A Morano Calabro presentata la legge regionale sui Cammini di Calabria

È stata presentata, a Morano Calabro, la legge regionale sui Cammini di Calabria, promossa dall’Amministrazione comunale, guidata da Mario Donadio, e dal Consorzio di Gestione dei Cammini Mariani del Pollino.

Articolata in due distinti momenti, la manifestazione ha visto impegnati nella prima fase le autorità religiose diocesane, nella fattispecie il vescovo, mons. Francesco Savino, che ha benedetto il cippo installato nell’area antistante al Chiostro San Bernardino, nel secondo step le istituzioni regionali e nazionali ai quali è toccato il compito di illustrare le prospettive di sviluppo legate all’iniziativa.

Un singolare atto di sensibilizzazione, prodotto dal sindaco Mario Donadio, ha restituito valenza sociale al protocollo: prima di cedere la parola al vescovo, l’amministratore ha chiamato in scena un gruppo di tirocinanti in servizio presso la municipalità locale, ringraziandoli per il lavoro che svolgono quotidianamente e, rivolgendosi ai politici presenti, ha chiesto la risoluzione della problematica occupazionale che li riguarda direttamente.

Spunto prezioso per il presule cassanese, il quale prendendo la palla al balzo ha sottolineato come non sia una pietra a necessitare della benedizione ma l’uomo, che di essa si serve nel suo pellegrinaggio giornaliero. L’accento del vescovo è quindi caduto sullo spopolamento e sull’urgenza di riscoprire il valore della “generatività” come fattore di contrasto al pauroso calo demografico che attanaglia l’Italia. Mons. Savino ha poi asperso i numerosi convenuti, i tanti scolari («l’adesso di Dio»), e infine la piccola stele, «simbolo di Maria, colei che viaggiando al nostro fianco ci conduce a suo figlio Gesù».

Secondo programma, in un convegno appositamente organizzato, la presentazione vera e propria della Legge sui Cammini Regionali, normativa che servirà a valorizzare e promuovere i territori. È nell’ambito di questo strumento, approvato a marzo 2023, che al momento ha in catasto ben 11 percorsi, che trovano spazio i Cammini Mariani del Pollino, una rete di 1200 chilometri complessivi, con 18 Comuni coinvolti e tappe in luoghi dello spirito ad alto potenziale introspettivo.

«Per un turismo che vuole essere slow, meditativo e immersivo; in altre parole – ha detto l’assessore Josephine Cacciaguerra, che ha moderato il dibattito – un turismo che privilegi l’esperienza, il dialogo sincero con le popolazioni, con le storie, i costumi, le tradizioni dei singoli borghi».

«Si tratta di una grande opportunità, soprattutto per quelle aree interne come la nostra, a lungo bistrattate, troppo sovente figlie di un passato caratterizzato dall’abbandono e da forme di assistenzialismo improduttivo e dannoso. Ma senza cedere allo scoraggiamento, poiché la nostra – ha detto il primo cittadino – è terra di grandi culture, che necessita di un cambiamento radicale a partire dalla narrazione. Bisogna iniziare a raccontare il bello che ci distingue e che ci rende inimitabili».

Il vicepresidente della Provincia di Cosenza, Giancarlo Lamensa, ha impostato il suo ampio intervento sull’urgenza di agire sulla formazione dei giovani, colmando talune lacune, per esempio la mancata conoscenza delle lingue, che a tutt’oggi rappresenta un gap per le nostre comunità.

Il consigliere regionale Antonio Montuoro, primo firmatario della Legge, si è soffermato sulle ricadute che il dispositivo certamente genererà, proponendosi di destagionalizzare i flussi di visitatori in entrata e stimolare l’intera filiera di un comparto già abbastanza cresciuto negli ultimi anni.

Il senatore Ernesto Rapani ha messo in evidenza il fatto che la Regione Calabria è all’avanguardia nel campo della comunicazione e sponsorizzazione del patrimonio materiale e immateriale. Tuttavia è importante formare e responsabilizzare i giovani in età scolare, affinché acquisiscano piena consapevolezza delle enormi possibilità che settori, come l’enogastronomia, l’arte, la storia, il paesaggio ecc. offrono a chi desideri rimanere nei luoghi natii. La Legge sui Cammini può sostenere un nuovo modo di pensare al futuro e incentivare la “restanza”».

Il prof. Mario Martino, l’ideatore dei Cammini Mariani del Pollino, si è intrattenuto sulle motivazioni che hanno preceduto la stesura del progetto e sui risultati, quelli già conseguiti e quelli attesi. Un discorso, il suo, gravido di speranza e positività, terminato con la premiazione di alcuni studenti.

Il dirigente Regionale, dr. Cosimo Carmelo Caridi, congratulandosi con il primo cittadino moranese per il fascino del centro storico e delle sue emergenze, ha esposto i principi della Legge rimarcando come la stessa riconosca ufficialmente i vari Cammini esistenti e come la Calabria, sul piano della narrazione, abbia da qualche anno cambiato efficacemente marcia e sia diventata, riferendosi in particolare al brand “Calabria Straordinaria”, modello per altre realtà anche più blasonate.

Infine la dr.ssa Maria Franzese, Progetto Policoro, ha tracciato un quadro dell’attività svolta sinora dall’organismo da lei rappresentato nella circostanza, osservando come la Legge possa trovare una sponda anche in altre iniziative che, in fondo, perseguono i medesimi obiettivi. (rcs)

Reggio, Taverna, Aiello Calabro e Morano Calabro in corsa per essere Capitale della Cultura

Reggio, Taverna, Aiello Calabro e Morano Calabro sono le quattro città calabresi in corsa per diventare Capitale Italiana della Cultura 2027.

Assieme a loro, sono 13 le città che si sono candidate: Acerra (provincia di Napoli, Campania) “I Segreti di Pulcinella”; Alberobello (provincia di Bari, Puglia) “Pietramadre”; Aliano (provincia di Matera, Basilicata) “Terra dell’altrove”; Brindisi (Puglia) “Navigare il futuro”; Caiazzo (provincia di Caserta, Campania) “La bellezza delle piccole cose”; Gallipoli (provincia di Lecce, Puglia) “La bella tra terra e mare”; La Spezia (Liguria) “Una cultura come il mare”; Mazzarino (provincia di Caltanissetta, Sicilia) “Mazaris, il grano e le identità plurali”; Pompei (provincia di Napoli, Campania) “Pompei Continuum”; Pordenone (Friuli Venezia Giulia) “Pordenone 2027. Città che sorprende”; Sant’Andrea di Conza (provincia di Avellino, Campania) “Incontro tempo”; Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta, Campania) “Cultura Regina Viarum – Spartacus Resurgit”; Savona (Liguria) “Nuove rotte per la cultura”.

Interessanti le proposte progettuali delle città: Reggio si presenta col progetto Cuore del Mediterraneo, mentre Taverna propone come tema la Bellezza interiore. Aiello Calabro ha presentato il progetto dal titolo Ajello terra antica et grossa et nobile et civile…, mentre Morano Morano Calabro: Le Quattro Porte del Sapere. Un Viaggio tra Cultura, Scienza, Natura e Spiritualità.

I dossier, che contengono il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del dettaglio del cronoprogramma e delle singole attività previste oltre che della valutazione di sostenibilità economico-finanziaria, saranno valutati da una giuria di esperti che esaminerà le candidature e selezionerà unmassimo di dieci finaliste entro il 12 dicembre 2024. Tra le finaliste verrà scelta la città vincitrice per il 2027 dopo le audizioni pubbliche, che dovranno svolgersi entro il 12 marzo 2025, per la presentazione e l’approfondimento del dossier di candidatura alla giuria. La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. La vincitrice riceverà un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare gli obiettivi perseguiti dal progetto di candidatura e far diventare il dossier un programma di azione per mettere in mostra, nel periodo di un anno, la propria ricchezza culturale e attuare le possibilità di sviluppo offerte dalla nomina. (rrm)

Donati a Morano Calabro i ritratti storici di Nicola Leone e Vincenzo Severini

Alla comunità di Morano Calabro sono stati donati due preziosi ritratti ottocenteschi raffiguranti Nicola Leoni e Vincenzo Severini, iconiche figure della storia locale. Le opere, realizzate dal pittore Giocondo Bissanti e a lungo custodite dalla signora Maria Marranghello, sono state generosamente offerte alla collettività per il tramite e l’impegno della famiglia Mastrascusa, nel corso di un evento svoltosi nella sala convegni del Chiostro San Bernardino da Siena.

All’iniziativa, organizzata dall’Associazione “Tracce di Storie” nel quadro delle attività finalizzate alla valorizzazione del vasto patrimonio immateriale di cui Morano dispone, hanno partecipato nelle vesti di relatori: il sindaco, Mario Donadio, la prof.ssa Cinzia Mastrascusa e la giornalista Claudia Di Giorgio. Seppur con differenti sfumature, affettive sociali e talvolta antropologiche, è stata evidenziata l’importanza del recupero della memoria e del valore che i dipinti rivestono nel processo di conoscenza e comprensione di accadimenti che ci riguardano da vicino.

«È un momento significativo per la nostra collettività – ha dichiarato il primo cittadino Mario Donadio –. Non solo per il valore artistico dei ritratti, ma soprattutto per il contributo che forniscono alla ricerca e riscoperta delle nostre radici. Saremo in primis noi che viviamo il tempo presente e saranno le nuove generazioni a trarre vantaggio intellettuale da questa azione di altruismo espressa e concretizzata per amore della comunità. Perciò, a nome mio e dell’esecutivo, esprimo gratitudine al sodalizio “Tracce di Storie” e alle famiglie Marranghello e Mastrascusa. Faremo tesoro di questo gesto, anche in vista di una rinnovata sensibilità per il “bello”, nonché per un rilancio, a scopi turistici e di studio, della nostra eredità culturale. Tale atto di mecenatismo nobile, si allinea, dunque, agli sforzi che stiamo portando avanti per promuovere il sapere e la salvaguardia delle testimonianze del passato, garantendone la fruizione ai posteri».

Nella felice circostanza si è voluto non solo plaudire alla liberalità di un gesto ammirevole, ma anche ribadire quanto sia «indispensabile rendere accessibili gli elementi attraverso i quali ricostruire fatti e dialogare con personaggi che prima di noi hanno calcato la scena di questo mondo», così il consigliere  capogruppo di Insieme per Morano, Antonio Spina.

Le tele, ora di proprietà pubblica, saranno esposte permanentemente nella Sala Consiliare, a significare la correlazione tra epoche, destini e percorsi comunitari diversi, ma pur sempre segnati da identità e valori intramontabili. (rcs)

MORANO CALABRO – Domani la Quarta Giornata Decardoniana

Domani pomeriggio, a Morano Calabro, alle 16, al Centro Teatrale Comunale “Massimo Troisi”, si terrà la Quarta Giornata Decardoniana, organizzata dall’Ufficio dello Sviluppo integrale (Lavoro e Sviluppo, Pace e Giustizia, Dignità e Salvaguardia del creato) della Diocesi di Cassano all’Jonio.

La quarta Giornata Decardoniana è un’iniziativa fortemente voluta dal vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Savino, che è anche vicepresidente dei vescovi italiani, la manifestazione sarà aperta da un saluto introduttivo del direttore dell’Ufficio diocesano dello Sviluppo integrale, Domenico Graziano. Seguiranno 4 relazioni: Antonio Costabile, già docente di Sociologia politica all’Unical, di Vincenzo Linarello, fondatore delle Cooperative Gooel della Locride, di Vincenzo La Regina, esperto di problematiche sanitarie e i don Giacomo Panizza, fondatore della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme. Le conclusioni saranno tratte dal vescovo mons. Savino.

Nelle mattinata alle 11, nella Chiesa della Maddalena, sempre a Morano Calabro, dove è tumulato il servo di Dio don Carlo De Cardona, verrà inaugurata la mostra Don Carlo De Cardona pioniere dell’apostolato sociale dei contadini e artigiani calabresi. All’inaugurazione presiede il vicario generale della Diocesi, mons. Francesco De Chiara, dopo il saluto di Domenico Graziani, il curatore della mostra, Demetrio Guzzardi, farà una visita guidata tra i trenta pannelli che compongono la mostra.

Sul manifesto d’invito una frase di don Carlo De Cardona che dice: «I cattolici devono smetterla di accontentarsi delle feste religiose e delle pratiche di culto per dedicarsi invece, con ardore all’azione popolare cristiana»; il sacerdote originario di Morano Calabro fu l’interprete più significativo dell’attuazione del programma sociale della Rerum novarum, voluta da Leone XIII. (rcs)

MORANO CALABRO (CS) – Si presenta la “Run4Hope”

Domani pomeriggio, a Morano Calabro, alle 17, si presenta la seconda edizione della Run4Hope, organizzata dall’Asd CorriCastrovillari.

Nel corso dell’evento, patrocinato dall’Amministrazione di Morano, verrà illustrato il progetto Run4Hope, la corsa podistica non competitiva/passeggiata che partirà proprio dal borgo del Pollino, sabato 21 maggio, alle ore 11:00, e in contemporanea in tutte le piazze d’Italia. Da Morano si giungerà a Castrovillari dove, a ricevere il testimone (a forma di DNA), ci saranno gli amici della Polisportiva Magna Graecia che animeranno la tappa del giorno successivo. 

Un unico abbraccio che unirà tutta la Penisola per sette giorni, per raccogliere fondi in favore di AIL (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma). 

La manifestazione si concluderà domenica 29 maggio, sempre alle ore 11:00, sul lungomare di Reggio Calabria.

Intervengono Giancarlo Lamensa, vicepresidente della Provincia, Aurelio Erbino, presidente della Polisportiva del Pollino, Nicolò De Bartolo, sindaco di Morano Calabro, Mario Donadio, assessore comune di Morano Calabro, Gianfranco Milanese, rappresentante Fidal e Asi. (rcs)

MORANO CALABRO (CS) – Lo spettacolo di Ciro Giustiniani

Domani pomeriggio, a Morano Calabro, alle 18.30, all’Auditorium Comunale “Massimo Troisi”, lo spettacolo di Ciro Giustiniani di Made in Sud.

Lo spettacolo apre la stagione TeatroMusica organizzata dall’Associazione Allegra Ribalta, che chiuderà la prima parte il 27 dicembre.

Sul palco, Giustiniani porterà i suoi monologhi e personaggi come il famoso don Antonio Polese. (rcs)

MORANO CALABRO (CS) – Presentata la rassegna TeatroMusica

È stato presentato, a Morano Calabro, il cartellone della rassegna TeatroMusica, organizzata dall’Associazione Allegra Ribalta, e che prenderà il via il 7 novembre.

La presentazione è avvenuta nell’hub culturale del Pollino, alla presenza del presidente del Parco Nazionale del Pollino, Mimmo Pappaterra, il sindaco di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo e la vicepresidente dell’Associazione, Emilia Zicari. Ha moderato la giornalista Paola Chiodi.

«Tornano i grandi eventi del Pollino – ha dichiarato il presidente Pappaterra – attraverso queste manifestazioni abbiamo registrato una straordinaria partecipazione e una profonda conoscenza del nostro territorio. La stagione teatrale di Morano è la conferma della sua storica tradizione culturale. Mi fa piacere che la presentazione del cartellone, di assoluto valore, cominci dalla Catasta, un luogo che vuole fare da prologo alla grande ripresa degli eventi e che ospiterà tante iniziative da qui a dicembre».

Dagli interventi degli ospiti è emersa non solo l’esigenza di ripartire nel segno della cultura e di quel piacere che solo il teatro sa regalare, ma anche una conferma del livello culturale del Pollino, ricco di eventi di rilievo che riescono ad intercettare non solo grandi artisti ma anche un pubblico eterogeneo proveniente anche da fuori provincia.

«Siamo pronti per ripartire in questa meravigliosa avventura – ha detto, invece, la vicepresidente Zicari che ha preannunciato un 2022 ricco di sorprese – siamo proiettati verso il nuovo anno che porterà Allegra Ribalta a spegnere le sue prime 30 candeline. In occasione di questo compleanno speciale stiamo preparando un altro cartellone importante e ricco di eventi, nell’attesa di tutto questo, però, siamo carichi del medesimo entusiasmo. Grandi nomi ci faranno compagnia fino a dicembre e non vediamo l’ora di ricominciare anche quest’anno».

«Dopo il periodo del Covid che ha interrotto il percorso virtuoso di Allegra Ribalta – ha dichiarato il primo cittadino De Bartolo – Morano ritorna con un cartellone di tutto rispetto e con il messaggio che veicoliamo da sempre, cioè quello che la cultura può fare la differenza per il nostro territorio. Sono sicuro che anche per quest’anno ci sarà una grande partecipazione e voglio rinnovare i complimenti all’associazione organizzatrice che non si è arresa al Covid ma continua a diffondere cultura. Mi fa piacere, inoltre, anche sia stata scelta la Catasta per la presentazione di questo evento, un luogo che fa di Campotenese centro attrattivo turistico di tutto il territorio del Pollino».

Ad aprire le danze, all’Auditorium Comunale “Massimo Troisi”, Ciro Giustiniani di Made in Sud, domenica 7 novembre alle 18.30. Il 21 novembre, alle 18.30, Omaggio a Ennio Morricone con l’Orchestra di Fiati di Morano Calabro. Il 5 dicembre saranno Paola e Giulia Michelini, la nota Rosy Abate di Canale 5, che si esibirà in Alza la voce, uno spettacolo con la regia di Paolo Civati.

Il 12 e 19 dicembre, l’Allegra ribalta si esibisce nello spettacolo Uomo e Galantuomo di Eduardo De Filippo, alle 18,30. Domenica 26 e lunedì 27 dicembre, alle ore 20, la prima parte della kermesse si concluderà con il concerto di Natale, consueto appuntamento dell’Orchestra di Fiati. (rcs)

MORANO CALABRO (CS) – Il 29 la presentazione della stagione TeatroMusica 2021

Il 29 ottobre, alle 16.30, alla Catasta Pollino, hub culturale e turistico del Parco, centro di sviluppo della cultura e dell’identità territoriale, si presenta la nuova stagione della rassegna MusicaTeatro della Compagna Allegra Ribalta, che prenderà il via il 7 novembre.

All’evento di presentazione saranno presenti, tra gli altri, anche il Presidente del Parco del Pollino, Mimmo Pappaterra, ed il presidente dell’associazione organizzatrice Allegra Ribalta, Massimo Celiberto, insieme al direttore artistico della kermesse, Francesco Guaragna e rappresentanti dell’amministrazione comunale di Morano Calabro.

Ad essere svelata sarà solo una prima parte del cartellone che, fino alla fine dell’anno, farà compagnia ai tanti spettatori provenienti non solo da tutto il territorio del Pollino ma anche da fuori provincia.

Si inizia domenica 9 novembre con Ciro Giustiniani, celebre volto del programma comico di Rai2, Made in Sud, alle ore 18.30 presso l’auditorium “Massimo Troisi”; domenica 21 novembre, alle ore 18.30, sarà la volta dell’Orchestra di Fiati di Morano Calabro che proporrà in concerto un omaggio all’indimenticabile Ennio Morricone.

Domenica 5 dicembre alle ore 18.30, invece, a solcare il palco del “Troisi” saranno Paola e Giulia Michelini, la nota Rosy Abate di Canale 5, che si esibirà in Alza la voce, uno spettacolo con la regia di Paolo Civati.  Domenica 12 e 19 dicembre, alle ore 18.30, toccherà invece ai padroni di casa salire sul palco con l’interpretazione di un grande classico, Uomo e Galantuomo di Eduardo De Filippo.

Domenica 26 e lunedì 27 dicembre, alle ore 20, la prima parte della kermesse si concluderà con il concerto di Natale, consueto appuntamento dell’Orchestra di Fiati. (rcs)

MORANO CALABRO (CS) – La lectio magistralis del prof. Mario Vicino

Domani pomeriggio, a Morano Calabro, alle 17, al Complesso Monumentale San Bernardino da Siena, la lectio magistralis sul tema Raffaello, l’artista perfetto a cura del prof. Mario Vicino.

La manifestazione, voluta e promossa dal prof. Vicino, persegue l’obiettivo evidente di stimolare la conoscenza e lo studio di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.

L’esperienza di Raffaello, ritenuta innovativa per la produzione iconica e il modus operandi della sua bottega, frequentata da professionisti di alto livello con i quali l’urbinate avviava strette collaborazioni, divenne una vera e propria scuola: la sua “maniera”, o “manierismo”, influenzerà per decenni il linguaggio artistico in tutta Europa e condizionerà quello dei secoli futuri.

Saranno presenti il sindaco Nicolò De Bartolo, al quale spetta l’onore dell’accoglienza e dei saluti istituzionali; il consigliere delegato alla Cultura, Mario Donadio, che introdurrà i lavori correlando l’argomento, per quanto possibile e in senso generale, al contesto locale e alle emergenze culturali del posto.

A Mario Greco, studente di Lettere e Beni culturali all’Unical, è affidato il compito di tracciare un profilo del pittore e architetto marchigiano. Toccherà, quindi, al prof. Vicino, dotto cittadino onorario di Morano, colorare la serata con il suo sapere e la comunicazione fluente che lo distingue (“dire chiaro, dire breve, dire bello”). (rcs)

Autostrada del Mediterraneo, Molinaro: le aree di sosta sono abbandonate

Il consigliere regionale Pietro Molinaro (Lega): ha chiesto all’Anas di intervenire sulle aree di sosta sulla A2 che si trovano in una situazione di degrado e offrono una brutta immagine per la Calabria.

«A seguito di numerose segnalazioni che mi sono giunte, che oggi ho verificato di persona– ha dichiarato Molinaro –, ci sono situazioni incresciose nelle aree di servizio lungo la tratta calabrese della A2-Autostrada del Mediterraneo in particolare da Morano Calabro a Firmo, proprio in una fase di  traffico intenso e afflusso dei  turisti con le famiglie. Di tale situazione ho informato l’Anas, Compartimento della Calabria, affinché, nell’ambito delle competenze assegnate e delle conseguenti azioni di vigilanza, intervenga, nei modi e nelle forme che riterrà,  presso i gestori delle aree di servizio per mettere in atto, sin da subito, un’opera di manutenzione e pulizia straordinaria degli spazi comuni nelle aree.

«Nello specifico, mi riferisco, – continua Molinaro – all’efficienza e pulizia delle toilette molte fuori uso, che non possono essere utilizzate, nonché all’accessibilità e la qualità delle strutture per gli utenti disabili, per non dire dei fasciatoi per neonati. Tale situazione, non essendoci minimi accorgimenti di sicurezza,  impensierisce notevolmente anche riguardo alla trasmissibilità del Covid 19. Anche i piazzali delle aree di servizio, sono pieni di rifiuti, che non vengono raccolti, non sono differenziati e gettati ovunque anche in ragione della mancanza della indispensabile organizzazione.

«Tale stato  delle cose, pregiudica sin dall’inizio in negativo, l’approccio dei turisti con la nostra Regione e offre di essa un’immagine assolutamente negativa. Sostanzialmente è come se ad un ospite che viene a casa nostra, facciamo trovare l’immondizia sulla porta! Questo permette anche una sottile non banale e  dovuta considerazione:  si rileva l’emblema e la dimostrazione plastica di una Italia spaccata in due con una situazione che peggiora decisamente a sud di Salerno. Proprio perché le aree di servizio svolgono un ruolo importante nei momenti di sosta – aggiunge – non possono limitare il loro compito solo a “vendere servizi”, bensì, ritengo che complessivamente devono provvedere al meglio a creare le condizioni per una sosta del turista che sia accogliente e rigenerante offrendo condizioni di decoro. Se l‘impatto che garantiamo è quello sopra descritto, e lo è,   – chiosa Molinaro – è evidente che, in una fase decisiva e importante di rilancio del turismo, non offriamo nemmeno le condizioni minime con i relativi riflessi negativi. Questa non è la Calabria bella che piace e vince!»