A Pentone, c’è un albero di Natale fatto all’uncinetto, che rappresenta un filo che unisce cittadini, Associazione e Istituzioni e che collega il borgo alle città italiane e straniere che hanno realizzato la stessa costruzione, aderendo all’iniziativa nazionale Un filo che unisce da Trivento a…
L’albero, infatti, è formato da 2000 “pezzotti”, ha un’altezza di 6 metri e la sua realizzazione ha coinvolto più di 100 persone. Domenica 8 dicembre, è stato inaugurato con l’accensione delle luci: sarà possibile visitarlo fino al 6 gennaio, anche il 28 e il 29 dicembre quando sarà allestito il Presepe vivente.
All’inaugurazione di Pentone sono intervenuti il sindaco Vincenzo Marino, la dottoressa Rita Marino, Giuseppe Parrotta. Ha presentato Maria Tarantino.
A Pentone, l’idea è partita da Giuseppe Parrotta che ha visto l’albero in un video sui social. Quindi si è costituito un gruppo che ha coordinato i lavori: in soli due mesi, decine di signore hanno confezionato migliaia di tessere all’uncinetto e molte persone si sono impegnate per la costruzione della struttura e l’organizzazione dei lavori.
L’amministrazione comunale si è resa disponibile per i permessi e l’aiuto economico, la Pro Loco ha messo a disposizione la sede e ha dato un contributo, l’Avis locale ha offerto un contributo, il Coro parrocchiale e la Banda Città di Pentone hanno allietato la serata rispettivamente con i canti e le musiche natalizie. Inoltre, i commercianti e i privati cittadini hanno contribuito economicamente.
Ma l’unione e la collaborazione non si limitano al solo paese di Pentone e si estendono, invece, in Calabria, in Italia e nel mondo. Infatti, alcune “pezze” sono state realizzate dal centro oncologico di Lamezia Terme, altre sono state spedite dalle pentonesi che vivono in Canada e all’estero. Inoltre, le signore pentonesi hanno creato altre decorazioni crochet e il ricavato sarà devoluto al reparto oncologico dell’ospedale di Soverato al quale è stato regalato un mini-albero crochet.
Insomma, da un semplice filo crochet, è nata un’iniziativa collettiva che abbellisce il borgo e unisce, nel segno della bellezza e della creatività. (rcz)