Settembre è il mese del pellegrinaggio a Polsi

di MARIA FRISINASettembre è il mese del pellegrinaggio a Polsi: dei percorsi montani accompagnati dal suono di organetti e tamburelli. C’è aria di festa e di attese, nelle rughe d’Aspromonte percorse da creature d’ogni età.

C’è chi avanza in silenzio, raccolto in preghiera solitaria. C’è chi innalza canti in coro alla Madonna di Polsi.
Le carovane partono a sera tardi per raggiungere il luogo di culto e di inquietudini. Racconti amari e gioiosi si intrecciano, per impegnare il tempo. Si inizia a sentire un peso alle gambe, le stelle e la luna illuminano il cammino. Sono giunti i miei ragazzi ad inginocchiarsi ai piedi dell’ altare: un’ altra spilletta attaccata al fazzoletto sacro.

Non ho mai partecipato al sacri pellegrinaggio perché suggestionata dai racconti di un percorso stradale pericoloso e perché ho considerato questa festa il luogo d’ incontro della mafia locale, così come ci hanno documentato i mass media, ma sono stata sempre affascinata, nella mia fantasia, dai racconti degli umili pellegrini e dei giovani che immaginano di vivere la loro avventura con la natura, se raggiungono il percorso a piedi seguendo  le piste storiche. Una antica tradizione sacra dove il folklore si intreccia col divino per appagare la religiosità popolare.
E ascolto i racconti di chi percorre la navata della chiesa per raggiungere la Madonna, in ginocchio, fino a scorticarsi, per ringraziare per una grazia ricevuta. Riti suggestivi e medievali che contrastano con gli studenti dell’ Accademia di Belle Arti che vi si recano per immortalare un’ atmosfera, un luogo magico, abitato dalla Sibilla Cumana e, di contrasto, dalla Madonna della Montagna, di Polsi, che diventa viva nei suoi giorni di festa, senza più  rivoli di sangue tra le strade, di animali macellati per i banchetti festivi.Evviva Maria, è l’ implorazione continua e ritmata come il suono dei tamburelli. Feste popolari che ripropongono miti, leggende e illusioni miracolose. Eppure credo di andarci prima della mia fine, per assistere ad un evento di spessore antropologico. (mf)

Oggi a Gioia Tauro arriva la Madonna di Polsi

Questo pomeriggio, a Gioia Tauro, arriva la Madonna di Polsi. Ne danno notizia don Antonio Scordo e la Procuratrice Francesca Moricca della carovana di San Pietro di Caridà. L’arrivo è previsto per le 17.30 nella Parrocchia Sant’Ippolito Martire.

Dalla città  la sacra effige peregrinerà da paese in paese fino al 19 maggio, giorno in cui giungerà a Bagnara dove sarà incoronata il 31 maggio. La visita della Madonna nella città di Gioia Tauro, invita a vivere questi giorni come grazia, con gioia, nella preghiera e riflessione.
«Ci chiede  si legge in una nota – attraverso di lei un atto di coraggio a lasciarci a  Lei che ci conduce sulla via del cambiamento a migliorarci sempre di più. La figura di Maria si rivela come un modello, e il mezzo per attivare le più audaci e feconde forme di miglioramento collettivo, come pure d’impegno a favore del cambiamento personale e sociale. La devozione e il culto a Maria della Montagna,  ha aspetti originali, è capace da una parte di esprimere, conservare e rinnovare la forza e la bellezza dei simboli, dall’altra a individuare in Lei un esempio nel quale identificarsi profondamente, al punto da dare valore all’esistenza, in modo particolare quando essa si presenta impregnata di sofferenze di naturale spirituale e sociale».
«Maria – continua la nota – è una persona in grado di costituire un modello perché in lei affiorano le peculiarità umane, a partire dalla sua interiorità e dalla sua relazionalità, capaci di orientare verso il cuore di Cristo e allo stesso tempo verso il prossimo. In questa prospettiva, il 12 aprile alle 11.30 , l’IC1 ” F.Pentimalli” presenterà un momento di lode: A te Maria di Polsi, fede, storia e cultura. La manifestazione coinvolgerà la popolazione studentesca, assumendo  in una realtà complessa, nonché ricca di potenzialità, come Gioia Tauro ,un significato non solo religioso, ma anche pedagogico e culturale».
«Maria, difatti – continua la nota – si lascia scoprire dai più giovani come Madre e come donna liberatrice, che non intende vedere innanzitutto i più piccoli nell’oppressione, mentre lascia cogliere un dinamismo che non si ferma al piano devozionale, ma passa alla funzione trasformatrice, come base e fonte di un rinnovato e speranzoso impegno etico e sociale, capace di valorizzare i talenti a favore della vita e contro ogni forma di violenza, inclusa quella che proviene dalla criminalità organizzata. In questa vita abbiamo un compito: vivere da figli di Dio e rendere il mondo più giusto e fraterno. Maria assunta in cielo brilla come segno di sicura speranza per il pellegrinante popolo di Dio». (rrc)

Siderno Superiore accoglie la statua della Madonna di Polsi

di ARISTIDE BAVALe Comunità Parrocchiali di Siderno Superiore e quelle di Contrada  Salvi e contrada Vennerello, unitamente a quelle del centro cittadino hanno vissuto, e stanno vivendo, autentici momenti di festa legati all’accoglienza della Statua lignea settecentesca della Vergine della Montagna, venerata nell’antico Santuario di Polsi, posto, come è noto, ubicato nel cuore dell’Aspromonte, che  accoglie annualmente migliaia di fedeli pellegrini, molti dei quali  si recano ai piedi della Vergine Maria, per ritrovare pace e riconciliazione nell’incontro con Cristo Salvatore.

La Madonna di Polsi, dopo la pausa delle festività natalizie, durante questo anno mariano indetto per la Diocesi di Locri-Gerace dal Vescovo Mons. Francesco Oliva, ha ripreso il suo cammino per le strade della Locride, quasi per ricambiare la visita che ogni anno i fedeli, con gioia, speranza, fede e sincera devozione, fanno a Lei nel suo storico e millenario Tempio aspromontano, molto caro ai cristiani provenienti dall’intera provincia di Reggio Calabria, di Vibo Valentia e da alcuni centri della Sicilia.

A Siderno Superiore l’accoglienza alla Vergine Santa ha avuto luogo il 7 gennaio  nella strada provinciale in Via Sydney, da dove poi, in processione, è stata accompagnata fino alla Chiesa Arcipretale di San Nicola, dove è stata celebrata la S. Messa. Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 la Chiesa è rimasta sempre aperta per consentire ai fedeli, di vegliare in preghiera, per tutta la notte, in compagnia della Regina di Polsi. Domenica 8, in mattinata la statua è rimasta in Chiesa dove è stata celebrata altra S. Messa.

In effetti epicentro delle “visite” della Madonna è stato il borgo antico sidernese dove la statua è stata accolta da Don Giuseppe Alfano, per la gioia dei fedeli. Tra l’altro nella notte tra sabato  e domenica la Chiesa è rimasta aperta per consentire alla comunità una veglia di preghiera  in compagnia, appunto,  della Regina di Polsi. S. Messe sono state celebrate nella Chiesa di San Nicola anche domenica mattina mentre, poi, nel primo pomeriggio la statua è stata issata, dai fedeli, su un Camion per una breve visita e un momento di preghiera in contrada Caterratte, sulla circonvallazione di Siderno Superiore, presso la storica edicola ottocentesca, popolarmente chiamata “Mingioia”, dove, tra l’altro, si venera una bella statua in porcellana, raffigurante la Vergine della Montagna, opera dell’artista sidernese Michele Fiorenza. La statua è stata realizzata nel 1981, in occasione della ricostruzione dell’antica “Mingioia”, dopo alcuni anni di abbandono. 

È stato un momento significativo perché la comunità di Siderno superiore tiene parecchio alla suggestiva località. Successivamente la statua è stata portata in contrada Salvi, a pochi chilometri da Siderno superiore, dove è stata accolta da quella comunità presso la Chiesa della SS. Annunziata dove è stata celebrata una Santa Messa.

In serata il ritorno nel borgo antico sidernese dove, nella Chiesa di San Nicola, si è svolta  una Veglia Eucaristica che è durata sino alla mezzanotte. Nella mattinata di ieri, poi la Statua della Vergine di Polsi è rimasta a Siderno Superiore, per la preghiera personale dei fedeli. Nel pomeriggio la Madonna è stata, quindi condotta presso la Chiesa di Maria Madre della Famiglia in contrada  Vennerello, da dove, in serata è stata portata presso la Chiesa di Santa Maria di Portosalvo nel centro sidernese dove rimarrà (con S. Messe e veglie di preghiere) sino ad oggi mercoledì prima di muovere (alle ore 17.30 ) circa verso l’altra Chiesa storica della città, quella di Di Maria dell’Arco dove all’arrivo è prevista una S. Messa. (ab)