LIMBADI (VV) – Fabrizio Tacchi è il nuovo ambasciatore di Caffo

Fabrizio Tacchi è il nuovo Spirits & Amaro Ambassador per l’Azienza Caffo. Nel suo nuovo ruolo, Tacchi dovrà consolidare la presenza dei prodotti nel mondo della miscelazione «con lo scopo di far crescere i marchi attraverso l’attività già in programma come educational, masterclass, degustazione, eventi».

«La sua collaborazione – ha dichiarato Paolo Raisa, direttore commerciale del gruppo Caffo – rappresenta un’eccellente sinergia per consolidare lo sviluppo della categoria amari e di altri prodotti e potenziare il posizionamento di Vecchio Amaro del Capo, il più iconico dei prodotti del gruppo Caffo 1915».

«Fabrizio Tacchi – ha proseguito Raisa – è un professionista di grande esperienza e con una conoscenza approfondita del canale. Contribuirà a sviluppare altre opportunità di consumo per i nostri prodotti”. (rvv)

LIMBADI (VV) – Donati due defibrillatori alla città

Anche la città di Limbadi diventa cardio- protetta grazie alla donazione di due defibrillatori da parte dell’ Azienda Caffo, guidata da Nuccio Caffo e dall’Azienda Soldano, guidato da Francesco Soldano.

I due apparecchi, che possono salvare la vita, saranno a disposizione dei cittadini e posizionati a Piazza Marconi, presso la Farmacia del Paese.

E vista l’importanza del gesto, sono stati i due titolari a consegnare, personalmente, i defibrillatori nel corso di una cerimonia organizzata dalla terna commissariale guidata dal prefetto Antonio Reppucci e composta da Emma Caprino e Francesco Battaglia. (rvv)

LIMBADI (VV) – Nascerà l’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno

Firmato, a Roma, dall’Unicef e dall’Associazione San Benedetto Abate, il protocollo d’intesa triennale per l’attuazione del progetto di riconversione – e riutilizzo sociale – di beni confiscati alla criminalità organizzata a Limbadi, dove sarà realizzata l’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno UniRiMi.

Alla cerimonia erano presenti il presidente dell’Unicef Italia, Francesco Samengo e il Presidente dell’Associazione San Benedetto Abate, Don Ennio Stamile. Il 2 luglio scorso, alla cerimonia di consegna del bene confiscato alla cosca Mancuso all’Associazione, partecipò l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Il Protocollo, si legge in una nota, prevede «la realizzazione di azioni culturali, formative e di sensibilizzazione volte alla promozione della tutela dei minori, della giustizia sociale e di una cultura della legalità, della solidarietà e dell’ambiente, basate sui principi della Costituzione e delle fonti internazionali in materia di diritti sui minori, sulla memoria delle persone che hanno operato contro le mafie e sulle storie delle vittime».

Tra le attività è previsto, tra l’altro, di «realizzare un raccordo finalizzato alla educazione/formazione continua di bambine, bambini e giovani studenti sui temi dei diritti riconosciuti ai minori, della cultura della legalità, della prevenzione e repressione dei fenomeni mafiosi e della illegalità diffusa, dei diritti umani, della tutela dei minori, della giustizia riparativa rivolta al minore autore di reato; favorire collaborazioni inter-istituzionali per incentivare l’educazione alla cittadinanza nelle scuole, negli enti e nel contesto territoriale».

«Con il progetto Liberi di Scegliere del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria – ha dichiarato Samengo – possiamo aiutare e accogliere madri e minorenni che vogliono uscire dal circuito mafioso».

«La sottoscrizione del protocollo per la realizzazione dell’Università della Ricerca della Memoria e dell’Impegno dedicata a Rossella Casini – ha dichiarato don Stamile – è ulteriore segno d’impegno da parte dell’Unicef per la formazione delle nuove generazioni ad una cittadinanza attiva e responsabile, che passa necessariamente attraverso la conoscenza e l’approfondimento scientifico dei fenomeni criminali mafiosi e corruttivi, di pratiche per l’educazione alla legalità e di valorizzazione dei beni confiscati». (rvv)

LIMBADI (VV) – Appuntamenti culturali in Biblioteca

Grazie all’impegno del Sistema Bibliotecario Vibonese e della Commissione Straordinaria, presieduta da Antonio Reppucci, la Biblioteca Comunale di Limbadi ha ripreso vita.

A poco più di un mese dalla sua riapertura, la Biblioteca sarà animata da una serie di iniziative: apertura quotidiana al pubblico per prestito e consultazione dei volumi (oltre 5000) garantita sia in orario antimeridiano che pomeridiano; laboratori di creatività per ragazzi; letture ad alta voce per bambini e famiglie; incontri formativi per insegnanti; genitori ed educatori contribuiranno a ravvivare l’istituzione bibliotecaria locale, trasformandola da deposito abbandonato di libri in luogo di incontro, di crescita, in cui è possibile usufruire di diversi servizi, divertirsi, acquisire delle competenze.

Il calendario delle attività è stato inaugurato lo scorso 20 maggio, con il primo incontro dal titolo Illustriamo le fiabe, un laboratorio creativo volto a sviluppare la fantasia e la creatività dei più piccoli, che si svolge ogni lunedì.

Ogni venerdì pomeriggio, fino alla fine di giugno, in programma ColorArte, corso di disegno e pittura per adolescenti, che potranno sperimentare l’esperienza di disegno dal vero e le più diverse tecniche pittoriche.

Da domani, fino ai primi di luglio, ogni mercoledì gli incontri per promuovere la lettura in famiglia sin dalla nascita;

Venerdì 7 giugno, alle 17.00, presso la Sala Convegni del Comune, l’incontro Leggimi perché… Me ne ricorderò! 

L’incontro, promosso dal Sistema Bibliotecario Vibonese in collaborazione con il Comune di Limbadi, è rivolto a genitori, insegnanti, educatori e a quanti abbiamo voglia di conoscere i benefici della #lettura sin dalla più tenera età.

Intervengono Domenico Copomolla, pediatra, e Bruna Triveri, di Nati per Leggere. Coordina Gilberto Floriani, direttore scientifico del Sistema Bibliotecario Vibonese. (rvv)

LIMBADI – La campagna “La libertà non ha pizzo”

18 gennaio 2019 – Oggi pomeriggio, a Limbadi, alle 17.00, presso la sala convegni della Villa Confiscata, la presentazione della campagna regionale sui temi del racket e usura, dal titolo La libertà non ha pizzo.

Si tratta di un progetto ideato da Libera, dal nome LiberaIdee, e ha come obiettivo la rilettura attuale e condivisa del fenomeno mafioso e corruttivo.

Intervengono Giuseppe Gualtieri, prefetto di Vibo Valentia,Antonio Respucci, commissario straordinario del Comune di Limbadi, EnniO Stamile, referente regionale Libera Calabria, Lucia Lipari, referente area giustizia per Libera Calabria, Marcello cozzi, presidente della Fondazione Nazionale “Interesse Uomo”, Michele Albanese, giornalista e responsabile Fns per la legalità, e Gaetano Saffioti, imprenditore che si è rifiutato di pagare il pizzo. Modera Giuseppe Borrello, referente provinciale di Libera Vibo Valentia.

La campagna, nata a Reggio nel 2010, vuole promuovere, partendo dal basso, una rivoluzione socio-economica e culturale, puntando ad ascoltare e accompagnare, nel cammino difficile e di liberazione, molti imprenditori dal potere mafioso.

«Questa campagna – si legge in una nota di Libera – viene presentata in un momento particolare per il territorio vibonese, dove assistiamo, neglo ultimi giorni, al susseguirsi di atti violenti e intimidatori ai danni di imprenditori e commercianti; e, a tal proposito, esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà agli stessi, con la speranza di poter costruire insieme un percorso fattivo che possa affrancare, definitivamente, i nostri luoghi».

«Simbolica – prosegue la nota di Libera – è anche la scelta del luogo in cui si pone il primo passo, di quella che vuole essere un’azione concreta a sostegno di imprenditori e piccoli commercianti, la Villa Confiscata al clan Mancuso, quello che prima era il simbolo di potere violento, ora deve diventare luogo di legalità e speranza». (rvv)