PAOLA (CS) – Grande successo per il concerto di Eman. Rivive il centro storico

Sabato 30 settembre una folla entusiasta – come non si vedeva da tempo – si è riversata a Paola in Piazza IV Novembre per il concerto di Eman: dai fan accampatisi sotto le transenne con ore di anticipo ai numerosi curiosi impazienti di vivere una serata di musica live, il tutto all’ombra dell’arco di San Francesco.

Ad aprire il concerto, Adriana con la sua band, promessa locale che, nonostante la giovane età ha già affrontato palchi importanti tra cui le finali di Supernova, del Color Fest (presso il Mood Summer) e dello Sziget Festival. La cantautrice ha incantato il pubblico con i suoi brani inediti, tra cui: “Backpack”, “Darling” e l’ultimo singolo pubblicato (in attesa dell’ep di prossima uscita): “No Confidence”. In poco meno di un’ora, superata la sana timidezza iniziale, Adriana ha coraggiosamente dimostrato quanto sia necessario dare spazio e sostegno agli artisti emergenti per scoprire e incoraggiare un territorio che ha tanta voglia di esprimersi ma poche occasioni per farlo.

Sono le 23 circa quando, tra i cori delle migliaia di persone presenti, ha inizio l’attesissimo live di Eman: due album alle spalle, numerosi sold out in giro per l’Italia, la partecipazione al Primo Maggio di Roma ed un EP (Distratto) uscito proprio quest’anno. Per oltre un’ora e mezza l’artista è stato accompagnato dal pubblico che ha cantato ogni singola parola delle sue canzoni: “Giorno e notte”, “Icaro”, “Insane”, “Amen”, “Il mio vizio”, la scaletta ha dato spazio sia alle sue produzioni più “datate” che agli ultimi brani pubblicati, confermando – ancora una volta – l’elevata empatia che l’artista riesce a stabilire in sede live.

La forza più grande di Eman sta proprio nel contatto intenso che crea con la gente, la sua gente che lo acclama e lo apprezza non solo per voce e musicalità, ma anche per i testi profondi, intrisi di passione e rabbia, di sentimento e attualità, di critica, ironia e provocazioni che delineano i tratti di un artista orgogliosamente “nostro” che non si lascia sfuggire qualche verso orgogliosamente in dialetto.

Finito il concerto, la piazza di Paola ha ballato per due ore scatenandosi con il dj set di Rioma, anch’egli figlio della città del Santo e famoso nell’ambiente hip hop/rap calabrese per i suoi set e per la passione che traspare da ogni esibizione.

Riaccese le luci e con l’adrenalina ancora in corpo, resta una serata indimenticabile per Paola e per i tanti intervenuti da tutta la Calabria, organizzata grazie all’intesa ed alla collaborazione tra due associazioni locali: Trupija City Lab, collettivo di ragazzi che da mesi macina successi promuovendo eventi e musica alternativa, e A.M.B. Appennino Calabrese, associazione micologica promotrice del Festival del fungo che ha fortemente voluto questa serata musicale a coronamento di un’edizione di successo. Con loro, Mazinga Eventi e due attività commerciali tra le più note della costa: Novanta Gradi American Bar e Brunnen Bier, che hanno creduto nel progetto, supportandolo economicamente per il rilancio della città. Non è mancata la sponsorizzazione di alcune delle attività commerciali locali tra cui Il Cantagalli, Lenti Edilizia e La Casba, né il patrocinio del Comune di Paola che ha fornito palco, logistica ed elettricità.

Con Eman, Paola è tornata protagonista per una sera ed ha dimostrato a tutti come la collaborazione tra privati, associazioni ed enti possa far crescere il territorio ed essere veicolo di sviluppo economico e culturale per tutti. Un successo che per gli organizzatori è solo un punto di partenza per il futuro. (rcs)

PAOLA (CS) – Si presenta il libro “Sulle vie della critica d’arte”

Domani pomeriggio, a Paola, alle 18, nella Biblioteca “R. Lanzino”, sarà presentato il libro Sulle vie della critica d’arte – Compendio di un cammino nello spessore interpretativo della parola di Teodolinda Coltellaro ed edito da Falco.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del libro Bibliò- una finestra sul mondo, che rientra in un finanziamento regionale, per la rassegna Aperitivi con l’autore.

Introdurrà la serata  l’editore  Michele Falco, mentre Giovanna Villella discuterà  dei contenuti del libro dialogando con l’autrice, proponendo anche alcune letture selezionate.

Il volume è una raccolta di saggi brevi attraverso cui l’autrice, in una continuità di approcci disciplinari multipli, ha innescato originali interazioni reciproche tra diversi campi del sapere: dall’arte alla psicanalisi, dalla letteratura, alla filosofia del linguaggio, alla filosofia.

Il critico d’arte pugliese Pietro Marino, in una sua recensione, dopo aver definito Teodolinda Coltellaro ” una studiosa e critica d’arte calabrese che ha parte attiva nelle maggiori iniziative di arte contemporanea nella sua regione. Una presenza che si esprime anche con una fervida produzione saggistica che dalla rivisitazione dei maggiori artisti calabresi volge sempre più a riflessioni di ordine generale.”-  A proposito del libro, annota- “ Sulle vie della critica d’arte – Compendio di un cammino nello spessore interpretativo della parola, è primo libro di una collana «Res Extensa – Teoria e critica dell’arte contemporanea» da lei diretta. Si compone una sorta di mosaico sulle maggiori questioni che stanno a monte dell’esperienza dell’arte – quelle indagate da filosofia, psicologia, pedagogia, semiologia. Rivisitate con ricerca di personale sintesi, che la parola scritta prova a rendere nella loro sofferta complessità”

D’altronde, come scrive il critico d’arte Ghislain Mayaud : «Questo non è il solito libro o raccolta di scritti di storia dell’arte contemporanea. È la traduzione in scrittura di atti e gesti addizionati dall’alta sensibilità di Teodolinda Coltellaro che svelano un percorso fatto di indagini e riflessioni precise, destinate a provocare l’illuminazione del linguaggio delle arti. Il lettore è subito immerso in un mosaico meditativo, indispensabile per decodificare gli accaduti del secolo scorso».

«In questo testo – spiega la storica dell’arte Teresa Gaetano – l’autrice ci conduce per mano lungo un percorso d’indagine tra parola e immagine alla ricerca di quel ‘luogo fertile’ dove ogni volta ricreare nuovi sensi e significati e in cui la parola allo stesso tempo evoca e manifesta e, con la forza del suo spessore comunicativo, rivela sempre nuovi frammenti di realtà».

Il grande artista Bruno Ceccobelli, in una serie di annotazioni conseguenti la lettura del libro, sottolinea: «Mi è sembrato un testo di forte impatto concettuale e con una scrittura incisiva, strutturata su vari argomenti che indagano bene sia lo spessore che la durezza logica delle parole, soprattutto in ambito artistico». (rcs)

PAOLA (CS) – Commercialisti in bicicletta per esplorare l’Alto Tirreno cosentino

Un evento unico, che attrarrà sull’Alto tirreno cosentino, da ogni parte d’Italia, decine di commercialisti, per scoprire le bellezze del territorio pedalando: è la “Biciclettata dei Commercialisti”, iniziativa voluta e promossa dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Paola per l’inizio del mese di ottobre.

Suddivisa in più giornate, la Biciclettata ha l’obiettivo di spezzare la consueta routine di scadenze e adempimenti fiscali e mettere in primo piano l’aspetto umano e il networking. Si propone, infatti, di offrire ai partecipanti l’opportunità di conoscersi meglio, trascorrendo indimenticabili giornate all’insegna dell’amicizia e dei rapporti umani, e, per gli appassionati e i curiosi, anche scoprire ed esplorare affascinanti realtà, ancora poco note.

L’Ordine dei Commercialisti di Paola, già apprezzato per il riuscito Torneo di Padel, organizzato, ormai da tre anni, in memoria del suo primo presidente, ovvero il compianto Martello Carlo Panno, dimostra ancora una volta la sua attenzione per la promozione di eventi che valorizzano l’attrattiva e le bellezze della Regione e la sua capacità di coinvolgere ed entusiasmare associazioni sportive e i Comuni dell’Alto Tirreno.

Accanto all’Odcec, l’iniziativa vede partecipare anche il Comune di Paola, la Basilica di San Francesco, la Protezione Civile, numerose associazioni di volontariato locali e una serie di altri Comuni che aderiranno, ma, soprattutto, è resa possibile dal sostegno della Camera di Commercio di Cosenza, alla quale va il sentito ringraziamento del presidente, Fernando Caldiero, molto soddisfatto per la possibilità di organizzare un evento così straordinario: «Essere colleghi condividendo la stessa professione è un elemento che unisce i partecipanti, che trascorrono le loro giornate tra responsabilità e impegni lavorativi. Ritagliarsi e condividere momenti di svago e spensieratezza rappresenta un modo importante per rafforzare questi legami professionali. La “Biciclettata dei Commercialisti” offre l’opportunità di trascorrere due giorni all’aria aperta tra paesaggi mozzafiato e specialità culinarie locali. Un caloroso ringraziamento va soprattutto alla Camera di Commercio di Cosenza e al suo presidente, Klaus Algeri, nonché al Consigliere con delega allo sport dell’Odcec, Nazareno Di Renzo, per la cura dei dettagli del progetto e il fondamentale contributo fornito».

Lo stesso Di Renzo gli fa eco e aggiunge: «L’evento è ideato principalmente per far conoscere ai colleghi commercialisti appassionati il nostro territorio, le strutture e le delizie culinarie locali, al fine di promuovere una combinazione perfetta tra turismo e sport. Alcune strutture, peraltro, stanno già elaborando promozioni speciali per chi deciderà di ritornare in Calabria durante le vacanze in famiglia».

La macchina organizzativa, dunque, è già in moto e due conferenze stampa imminenti sveleranno ulteriori dettagli del programma.

La ‘Biciclettata dei Commercialisti’ promette di essere un’esperienza straordinaria che unisce lavoro, networking e divertimento, il tutto in un incantevole e sorprendente scenario, tutto da conoscere. (rcs)

A Paola “Madre Calabria – Percorsi identitari e tradizioni”

Fino a domani è in programma, a Paola, la seconda edizione di Madre Calabria – Percorsi identitari tra culture e tradizioni, promossa dall’Associazione culturale Tirrenide.

Con Madre Calabria Paola torna farsi piazza di popoli, punto di incontro, scambio e contaminazione tra e con le comunità che questa terra ha accolto nei secoli: quella arbëreshë, grecanica e occitana, dando loro voce, ne accoglie e racconta la cultura, le tradizioni, un patrimonio che diventa comune. E diventa occasione di confronto, arricchimento e crescita, tra memoria e costruzione del futuro di un’unica comunità.

«Il recupero della nostra storia, fatta di ricchezza e contaminazione fra culture, va praticato non solo in  un’ottica storico-culturale, ma anche sociale e politica che guardi a nuovi modelli di sviluppo, diversi da quelli che oggi provocano povertà, conflitto sociale e guerre. In un’epoca in cui si parla di difesa dei confini e protezione delle frontiere anche ad altissimo prezzo in termini di perdite umane, la storia della Calabria rappresenta un modello di ospitalità e integrazione da rileggere e rilanciare, ed è questa la missione di “Madre Calabria” e lo spirito che anima l’associazione Tirrenide. La Calabria ha una storia di accoglienza millenaria, ha dato asilo a comunità come quella occitana, arbëreshë che erano condannate alla diaspora e alla persecuzione. “Madre Calabria” offre spazi di narrazione, ma anche di riflessione sul presente. E riteniamo che i giovani debbano essere a conoscenza della storia del loro territorio perché da questa conoscenza nasce la consapevolezza e il senso di responsabilità anche politica», afferma Maria Cavallo, direttore artistico dell’evento e vicepresidente di Tirrenide.

«L’inaugurazione della seconda edizione di Madre Calabria è per noi anche l’occasione per fare un primo bilancio della nostra attività. Crediamo di aver raggiunto uno dei nostri scopi, che era quello di togliere un po’ di polvere dagli scaffali della cultura, portarla fuori dalle nicchie e renderla un po’ più di massa – dice il presidente di Tirrenide, Carmelo Olivella –. Crediamo di esserci riusciti come dimostrano le iniziative che si sono svolte in questi mesi con cui siamo riusciti a coinvolgere tanti giovani».

Tra queste il progetto “Comunità parlanti”, cui hanno preso parte gli studenti del liceo statale “Galileo Galilei” che hanno documentato il loro “cammino” alla scoperta delle comunità che  hanno trovato asilo sul territorio calabrese. Una cammino che, con il sostegno dell’amministrazione comunale di Paola, li ha portati alla scoperta delle “grecaniche” Condufuri e Bova, a Guardia Piemontese dove il museo valdese “racconta” storia, usi e costumi degli occitani in terra di Calabria.

«Le “Comunità parlanti” non sono solo un gruppo di persone che parlano la stessa lingua, ma uno “strumento” per arricchire le nostre conoscenze e scoprire nostre radici, perché un albero senza radici è destinato a morire – sostiene Anastasia Vommaro, una delle studentesse che ha preso parte al progetto –. Conoscere le proprie radici, il proprio territorio è il primo passo per amarlo. E la Calabria, terra troppo sottovalutata, ci chiede di darle una mano per recuperare il sorriso che, come direbbe Rino Gaetano, le è stato strappato dal vento crudele di chi l’abbandona e la disprezza».

La biblioteca del santuario – che, come dice padre Francesco, «è aperta alla comunità affinché tutti possano attingere al patrimonio di storia, arte, cultura, oltre che di fede, dei Minimi» – ha ospitato anche la premiazione delle opere che hanno raccontato con foto e poesie il “Mediterraneo”, il tema della seconda edizione del concorso letterario internazionale “4 Maggio” – la giornata clou dei festeggiamenti in onore di San Francesco – che quest’anno ha coinvolto anche gli studenti delle scuole del territorio.

Il primo premio per la sezione “Poesia”, categoria adulti, è andato a don Ennio Stamile, presidente dell’associazione di volontariato San Benedetto Abate e referente per la regione Calabria di Libera. Margherita Cascardo e Gianluigi Zicarelli, entrambi studenti del liceo di Paola, sono i vincitori rispettivamente della sezione “Foto” e “Poesia” per la categoria giovani.

“Terra mia. Di memorie e di sogni” è il tema della prossima edizione del concorso. «Terra mia non è solo la Calabria, ma una nostra terra inquadrata nell’immensità del mondo che non ha confini», spiega Loredana Grossi, presidente della giuria del concorso (il nuovo bando verrà pubblicato a breve).

Dibattiti e musica “tipica” animano le serate della tre giorni. Venerdì sono state protagoniste le lingue, perché tutelarle – ha evidenziato Cavallo – significa tutelare storia, tradizioni, usi e forme di pensiero che rischiano di essere dimenticati. Interessante, poi, la tavola rotonda Le comunità minoritarie calabresi tra normative e aspettative, coordinata da Carmelo Olivella, presidente dell’Associazione Tirrenide, con la partecipazione di Sabrina Mannarino, consigliere regionale della Calabria, Carlo Pisani, presidente del Consiglio comunale di Guardia Piemontese, Pippo Paino, sindaco di Condofuri, e Damiano Guagliardi, presidente Faa (Federazione Associazioni Arbëreshë). La giornata si conclude con l’esibizione live del Canto dell’Arberia di Marco Moccia.

La Comunione del Pane è il titolo della tavola rotonda di sabato coordinata da Simona Sganga, responsabile per Tirrenide dei rapporti con la Scuola e le Istituzioni: vi prendono parte il sacerdote Ennio Stamile, il predicatore valdese Attilio Scali, il teologo Simone Tropea e il diacono Mario Casile. Al termine, musica con “Zefiro danza sul mare”: sul palco Enzo Ruffolo, Federica Greco e Fioramante Ciambrone.

Letteratura e cultura popolare nelle lingue minoritarie calabresi è il tema di confronto della serata conclusiva. Con la vicepresidente di Tirrenide Maria Cavallo ne discutono Gabriella Sconosciuto, coordinatrice del circolo culturale Gian Luigi Pascale di Guardia, il filologo e storico Angelo Nunzio Azzinnari, Eligio Daniele Castrizio, professore ordinario dell’Università di Messina. Dalle 21.30 musica e spettacolo con “Grecantico” di Fulvio Cama e Storie di Chitarra con Iacopo Schiavo.
Se Paola accoglie le comunità nella sua piazza del Popolo, Tirrenide fa da “guida” alla scoperta delle piazze occitane, grecaniche e arbëreshë: già programmata per il 20 agosto la partenza alla scoperta di Civita e San Demetrio Corona; destinazione Condufuri e Pentedattilo per la visita guidata del 24 agosto. (rcs)

PAOLA (CS) – Dal 7 luglio apre il mercatino del venerdì

Venerdì 7 luglio sarà inaugurato il più grande mercatino della costa tirrenica, un’iniziativa promossa dal Comune di Paola (Cs) con la collaborazione dell’associazione Ana Ugl (la più grande associazione nazionale dei commercianti ambulanti).

Il mercatino vedrà la presenza di numerose bancarelle, dove sarà possibile acquistare diverse tipologie di prodotti: abbigliamento, calzature, costumi, corredo casa, intimo ,detersivi, articoli per la casa, profumi, bigiotteria, borse, alimentari e molto altro. Il mercatino sarà allestito ogni venerdì dei mesi di luglio e agosto dalle ore 17 alle ore 22, su Corso Roma, nella città di San Francesco. Un’idea che consentirà di animare il territorio, offrendo la possibilità di acquistare prodotti di qualità sia per i turisti, che per i residenti. I mercatini infatti sono un grande attrattore, rendono vivi gli spazi urbani, favoriscono la socialità e aiutano l’economia del territorio. (rcs)

PAOLA (CS) – Una speranza di lavoro per 25 giovani reclusi

Importante momento integrativo finalizzato alla formazione di giovani detenuti presso la Casa Circondariale di Paola, diretta da Emilia Boccagna, alla presenza del Direttore del Centro per l’Impiego di Paola, Domenico Abramo, del Funzionario del Centro per l’Impiego, Maria Martello Panno e del Consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Paola, Michela Rizzaro.

Per la partecipazione al programma Garanzia Giovani, i funzionari del Cpi di Paola e dell’Odcec Paola hanno affiancato e sostenuto 25 giovani reclusi per lo svolgimento di percorsi di apprendimento che consentiranno alla giovane popolazione carceraria di guardare con speranza al proprio futuro.

I giovani detenuti saranno presi in carico dal Centro per l’Impiego di Paola e inseriti nel Programma Garanzia Giovani con particolare riferimento all’Asse 2A, quello dedicato alla formazione.

L’attività propedeutica e fondamentale del Centro per l’Impiego di Paola consentirà alle agenzie per la formazione di condurre corsi di formazione che daranno la possibilità agli iscritti di conseguire una qualifica professionale spendibile nel mondo del lavoro, utile a un reinserimento attivo nella società a fine pena.

L’azione sinergica tra Cpi Paola e Ordine dei Dottori Commercialisti di Paola dà seguito al protocollo d’intesa siglato tra le due istituzioni qualche mese fa alla presenza dell’Assessore regionale al Lavoro, Giovanni Calabrese.

Il Direttore del CpI di Paola, Domenico Abramo, ha così commentato l’avvio dell’iniziativa: «Abbiamo accolto con grande entusiasmo l’invito di collaborazione richiesto dal Presidente dell’Odcec di Paola, Fernando Caldiero, e dalla Direttrice della Casa Circondariale di Paola, Emilia Boccagna. La speranza è che l’azione formativa che verrà fornita ai detenuti possa essere per gli stessi un momento di crescita. Un’azione che darà loro la possibilità di acquisire competenze e capacità certificate spendibili nel loro reinserimento nella società». (rcs)

PAOLA (CS) – Associazione Colpo in presidio davanti all’ospedale

L’associazione Colpo, preso atto della volontà politica regionale di ridimensionare il presidio ospedaliero San Francesco di Paola, dichiara l’entrata in stato di agitazione permanente, per tutto il tempo necessario, volta alla difesa del diritto alla Salute dell’intero territorio.

La riorganizzazione della sanità in Calabria, voluta dal Presidente Occhiuto, sta portando all’ennesimo depotenziamento che il presidio ospedaliero subisce negli anni, il quale ad oggi risulta carente nel personale, nelle strutture e nella strumentazione.

Nello spoke Paola-Cetraro non è presente a oggi un punto nascita, gli strumenti di diagnostica e prevenzione sono insufficienti e i pazienti sono costretti a lunghissime liste d’attesa.

A trarre vantaggio dalla riorganizzazione voluta dalla Regione saranno soltanto le strutture private presenti sul nostro territorio: 171 sono le strutture socio sanitarie accreditate in provincia di Cosenza.

Con il seguente comunicato intendiamo portare all’attenzione dell’opinione pubblica il sopruso dettato dall’arroganza del potere regionale che, noncurante delle condizioni dei presidii territoriali, continua a condurre una campagna di dislocazione dei reparti basata su criteri prettamente soggettivi e non validati da nessun vero piano di riorganizzazione della rete ospedaliera.

Il San Francesco di Paola è il presidio ospedaliero più vicino per 52 mila persone che vivono tra Amantea e Fuscaldo; basterebbe solo questo dato a smontare la retorica campanilistica sull’ospedale fatta dall’amministrazione comunale di Paola, essendo un punto di riferimento non solo per Paola ma per un intero territorio.

Pretendiamo che gli standard rispettino quelli nazionali e che il Diritto alla Salute di cittadine e cittadini calabresi venga rispettato.

Al presidio permanente di lunedì 26 giugno porteremo le nostre proposte, chiedendo l’immediata convocazione di una tavola rotonda tra i presidi territoriali e il commissario della Sanità Calabrese. (rcs)

PAOLA (CS) – Plastic free Calabria, sabato 24 giugno la giornata di clean up sulla spiaggia

Informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica. È lo scopo di Plastic free odv onlus, associazione di volontariato nata nel 2019 che ha organizzato per domani sabato 24 giugno uno dei tanti appuntamenti di pulizia, tra città, spiagge, parchi e fiumi.

La raccolta dei rifiuti, organizzata in collaborazione con l’associazione Nasi Rossi “Gianfranco Condino”, farà tappa questa volta a Paola, con partenza alle 9:30 dal lungomare San Francesco, di fronte al bar Il castello, dove vari volontari Plastic Free Calabria, coordinati dai referenti di zona, si ritroveranno per l’evento di clean up della spiaggia, che terminerà per le 11:00.

Un’operazione necessaria quella della raccolta, considerando che ogni anno sono diversi i milioni di tonnellate di plastica che finiscono nei mari e negli oceani, i quali arrivano irrimediabilmente anche sulle nostre spiagge.
L’associazione, nata inizialmente nel mondo digitale, è poi diventata una realtà concreta che organizza oltre che eventi di clean up, anche progetti volti a sensibilizzare studenti e studentesse, a partire dalle scuole primarie, e salvataggi di tartarughe marine. A nome di Plastic Free è anche la presentazione di una proposta di legge in Parlamento per ridurre l’uso della plastica.

Tutti i volontari che prenderanno parte all’appuntamento di domani riceveranno le magliette targate Plastic Free, realizzate grazie al supporto di Fincons Group e Pixeltek.

Per partecipare è necessario registrarsi sul sito dell’associazione e cliccare su “Partecipa” all’evento (https://www.plasticfreeonlus.it/eventi/4674/24-giu-paola).
Consigliate scarpe comode, dei guanti da lavoro, un cappello e una borraccia con l’acqua. Tutto il resto dell’occorrente verrà fornito da parte dell’associazione.

Dopo quello di domani, il prossimo evento Plastic Free Calabria si svolgerà giovedì 29 giugno a Spezzano della Sila a partire dalle ore 18:00.

Bevacqua e Tavernise: Incomprensibile scelta Rfi su soppressione treni da Cs a Sibari e Paola

I consiglieri regionali Mimmo BevacquaDavide Tavernise hanno definito «incomprensibili le scelte di Rfi sulla soppressione dei treni da Cosenza per Sibari e Paola».

«In pratica – hanno spiegato – sono state soppresse due coppie di treni sulla Cosenza Sibari e sulla Cosenza Paola, senza tenere in alcun conto le esigenze dei pendolari e ignorando che la prima tratta è, già oggi, quella con il peggior servizio ferroviario a livello regionale. In questo modo una città capoluogo, Cosenza,  dopo le 18.00 viene privata di qualsiasi collegamento con la fascia ionica, con tutto ciò che ne deriva anche per i flussi turistici. Davvero non si comprendono le ragioni di tanta irragionevolezza».

«E il governo regionale non può e non deve accettare supino e in silenzio scelte che ricadono sulla collettività, sul diritto alla mobilità e rischiano di compromettere la stagione turisitica».

«Già da due anni – hanno ricordato – chiediamo al Presidente della Regione di intervenire in maniera dura e diretta con RFI. La Sibaritide ha diritto alla mobilità e non può rimanere isolata». (rcs)

PAOLA (CS) – II Comitato Colpo chiede un consiglio comunale aperto

Il Comitato Liberazione Popolare di Paola ha chiesto al sindaco di Paola, Giovanni Politano, la convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza «per chiarire in che modo affrontare i problemi e ricucire collettivamente lo strappo che la nostra comunità sta da tempo subendo».

«Abbiamo bisogno – si legge in una nota – di praticare una democrazia che sia davvero diretta e inclusiva, che sappia raggiungere e dare voce a chi non ha una voce. Abbiamo bisogno di consigli comunali nei quartieri e assemblee cittadine, per superare l’isolamento e il silenzio e per affrontare la paura che oggi colpisce la nostra comunità. Negli ultimi mesi si sono succeduti eventi gravissimi: abbiamo assistito a un’operazione della procura che ha condotto a numerosi arresti e ha svelato gli inquietanti retroscena di una fitta rete mafiosa all’interno del paese».

«È di pochi giorni la notizia di minacce e atti intimidatori ai danni del primo cittadino, così come l’effrazione nell’asilo comunale – si legge – una violazione allarmante, perpetrata ai danni di un luogo fondamentale per il futuro della nostra città. Uno spazio da preservare e potenziare per garantire a tutti e tutte l’accesso a un servizio che è, purtroppo, ancora per pochi. Ultima cronologicamente, la notizia dell’ennesimo pestaggio in pieno centro, stavolta una vera e propria spedizione punitiva nella piazza principale del paese, quella che dovrebbe essere cuore pulsante dell’incontro e confronto e che rischia di trasformarsi, invece, in un luogo di violenti regolamenti di conti».

«La paura isola, ci trasforma in schiavi del ricatto e in complici. Questa, però, è una storia già nota – continua la nota –. È la storia di quel silenzio che per troppi anni ha tenuto la comunità tutta ostaggio in una morsa invisibile, quando le sparatorie e i sequestri erano tristemente prassi, e vi era il perenne timore di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Le dinamiche di criminalità organizzata trovano terreno fertile nel silenzio e nella precarietà economica del paese, si propagano alimentate dal veleno dell’indifferenza nei confronti del vicino, della volontà di sopraffazione di chi si appropria degli spazi e beni comuni, di chi ruba o distrugge ciò che è di tutti per trarne un mero profitto».

«Il deterioramento che consegue all’abbandono va ben oltre l’aspetto estetico. È nostro compito tentare di ricostruire una coscienza sociale attiva attraverso la partecipazione. Soltanto da ciò può nascere una consapevolezza nuova, la sicurezza di cui oggi tutte e tutti abbiamo urgente bisogno, non dal giustizialismo, dal controllo e dalla repressione, ma dagli spazi comuni di confronto, tolleranza e accoglienza».

«La sicurezza del luogo la fanno le persone che lo abitano – si legge ancora nella nota di Colpo –. Se i luoghi non si abitano essi diventano territorio di nessuno. È necessario adottare una visione il più ampia possibile, non riducendo le dinamiche criminali alla sola violenza di strada. In virtù di ciò crediamo nella visione che coniughi l’agire criminale ed i suoi violenti processi di accumulo del capitale, di estorsioni e di creazione di mercati neri con una “signoria territoriale” in grado di esercitare il controllo delle attività economiche e di tessere relazioni con professionisti, imprenditori, amministratori pubblici e finanche apparati di sicurezza».

«È necessario porre i riflettori sugli “agenti mafiogeni” – conclude la nota – di una società che accetta la violenza sia come mezzo di sopravvivenza, sia come metodo utile a conquistare un ruolo sociale». (rcs)