MOTTA SAN GIOVANNI (RC) – A Benedetto Mallamaci il Comune intitola una via

Questo pomeriggio, a Motta San Giovanni, alle 18.30, in piazza della Municipalità, sarà intitolata una via a Benedetto Mallamaci, che è stato sindaco di Motta San Giovanni dal 1964 al 1970 per poi essere consigliere provinciale e regionale, ricoprendo importanti incarichi nell’esecutivo.

Saranno presenti il sindaco, Giovanni Verduci, l’Amministrazione e il Consiglio comunale, le autorità civili regionali e metropolitane, i familiari di Benedetto Mallamaci e le associazioni locali.

Affiancando alla professione l’attività politico-amministrativa, Mallamaci ha investito molte energie per la causa dei Minatori mottesi riuscendo a promuovere l’approvazione di provvedimenti normativi che hanno migliorato le condizioni di vita dei lavoratori e delle loro famiglie. Tale percorso ha avuto il suo culmine nel 1966 con la visita del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat venuto a Motta per l’inaugurazione del Monumento ai Minatori.

L’OPINIONE / Antonio Errigo: Calabria terra “famigerata”

di ANTONIO ERRIGO – È sufficiente sfogliare un dizionario o “googlare” per scoprire che quello che, per noi, oggi è scontato, in passato non lo era affatto. Mi riferisco alla sottile differenza tra i termini ‘famoso’ e ‘famigerato’, parole il cui significato oggi è per tutti noi chiaro e netto. Famigerato ha un senso negativo ma un tempo non era così.

Il latino, infatti, ci insegna che il fami-geratus era un portatore di fama, attestando quindi il significato del termine su un valore positivo. Successivamente, gli usi ironici susseguitisi nel tempo hanno fatto assumere al termine una valenza negativa (la fama può essere tutt’altro che buona).

Per tutta una serie di valide ragioni, nel comune sentire, la Calabria è oggi famigerata, nel senso più deteriore del termine. Lo si ascolta nei telegiornali, lo si vede in alcune fiction televisive, lo si legge in tanti libri. Ed io mi chiedo quando e come la gente di Calabria abbia permesso che l’accezione positiva ed originale di questo termine si smarrisse per strada facendo prevalere quello negativo. Si badi bene, non è mia intenzione fare di tutta l’erba un fascio. Mi riferisco alla gente di Calabria con la piena consapevolezza che c’è chi per la Calabria si batte, chi di Calabria vive, chi della Calabria ne decanta con ardore e passione le bellezze e le virtù. Chi con il proprio impegno rende tutti orgogliosi d’esser calabresi. Uomini e donne che meritano un costante plauso per quel che fanno e per le diverse prospettive che offrono ad una collettività che non rema sempre a favore…

Mi riferisco piuttosto a quanti hanno permesso che l’amor proprio ed il senso di appartenenza lasciassero il passo ad una diffusa percezione negativa di una terra che sembra avere troppe poche speranze per scrollarsi di dosso quell’aura di negatività che l’avvolge. Mi riferisco, piuttosto, a quanti hanno permesso di sottostimare costantemente il potenziale della ricchezza naturale, mineraria e della biodiversità facendo sì che questi luoghi perdessero treni e occasioni…

Mi riferisco piuttosto a quanti hanno permesso (ci si chiede con il sostegno di chi?) che le ricchezze della Calabria fossero drenate, lasciando questa terra con infrastrutture pubbliche di scarsa qualità, elevati livelli indecenza urbana e suburbana, persistenti livelli di disinteresse e stati ahimè sempre troppo precari di bellezza. Tutte cose che fanno risucchiare la Calabria nel vortice dei luoghi comuni.

Mi riferisco piuttosto a chi si macchia ogni giorno di “alto tradimento” perché non si oppone e si adegua al peggiore dei fenomeni umani in questa terra che tra tutti i primati possibili viene sempre citata e conosciuta per essere la base, la fonte, la sorgente dell’organizzazione criminale più potente al mondo. Mi riferisco forse a chi, come me, dovrebbe farsi carico di un impegno maggiore, a chi come me dovrebbe poggiare là proprie mani sul timone di questa vecchia e grande nave che si dirige inesorabile verso una secca e dovrebbe imprimere tutta la forza possibile per invertire la rotta aiutando quei “capitani coraggiosi” che non si sono mai rassegnati al mare “forza 9”, alle tempeste o alle ingannevoli correnti di risacca.

Vivere in un confuso stato di attesa pensando di essere intrappolati, sospesi tra preoccupazioni e dipendenze, convincendosi di non avere gli strumenti necessari per costruire il proprio futuro, convincendosi che il proprio futuro è nelle mani di qualcun altro: è questa la vera circostanza che ha fatto sì che l’accezione negativa del termine “famigerato” prevalesse in questo territorio.

Serve molto coraggio per dirigersi verso le origini, verso il significato più intimo delle parole ed io spero che qualcuno torni presto a pensare ad una Calabria famigerata, portatrice di fama. Nell’attesa forse servirebbe riflettere di più e meglio sul significato più intimo del termine “coraggio”. Ma questa è tutta un’altra storia… (ae)

In copertina, Il castello di Santo Niceto a Motta San Giovanni (RC)

MOTTA SAN GIOVANNI (RC) – Il contest “Dillo in Dialetto”

La Pro Loco di Motta San Giovanni ha organizzato la challenge Dillo in Dialetto, iniziativa organizzata in occasione della Giornata Nazionale del Dialetto, in programma il 17 gennaio.

La Giornata, giunta alla nona edizione, è stata istituita dall’Unione Nazionale delle Pro Loco per sensibilizzare istituzioni e comunità locali sull’importanza di tutelare questi patrimoni culturali.

Per l’occasione, la Pro Loco ha deciso di raccogliere testimonianze video ed audio di proverbi, poesie, saperi, ecc, Pubblicazione sul proprio sito internet della Giornata del Dialetto, Adesione attraverso i profili social invitando i propri contatti a pubblicare in dialetto (con #giornatadeldialetto – #dilloindialetto).

Per partecipare, si può inviare un video, un testo, una frase in dialetto ai seguenti contatti: 3401343439 o all’indirizzo emailinfo@prolococomunemottasg.it.

Il materiale, poi, sarà condiviso sulle pagine social della Pro Loco il 17 gennaio. (rrc)

MOTTA SAN GIOVANNI (RC) – Un percorso formativo per giovani ingegneri e architetti

A Motta San Giovanni, il sindaco Giovanni Verduci e i presidenti degli Ordini professionali degli Ingegneri e Architetti di Reggio Calabria, Domenico CondelliSalvatore Vermiglio, hanno sottoscritto una convenzione che consentirà a giovani professionisti di acquisire crediti formativi mediante un percorso da svolgere presso l’ufficio tecnico-urbanistico del Comune di Motta San Giovanni.

«Abbiamo accolto ben volentieri la richiesta degli Ordini professionali – ha dichiarato il sindaco Verduci – e per questo ospiteremo a palazzo Alecce e presso la delegazione di Lazzaro fino a un massimo di quattro ingegneri e quattro architetti, che saranno impegnati in un’attività di formazione, volontaria e gratuita, che li coinvolgerà per sei mesi consecutivi e per un totale di venti ore settimanali».

«Indubbiamente – ha proseguito il primo cittadino – la presenza di professionisti che non hanno ancora superato il trentatreesimo anno di età e con meno di cinque anni di iscrizione all’Ordine, ci consentirà di arricchire con entusiasmo, determinazione, voglia di apprendere il nostro già tanto apprezzato e qualificato ufficio tecnico. Si troveranno benissimo e avranno ottime opportunità di crescita e formazione considerato che il nostro ufficio sta seguendo procedimenti per quasi dieci milioni di euro».

«Il lungomare Cicerone e Ottaviano Augusto – ha proseguito il sindaco Verduci – la riqualificazione degli istituti scolastici, del centro sociale e dei cimiteri, la messa in sicurezza delle aree in frana e della viabilità comunale e interpoderale, il contrasto all’erosione costiera, la riqualificazione del borgo storico, delle aree verdi e parchi gioco, la realizzazione di nuovi tratti della rete fognaria, senza dimenticare l’importante progetto sui condoni».

«Gli Ordini professionali – ha proseguito Verduci – hanno già pubblicato gli avvisi per la manifestazione di interesse, aspettiamo di poter conoscere questi giovani professionisti per organizzare al meglio il loro percorso formativo che sarà caratterizzato da ore di ufficio e da numerosi sopralluoghi tecnici».

«All’ingegnere Domenico Condelli e all’architetto Salvatore Vermiglio – ha concluso il sindaco – che ringrazio per la fattiva collaborazione e la disponibilità, ho manifestato che per l’Amministrazione comunale sarebbe un onore poter ospitare a Motta San Giovanni, magari al Castello Santo Niceto o al Museo Antiquarium Leucopetra di Lazzaro, una riunione del Consiglio dell’ordine degli Ingegneri e degli Architetti». (rrc)

MOTTA SAN GIOVANNI (RC) – Il concorso “Il linguaggio del cibo”

Al via, a Motta San Giovanni, l’11esima edizione del Concorso “Il linguaggio del cibo… per non dimenticare”, promosso dall’Azienda Agricola Agririggio con il patrocinio della Pro Loco di Motta San Giovanni.

Tema di questa edizione, Dal piatto al turismo passando per la storia, e vede coinvolte le Scuole di Primo e Secondo grado e le Università di tutta la Calabria. L’obiettivo è quello di riscoprire, valorizzare e salvaguardare le antiche ricette del territorio grecanico, delle cui tradizioni l’Azienda si è fatta custode.

I partecipanti, dunque, dovranno realizzare un video – il cui protagonista è il Capicollo “Azze Anca”, presidio Slow Food – in cui deve essere illustrata la storia, la cultura e l’archeologia della Calabria. Per la realizzazione del video, si potrà chiedere aiuto alle Pro Loco, agli uffici provinciali della Coldiretti Calabria, alle condotte Slow Food e agli anziani del luogo.

Ci si può iscrivere al concorso fino al 31 gennaio, mentre gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 20 aprile 2020. Il miglior video sarà promosso dall’azienda AgriRiggio e dal gruppo dei produttori del Capicollo “Azze Anca” Grecanico al salone del Gusto di Torino 2020. (rrc)

MOTTA S. GIOVANNI – Ferragosto con Miseferi & Kalavrìa

Appuntamento di Ferragosto a Motta San Giovanni alle ore 21,30, con Gigi Miseferi e i Kalavrìa di Nino Stellittano in Piazza al Colle dell’Oleandro con lo spettacolo “C’è CHITARRA e CHI NARRA”.
«Attraverso musica, parole, divertimento, ritmi coinvolgenti e risate, – dice Miseferi – racconteremo la storia della nostra meravigliosa Calabria. Il palcoscenico sarà in collina, nella piazza circondata dalla pineta in cui saranno presenti stand gastronomici, un’area giochi ed un’ampia area parcheggio».

L’evento si concluderà con uno spettacolo di fuochi d’artificio. (rrc)

MOTTA SAN GIOVANNI – Il libro sull’antica Sant’Agata

Questo pomeriggio, a Motta San Giovanni, alle 17.30, presso il Centro Turistico d’Accoglienza Porta di Accesso all’Area Grecanica di Lazzaro, la presentazione del libro L’antica Sant’Agata di Reggio e la Chiesa di San Nicola. Una storia ricostruita di Valeria Varà.

L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Motta San Giovanni.

Intervengono Giovanna Di Dia, presidente Pro Loco Comune di Motta San Giovanni, Enza Mallamaci, Assessore alla Cultura Comune di Motta San Giovanni, Vincenza Triolo, Conservatore si Beni Architettonici ed AmbientaliSaverio Verduci, storico e ricercatore.

Il libro è edito da Città del Sole Edizioni, e rappresenta, ad oggi, un importante e prezioso tassello che contribuisce ad arricchire la storia della Vallata del Sant’Agata il cui territorio è oggi inglobato per la maggior parte nella città di Reggio Calabria. Frutto di inedite ricerche storiche ed archivistiche, attraverso l’utilizzo di immagini, disegni e ricostruzioni tridimensionali consente una immediata e chiara divulgazione dei contenuti.

Si suddivide in due parti, una prima, generale e descrittiva dell’antica città di Sant’Agata, accompagnata da foto e spiegazioni minuziose, quasi una guida turistica, un racconto di quel che è stato un tempo e che oggi resta ed è ancora visitabile sulla rupe di “Suso”.
Una seconda, interamente dedicata alla chiesa protopapale di San Nicola, con lo studio degli imponenti ruderi per lo stato di fatto e le ricostruzioni virtuali delle fasi principali ed infine un approfondimento sul pregevole portale rinascimentale che oggi si trova posto in opera nella chiesa parrocchiale di San Giovanni a San Salvatore.
Un lavoro scrupoloso di ricerca ed indagine, avvenuto attraverso il ritrovamento, l’attenta lettura e l’interpretazione di preziosi ed inediti documenti d’archivio, pubblicati per la prima volta nella ricostruzione della storia della chiesa e della città. (rrc)