«Come paese abbiamo una grande opportunità, il Pnrr, che ci mette a disposizione una quantità incredibile di risorse che vanno investite, non spese, ma investite per creare lavoro e ricucire le fratture tra il Sud e il resto del paese, tra le aree interne e le aree metropolitane, tra ricchi e poveri». È quanto ha dichiarato il presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, nella sua relazione al Congresso regionale di Legacoop Calabria, svoltosi a Lamezia Terme.
«Negli ultimi decenni abbiamo avuto rapporti e relazioni con sei presidenti del Consiglio diversi e cinque maggioranze diverse: io credo che questo sia il dato politico da cui partire», ha detto Lusetti, aggiungendo che «il tema dell’autonomia delle organizzazioni di rappresentanza è fondamentale per poter interloquire in materia seria e fattiva con chiunque i cittadini mandano a governare il paese».
«In questo senso – ha spiegato – noi come tutte le altre organizzazioni abbiamo iniziato una interlocuzione con l’attuale governo che si basa su alcuni elementi sicuramente positivi, cioè la valorizzazione dei corpi intermedi come interlocutori per poter mettere a terra i progetti del Pnrr, per interloquire nella definizione delle riforme fondamentali per il paese. L’interlocuzione con i corpi intermedi non è un dare-avere di natura strettamente economica ma è la capacità di saper interpretare correttamente i bisogni del paese e gli interessi di chi rappresenta i lavoratori e le imprese».
«Ci apprestiamo a celebrare il 41esimo congresso – ha concluso – per noi i congressi non sono mai momenti formali. Oltre a un’attività di rendicontazione, ci sarà un momento di riflessione importante per riposizionare il nostro modo di essere e operare nell’economia del paese, riaffermando il principio della sostenibilità ambientale, della sostenibilità economica che non può essere mai disgiunta dal tema della sostenibilità sociale».
Al congresso, a cui ha partecipato anche l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì e del sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, è stato riconfermato Lorenzo Sibio come presidente. Riconfermati, nel ruolo di vicepresidenti, Maurizio De Luca e Claudio Liotti.
«Sono passati quattro anni dal nostro ultimo congresso – ha detto Sibio – un periodo caratterizzato da eventi accaduti che hanno reso difficile il tempo trascorso: la comparsa del Virus e l’annuncio del lockdown di inizio 2020; un ritorno alla normalità, se così vogliamo chiamarla, ancora però messa in discussione dal rischio della ripresa dei contagi. In ultimo l’assurda guerra in Ucraina – ha detto Sibio nella relazione che ha aperto i lavori -. Sono stati mesi difficili, per tutti: anche per noi».
«Le nostre cooperative – ha proseguito – hanno dovuto fare i conti con gli effetti negativi di questi eventi con gravi ripercussioni per la propria attività; tante hanno fatto ricorso all’utilizzo degli ammortizzatori sociali, altre hanno continuato a lavorare, scontrandosi però ogni giorno con mille difficoltà. Nel Congresso del 2019 ci eravamo presi l’impegno di fare tante cose. Alcune, nonostante le difficoltà le abbiamo portate avanti, come garantire la presenza e la rappresentanza dell’organizzazione nel territorio. Altre sono in itinere, per altre ancora dovremo impegnarci di più per di rilanciare con forza la vista sul futuro e riuscire a creare una prospettiva di sviluppo economico e soprattutto sociale».
«In questi ultimi anni – ha detto ancora – Legacoop Calabria ha svolto un ruolo importante e di supporto alle cooperative associate. Le ha sostenute ed accompagnate nell’applicazione dei vari dpcm che di volta in volta, a causa della pandemia, il governo emanava come misure di sostegno delle imprese, dando la necessaria consulenza alle cooperative che hanno attivato gli ammortizzatori sociali o fatto ricorso al credito».
Quella della cooperazione, ha sottolineato Sibio è «un modello che punta ad una economia sociale, ambientale, sostenibile che generi uno sviluppo equilibrato con riduzione delle disuguaglianze. Questo è ciò che auspichiamo. Recuperare oggi una riflessione di questo genere non è solo una responsabilità: è anche un’opportunità. Riuscire a dare obiettivi certi alle ingenti risorse sia del Pnrr che della Programmazione Regionale ed utilizzarle per migliorare il posto in cui ci troviamo, le imprese in cui lavoriamo, e consegnare ai cooperatori di domani delle imprese sostenibili e capaci di rispondere al meglio ai bisogni dei propri soci è la nostra sfida».
«Le imprese cooperative – ha detto l’assessore Varì – sono uno strumento importante di sviluppo economico ma anche sociale nella nostra regione. Il governo regionale intende sostenerle e lo sta facendo attraverso uno strumento che la legge regionale ci mette a disposizione, la Consulta delle cooperative. La Consulta è stata da poco ricostituita, su mio input, è già stata convocata e a giorni si riunirà per fare in modo di raccogliere le istanze e le esigenze del mondo della cooperazione e quindi di esaltare le funzioni della cooperazione».
«Ciò che importa – ha spiegato – è che le cooperative siano assistite dalle loro associazioni di categoria e agiscano in piena legalità, dobbiamo sostenere le cooperative che, agendo in piena legalità, svolgono una funzione sociale importante. Nel nostro Piano regionale – ha detto ancora – che sapientemente abbiamo costruito, le risorse per sostenere la competitività delle imprese sono ingenti: 500 milioni circa per innovazione, ricerca e sviluppo, 279 milioni nel settore energetico, 1670 milioni per la digitalizzazione, insomma tante risorse che dobbiamo riuscire a mettere a terra in maniera efficace per far sviluppare il nostro territorio”. L’invito conclusivo dell’assessore Varì, quindi, è quello di “remare tutti dalla stessa parte e per restituire la narrazione di una Calabria che ha molte problematiche da risolvere, ma che comunque è una terra che offre molte opportunità».
La cooperazione come «substrato affinché vi sia rispetto e dignità del lavoro quali fattori propulsivi di sviluppo – ha detto il sindaco Mascaro – nella gestione della cosa pubblica sempre. Questa terra ha bisogno che la dignità del lavoro venga urlata: senza dignità del lavoro non c’è umanità, e senza umanità non vi è nulla».
«In Calabria – ha detto Simone Gamberini, direttore nazionale di Coopfond – ci sono grandi eccellenze, rappresentate proprio da cooperative, e noi pensiamo che possa esserci una grande possibilità di sviluppo nella valorizzazione dei territori, di tutto quello che genera la filiera agroalimentare».
«In questi anni – ha concluso – abbiamo investito molto come fondo sulla filiera dell’oliva, valorizzando la possibilità di distribuire il prodotto locale a livello nazionale e internazionale. Occorre costruire una narrazione del territorio che è fatta anche dall’azione di molte cooperative che possono valorizzare le specificità territoriali, e questa è un’azione che in altre realtà Coopfond ha dimostrato di poter sostenere».
Ad arricchire il congresso, due tavole rotonde: la prima ha avuto come oggetto il tema “Sostenere le Filiere per dare forza all’agricoltura in Calabria”. Il confronto è stato animato da: Claudio Liotti, responsabile settore Agroalimentare Legacoop Calabria; Gaetano Potenzone, presidente della Cooperativa A.O.C; Angelo Petruzzella, vice presidente Legacoop Agroalimentare nazionale. Ha partecipato in remoto anche Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura Regione Calabria.
La seconda tavola rotonda è stata incentrata sul tema: “Legalità come principio di sostenibilità”, presenti: il giornalista Michele Albanese; il direttore di Produzione e Servizi Legacoop Nazionale, Andrea Laguardia; la coordinatrice Associazione Antiracket Calabria, Maria Teresa Morano; il presidente della Camera di Commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo. (rcz)