VIBO VALENTIA – Dalila Nesci: Proseguire confronto sul nuovo ospedale

La sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, ha ribadito la necessità di «aggiornare il confronto tra i soggetti coinvolti per concludere i lavori del nuovo ospedale di Vibo Valentia».

«Dopo la prima riunione di giugno, prontamente tenuta dal Prefetto Lulli subito dopo il suo insediamento, auspico che venga riconvocato il tavolo tecnico in merito alla realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia» ha spiegato la sottosegretaria, sottolineando che «è necessario proseguire con il confronto già avviato in Prefettura».

«Il progetto del nuovo ospedale di Vibo – ha aggiunto – è stato approvato ormai da anni dagli organismi nazionali e locali, con adeguati finanziamenti e un piano di opere complementari già realizzato. La nuova struttura ospedaliera è essenziale per garantire al bacino di utenza dei presidii sanitari adeguati ed è parte di una più ampia strategia di rilancio della sanità calabrese che dobbiamo portare avanti».

«Avendo seguito la vicenda già da molti anni, come rappresentate del Governo sul territorio mi rendo disponibile a partecipare al tavolo – ha concluso –. È necessario che ciascuno faccia la propria parte per risolvere le criticità esistenti e assicurare l’efficienza del sistema sanitario in Calabria». (rvv)

Pitaro (Misto): Presto attivo a ospedale di Lamezia spazio per cura della fibromialgia

Il consigliere regionale del Gruppo MistoFrancesco Pitaro, ha reso noto che all’Ospedale di Lamezia Terme, «sarà presto attivo, all’interno del reparto di Medicina interna, uno spazio destinato alla cura della fibromialgia, con figure sanitarie specifiche – psicologi, reumatologi, nutrizionisti, gastroenterologi – che assisteranno i pazienti nell’eterogeneità dei sintomi».

Ciò è stato possibile grazie «al celere impegno del direttore sanitario dell’Asp di Catanzaro Ilario Lazzaro e al primario di Medicina interna dell’Ospedale di Lamezia Terme, Gerardo Mancuso e all’importante supporto della sezione dell’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica (AISF)» ha spiegato Pitaro, a seguito dell’incontro insieme alla referente Aisf di Lamezia, Maria Concetta Scerbo e a una delegazione dell’associazione, il dottor Lazzaro e il dottor Mancuso negli uffici del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II”.

«Partiremo subito  ha spiegato Mancuso – con l’individuazione dei professionisti da coinvolgere nel team multidisciplinare per dar vita, nel mese di ottobre, a un’attività clinica che, se strutturata scientificamente, può scongiuare i cosiddetti “viaggi della speranza”».

«La cooperazione tra medici e volontari dell’Aisf – ha commentato il dottor Lazzaro – si può trasformare in ottimo strumento di informazione scientifica, se si amplia lo sguardo verso le tante possibilità che il web può fornire, soprattutto da quando la pandemia ha reso necessari i confronti e gli scambi a distanza, che non sempre sono deleteri. A partire dai siti web dell’AISF e dell’Ospedale di Lamezia, si può mettere in contatto chiunque soffra di questa patologia, sostenendoli e accompagnandoli nel percorso di diagnosi e cura».

Soddisfatta Maria Concetta Scerbo «per un passo decisivo verso il pieno riconoscimento a livello regionale e nazionale della “sindrome del dolore che non si vede”. Aspettiamo da tempo un punto di riferimento per poter usufruire di servizi sanitari e percorsi terapeutici adeguati, pertanto ringraziamo l’onorevole Pitaro, il dottor Lazzaro e il dottor Mancuso per l’interesse e l’impegno profusi.

L’Aisf di Lamezia sarà in prima linea nell’offrire il proprio contributo alla gestione dell’ambulatorio». Ha concluso il consigliere regionale: «L’incontro e il risultato conseguito sono un esempio di leale collaborazione pubblico-privato che, quand’è animato da responsabilità e senso del dovere, genera effetti positivi per le comunità. Oltre ad essere motivo di riscatto per l’Ospedale di una delle città più importanti del Mezzogiorno ripetutamente oggetto di illogici smembramenti, nonostante vanti professionalità di assoluto valore come il primario Gerardo Mancuso nominato vicepresidente nazionale della prestigiosa Società italiana di Medicina interna». (rcz)

Apre il nuovo reparto di terapia intensiva a Paola

Da domani, a Paola, è attivo il nuovo reparto di Terapia Intensiva, composto da quattro posti, all’ospedale spole di Paola-Cetraro.

«Si tratta – ha dichiarato il presidente f.f. della Regione Calabria, Nino Spirlì – di un grandissimo risultato che aspettavo da tempo. Voglio ringraziare il primario del reparto Anestesia, Maria Franca Occhiuzzi, e il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina. Avere quattro posti di Terapia intensiva in più è un risultato veramente importante in un momento cruciale».

«In una fase come questa, in cui, purtroppo, i casi di contagi stanno aumentando – ha aggiunto Spirli – questo reparto rappresenta qualcosa di veramente di speciale. Per cui dico grazie a chi si è impegnato e a tutti gli operatori che saranno impegnati a salvare vite umane».

«Questo risultato – ha commenta il commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina – è un aiuto importante per tutta la sanità cosentina. Siamo finalmente riusciti ad avere il collaudo e, da domani, saremo operativi».

Grande soddisfazione è stata espressa dal segretario-questore Graziano Di Natale: «è una notizia che mi riempie di gioia perché, finalmente, i nostri sforzi sono stati premiati».

«Sono felicissimo – ha aggiunto – davvero commosso. Mi sono battuto con grande intensità e finalmente l’attivazione è previsita per domani. Ringrazio tutti i cittadini, i sindaci, le associazioni, i comitati, che hanno sostenuto la battaglia. Ringrazio il presidente f.f. Nino Spirli, il Commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, dott. La Regina, il direttore Sanitario dott. Rizzo, il direttore della Struttura Ospedaliera dott. Figlino ed il primario dott.ssa Occhiuzzi. Grazie a quanti si sono impegnati. Noi staremo vigili, perché tutto vada alla perfezione».

«Abbiamo vinto – ha proseguito Di Natale – una battaglia di civiltà. È innegabile il nostro ruolo chiave per centrare il risultato. Senza il nostro impegno, non sarebbe stato possibile tutto ciò. Dedico questa conquista a tutti i cittadini morti a causa del virus, ai papà, e a chi ci ha sempre sostenuto. Ce l’abbiamo fatta, contro tutto e tutti, restituendo in soli 12 mesi, dignità ad un territorio bistrattato negli anni».

«Voglio ricordare – ha concluso – che erano decenni che all’ospedale di Paola non veniva realizzato un reparto di sana pianta. È un risultato storico. Andiamo avanti adesso, senza fermarci. Il nostro impegno non verrà mai meno. Restiamo comunque sul pezzo affinché tutto vada per il meglio». (rcs)