Domani mattina, alle 10, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, si terrà la conferenza Il pithos di Polistena: dalla scoperta alla musealizzazione.
L’evento rientra nell’ambito della manifestazione Agorà: L’archeologia di Reggio in Piazza che racconta l’impegno del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria per la tutela e la valorizzazione del territorio in sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.
Sinergia suggellata dalla recente firma del protocollo d’intesa per la condivisione di attività, iniziative, programmi di ricerca, conservazione, tutela, promozione e valorizzazione dei contesti archeologici provenienti dal Territorio di Reggio e custoditi presso i depositi di entrambi gli Istituti.
Alla conferenza interverranno Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e Filippo Demma, direttore ad interim della Direzione Regionale Musei Calabria, seguiti da Salvatore Fida, presidente del gruppo archeologico Altano di Polistena che ha collaborato con la Sabap RC-VV agli scavi, e Aldo Nasso, scopritore del pithos stesso.
Il funzionario archeologo Daniela Costanzo, responsabile dell’Ufficio Collezioni del MArRC e il funzionario restauratore Barbara Fazzari, responsabile del Laboratorio di Restauro del Museo, illustreranno il progetto di restauro e gli approfondimenti scientifici di settore. In particolare, è in corso uno studio grafico ricostruttivo del pithos con osservazioni sulla tecnologia di fabbricazione a cura dell’archeologo esperto dell’età del Bronzo Carlo Veca, ed un approfondimento diagnostico sui resti organici per la classificazione funzionale del manufatto da parte di Enrico Greco, ricercatore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Trieste.
È prevista anche la caratterizzazione minero-petrografica dell’impasto per lo studio di provenienza curata da Mauro La Russa, professore del Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria. Seguirà l’intervento del funzionario archeologo della Sabap RC-VV Andrea Maria Gennaro che affronterà i temi del recupero del manufatto e della sua contestualizzazione archeologica. Infine Giuseppe Mantella, restauratore responsabile della ditta esecutrice dei lavori, parlerà degli interventi conservativi ad oggi realizzati, preliminari alle operazioni di ricomposizione e integrazione plastica.
Alla conferenza verrà presentato un calendario di visite guidate al cantiere di restauro per dare al pubblico l’inedita possibilità di assistere al restauro del pithos, in continuità con il progetto di grande successo avviato a gennaio Dietro le quinte: visita al laboratorio di restauro del Museo.
Nell’ambito della collaborazione tra il MArRC e la Sabap RC-VV, è nato il progetto di restauro di un pithos (vaso contenitore di grandi dimensioni), ritrovato fortuitamente presso il territorio di Polistena nel 2019, che si concluderà con l’esposizione dello stesso presso le sale museali del Museo. Si tratta di un pithos di tipo reticolato che, per genere e forma, risale alla media età del Bronzo. Esso rappresenta un unicum archeologico in quanto è il ritrovamento della facies Thapsos/Milazzese più settentrionale che attualmente si conosce.
La manifestazione Agorà: L’archeologia di Reggio in piazza si arricchirà, nei prossimi mesi, con altri due appuntamenti da non perdere: la presentazione alla città degli affreschi provenienti dalle Terme Romane di Reggio Calabria restaurati dagli studenti del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università della Calabria e del Busto Trapani Lombardo restaurato dai collaboratori esterni della Sabap Anna Arcudi e Francesco Lia. (rrc)