LAMEZIA – Domani lo spettacolo “Una compagnia di pazzi”

In scena domani sera, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, alle 21, lo spettacolo Una compagnia di pazzi scritto e diretto da Antonio Grosso e con Antonello Pascale, Rocco Piciulo, Gioele Rotini, Gaspare Di Stefano e Natale Russo

Lo spettacolo rientra nell’ambito della rassegna teatrale Vacantiandu 2024”, diretta da Nico Morelli ed Ettore Palmieri. Lo spettacolo è inserito nel Progetto “Vacantiandu 2024” finanziato nell’ambito degli Eventi di promozione culturale 2024 Pac 2014/2020 Azione 6.8.3 della Regione Calabria.

Siamo nel 1944, fine seconda guerra mondiale. Due infermieri gestiscono un manicomio quasi dismesso, dove sono rimasti soltanto tre pazzi; la guerra si svolge nelle vicinanze ma in questo manicomio nulla succede. L’amicizia fra gli infermieri e i loro pazienti regna sovrana, il tempo passa fra “giochi”, sfottò e vari momenti di ilarità e comicità.

La situazione si ribalta quando i cinque, alle spalle del direttore, un uomo duro e senza un minimo di umanità, creano un piano per aprire la cassaforte, rubare il “malloppo” e fuggire verso una nuova vita.

Voice over Silvano Plank; foto di scena Tommaso Le Pera; direzione tecnica Antonio Panico; tecnico audio e luci Luigi Nappo; macchinista Giorgia Giuliani; scene e costumi Alessandra De Angelis; Light designer Luigi Ascione; aiuto regia Giuseppe Menzo; assistente alla regia e coreografie Marika Mangucci. (rcz)

 

LAMEZIA – Si presenta il progetto del Soroptimist per prevenire la violenza domestica

Domani mattina, a Lamezia, alle 9.30, nella Sala Giunta del Comune, sarà presentato il progetto realizzato dal Soroptimist Club Lamezia Terme in collaborazione la Lamezia Multiservizi Spa nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e mobilitazione per prevenire la violenza domestica riconoscendo in tempo quei segnali (gelosia, controllo, manipolazione, collera) che porteranno la relazione a diventare “tossica”, pericolosa per la propria incolumità.  

Intervengono la presidente del Soroptimist Club di Lamezia Terme Rachele Iovene, l’amministratore unico della Lamezia Multiservizi Eliseo Bevivino, il sindaco Paolo Mascaro e l’assessore alle Pari opportunità Annalisa Spinelli. (rcz)

LAMEZIA – Si presenta il progetto Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura

Domani mattina, a Lamezia, alle 10, al Museo Archeologico Lametino, sarà presentato il Progetto Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura.

.Grazie ai Fondi Pnrr che il Ministero della Cultura sta investendo in Calabria, è stato infatti avviato un progetto di rilevanza enorme per il sistema museale calabrese, partito dal Museo di Lamezia Terme e che nei prossimi mesi coinvolgerà altri musei della Drm Calabria – il Museo Archeologico Metauros di Gioia Tauro (RC) e il Museo Archeologico “Capialbi” di Vibo Valentia – e il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con l’obiettivo di rendere il patrimonio culturale dei Musei e dei luoghi della cultura maggiormente accessibile attraverso le nuove tecnologie, per il pubblico di oggi e per le generazioni future

L’evento è stato fortemente voluto dalla Direzione Regionale Musei Calabria, guidata dal dott. Fabrizio Sudano, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria MarRC.

«Con questo fondamentale e strategico Piano Nazionale di Digitalizzazione le collezioni dei musei statali della Calabria diventano accessibili a un pubblico notevolmente più ampio rispetto al passato – ha dichiarato Sudano –. Tutto il processo consentirà di ripensare in chiave moderna ai nostri allestimenti museali, al modo di comunicare il nostro patrimonio culturale e permetterà anche di fare ricerca scientifica e tutela dei nostri reperti archeologici».

«Siamo orgogliosi di presentare proprio qui a Lamezia questo progetto di rilevanza nazionale e che avrà un impatto importante per il sistema museale – ha dichiarato la direttrice del Museo Archeologico Lametino, arch. Simona Bruni –. La Direzione Regionale Musei Calabria ha programmato con cura le fasi di preparazione e avvio di questo importante cantiere in atto di svolgimento all’interno della sede del Museo archeologico Lametino che permetterà, attraverso la digitalizzazione della selezione dei reperti facenti parte la collezione museale volta a produrre i dati identificativi essenziali degli oggetti, di ampliare le azioni di tutela, conservazione, valorizzazione e promozione, permettendone la rintracciabilità e abilitando future attività di ricerca».

Dopo la presentazione dei lavori in corso, l’evento si concluderà con la visita al cantiere digitale del Museo Archeologico Lametino. Il giorno seguente, venerdì 29 novembre, il Museo aprirà le proprie porte agli studenti degli istituti scolastici della città per far conoscere loro l’importante progetto di digitalizzazione in corso.

Le operazioni di digitalizzazione, affidate al Consorzio Maggioli, sono portate avanti da Sinapsys – Società del Gruppo Maggioli – e da Maggioli Cultura e Turismo.

«Essere parte attiva, dunque partecipi al processo di digitalizzazione del Museo Archeologico di Lamezia Terme rappresenta per noi un impegno che unisce tecnologia e cultura – ha spiegato Alessandro Carellario, AD del Consorzio Maggioli –. Siamo impegnati in una continua ricerca sulle nuove tecnologie, perché crediamo che  l’innovazione digitale sia uno strumento di inclusione: non un ostacolo, ma il ponte che rende il patrimonio accessibile a tutti. La digitalizzazione non solo preserva, ma diffonde la conoscenza, democratizza la fruizione della nostra storia e del nostro patrimonio culturale».

Per questo progetto è stato creato  un gruppo di lavoro ad hoc, coordinato dall’archeologo Marco Di Lieto e composto da professionisti di grande esperienza come la restauratrice Aba Muleo, il fotografo Domenico Critelli e l’archeologa Federica Persampieri.

Le attività hanno finora digitalizzato circa 1500 reperti e creato oltre 3500 risorse digitali. Ad essere coinvolti sono tutti i reperti esposti nelle vetrine del museo e gran parte dei reperti conservati nei depositi.  In totale, il progetto attivato sulla Drm Calabria prevede la realizzazione di circa 26mila risorse digitali. Grazie alle operazioni in corso è stata realizzata una documentazione fotografica di altissimo dettaglio degli oggetti museali, che potrà essere utilizzata per la ricerca e lo studio, ma anche a fini di fruizione e divulgazione.

La digitalizzazione dei beni culturali di oggi getta infatti le basi per la ricerca scientifica di domani. Grazie a strumenti come l’analisi colorimetrica e la creazione di riserve archeologiche digitali più ricche, si darà vita a un database funzionale per valorizzare e conservare il patrimonio, realizzando anche una sistematizzazione completa delle collezioni e dei depositi archeologici.

Le attività sono finanziate con il Sub-investimento M1C3 1.1.5 – “Digitalizzazione del patrimonio culturale”. L’attività di digitalizzazione rientra tra le azioni strategiche delineate nel Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale (PND), che costituisce la visione strategica con la quale il Ministero intende promuovere e organizzare il processo di trasformazione digitale nel quinquennio 2022-2026, rivolgendosi in prima istanza ai musei, agli archivi, alle biblioteche, agli istituti centrali e ai luoghi della cultura statali che possiedono, tutelano, gestiscono e valorizzano beni culturali. (rcz)

A Lamezia l’Assemblea Diocesana

La Parola di Dio annunciata come “principio, fondamento e fine di ogni nostra iniziativa”, l’invito ad essere cristiani che portino il segno distintivo della gioia e della speranza, la visione di una Chiesa “profetica e attrattiva” che “sappia promuovere, nel nostro tempo, una partecipazione missionaria e corresponsabile all’interno di tutte le realtà della nostra società contemporanea”. Questi alcuni dei messaggi chiave che il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, ha voluto consegnare alla chiesa lametina in occasione dell’assemblea diocesana, svoltasi oggi nell’auditorium della Cittadella della carità, con la partecipazione di parrocchie, associazioni e movimenti da tutta la diocesi.

Partendo dalla lettura del brano evangelico di Luca 4, 16-21, il vescovo di Lamezia ha sottolineato come Gesù «riprendendo la profezia di Isaia e affermando che quella profezia si è compiuta in Lui,  ci invita alla speranza perché il Signore mantiene le sue promesse ed è capace di indirizzare l’umanità sul sentiero della gioia e della speranza». 

Gioia cristiana che, per Parisi, «non è il sorriso di circostanza, ma la gioia che viene dallo Spirito e che ci fa cogliere la speranza laddove il mondo pensa non possa esserci alcuna speranza. Noi crediamo nel Crocifisso Risorto, non dobbiamo mai dimenticare questa caratteristica della letizia che ci fa andare nel mondo con la gioia del Vangelo, capace di sciogliere da tutte le catene di tutte le forme di schiavitù».

Richiamando le iniziative promosse dalla diocesi negli ultimi due anni, il presule ha auspicato che «l’essere convocati dalla Parola di Dio diventi sempre più lo stile di ogni convocazione nelle nostre parrocchie, movimenti e associazioni. Fare scaturire ogni nostra iniziativa dalla Parola annunciata, che non è un manierismo, ma un’esigenza che nasce dalle labbra stesse di Gesù ed entra nel nostro cuore».

«Qual è la nostra visione di Chiesa ? – ha proseguito Parisi  –. Una chiesa che, come ho detto  sin dal mio arrivo a Lamezia, sappia essere attrattiva e profetica. Una Chiesa che si interroghi su come rispondere oggi alle istanze sociali, culturali e spirituali dei fedeli. La nostra è una visione di Chiesa che certamente può continuare a crescere e rinnovarsi, capace di essere in dialogo con il mondo e che, dialogando con il mondo, possa far sentire la Parola del Vangelo, possa dire che per tutti c’è una Parola di gioia e di speranza». 

«La Chiesa, in quanto ecclèṡia – ha spiegato – è per sua natura sinodale: se non è sinodale, non è Chiesa. Siamo un popolo di convocati, di chiamati. Non come singoli, ma come popolo. Quante volte abbiamo ammirato quell’immagine che troviamo negli Atti degli Apostoli: “erano un cuor solo e un’anima sola”. Questo è il passo che dobbiamo compiere tutti, questo dinamismo ecclesiale deve diventare il nostro stile. Uno stile che sappia vincere le resistenze dei singoli, affrontare le sfide del nostro tempo, che sappia aprirsi alla dimensione comunitaria. Tutte le iniziative della nostra chiesa diocesana sono orientate a costruire questa visione di una Chiesa che sappia dialogare con il mondo, senza chiudere o arroccarsi.  Una Chiesa che sappia leggere le vere attese dell’umanità di oggi e, dentro queste attese, far sentire la parola della profezia».

«C’è sempre la possibilità – ha concluso Parisi – di vedere sui monti la bellezza dei piedi del messaggero che porta lieti annunci. Oggi, se guardiamo la realtà, facciamo l’esperienza di quelli che dicono: l’albero è secco, non c’è più speranza. Ma, come Geremia, possiamo vedere un germoglio e, dal germoglio, rinasce sempre la speranza e la vita. Auguro a tutti voi di vedere questo germoglio, di vedere trasformata la disperazione in vita che non finisce».

Di “primato dell’ascolto” ha parlato don Leonardo Diaco, vicario episcopale per la pastorale,  rimarcando come l’ascolto sia «alla base del discernimento che ha portato alle iniziative promosse dalla nostra chiesa diocesana. Nei due giorni di Acquavona, ci siamo messi in ascolto insieme, con spirito ecclesiale, e da quel contesto di preghiera  e di ascolto sono nate le iniziative che stiamo portando avanti. Papa Francesco ci invita ad andare all’essenziale, a ciò che è urgente oggi per un’umanità che ha bisogno di essere liberata».

Sulle attività Caritas, si è soffermato don Giuseppe Montano, vicario episcopale per il servizio della carità e per gli affari economici, evidenziando il compito proprio della Caritas che «non si esaurisce nelle opere caritative, ma va a stimolare e promuovere la formazione degli operatori perché le opere abbiano il loro radicamento in Cristo».  

Sui dettagli dell’attività della Caritas diocesana, si è soffermato il direttore don Fabio Stanizzo, che ha presentato gli appuntamenti formativi in programma nelle diverse vicarie auspicando «alle porte del Giubileo, che nascano più centri di ascolto vicariali, attraverso la collaborazione tra di loro di più parrocchie». 

Stanizzo, quindi, ha sottolineato la «funzione pedagogica della Caritas, che non si esaurisce nella consegna del pacco che è solo il primo momento di una costruzione di una relazione, di una presa in carico della persona a trecentosessanta gradi».

Ha illustrato le iniziative in programma per il servizio diocesano di pastorale giovanile suor Dorotea Scopelliti mentre Giovanna e Antonio De Pace, direttori dell’ufficio diocesano di pastorale familiare, hanno parlato dell’attività di ascolto avviata annunciando l’intenzione, con il coinvolgimento di volontari, di aprire più punti di ascolto del consultorio diocesano nelle diverse vicarie. (sd)

Sciopero 29 novembre, a Lamezia l’assemblea territoriale Cgil Area Vasta

Domani pomeriggio, a Lamezia, alle 17, al Savant Hotel, si terrà un’assemblea territoriale organizzata dalla Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, con l’obiettivo di avviare una riflessione e un’azione concreta per modificare le scelte economiche e politiche del Governo.

L’iniziativa si inserisce nel percorso che culminerà nello sciopero generale di venerdì 29 novembre, quando Cgil e Uil saranno mobilitate con l’obiettivo di avanzare proposte concrete per modificare la legge di bilancio e rispondere adeguatamente alle necessità di chi vive ogni giorno le difficoltà economiche e sociali del nostro territorio.

L’evento sarà presieduto da Giovanni Amendola, segretario della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, e vedrà la partecipazione di Enzo Scalese, segretario generale della Cgil Area Vasta, che aprirà il dibattito. A seguire, interverranno associazioni e movimenti sociali, con l’intento di rafforzare la voce dei cittadini e dei lavoratori in questo momento delicato per il futuro del Paese.

L’assemblea si concluderà con l’intervento di Gianfranco Trotta, segretario generale della Cgil Calabria, che ribadirà le ragioni della mobilitazione e le proposte per un cambiamento significativo delle politiche economiche.

«Il tema centrale dell’incontro sarà la critica alla manovra di bilancio presentata dal Governo, ritenuta inadeguata e insufficiente a risolvere le vere emergenze economiche e sociali – ha spiegato il segretario generale Enzo Scalese –. L’appuntamento è un’occasione per riflettere tutti insieme in maniera organica sui temi che rappresentano il cuore della nostra azione sindacale guardando alla manovra di bilancio nazionale, come: un aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni, il finanziamento di settori fondamentali come sanità, istruzione e servizi pubblici, e l’avvio di politiche industriali orientate allo sviluppo e alla creazione di occupazione stabile». (rcz)

LAMEZIA – Si scaldano i motori per il Carnevale 2025

L’Associazione Culturale Carnevale di Lamezia Terme è già al lavoro per organizzare il Carnevale 2025.

L’evento, storicizzato e patrocinato dall’Amministrazione Comunale, promette di essere un’edizione indimenticabile, pronta a riportare al centro della scena l’incanto e la magia di una delle manifestazioni più amate della città.

Finalmente, dopo anni di attesa, i giganti dell’allegria, i maestosi carri allegorici, torneranno a sfilare per le strade di Lamezia Terme. Un’esplosione di creatività e tradizione, destinata ad accendere sorrisi e regalare momenti di gioia a tutta la comunità. 

Il Carnevale, con il suo spirito unico, si conferma la festa cittadina più bella e attesa, una celebrazione che nel 2025 segnerà una tappa di rinascita e crescita.

L’Associazione Culturale Carnevale di Lamezia Terme, fedele alla propria missione culturale, non solo si impegna a organizzare un evento spettacolare, ma rivendica il proprio ruolo di custode di una tradizione artigianale preziosa. Portare avanti e tramandare l’arte dei maestri cartapestai rappresenta una responsabilità e un orgoglio.

La cartapesta, con la sua unicità e il suo fascino, è una testimonianza della ricchezza della nostra artigianalità e della memoria storica della comunità. Per questo, lavoriamo con dedizione affinché le nuove generazioni possano conoscere, apprezzare e far vivere questa tradizione antica, pilastro della nostra identità culturale. 

Come recita il nostro motto: «Le cose belle a volte ritornano. Si fermano, si trasformano, ma tornano più belle di prima, perché nulla potrà mai fermare lo spirito di famiglia, di comunità e di dono che anima il Carnevale di Lamezia».

L’intera squadra dell’Associazione è già operativa, pronta a rinnovare il proprio impegno e a garantire un evento ricco di sorprese e novità. Un pensiero speciale è rivolto ai più piccoli, veri protagonisti della festa, e a tutti coloro che, con passione e lavoro, contribuiscono a rendere unico questo appuntamento.

A breve sarà reso noto il programma ufficiale del Carnevale di Lamezia 2025. (rcz)

LAMEZIA – Una serata poetica in ricordo del poeta Andrey Egorshev

È stata una serata intensa e indimenticabile quella svoltasi al Bar Mexico di Lamezia Terme, in ricordo del poeta e giornalista russo Andrey Egorshev, da anni residente a Lamezia Terme e scomparso prematuramente.

L’evento, organizzato dal movimento culturale Dorian – la cultura rende giovani e dal blog letterario Manifest, ha riunito poeti, appassionati e cittadini per ricordare la figura del giornalista e poeta russo.

La serata, condotta da Giovanni Mazzei e Domenico D’Agostino e caratterizzata da una libera declamazione poetica, si è trasformata in un vero e proprio inno alla fratellanza e alla cultura. Tra letture spontanee e poesie in lingua originale, l’atmosfera del Bar Mexico ha assunto un tono magico, unendo diverse voci e sensibilità in un coro armonioso. La memoria di Egorshev, profondamente legato alla città che aveva scelto come casa, è stata onorata con passione e autenticità; un prezioso contributo al ricordo è stato offerto dalle parole di Maria Vesci, compagna di Andrey.

Oltre alle letture poetiche, il clima di convivialità ha favorito incontri e scambi tra i partecipanti, sottolineando l’importanza dell’arte come ponte tra culture e comunità. La spontaneità degli interventi e la commistione di lingue e stili hanno reso l’evento unico, lasciando una traccia indelebile nei presenti.

Il Bar Mexico si è trasformato in un luogo d’incontro e condivisione, dove la poesia ha unito persone di diverse generazioni e provenienze, proprio come lo stesso Andrey Egorshev sapeva fare, regalando a Lamezia una serata che non sarà dimenticata facilmente. Una serata capace di trasformare il dolore per la perdita in celebrazione della vita e della bellezza della poesia; un evento che ha celebrato non solo la vita e l’opera di un uomo, ma anche la potenza universale della parola poetica.

 

L’OPINIONE / Pino Morabito: Intervenire per il Centro Vaccinale di Lamezia

di NICOLA MORABITO – Mentre si presenta sempre più l’esigenza di vaccinarsi, e quindi di favorire la vaccinazione a quanti ne hanno diritto e bisogno, la struttura a questo fine, ovvero il centro vaccinale di Lamezia, collocato nel vecchio ospedale colle S. Antonio, rischia il collasso per mancanza di personale.

Pensionamenti, di infermieri non sostituiti, medici in prepensionamento che godono di ferie dovute.

In breve, il rischio è, se non si interviene con urgenza, lo smantellamento del servizio, potrà divenire una conseguenza che forse pagherà la popolazione?

Insomma in atto sembrano esserci limitazioni, prescrizioni, uscite pensionistiche, a fronte di un territorio che deve essere servito e tutelato che conta una utenza di circa 150.000 abitanti. 

A latere di ciò, occorre ricordare inoltre , i nuovi vaccini che si mostrano in serio aumento, valevoli per tutte le classi di età e patologie. Da qui l’appello a tutte le forze politiche, al governo commissariale dell’Asp di CZ, al sindaco e alla conferenza dei sindaci. Intervenite prima che sia troppo tardi e si perda un altro servizio nella nostra città. 

Viene da chiedersi: Allo scopo, sono stati espletati concorsi per medici igienisti Sono stati formati assistenti sanitari, o figure specifiche per le vaccinazioni? È stato fatto un piano di assunzione di infermieri e amministrativi, a sostegno del servizio di che trattasi? A quando la nascita dei punti vaccinali ospedalieri per i soggetti con patologie così da non caricare tutto sul Centro Vaccinale lametino? (pm)

[Pino Morabito è presidente dell’Associazione San Nicola]

LAMEZIA – Venerdì si presenta il libro “La compagnia del lupo e la Confraternita di Carpocrate”

Venerdì 15 novembre, a Lamezia, alle 17.30, nella Casa del Tempo di Officine Editoriali da Cleto, sarà presentato il libro La compagnia del lupo e la confraternita di Carpocrate di Riccardo Cristiano.

L’autore, dialogherà con Annamaria Persico, editrice e giornalista, e con Ippolita Luzzo, nota blogger, ideatrice del “Regno del LitWeb”. Presenti anche la presidente dell’associazione La Casa del Tempo, Cecilia Panarello, l’editore Marco Marchese ed il poeta lametino Marco Ammendola

In una location fuori dal tempo, le lancette si fermeranno per qualche ora ed avrà inizio il viaggio, nei luoghi di ambientazione del primo romanzo archeo-fantasy calabrese. Anche Lamezia Terme nasconde innumerevoli segreti da svelare e raccontare, personaggi mitici ma ancora vivi, non solo nella memoria collettiva. 

I personaggi che compongono la Compagnia del Lupo, dovranno capire chi è Carpocrate, i suoi discepoli e impedire una catastrofe imminente. Tanti indizi disseminati in Calabria e nel mondo, tutti collegati fra loro, custoditi nei posti più disparati. 

Legati da un’amicizia profonda, si ritroveranno più volte a fare i conti con una realtà che può essere cambiata a beneficio di ogni creatura che lo desideri ardentemente. In fondo la vita è una metamorfosi continua e il Lupo, come la sua Compagnia, sa che è necessaria.

A fine presentazione, sarà offerto un rinfresco calabrese, poiché, come afferma l’autore, anche nel libro i personaggi quando sono seduti a tavola, divengono ancor più “Compagnia”. 

Presente anche Luigi Serafino Gallo, amico dell’autore ed uno dei protagonisti del racconto. Divulgatore storico, conoscitore dei luoghi, a volte nascosti, del panorama lametino, si batte da sempre per il suo territorio, attraverso iniziative pubbliche volte alla divulgazione e riscoperta di ciò che, altrimenti, andrebbe dimenticato. Sarà proprio lui ad offrire il suo pregiato miele, che, come nel racconto, ricollega le api al mistero del mondo intero. (rcz)

LAMEZIA – Il 14 novembre incontro per la Giornata Mondiale dei Poveri

Il 14 novembre, a Lamezia, alle 17, nell’Auditorium del complensso interparrocchiale, si terrà un incontro in preparazione alla 13esima Giornata Mondiale del Povero, che si celebra il 17 novembre.

Partecipano don Marco Pagniello, direttore nazionale della Caritas; monsignor Serafino Parisi, Vescovo di Lamezia Terme; don Fabio Stanizzo, direttore della Caritas diocesana.

Un momento di riflessione che, cogliendo anche il senso di questa giornata che prepara pure all’inizio del Giubileo, rappresenta per tutte le Caritas un’occasione straordinaria di animazione in quanto, attraverso la pedagogia dei fatti, si è chiamati a educare alla carità; ciò significa impegnarsi personalmente e aiutarsi reciprocamente, sia come singoli cristiani sia come comunità, a tradurre in azioni concrete il progetto di Dio.

In questo senso, il tema centrale della giornata è una «espressione della sapienza biblica» che, come scrive papa Francesco nel suo messaggio, «nell’anno dedicato alla preghiera, in vista del Giubileo Ordinario 2025 è quanto mai appropriata. La speranza cristiana abbraccia anche la certezza che la nostra preghiera giunge fino al cospetto di Dio; ma non qualsiasi preghiera: la preghiera del povero! Riflettiamo su questa Parola e ‘leggiamola’ sui volti e nelle storie dei poveri che incontriamo nelle nostre giornate, perché la preghiera diventi via di comunione con loro e di condivisione della loro sofferenza».

«Un appuntamento annuale, quindi, che, ormai è diventato «un appuntamento per ogni comunità ecclesiale. È un’opportunità pastorale – afferma ancora il Pontefice – da non sottovalutare, perché provoca ogni credente ad ascoltare la preghiera dei poveri, prendendo coscienza della loro presenza e necessità. È un’occasione propizia per realizzare iniziative che aiutano concretamente i poveri, e anche per riconoscere e dare sostegno ai tanti volontari che si dedicano con passione ai più bisognosi. Dobbiamo ringraziare il Signore per le persone che si mettono a disposizione per ascoltare e sostenere i più poveri».

«Sono sacerdoti, persone consacrate, laici e laiche che, con la loro testimonianza, danno voce alla risposta di Dio, alla preghiera di quanti si rivolgono a Lui. Il silenzio, dunque, si spezza ogni volta che un fratello nel bisogno viene accolto e abbracciato». I poveri – conclude papa Francesco – hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro.

E la Giornata Mondiale dei Poveri è una delle iniziative nate dal Giubileo della Misericordia, affinché la Chiesa, attraverso le azioni tangibili delle comunità cristiane, diventi sempre più segno della carità di Cristo verso gli ultimi e i bisognosi, si propone di incoraggiare innanzitutto i fedeli a opporsi alla cultura dello scarto e dello spreco, abbracciando invece la cultura dell’incontro. Da qui la sollecitazione di papa Francesco, affinché «le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata Mondiale dei Poveri, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto. In questa domenica, se nel nostro quartiere vivono dei poveri che cercano protezione e aiuto, avviciniamoci a loro: sarà un momento propizio per incontrare il Dio che cerchiamo».

«Secondo l’insegnamento delle Scritture – conclude il Pontefice – accogliamoli come ospiti privilegiati alla nostra mensa; potranno essere dei maestri che ci aiutano a vivere la fede in maniera più coerente. Con la loro fiducia e disponibilità ad accettare aiuto, ci mostrano in modo sobrio, e spesso gioioso, quanto sia decisivo vivere dell’essenziale e abbandonarci alla provvidenza del Padre», rimarcando, nel contempo, che, «a fondamento delle tante iniziative concrete che si potranno realizzare in questa Giornata ci sia sempre la preghiera».