REGGIO – Al MArRC a giugno una mostra sulla musica e danza nel mondo antico

Nella prima metà di giugno, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, sarà inaugurata la mostra Per gli dei e per gli uomini. Musica e danza nel mondo antico a cura del direttore Carmelo Malacrino, e delle dott.sse Patrizia MarraAngela Bellia.

’esposizione, allestita al Livello E del MArRC, avrà lo scopo di presentare, attraverso i reperti, le immagini e gli strumenti originali, il mondo sonoro nell’antichità e le varie occasioni del “fare musica”, di ascoltarla e di produrla per accompagnare la danza. «Per la prima volta – sottolinea la dott.ssa Bellia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Cnr – una mostra avrà l’obiettivo di accompagnare i visitatori nella comprensione degli eventi sonori legati all’infanzia, all’età adulta e ai momenti musicali che accompagnavano all’ultima dimora. L’esposizione metterà in evidenza come la musica e la danza fossero presenti in tutte le attività del mondo antico, nell’educazione e nelle azioni sacre, nella condivisione di momenti di piacere, nello sport e nei rituali funerari, e persino in battaglia».

Uno splendido percorso, con oggetti del mondo greco e romano provenienti non solo dalle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, ma anche da quelle del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa, con statue, affreschi, vasi e altri manufatti in argento, bronzo, osso e avorio. 

«La mostra – aggiunge la dott.ssa Marra – ha anche il fine di sensibilizzare il pubblico più ampio alla bellezza dei suoni in tutti gli ambiti della vita, conducendo i visitatori alla scoperta delle tante differenze delle sonorità nel mondo antico, ma anche delle tante analogie che le accomunano al presente». I visitatori, infatti, avranno la possibilità di entrare nell’universo musicale dell’antichità e di comprendere il paesaggio sonoro nel quale erano immersi gli esseri umani del passato, scoprendo l’importanza della musica e della danza attraverso la relazione che le lega ai contesti sacri, funerari e della vita quotidiana.

«Con questa esposizione – conclude Malacrino – diamo inizio alla stagione estiva, che vedrà anche quest’anno molti eventi al MArRC. Ringrazio le amiche Angela Bellia e Patrizia Marra per questa collaborazione, che farà scoprire tanti aspetti suggestivi della musica e della danza nell’antichità. La mia gratitudine va anche ai direttori del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa per i numerosi prestiti di opere. Una fruttuosa sinergia, volta a valorizzare al meglio queste opere meravigliose». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Al Museo archeologico tremila ingressi in soli due giorni

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria continua ad attrarre flussi sempre maggiori di visitatori. Dopo la giornata di chiusura settimanale, martedì 23 maggio sono stati registrati 1271 ingressi e nella sola giornata di ieri ben 1606. Tante le scuole in gita, con studenti di ogni età affascinati dai reperti archeologici esposti sui quattro livelli del MArRC. Moltissimi anche i turisti, in particolare stranieri, giunti in riva allo Stretto attratti dai magnifici Bronzi di Riace e di Porticello.

«Dopo gli anni della pandemia – commenta il direttore del Museo, Carmelo Malacrino – è bellissimo vedere le sale del Museo affollate di ragazzi in gita scolastica, provenienti da regioni vicine e lontane. I loro accenti si mescolano ai suoni delle lingue dei turisti stranieri, aumentati sensibilmente quest’anno. La loro presenza è una grande opportunità per il nostro territorio: se resteranno soddisfatti da servizi efficienti e da un’offerta turistica di livello, certamente con parenti e amici promuoveranno la Calabria molto meglio di una costosa campagna pubblicitaria. Il Museo si sta preparando per offrire un’estate ricca di iniziative, a partire dalle tre grandi mostre che saranno inaugurate tra giugno e luglio».

Ma il Museo reggino lavora senza sosta pure “dietro le quinte”. Proseguono infatti le attività di studio sulle collezioni archeologiche esposte o conservate nei depositi, anche in collaborazione con Università ed enti di ricerca. Nei giorni passati il prof. Paolo Poccetti, dell’Università di Roma “Tor Vergata”, e il prof. Luigi Vecchio, dell’Università degli Studi di Salerno, sono stati al MArRC per approfondire lo studio del cosiddetto Cippo di Tortora, esposto al Livello B del Museo. Si tratta di un blocco lapideo di forma parallelepipeda, sul quale è incisa una lunga iscrizione; fu scoperto dal prof. Francesco La Torre nel 1991 a Tortora, sull’alto Tirreno Cosentino, e da allora è divenuto una testimonianza fondamentale per la conoscenza della lingua degli Enotri.

In collaborazione con la dott.ssa Barbara Fazzari, funzionario responsabile del Laboratorio di Restauro del MArRC, e con la dott.ssa Daniela Costanzo, funzionario responsabile delle Collezioni museali, i due accademici hanno svolto un’accurata osservazione del cippo, supportati dagli strumenti digitali utilizzati dal dott. Daniele Bursich. È stata impiegata la fotogrammetria tridimensionale (o fotomodellazione), una tecnica di rilievo che si basa sulla rielaborazione di molte fotografie digitali trasformate in una nuvola di punti. La nuvola incorpora sia informazioni spaziali (coordinate Xyz) che cromatiche (Rgb) descrivendo l’oggetto non solo nella sua forma, ma anche nel suo colore originale (modello 3D fotorealistico). Successivamente è stata applicata la Rti, che consente di acquisire la superficie di un oggetto reale attraverso un processo di fotografia digitale chiamato Reflectance Transformation Imaging (Rti).

«Grazie alla collaborazione con Luigi Vecchio su materiali epigrafici di altri siti – dichiara il prof. Poccetti – ho potuto sperimentare l’efficacia e i vantaggi delle nuove tecniche di fotogrammetria tridimensionale e Rti per la lettura di iscrizioni rese particolarmente problematiche dalle difficili condizioni del supporto. Ciò mi ha convinto dell’opportunità di applicare queste tecniche al Cippo da Tortora, recante su più lati un’iscrizione paleosabellica, la quale costituisce un documento, unico nel suo genere, della lingua e della cultura delle popolazioni di età arcaica insediate nell’entroterra della costa del basso Tirreno. Dalla ricognizione fotografica con le suddette tecniche si attende un deciso miglioramento della lettura dell’epigrafe rispetto alla sua edizione risalente a oltre venti anni fa, con conseguente beneficio dell’interpretazione globale del testo».

«Ho sperimentato la tecnica Rti – aggiunge il prof. Vecchio – nello studio di iscrizioni (alcune delle quali insieme al prof. Poccetti) la cui lettura si rivelava molto problematica. I risultati ottenuti mi hanno convinto a incitare Paolo ad applicarla anche al Cippo di Tortora, un documento di eccezionale importanza per la storia della Magna Grecia. Ringrazio il direttore Malacrino e tutto lo staff del MArRC per questa concreta collaborazione tra Università e Museo, una sinergia che unisce in un unico progetto la ricerca, la documentazione per la conservazione e, non da ultima, la valorizzazione». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Grande successo per il Museo archeologico nella Notte dei musei

Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria continua ad attrarre visitatori italiani e stranieri. Dopo i numeri delle ultime settimane, con picchi che hanno superato i 5000 ingressi in una sola giornata, il MArRC ha registrato un nuovo successo nella giornata della 19esima edizione della Notte europea dei musei, celebrata sabato 13 maggio.

L’iniziativa è patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’Icom (International council of museums). In quella data il Museo ha offerto la prima apertura serale dell’anno, con orario continuato dalle 9.00 alle 23.00.

«La Notte europea dei musei – ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – rappresenta un momento importante e un’ulteriore opportunità per conoscere e riscoprire tutta la bellezza e la potenza del genio creativo dei grandi artisti che hanno vissuto prima di noi. Per una notte il nostro Continente si unisce riscoprendo le sue origini comuni forgiate nell’arte, nella storia, nella religione e nella cultura. La risposta di pubblico che abbiamo registrato nelle domeniche gratuite ha spinto ad aumentare questi momenti anche in date simboliche, come il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre. La voglia di conoscenza dei popoli che emerge in queste occasioni conferma e incentiva, ancora di più, il nostro lavoro e l’impegno per migliorare l’offerta culturale della nazione».

Nella giornata di sabato 13 maggio il MArRC ha accolto 1012 visitatori, con oltre un centinaio nel solo turno serale con ingresso al costo simbolico di 1 euro. Nella giornata successiva sono stati staccati altri 793 biglietti.

«I numeri di quest’anno sono straordinari – dichiara il direttore del Museo, Carmelo Malacrino. Stiamo registrando aumenti notevoli sia nel flusso di visitatori, sia negli incassi della bigliettazione. Dopo i terribili anni della pandemia, tornano numerosi i turisti dall’Europa e dagli altri continenti, segno dell’attrazione internazionale dei magnifici Bronzi di Riace e di Porticello: ormai simboli iconici della cultura di un intero territorio. Come sempre ringrazio tutto il personale del Museo, impegnato con professionalità in tutti i settori, da quello amministrativo a quello tecnico e scientifico, fino alla fruizione, accoglienza e vigilanza». (rrc)

Il MArRC al Salone dei Beni Culturali e Ambientali di Ferrara

Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria ha partecipato al Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese di Ferrara.

 La manifestazione, giunta ormai alla sua 28esima edizione, è una delle più importanti del settore nel panorama fieristico internazionale nonché luogo d’incontro di aziende e istituzioni che operano nell’ambito della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Anche quest’anno si conferma la prestigiosa presenza del Ministero della Cultura (MiC), con un’importante area istituzionale che ospita 40 tra Istituti, Direzioni Generali, Segretariati, Musei e Soprintendenze.

Presso il padiglione del MiC ha partecipato anche il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, con la presentazione del restauro degli affreschi a tema marino provenienti dalle Terme Romane site in via Marina a Reggio Calabria. Il restauro, raccontato mediante la proiezione di un video allestito in loco, si è svolto nell’ambito di un accordo siglato tra il MArRC e il Dipartimento di Biologie, Ecologia e Scienze della Terra (DiBEST) dell’Università della Calabria. Le attività conservative, coordinate dal direttore del MArRC Carmelo Malacrino, sotto la direzione dei lavori del funzionario restauratore Barbara Fazzari e il coordinamento scientifico del funzionario archeologo Daniela Costanzo, si sono svolte presso i locali del MArRC nella forma di cantiere didattico del corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, sotto la guida della professoressa Anna Arcudi.

In occasione dell’intervento di restauro, è stata eseguita una campagna diagnostica non invasiva e multi-tecnica svolta a cura di Celeste Rosina Ponterio e Dario Giuffrida dell’Istituto per i Processi Chimico-Fisici (IPCF) del CNR di Messina e di Maria Luisa Saladino e Francesco Armetta del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Chimiche e Farmaceutiche (STEBICEF) dell’Università di Palermo. Sono ancora in corso indagini micro distruttive a cura dell’equipe scientifica del Dipartimento DiBEST dell’Università della Calabria costituita da Mauro Francesco La Russa, Silvestro Antonio Ruffolo e Michela Ricca

«Il Salone del Restauro di Ferrara – ha dichiarato il direttore Malacrino – rappresenta per il MArRC un’occasione per presentare il qualificato impegno dei funzionari tecnici e del team di studio e ricerca per conservare e trasmettere reperti straordinari del patrimonio locale».

«Il Salone Internazionale del restauro ci ha permesso anche quest’anno di far conoscere un’interessante esperienza che da due anni il MArRC porta avanti con grande interesse – ha detto il funzionario restauratore Barbara Fazzari –. Il laboratorio di restauro del Museo è diventato sede di alcune attività laboratoriali del corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università della Calabria».

«Gli studenti, i nostri futuri colleghi restauratori, svolgendo interventi conservativi presso il Museo di Reggio hanno l’occasione di restaurare degli importanti reperti e contestualmente di arricchire la loro esperienza con attività svolte presso istituzioni pubbliche. Ringrazio la coordinatrice del corso di laurea, Donatella Barca, per la splendida opportunità di collaborazione, Anna Arcudi per aver accompagnato i ragazzi in questo delicato e scrupoloso restauro, l’intera equipe scientifica che ha saputo, con le varie specializzazioni diagnostiche messe a disposizione, ampliare la conoscenza di questi interessanti manufatti e, in ultimo, ma non certo per l’impegno dimostrato, gli studenti intervenuti nel restauro Miriam Abritta, Gessica Davoli, Andreea Ginta, Francesca Mazzuca, Mattia Brian Rago, Emilia Ricchio, Alessia Salerno, Chiara Sciacca e Sara Serratore», conclude il funzionario restauratore Barbara Fazzari.

A breve gli affreschi torneranno visibili nelle sale espositive del MArRC. (rrm)

Nuovo successo di pubblico al MArRC

Sono stati 2642 gli ingressi registrati domenica scorsa al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Un risultato straordinario che segue quello registrato dopo il boom dei ponti del 25 aprile e del 1° Maggio, con 15688 biglietti staccati in soli nove giorni.

«Ancora un grande successo per le domeniche gratuite, che abbiamo deciso di ampliare con le date del 25 aprile, 2 Giugno e 4 novembre – dichiara il ministro Sangiuliano –: i numeri confermano la crescita della voglia di cultura. C’è un grande e nuovo interesse verso i musei e i siti culturali italiani, vuol dire che stiamo lavorando nella direzione giusta. Questo è uno stimolo a migliorare ancora di più la capacità di accogliere turisti e cittadini nello splendore del patrimonio culturale nazionale. Stiamo spendendo bene e con efficacia i fondi del Pnrr per potenziare l’offerta ed elevare la qualità dei servizi».

«Siamo molto soddisfatti per la quantità di visitatori di queste settimana – dichiara il direttore del Museo Carmelo Malacrino –. Non tanto per una questione di numeri, quanto piuttosto per il loro significato. Il MArRC, ormai da anni, sta crescendo su un doppio binario: da un lato l’attrattività sui flussi turistici, ora aumentata anche grazie al lavoro svolto con le altre istituzioni del territorio per il Cinquantesimo anniversario dei Bronzi di Riace; dall’altro il legame con la comunità del territorio, che sempre più sente il Museo come un luogo proprio, inclusivo e dinamico, da vivere nelle più varie occasioni. Come sempre ringrazio tutto il personale di vigilanza, che da settimane lavora senza sosta per assicurare l’apertura del Museo».

Si ricorda che domani 8 maggio, dopo tre settimane di apertura continua, il Museo riprenderà il turno di riposo settimanale. Il MArRC riaprirà martedì 9 maggio, con orario continuato dalle 9.00 alle 20.00. (rrc)

In tanti al MArRC per il ponte del 1° maggio

Sono stati tantissimi, per la precisione 1313,  i visitatori che hanno deciso di passare il ponte del 1° maggio al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Numeri importanti, che seguono quelli registrati per il Ponte del 25 aprile 8601 ingressi in sole quattro aperture. Anche in questi giorni il Museo ha accolto migliaia di visitatori. Mercoledì 26 aprile, immediatamente successivo alla giornata con ingresso gratuito, sono stati ben 942 gli ingressi, superati il giorno seguente dai 1422 visitatori; venerdì 28 aprile sono stati staccati 842 biglietti e il giorno successivo ben 959. Ma il vero e proprio boom si è toccato domenica 30 aprile, quando sono stati raggiunti 1609 ingressi

Il MArRC, infatti, in questi giorni ha assicurato un’apertura continua: da martedì 18 aprile le sue porte sono state aperte tutti i giorni per accogliere i tanti turisti attratti dai magnifici Bronzi di Riace e di Porticello. E resterà ancora aperto fino a domenica 7 maggio, con il consueto orario continuato dalle 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso 19.30). Un impegno al quale non si è sottratto il personale del Museo, che nonostante le carenze di organico ha assicurato lo svolgimento del servizio con la consueta professionalità e cortesia.

«Oggi (ieri ndr) Primo Maggio – ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – voglio ringraziare tutti quei dipendenti che a vari livelli lavorano per garantire l’apertura dei musei e la loro fruibilità culturale ai cittadini e ai tanti turisti che sono nella nostra nazione. È importante ringraziarli in questo giorno».

«Siamo felici di accogliere al Museo così tanti visitatori – ha commentato il direttore Carmelo Malacrino –. I Bronzi di Riace e di Porticello continuano ad attrarre migliaia di turisti, che poi restano incantati dalla ricchezza delle collezioni archeologiche esposte al MArRC. In nove giorni di apertura sono stati staccati ben 15688 biglietti».

«È un ottimo inizio – ha evidenziato – per una stagione estiva che speriamo straordinaria, dopo gli anni difficili della pandemia. Ora bisogna lavorare tutti insieme perché i flussi turistici sostino più tempo in città per scoprire questo magnifico territorio, ricco di storia, cultura e tradizioni. Con il Ministro Sangiuliano voglio ringraziare il personale di vigilanza del Museo».

«Molti pensano che il loro sia un lavoro facile – ha concluso – muoversi tra le vetrine. Ma vi posso assicurare che è un impegno continuo gestire la sicurezza dei flussi di visitatori e cercare di soddisfare le svariate richieste di centinaia di persone ogni giorno». (rrc)

Boom di presenze al MArRC per il 25 aprile

È stato un vero e proprio boom di presenze al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria: sono state 5462 le persone che hanno scelto di passare il 25 aprile al Museo.

Complici il bel tempo e l’istituzione di una nuova giornata a ingresso gratuito per la Festa della Liberazione, in tantissimi si sono recati sulla sponda dello Stretto per ammirare i magnifici Bronzi di Riace e di Porticello, nonché i tanti preziosi reperti esposti al MArRC.

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha dichiarato: «Il 25 aprile sarà la prima di 3 nuove giornate gratuite da me fortemente volute per associare a ricorrenze altamente simboliche per la nostra Nazione un momento di condivisione del nostro patrimonio culturale, fattore determinante di identità in cui tutti gli italiani possono riconoscersi. Invito cittadini e turisti a godere di questa opportunità nel giorno della Liberazione».

Le presenze registrate al Museo reggino sono senza precedenti. Già sabato 22 aprile, durante l’orario di apertura continuato dalle 9.00 alle 20.00, sono stati staccati 973 biglietti. Domenica 23, altra giornata con ingresso ordinario, il MArRC ha accolto 1465 visitatori, che nel suggestivo spazio di Piazza Paolo Orsi hanno potuto visitare anche l’esposizione temporanea “Sullo scaffale dello speziale. Vasi fa farmacia nella Calabria del Settecento”, curata dal direttore del Museo Carmelo Malacrino, insieme al funzionario Maria Domenica Lo Faro e all’archeologa Mariangela Preta.

Il Museo ha concesso un’apertura straordinaria anche nella giornata successiva, nonostante fosse lunedì, giorno di chiusura settimanale. Ben 701 persone hanno scelto di scoprire storia, cultura e società della Calabria antica, percorrendo i quattro livelli dell’allestimento permanente con migliaia di reperti provenienti da ogni parte della regione. Il vero boom è stato raggiunto nella giornata del 25 aprile, quando hanno varcato la soglia del MArRC ben 5462 persone. Un flusso continuo che ha sorpreso anche lo staff del Museo, comunque felice di accogliere così tanti visitatori.

«Il lavoro svolto in questi anni per promuovere il Museo e i magnifici Bronzi di Riace, nel Cinquantesimo anniversario della loro scoperta, ci faceva essere ottimisti – commenta il direttore Malacrino. Già i numeri registrati a Pasqua facevano presagire un inizio positivo della stagione estiva. Ma questi numeri, con un totale di 8601 ingressi in soli quattro giorni, vanno ben oltre. Vasta e variegata la presenza dei turisti, sia italiani che stranieri, che hanno deciso di trascorrere il Ponte della Liberazione tra Calabria e Sicilia».

«Ma tanti sono stati anche i Calabresi, e i Reggini in particolare – ha concluso – che sono tornati a visitare il “loro” museo. Ringrazio tutto lo staff del MArRC per il lavoro svolto, e in particolare il personale di vigilanza coordinato da Palma Buda e Carmelo Lupica. È al loro impegno, alla professionalità e alla cortesia che si deve il successo di un museo accogliente, efficiente, sicuro». (rrc)

REGGIO – Al MArRC la Giornata di studi sulla “Biodiversità faunistica nell’area dello Stretto”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17, al Museo Archeologico Nazionale, è in programma la giornata di studi La biodiversità faunistica nell’area dello Stretto, promossa dall’Associazione Famiglia Ventura con il patrocinio della Societas Herpetologica Italica.

L’evento è stato organizzato in occasione della Giornata nazionale per la Biodiversità.

Dopo i saluti del direttore del Museo, Carmelo Malacrino, e del presidente dell’Associazione, dott. Francesco Ventura, l’incontro sarà moderato dal prof. Emilio Sperone sui temi dell’erpetologia, dell’entomofauna e dell’avifauna. Interverranno il prof. Marcello Cavallaro, dell’Università degli Studi di Messina; il dott. Valentino Borza, membro dell’Associazione “Famiglia Ventura”; i dott. Viviana Cittadino, Claudia Valerioti e Francesco Luigi Leonetti, componenti della Societas Herpetologica Italica; la dott.ssa Dalila Giacobbe, della Società Italiana di Scienze Naturali; e il dott. Giuseppe Martino, dell’Associazione Guide Ufficiali del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

«Questa giornata di studi sulla biodiversità faunistica nell’area dello Stretto era un’iniziativa che avevamo in animo di realizzare già da prima della pandemia – ha dichiarato il presidente dell’Associazione, Francesco Ventura –. Siamo, dunque, felici di coordinare questo tavolo d’alto profilo scientifico naturalistico in una sede così prestigiosa, qual è il MArRC».

«Tutto è nato – ha aggiunto – dalla volontà di valorizzare le evidenze archeozoologiche del nostro territorio, anche grazie ad un interessamento della sezione calabrese della Societas Herpetologica Italica, la quale ha realizzato alcuni studi per meglio comprendere e identificare alcuni carapaci presenti nel Museo».

Nella stessa giornata aprirà al pubblico “Reptilia. Biodiversità dal Mondo Antico”, il percorso tematico diffuso curato dai funzionari Giuseppina Cassalia e Daniela Costanzo, con il supporto della stagista Alessia Furia.

«È tutto pronto per questo nuovo incontro scientifico e divulgativo – ha detto il direttore Malacrino –. Un evento nato dalla sinergia con l’Associazione Famiglia Ventura, che ringrazio. Sono occasioni che qualificano la funzione del Museo anche come luogo di produzione e diffusione di conoscenza. Inoltre il percorso diffuso “Reptilia” offrirà ai visitatori, agli appassionati e agli esperti una suggestiva narrazione tematica, valorizzando anche reperti normalmente conservati nei depositi». (rrc)

REGGIO – Al MArRC l’evento su “Il deposito di monete spagnole di Agrigento”

Domani pomeriggio, alle 17, nella Sala Conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, si terrà l’incontro sul tema Il deposito di monete spagnole di Agrigento, promosso dall’Associazione Culturale Calabria-Spagna, presieduta da Tosa Italia Fontana.

Ospite dell’incontro sarà il prof. Daniele Castrizio, ordinario di Numismatica all’Università degli Studi di Messina e componente del Comitato Scientifico del Museo.

Dopo i saluti del direttore del Museo, Carmelo Malacrino, introdurranno la serata la presidente Fontana e il prof. Domenico Labate, sociologo della Comunicazione. 

«Prosegue la fattiva collaborazione con il MArRC, grazie alla straordinaria sensibilità culturale del direttore Malacrino, che continua a mantenere il Museo della nostra città nella dimensione di massimo attrattore culturale dell’area dello Stretto – ha dichiarato la presidente Fontana –. Per la nostra Associazione, tesa a rinnovare i legami di Reggio e della Calabria con il proprio passato ispanico, riveste un grande interesse questa conferenza del prof. Castrizio, che si ricollega idealmente a un suo precedente lavoro culminato nella pubblicazione della Sylloge Nummorum Graecorum relativa al medagliere del Museo di Agrigento».

«E ancora Agrigento – ha concluso la presidente Fontana – è “protagonista” di un ritrovamento di monete spagnole che dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, quale ricchezza e quale unitarietà culturale, sociale e storica ha sempre rappresentato per il mondo antico e moderno questo Mare Nostrum dell’antica Roma».

Ad accompagnare la narrazione, durante la conferenza verranno proiettati filmati ed immagini concernenti il ritrovamento del deposito di monete spagnole.

«Prosegue intensamente la programmazione culturale del MArRC –  ha aggiunto il direttore Malacrino –. Sono particolarmente felice per la collaborazione con l’Associazione Calabria-Spagna, presieduta dalla dott.ssa Fontana, che ringrazio. Una sinergia ormai pluriennale, che in questa occasione permetterà di approfondire, attraverso la numismatica, la presenza spagnola nella vicina Sicilia e i contatti con la Spagna».

Il Museo sarà aperto dal martedì alla domenica, dalle 9.00 alle 20.00, con ultimo ingresso alle 19.30. 

Oltre tale orario non sarà possibile accedere in struttura. L’ingresso al MArRC avviene sempre senza prenotazione ed è sempre consigliato l’uso della mascherina chirurgica. (rrc)

Il direttore del MArRC Malacrino ad Agrigento per parlare dei Bronzi di Riace

Il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino, sarà ad Agrigento per parlare dei Bronzi di Riace. L’intervento del direttore rientra nell’ambito del corso di formazione La Valle dei Templi e altre storie, dedicato alle grandi scoperte dell’archeologia.

Protagonisti dell’incontro saranno proprio i due “Eroi venuti dal mare”, divenuti nell’immaginario comune simbolo della bellezza e dell’armonia classica, oggetto di ammirazione da parte del grande pubblico.

«Ogni scoperta archeologica – ha commentato l’archeologa Valentina Caminneci – segna una tappa del progresso della civiltà, rappresenta la conquista di ciò che era perduto, alimenta la crescita morale dell’umanità. Il numero considerevole di docenti iscritti al corso promosso dal Parco, ben 185, conferma l’attualità e l’interesse del percorso formativo».

«Parlare dei Bronzi di Riace – ha aggiunto Malacrino – è sempre una grande emozione. Non sono per la loro storia, ma anche per l’opportunità di illustrare come e quanto si cambiato il Museo in questi ultimi anni. Un Museo che sempre più dialoga in modo inclusivo con la comunità del territorio e una comunità che sente il Museo come un luogo aperto e dinamico, energico intorno ai suoi capolavori identitari, i Bronzi di Riace. Ringrazio il direttore e tutto lo staff del Parco Valle dei Templi di Agrigento per questo invito, con l’auspicio che possa essere l’inizio di una feconda collaborazione, al pari di quella già consolidata con altre istituzioni museali siciliane, come quelle di Siracusa, Taormina e Messina». 

Inoltre, a Firenze, visto il grande successo di pubblico, viene prorogata fino al 2 aprile la mostra fotografica “I Bronzi di Riace. Un percorso per immagini”, allestita alla Galleria dell’Accademia.

«È una straordinaria opportunità – ha detto ancora il direttore del Museo Archeologico, Carmelo Malacrino – per far conoscere queste statue meravigliose alle migliaia di visitatori che, da ogni parte del mondo, giungono ogni giorno a Firenze attratti dalla maestosità dei David di Michelangelo. Le splendide foto di Luigi Spina e il suggestivo allestimento evocano un affascinante dialogo fra capolavori. Ringrazio la direttrice Cecilie Hollberg e tutto il suo staff per questa collaborazione, che certamente si consoliderà nei prossimi anni con nuove iniziative». (rrm)