Maida si tinge di rosso in sostegno delle donne iraniane

Il Comune di Maida si è tinto di rosso e, sul balcone del Municipio campeggia una bandiera iraniana, in sostegno delle donne iraniane.

«In una giornata così importante – ha dichiarato il sindaco Galdino Amantea – volevamo inviare un messaggio forte di solidarietà verso tutte le donne vittime di ogni forma di violenza. Abbiamo per questo motivo deciso di esporre sul palazzo del municipio la bandiera dell’Iran. Le donne iraniane, e gli uomini che le affiancano, stanno combattendo una potente rivoluzione culturale. Loro ed il loro coraggio rappresentano per noi la forza di tutte le donne che, in ogni parte del mondo, subiscono violenze tanto fisiche quanto psicologiche. Il nostro gesto, nella sua semplicità, vuole dimostrare che non sono sole, noi siamo con loro».

Ogni giorno, in Italia, 86 donne sono vittime di reati di genere. E sempre più spesso l’autore è un uomo che conoscono: il marito, il compagno, o un ex compagno o altri parenti. L’ultimo report della Direzione centrale anticrimine della polizia di Stato racconta i numeri del dolore. Le donne continuano a subire violenze di tutti i tipi: psicologiche, fisiche, sessuali. Fino al femminicidio, ovvero l’omicidio che colpisce la donna in quanto tale, come ribadisce la Convenzione di Istanbul. I dati del Viminale, ci consegnano al 20 novembre un numero ancora elevatissimo (97) di donne uccise. Tuttavia il numero è diminuito rispetto allo scorso anno e sono aumentati invece gli ammonimenti delle questure a dimostrazione che la misura preventiva gioca un ruolo decisivo nel bloccare il ciclo della violenza. (rcz)

MAIDA (CZ) – Presentato in Consiglio comunale il piano per ripianare i debiti fuori bilancio

In Consiglio comunale a Maida è stato presentato il piano per ripianare i debiti fuori bilancio lasciati dall’ex sindaco Paone, attuale consigliere di minoranza.

Si tratta di una cifra cospicua, esattamente pari ad euro 163.000,00, e riguarda il mancato pagamento di fatture emesse dalla società Multiservizi Spa nel periodo compreso tra marzo e luglio del 2020. Grazie al delicato lavoro di mediazione e transazione da parte dell’attuale Amministrazione, guidata da Galdino Amantea, il debito è stato ridotto a 110 mila euro.

«Siamo soddisfatti del risultato raggiunto che ha permesso un risparmio alle casse comunali di oltre € 53.000,00 –  ha dichiarato Amantea –  rimaniamo perplessi, però, difronte alle dichiarazioni dell’ex sindaco e consigliere Paone. In sede dell’Assise, anziché apprezzare il lavoro di mediazione e quindi di minor esborso per l’Ente comunale, si è cercato di giustificare sciorinando una serie di argomentazioni e numeri fuori luogo».

«Anziché spiegarci come mai si era dimenticato di prevedere nel bilancio da lui redatto la liquidazione del debito con la Multiservizi – ha aggiunto – lui ha improvvisato una serie di argomentazioni fuori contesto, facendo denotare con gli stessi una scarsa dimestichezza in tema di bilancio, cosa che, per chi ha amministrato per 5 anni, è davvero preoccupante».

«Quando si arriva ad affermare che tutti i debiti, sia quelli iscritti a bilancio sia quelli non iscritti (debiti fuori bilancio) – ha proseguito – sono la stessa cosa significa che la materia è alquanto ostica per il Consigliere Paone. Infine riteniamo irrispettoso che, alla fine di una difesa sconclusionata, il consigliere Paone abbia scaricato la responsabilità del problema sugli uffici comunali negando di essere a conoscenza della cosa».

«Tale atteggiamento – ha concluso – riteniamo essere inqualificabile poiché non è accettabile che un sindaco in carica non sia a conoscenza di un debito così importante e perché prendersela con chi ha sempre lavorato al suo fianco anche nei periodi più difficili del suo mandato (come ad esempio il periodo del covid) è un’inqualificabile atto di ingratitudine». (rcz)

A Maida una festa di Unità d’Italia e delle Forze Armate che ha avuto come protagonisti i bambini

A Maida, si è celebrata la Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate coinvolgendo i centri storici ed i rispettivi monumenti ai caduti del comune lametino.

Protagonisti assoluti della giornata i bambini dell’Istituto comprensivo di Maida che, sotto lo sguardo attento dei genitori, dei compaesani, delle forze dell’ordine e dell’Amministrazione comunale, hanno intonato la prima strofa dell’Inno di Mameli sia col canto che con il linguaggio dei segni (Lis).

Nella frazione di Vena, in particolare, l’iniziativa ha assunto una nota profonda e toccante con la lettura delle lettere scritte da due soldati venoti al fronte, ed indirizzate alle loro famiglie, proprio due giorni prima della loro morte.

Il cerimoniale ha avuto, inoltre, dei protagonisti di eccezione: i rappresentanti dell’associazione d’Arma Anget, che hanno consegnato al sindaco una targa per il lavoro svolto, ed i rappresentanti del Comando Militare Esercito Calabria.

«La presenza qualificata dei Militari del Cme – ha dichiarato il sindaco Galdino Amantea – ci ha reso particolarmente orgogliosi. Il nostro intento era quello di celebrare la giornata avvicinando tutti i protagonisti (dall’esercito alla comunità religiosa, dai rappresentanti delle istituzioni ai bambini) in un clima di celebrazione, certo, ma soprattutto di festa».

«L’unità – ha proseguito il sindaco Amantea – è  qualcosa di prezioso, di importante, è un valore che per essere realizzato necessita di azione e lavoro, non si ottiene sbandierando blande dichiarazioni. Abbiamo voluto stringere la nostra comunità attorno ai monumenti dei nostri caduti, per ricordarne la memoria ed il sacrificio, siamo onorati che in questa giornata, così importante, anche i nostri bambini abbiano potuto condividere, insieme agli adulti ed ai militari presenti, un ricordo ed un valore: quello della difesa della patria».

«La presenza della dirigente scolastica, dott.ssa Sabrina Grande e del corpo docente, testimonia l’impegno della scuola nell’educazione dei principi e dei valori basilari – ha concluso –. L’unico rammarico della giornata è stata l’assenza dei rappresentanti dell’opposizione. In una giornata così densa di significato la partecipazione della minoranza sarebbe stata un bel segnale distensivo. L’unità, si diceva, non si pratica con le chiacchiere». (rcz)

MAIDA (CZ) convoca un Consiglio comunale straordinario per l’impianto di Marcellinara

È netta la posizione del Comune di Maida, che dice no all’impianto di Marcellinara. Proprio per questo, a seguito del diniego da parte del Dipartimento Territorio e Ambiente della Regione Calabria alla partecipazione alla Conferenza dei servizi indetta per il prossimo 27 settembre, ha convocato un Consiglio comunale straordinario, a cui parteciperà Vittori Scerbo, sindaco di Marcellinara.

L’iniziativa così forte di protesta è stata voluta dalla maggioranza al governo del comune lametino. L’assise è stata convocata per lunedì 26 settembre allo scopo di ufficializzare la posizione di contrarietà alla realizzazione dell’impianto di CSS (Combustibile Solido Secondario) nello stabilimento Calme della vicina Marcellinara.

«Dagli elaborati presenti sul sito della Regione Calabria non si deducono le caratteristiche del Css prodotto, la provenienza e la tipologia di rifiuto trattato – ha dichiarato il sindaco di Maida, Galdino Amantea – Si ricorda  che il Css prodotto è di fatto destinato all’impianto Calme posto nelle adiacenze dell’impianto di produzione, che le emissioni dei camini del cementificio interessano anche il territorio del Comune di Maida e che non sono presenti i dati relativi alle scorie risultanti dal processo di combustione».

«Il rifiuto da parte della Regione Calabria della richiesta di partecipazione alla CdS – ha aggiunto Amantea – è  un atto che limita il potere di controllo degli Enti Locali e riconduce l’aspetto autorizzativo alla sola analisi di una parte di un processo che, invece, interessa le comunità locali».

La protesta del Comune di Maida non si ferma a questa già forte iniziativa ma in una lettera al Primo cittadino di Marcellinara ha già chiarito la sua posizione.

«Non possiamo guardare in silenzio e per questo abbiamo scritto al sindaco Scerbo di Marcellinara affinché si faccia portavoce di tutte quelle istanze che avremmo voluto portare in Conferenza ma che ci è stato negato. Allo stesso modo nella lettera – ha concluso il sindaco Amantea – abbiamo dichiarato di voler essere coinvolti in qualsiasi ulteriore azione che il Comune di Marcellinara intenderà intraprendere al fine di scongiurare l’autorizzazione del suddetto impianto».

«La posizione del Comune di Maida non è “giuridicamente rilevante”: è con questa motivazione che la Regione ci nega la partecipazione alla Conferenza dei servizi. Per noi la tutela della salute dei cittadini non può e non deve essere liquidata così sbrigativamente. Come amministratori – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Angela Decio – non possiamo accettare che ci venga negata la possibilità di fare chiarezza su  degli aspetti così delicati che investono la tutela e la salvaguardia dell’Ambiente e della salute». (rcz)

MAIDA (CZ) – Al via gara d’appalto per restauro conservativo di Palazzo Vitale

È stato pubblico, sulla pagina online dell’Unione dei Comuni Monte Contessa, l’avviso di gara d’appalto per i lavori di restauro conservativo dello storico palazzo Vitale di proprietà del comune di Maida.

L’opera è finalizzata al restauro e risanamento conservativo dell’immobile. L’aggiudicazione dei lavori avverrà con la procedura aperta ai sensi degli artt. 60,71,36 comma 9 del D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, stazione appaltante Comune di Maida, soggetto delegato alla procedura Cuc dell’Unione.

L’importo complessivo dell’opera è pari ad 1 milione di euro; di questi ben 800.000 euro provengono da un finanziamento del Ministero della Cultura, grazie al bando “Fondo per la Cultura” al quale il Comune di Maida ha partecipato nel 2021 con l’amministrazione a guida Salvatore Paone.   Queste risorse sono importanti perché permetteranno finalmente di mettere in sicurezza e ridare dignità ad un immobile che vive in uno stato di totale abbandono e degrado da decenni, dopo il disinteresse completo di tutte le amministrazioni che si sono succedute dall’anno dell’acquisto fino ai giorni nostri.
In una nota il già sindaco Paone e attuale capogruppo di Libertà è Partecipazione in consiglio comunale esprime soddisfazione “con delibera di giunta nr. 130 del 25.08.2021 il comune di Maida ha avanzato la propria candidatura al bando ministeriale “Fondo cultura” risultando tra i comuni ammessi. È seguito il decreto di assegnazione fondi e la convenzione che ho sottoscritto il 18.02.2022 regolante i rapporti tra il Ministero e l’ente.  Questo passaggio ha permesso di ottenere un finanziamento che premia la lungimiranza e la determinazione dell’amministrazione che ho avuto l’onore di guidare.
Un risultato figlio anche di una stretta e continua collaborazione tra amministratori e un team di tecnici che ringrazio ancora una volta e che ha visto protagonisti gli uffici comunali e in particolare l’ufficio tecnico. Ricordo come tra gli oltre 300 comuni italiani che hanno partecipato al bando ministeriale il Comune di Maida è risultato essere l’unico comune finanziato nella Regione Calabria e il terzo in graduatoria riguardo ai comuni del Meridione.
Nel momento in cui inizieranno i lavori e l’opera sarà finita saremo riusciti a mettere in sicurezza e recuperare una parte del palazzo. È per questo che non ci siamo fermati a questo e durante la nostra programmazione e nell’ambito dei fondi Pnrr abbiamo definito e presentato ulteriori progetti per reperire altri fondi anche per la gestione valorizzando l’immobile, da noi indicato come punto di promozione delle ricchezze del nostro territorio e dei prodotti, oltre all’attenzione per l’antica storia del borgo. Sono convinto che la strada da seguire è quella da noi tracciata.
Nel dettaglio del bando e del disciplinare di gara sono definiti i termini per la presentazione dell’offerta stabiliti per le ore 14 del 26.09.2022. Prima seduta di apertura dell’offerta amministrativa giorno 27.09.2022 alle ore 9 presso la sede della centrale unica di committenza con sede a San Pietro a Maida.
Il Bando e disciplinare di gara contenente le norme integrative del presente bando relative alle modalità di partecipazione alla gara, alle modalità di compilazione e presentazione dell’offerta, ai documenti da presentare a corredo della stessa ed alle procedure di aggiudicazione dell’appalto sono visibili presso la piattaforma della Centrale Unica di Committenza “Piattaforma di Gestione Albo fornitori e Gare telematiche”, https: //cucmontecontessa.ga-t.it/ .
Gli elaborati progettuali sono visibili presso la piattaforma della Centrale Unica di Committenza “Piattaforma di Gestione Albo fornitori e Gare telematiche”, all’indirizzo https: //cuc-montecontessa.ga-t.it/ Sarà comunque obbligatorio, pena esclusione dalla procedura, prendere visione della documentazione di gara e degli elaborati progettuali per la formulazione dell’offerta presso l’ufficio tecnico del Comune di Maida previo appuntamento prenotato solo ed esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo: lavoripubblici.maida@asmepec.it le prese visioni non prenotate a mezzo PEC non potranno essere effettuate. (rcz)

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Nelle campagne di Maida ritrovata una Colonnina romana

Nei giorni scorsi, nel territorio di Maida, è stata trovata e messa in sicurezza una colonnina di epoca presumibilmente romana adibita a cippo confinario, che è stata scoperta dall’architetto Alessandro Ciliberto.

La conformazione materica del reperto è costituita da roccia carbonatica metamorfica di colore grigio chiaro a grana fine che non apparterrebbe a rocce locali; si conclude nella circonferenza superiore con forma quadrilobata e lavorazioni di raccordo al fusto. Presenta un’anima metallica come perno di aggancio per un elemento sovrapposto non evidente a prima vista sul sito.

Dalla preliminare analisi effettuata dagli archeologi accorsi sul sito, il reperto è riconducibile al periodo romano.

Il rinvenimento si inserisce nello studio della viabilità medievale del territorio, quale momento di approfondimento di argomenti specifici trattati nel convegno L’Area Istmica Lametina tra bizantini, Arabi e Normanni, organizzato dall’ Associazione culturale La Lanterna e tenutosi a Lamezia Terme e a Maida lo scorso mese di maggio. La collocazione della colonna in prossimità di una biforcazione stradale confermerebbe le ipotesi esposte dall’arch. Ciliberto durante il convegno sulla gerarchia dei tracciati viari classici dell’istmo, ancora in uso nel Medioevo.

La collaborazione tra il Comune di Maida nella persona della dott.ssa Angela Decio, assessore alla Cultura e al Patrimonio, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, con il responsabile di zona archeologo Alfredo Ruga, la supervisione del comandante della stazione dei carabinieri di Maida maresciallo Sepe, ha permesso un tempestivo intervento di asportazione del reperto, eseguito dall’archeologo incaricato Eugenio Donato, e la sua conseguente messa in sicurezza.

Presenti al momento del recupero, oltre all’architetto Ciliberto e all’archeologo Donato, il sindaco di Maida Galdino Amantea, l’assessore Decio, il responsabile tecnico Sabatini e gli esponenti delle forze dell’ordine.

«Sono molto orgoglioso del ritrovamento – ha dichiarato l’architetto Ciliberto – questo elemento architettonico oltre a confermare gli studi ci permette di aprire nuovi scenari sulla storia del nostro territorio fino ad ora solamente ipotizzati. Nei prossimi giorni inizierà la fase di studio e potremo avere maggiori risposte».

«Maida ha un patrimonio storico e culturale immenso – ha detto l’assessore Angela Decio – parte del quale è ancora tutto da scoprire e raccontare, siamo orgogliosi di questo ritrovamento per le prospettive di studio e di approfondimento che esso comporta. È stata mia ferma volontà, condivisa all’unanimità dall’Amministrazione, che il reperto rimanesse a Maida e non venisse portato a Lamezia».

«Il nostro augurio – ha dichiarato il sindaco Galdino Amantea – è che questo ritrovamento sia il punto di partenza di altri più numerosi reperti che possano confermare lo studio e le ipotesi contenute nel lavoro dell’architetto Ciliberto. Da parte del Comune non possiamo che renderci disponibili alla collaborazione. A questo proposito teniamo a ringraziare don Angelo Cerra per aver messo a disposizione una temporanea e sicura custodia della colonnina». (rcz)

MAIDA (CZ) – Ad agosto al via progetti di assistenza domiciliari per precettori di reddito di cittadinanza

Ad agosto, a Maida, prenderà il via il progetto che coinvolgerà alcuni percettori del reddito di cittadinanza in ambito di assistenza domiciliare e salvaguardia del decoro urbano.

Maida è uno tra i pochi comuni del comprensorio lametino ad avere realizzato un progetto del genere, responsabile del procedimento è il dott. Walter Perri, la tutor responsabile dei Puc sulla piattaforma è la dottoressa Stella Mezzatesta, coordinato tutto dall’Assessore alle politiche sociali Maria Concetta Pileggi.

I percettori di reddito coinvolti hanno manifestato la loro disponibilità sulla piattaforma dei servizi sociali e sono stati selezionali dopo un colloquio. Dopo essere stati formati ed affiancati dal tutor, coloro i quali si occuperanno del sociale, si occuperanno di assicurare un’adeguata assistenza socio-assistenziale domiciliare ed extra-domiciliare agli anziani, ai disabili ed ai nuclei familiari problematici residenti nel Comune di Maida.

Chi si occuperà del decoro invece, si vedrà assegnata una specifica area del territorio comunale ed avrà il compito di curare non solo il decoro delle strade ma soprattutto la cura delle aree verdi e delle aree attrezzate per i bambini. Lo scopo è quello di rendere il territorio più vivibile per i cittadini e valorizzare le realtà verdi comunali, inclusa l’area cimiteriale.

«Tutta l’Amministrazione ci teneva che questi progetti prendessero il volo in questo periodo – ha dichiarato l’assessore Pileggi – perché è proprio nei mesi estivi che i comuni hanno riscontrato maggiore bisogno di aiuto. È necessario un maggiore supporto per il decoro urbano  vista la maggiore presenza turistica sul territorio, ma soprattutto è periodo più delicato per il sostegno dei cittadini più fragili. Un po’ a causa del caldo, un po’ a causa del sistema delle ferie degli uffici, tutto diventa molto più difficile in estate per chi ha bisogno di aiuto».

«Siamo particolarmente soddisfatti – dichiara il sindaco Galdino Amantea – perché queste prime importanti azioni seguono proprio la direzione che questa Amministrazione vuole perseguire. L’aiuto alle persone più fragili è per noi un dovere verso il quale mai verrà meno l’impegno da parte di questa Amministrazione durante tutto il corso naturale del quinquennato». (rcz)

MAIDA (CZ) – Successo per il progetto Truck tour “Banca del cuore”

Si è chiuso, con successo, a Maida, la tre giorni del progetto di prevenzione Truck Tour “Banca del Cuore“, della Fondazione per il tuo cuore ANMCO e grazie alla professionalità del dottor Roberto Ceravolo  e del suo staff, che ha visto protagonisti 413 cittadini che hanno potuto effettuare uno screening cardiologico gratuito.

L’evento, fortemente voluto dalla precedente amministrazione guidata da Salvatore Paone e che la nuova giunta in uno spirito bipartisan ha condiviso e appoggiato, ha lasciato spazio unicamente alla tutela della salute dei cittadini di Maida e del comprensorio.

«Il successo di questo evento rappresenta un valido esempio di prevenzione di qualità sul territorio che permette di individuare per tempo i casi a rischio, fermando sul nascere possibili conseguenze negative», si legge in una nota del movimento civico Libertà è Partecipazione.

Come ha dichiarato lo stesso dott. Ceravolo, tra le persone che si sono sottoposte a visita è stato possibile individuare un soggetto con pattern di Brugada e un invio urgente con ambulanza in ospedale di un paziente, oltre a tante altre “sorprese negative” per altri soggetti.

La nota del movimento prosegue spiegando che «in un momento nel quale la sanità è allo sbando, sotto tanti punti di vista abbandonata, per fortuna ci sono medici che non si perdono d’animo e anzi sfruttando un progetto importante come questo della “Banca del cuore”, riescono addirittura a portare la prevenzione nelle strade delle nostre città e comuni. Pensiamo che continuare ad organizzare iniziative di questo tipo sia il modo giusto per dare il segnale ai cittadini di una sanità attenta e comunque vicina ai territori».

«Per questo motivo – conclude la nota del movimento – crediamo sia doveroso come cittadini, rappresentanti politici e istituzioni, ringraziare questi valorosi medici e infermieri che con grande impegno e dedizione si dedicano alla nostra salute e hanno permesso questa splendida iniziativa: grazie a Roberto, Chiara, Giulia, Mario, Antonella e Claudio, ai volontari infermieri locali Lorenzo e Filomena, ai volontari della CRI Croce rossa italiana, comitato di Lamezia Terme – sede di Curinga e naturalmente alla Fondazione per il tuo cuore ANMCO». (rcz)

 

UNA VERA MINIERA DI ENERGIE RINNOVABILI
PER LE COMUNITÀ OCCASIONE DI SVILUPPO

di ANTONIETTA MARIA STRATI – Le Comunità Energetiche rinnovabili sono un’occasione di sviluppo non solo per l’Italia, ma soprattutto per la Calabria che – come ha ribadito il presidente della Regione, Roberto Occhiuto – «è una miniera di energie rinnovabili» che permetterebbe alla nostra regione l’indipendenza energetica.

Quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Calabria, infatti, non è una novità: nella scorsa legislatura, il consigliere regionale Antonio De Caprio, aveva presentato una proposta di legge nel 2019 proprio su questa «associazione di cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali, o piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno i più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili».

A comprendere le potenzialità delle Comunità Energetiche Rinnovabili è stato anche l’allora assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio che, nel giugno del 2021, aveva inviato ai 404 sindaci calabresi la documentazione da usare come linea guida per la costituzione di ogni singolo Comune in “Comunità energetica rinnovabile”, esortando i sindaci «a percorrere questa strada, forse l’ultimo strumento che abbiamo per opporci alla povertà energetica e sociale».

«La transizione ecologica, obiettivo dell’Unione europea – ha spiegato De Caprio nella lettera – prevede per l’Italia un incremento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili per 70 GW in 9 anni. Sarà uno sforzo enorme con la possibilità di gestire risorse e guadagni immensi».

«Per la Calabria – ha sottolineato ancora l’assessore – è fondamentale che questa ricchezza possa essere condivisa con i nostri cittadini, con le nostre famiglie e non vada ad arricchire alcuni, escludendone altri».

Nella documentazione è specificato che «le amministrazioni comunali hanno un ruolo centrale, configurandosi come soggetto facilitatore per il coinvolgimento dei cittadini, promotore per la creazione del processo virtuoso di costituzione delle comunità energetiche e come co-gestore, poiché in grado di supportare tecnicamente i processi di creazione e mantenimento degli apparati tecnologici a supporto della comunità energetica».

«La Comunità energetica rinnovabile – è scritto ancora – ha una funzione strategica nel miglioramento dell’efficienza energetica come vettore di cambiamento culturale e comportamentale».
È previsto, inoltre, l’avvio di «un protocollo di intesa con le scuole inserite come utenze nella Comunità energetica rinnovabile, volto a sensibilizzare gli studenti e a ispirare modifiche comportamentali in grado di influenzare la più ampia comunità sociale attraverso la famiglia e gli amici». Il protocollo di intesa «avrà come obiettivo la partecipazione degli studenti alle modalità di utilizzo dell’energia per la riduzione della povertà energetica e sociale».
Sul fronte, si è impegnata anche l’Università della Calabria che, con il suo Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale dava conto di un accordo di collaborazione con sedici Comuni Calabresi, assieme per fronteggiare strutturalmente il grave problema del caro energia, muovendosi lungo la strada della transizione energetica. sfruttando le risorse del Pnrr, ben 2,2 miliardi, destinati a finanziare la nascita di Comunità di Energia Rinnovabile.
L’obiettivo è dare alle popolazioni locali la possibilità di passare da semplici passivi consumatori di energia a veri e propri esportatori di una risorsa locale quale, appunto, la preziosa energia solare, per generare risorse economiche per lo sviluppo locale e, nel contempo, decisamente contribuire alla transizione energetica.

La Calabria attualmente, infatti, produce ben 12mila GWh/anno di energia da centrali termoelettriche tradizionali (quasi esclusivamente alimentate a gas) che, tolta una parte destinata al fabbisogno interno, destina all’esportazione verso altre regioni (circa 10.500GWh/anno) che destina all’esportazione fuori regione. 

È quindi un grande controsenso per una regione come la Calabria essere un importante produttore ed esportatore di energia da fonte fossile nonostante la preziosa “miniera” di fonti rinnovabili che insistono sul proprio territorio. Risorse preziose in questa grave congiuntura energetica, per l’economia e soprattutto per il soddisfacimento di fabbisogni primari di molte famiglie in difficoltà.

«L’obiettivo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale – dice il prof. Daniele Menniti, responsabile del gruppo di ricerca di Sistemi Elettrici per l’Energia – è quello di contribuire assieme ai Comuni, è quello di sostenere i Comuni in una rivoluzione energetica/ecologica che, dal punto di vista energetico, dovrà far diventare la Calabria la California d’Italia».

Tema, che è stato poi ripreso nella nuova legislatura con un incontro, avvenuto a febbraio, in Cittadella regionale con la sottosegretaria alla Transizione Ecologica, Ilaria Fontana, che ha sottolineato come «le Comunità Energetiche sono una risposta a medio e lungo termine».

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, ha ribadito la volontà da parte della Regione Calabria di «rivestire un ruolo chiave nella promozione del risparmio energetico, della produzione e dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili assumendo l’impegno di condurre il territorio verso uno sviluppo sostenibile, dal punto di vista ambientale, economico e sociale».

«Uno dei punti focali dell’azione che la Regione Calabria promuoverà – ha spiegato Varì – attraverso strumenti e politiche mirate, è l’accompagnamento dei Comuni nella costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), con l’obiettivo di diffondere e favorire la produzione e il consumo locale di energia rinnovabile».

«Cogliere l’opportunità di essere autonomi nella produzione di energia elettrica – ha aggiunto – oltre che comportare un risparmio per la collettività, salvaguarda la continuità nell’erogazione dei servizi della PA, soprattutto in situazioni di crisi energetiche come quelle che, recentemente, stanno accadendo a causa degli accadimenti geopolitici. Per questa ragione, il processo di cambiamento avviato deve essere consapevole e irreversibile e dovrà, necessariamente, coinvolgere tutti e tutto il territorio».

Che la Comunità energetica rinnovabile rappresenti, di fatto, la “città del futuro”, ne è convinto il sindaco di Maida, Salvatore Paone che, nei giorni scorsi, ha promosso un incontro per illustrare a cittadini e aziende il significato e il funzionamento della comunità energetica e i benefici che questa forma di autoconsumo energetico collettivo apporta con sé.

«L’amministrazione comunale intende con questa iniziativa condividere con il territorio l’idea di avviare a Maida una comunità energetica, un importante sistema virtuoso di produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia a vantaggio di tutti, non perdendo l’occasione di utilizzare i contributi pubblici del PNRR e coinvolgendo per il supporto tecnico-scientifico leader di settore – ha detto il primo cittadino –. Il convegno è stata l’occasione per illustrare a tutti gli interessati il funzionamento della comunità energetica ed i benefici che otterranno anche i privati e le imprese. Un momento di confronto e di crescita comune».

«Cosa può fare un amministratore comunale – ha proseguito – per essere al passo con i tempi e contribuire ad una politica energetica moderna, alla cosiddetta transazione energetica, che guardi al futuro e alle nuove fonti rinnovabili senza devastare il territorio? La risposta viene proprio pensando alla comunità energetica, un coordinamento tra istituzioni locali, imprese e cittadini, tutti consapevoli che solo uniti si può ottenere un risultato concreto che può abbattere il caro bollette, creare risparmio energetico, guardando al futuro e alle nuove tecnologie digitali».

«Il Comune – ha spiegato ancora Paone – diventerà il dominus di tutto il progetto, supportando in tutti i modi i privati che vogliono partecipare alla comunità, garantendo il costo zero dell’impianto fotovoltaico o di altra fonte rinnovabile, creando una task force ad hoc all’interno degli uffici comunali con il compito di guidare i soggetti interessati per la predisposizione di tutti i documenti necessari con il supporto dei funzionari comunali».

Insomma, in tutta la regione, è unanime l’idea che le Comunità Energetiche Rinnovabili possono rappresentare un punto di svolta per la Calabria a livello di risparmio energetico e che va nella direzione della tutela dell’ambiente, della transizione ecologica e della sostenibilità. (rrm)