa. Un sincero apprezzamento per la nostra classe politica, a partire dal primo ministro Draghi e la Senatrice Carfagna che hanno sostenuto con ferma volontà il nostro progetto volto a creare un’iniziativa altamente innovativa in una delle regioni più povere del Sud Italia. Adesso toccherà a noi di mettercela tutta per realizzare il nostro piano di sviluppo scientifico e imprenditoriale».

Grande soddisfazione hanno espresso anche i tre alti consulenti del Renato Dulbecco Institute e cioè i premi Nobel Aaron Ciechanover, di Tel Aviv, e Thomas Südhof, della Stanford University, e il prof. Salvador Moncada (dell’University College di Londra), lo scienziato che ha scoperto la prostaciclina e il nitrossido (la cosiddetta molecola della vita) che gli è valso il conferimento del titolo di sir dalla Regina Elisabetta.

Tra i 27 progetti approvati, solo l’Istituto Dulbecco, ha conquistato in Calabria l’accesso all’importante finanziamento, a conferma dell’altissima qualità scientifica e della competitività a livello internazionale che riveste l’iniziativa. (rrm)

Joe Bastianich e la Terza Classe infiammano il Lamezia in Festa

Il popolarissimo pluriennale giudice di Masterchef, imprenditore della ristorazione ed eclettico personaggio televisivo di fama internazionale, Joe Bastianich, sorprende e incanta Lamezia Terme con il suo concerto a Corso Numistrano.

Bastianich, insieme alla Terza Classe, ha aperto la prima edizione di Lamezia in Festa – Città di Gusto, voluta da Comune e LameziaEuropa a suggellare anche tre prestigiosi progetti in fase di realizzazione nella vasta Area Industriale della importante Città calabrese: il “Distretto lametino del cibo di qualità”. “Calabria Food e Tourism Academy”, centro di formazione nel settore del turismo e della ristorazione, ed “AgriExpo”.

Il concerto è iniziato alle ore 22:00, dopo un veloce saluto del sindaco Paolo Mascaro, dell’assessore Luisa Vaccaro e di Tullio Rispoli, dirigente di LameziaEuropa, davanti a migliaia di giovani arrivati anche dal vastissimo hinterland per non perdere il prestigioso appuntamento.

Joe Bastianich e gli straordinari musicisti de La Terza Classe non hanno deluso le attese di chi già conosceva questo accattivante progetto musicale e hanno letteralmente sorpreso gli scettici, travolgendo in un contagioso entusiasmo il numerosissimo pubblico che, già dopo i primi brani, ha cominciato a cantare e a ballare. Un gruppo di giovani, addirittura, è salito sul palcoscenico per la durata di un brano, ballando scatenati intorno ai musicisti. Sicuramente una serata magica, durante la quale Bastianich e La Terza Classe hanno presentato anche il nuovo albun uscito appena tre giorni fa, dal titolo “Good Morning Italia”, come il programma tv da lui condotto su Sky Arte. Uno dietro l’altro sono arrivati i vecchi e nuovi pezzi: da Fall in Between a Longway Home, da Like Stopping Waterfalls a Good Morning Italia, trasformato in Good Morning Lamezia, con tutto il coro della Città vestita a festa.

Durante le tre le tappe in Calabria sono stati numerosi anche i collegamenti in diretta con media nazionali e internazionali, da Rai1 a SkyTg24, sottolineando le bellezze della Calabria. Dopo il grande successo a Tropea con il magico sfondo dell’Affaccio Raf Vallone nell’ affascinante “Borgo dei Borghi 2021”, Joe Bastianich e La Terza Classe hanno chiuso a Lamezia con un live da incorniciare, per qualità e mega allestimento. Notevoli gli impasti vocali e i suoni di un genere che ha dato sin da subito un tocco d’internazionalità alla serata e al festival. Un’operazione musicale, culturale e di promozione ben riuscita, che ha premiato il coraggio di presentare tra i primi un progetto musicale e artistico di altissimo spessore.

«Il Bluegrass – come ha spiegato Bastianich durante la conferenza stampa in Comune – nasce, come tutte le musiche e tutte le forme di arte a dall’incontro fra culture diverse. Non alza barriere, decisamente le abbatte. Nato dall’immigrazione scozzese e irlandese negli Stati Uniti all’inizio del XX secolo, da una prima radice celtica si contamina con il gospel e il blues, il sacro e il profano per eccellenza. La chiesa e la strada, insieme. È una musica rurale, costola del più ampio crogiuolo del Country, con cui condivide gli strumenti a corda e la necessità, per esprimersi, di suoni prettamente acustici.”.

“Good Morning Italia” è un regalo di andata e di ritorno tra un personaggio dalle radici istriane (i Bastianich sono stata una delle innumerevoli famiglie partite alla ricerca di fortuna dopo la seconda guerra mondiale da un territorio all’epoca ancora italiano) che negli States ha caparbiamente voluto, cercato e realizzato il successo in campo imprenditoriale, e una band, La Terza Classe, che ha saputo coniugare l’amore per la propria terra d’origine con quella di ispirazione artistica, divenendo una realtà di altissimo livello.

Molto soddisfatti a fine serata gli organizzatori e lo stesso Joe Bastianich, che si è ripromesso di tornare al più presto, autenticamente innamorato della Calabria.  Da ricordare che, nella sua versione “restauranteur”, si è reso già testimonial spontaneo delle eccellenze gastronomiche calabresi, inserendo anche la Cipolla Rossa di Tropea nei panini “My Selection” della più nota catena mondiale di ristorazione, che ha acquistato ben 42 tonnellate di cipolla rossa solo in questo 2022 per i  630 ristoranti di tutta Italia. (rcz)

LAMEZIA – Al Museo Diocesano “Gli Evangelisti Luca e Giovanni” di Mattia Preti

Fino al 10 luglio, al Museo Diocesano di Lamezia Terme si può ammirare Gli Evangelisti Luca e Giovanni di Mattia Preti. L’esposizione della tela è stata possibile grazie all’Associazione Arete, che punta a promuovere passato e presente creando ponti di bellezza, arte e cultura.

La tela, infatti, è stata presa in prestito da una collezione privata, quella di Carlo Perri ed è affiancata ad un’opera contemporanea, “Amore Rosso per Mattia Preti” di Cesare Berlingieri.

A precedere l’apertura al pubblico dell’esposizione una conferenza alla quale ha preso parte il direttivo dell’associazione. A partire dal presidente Raffaella Gigliotti che ha affermato: «Continua il viaggio dell’associazione Arete per valorizzare il patrimonio artistico della Calabria e svelare i suoi tesori più preziosi. Quando si sente parlare di Mattia Preti è un colpo al cuore per noi calabresi ed esporre una sua opera ancora non nota è per noi motivo straordinario di orgoglio».

Un tema, quello de “Gli Evangelisti Luca e Giovanni”, che – ha spiegato lo storico dell’arte Mario Panarello – è stato toccato più volte, ma mai con questa forza espressiva e compositiva».

Membro dell’associazione anche il direttore di Palazzo Reale a Milano Domenico Piraina che ha affermato: «Il nostro scopo è quello di far emergere i capolavori che si trovano in collezioni private e se sono poi realizzati da artisti calabresi, come in questo caso Mattia Preti, ancora meglio. Gli abbiamo affiancato un grande artista contemporaneo Cesare Berlingeri, che già di per sé sente un legame con il Cavaliere».

Un artista Berlingieri non nuovo a questo genere di operazioni. Lo ha raccontato lui stesso durante l’evento di inaugurazione spiegando di aver già dialogato con le opere del Cavalier Calabrese. D’altronde, ha spiegato Tonino Puja, artista e componente di Arete, «alcune opere non perdono mai la loro autenticità, sono sempre contemporanee: i momenti storici non sono in contrapposizione ma possono dialogare».

In questo caso, ha sottolineato Rocco Guglielmo, direttore artistico del Marca, a Mattia Preti è stato «affiancato un artista raffinatissimo che già dieci anni fa aveva colto un legame con il Cavaliere».

Presenti all’inaugurazione anche il direttore del Museo Diocesano Francesco Paolo Emanuele, l’assessore alla Cultura Giorgia Gargano e il sindaco di Taverna Sebastiano Tarantino(rcz)

LAMEZIA – Ripartono le attività musicali dell’Associazione Blu Note

Dopo quasi due anni di stop, ripartono le attività musicali e di promozione culturale dell’Associazione Blu NOte di Lamezia Terme.

L’Associazione, composta da tanti giovani musicisti, docenti, strumentisti e appassionati ha iniziato a riprendere alcune attività con la celebre Band Orchestra Città di Lamezia Terme appunto una formazione strumentale sia itinerante che da concerto  composta da strumentisti a fiato ed a percussioni.

Il repertorio non è solo tradizionale bandistico ma soprattutto moderno con arrangiamenti tipici della Concert Band, con ritmi ed improvvisazioni istantanee, pezzi quindi molto accattivanti soprattutto nelle piazze dove la cultura musicale ha un suo valore oltre ad una sua tradizione.

Il gruppo Blu Note da anni si esibisce in tantissime piazze storiche della Calabria, Chiese, Teatri, Associazioni, Centri culturali accompagna solenni riti religiosi, civili e militari, partecipa a numerose parate e sfilate.

La direzione è curata dal professore Pietro Bonaddio che, dal 2004, cerca di sostenere questa realtà, nonostante le difficoltà economiche, in quanto ad oggi non ci sono sovvenzioni o benefattori per tale tipo di attività almeno per questa  Associazione. Le iniziative sono finanziate dagli stessi componenti che con grandi sacrifici affrontano lo studio, l’esecuzione oltre all’acquisto di partiture, strumenti, abiti, accessori musicali e beni essenziali per lo svolgimento dell’attività. 

Oggi gli organizzatori dei vari comitati sono in fase di ripresa per cui non è facile gestire un evento con poche risorse anche se ci sono piccole iniziative che si stanno avviando con soggetti organizzatori che in autonomia, dopo quasi due anni di fermo, senza aiuti pubblici o comunali stanno procedendo.

Spesso le esibizioni sono a carattere culturale e di promozione quindi volontarie proprio per favorire e continuare la tradizione infatti il gruppo strumentale interpreta le principali melodie popolari italiane e americane oltre ad eseguire brevi tratti improvvisativi tipici del jazz.

«Ricordiamo – si legge in una nota – che l’Associazione Blu Note nasce con l’intento, attraverso molteplici attività, di sensibilizzare il pubblico alla Cultura e alla Musica Bandistica in chiave moderna con un repertorio originale per Concert Band. Infatti opera con due storiche formazioni musicali ovvero la  Street Band tipica da strada con un repertorio jazzistico e la Wind Band Orchestra con un repertorio originale per Symphonic Band composta da un numero maggiore di componenti che da anni collaborano in sinergia per mantenere viva questa bellissima realtà che a volte viene dimenticata sul territorio lametino». (rcz)

LAMEZIA – Sabato 2 luglio il libro “La ragazza della Locride”

Sabato 2 luglio, alle 19, al Chiostro Caffè Letterario di Lamezia Terme, si presenta il libro La ragazza della Locride di Patrizia Starnone.

Ne “La ragazza della Locride”, la Starnone si focalizza sui retaggi culturali dai quali alcune realtà di Calabria non riescono a divincolarsi attraverso le varie fasi dell’esistenza di Diana, la protagonista: l’infanzia, la giovinezza, l’età adulta. L’autrice, in un confronto su genesi e tematiche del romanzo, dialogherà con Antonio Pagliuso, caporedattore di Glicine Rivista.

Pubblicata a giugno 2021 per i tipi di Iod Edizioni, casa editrice con sede a Casalnuovo di Napoli molto vicina ai temi della legalità, “La ragazza della Locride” racconta uno spaccato della Calabria, terra sedotta e abbandonata, terra di speculazioni e abusi, terra sempre “in fuga da se stessa” per dirla con Corrado Alvaro.
Patrizia Starnone affronta alcuni dei problemi atavici della nostra regione attraverso la vita di Diana – nome legato alla dea romana della caccia e della verginità –, giovane ragazza costretta a fuggire dalla Locride funestata da una sanguinosa faida tra clan, da quell’altro mondo in cui non c’è spazio per chi crede negli ideali della verità e della giustizia, per chi è sovente dimenticato dallo Stato che, quando fa arrivare il suo intervento, questo si presenta quando oramai è troppo tardi.
«Atroci lotte tra cosche lasciarono freddo e desolazione in una terra aspra e dura, ancora oggi dimenticata da Dio, dove tutto resta impunito e la sola verità possibile è quella raccontata nelle motivazioni delle sentenze, che stride con altre verità, quelle che vengono raccontate de relato, bisbigliate sottovoce e che circolano tra le contrade, tra frasi ambigue, sottintesi e messaggi da decifrare».
Patrizia Starnone ha vissuto gran parte della sua vita in Calabria dove ha esercitato la professione di avvocato penalista. Si è trasferita in Piemonte dove ha continuato per diversi anni la professione legale, in seguito sospesa per dedicarsi alla professione di docente di diritto ed economia politica. (rcz)

LAMEZIA – Al Museo Diocesano la tela “Gli Evangelisti Luca e Giovanni”

Fino al Museo Diocesano di Lamezia Terme sarà esposta l’opera del celebre pittore Mattia Preti Gli Evangelisti Luca e Giovanni del 1670 circa, appartenente alla collezione Carlo Perri.

L’iniziativa è stata curata dalla presidente Raffaella Gigliotti e dei soci fondatori di Arete. Testi e saggi dedicati all’evento saranno disponibili nel secondo numero della Collana Editoriale “Le chicche” di Arete, realizzata per l’occasione.

L’evento, organizzato dall’Associazione culturale Arete, è volto all’emersione e alla valorizzazione del patrimonio artistico calabrese, e segue al successo dell’esposizione de Il trionfo di Galatea di Luca Giordano della collezione d’arte privata calabrese “Romano Carratelli”.

Il lavoro di Mattia Preti è una tela ricercata ed inedita che verrà accolta dal Museo Diocesano Lametino. Anche in questa occasione, come nella precedente esposizione, Arete ha voluto creare un confronto tra l’arte antica e quella contemporanea, perché le opere del passato possano costantemente dialogare con i linguaggi artistici del presente. Accanto al Cavalier Calabrese ci sarà Cesare Berlingeri, con il suo “Amore Rosso per Mattia Preti” del 2013. Pieghe che rimandano ad altre pieghe, che si riflettono nello spazio e nel tempo, senza soluzione di continuità. (rcz)

LAMEZIA – Si presenta il libro “Donne che vestono d’Ortica”

Domenica 19 giugno, alle19, all’Antico Mulino delle Fate di Lamezia Terme, si presenta il libro Donne che vestono d’Ortica di Laura Calderini, edito da Grafichéditore.

La serata nel segno delle donne, che vedrà la presenza di numerose autorità ricreando in città, una cornice tra sogno e realtà.

Quali donne incontreremo? Ci dice Italo Leone, direttore della collana Calliope, nella sua prefazione, che al centro del racconto, vi sono donne dotate tutte della «capacità di vestirsi metaforicamente d’ortica, di trovare ciascuna a suo modo le risorse per difendersi dalla prepotenza degli uomini. Protette dal loro vestito d’ortica, donne intelligenti del passato hanno gareggiato con gli uomini nella letteratura, nell’arte, nella medicina, nella scienza lungo tutto l’arco della storia umana».

Un appuntamento culturale che si pone come ponte tra i due comuni di Orvieto e Lamezia Terme, con la testimonianza dell’Associazione Fidapa delle due città, dei sindaci Paolo Mascaro e Roberta Tardani, arricchita dalle performance teatrali di Laura Beltrani.

A conclusione, un momento di conviviale sarà occasione per sottolineare la sinergia umana e culturale nel segno della sensibilità artistica.

La serata ha subito una variazione in ordine all’orario di inizio, in virtù della processione del “Corpus Domini” per consentire, se pur in ragionevole ritardo, di partecipare all’evento, nella condivisione del testo e del pensiero dei presenti, alla ricerca di ciò che si nasconde oltre il velo di ortica. (rcz)

LAMEZIA – Sabato si consegna il Premio Letterario “Dario Galli”

Sabato 18 giugno, a Lamezia Terme, alle 20, negli spazi all’aperto di Grafichéditore, è in programma la cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Letterario Nazionale “Dario Galli”, organizzato da Grafichéditore.

La serata moderata dalla giornalista, Maria Scaramuzzino anche quest’anno, ha visto la partecipazione di numerosi autori decretandone il successo assoluto per “Magog”, di Paolo Ponzù Donato, dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana presso l’Università di Firenze.

Un premio che accende i riflettori, attraverso la composizione letteraria, sulla figura di Dario Galli, personaggio di profonda e prolifica attività culturale.

Un artista di prestigio internazionale, un tempo poco conosciuto a livello cittadino ma che, attraverso il progetto del premio a lui dedicato, è stato presentato per la sensibilità culturale e civica non soltanto a livello calabrese, ma in un contesto nazionale.

Durante il corso della serata, arricchita dalla presenza di numerosi ospiti, si conosceranno le motivazioni del criterio di scelta della giuria che, presieduta dallo storico Italo Leone, ha ritrovato nel libro dello scrittore per diletto Paolo Ponzù Donato, il perfetto connubio tra avventura, lingua, istituzione, accoglienza e umanità, inquadrandosi perfettamente nella cornice di un viaggio di formazione attraverso la letteratura realistica. (rcz)

 

A Lamezia giovedì il convegno sull’Economia circolare per il rilancio del Mezzogiorno

Giovedì 16 giugno, a Lamezia Terme, alle 16, al Teatro Grandinetti, è in programma la seconda edizione del convegno Economia circolare per il rilancio del Mezzogiorno de La Vita Agile.

Il confronto si articolerà su tre momenti in cui saranno discussi e approfonditi i temi più rilevanti. Il primo tema sarà legato agli investimenti favoriti dal Pnrr come volano per il rilancio del Mezzogiorno.Interverrà tra gli altri il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, il Presidente Settima Commissione del Senato Riccardo Nencini, Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, Roberto Occhiuto, Presidente della Regione Calabria, la Presidente di Fondazione Territorio Italia e Presidente di WWF Italia Daniela Ducato Vito Grassi, Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale e Vice Presidente Confindustria.
Il secondo tema tratterà la sostenibilità come elemento di valore per le aziende e tra gli altri vedrà l’intervento di Mauro Del Barba, Co-fondatore e Presidente Assobenefit e Corrado Passera, Ceo di illimity, già ministro dello sviluppo economico e ministro delle  infrastrutture e dei trasporti.
Terzo tema, la quotazione in Borsa come occasione di crescita, competitività e innovazione per le imprese del Mezzogiorno, con indicazioni concerete su quale sia il percorso, gli impegni e le opportunità portate dal mercato azionario. (rcz)