Grande successo, a Melito Porto Salvo, per la presentazione del libro Due verità svelate di Giovanni Suraci, organizzato nell’ambito della programmazione culturale del Circolo Meli di Melito Porto Salvo.
La professoressa Patrizia Pansera ha brillantemente moderato l’incontro, invitando lo scrittore a rivelare il percorso motivazionale e narrativo che l’ha portato a scrivere il romanzo. Le puntuali domande, apprezzate dal numeroso pubblico presente, hanno evidenziato l’ambizioso desiderio dell’autore di uscire con i suoi libri dagli schemi ripetitivi e precostituiti di raccontare e identificare la Calabria e i calabresi esclusivamente per episodi criminali legati alla drammatica presenza della ‘ndrangheta.
Nel romanzo, inquadrato nel periodo storico della fine degli anni ’60, il Sud e l’Aspromonte assurgono a simbolo dell’idea che la speranza di restare è coraggiosa mentre quella di partire è ardentemente necessaria. In questo contesto emergono ritratti familiari in cui la piccola e la grande Storia si intrecciano e da questo articolato intarsio affiorano paure, sentimenti, emozioni, legami tra le persone e i luoghi: emerge in modo spontaneo e disarmante tutto ciò che rende la comunità calabrese di quegli anni “affamata di vita”.
Incalzato dalle domande della moderatrice, l’autore, senza svelare l’epilogo del racconto, ha sottolineato più volte che mentre il brand delle altre regioni meridionali è migliorato rispetto al passato, la Calabria, anche per responsabilità di chi fa emergere solo i lati negativi, ha un marchio ostile costantemente alimentato da una imbarazzante diffidenza. Compito di chi racconta la nostra terra è quello di tracciare, possibilmente con coraggio, un’immagine obiettiva con tutti i chiaro scuri che il nostro territorio offre, ma con l’obbligo morale di mettere in evidenza le tante positività che la Calabria ha espresso nel passato ed esprime nel presente con dignità e orgoglio. Nel dibattito è emersa, tra l’altro, la consapevolezza del ruolo primario che ha la cultura di incidere per il cambiamento rispetto a una sfiducia atavica che oggi si percepisce nei confronti del nostro territorio. Un’area geografica spesso mortificata, ma con la volontà da parte di tanti suoi abitanti di ribellarsi nei confronti di chi ancora ostinatamente la vuole dipingere in maniera negativa con schemi mentali prestabiliti e poco propensi al confronto.
La Calabria e il Sud hanno quindi la necessità di essere narrati con amore e, soprattutto, con un taglio diverso rispetto a dei luoghi comuni che fanno moda, ma dai quali, con estremo coraggio, bisogna uscire per generare un percorso di speranza ad una popolazione che vuole chiudere con un passato fallimentare. Due verità svelate, ha ribadito in chiusura l’autore, intende, tra l’altro, presentare, con uno sguardo diverso, la complessa realtà che, ancora oggi, vede una contrapposizione irrealistica tra il Nord e il Sud della nostra amata Italia.
L’avv. Pasquale Pizzi, presidente del Circolo Meli, ha chiuso l’incontro e, dopo aver ringraziato la moderatrice Patrizia Pansera e l’autore Giovanni Suraci per l’interessante e piacevole serata di approfondimento di temi di grande attualità, ha presentato ai soci del Circolo il programma per la ripresa delle attività culturali.
Il Circolo Meli, ha ribadito il presidente, nonostante le difficoltà legate al Covid19, intende proseguire il suo percorso di incontri, eventi e dibattiti con l’obiettivo di incentivare l’aggregazione sociale attraverso la cultura. (rrc)