Prestigioso incarico per il massmediologo Klaus Davi, che è stato nominato presidente onorario del Motorshow 2 Mari, l’evento motoristico del Sud Italia.
«Si uniscono così – si legge in una nota – due grandi storie, due realtà che, fino ad oggi, hanno percorso strade parallele e che adesso si sovrappongono, dando vita ad un legame foriero di quelle che si preannunciano come straordinarie iniziative. Klaus Davi, svizzero d’origine, ma passionale, travolgente, caloroso come pochi uomini del sud, ha sposato da tempo la causa meridionale e lo ha fatto sempre con un taglio assolutamente originale, mai autoreferenziale, associando, alle sue approfondite inchieste giornalistiche in ambiti molto sensibili della società, fattive proposte di soluzione, esponendosi sempre in prima persona e divenendo il naturale ambasciatore di un territorio affascinante e ricco di contraddizioni come quello della Locride».
«Il “Motorshow 2 Mari” – continua la nota – da quasi un ventennio, attraverso il variegato e sfavillante mondo degli sport motoristici, ha perorato, con una imponente serie di eccelse iniziative, cause nobili, quali quelle della sicurezza stradale, della formazione, della legalità, del recupero sociale e lo ha fatto associando i più prestigiosi patrocini istituzionali della nazione ai nomi più famosi dello sport, accomunandoli nella preziosa diffusione di messaggi sociali imprescindibili, non ultimo quello della solidarietà. Riassumere le iniziative che i due attori di questo entusiasmante, nuovo binomio, hanno portato a compimento, nei loro relativi percorsi, richiederebbe tempi e spazi adeguati, ma la vera notizia è che le rispettive peculiarità di Klaus Davi e dell’articolata squadra dell’associazione “Motorshow 2 Mari” si sono formalmente unite trovando ufficialità nell’ultimo Consiglio Direttivo, nel corso del quale è stata conferita la presidenza onoraria al docente e saggista Klaus Davi».
Prevedere che la poliedricità e la vulcanica azione di Klaus Davi, congiunte alla straordinaria, specifica passione operativa del “Motorshow 2 Mari” porteranno ad un ulteriore rilancio della manifestazione motoristica più importante del Sud Italia, è sin troppo facile.
La storia di entrambi è garanzia di un futuro solido nell’ottica di un rilancio generale tanto atteso, dopo il recente passato fatto di accadimenti che hanno visto “Motorshow 2Mari” parte lesa in un groviglio di inefficienze istituzionali, con gravi fatti che ancora oggi attendono una definitiva verità. Un quadro reso ancor più drammatico dalla gravissima crisi economica mondiale determinata dalla pandemia, che ha impedito un pronto ritorno in pista, così come preventivato con eventi già organizzati in ogni minimo dettaglio.
Questo nuovo connubio, tuttavia, consentirà finalmente una ripartenza condivisa di chi da anni associa il proprio nome e la propria attività all’evento, ed ai nuovi partner che naturalmente si orienteranno verso la scelta di entrare nella storia sportiva e sociale del Meridione, un posto privilegiato per una crescita economica e sociale che parte da questo importante conferimento come con la copertina di un libro, le cui pagine, tra pochissimo, inizieranno a riempirsi di capitoli unici di cui tutti potranno, a vario titolo, entrare orgogliosamente a farne parte. (rrc)
Il Motorshow 2Mari, uno degli eventi motoristici più importanti d’Italia non si è lasciato scoraggiare dalla pandemia da Coronavirus, che «ha stravolto le nostre vite, costringendoci a cambiare abitudini e modificare in corsa i nostri programmi»: in questa nuova fase, infatti, l’Associazione, presieduta da Enzo Moscato, «in attesa di conoscere la prima data utile del prossimo grande evento, intende proporre per il 2020 una manifestazione che rientra nel programma di iniziative Aspettando il Motorshow denominata Expo Show 2020».
Una iniziativa che vuole essere «iniezione di fiducia ai tanti operatori commerciali che avranno concreta possibilità di poter lavorare e ripartire» e che vuole rappresentare uno sguardo verso il futuro, tra un’area espositiva reale ed un’area motoristica virtuale, nel rispetto di tutte le disposizioni impartite dalle autorità al fine di prevenire un possibile propagarsi dell’epidemia. I dettagli saranno resi noti più avanti, una volta concluso l’iter autorizzativo che consentirà di ufficializzare, sia i siti ove si svolgeranno le manifestazioni, sia le modalità concrete di accesso e permanenza all’interno delle aree dedicate.
Ma c’è di più: la macchina organizzativa è già in moto per l’edizione Motorshow 2021, che abbinerà queste innovazioni alla nostra più genuina tradizione motoristica riportando il Motorshow alla sua classica versione». L’obiettivo è chiaro: «Per noi è fondamentale, in questo momento di grande depressione economica, rassicurare tutti i nostri appassionati ed anche tutti coloro che hanno e continuano pazientemente a manifestarci la loro indispensabile fiducia, affiancandoci nel grande progetto Motorshow 2Mari, che, nell’interesse collettivo, deve proseguire. Noi ci siamo».
«La nostra, oggi – si legge in una nota – rappresenta una sfida, se possibile, diversa rispetto al passato: lavorare con i nostri partner per far sì che, tutti insieme, si possa tornare a fare economia ed a farlo in Calabria, generando un circolo virtuoso che possa contribuire ad uscire dalla crisi. Non dimentichiamo il dolore che ha provocato Covid-19 nelle vite di tanti nostri connazionali. Lo abbiamo condiviso e ancora oggi ne portiamo i segni. Adesso, però, è tempo di ripartire tutti insieme pur nel dovuto rispetto delle normative dettate dallo Stato».
Da qui, l’appello alle Istituzioni: «Tutto questo, però – prosegue la nota – sarà possibile solo se al nostro fianco avremo le istituzioni, le quali dovranno riconoscere fattivamente che anche noi apparteniamo al terzo settore, quello dei servizi. Inutile ricordare come si tratti di quella porzione di attività produttiva del Paese che, probabilmente, è stata dimenticata più delle altre. Abbiamo letto di poderosi incentivi alle imprese ed alle aziende di varia natura. Iniziative lodevoli che condividiamo. Ma crediamo sia vitale, soprattutto in Calabria, poter prevedere un piano d’intervento anche per coloro che operano nel terzo settore. I grandi eventi, ad esempio, sono quasi tutti realizzati da associazioni. E la Calabria, oggi più che mai, ha bisogno di poter investire in grandi eventi che consentano anche a chi sta fuori regione di venire sino a qui, innescando un circolo virtuoso che permetta di creare reddito».
«Per tale ragione – continua la nota – ci rivolgiamo fiduciosi alla nostra governatrice, Jole Santelli, che ha già dimostrato nei fatti di voler agevolare la ripresa delle attività legate, ad esempio, al turismo in Calabria: anche il terzo settore ha bisogno delle medesime attenzioni. Ci rendiamo disponibili a poter offrire il nostro contributo d’idee e vorremmo che il nostro progetto potesse essere condiviso dalla Regione Calabria».
Il Motorshow 2Mari può rappresentare davvero un trampolino di (ri)lancio per l’intero territorio regionale. «Lo scorso anno – conclude la nota – abbiamo riqualificato e rilanciato in solitudine un angolo di Calabria lasciato all’incuria ed all’abbandono. Quest’anno intendiamo rappresentare una scintilla di fiducia essenziale per tornare a far brillare la nostra regione e far sorridere le nostre imprese». (rrm)
Questo pomeriggio, a Saline Joniche, alle 18.00, nella sala convegni “Corrado Alvaro”, la presentazione del libro Vento dell’Est di Paolo De Luca.
L’evento rientra nell’ambito del Motorshow 2Mari.
Il libro, edito da Laruffa Editore, approfondisce i fenomeni politici che riguardano l’Europa dell’Est con particolare attenzione verso le tematiche inerenti dispotismo e democrazia nell’era della globalizzazione. (rrc)
Questo pomeriggio, a Saline Joniche, alle 17.30, nell’area convegni del Porto, l’incontro con Pasquale Amato, autore del libro Storia del Bergamotto di Reggio Calabria.
L’evento rientra nell’ambito del Motorshow 2Mari.
Il libro è edito da Città del Sole Edizioni.
L’autore ha ricostruito, mediante uno straordinario e felice intreccio tra storia locale e storia italiana, europea e mondiale, l’affascinante percorso del prezioso agrume autoctono di cui Reggio Calabria – e la fascia costiera da Scilla a Monasterace – detengono l’esclusiva mondiale da secoli. (rrc)
Grande attenzione e massimo consenso al MotorShow 2Mari, in corso nell’area portuale di Saline Joniche (RC) anche per le manifestazioni culturali a corollario dell’evento. Domenica è toccato a Francesco Tassone, che ha presentato il suo libro Anima Green (Laruffa Editore). Il libro nasce dal bisogno di approfondire i meccanismi della Natura da un punto di vista più intimo, un’esigenza che viene dal profondo. Leggendo il libro si risponde al bisogno di entrare in relazione con una coscienza evoluta, una relazione diversa rispetto a quelle consolidate con Madre natura. Chi possiede oggi l’“Anima green”? Tutti hanno un’anima green, solo che alcuni l’hanno dimenticato, altri la stanno cercando, altri ancora la stanno già scoprendo, altri la conoscono e cercano di condividere il loro “sentire” ecologico. Riconoscere l’anima green vuol dire «Essere intimamente collegati con l’ambiente e la natura che ci circonda. Significa – chiarisce lo scrittore – aver compreso che la relazione con la natura è indispensabile».
La sala Corrado Alvaro, appositamente creata per la presentazione di libri, è stata gremita domenica in ogni ordine di posto per ascoltare il prof. Daniele Castrizio, archeologo, esperto di numismatica e profondo conoscitore della civiltà magno-greca. Misteriosi, affascinanti capolavori, i bronzi di Riace – ha detto Castrizio – sono un vero “unicum” nella storia dell’arte greca. Da questa premessa per raccontare il suo ultimo libro Bronzi di Riace. L’enigma dei due guerrieri, scritto con Cristina Iaria. Il libro, edito da Città del Sole, confutando le tante teorie, cerca di spiegare l’origine delle due statue che «appartengono a una concezione artistica che sembra modernissima”, ma che invece risale al V secolo a.C. Perchè i bronzi sono “la nostra più grande offerta mancata – chiarisce lo storico – sono l’unico motivo che può spingere una persona a venire a Reggio e l’hanno capito tutti tranne noi che non siamo riusciti a farne un brand del territorio».
Andando a guardare più da vicino le due statue, – ha detto Castrizio – è da bocciare la teoria secondo la quale si tratterebbe di opere create a diversi anni di distanza l’una dall’altra: addirittura vent’anni secondo qualcuno. Vent’anni che sarebbero un tempo lunghissimo nell’antichità. Mostrando le immagini delle due braccia della statua A e B, e poi delle gambe, risultano assolutamente identiche, così come uguale è il tipo di composizione dei pezzi delle statue. Ma non è tutto: hanno lo stesso peso e la stessa altezza, conservano anche la meticolosa cura per i particolari. Dopo essere state create ad Argo, nel Peloponneso, sono state rubate dai romani e restaurate in maniera poco ortodossa, con lancia incollata, elmetto corinzio forzato sulla testa di uno dei due bronzi.
«Il bronzo B – ha argomentato il prof. Castrizio – è fatto migliorando il bronzo A. Uno più vecchio e uno più giovane: i bronzi sono nudi perché la nudità è degli eroi. Uno è un guerriero e l’altro è un guerriero con la Kynë, ossia n guerriero che comanda».
Ma chi sono, cosa rappresentano le due statue rinvenute nel 1972 nel mare di Riace? E qui ci sono le risposte a tanti interrogativi, risposte quelle dello storico reggino che oggi hanno trovato risconti a livello internazionale. Dopo aver confutato le teorie esistenti, con l’aiuto delle slides Castrizio, arriva alla conclusione che le statue siano frutto del lavoro di Pitagora da Reggio. A sostegno della sua teoria il Papiro di Lille. Come spiega nell’introduzione Castrizio, «È il frammento di Stesicoro, offre il testo del discorso che la madre di Eteocle e Polinice (nel gruppo dei bronzi che identifichiamo nei celeberrimi “Fratricidi” appunto di Pitagora di Reggio) rivolge ai figli in procinto di affrontarsi in mortale duello. Statue sistemate come su un palcoscenico, come personaggi. La presenza dei bronzi a Roma è testimoniata da Stazio e da Taziano il Siro che vede i bronzi a Roma nel 165 d.C. E dopo? La soluzione si trova in un pezzo di ceramica tra il polso destro e la coscia di una delle due statue, un riempimento (per evitare che si spezzasse il braccio durante un viaggio in mare) che risale agli inizi del quarto secolo dopo Cristo. L’imperatore Costantino volle le statue da Roma a Costantinopoli. E, arrivati al porto romani di Riace, la nave colpì uno scoglio e affondò, concretizzando questa specie di miracolo: da Argos per mano di Pitagora di Reggio, proprio nel mare di Reggio le due statue ci furono restituite dalla storia».
Stasera, alle 18, invece si parla di Bergamotto di Reggio Calabria. Prendendo spunto dal suo libro, il prof. Pasquale Amato in sala Alvaro traccerà un’avvincente quanto straordinaria storia del prezioso agrume reggino. Un appuntamento da non perdere.
Da segnalare, inoltre, la felice parentesi di Luca Abete, inviato di Striscia la notizia, che ha incontrato le scuole, nel quadro della sua campagna motivazionale rivolta ai bambini. Un tripudio di applausi e felicità impressa nei volti e nei cori degli studenti che hanno riempito le tribune della pista “Gilles Villeneuve” per lo spettacolo che i piloti professionisti hanno regalato ai ragazzi esibendosi in diversi show spettacolari.
Soddisfatto Luca Abate: «Qui mi sento a casa, torno con la mia campagna #noncifermanessuno, un tour motivazionale che vuole incentivare i ragazzi a credere e promuovere i valori della vita e a riflettere su come le sconfitte possono essere, invece, vissute come se fossero occasioni per crescere e trasformare un piccolo momento negativo in entusiasmo – ha raccontato Luca Abete durante i suoi incontri con i ragazzi – Questo è un contesto bellissimo all’interno del quale ci sono antissime energie che confluiscono e anche per questo, quando mi è stato chiesto di incontrare i ragazzi in un contesto bello come il Motorshow 2Mari sono venuto molto volentieri. Con loro ho avuto modo anche di parlare di sicurezza stradale, per rimanere in tema, e di come la lotta all’illegalità può passare da ognuno di noi perché dal gesto di un singolo ragazzo può partire un’azione collettiva che può dare riscatto a una terra bella del Sud troppo spesso etichettata da stereotipi negativi». (rrc)
Un semplice taglio di nastro, una cerimonia senza sfarzo ma piena di orgoglio e di entusiasmo, ha dato il via a questo primo MotorShow 2Mari nel piazzale del porto di Saline Joniche, a qualche decina di chilometri da Reggio. Un evento di carattere nazionale “snobbato” (inspiegabilmente) dalla Regione, che poteva cavalcarne l’indotto in termini di promozione e turismo, e che, nella fase preparatoria, aveva trovato scarso interesse e pochi interlocutori. La dimostrazione del marchiano errore sta nella bellissima realtà che ci si trova davanti a Saline, tanto che, adesso, da ogni parte viene l’impegno a far diventare questa manifestazione un evento annuale, come suggerito da Giancarlo Minardi, patron dell’omonima scuderia, che non ha mancato di rimarcare il suo compiacimento: «Per me è un onore essere qui ed è stata una bellissima sorpresa vedere tutto questo fermento in un’area così importante, che sono sicuro darà grandi soddisfazioni in futuro. – ha detto Minardi – Qui mi sono trovato benissimo e daremo il nostro contributo a questa grandissima terra per far crescere il Motorshow». Ha poi ribadito l’importanza di non disperdere l’attuale esperienza rendendo questa struttura (assieme ovviamente alla pista “Gilles Villeneuve”) una vera e propria scuola di formazione per la sicurezza stradale, rivolta in primis ai giovani, «che non vogliamo vedere morire sulle strade».
All’inaugurazione, col sindaco di Montebello Ionico Ugo Suraci, il deputato azzurro Francesco Cannizzaro, l’assessore alle Politiche sociali Lucia Nucera del Comune di Reggio e, per la Città Metropolitana, Demetrio Marino. Sarebbe stata auspicabile la presenza del Presidente del Consiglio regionale Nicola Irto e del governatore Mario Oliverio e, almeno, del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, ma, evidentemente, altri impegni o scarsa valutazione dell’evento (errore storico!) lo hanno “confinato” quasi a una festa provinciale. Non si capisce perché le migliaia di calabresi che partivano da Crotone, Catanzaro, Reggio e tante altre località calabresi per il MotorShow di Bologna, non dovrebbero premiare con la loro presenza un evento motoristico in casa propria – chiaramente di tono minore, ma è pur sempre la prima edizione – che sicuramente farà felici gli appassionati di auto e moto. Basterebbe solo la pista da F1 intitolata a Villeneuve a far venire l’acquolina in bocca ai patiti di motori.
Il presidente dell’evento Enzo Moscato, emozionato ma felice ha annunciato che «Il Motorshow 2Mari non si ferma più. Questo è solo l’inizio». Forse sarebbe stata utile un po’ di promozione nazionale, ma le prenotazioni e i biglietti prevenduti invitano all’ottimismo sul successo di questa prima edizione. Sono previsti, comunque, migliaia di visitatori da ogni parte del Mezzogiorno e dalla Sicilia, e non mancheranno visitatori del Centro-Nord per i quali ci sarà l’opportunità per scoprire la bellezza del nostro territorio e, magari, non mancare una visita al Museo archeologico e restare incantati dagli immensi tesori della civiltà magno-greca (e non solo) che custodisce, a partire dai Bronzi di Riace.
«Questa pista non possiamo farla morire», ha confermato il sindaco di Montebello Jonico Ugo Suraci. «Anche se non dipende tutto dal Comune, prendo l’impegno affinché possa restare così com’è per farla diventare una scuola di educazione stradale, come ha suggerito Giancarlo Minardi».
«Un po’ mi vergogno perché la politica, sindaco di Montebello a parte – ha invece rilevato l’on. Francesco Cannizzaro – non ha dato supporto a questo evento e mi auguro che in futuro ci sia maggiore attenzione. Dal 10 giugno dobbiamo lavorare tutti insieme per una seconda edizione più scoppiettante di questa».
«Questa iniziativa deve proseguire», ha sottolineato l’assessore Nucera mentre Marino, a nome del sindaco Falcomatà, ha lodato «il grande gioco di squadra a cui ho assistito».
Dopo il taglio del nastro e le dichiarazioni, per la prima volta nella storia della Calabria, si è esibita una monoposto di Formula 1. La Minardi PS04B ha sfrecciato sulla pista “Villeneuve” guidata dall’ingegnere Gabriele Tredozi. E da oggi per tutti motori, cultura e spettacoli: un evento, insomma, da non perdere. (mcg)
Nella foto di copertina: il taglio del nastro con l’on. Cannizzaro, Giancarlo Minardi e il sindaco di Montebello Jonico Suraci.
Cresce l’attesa per il Motorshow 2Mari, che prenderà il via sabato 1° giugno a Saline Joniche.
La manifestazione, il più importante evento motoristico dell’anno, sarà arricchito dalle foto del fotografo Filippo Di Mario, che racconterà, in una mostra dal titolo Passione Rossa – Schumacher 50, l’avventura del pilota tedesco, dall’esordio a Fiorano con la F310 del 1996 fino all’ultimo traguardo, tagliato a bordo di una Ferrari, in occasione del Gran Premio del Brasile del 2006.
In mezzo, tutti i momenti più significativi, durante e fuori dalle corse, che hanno caratterizzato il decennio rosso del kaiser tedesco. Una raccolta unica, quella di Filippo Di Mario, che si compone di diverse decine di fotografie stampate su tela e modificate con pittura ad olio. C’è un particolare che distingue Filippo Di Mario da tutti gli altri fotografi dell’epoca: la sua amicizia vera con Schumacher, tanto da poter avere un accesso privilegiato, lì dove tutti gli altri si dovevano fermare.
La gelosia e la riservatezza del campione tedesco lasciavano spazio solo alle fotografie di Filippo. Da qui è nato il viaggio nell’epopea Ferrari raccontata per immagini da un’artista della fotografia che ha saputo sperimentare un linguaggio nuovo, tanto da incuriosire, nel tempo, lo stesso Schumacher che volle diverse tele, così come Bernie Ecclestone.
Insieme a Filippo Di Mario, intervistato dal giornalista Paolo Ciccarone, ci sarà un altro volto storico della Formula 1 e non solo. Si tratta di Ninni Vaccarella, ex pilota ufficiale Ferrari, con cui ottenne, solo per citare alcuni dei suoi più importanti risultati, il secondo posto nella 12 ore di Sebring, vincendo la mille chilometri del Nurburgrig e la 24 Ore di Le Mans a bordo della Ferrari 275 P. Quattro i gran premio disputati in Formula 1, in tre diversi campionati: 1961, 1962, 1965.
Il palmares invidiabile di Vaccarella può contare anche su innumerevoli vittorie in gare internazionali nella categoria “Sport-prototipi”, nella quale, nel 1964, conquistò il titolo mondiale con la Ferrari. (pa)
Ad essere scettici erano in tanti, quando i “temerari” del MotorShow 2 Mari esponevano il loro grande progetto: un mega show motoristico e per di più in Calabria. Oggi è una meravigliosa realtà (mancano appena dieci giorni all’apertura) e la conferenza stampa di presentazione di stamattina a Palazzo Alvaro ha suggellato il successo di Enzo Monaco, “anima” del gruppo di appassionati che è riuscito nell’impresa. «Una pagina storica per la Calabria» – ha detto Monaco, confermando quello di cui tutti ora sono convinti. È l’evento motoristico più importante in Italia e proietterà una grande luce positiva sulla Calabria e la sua gente. Non sottovalutiamo l’impatto turistico che l’iniziativa porterà, con i suoi risvolti di cultura contro la mafia: l’adesione a Libera ha di fatto reso questo evento ‘ndrangheta-free, con grande soddisfazione della stragrande maggioranza dei calabresi che possono veder parlare della loro terra anche in termini positivi. Il MotorShow di Saline (che non ha preso un centesimo dalla Regione, che, peraltro, – colpevolmente – non ha mandato neanche un suo esponente alla presentazione) rappresenta un’altra occasione straordinaria per la Calabria.
«Avrei voluto – ha detto il sen. Marco Siclari – che oggi con noi, fossero presenti tutte le Tv nazionali, la Rai Striscia la notiziaLe Iene, che ci hanno aiutato a far emergere la situazione di emergenza sanitaria in Calabria, per risaltare anche la parte più bella dei calabresi quella rappresentata oggi dall’associazione MotorShow2Mari che da un’opera incompiuta sono riusciti a creare un evento di portata nazionale che nulla ha da invidiare alle scorse edizioni tenute a Bologna e che riuscirà a portare in Calabria migliaia di visitatori che contestualmente conosceranno le mille ricchezze è l’immenso patrimonio della nostra terra».
Ecco, questa manifestazione – che non è gestita da un’azienda, ma da un’associazione che destinerà parte del ricavato in beneficenza alla Fondazione Veronesi e all’Hospice “Via delle Stelle” – è una grande opportunità non solo per Reggio e Saline, ma per l’intero Mezzogiorno e la Calabria. Il sindaco di Montebello Jonico, Ugo Suraci, che ha creduto da subito alla possibilità di realizzare l’evento, ha ricordato le difficoltà incontrate per dare seguito alle richieste degli organizzatori, facendo un excursus storico e mettendo in risalto l’abbandono che il territorio ha subito negli ultimi decenni. «Vorrei fare un appello alle istituzioni competenti – ha sottolineato il primo cittadino – affinché facciano sì che questo evento sia la molla per far rinascere davvero Montebello Jonico ed il Porto di Saline. Desidero che il Motorshow rappresenti il primo passo, non possiamo più attendere».
Già, il Porto di Saline. Quanti conoscono la zona e hanno memoria del degrado in cui è stata abbandonata negli anni, non crederanno ai loro occhi. L’occasione del MotorShow 2 Mari ha trasformato tutta l’area con una riqualificazione che non ha beneficiato di contributi pubblici, ma è stata tutta a carico dell’organizzazione.
Il deputato azzurro Francesco Cannizzaro ha ricordato quando, tre anni addietro, parlando con il presidente Moscato della possibilità di organizzare l’evento, gli disse chiaramente: “Tu sei pazzo a volerlo fare”. «Eppure, quella che sembrava una pazzia – ha affermato l’on. Cannizzaro – è diventata realtà e siamo qui a farvi i complimenti e sperare di poter fare qualcosa in più in futuro».
Anche la deputata di Forza Italia Maria Tripodi, che era in prima fila alla presentazione dell’evento, ha ha voluto ribadire l’importanza del MotorShow di Saline con «l’auspicio di guardare con fiducia al futuro. Riteneteci a disposizione per veicolare questo straordinario sforzo di lavoro e, per le prossime edizioni, cercheremo di essere punti di riferimento».
In precedenza, il vicesindaco Armando Neri aveva rimarcato con forza il valore di un evento definito «straordinario» perché «lancia la nostra città nell’olimpo dei Motori». «Il Sud diventa protagonista – ha proseguito Neri – con un’iniziativa culturale, enogastronomica, ricettiva, turistica che proietta Reggio Calabria in Europa e nel Mediterraneo».
Al MotorShow Enzo Moscato ci pensava già dal 2010. «Abbiamo deciso di attendere – ha rivelato il presidente Moscato – per poi costruire qualcosa di molto più importante. Sapevamo dell’esistenza di una realtà come quella di Bologna e del nostro essere “eterni secondi”. La chiusura di quel Motorshow ci ha proiettati come primo evento nazionale, dandoci ancora maggiori responsabilità». E, con soddisfazione, Moscato ha ricordato come, andare oggi al Porto di Saline Joniche, significa «trovare un’area ripulita, dove la sera le famiglie vengono a passeggiare con i bambini in bicicletta. Oppure giocano a calcio». Un elemento da non dimenticare è che, dopo 37 anni, sono state riaccese le torri faro del Porto. «Anche dal punto di vista burocratico abbiamo incontrato numerose problematiche per le quali occorre ringraziare l’architetto Cuzzucoli del Comune di Montebello Jonico che, insieme al nostro architetto, Erika Galimi, è riuscito a risolvere decine di problemi diversi». Poi una stoccata agli ex-scettici: «Nel 2020 sarà facilissimo sedersi a questo tavolo. Ma non dimenticheremo chi, invece, ci ha dato ascolto nel 2019. Questo è un evento autogestito, creato da un’associazione che, forse per la prima volta in Calabria, pubblicherà il bilancio dove saranno riportate tutte le spese sostenute e le entrate. La trasparenza è per noi necessaria». A tal proposito, il presidente ha ricordato la scelta di creare un evento “‘ndrangheta free”, dove non c’è stato e non ci sarà spazio alcuno per possibili infiltrazioni mafiose. Lo si è fatto effettuando un censimento rigoroso delle aziende partecipanti e del personale utilizzato, anche attraverso la presentazione di idonea certificazione antimafia. Ma lo si è fatto anche con l’adesione convinta a Libera, della quale se ne condividono principi ed obiettivi».
Moscato ha voluto pubblicamente ringraziare l’Agenzia del Demanio e la Capitaneria di Porto per il lavoro svolto, così come le associazioni presenti, quali le Misericordie e la Stella Maris ed la radio ufficiale Studio54Network. Menzione speciale per Anas, presente con l’ingegner Alberto Salutari, il quale ha riferito il contributo fornito per la realizzazione della pista “Villeneuve” con asfalto e new jersey. «Quando un anno fa Enzo Moscato ci chiamò – ha ricordato Salutari – sgranai gli occhi all’idea di poter realizzare qualcosa di così bello per la nostra città di Reggio Calabria. Ritengo sia il vero volano per lo sviluppo della provincia reggina».
Domenico Scida di Trenitalia, invece, ha illustrato uno dei servizi più interessanti: la società che gestisce la viabilità ferroviaria, infatti, ha previsto l’attivazione di una fermata ad Annà di Melito Porto Salvo, sia in direzione Melito P. S. che Reggio Calabria, che permetterà alle migliaia di spettatori di poter raggiungere comodamente il porto di Saline Joniche, senza la necessità di prendere l’automobile. Ad attendere gli appassionati alla stazione, infatti, ci sarà un bus navetta che farà la spola fra il Motorshow e la stazione ferroviaria. E chi acquisterà il biglietto del treno avrà uno sconto di 3 euro sul prezzo del biglietto d’ingresso.
Novità assoluta di questa edizione è la presenza attiva dell’Automobile Club d’Italia che, attraverso la direttrice, Sandra Pagani, apporterà un contributo molto concreto con riferimento alla sicurezza stradale. «Faremo fare una prova a piedi – ha spiegato Pagani – per far comprendere, attraverso degli occhiali speciali, quali siano le condizioni in cui si trova a guidare una persona che è sotto l’effetto si sostanze stupefacenti o alcoliche, ma anche in stati emotivi particolari, rappresentando un pericolo per sé e per gli altri».
Valeria Pellegrino ha poi illustrato gli spettacoli serali che terranno compagnia alle migliaia di appassionati. Su tutti spiccano l’evento alla presenza di Gigi Miseferi e la sua band che ricorderanno un artista mai dimenticato come Giacomo Battaglia ed il cabaret di Pasquale Caprì. Da non dimenticare poi la presenza di un “luna park” gigantesco, per soddisfare la voglia di divertimento di grandi e piccini ed un’area “food” che può contare su alcuni noti marchi di garanzia della qualità.
Infine, da non sottovalutare l’ambito culturale con la partecipazione di due case editrici (Città del Sole e Laruffa Editore) ed il convegno dal titolo “Donne di Calabria, il coraggio di combattere nella terra dei diritti negati”, dove quattro donne e mamme racconteranno le loro storie per rivendicare i diritti dei figli e dibatteranno con l’assessore regionale al Welfare, Angela Robbe, ed esponenti delle commissioni pari opportunità regionale e della città metropolitana. Da ultimo, anche la mostra d’arte curata dall’associazione Gaudium Espressione dello Sport con l’arte.
Per quanto concerne, invece, gli eventi in pista, è stato il giornalista e speaker ufficiale dell’evento, Francesco Romeo, a sintetizzare con grande efficacia le iniziative del settore motoristico: «Una pista di 865 metri che è un unicum a livello continentale. Nessuno, tranne che negli Stati Uniti, aveva destinato, durante un evento motoristico, una pista del genere. Un calendario ricco d’eventi che abbraccerà tutte le categorie possibili. Non ci sarà occasione di annoiarsi, ma sarà soddisfatto il palato degli appassionati di Motorsport. Si potranno toccare con mano i nuovi modelli dei concessionari grazie ad una pista di test-drive. Un’opportunità commerciale che non tutte le manifestazioni prevedono. Drifting ad altissimo livello, stuntman a livello mondiale. Insomma, non solo Formula 1, ma un ventaglio ricchissimo di eventi che ne faranno un’edizione speciale». Confermata la presenza della monoposto di Formula 1 della Minardi che girerà sulla pista “Gilles Villeneuve”, alla presenza dell’ingegner Giancarlo Minardi, storico patron, nonché del progettista Gabriele Tredozi. Da non trascurare un museo importantissimo come quello della “Targa Florio” che chiuderà appositamente per arrivare al Motorshow, grazie alla disponibilità di Nuccio Salemi. Ci sarà poi anche una importantissima mostra fotografica firmata da Filippo Di Mario, fotografo storico di Michael Schumacher che regalerà alcune perle di rara bellezza della sua carriera lavorativa.
Ma non finisce qui. Enzo Moscato e il suo staff hanno in serbo altre sorprese che saranno rivelate all’ultimo momento. La conferenza stampa è stata brillantemente guidata dal responsabile della comunicazione del MotorShow 2Mari Consolato Minniti. Il 1° giugno si abbassa la bandierina e si parte. Si attendono migliaia di visitatori da tutt’Italia: scopriranno una Calabria che non si aspettano. (rrm)
Da domani parte la prevendita dei biglietti di quello che si annuncia come il più importante evento motoristico dell’anno: il MotorShow 2Mari, che si terrà a Saline Joniche, dal 1° al 9 maggio, sarà popolare anche nei prezzi con ingressi a partire da 10 euro.
Il parco, a ridosso del mare prospiciente il piazzale del porto di Saline, ospiterà decine di vetture turismo e sport prototipo impegnate in sfide avvincenti, sulla pista da 875 metri. Ed ancora drifting, stuntman, off road, Museo Targa Florio, marchi di primo piano e nobili sport car esposte. Il set up è in fase di completamento proprio in queste settimane nei 350mila metri quadrati che assicureranno divertimento allo stato puro.
Presenza costante, nel corso della manifestazione, sarà anche quella degli action stuntman, grazie alla partecipazione di una realtà d’eccellenza italiana: Folco Team, infatti, è da anni leader incontrastato e collabora con le maggiori case di produzioni cinematografiche e televisive per lo sviluppo di film d’azione e spot commerciali.
Lo show potrà contare anche su Emanuele Festival e il suo straordinario team, pluricampione italiano di drifting. Toccherà ai funambolici driver disegnare, su potenti autovetture, incredibili traiettorie in sovrasterzo di potenza ed a ruote fumanti.
Non mancheranno neppure i trofei destinati alle vetture turismo, divise in classi di appartenenza, spazi dedicati alle compatte turbo degli anni ’80 e gare ad inviti di Formula Challenge, con il format che garantisce emozioni uniche: la sfida incrociata. La Federazione italiana Fuoristrada ha accordato l’iscrizione di un evento di campionato italiano all’interno del percorso off road interno al Motorshow, con la presenza di decine di potenti e spettacoli mezzi a ruote artigliate.
Previsti, inoltre, eventi culturali, spettacoli e premiazioni. Ogni sera concerti, gruppi musicali, divertimento e intrattenimento firmato da Studio54Network.
Il tutto con un occhio di riguardo per la sicurezza stradale, in collaborazione con Anas, partner ufficiale dell’evento, ed una attenzione alla legalità, grazie alla presenza dell’associazione Libera, di cui Motorshow 2Mari è parte integrante.
Il Motorshow sarà inaugurato sabato 1° giugno. Gli orari: dal lunedì al giovedì dalle 16 a mezzanotte, da venerdì a domenica, dalle 10.30 a mezzanotte. Nelle giornate del 3 e 4 giugno, vi sarà un’apertura mattutina esclusivamente dedicata agli studenti, in occasione dell’incontro con Luca Abete ed il suo tour motivazionale sul tema della legalità e della sicurezza stradale.
L’acquisto in prevendita per un solo ingresso è di 10 euro (al botteghino il costo sarà di 15 euro). Previsti anche abbonamenti di tre giorni in prevendita a soli 24 euro. L’acquisto in prevendita garantirà l’accesso senza code ai varchi d’ingresso. Per i primi 400 biglietti venduti previste sorprese destinate agli acquirenti. (rrc)
Fervono i preparativi per il grande evento di giugno: il MotorShow 2 Mari che offrirà a Saline Joniche (Reggio Calabria) una grande manifestazione di sapore internazionale. Mentre si avviano i lavori di riqualificazione dell’area di Saline, un’importante notizia giunge dal Direttivo dell’Associazione che promuove la manifestazione: il Motorshow 2Mari è entrato ufficialmente a far parte della famiglia di Libera per schierarsi pubblicamente contro la ‘ndrangheta e la malavita organizzata. È stata infatti sottoscritta la tessera di adesione alla più importante realtà antimafia italiana.
«Quando abbiamo avviato il nostro progetto per la realizzazione del MotorShow – spiegano dal direttivo dell’associazione – ci siamo posti come obiettivo prioritario quello di creare un evento nazionale “mafia free”. Da qui la nostra ferma volontà di contattare i vertici di Libera, da sempre esempio e modello di impegno attivo nel contrasto alle mafie. Sono bastate poche ore di confronto per comprendere come i nostri obiettivi fossero convergenti con i principi che ispirano Libera sin dalla sua fondazione. È del tutto consequenziale che qualsiasi tipo di condizionamento mafioso resterà fuori dal MotorShow 2Mari, anche grazie alla sinergia con Libera».
Fra pochi giorni, partiranno i lavori di riqualificazione parziale dell’area portuale di Saline Joniche dove, dal primo al nove giugno, si terrà l’evento motoristico più importante d’Italia. Si tratta di interventi previsti da anni ed indipendenti dal MotorShow, ma che la manifestazione ha contribuito a velocizzare e rendere concreti. Si pensi alla pulizia della rampa d’accesso alla SS 106, sino al cancello d’ingresso; alla sistemazione dell’area interna, compresa la pavimentazione laddove risulterà danneggiata. Ultimati tali interventi, l’area, per qualche mese, cambierà volto grazie all’allestimento di un villaggio pronto ad accogliere migliaia di visitatori e tantissime inedite iniziative non solo di tipo motoristico. L’evento, che è stato accolto con particolare entusiasmo dal Comune di Montebello Jonico guidato dal sindaco Ugo Suraci, ma anche dalla stessa opposizione, sta già iniziando a creare un indotto economico non indifferente tanto per il territorio ospitante, quanto per l’intera città metropolitana. Basti pensare che sono state sottoscritte convenzioni con strutture ricettive che partono da Scilla per arrivare sino a Brancaleone, anche grazie all’intesa raggiunta con Trenitalia, la cui formalizzazione arriverà a stretto giro, e che garantirà un efficiente e competitivo servizio navetta da e per il MotorShow.
«Siamo coscienti del fatto che un evento di tale portata – rimarcano dal direttivo – inevitabilmente attirerà gli appetiti di personaggi mafiosi in cerca di soldi a buon mercato e desiderosi di affermare il loro tanto decantato “controllo del territorio”. Del resto, quanto accaduto al signor Musarella – cui va la nostra solidarietà per l’attentato subito a “Le Saline resort” – dimostra che chi intende investire su un territorio complesso come quello reggino deve fare i conti anche con la piaga del crimine organizzato che difficilmente rinuncia alle proprie ingiustificabili pretese. È bene però che questi signori abbiano chiaro un aspetto: quando affermiamo che il MotorShow sarà un evento “mafia free” intendiamo proprio questo: che né direttamente, né indirettamente, magari attraverso persone di comodo, consentiremo a chi sta uccidendo la Calabria di poter allungare i propri tentacoli su un evento che vuole e deve essere adamantino. Pertanto – conclude il direttivo – possiamo garantire a tutti che, nella misura in cui ci dovessero essere aziende interessate con profili sospetti o dovessero accadere fatti ambigui e preoccupanti, la direzione del MotorShow non esiterà un momento a denunciare tutto alle forze di Polizia ed alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, affinché vengano effettuati tutti gli accertamenti del caso. E ciò sia che si tratti di tentativi di condizionamento mafioso tout court, sia che ci si trovi di fronte a realtà para mafiose, spesso più striscianti e subdole, e per le quali non ci sarà spazio alcuno». (rrc)
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