11 settembre – Si è conclusa con successo, a Morano Calabro, la seconda edizione del workshop “Abitare Morano: verso una nuova qualità dell’abitare”.
Organizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Laboratorio di Architettura ed Urbanistica (LUA), diretto dall’arch. Rosanna Anele, si è trattato di una tre giorni ricca di confronti tra amministratori, docenti di cinque Atenei italiani, tecnici e cittadini. Fulcro del workshop, la necessità di riattivare le dinamiche insediative nei centri minori minacciati dallo spopolamento.
Nel corso dei lavori, sono state esposte le analisi storiche e piani che sono stati realizzati per i Comuni di Cleto e Confluenti, dove sono stati indagati, dal prof. Pierluigi Grandinetti, dello IUAV di Venezia, e da Roberta Lucente e Brunella Canonico, la continuità e l’impatto del progetto moderno nei tessuti storici, individuando i caratteri e le potenzialità di trasformazione in funzione del ri-uso e del rilancio dei borghi studiati.
Francesco Forte, docente dell’Università Federico II di Napoli, si è focalizzato sui rischi che possono mettere a rischio il patrimonio storico, invitando a una riflessione seria sulla prevenzione e sulla necessità di attivare percorsi di rigenerazione e di ristrutturazione urbanistica.
Il geologo Saverio Greco, dell’Associazione “Pangea”, ha esposto la mappatura delle case a rischio crollo del centro storico di Cosenza, sollevando un interrogativo drammatico: “demolire o recuperare?”, mentre Guglielmo Minervino, ricercatore dell’Università Mediterranea di Reggio, ha proposto una “Bio-urbanistica mediterranea”, incarnata dai borghi calabresi.
Valentina Pica, ricercatrice dell’Università Roma 3, si è incentrata sulla valutazione degli interventi di trasformazione e di sviluppo ai fini dell’ottenimento della qualifica di Smart City, attraverso la definizione di un Protocollo di certificazione per interventi integrati.
Inoltre, sono stati presentati alcuni progetti dei comuni calabresi che si candidano al bando regionale per la valorizzazione dei Borghi e il potenziamento dell’offerta turistica e culturale.
L’ultima giornata è stata dedicata ai Musei e alla loro funzione nel percorso di rigenerazione sociale, culturale ed economica dei territori.
Il sindaco di Morano Calabro, Nicolò De Bartolo, e l’arch. Rosanna Anele, hanno evidenziato «l’importanza e l’urgenza di individuare sistemi operativi di contrasto al fenomeno dell’abbandono e dell’impoverimento dei centri storici, derivato primo e sostanziale della politica di espansione urbanistica, spesso selvaggia e speculativa, che, negli anni Settanta/Ottanta, ha dettato in loco ritmi e modelli che oggi mostrano clamorosamente i loro effetti deleteri».
«Occorre – hanno proseguito De Bartolo e Anele – anzitutto riconoscere errori del passato, e dall’analisi di essi pensare azioni ragionate, che sappiano rendere appetibili quelle forme abitative uniche e proprie dei piccoli centri urbani, terreno fertile per relazioni durevoli e processi aggregativi oggi purtroppo a rischio estinzione. Per quanto ci riguarda, come peraltro appare chiaro dalle nostre scelte, non ultima la partecipazione a diversi bandi che promuovono la rigenerazione dei borghi e nei quali puntiamo esattamente nella direzione suggerita dal pensiero attuale e dagli sviluppi di un’architettura che si presenta al tempo stesso moderna e attenta alla valorizzazione del passato, non lesineremo risorse e impegno per tradurre presto in fatti concreti la nostra idea di borgo accogliente». (rcs)