Questa sera, a Maida, alle 22, a Piazza Garibaldi, il concerto di Donatella Rettore. L’evento è stato organizzato dall’Amministrazione comunale di Maida in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono San Francesco da Paola. (rcz)
UNA VERA MINIERA DI ENERGIE RINNOVABILI
PER LE COMUNITÀ OCCASIONE DI SVILUPPO
di ANTONIETTA MARIA STRATI – Le Comunità Energetiche rinnovabili sono un’occasione di sviluppo non solo per l’Italia, ma soprattutto per la Calabria che – come ha ribadito il presidente della Regione, Roberto Occhiuto – «è una miniera di energie rinnovabili» che permetterebbe alla nostra regione l’indipendenza energetica.
Quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Calabria, infatti, non è una novità: nella scorsa legislatura, il consigliere regionale Antonio De Caprio, aveva presentato una proposta di legge nel 2019 proprio su questa «associazione di cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali, o piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno i più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili».
A comprendere le potenzialità delle Comunità Energetiche Rinnovabili è stato anche l’allora assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio che, nel giugno del 2021, aveva inviato ai 404 sindaci calabresi la documentazione da usare come linea guida per la costituzione di ogni singolo Comune in “Comunità energetica rinnovabile”, esortando i sindaci «a percorrere questa strada, forse l’ultimo strumento che abbiamo per opporci alla povertà energetica e sociale».
«La transizione ecologica, obiettivo dell’Unione europea – ha spiegato De Caprio nella lettera – prevede per l’Italia un incremento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili per 70 GW in 9 anni. Sarà uno sforzo enorme con la possibilità di gestire risorse e guadagni immensi».
«Per la Calabria – ha sottolineato ancora l’assessore – è fondamentale che questa ricchezza possa essere condivisa con i nostri cittadini, con le nostre famiglie e non vada ad arricchire alcuni, escludendone altri».
Nella documentazione è specificato che «le amministrazioni comunali hanno un ruolo centrale, configurandosi come soggetto facilitatore per il coinvolgimento dei cittadini, promotore per la creazione del processo virtuoso di costituzione delle comunità energetiche e come co-gestore, poiché in grado di supportare tecnicamente i processi di creazione e mantenimento degli apparati tecnologici a supporto della comunità energetica».
La Calabria attualmente, infatti, produce ben 12mila GWh/anno di energia da centrali termoelettriche tradizionali (quasi esclusivamente alimentate a gas) che, tolta una parte destinata al fabbisogno interno, destina all’esportazione verso altre regioni (circa 10.500GWh/anno) che destina all’esportazione fuori regione.
È quindi un grande controsenso per una regione come la Calabria essere un importante produttore ed esportatore di energia da fonte fossile nonostante la preziosa “miniera” di fonti rinnovabili che insistono sul proprio territorio. Risorse preziose in questa grave congiuntura energetica, per l’economia e soprattutto per il soddisfacimento di fabbisogni primari di molte famiglie in difficoltà.
«L’obiettivo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale – dice il prof. Daniele Menniti, responsabile del gruppo di ricerca di Sistemi Elettrici per l’Energia – è quello di contribuire assieme ai Comuni, è quello di sostenere i Comuni in una rivoluzione energetica/ecologica che, dal punto di vista energetico, dovrà far diventare la Calabria la California d’Italia».
Tema, che è stato poi ripreso nella nuova legislatura con un incontro, avvenuto a febbraio, in Cittadella regionale con la sottosegretaria alla Transizione Ecologica, Ilaria Fontana, che ha sottolineato come «le Comunità Energetiche sono una risposta a medio e lungo termine».
L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha ribadito la volontà da parte della Regione Calabria di «rivestire un ruolo chiave nella promozione del risparmio energetico, della produzione e dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili assumendo l’impegno di condurre il territorio verso uno sviluppo sostenibile, dal punto di vista ambientale, economico e sociale».
«Uno dei punti focali dell’azione che la Regione Calabria promuoverà – ha spiegato Varì – attraverso strumenti e politiche mirate, è l’accompagnamento dei Comuni nella costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), con l’obiettivo di diffondere e favorire la produzione e il consumo locale di energia rinnovabile».
«Cogliere l’opportunità di essere autonomi nella produzione di energia elettrica – ha aggiunto – oltre che comportare un risparmio per la collettività, salvaguarda la continuità nell’erogazione dei servizi della PA, soprattutto in situazioni di crisi energetiche come quelle che, recentemente, stanno accadendo a causa degli accadimenti geopolitici. Per questa ragione, il processo di cambiamento avviato deve essere consapevole e irreversibile e dovrà, necessariamente, coinvolgere tutti e tutto il territorio».
Che la Comunità energetica rinnovabile rappresenti, di fatto, la “città del futuro”, ne è convinto il sindaco di Maida, Salvatore Paone che, nei giorni scorsi, ha promosso un incontro per illustrare a cittadini e aziende il significato e il funzionamento della comunità energetica e i benefici che questa forma di autoconsumo energetico collettivo apporta con sé.
«L’amministrazione comunale intende con questa iniziativa condividere con il territorio l’idea di avviare a Maida una comunità energetica, un importante sistema virtuoso di produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia a vantaggio di tutti, non perdendo l’occasione di utilizzare i contributi pubblici del PNRR e coinvolgendo per il supporto tecnico-scientifico leader di settore – ha detto il primo cittadino –. Il convegno è stata l’occasione per illustrare a tutti gli interessati il funzionamento della comunità energetica ed i benefici che otterranno anche i privati e le imprese. Un momento di confronto e di crescita comune».
«Cosa può fare un amministratore comunale – ha proseguito – per essere al passo con i tempi e contribuire ad una politica energetica moderna, alla cosiddetta transazione energetica, che guardi al futuro e alle nuove fonti rinnovabili senza devastare il territorio? La risposta viene proprio pensando alla comunità energetica, un coordinamento tra istituzioni locali, imprese e cittadini, tutti consapevoli che solo uniti si può ottenere un risultato concreto che può abbattere il caro bollette, creare risparmio energetico, guardando al futuro e alle nuove tecnologie digitali».
«Il Comune – ha spiegato ancora Paone – diventerà il dominus di tutto il progetto, supportando in tutti i modi i privati che vogliono partecipare alla comunità, garantendo il costo zero dell’impianto fotovoltaico o di altra fonte rinnovabile, creando una task force ad hoc all’interno degli uffici comunali con il compito di guidare i soggetti interessati per la predisposizione di tutti i documenti necessari con il supporto dei funzionari comunali».
Insomma, in tutta la regione, è unanime l’idea che le Comunità Energetiche Rinnovabili possono rappresentare un punto di svolta per la Calabria a livello di risparmio energetico e che va nella direzione della tutela dell’ambiente, della transizione ecologica e della sostenibilità. (rrm)
A Maida e Lamezia Terme il convegno “L’area istmica lametina tra Bizantini, Arabi e Normanni”
Domani, venerdì 13 e sabato 14 maggio, tra Lamezia Terme e Maida, si terrà il convegno L’area istmica lametina tra Bizantini, Arabi e Normanni, organizzato e ideato dall’Associazione culturale “La Lanterna”, con il patrocinio del Ministero della cultura, della Regione Calabria, dell’Università della Calabria, del Comune di Lamezia Terme con il Chiostro e Sistema bibliotecario, del Comune di Maida, del Comune di Filadelfia, del Comune di Settingiano.
È la prima volta che viene proposta l’attenzione su questa fase storicamente cruciale per il territorio, che si ritrovò al centro di invasioni, conquiste, incursioni e riconquiste da parte di popoli diversi, che hanno lasciato in esso tracce architettoniche e documentali, memorie storiche, tradizioni religiose, relitti toponomastici e lessicali, ed altro ancora.
Molti saranno i relatori che interverranno nei due giorni di convegno, ogni contributo ha lo scopo preciso di indagare gli snodi storici che hanno coinvolto il territorio e a ribadire la vocazione della Calabria in generale, e dell’area istmica lametina nello specifico, ad essere luogo di scambio e osmosi fra culture e civiltà diverse, in un’ottica mediterranea, fra Oriente e Occidente.
Storici e archeologi, docenti di Università italiane (Roma “Sapienza”, Roma “Tor Vergata”, Università della Calabria, Università di Messina) e studiosi del territorio dialogheranno in questa sede sui temi della conoscenza, della valorizzazione e dello sviluppo dell’area istmica lametina, nella consapevolezza che la conoscenza e lo studio del passato sono lo strumento più importante per la valorizzazione dell’area e per la sua crescita sia sotto l’aspetto culturale sia sotto quello socio-economico.
Domani, si parte alle 17 al Chiostro di San Domenico. Presiede Giovanna De Sensi Sestito (Università della Calabria). Intervengono Gioacchino Strano (Università della Calabria), Marco Di Branco (Università di Roma “Sapienza”), Vera von Falkenhausen (Università di Roma “Tor Vergata”) e Cristina Torre (Università della Calabria).
Sabato, a Maida, nel Salone Biblioteca Scolastica, alle 9.30, al convegno presieduto da Vera von Falkenhausen (Università di Roma “Tor Vergata”), intervengono Eugenio Donato (Università di Messina), Giorgia Gargano (Ispettore onorario ai Beni numismatici della Calabria), Stefania Mancuso (Università della Calabria).
Programmati gli interventi di Cinzia Citraro, (Dottore di ricerca in Linguistica e Glottologia) e Alessandro Ciliberto (Dottore di Ricerca in Pianificazione e Progettazione della Città Mediterranea). (rcz)
L’Unione Monte Contessa presenta 5 progetti per la rigenerazione urbana
L’Unione Monte Contessa, composta da Maida – Cortale – Jacurso – San Pietro a Maida in convenzione col Comune di Girifalco, ha presentato 5 progetti di investimento di rigenerazione urbana con una spesa complessiva di cinque milioni di euro per la rigenerazione urbana.
Questi progetti sono volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, in risposta all’Avviso del Ministero dell’interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – Direzione Centrale della Finanza Locale.
L’Amministrazione maidese ha accolto positivamente l’allargamento della rete di comuni, approvando con delibera di Giunta n. 54 del 04.04.2022, il progetto di fattibilità tecnico-economica per la rigenerazione, riqualificazione e rifunzionalizzazione,per finalità di interesse pubblico,dell’immobile dell’ex convento di S. Francesco, di proprietà comunale, attualmente in uso come caserma dei carabinieri.
«Si tratta dell’ennesima positiva dimostrazione che la collaborazione tra enti locali non solo è possibile ma permette a comuni come i nostri, di piccole dimensioni, sotto organico e con pochi mezzi e risorse disponibili di raggiungere risultati importanti alla stregua di quelli più grandi ed organizzati – afferma il sindaco di Maida, Salvatore Paone –. Siamo riusciti a costruire in pochissimo tempo una rete solida e ben strutturata di comuni volenterosi di sfruttare i fondi pubblici per la valorizzazione dei territori e dei beni patrimoniali comunali a vantaggio di tutte le comunità interessate, senza gravare sui bilanci dei singoli enti».
«Le cinque amministrazioni proponenti, Maida – Cortale – Jacurso – San Pietro a Maida – Girifalco, sotto l’egida dell’Unione Monte Contessa, hanno contribuito fattivamente e concretamente alla presentazione della domanda di finanziamento – afferma ancora il sindaco Paone –.Tutti gli uffici tecnici ed amministrativi hanno collaborato alla predisposizione della documentazione ed al rispetto dell’iter procedimentale da seguire con la supervisione dei diversi Segretari Generali. I sindaci e gli amministratori hanno manifestato (in giunta ed in consiglio) e condiviso la volontà di associarsi e collaborare per intraprendere un percorso virtuoso di crescita e ripresa economica, forti del convincimento che una salda unione di comuni possa rappresentare un volano di sviluppo sostenibile locale dal quale potranno trarne benefici tutte le comunità rappresentate».
«Insomma – ha concluso Paone – è stato un complesso lavoro di squadra che ci ha permesso di costruire una “buona prassi” amministrativa che speriamo di replicare al più presto per candidare i nostri territori ai prossimi bandi PNRR in apertura. Adesso non resta che attendere la graduatoria». (rcz)
A Maida il confronto “Quale futuro in Calabria per la logistica ed il trasporto delle merci”
Venerdì 13 maggio, a Maida, alle 10, all’Agriturismo Costantino, è in programma il confronto pubblico Quale futuro in Calabria per la logistica ed il trasporto delle merci, organizzato dalla Filt Cgil.
All’iniziativa che prevede la partecipazione dei dirigenti della Cgil Angelo Sposato, Nino Costantino e Enzo Scalese, interverranno Luigi Laudone del Gruppo Fedex, Bernardo Cammarata, Presidente Assoespressi e Andrea Agostinelli, Presidente Adsp mari Tirreno meridionale Ionio.
Introduce Antonio Pepe, della Filt-Cgil nazionale e conclude i lavori il segretario nazionale della Filt-Cgil, Michele De Rose. (rcz)
MAIDA (CZ) – Posizionata lastra con incisa la preghiera “Padre Nostro” in lingua arberisht
Nella Chiesa di Sant’Andrea a Maida, è stata posizionata la lastra marmorea con incisa la preghiera del “Padre Nostro” in lingua arberisht di Vena di Maida, terzo documento linguistico pervenutoci dell’albanese di Calabria e risalente al 1787.
L’inaugurazione e la benedizione della lastra è avvenuta alla presenza di Sua Eccellenza il Vescovo Giuseppe Schillaci, di padre Franz Villca Rocha, del sindaco Salvatore Paone e del delegato sindaco Sabrina Fiumara, con la partecipazione e l’intervento del prof. Francesco Altimari, docente universitario di Albanologia, che ha proposto il progetto alla Curia e all’amministrazione comunale di Maida.
Prima della benedizione la funzione religiosa presieduta dal Vescovo. Durante la funzione religiosa è stato recitato il padre nostro nella lingua della tradizione locale dalla signora Pierina Pileggi.
«Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’idea del prof. Altimari – ha dichiarato il sindaco Salvatore Paone – perché va a valorizzare una vera e propria perla della storia e della tradizione linguistica di Vena e del popolo arberisht in Calabria. Era naturale posizionare la lastra marmorea con incisa la preghiera all’interno della Chiesa di Sant’Andrea e questo è stato possibile grazie alla collaborazione e l’attenzione dimostrata da Sua Eccellenza il Vescovo e da Padre Franz, che ringrazio per la continua attenzione verso iniziative come questa miranti a valorizzare la storia, la tradizione e la cultura locale che la comunità venota intende onorare e rilanciare».
Il prof. Altimari nel suo intervento ha approfondito l’origine di questa versione linguistica del “Padre Nostro”, pubblicata dal gesuita spagnolo Lorenzo Hervas y Panduro (1735-1809) nel libro “Saggio pratico delle lingue, con prolegomeni e una raccolta di orazioni domenicali in più di trecento lingue e dialetti” e identificata come “greca calabrese”, dall’esame di tratti linguistici soggiacenti al testo e che appartiene all’albanese di Vena di Maida.
L’evento ha visto il coordinamento di Padre Franz Villca Rocha insieme al delegato sindaco Sabrina Fiumara e la preziosa partecipazione del gruppo locale di Vena che ha eseguito alcuni canti tipici della tradizione linguistica arbereshe. Prima e dopo la cerimonia l’intervento della banda musicale “Due Mari” di Tiriolo. (rcz)
MAIDA (CZ) – Al via collaborazione con IC Statale per costruire una nuova palestra con i fondi del Pnrr
La Giunta comunale di Maida, guidata dal sindaco Salvatore Paone, ha approvato la candidatura del progetto di demolizione e ricostruzione della palestra scolastica dell’IC Statale, dopo l’ok da parte del dirigente scolastico Giuseppe De Vita, ai sensi del PNRR “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole”.
Il progetto di oltre un milione di euro consiste nella demolizione e ricostruzione della palestra adiacente l’istituto comprensivo con annesso ampliamento dagli attuali 370 mq ad oltre 500 mq, sfruttando tutte le aree esterne di proprietà dell’Ente, anche con lo scopo di creare un passaggio interno diretto tra l’Istituto scolastico e la stessa palestra la cui struttura risale agli anni 1970.
«La nuova struttura sarà innovativa ed attrezzata, in grado di servire sia i 240 studenti della scuola che l’intera comunità locale, prevedendone la messa a disposizione negli orari extrascolastici – ha spiegato il sindaco Salvatore Paone –. Uno degli obiettivi è azzerare il tasso di dispersione scolastica, coinvolgendo pienamente anche gli alunni stranieri, sollecitandoli a seguire attraverso lo sport le attività didattiche anche in orario extracurriculare, oltre alle iniziative organizzate dalle associazioni presenti sul territorio».
«L’Amministrazione comunale, di concerto con il Dirigente Scolastico – ha spiegato – ha dunque pensato di intercettare i fondi del PNRR e investirli per la costruzione di una nuova palestra, ampliata ed attrezzata rispetto a quella esistente e offrire un valido supporto per coadiuvare le attività inclusive su cui l’Istituto scolastico sta puntando negli ultimi anni».
«Il nostro intento primario come Amministrazione – ha proseguito – è quello di creare gli strumenti adeguati per organizzare un’offerta formativa e le conseguenti attività extracurriculari improntate al rispetto dei valori dell’integrazione e dell’inclusione; contribuire in maniera efficace allo sviluppo integrale della persona sin dalla tenera età, attraverso percorsi educativo-didattici, capaci di consentire la graduale assimilazione delle basilari regole del vivere civile in linea col Piano Triennale dell’Offerta Formativa approvato dalla scuola IC Maida».
«Solo collaborando tra le varie amministrazioni pubbliche – ha concluso il sindaco Paone – si possono creare sinergie vincenti capaci di dare un contributo fattivo e significativo per un sano percorso di crescita, sviluppo ed integrazione sociale partendo dai bambini». (rcz)
Maida sarà la sede del progetto “Caffè Alzheimer”
La Giunta comunale di Maida, guidata dal sindaco Salvatore Paone, ha deliberato di accogliere la proposta dell’Associazione di volontariato per la ricerca neurogenetica (A.R.N. ) con sede in Lamezia Terme, inerente la realizzazione sul territorio comunale del progetto “Caffè Alzheimer”.
L’Esecutivo ha accolto, inoltre, la richiesta di approvare e firmare il relativo protocollo d’intesa e mettendo a disposizione dell’Associazione di volontariato per la ricerca idonei locali all’interno di immobili di proprietà comunale.
Il protocollo fa seguito ad un dialogo avviato precedentemente dai rappresentanti dell’associazione neurogenetica Teresa Dattilo e Antonio Laganà, dal sindaco Paone e dai rappresentanti dell’associazione Auser di Maida promotrice dell’incontro, guidata dal presidente Rita Cervadoro.
«La Regione Calabria intende realizzare azioni di prevenzione, prossimità e sostegno alle famiglie con familiari affetti da Alzheimer in collaborazione con enti del terzo settore – ha spiegato il sindaco Paone –. Sono contento di confermare l’attenzione dell’amministrazione comunale verso una fascia di popolazione che ha bisogno sempre più di attenzione da parte delle istituzioni locali. In particolare si tratta di attivare o potenziare la rete dei servizi territoriali rivolti alle persone con eziopatogenesi di tipo neuro-degenerativo, deterioramento cognitivo e sindromi demenziali (Alzheimer, o altre forme di demenza), allo scopo di alleggerire il gravoso carico assistenziale delle famiglie».
«Tra gli obiettivi – ha spiegato – c’è anche la realizzazione di Centri diurni per disabili specifici per persone con malattie di Alzheimer o altre forme di Demenza e il potenziamento dei Centri Diurni già esistenti. Anche il Comune di Maida, quindi, vuole realizzare “Cafè Alzheimer” per persone affette da demenza e loro caregiver allo scopo di offrire opportunità di sollievo e integrazione sociale».
All’Ambito Territoriale Sociale con il Comune di Lamezia Terme Capo Ambito , di cui fa parte il Comune di Maida, la Regione Calabria ha fornito indicazioni e tempistiche finalizzate all’implementazione degli interventi in trattazione, nell’ottica del potenziamento dei servizi territoriali rivolti alle persone con patologie di tipo neuro-degenerativo e/o demenziali. Il Comune di Lamezia Terme Capo Ambito territoriale ha pubblicato avviso pubblico del 28/02/2022 per la presentazione di istanze di manifestazione di interesse per il finanziamento di progetti di prevenzione, prossimità e sostegno alle famiglie con familiari affetti da Alzheimer, fissando il termine perentorio del 21 marzo 2022 per la presentazione di proposte progettuali.
«La nostra amministrazione intende implementare sul territorio comunale e con sempre maggiore determinazione i servizi alle persone anziane e non autosufficienti, per contrastare le nuove forme di povertà e supportare il carico assistenziale delle famiglie – ha spiegato ancora il sindaco –. I caffè alzheimer rappresentano occasioni attraverso le quali i Distretti Sociosanitari possono attivare e valorizzare attività gestite dal privato sociale e dal terzo settore, in riferimento al principio di sussidiarietà promosso dalla Costituzione Italiana (art.118 Cost.), che favorisce lo svolgimento e la gestione di attività vicine alla cittadinanza».
«L’associazione di volontariato per la ricerca neurogenetica – ha proseguito – rappresenta un ente con ultraventennale esperienza nel campo della prevenzione, prossimità e sostegno alle famiglie con familiari affetti da Alzheimer e demenze: la proposta progettuale presentata – conclude il sindaco Paone – è stata valutata dalla giunta meritevole di approvazione e accoglimento provando a creare le condizioni per fornire servizi di questo tipo non solo al territorio comunale, ma all’intero comprensorio». (rcz)
MAIDA (CZ) – Pubblicati due avvisi per un progetto integrato per il sistema di accoglienza e integrazione
Il Comune di Maida ha pubblicato due avvisi di manifestazione d’interesse per la presentazione di un progetto integrato per il sistema di accoglienza e integrazione (Sai).
L’Amministrazione Comunale di Maida, guidata dal sindaco Salvatore Paone, persegue e favorisce lo scambio interculturale tra e con le diverse popolazioni migranti presenti nel territorio, attraverso iniziative che tengano conto delle “diversità” nel rispetto delle reciproche culture e delle normative vigenti, pertanto, è intendimento della stessa presentare una candidatura per la formulazione di interventi e servizi di accoglienza, integrazione e tutela per i richiedenti protezioneinternazionale oltre che ai titolari di protezione, ai minori stranieri non accompagnati, nonché agli stranieri in prosieguo amministrativo affidati ai servizi sociali, al compimento della maggiore età, inoltre, i titolari dei permessi di soggiorno per protezione speciale, per casi speciali (umanitari in regime transitorio, titolari di protezione sociale, vittime di violenza domestica, vittime di sfruttamento lavorativo), le vittime di calamità, i migranti cui è riconosciuto particolare valore civile, i titolari di permesso di soggiorno per cure mediche, previsti dal Ministero dell’Interno, per il tramite del Servizio Centrale della rete SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione).
’Area Amministrativa ha adottato la Determina Dirigenziale n° 104 del 07/04/2022 a firma del Responsabile Dott. Walter Perri, in ottemperanza all’atto di indirizzo dell’organo esecutivo, relativa all’approvazione degli schemi delle due seguenti manifestazioni di interesse:
- Avviso di manifestazione di interesse a partecipare alla co-progettazione di una proposta territoriale di accoglienza integrata da presentare nel sistema di accoglienza e integrazione – SAI – ai fini della richiesta di contributo pubblico per l’erogazione di servizi per i richiedenti asilo ed i beneficiari di protezione internazionale e per i titolari di permessi di soggiorno indicati dalla legge n.173 del 18 dicembre 2020 per il triennio 2022- 2024, ai sensi del d.m. del 18.11.2019;
- Avviso di manifestazione di interesse rivolta a privati per la messa a disposizione di immobili ubicati nel territorio del comune di Maida da destinare ad accoglienza migranti.
I termini per la presentazione delle istanze scadono alle h 14.00 del giorno 22 aprile 2022 e tutti i dettagli e le informazioni utili per la partecipazione sono descritti negli avvisi disponibili sul sito istituzionale dell’ente https://www.comune.maida.cz.it/ sezione Albo Pretorio. (rcz)
MAIDA (CZ) – Il sindaco Paone: Vena di Maida al centro delle strategie comunali
I sindaco di Maida, Salvatore Paone, ha dichiarato che «non esiste riqualificazione economica né rigenerazione culturale, sociale, turistica, patrimoniale senza un progetto concreto ed inclusivo della frazione di Vena, valore aggiunto del territorio».
«Il nostro territorio deriva da una fusione di Comuni ante litteram (Vena e Maida), avvenuta nel corso dell’800, ed è un dovere civico rispettare e valorizzarne le differenti origini e caratteristiche – ha proseguito il primo cittadino – facendole diventare un punto di forza e di distinzione per l’intera comunità locale, che deve viaggiare ad un’unica velocità. Grazie ai contributi del PNRR, questa Amministrazione intende mettere in piedi una strategia condivisa, partecipata e concertata anche con la cittadinanza per la predisposizione e l’attuazione di interventi programmatici definiti tenendo conto delle esigenze specifiche di tutte le aree coinvolte».
«Lo scopo è quello di implementare ed ottimizzare il percorso di integrazione e valorizzazione, già avviato negli anni scorsi, intercettando fondi comunitari da investire nella frazione di Vena, già protagonista nel progetto “Maida Borgo Vit@le” presentato a valere dell’avviso “Attrattività Borghi storici” – informa il Sindaco Paone –. Nel progetto dei borghi, l’Amministrazione ha spinto per una equa distribuzione delle spese ammissibili e delle attività da realizzare in tutte le aree cittadine, prevedendo il coinvolgimento diretto dell’associazionismo in otto interventi sui dodici programmati e puntando sulla valorizzazione delle identità locali, nello specifico con la realizzazione nella Frazione di Vena: del Museo della Cultura arbëreshë; di eventi culturali quali rassegne culturali delle minoranze linguistiche, concerti musicali tematici, convegni sull’inclusione e sull’integrazione sociale; della creazione di un hub turistico con il recupero storico del patrimonio edilizio privato in disuso e col rilancio delle potenzialità turistiche; della “Casa della Cultura G. De Rada”; delle attività di raccolta, digitalizzazione e catalogazione delle tradizioni orali di particolare rilevanza etnoantropologica; di contrastare i fenomeni di regresso e rarefazione della componente immateriale del patrimonio, tutelare le radici culturali e le tradizioni; e tantissime altre iniziative ed investimenti strutturali idonei a intensificare i legami tra la comunità locale e rendere attrattivo il territorio nella sua totalità».
«La nostra Amministrazione – ha concluso – sta ridefinendo insieme ai funzionari comunali la strategia di integrazione, inclusione e crescita condivisa per Maida e Vena alla luce delle nuove opportunità dei finanziamenti pubblici previsti per il periodo 2022-2028, con lo scopo di ridisegnare un nuovo volto del Paese e dare slancio allo sviluppo economico, turistico, culturale, enogastronomico, esperienziale e green, dare supporto al comparto agricolo, potenziare la residenzialità e la riqualificazione urbana, sostenere la creazione di nuova occupazione di qualità, e promuovere innovative forme di digitalizzazione per esportare con un “click” all’estero il marchio “M@ida”, forte della nostra storia e bellezza centenaria». (rcz)