MAIDA (CZ) – Emergenza Afghanistan, la città pronta ad aprire le braccia alle famiglie afghane

«Da sindaco di un paese che soffre lo spopolamento ma non soffre di indifferenza umana, voglio fare sapere al Ministero degli Interni che siamo pronti a fare la nostra parte nell’accogliere le famiglie afghane. Sappiamo bene come i civili che hanno collaborato con le nostre missioni in Afghanistan oggi siano in forte pericolo, soprattutto donne e minori» ha dichiarato il sindaco di Maida, Salvatore Paone.

Il primo cittadino, infatti, si è unito agli accorati appelli rivolti all’Italia e all’Europa dalle decine di associazioni umanitarie e culturali volti ad intervenire a sostegno delle donne afghane, dopo che la capitale Kabul è caduta definitivamente nelle mani dei talebani sancendo la vittoria degli studenti coranici.

«Ed è soprattutto a queste donne, attiviste, giornaliste, minacciate dalla violenza della sharia – ha aggiunto – che tendiamo le nostre mani, consapevoli che non c’è tempo da perdere per offrire un’alternativa alla paura piombata dopo la presa del potere dei talebani a Kabul.  Il Governo si sta muovendo per salvare vite umane, attraverso l’azione delle prefetture sul territorio e da sindaco avverto il dovere di mettere disposizione il nostro paese».

«Per far fronte alla grave crisi umanitaria che si sta consumando in queste ore – ha spiegato – dobbiamo essere concreti, è il momento di aiutare il Governo a mettere in salvo vite umane. Come scritto al ministero dell’Interno,  Maida è pronta a fare la sua parte per poter accogliere e inserire le famiglie che rientrano nel programma di protezione definito dal Governo del personale civile afghano collaboratore del contingente militare nazionale».

«Il sentimento unanime per la caduta delle libertà in Afghanistan e il concreto rischio di violazione della dignità delle donne e dei bambini – ha concluso Paone – ci rende tutti vicini e preoccupati e siamo pronti a offrire il nostro aiuto per mettere subito in sicurezza le famiglie dei collaboratori del contingente militare a Kabul». (rcz)

Parte da Maida il progetto degli Italodiscendenti

di ENRICO MAZZONE – L’emozione non ha voce: non sono le semplici parole di un testo famoso italiano ma quello che è accaduto negli incontri tenutesi mercoledì 28 luglio nei comuni di Maida e di San Mango d’Aquino, nella presentazione del progetto da parte dell’Associazione Udi (associazione nazionale italodiscendenti) e dalla Associazione Casa Calabria International.

Il progetto, esposto dai rispettivi presidenti, ha l’obiettivo di invertire la tendenza italiana dell’inverno demografico”, ripopolamento dei borghi e turismo delle radici.
Temi attuali, importantissimi, di cui forse nella nostra regione se ne discute molto poco, si cercano e si tentano soluzioni “innovative” e non ci si rende conto, che la soluzione è più facile di quello che si crede. È vero, nella “semplicità risiede la grandezza” ma forse nella nostra Calabria non è così!

Il sindaco di Maida, Salvatore Paone, ha data piena disponibilità per realizzare il progetto non solo di inclusione degli italodiscendenti ma della promozione e valorizzazione del borgo presso le comunità estere.

Inizia, così, l’ambizioso progetto di collaborazione e di formazione dei giovani di Maida con il direttore del primo Master internazionale sul “Turismo delle Radici” dell’Unical, prof. Tullio Romita. La collaborazione con l’Università della Calabria risulta fondamentale per la buona riuscita del progetto e assegna allo stesso uno spessore culturale e scientifico da cui trarre elementi utili per iniziative collaterali di grande suggestione che Casa Calabria International sta già studiando per avvicinare sempre di più i calabresi nel mondo alla propria terra, lontana fisicamente ma sempre palpitante nel loro cuore.

Da sempre all’emigrazione è stata data una connotazione negativa, l’abbandono della terra natia e il rientro nel periodo estivo con le manifestazioni la “Festa dell’emigrato”, oggi si trasforma nel “Festival delle Radici”. I figli degli italodiscendenti hanno il desiderio di ritrovare la propria identità, la propria appartenenza a quella terra che fu dei nonni, dei bisnonni: è qui che s’innesca il nuovo processo da nipote di emigrato a “Turista delle Radici” e da italiano a volte con il desiderio di mettere radici stabili nella propria terra!

Il turista delle radici, non è il turista classico, ma ha delle determinate esigenze che lo muovono nel suo viaggio e nelle ricerca della sua identità. Il sindaco Paone, con la sua lungimiranza, lo ha ben compreso, puntando sin da subito sulla formazione e comprendendo che la miglior promozione per il borgo deriva dalla connessione con le comunità degli Italodiscendenti e con la loro capacità di veicolare con passione la terra che si chiama Calabria, la terra dei loro “Padri”nella nazione in cui loro risiedono.

Le emozioni, dunque, hanno fatto da padrone nel comune di San Mango d’Aquino, in cui erano presenti oltre il sindaco Luca Marelli, il sindaco di Gizzeria, Parenti, Motta , Martirano, oltre la presentazione del progetto, le emozioni hanno fatto vibrare gli animi, arrivate dal pubblico presente.

Italodiscendenti interessati al dibattito che hanno portato la loro testimonianza e le loro difficoltà troppo spesso incontrate, ma hanno rivelato il loro amore smisurato verso questa splendida regione, che ancora una volta mostra la sua reputazione positiva di inclusione sociale e della volontà di cambiare le sorti a cui forse qualcuno la vuole relegare!

I progetti camminano sulle gambe degli uomini e nel loro cuore, non esiste muro che la passione non possa abbattere: i nostri Italodiscendenti vivono di passione per questa terra chiamata Calabria. E questo è solo il principio, un ottimo inizio. (em)

(Enrico Mazzone è presidente dell’Associazione Casa Calabria International)

Il Comune di Maida precursore di iniziative per gli italo-discendenti

Maida come ‘precursore’ di iniziative rivolte agli italo-discendenti, sparsi in ogni angolo del mondo (e soprattutto di origine calabrese), che sono alla ricerca di opportunità per poter tornare nella terra delle origini e, magari, avviare un’attività economica.

L’identità mai persa e la voglia di ritornare nella madre patria, l’Italia sono la motivazione principali che ha spinto il Comune a offrire importanti agevolazioni e percorsi formativi per i giovani che immaginano, sperano, desiderano tornare in Calabria, o comunque in Italia.

«Viviamo, oggi – si legge in una nota – una realtà che è mutevole, le certezze di ieri non sono quelle di oggi, il covid 19 ha modificato le nostre abitudini i nostri stili di vita, una cosa è rimasta invariata la voglia dei nostri Italodiscendenti argentini e brasiliani di essere riabbracciati dalla loro madre terra Italia. Non hanno mai perso questo legame embrionale, non hanno mai perso le loro radici ma hanno portato l’italianità in quei luoghi».

L’emigrazione è un fenomeno storico che è stato vissuto da diverse regioni italiane, ed in alcune aree è ancora attuale, la ricerca di una vita migliore, la voglia di realizzare i propri sogni oggi spinge tantissimi giovani ad abbandonare le proprie case, eppure è in atto un fenomeno migratorio italiano al contrario da alcuni continenti, a cui oggi si dà poco peso.

Il fenomeno di spopolamento delle aree interne italiane è un problema, in quest’anno si è puntato su azioni di smartworking per invertire la tendenza. Alcune amministrazioni comunali calabresi , tra le quali il comune di Maida ha deciso, invece, di investire sul fenomeno migratorio degli Italodiscendenti.

Il sindaco Salvatore Paone, oltre che puntare sul Turismo delle Radici, oggi in auge nel palcoscenico turistico mondiale, in questo percorso sarà coadiuvato dal direttore del master internazionale dell’Università della Calabria, prof. Tullio Romita, con il quale incontrerà, a Maida, nella sede del Comune, il segretario nazionale degli Italodiscendenti, Andrea Pacia, ed il presidente di Casa Calabria International Enrico Mazzone e il presidente onorario Salvatore Sposato, per dar vita ad un progetto di inclusione sociale, interscambi culturali, con gli Italodiscendenti argentini e brasiliani.

L’obiettivo è dar vita ad un percorso virtuoso, invertendo la tendenza migratoria nazionale e costruendo nuove dinamiche economiche-sociali per arginare il fenomeno di spopolamento ed abbandono dei borghi delle aree interne.

Il comune di Maida decide, dunque, di invertire la tendenza, costruendo un ponte reale con gli Italodiscendenti, rilanciando non solo il turismo ma puntando sulla formazione, sull’inclusione sociale e su l’italianità di chi ha deciso di tornare nella terra dei propri avi. (rcz)

MAIDA (CZ) – Conclusa la festa in onore di S. Francesco di Paola, patrono della città

Con la consegna delle chiavi della città, si è chiusa la festa dedicata a San Francesco di Paola, patrono di Maida.

Il Santo Patrono anche quest’anno è stato onorato dai fedeli con la Messa solenne alla presenza del Vescovo, Giuseppe Squillace, Don Angelo e Don Bernardino. Una festa presente e sentita nella preghiera dell’intera comunità locale e dai maidesi nel mondo. Le norme anti-covid non hanno permesso per il secondo anno consecutivo la processione e la festa civile. Grande emozione per la cerimonia del cero votivo e, quest’anno per la prima volta, la consegna delle chiavi della Città di Maida.

Prima della consegna delle Chiavi il sindaco Salvatore Paone, dopo un breve saluto rivolto al Vescovo e alle autorità religiose e militari presenti, ha letto una preghiera a nome dell’intera comunità al Patrono.

«Con la consegna delle Chiavi – ha detto il primo cittadino – abbiamo voluto sottolineare quei valori portati avanti dal Santo durante la sua vita e che suggellano il legame profondo con la nostra comunità. San Francesco di Paola incarna sentimenti di condivisione, umiltà, carità, umanità e solidarietà, vicinanza ai più deboli e agli emarginati, valori che guidano da sempre la storia di Maida. Unica strada per abbattere insieme ogni muro che divide, ogni azione di odio e invidia tra gli uomini. L’augurio è che nel frattempo possiamo tornare presto alla normalità piena e alla grandezza di questa festa e ciò che essa rappresenta per tutti i maidesi in Italia e nel mondo».

Una festa in tono minore, ma che non ha scalfito la profonda fede dei maidesi per il loro Santo protettore, e che si è conclusa con la speranza da parte di tutti di poter tornare a festeggiare il prossimo anno nella normalità e senza limitazioni anti-covid. In particolare, il Santo Patrono, oltre che a luglio veniva festeggiato il due aprile con la storica tradizione religiosa della Ciciarata, uno dei tratti caratterizzanti il forte legame tra il popolo maidese e il Santo. Un momento di alto valore religioso e tradizionale che manca tanto e che rappresenta da sempre elemento distintivo e unitario della comunità maidese. (rcz)

MAIDA (CZ) – Attivato il nuovo Geoportale cartografico del Comune

È attivo, da pochi giorni, il Geoportale Cartografico del Comune di Maida, per la consultazione libera di dati territoriali, un servizio completamente gratuito e facilmente consultabile da tecnici e cittadini tramite web.

È un altro importante passo verso la digitalizzazione nel settore urbanistico e l’informatizzazione dell’ente, uno degli obiettivi programmatici dell’amministrazione comunale con sindaco Salvatore Paone. Con il GeoPortale, il Comune semplifica il rapporto con i cittadini e i professionisti e rende più efficiente il lavoro all’interno dei propri uffici: è una scelta importante e all’avanguardia che sta alla base di una Pubblica Amministrazione moderna, digitale e sburocratizzata.

Con l’apporto di esperti del settore, si è riportato tutto il lavoro cartaceo cartografico presente negli uffici all’interno del GeoPortale, un sistema web Gis che permette facilmente ai cittadini la consultazione di informazioni geografiche utilizzando un semplice browser collegandosi al sito comunale www.comune.maida.cz.it nell’apposita sezione.

Con questo nuovo strumento è possibile visualizzare ed interrogare la cartografia di base del territorio (ortofoto, carta tecnica), sovrapposta ed integrata alle cartografie di settore quali il catasto, la toponomastica, il Piano Regolatore Generale, i Vincoli; è possibile eseguire ricerche sui dati, misurare aree e distanze, stampare estratti di mappa, utilizzare i servizi WMS (Web Map Service) che nel tempo verranno attivati.

In questo percorso di innovazione, nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha attivato anche il sistema Pago PA che consente ai cittadini e alle imprese del territorio di pagare comodamente da casa e in qualsiasi posto si trovino tasse e imposte comunali, sempre collegandosi al sito comunale www.comune.maida.cz.it nell’apposita sezione dedicata.

Attualmente è in programmazione la digitalizzazione di tutti i documenti storici e degli archivio comunali; quest’ultimo importante progetto partirà nei prossimi mesi e consentirà al comune di Maida di poter disporre di un archivio storico completamente digitalizzato e facilmente consultabile. (rcz)

MAIDA (CZ) – Studenti e aziende a confronto sul tema dell’hate speech

Nei giorni scorsi, a Maida, si è concluso l’evento organizzato da Goodwill, che ha coinvolto le aziende del territorio e i giovani studenti del Master di II livello in Data Science dell’Unical.

Un appuntamento, dunque, pensato e realizzato dall’agenzia formativa accreditata alla Regione Calabria non solo per celebrare 10 anni di vita, ma anche per offrire ai partecipanti un’occasione di crescita, networking e studio.

«Nel corso della giornata – ha spiegato il team di Goodwill – tutti gli allievi, divisi in sei gruppi, si sono “sfidati” in una vera e propria maratona di idee sul tema de “La gentilezza della comunicazione”; un tema, quest’ultimo, assai caro a noi dell’agenzia, che da sempre abbiamo scelto d’essere propositivi e costruttori di cambiamento, anziché assumere atteggiamenti e di conseguenza linguaggi  vittimistici e rancorosi o di incitamento verso l’insulto e l’odio. Per un team al femminile inoltre è molto importante sottolineare come tale fenomeno coinvolge in maniera preponderante le donne, come dimostrano i dati infatti gran parte dell’odio sul web utilizza parole dispregiative e umilianti verso il sesso femminile».

«Gli studenti – ha proseguito il team – hanno pertanto evidenziato il fenomeno e, partendo dai dati già classificati da una ricerca delle Università di Pisa e Torino, hanno cercato di trovare soluzioni per contrastare questa pratica di istigazione all’odio. Alla fine dell’hackathon, la giuria presente all’evento ha premiato il gruppo di studenti che meglio degli altri ha saputo analizzare la complessità del fenomeno, per mezzo degli algoritmi e delle ricerche in tale ambito, nonché proponendo integrazioni e azioni che concretamente potranno combattere l’odio sul web».

Ma non solo challenge tra studenti. La giornata ha pure previsto momenti dedicati ai live talk con le aziende che, parlando di smart working e soft skill, hanno offerto numerosi spunti di riflessione ai rispettivi interlocutori.

«La maggior parte delle imprese presenti – hanno detto ancora da Goodwill – ha sottolineato come lo smart working sia un processo necessario, ma che deve essere guidato, avendo cura di preservare per ciascun membro del team la soddisfazione personale da una parte e il sentimento di squadra legato a valori e visione aziendale dall’altra. 

 Entusiasta per i “buoni frutti” dell’evento Lucia Moretti, amministratore di Talent Garden Cosenza e presidente di Goodwill.

«L’appuntamento con gli studenti e le aziende – ha spiegato – è per noi un importante momento di scambio e dialogo: siamo infatti convinti che solo interfacciandosi con professionisti e studiosi del settore si possa fare la differenza. Poi, a seguito delle varie chiusure e dei vari lockdown causati dall’emergenza sanitaria, ci rendiamo conto di quanto organizzare un evento di tale tipo, in presenza, sia fondamentale. Ci siamo riusciti e ne siamo fieri, anche perché, così facendo, dimostriamo che in dieci anni di attività Goodwill non ha mai perso la determinazione e il coraggio con cui si è originariamente costituita».

«Siamo sempre accanto – ha concluso – a chi agisce nel mondo del lavoro e a chi, da studente, in questo mondo si appresta ad entrare; da oggi, la sfida sarà più ardua: in un territorio che vive di singoli eroi e di singoli esempi positivi, è necessario poter costruire, in maniera costante legami forti, in grado di rappresentare crescita e innovazione per persone, organizzazioni e comunità». (rcz)

MAIDA (CZ) – I cittadini si occupano della Villetta Comunale

A Vena di Maida, da alcuni mesi un gruppo di cittadini volontari si è preso cura della Villetta comunale, manifestando concretamente la propria cultura di cittadinanza attiva.

Il sindaco di Maida, Salvatore Paone, ha voluto rivolgere un sincero ringraziamento a questi cittadini che hanno deciso di dare l’esempio: Francesco Soverina, Pietro Forte, Antonio Capolupo e Tommaso Petruzza che, quotidianamente, curano il decoro e annaffiano gli alberi della villetta, ma anche a Domenico, Andrea e Giuseppe collaboratori comunali che supportano il lavoro dei volontari.

«In un momento in cui la vita sembra avviata a riprendere la normalità, diventa importante far rivivere e curare gli spazi pubblici – ha dichiarato Paone –. Tante volte i comuni non riescono con pochi collaboratori ad assicurare la continuità del servizio, ecco che allora diventano preziosi questi gesti di cittadini volontari, spesso pensionati, che vogliono in questo modo rendersi utili per la comunità. La villetta comunale di Vena, grazie a loro, oggi è davvero un piccolo gioiello».

Nelle scorse settimane in una lettera il sindaco di Maida, insieme agli altri sindaci del comprensorio, avevano manifestato il loro disappunto,  indirizzando una lettera agli uffici dell’ambito di Lamezia Terme, in merito al mancato avvio dei Puc, i progetti di decoro urbano che avrebbero dovuto vedere già un anno e mezzo fa protagonisti i percettori di reddito di cittadinanza. Forza lavoro che sarebbe stata in questo momento molto utile per mantenere i borghi più puliti e accoglienti. Anche alla luce di questo mancato avvio assume ancora di più significato l’esempio di questi cittadini volontari. (rcz)

MAIDA (CZ) – Successo per l’iniziativa dell’Associazione Anget sulla Lis

Si è chiusa, con successo, la prima fase del progetto Amarsi per Amare dell’Associazione Anget insieme al sindaco di Maida, Salvatore Paone e la preside dell’istituto Scolastico di Maida, De Vita e l’assessore alle Politiche Sociali, Sabrina Fiumara, finalizzato ad introdurre il linguaggio dei segni nelle scuole.

A chiudere il progetto, una piccola rappresentazione teatrale  improntata sulla legalità Io, tu e gli altri.

L’iniziativa progettuale ha toccato vari punti del sociale con dei laboratori di disegno e di comunicazione attraverso la lingua dei segni, Lis, che ierii ha portato i bimbi della scuola primaria di Vena a cantare l’Inno d’Italia in Lis e nello stesso tempo ad imparare le regole civiche del vivere in gruppo facendo leva sulla comunicazione assertiva.

Un lavoro di squadra composto da psicologi, assistenti sociali, tutor d’inglese e la figura militare che ha portato i bambini ad imparare la marcia “parata d’Eroi” guidati dal Tenente Comm. Cri militare Gaetano Rocco Faga e dalla consigliera regionale Anget, Stella Mezzatesta: quest’ultima ha introdotto la Lis come strumento di comunicazione e aggregazione sociale.

Ospiti d’onore e intervenuti, ognuno con un pensiero prevalentemente sui piccoli scolari,  attori principali di questa giornata sulla legalità e l’educazione civica ,il Presidente dell’ordine Distrettuale degli avvocati Antonello Talerico, il presidente Regionale dell’Unpli Pippo Capellupo, il Presidente dell’Ens provinciale, Serafino Mazza e il Capitano Vecchio del Corpo Militare Cri socio onorario Anget.

«Il progetto andrà avanti nelle scuole portando anche la legalità e la giustizia come bandiera per i bambini protagonisti futuri delle nostre comunità» hanno affermato gli organizzatori dell’associazione Anget. i(rcz)

MAIDA (CZ) – Al via progetto territoriale sperimentale “Screening Visivo”

Si intitola Screening Visivo, il progetto territoriale sperimentale partitolo nella sede del Consultorio e Polo sanitario territoriale di Maida, grazie al protocollo d’intesa stipulato tra il Servizio Tutela Donna e Infanzia (responsabile dottor Nicola Cinque) e il Distretto di Lamezia Terme (direttore dottor Nicolino Alessi).

Il progetto durerà fino ad ottobre 2021. Il servizio ha natura di prevenzione, ed ha come obiettivo quello di fornire alle famiglie un valido strumento di aiuto per contrastare patologie diffuse tra i più piccoli come l’ambliopia (occhio pigro), con particolare attenzione allo strabismo. In questi casi una tempestiva diagnostica può consentire la rimozione delle cause che possono turbare lo sviluppo della funzione visiva. Il progetto di prevenzione si rivolge ad un’età particolarmente precoce (bambini tra gli 8-36mesi), durerà fino ad ottobre con cadenza degli appuntamenti settimanale.

A coordinare il progetto, la pediatra dottoressa Laura Pontoriero, mentre a proporlo è stata l’ortottista dottoressa. Francesca Costantino. Il sindaco di Maida, Salvatore Paone, assieme ad una rappresentanza dell’Amministrazione, ha voluto nei giorni scorsi dare il benvenuto alle due professioniste, augurando loro buon lavoro e congratulandosi per l’entusiasmo e la voglia diffondere il più possibile questo utile servizio all’intero comprensorio.

Il primo cittadino ha constatato come «questo progetto va nella direzione di iniziare a dare seguito agli impegni presi negli ultimi due mesi dalla terna commissariale Asp di Catanzaro, seguiti alla continua richiesta dell’amministrazione comunale di potenziare con nuovi servizi il polo sanitario territoriale locale. Il Pst locale di fatto negli anni è stato depotenziato e privato di professionisti e servizi».

«Ora è il momento di invertire la rotta  – ha sostenuto Paone – perché la medicina territoriale assume, oggi più che mai, un significato importante e decisivo. Portare specialisti sui territori significa evitare lunghe file e attese e significa potenziare la qualità del servizio sanitario sui territori per i cittadini. È per questo motivo che ho chiesto più volte alla direzione commissariale sanitaria provinciale, e con particolare intensità negli ultimi mesi, l’arrivo di nuovi professionisti e attività specialistica nel polo sanitario di Maida che continua, nonostante le difficoltà del momento, a rappresentare un riferimento sanitario per l’intero comprensorio e per un bacino di utenza di oltre 20.000 abitanti».

Anche il direttore dell’assistenza specialistica di Lamezia Terme e responsabile del polo, dottor Pasqualino Barillà, insieme al dottor Nicola Cinque hanno espresso soddisfazione per l’avvio a Maida del progetto sperimentale, sperando che sia il primo di una lunga serie di iniziative volte a valorizzare sempre più una struttura territoriale con enormi potenzialità e al servizio dell’intero comprensorio. (rcz)

MAIDA (CZ) – Intitolata la Villa Comunale ai giudici Falcone e Borsellino

In occasione della Giornata della Legalità, l’Amministrazione comunale di Maida, guidata da Salvatore Paone, ha intitolato la Villa Comunale  in località Campo ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi nelle stragi di Capaci e Via d’Amelio nel 1992, alla presenza del procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo.

Presente, inoltre, il capitano della Compagnia dei Carabinieri di Girifalco, Felice Bucalo e il dirigente scolastico Giuseppe De Vita dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli”, che ha collaborato a trasformare la ricorrenza nazionale in un importante appuntamento con la “Scuola di legalità”, in cui i ragazzi hanno potuto ascoltare e porre domande al procuratore Falvo, proprio con l’intento di offrire sui banchi di scuola un insegnamento irrinunciabile per la formazione dei cittadini nella coscienza che la mafia è un fenomeno ancora vivo e forte, al quale è necessario opporsi con consapevolezza ogni giorno.

«È un segnale importante ed è bello che arrivi da una piccola comunità come quella di Maida. Abbiamo bisogno di questi segnali, soprattutto in questo periodo – ha affermato il procuratore Falvo –. Ispirandoci all’esempio di Falcone e Borsellino e Rosario Livatino che proprio in questi giorni è stato beatificato, possiamo uscire da questa palude. È importante per i giovani e per il messaggio di legalità che viene mandato. Parlare con loro è sempre  bello, sono loro che potranno aiutarci a uscire dalla morsa della criminalità organizzata».

«Era nostra intenzione da tempo Intitolare anche nel nostro Comune un luogo ai Magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – ha affermato il sindaco Paone –. Mancava a Maida un luogo che ricordasse i nomi di chi oggi rappresenta in Italia e direi nel mondo l’emblema della giustizia e del contrasto alle criminalità organizzata. Abbiamo pensato oltre all’intitolazione della villa, di apporre e scoprire un marmo commemorativo in ricordo dei due eroici Magistrati e soprattutto di parlare di legalità con i giovani, con protagonisti un Magistrato quotidianamente in prima linea come il Procuratore Falvo e le ragazze e i ragazzi delle terze medie, in rappresentanza di tutti i giovani e giovanissimi della nostra comunità».

«Come calabresi – ha aggiunto – non dobbiamo mai dimenticare che, da decenni e ancora oggi, uno dei principali motivi che stanno alla base di un mancato rilancio economico e sociale della nostra terra è proprio la presenza della ndrangheta e di quel sempre più diffuso mondo definito “zona grigia” (fatto di professionisti, imprenditori, politici, massoneria) che vede coinvolti spesso persone insospettabili e che di fatto contribuisce a rendere la criminalità organizzata calabrese l’organizzazione criminale più potente al mondo, con una struttura familiare capillare sul territorio, non più solo calabrese».

«Il contrasto più forte alla cultura criminale – ha detto ancora Paone – inizia quindi dai giovani, attraverso una vera e propria diffusione della cultura della legalità, ma anche attraverso uomini dello Stato come il Procuratore Camillo Falvo, quotidianamente impegnato nel portare avanti insieme ai suoi collaboratori e alle forze dell’ordine operazioni importanti per riportare la normalità nella nostra martoriata terra; a lui va un sentito grazie da parte di tutti noi cittadini. Un lavoro fondamentale quello dei magistrati impegnati a “ripulire” la Calabria dalla malavita, ma che ha bisogno, per raggiungere l’obiettivo, di un forte retroterra culturale di legalità, oltre che di uomini e mezzi».

«Non si può pensare di vincere l’organizzazione criminale più potente al mondo – ha detto ancora – senza risorse adeguate. Bisogna comprendere come cittadini che non tutti siamo uguali e che la scelta di stare dalla parte della legalità non deve accettare compromessi o debolezze, in nessun campo, iniziando da quello della politica. n questo ragionamento s’inserisce, e sono contento oggi di poterlo ricordare, la costituzione come parte civile del Comune di Maida nel processo contro la ndrangheta definito “Imponimento”».

«Mai – ha concluso – nella storia del nostro Comune si era assunta una posizione così netta e forte. Vicini sempre a quella parte della società calabrese pulita che ha voglia di mettersi in gioco per il bene comune, rimanendo lontano da logiche mafiose». (rcz)