A Sibari riflessioni su cultura, innovazioni e valorizzazione del territorio con la Fondazione Magna Grecia

Sono emersi importanti spunti di riflessioni su cultura, innovazione e valorizzazione del territorio, nel corso del convegno “Percorsi di Sviluppo del Territorio tra Cultura E Innovazione”, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia in collaborazione con Enea – Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e Parchi Archeologici di Crotone e Sibari” e svoltosi al Museo Archeologico di Sibari.

L’evento è stato aperto dai saluti dell’Assessore Annamaria Bianchi e ha visto la partecipazione di autorevoli relatori che si sono soffermati e hanno analizzato nei vari aspetti come l’innovazione tecnologica possa essere determinante per la valorizzazione dei beni culturali e lo sviluppo del territorio.

Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, ha aperto il convegno citando l’intervento di Giovanni Pugliese Caratelli, tra i maggiori esperti di storia antica, durante il primo Simposio internazionale sulla Magna Grecia nel 1987, in cui lo studioso ricordava l’importanza di tener vivo nel nostro Paese il ricordo della tradizione civile italiota.

«La nostra presenza a Sibari è significativa – ha spiegato – perché qui la Magna Grecia, culla della civiltà occidentale, affonda le sue radici. Questo territorio era particolarmente fertile con una produzione agricola, e soprattutto vinicola, importante, che ha alimentato il mito della “dolce vita” della città di Sibari, caratterizzato dalla sfarzosità dei banchetti, dal consumo smisurato di vino e da abitudini esageratamente lussuose. Per la nostra Fondazione essere qui non è solo un ritorno alle sue origini, ma è anche un grande orgoglio, dal momento che uno dei membri del Comitato scientifico della Fondazione, Pier Giovanni Guzzo, condusse una campagna di scavi archeologici tra il 1969 e il 1975 a Sibari rinvenendo non una, ma ben tre città».

«La parabola storica di Sibari che, distrutta da Crotone, venne rifondata dagli Ateniesi con il nome di Turi – ha concluso – per poi passare sotto il controllo dei Romani che la ribattezzarono Copia, è del tutto eccezionale. Oggi, da ospiti visitatori ne ammiriamo le antiche rovine e una bellezza che, riconosciuta in antico, non è mai tramontata».

Fabrizio Frullani, vice direttore del Tg2, ha moderato i due panel del convegno. Il primo è stato dedicato a “Territorio e cultura” e ha visto la partecipazione in collegamento del direttore Generale Musei Ministero della Cultura, Massimo Osanna. Successivamente sono intervenuti Antonio Baldassarre, Presidente emerito della Corte Costituzionale, Filippo Demma direttore Parchi Archeologici di Crotone e Sibari, Ugo Picarelli, Fondatore e Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e Florindo Rubbettino, Ceo di Rubbettino Editore.

In questa tavola rotonda si è evidenziata la straordinaria rinascita del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide che, sotto la guida di Demma, è diventato un vero e proprio punto di incontro per la comunità, portando a esempio il recente successo ottenuto dal Vinitaly, svoltosi recentemente al Parco archeologico di Sibari e che ha visto la partecipazione di circa 20 mila persone. In questo senso si è rivelata fondamentale l’autonomia gestionale dei musei attuata in questi anni nel nostro Paese e, in questo nuovo contesto, l’aiuto delle nuove tecnologie possono rendere i musei accessibili a 360°.

La seconda parte del convegno è stata dedicata al tema “Territorio e innovazione”. Hanno preso la parola Giovanni Papasso, sindaco di Cassano all’Ionio, Donatella Armentano, Ordinario di Chimica Generale ed Ingegneria Università della Calabria, delegata del Rettore per i Laboratori e le Infrastrutture di Ricerca, Paolo Praticò, Dirigente Generale Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali Regione Calabria, da remoto Giovanni Portaluri, Responsabile Investimenti Pubblici Invitalia, Francesco Cicione, Presidente Entopan, Giorgio Graditi, Direttore Generale Enea e Paolo Mauriello, Ordinario di Geofisica applicata Università degli Studi del Molise, già Direttore Itabc Cnr.

In questo panel si è parlato degli investimenti che la Regione Calabria sta effettuando per avviare la digitalizzazione dei beni culturali e di tutti quei progetti che potranno coinvolgere i giovani, con l’obiettivo di farli rimanere nella propria terra. Si è anche parlato delle fasi fondamentali per realizzare al meglio questi investimenti, che sono la programmazione e la condivisione. Inoltre, è stato ribadito come Magna Grecia debba diventare un punto di incontro fra sapere umanistico e sapere tecnologico.

Le conclusioni dell’evento sono state affidate ad Antonello Colosimo, presidente Odv Fondazione Magna Grecia, che ha passato in rassegna i tratti salienti degli interventi dei relatori che si sono alternati nel corso dell’evento.

A proposito del Museo, Antonello Colosimo ha elogiato il lavoro di Demma che ha coniugato l’innovazione nella tradizione e ha annunciato la volontà di realizzare una convenzione con il Parco Archeologico di Sibari, dichiarando: «Sono venuto a visitare questo Museo quattro anni fa e lo spettacolo che si presentava davanti ai miei occhi era di una tristezza mortificante. Una ricchezza non valorizzata. Il direttore Demma ha dimostrato cosa vuole dire fare un percorso di innovazione nella tradizione».

«Questo rappresenta – ha concluso – il valore di un uomo che sa dare concretezza alla storia. L’autonomia gestionale ha trasformato i musei da luoghi polverosi in cui rifugiarsi se pioveva, in luoghi che raccontano la storia della cultura della nostra civiltà. Siamo la prima potenza mondiale culturale e dobbiamo puntare a essere un punto di riferimento in Europa e nel mondo». (rcs)

LETTERA APERTA / Giovanni Papasso: Riconfermare il Vinitaly al Parco di Sibari

di GIOVANNI PAPASSO – A conclusione della straordinaria edizione Vinitaly and the City, sento di voler rivolgervi un sentito ringraziamento: per la prima volta ha fatto tappa in Calabria, a Sibari, nella culla della Magna Grecia, una speciale edizione fuorisalone della Fiera Internazionale del Vino e dei distillati di Verona.

Il grande successo di questa prima edizione è sicuramente il frutto di un’ottima sinergia interistituzionale tra i vari soggetti coinvolti dove, per suo tramite, il Comune di Cassano All’Ionio ha fatto la sua parte, con grande entusiasmo e abnegazione al fine di contribuire in maniera sostanziale alla buona riuscita dell’evento. Difatti è stato definito eccellente il lavoro svolto dagli uffici, dalla squadra manutenzione e dalla Polizia Locale, in prima linea, per fornire servizi e supporto. Il Comune di Cassano All’Ionio, infatti, è amministrato con cura, attenzione e grande passione. L’arrivo del Vinitaly ha rappresentato un chiaro esempio di come la collaborazione sia fondamentale per arrivare ad organizzare eventi del genere e con una tale complessità logistica.

A fare da cornice a questa importantissima manifestazione, l’inenarrabile bellezza del Parco Archeologico di Sibari, ricco di storia, cultura, magia e fascino, luogo, come ci raccontano le cronache storiche, dove tutto è cominciato, soprattutto per quel che riguarda la diffusione, il riconoscimento e il ruolo che ha oggi il vino nella contemporaneità. Ma anche il mare brillante e le dorate spiagge di Sibari, pulite e ordinate, tanto apprezzate dalle migliaia di turisti che hanno scelto la nostra costa per soggiornare e trascorrere le loro vacanze.

È innegabile che l’evento Vinitaly and the City abbia dato ulteriore slancio alla valorizzazione di questa parte di Calabria, terra molto spesso dimenticata e poco attenzionata, ed è per questo che rispetto all’ipotesi di rendere l’evento itinerante, mi auguro, al contrario, che si possa discutere della sua istituzionalizzazione e del suo ripetersi all’interno di una cornice suggestiva, unica e meravigliosa come quella del Parco Archeologico. Non si tratta di mero campanilismo, ma di riconoscere, finalmente, a Sibari la sua grandezza e il ruolo da protagonista che merita, per la sua prestigiosa storia millenaria.

Come spesso dico, Sibari non appartiene a Cassano All’Ionio, ma al mondo. È patrimonio di tutti e come tale, deve essere sempre più tutelata e valorizzata. (gp)

[Giovanni Papasso è sindaco di Cassano allo Ionio]

Grande successo per Vinitaly and The City – Calabria in wine

Circa 20mila presenze. È con questi numeri che si è chiuso, al Parco Archeologico di Sibari, il Vinitaly and the City – Calabria in Wine, la prima trasferta del prestigioso fuori salone del Vinitaly di Verona.

La Calabria, infatti, era una scommessa ed è stata vinta. Per tre intense giornate, lo Ionio cosentino è stato illuminato da un appuntamento attrattivo con un notevole indotto sul territorio; il tutto senza dimenticare lo straordinario ritorno di immagine, che inorgoglisce l’intera Calabria.

Tutte le aree allestite che solitamente accompagnano i visitatori agli antichi scavi, sono state letteralmente prese d’assalto. Non solo wine lovers ed appassionati dei calici, ma anche curiosi, turisti, famiglie alla scoperta della bellezza attraverso la produzione vitivinicola. Molto apprezzate anche l’area food, le Masterclass, i Wine Talk ed i numerosi appuntamenti organizzati fra Social Garden e l’Isola della Biodiversità.

Nei circa 15000 metri quadrati dell’area dedicata alla manifestazione sono state ottanta le aziende vitivinicole, otto le collettive italiane e straniere, 15 i produttori di liquori e spirits, insieme ad altre settore olivicolo. Circa 20000 le presenze. Impeccabile il servizio navetta da e per i parcheggi predisposti, nel contesto di un’organizzazione pensata in ogni singolo dettaglio.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, nel tracciare il bilancio finale non può nascondere la propria soddisfazione: «Un bilancio per noi positivo perché abbiamo lavorato tanto ed abbiamo lavorato in tanti, con grande impegno, grande passione e spirito di abnegazione in piena estate. Credo che il risultato sia andato al di là di ogni più rosea aspettativa: tantissimi visitatori, tantissime presenze, tanto entusiasmo».

«E, soprattutto – ha sottolineato – tanta calabresità e tanto orgoglio da parte dei calabresi. Ed era questo uno dei nostri obiettivi. Adesso abbiamo tanta consapevolezza in più. Abbiamo dimostrato che possiamo realizzare in maniera impeccabile manifestazioni di questo tipo. Sono arrivati anche i complimenti di Veronafiere, che ha già manifestato la disponibilità per altre edizioni; speriamo di poter lavorare nuovamente con loro migliorando, eventualmente, qualche aspetto. I produttori sono entusiasti e siamo felici che anche loro ci abbiano chiesto di ripetere l’iniziativa. Ringrazio il Presidente Roberto Occhiuto per il sostegno nei confronti di questa iniziativa e, in generale, per l’attenzione che mostra costantemente per il settore agricolo ed agroalimentare calabrese».

«I numeri sono positivi e, in virtù di questo, guardiamo avanti», ha detto la commissaria Arsac, Fulvia Caligiuri, sottolineando come «qualora dovesse presentarsi un’altra opportunità, saremo ancora più pronti, forti di questa esperienza, che ha suggerito anche nuove idee. Per il mondo vitivinicolo, per il mondo dell’agroalimentare, per la nostra storia, per la nostra cultura».

«Abbiamo dimostrato che la Calabria, quando vuole – ha evidenziato – riesce a mostrare le proprie qualità sotto ogni punto di vista, anche nell’organizzazione di eventi di carattere internazionale come questo.   Da altre regioni stiamo ricevendo attestati di stima e ammirazione per quanto realizzato».

Lo stesso commissario Caligiuri ha raccontato un dietro le quinte che dà l’idea dei riscontri ricevuti: «I buyers stranieri si sono innamorati dei prodotti calabresi e del territorio. Un buyer tedesco, nello specifico, ha espressamente detto che alcuni vini calabresi saranno capaci, nel mercato tedesco, di scalzare tutti gli altri vini».

Anche il padrone di casa Filippo Demma, direttore del Parco Archeologico di Sibari, ha delineato il successo della kermesse: «Si conclude una tre giorni intensa, ricca e feconda, che ci ha insegnato molte cose sul vino, sulla sua storia, ma soprattutto ci ha mostrato praticamente il grande potere della collaborazione istituzionale per sviluppare le enormi potenzialità del nostro territorio».

«Il ringraziamento – ha aggiunto – va ancora una volta alla Regione per aver scelto il Parco di Sibari, all’ARSAC ed a Verona Fiere per l’organizzazione assolutamente perfetta, allo staff del Parco che si è fatto trovare pronto, ma soprattutto al nostro pubblico che ha risposto in maniera strepitosa. Siamo sicuri che Vinitaly and the city a Sibari inauguri un ciclo di stretta sinergia tra la Regione ed il Ministero della Cultura, per promuovere lo sviluppo locale su base culturale della Calabria».

«Il successo di questa prima edizione di Vinitaly and the City fuori dai confini di Verona – ha commentato Gianni Bruno, Exhibition manager di Vinitaly – dimostra la validità del fuori-salone dedicato ai wine lover che Veronafiere ha lanciato nel 2013. Si tratta, infatti, di un format in grado di promuovere il vino agli appassionati e raccontarlo attraverso la cultura, i paesaggi e le bellezze storico-artistiche uniche dei territori di origine».

«Questa prima tappa in Calabria, a Sibari – ha concluso – è frutto dell’importante lavoro di squadra che ha visto impegnati il team di Vinitaly and The City, Regione Calabria con il suo assessorato all’Agricoltura, Arsac e Parco Archeologico di Sibari. L’auspicio, ora, è di continuare a collaborare per confermare questo evento in Calabria un appuntamento fisso per le realtà produttrici d’eccellenza del Sud Italia e al contempo renderlo sempre più un asset replicabile a disposizione delle altre regioni italiane a vocazione vitivinicola». (rcs)

In seimila per la prima giornata del Vinitaly and the city- Calabria in Wine

È con un boom di presenze che si è aperto, al Parco Archeologico di Sibari, la prima giornata del Vinitalu and the city – Calabria in wine. Sono state 6mila, infatti, le persone che hanno deciso di partecipare al prestigioso Salone che, per la prima volta, è uscito dalle mura di Verona per sbarcare in Calabria.

La Regione, infatti, è riuscita ad unire un prodotto come il vino e un bene culturale come il Parco Archeologico. Le centinaia di cantine presenti, calabresi, italiane e straniere, le masterclass, i wine talk sono stati il filo conduttore di una serata che ha richiamato migliaia di persone, che hanno potuto anche visitare il Parco archeologico in versione notturna.

La kermesse ha preso il via con la cerimonia di inaugurazione e il taglio del nastro alla presenza del Sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e forestale Patrizio La Pietra, del Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, di Gianni Bruno, Exhibition Manager di Vinitaly, del Prefetto della provincia di Cosenza, Rosa Maria Padovano, di Monsignor Francesco Savino, Vescovo di Cassano allo Jonio e vicepresidente Cei, del Presidente della Provincia, Rosaria Succurro, del Commissario Arsac, Fulvia Caligiuri, di Filippo Demma, direttore del Parco Archeologico di Sibari e del sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso.

1Credo che sia importante – ha dichiarato il sottosegretario all’Agricoltura, Sovranità Alimentare e forestale, Patrizio La Pietra – essere riusciti a partire dalla la Calabria che rappresenta un’eccellenza nel settore del vino grazie allo sforzo fatto negli ultimi anni, in cui il prodotto è aumentato. Dobbiamo fare un grande lavoro di promozione ma siamo sulla strada giusta. Una narrazione diversa che passa attraverso il racconto delle eccellenze, delle cose che funzionano, delle bellezze che i nostri territori ci possono dare, insieme ai prodotti agroalimentari come il vino, che è un nostro ambasciatore della qualità nel mondo».

Concetto ribadito dal Presidente della Regione, Roberto Occhiuto: «Vino e cultura sono due veicoli straordinari di promozione territoriale, qui stiamo presentando le eccellenze del settore vitivinicolo calabrese e nazionale, in un luogo come il Parco Archeologico di Sibari. Sono molto orgoglioso che la Calabria sia riuscita ad organizzate questa prima edizione del Vinitaly and The City qui a Sibari e sono anche orgoglioso di questa immagine della Calabria che è stata raccontata per troppo tempo come una terra di problemi. La Calabria è una terra di grandissime risorse ed eccellenze e chi la governa deve avere la capacità di farla senza vittimismo. È una bella iniziativa questa che mostra una Calabria che l’Italia non conosce».

«Era inimmaginabile che ci potesse essere in Calabria questo momento – ha dichiarato Gianluca Gallo – per la prima volta Vinitaly and The Cityt esce da Verona e viene in Calabria, noi che non siamo terra di primati, questa volta lo siamo diventati e abbiamo cercato di prepararci al meglio anche nelle attività di promozione. Il vino calabrese è cresciuto molto negli ultimi anni sotto ogni punti di vista. Noi chiediamo ai produttori di avere l’ambizione della qualità».

«Questo sarà un evento moltiplicatore di redditi – ha affermato Gianni Bruno, Exhibition Manager di Vinitaly –. Il fatto di unire territori, vino, bellezze è uno storytelling eccezionale, non solo per i calabresi ma per chi verrà qui a visitare questo salone. L’unione fa la forza, tutti i produttori calabresi insieme possono avere più successo».

«La forza del Vinitaly è stata senza dubbio il lavoro sinergico tra istituzioni – ha sottolineato Fulvia Caligiuri – ma le vere protagoniste sono le 100 presenze, tra aziende vitivinicole, distillati e rappresentanti dell’olio, oltre le otto collettive italiane ed estere che hanno permesso tutto questo. L’evento è stato pensato per tutti, non solo per i wine lovers ma anche per chi vuole degustare un piatto della tradizione calabrese abbinato ad un buon vino. Una vera e propria esperienza che parla di Calabria». (rcs)

 

In Cittadella si presenta il Vinitaly and the city – Calabria in Wine

Domani mattina, alle 10.30, in Cittadella regionale, sarà presentato il Vinitaly and the city – Calabria in wine, che si svolgerà da venerdì 30 agosto a domenica 1° settembre, nel Parco Archeologico di Sibari.

Modera l’incontro il giornalista Paolo Massobrio. Introdurrà i lavori l’assessore alle politiche agricole della Regione Calabria, Gianluca Gallo. Interverranno Fulvia Caligiuri, Commissario Arsac; Filippo Demma, direttore del Parco Archeologico di Sibari e Gianni Bruno, Exhibition Manager di Vinitaly. La conferenza stampa sarà conclusa dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

Saranno presenti, il Presidente di Ferrovie della Calabria, Ernesto Ferraro, il direttore generale di Calabria Verde, Giuseppe Oliva, il commissario del Consorzio di Bonifica della Calabria, Giacomo Giovinazzo, ed il sindaco di Cassano allo Jonio, Gianni Papasso.

Soddisfazione, per l’evento, è stata espressa dal presidente di Agrocepi Calabria e Vicepresidente Nazionale della federazione dell’agroalimentare Agrocepi, Cristian Raoul Vocaturi: «Grazie a questo evento si riesce a collegare i tre settori principali per il villaggio dell’economia calabrese, certi del valore e della qualità della kermesse dedicata al vino che si terrà, tra le altre cose, in un luogo simbolo di cultura e bellezza della nostra terra».

Il Parco Archeologico di Sibari, infatti, ospiterà otto  “collettive” con leader nella comunicazione del vino: Gambero Rosso, Le Donne del Vino, Radici del sud, Merano Wine Festival e, tra “le collettive territoriali”, ci sarà Pescara Abruzzo Wine e aziende importanti per la produzione del prosecco. Parteciperanno, inoltre, anche due stand internazionali: Wine Vision by Open Balkan con vini provenienti da Macedonia, Albania e Serbia e il Concours Mondial de Bruxelles.

All’interno del Parco archeologico di Sibari, inoltre, è prevista anche una area denominata Isola della Biodiversità, dove, in contemporanea con gli altri incontri, si terranno dei laboratori, organizzati dall’Arsac, e presentazione di libri.

«Dobbiamo investire sempre di più in turismo, cultura ed agroalimentare. La Biodiversità della nostra Regione – ha concluso Vocaturi – va tutelata in maniera incisiva ed efficace, la Calabria è ricca di potenziali, ed anche in questo caso l’assessore Gallo si sta spendendo con continuità per promuovere in tutto il mondo in nostri prodotti bio».

SIBARI – Al Parco Archeologico il concerto di Neri per Caso

Lunedì 19 agosto, al Parco Archeologico di Sibari, alle 22, si terrà il concerto dei Neri per Caso, in sostituzione del concerto di Noa. L’artista israeliana, infatti, è rimasta bloccata in patria a causa di difficoltà nel trasporto aereo dovute alla crisi politica in Medioriente.

Una vera e propria sorpresa, dunque, per il pubblico di #sibarinprogress2024 (e della rassegna SybarisArte del direttore artistico Chiara Giordano) che potrà vivere dal vivere la performance di un gruppo musicale che ha attraversato (e attraversa ancora oggi) con successo almeno tre generazioni.

Era proprio il febbraio del 1995 quando il brano “Le ragazze” fece scalare ai ragazzi di Salerno le vette delle classifiche, traghettando l’omonimo album alla conquista di ben 6 dischi di platino con quasi 700.000 copie vendute.

L’ensemble vocale, fondato nel 1991, deve il suo nome al produttore Claudio Mattone, che notò i membri del gruppo esibirsi tutti vestiti di nero. Nel corso della loro carriera i Neri Per Caso hanno collaborato con alcuni tra i più importanti artisti italiani (Lucio Dalla, Gino Paoli, Claudio Baglioni, Renato Zero, Mario Biondi) e stranieri (Bobby McFerrin, solo per citarne uno) e ora approderanno tra le mura dell’antica Sybaris.

Lo spettacolo, coinvolgente ed emozionante, comprende nel suo repertorio, oltre ai pezzi che hanno portato il gruppo al successo, anche importanti brani della musica nazionale ed internazionale senza tralasciare i pezzi dei Beatles ai quali hanno reso omaggio nel loro ultimo disco “We love the Beatles”. I momenti di interazione con il pubblico fanno da cornice alle esecuzioni delle canzoni: un viaggio che, partendo dall’Inghilterra, fa tappa in tutto il mondo, riproponendo i successi di alcuni dei più grandi esponenti della musica internazionale come Sting, Michael Jackson, George Gershwin per ritornare in Italia e poi a Napoli con il sound dal sapore blues di Pino Daniele e agli inediti che hanno reso celebre il gruppo. (rcs)

Giovedì al Parco Archeologico di Sibari al via #Sibarinprogress

Prende il via giovedì, al Parco Archeologico di Sibari, la rassegna #Sibarinprogress, lo spettacolo della cultura, organizzata dal Parco Archeologico di Sibari, istituto autonomo del Ministero della Cultura, con il patrocinio del Comune di Cassano All’Ionio, in collaborazione con il Peperoncino Jazz Festival, Armonie d’arte Festival e Catasta Pollino.

Il cartellone degli eventi – che si articolerà nelle tre sezioni Sybaris FolkSybaris Arte e Magna Graecia JazzFest – prenderà il via ufficialmente giovedì con la rassegna Sybaris Folk – Land’s sounds. I primi tre appuntamenti saranno altrettante visite guidate musicali al Parco del Cavallo curate da Sasà Calabrese previste per giovedì 11, domenica 14 e mercoledì 17 luglio (con inizio alle ore 19). I focus musicali saranno dedicati, rispettivamente, a Pino Daniele, Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè. Il festival entrerà nel vivo venerdì 26 (ore 22), con Peppa Marriti Band, sabato 27 (ore 22), a seguire Scarlett Rivera Folk Band, e domenica 28 luglio (ore 21:30) Carmine Abate & Cataldo Perri (Calabresh) a chiudere.

Giovedì 18 luglio (ore 19) con “Sax solo al Museo” di Danilo Guido inaugurerà, invece, la seconda edizione del Magna Graecia JazzFest – del circuito Peperoncino Jazz Festival – giunto alla seconda edizione. Due giorni dopo, sabato 20 luglio (ore 22), grandissimo concerto di Danilo Rea con Danilo Rea Piano solo – I Piani di Sibari. Domenica 21 (ore 22), poi, sarà la volta di con Egberto Gismonti con un altro piano solo dal titolo I Piani di Sibari. Mercoledì 24 (ore 19) “Accordion solo al Museo” con Salvatore Cauteruccio, martedì 30 (ore 19) “Sax solo al Museo” con Sebastiano Ragusa, mercoledì 31 luglio (ore 19) “Accordion solo al Museo” con Paolo Presta.

Martedì 6 agosto (ore 22) altro grande appuntamento con Kind of Bill “Tributo a Bill Evans”, di Eddier Gomez, Joe La Barbera e Dado Moroni, sabato 10 (ore 19) “Impronta Latina” con Mafalda Minnozzi & Paul Ricci e grande chiusura prevista per mercoledì 14 agosto (ore 22) con Fabrizio Bosso meets Elio Coppola Trio Special Guest Gerald Cannon. Sybaris Arte – dance, play, act, giunta anch’essa alla sua seconda edizione, accompagnerà il suo pubblico per tutto il mese di agosto. Sabato 3 (ore 22) si comincerà con “Suoni di Sybaris”, spettacolo di musica sperimentale di Remi Picò e Chiara Giordano, domenica 11 (ore 22) sarà la volta del “Marina Acoustic Concert”, con Marina Rei in versione unplugged. Venerdì 16 (ore 22), subito dopo Ferragosto, andranno in scena le “Donne pucciniane” con un concerto lirico sinfonico dell’Orchestra internazionale della Campania e la voce recitante di Sebastiano Somma. Lunedì 19 (ore 22), invece, altro grande concerto “per il Mediterraneo di pace” con la splendida voce di Noa. #sibarinprogress2024 chiuderà con due performance di grande livello: sabato 24 (ore 22) si tornerà in scena con “Da Cassandra a Medea a Tosca e Turandot” di Create Danza e domenica 25 agosto (ore 22) col “Canto alla durata”, un pellegrinaggio nella poesia Happening con Franco Brambilla.

A luglio al Parco Archeologico di Sibari torna la rassegna “Sibarinprogress”

Anche quest’anno nel mese di luglio al Parco Archeologico di Sibari torna la rassegna Sibarinprogress – Lo spettacolo della cultura, organizzata dal Parco Archeologico di Sibari, istituto autonomo del Ministero della Cultura, con il patrocinio del Comune di Cassano All’Ionio, in collaborazione con il Peperoncino Jazz Festival, Armonie d’arte Festival e Catasta Pollino.

Il programma di quest’anno, rispetto alla scorsa edizione, sarà più ricco e si articolerà in tre sezioni: Sybaris Folk – vera novità rispetto al 2023 –, Sybaris Arte e Magna Graecia JazzFest.

«Abbiamo messo in piedi – ha dichiarato il direttore del Parco Archeologico di Sibari, Filippo Demma – un programma da veri Sibariti. Quest’anno, poi, con Sybaris Folk, parleremo con profondità ancora maggiore alle radici del nostro territorio: sarà una rassegna di suoni e voci dell’Arbëria di Calabria per recuperare un altro pezzo di storia della Sibaritide e valorizzare la lingua arbëreshë».

«Il Magna Graecia Jazz Fest – ha aggiunto – avrà un focus speciale sui pianisti, con artisti di livello internazionale, e Sybaris Arte ospiterà concerti di artiste importanti, ma anche camei di danza e poesia al tramonto, che sapranno parlare al cuore del nostro pubblico. Un programma raffinato, come è del resto naturale che avvenga qui da noi, dove l’eleganza nacque, duemilasettecento anni fa».

Il cartellone degli eventi prenderà il via ufficialmente con la rassegna Sybaris Folk – Land’s sounds con tre visite guidate musicali al Parco del Cavallo curate da Sasà Calabrese e previste per giovedì 11, domenica 14 e mercoledì 17 luglio (con inizio alle ore 19). I focus musicali saranno dedicati, rispettivamente, a Pino Daniele, Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè. Il festival entrerà nel vivo venerdì 26 (ore 22), con Peppa Marriti Band, sabato 27 (ore 22), a seguire Scarlett Rivera Folk Band, e domenica 28 luglio (ore 21:30) Carmine Abate & Cataldo Perri (Calabresh) a chiudere.

Parallelamente partirà anche la seconda edizione del Magna Graecia JazzFestI Piani di Sibari – del circuito Peperoncino Jazz Festival – che comincerà giovedì 18 luglio (ore 19) con “Sax solo al Museo” di Danilo Guido. Due giorni dopo, sabato 20 luglio (ore 22), grandissimo concerto di Danilo Rea con “Danilo Rea Piano solo”. Domenica 21 (ore 22), poi, sarà la volta di con Egberto Gismonti con un altro “Piano solo”. Mercoledì 24 (ore 19) “Accordion solo al Museo” con Salvatore Cauteruccio, martedì 30 (ore 19) “Sax solo al Museo” con Sebastiano Ragusa, mercoledì 31 luglio (ore 19) “Accordion solo al Museo” con Paolo Presta. Martedì 6 agosto (ore 22) altro grande appuntamento con Kind of Bill “Tributo a Bill Evans”, di Eddier Gomez, Joe La Barbera e Dado Moroni, sabato 10 (ore 19) “Impronta Latina” con Mafalda Minnozzi & Paul Ricci e grande chiusura prevista per mercoledì 14 agosto (ore 22) con Fabrizio Bosso meet Walter Ricci Trio.

Sybaris Arte – dance, play, act, infine, accompagnerà il suo pubblico per tutto il mese di agosto. Sabato 3 (ore 22) si comincerà con “Suoni di Sybaris”, spettacolo di musica sperimentale di Remi Picò e Chiara Giordano, domenica 11 (ore 22) sarà la volta del “Marina Acoustic Concert”, con Marina Rei in versione unplugged. Venerdì 16 (ore 22), subito dopo Ferragosto, andranno in scena le “Donne pucciniane” con un concerto lirico sinfonico dell’Orchestra internazionale della Campania e la voce recitante di Sebastiano Somma. Lunedì 19 (ore 22), invece, altro grande concerto “per il Mediterraneo di pace” con la splendida voce di Noa. #sibarinprogress2024 chiuderà con due performance di grande livello: sabato 24 (ore 22) si tornerà in scena con “Da Cassandra a Medea a Tosca e Turandot” di Create Danza e domenica 25 agosto (ore 22) col “Canto alla durata”, un pellegrinaggio nella poesia Happening con Franco Brambilla.

«Si ricorda che la partecipazione agli eventi del cartellone di Sybaris Folk, Sybaris Arte e di Magna Graecia Jazz Fest è inclusa nel normale costo del biglietto – si legge in una nota – con il quale si può accedere al Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide ed all’area archeologica di Parco del Cavallo (ingresso intero 5 euro; 18-25 anni 2 euro; meno di 18 anni e altre gratuità previste per legge: gratis). I biglietti sono normalmente in vendita tutti i giorni alle biglietterie del Parco e del Museo». (rcs)

Torna l’Estate al Parco Archeologico di Sibari

Prende il via domani l’Estate del Parco Archeologico di Sibari, «all’insegna dello spettacolo della cultura», ha spiegato il direttore Filippo Demma.

Quello di sabato, infatti, sarà solo un succulento assaggio: le porte del Parco Archeologico di Sibari resteranno aperte tutta l’estate con ben tre rassegne di spettacoli che confluiranno in quello che sarà il programma di #sibarinprogress2024 la serie di spettacoli teatrali, concerti, mostre, performance, incontri, visite guidate, laboratori e degustazioni che faranno parte dell’edizione 2024 di “#sibarinprogress, lo spettacolo della cultura”.

Quest’anno, infatti, il cartellone estivo sarà più ricco e diviso in tre sezioni: Sybaris Folk – vera novità rispetto al 2023 –, Sybaris Arte e Magna Graecia JazzFest e anche gli ospiti saranno tutti di livello: Danilo Rea, Egberto Gismonti, Fabrizio Bosso meets Walter Ricci Trio, un tributo a Bill Evans (per il “Magna Graecia JazzFest”), Carmine Abate & Cataldo Perri Calarbresh, Scarlet Rivera Folkband e Peppa Marriti Band (per “Sybaris Folk”), i concerti di Noa, Marina Rei, Suoni di Sybaris e tanto teatro con “Da Cassandra e Medea a Tosca e Turandot”, Canto alla durata (con Franco Brambilla), e Sebastiano Somma (per “Sybaris Arte”).

Si partirà alle 11 con i Koinobori, l’usanza più significativa e gioiosa della “Festa dei bambini” in Giappone, che consiste nel far volare al vento enormi carpe di carta o di stoffa dipinte a colori vivaci, che ondeggiano come nuotassero nell’aria. Al Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, con Casa Naima, si farà festa alla maniera giapponese, grazie a un laboratorio creativo per bambini dove dare forma alle carpe colorate da lasciar “nuotare” in aria e con tanti racconti da ascoltare. A seguire, poi, si terrà una riflessione con Domenico Cosentino, autore del libro Verde Oregon, dedicata ai visitatori adulti.

Nel pomeriggio, ancora, a partire dalle 17,30 si tornerà a discutere di contrasto alla violenza di genere. I Parchi archeologici di Sibari e Crotone e il distretto Sud-Ovest della Federazione Italiana Donne Arti Professioni ed Affari (Fidapa), infatti, sono al lavoro insieme per compiere nuove azioni attraverso la cooperazione, mettendo in rete le donne della Magna Grecia e recuperando proprio il fondamentale ruolo che esse avevano nell’antica Sybaris. Sarà questo l’obiettivo del convegno dal titolo “Sybaris: la storia è femmina. Fonti, reperti e racconti di donne della Magna Grecia”.

Il meeting rientra, oltre che tra le iniziative di #nonRompeteci, la serie di azioni concrete per contrastare la violenza di genere volute dal Parco archeologico di Sibari, anche nel tema internazionale Fidapa 2 “Nuove azioni attraverso la cooperazione” 2021-2024.

Ma la grande, e imperdibile, novità del fine settimana sarà il ritorno di “Una notte in riserva” edizione estate.

«Stavolta – ha spiegato il direttore Demma – vi porteremo dentro al nostro nuovissimo SybLab, il laboratorio di digitalizzazione, e vi presenteremo antichissimi reperti inediti dagli scavi più recenti. Addirittura da quelli ancora in corso».

L’apertura serale straordinaria dei depositi del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide prevede due visite guidate alle 20:00 e alle 21:30. Per informazioni e prenotazioni si può contattare il 3371603495 e con l’occasione si potrà anche acquistare la Pas Community Card che sarà fondamentale per chi vorrà accedere anche agli eventi estivi. (rcs)

Al Vinitaly di Verona si racconta l’antico rapporto tra la Magna Graecia, il vino e la Calabria

«La grande ambizione è far sapere al mondo che tutto è cominciato in Calabria». È quanto ha dichiarato Filippo Demma, direttore dei Parchi Archeologici di Sibari e Crotone, nel corso di una conferenza sul tema al Vinitaly di Verona.

«Un’ambizione che stiamo coltivando insieme al Presidente Occhiuto, agli assessori Gallo e Varì – ha aggiunto –. Se sarà utile a questo scopo organizzare il Vinitaly nel Parco archeologico di Sibari ci lavoreremo e ci proveremo con tutte le forze, compatibilmente con le necessità di tutela del sito. Ci stiamo lavorando e probabilmente ci riusciremo. L’ambizione è raccontare al meglio la Calabria».

Per raccontare, appunto, Dove tutto è cominciato, sono stati esposti nello stand della Regione una selezione di reperti collegati alla plurimillenaria storia del vino nell’Italia meridionale ed in particolare nella Regione.

Assieme al direttore Demma, hanno partecipato alla conferenza anche il presidente della Regione, Roberto Occhiuto e l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, dove si è parlato delle antiche testimonianze archeologiche, delle moderne tecniche di produzione del vino in Calabria. Si è parlato di archeologia, di storia, di cultura in generale. Si è parlato, soprattutto, di sviluppo locale su base culturale e di una importante collaborazione che darà presto i suoi frutti.

Demma ha raccontato ai presenti che fosse già noto il fatto che le più antiche testimonianze di consumo e addomesticazione della vite sulla penisola italica provenissero dalla Calabria ma, «finalmente, – ha ribadito – proviamo a raccontarlo nei nostri musei, nei nostri parchi archeologici, e proviamo a raccontarlo a chi di vino si occupa e al Vinitaly».

La novità, soprattutto, è rappresentata dal fatto che le istituzioni stavolta fanno squadra per coinvolgere tutti, soprattutto agli stakeholder, per puntare allo sviluppo della Regione e di quella fondamentale area ricca di storia (ma non solo) posta tra Sibari e Crotone.

«La cultura di Sibari – ha aggiunto Demma – è la cultura della Magna Grecia. Abbiamo una profondità storica invidiabile, che trova in Sibari un suo punto focale. Il claim di questo Vinitaly 2024 dello stand della Regione Calabria è questo, “Dove tutto è cominciato”, è la prima volta che viene utilizzato, sappiamo da secoli che tutto è cominciato da noi, è un bel segnale di cambiamento».

La rivoluzione può dirsi iniziata è il Ministero della Cultura – guidato dal Ministro Gennaro Sangiuliano – ne è al centro. (rrm)