PORTIGLIOLA (RC) – Lunedì in scena “Spoon River – Echi notturni di anime erranti”

Lunedì 19 agosto, a Portigliola, alle 21.30, al Palatium Romano di Quote San Francesco, in scena Spoon River – Echi notturni di anime erranti suggestiva e poetica reinterpretazione dell’opera di Edgar Lee Masters e dell’album Non al denaro non all’amore né al cielo di Fabrizio De André, realizzata da Antonio Caracciolo e Giovanni Alessi.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del Classico Tra Mito e Storia, realizzato dall’Accademia Senocrito in collaborazione con il Gal Terre Locridee e l’APS Cultura e Territorio con il patrocinio del Comune di Portigliola.

L’affascinante viaggio notturno tra le anime dei defunti di Spoon River catturerà l’immaginazione del pubblico sin dal primo istante. Gli attori, lo stesso Caracciolo, qui anche nelle vesti di regista, la nostra Giulia Palmisano, Erica Filocamo e Gabriele Staltari, daranno voce alle intime storie e profonde riflessioni dei personaggi, rivelando le dinamiche di amore, delusione e desideri di questa comunità rurale. La musica malinconica di De André, eseguita dal vivo da Cristina Larizza e Letizia Sansalone, accompagnerà il pubblico in un viaggio onirico tra sogno e realtà, creando un’atmosfera sospesa ed eterea.

Le danzatrici Michela Calabria, Alessia Catanzariti e Laura Reale, coordinate da Renata Galea, evocheranno invece, con i loro movimenti, l’essenza dell’esperienza ultraterrena. Con un linguaggio poetico ed evocativo, Spoon River stimolerà riflessioni sul mistero della morte, invitando il pubblico a esplorare le dimensioni più profonde e nascoste dell’esistenza umana. Lo spettacolo contrapporrà così il mondo della razionalità e delle azioni programmate alla dimensione notturna della passione e della libera espressione dei sentimenti, guidando lo spettatore attraverso un percorso immersivo ed emotivo. (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Lunedì in scena “Buoni o cattivi?”

Lunedì 12 agosto, a Portigliola, alle 32.30, al Parco Archeologico Urbano, andrà in scena Buoni o cattivi? Punti di vista con la drammaturgia di Riccardo Barbera, insieme alle straordinarie  interpretazioni di Franco Oppini, Miriam Mesturino e Gino Auriuso, anche nelle vesti di regista.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia, realizzato dall’Accademia Senocrito in collaborazione con il Gal Terre Locridee e l’Aps Cultura e Territorio con il patrocinio del Comune di Portigliola.

Lo spettacolo è un viaggio semiserio attraverso la storia, la letteratura e il teatro classico, portando in scena personaggi ispirati alle Sacre Scritture, Giovanni Boccaccio, William Shakespeare e Woody Allen. Il fulcro dello spettacolo è la lotta eterna tra bene e male, un confronto che attraversa le epoche, sollevando la domanda: ha ancora senso distinguere il mondo in termini assoluti di bene e male in un’epoca di relatività? L’analisi proposta sfida le certezze, evidenziando come il bene possa risultare insopportabile e il male ridicolo, con ogni nemico che ha il suo avversario.

In un’epoca di dubbi e messaggi contraddittori, la distinzione tra bene e male si fa sempre più ambigua: chi sono davvero i buoni e chi i cattivi? Franco Oppini, Miriam Mesturino e Gino Auriuso si alternano sul palco esplorando grandi temi del teatro e della letteratura, reinterpretando iconici scontri tra personaggi come Caino e Abele o Batman e Joker, attraverso brani di di drammaturghi immortali come Luigi Pirandello. Lo spettacolo, caratterizzato da un ritmo incalzante e un’ironia tagliente, invita a riflettere sulla moralità, mettendo in discussione le categorie tradizionali. In un’epoca di incertezza, una messa in scena che offre una visione arguta e divertente sulla complessità delle relazioni umane e dei conflitti morali. (rrc)

Nicola Gratteri cittadino onorario di Portigliola

di ARISTIDE BAVAIl piccolo comune di Portigliola ha vissuto una straordinaria giornata con la presenza del neo Procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri, originario della vicina Gerace, al quale è stata attribuita la cittadinanza onoraria in occasione, anche, della inaugurazione di un campetto di calcio segno di aggregazione sociale e input per ribadire la presenza dello Stato e la voglia di legalità.

È stata una festa di popolo. I commissari straordinari del Comune di Portigliola Luigi Guerrieri, Giovanni Todini e Francesco Greco con la collaborazione diretta del funzionario prefettizio Sandro Borruto, hanno fatto le cose in grande per suggellare una giornata storica per il piccolo centro interno della provincia Reggina dove è stata data, appunto,  la cittadinanza onoraria a Nicola Gratteri, figlio della Locride. Una giornata fatta coincidere, come si diceva, con la inaugurazione di un campetto di calcio che è subito diventato punto di ritrovo dei bambini, molti dei quali si sono stretti attorno a Gratteri che di buon grado si è prestato ad una serie di fotografie profondamente colpito dall’interesse che ha riscontrato.

Alla manifestazione hanno partecipato il Prefetto Massimo Mariani, il sottosegretario Wanda Ferro, l’assessore regionale Giovanni Calabrese, tanti rappresentanti delle forze dell’ordine, vari sindaci e amministratori del territorio, oltre a politici e rappresentanti istituzionali. Tutti per applaudire  la consegna della pergamena che portava la motivazione «per il suo costante impegno nella lotta contro la criminalità organizzata in difesa della convivenza civile e delle libertà democratiche».

E i vari interventi che si sono susseguiti, prima e dopo la ufficializzazione della cittadinanza onoraria a Gratteri, hanno ruotato sulla “legalità” e non a caso il dott. Guerrieri a chiusura della importante manifestazione ha voluto evidenziare a gran voce rivolgendosi a Gratteri  «noi siamo lo Stato; la legalità si afferma in questo momento. Adesso, qui, con la sua presenza in questo paese». Una giornata significativa, dunque, per Portigliola, ma anche per tutta la Locride, durante la quale lo stesso Nicola Gratteri non ha mancato di esprimere le sue considerazioni sullo stato della giustizia, sulla politica e sulla stessa criminalità organizzata, evidenziando a gran voce che continuerà la sua battaglia, anche con molti  incontri già programmati nelle scuole o nelle dirette televisive per stimolare e indirizzare i giovani sul cammino della legalità.

A margine del conferimento della cittadinanza onoraria nel Comune di Portigliola al Procuratore Nicola Gratteri, lo abbiamo sentito, a microfoni spenti, per chiedergli le sue impressioni. 

Cosa significa per Lei, sul piano personale, ricevere la cittadinanza onoraria qui a Portigliola, nel cuore della Locride, sua terra natale?

«Sono cose che fanno bene al cuore. Conosco questo paese dove ci sono tanti amici; conosco questa terra. Ho contribuito, nel mio piccolo a rendere più vivibile questo territorio quando sono stato sostituto Procuratore a Locri e poi procuratore aggiunto a Reggio Calabria prima di prendere servizio a Catanzaro. È stato bello venire quì. La cosa che più mi è piaciuta, dico la verità. è l’inaugurazione di questo campetto. Il fatto che abbiano avuto l’idea, la sensibilità, l’intelligenza di mettere a nuovo questo campetto è molto bello. Vedo bambini che già giocano a pallone e proprio partendo dal pallone, che è uno sport che aggrega, io penso che questo paese possa ripartire. Questa commissione ha fatto tanto. Ho visto anche nelle campagne e nelle contrade  strade asfaltate, ho visto il decoro urbano; ho visto il paese pulito; significa che c’è molta attenzione. Io mi auguro che la prossima amministrazione eletta possa proseguire nel solco della legalità e della buona amministrazione«.

Che aria tira a Napoli ? Come si trova? 

«È un posto molto impegnativo. È una Procura quattro volte più grande di quella di Catanzaro. Ciononostante riesco a rapportarmi con migliaia di rappresentanti delle forze dell’ordine. Io entro in Procura la mattina poco dopo le ore 8 ed esco la sera tra le 21 e le 22. Quasi sempre  pranzo anche in ufficio. Il lavoro è molto impegnativo; c’è grande tensione ed è necessaria molta attenzione, ma incomincio anche ad avere le prime soddisfazioni. Sto cercando di portare  la mia esperienza, le mie idee , il mio metodo di lavoro anche in una grande città come Napoli e spero di avere buoni risultati». (ab)

 

PORTIGLIOLA (RC) – Chiude il Festival Tra Mito e Storia con il Premio Tessalo a Giuseppe Pambieri

Anche l’edizione 2023 del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia giunge all’epilogo con la cerimonia di consegna del Premio Tessalo, serata di gala che ripercorrerà la carriera di un artista che ha saputo, attraverso il proprio impegno, farsi ambasciatore della cultura italiana nel mondo accrescendone la fama e l’importanza, che vi attende al Palatium Romano di Quote San Francesco, a Portigliola, lunedì 4 settembre.

L’appuntamento finale della manifestazione, che quest’anno ha goduto del supporto del Gal Terre Locridee e dell’Aps Cultura e territorio e del patrocinio del Nuovo Imaie, oltre che del sostegno di eccellenze imprenditoriali della Locride come Barone G.R. Macrì, Op Frujt, Troiolo Bus e Az Car Service, sarà infatti con una serata speciale, il cui inizio è previsto alle ore 19:30 per valorizzare al massimo le rovine del Palatium, lo splendido sito archeologico che da due anni fa da scenario alla manifestazione.

L’ospite d’onore di questa serata magica sarà Giuseppe Pambieri, interprete poliedrico che, maturata la sua formazione professionale presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, nell’arco della sua carriera è già stato insignito di oltre 25 prestigiosi premi come il Premio Gassman nel 2005 per l’interpretazione di Angelo Baldovino ne Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello per la regia di Lamberto Puggelli, ma anche la Noce d’oro a soli 23 anni come miglior attore giovane per l’interpretazione di Oreste nelle Mosche di Jean-Paul Sartre, il Telegrolla per l’interpretazione di Diego Olivares nella serie TV della Rai Incantesimo e il Premio Flaiano nel 2010.

Il comitato organizzativo, nel rispetto dei principi sui quali è stato istituito il premio, ha scelto Pambieri per la natura del suo incredibile impegno professionale che, pur tenendolo spesso lontano dai riflettori dello spettacolo di consumo, lo ha visto impegnato per decenni nella produzione e interpretazione di spettacoli e manifestazioni di grandissimo spessore culturale. Come in occasione di ogni Premio Tessalo, anche quest’anno la cerimonia di consegna ripercorrerà le tappe più celebri della carriera dell’artista, in uno spettacolo dal titolo La storia semplice di un grande attore nel quale Pambieri sarà affiancato sul palco da grandi nomi dell’arte italiana con cui ha avuto modo di collaborare nel corso della sua strepitosa carriera.

Accanto a lui, infatti, saliranno sul palco Micol Pambieri, eccezionale interprete teatrale che in più occasioni ha affiancato sul palco il padre Giuseppe, e Giuseppe Argirò, docente di recitazione e regista che ha curato gli adattamenti teatrali di moltissimi testi portati in scena dai due attori. Assieme a loro, la nostra Manuela Cricelli, che saprà valorizzare ulteriormente, con i suoi intermezzi musicali, le magnifiche interpretazioni dell’attore di Varese.

Una serata imperdibile, attraverso la quale ci accompagneranno Maria Teresa D’Agostino e Jacopo Giuca, che culminerà con la consegna a un altro straordinario nome del teatro e del cinema italiano del 5º Premio Tessalo, riconoscimento di ormai comprovato prestigio che, da diversi anni a questa parte, viene assurto a simbolo di una manifestazione che si congederà dal proprio pubblico con un’altra serata da ricordare. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti. (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Domani lo spettacolo “Il re muore”

Domani sera, a Portigliola, alle 21.15, al Palatium Romano di Quote San Francesco, in scena lo spettacolo Il re muore di Eugenè Ionesco e la regia del compianto Maurizio Scaparro.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico tra Mito e Storia. Sul palco Edoardo Siravo insieme a Isabel Russinova, Gabriella Casali, Carlo Di Maio, Claudia Portale e Michele Ferlito di un’opera sopra le righe, musicata dal premio Oscar Nicola Piovani.

Il testo di Ionesco non è un’allegoria ma, come la maggior parte delle opere del Teatro dell’Assurdo, un’immagine poetica della condizione umana. Fondendo le linearità formali di Samuel Beckett e le ritualità di Jean Genet, il drammaturgo naturalizzato francese ha infatti prodotto una commedia profonda e quanto mai necessaria per cercare di portare un po’ più di consapevolezza nella società civile in un momento storico di crisi come può essere quello attuale, in cui la pandemia e la guerra continuano a lasciare strascichi forti nelle nostre coscienze.

È così che la la storia del regno alla deriva di Bérenger, governato da un uomo ormai sull’orlo del decadimento, al quale l’istitutrice Marguerite e l’amorevole Marie non sanno come dire che presto morirà, rende la messa  in scena di quest’opera più che mai necessaria per la nostra realtà sociale, che, come dichiarato dal registra Scaparro, solo attraverso la catarsi della rappresentazione teatrale può assumere maggiore consapevolezza della propria condizione riflettere su come affrontare il domani con maggiore tenacia. (rrc)

 

PORTIGLIOLA (RC) – Al festival “Tra mito e storia” arriva “La padrona di casa”

Dopo la breve pausa ferragostana, il Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia torna con la messa in scena de La padrona di casa, che vi aspetta mercoledì 16 agosto, alle ore 21:15, sempre presso il Palatium Romano di Quote San Francesco.

Quello che andrà in scena per la regia di Bernardo Migliaccio Spina, che ci propone una reinterpretazione di The Room di Harold Pinter, è uno spettacolo inquieto e pericoloso, caratterizzato dalla fretta di riempire i silenzi che come macigni piegano i vari strati di lettura del testo. A dare corpo e voce ai personaggi, i componenti della compagnia Locriteatro, cast tutto del territorio sul quale svetta la protagonista Giulia Palmisano, ospite fissa del festival che già ci ha incantato con le più disparate interpretazioni durante le passate edizioni. Accanto a lei Vincenzo Muià, Francesco Origlia, Giuseppe Sgambellone e Martina Scordino, che daranno forma al microcosmo asfittico dietato da Pinter, nel quale si muovono personaggi familiari, che Migliaccio Spina ingabbia in una scena che riproduce un groviglio di tubature e grondaie che rappresentano le arterie di un cuore che non accetta estranei, difende il proprio battere e non conosce altri ritmi. Un cuore che si fa luogo del vissuto, spazio scenico che accompagna lo spettatore nel non detto per rispondere alla domanda su chi realmente siamo.

Un’occasione imperdibile per assistere a uno spettacolo che, lontano dal registro classico, fornisce nuove chiavi di lettura per riflettere sulla realtà sociale contemporanea e sui problemi esistenziali dell’uomo.

«Nel ringraziare il Gal Terre Locridee, il Nuovo Imaie, l’Aps Cultura e Territorio, Frujt, Troiolo Bus e Az Car Service, che renderanno possibile la messa in scena anche dello spettacolo di sabato sera – scrivono gli organizzatori – vi ricordiamo che, come ogni anno, sarà possibile acquistare il biglietto all’ingresso degli spettacoli, ma resta consigliato l’acquisto in prevendita presso l’Agenzia Persefone Viaggi, il Lido Persefone, il Bar Scocchieri, il Bar Riviera o l’Edicola Mondadori di Locri». (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Sabato in scena “I Persiani”

Sabato 5 agosto, a Portigliosa, alle 21.15, al Palatium Romano di Quote San Francesco, in scena Mariano Rigillo nella tragedia I Persiani, diretta da Patrick Rossi Gastaldi.

L’evento rientra nell’ambito del Festival del teatro Classico tra Mito e Storia. Sul palco, assieme a Rigillo, in scena Anna Teresa Rossini, Silvia Siravo, Alessio Caruso, Alessandro D’Ambrosio e Stefano De Maio, che sfoggeranno i costumi di Annalisa di Piero e saranno saranno accompagnati dalle musiche di Francesco Verdinelli.

I Persiani riprenderà fedelmente il testo della più antica tragedia greca pervenuta fino a noi e una delle poche opere di questo tipo a mettere in scena un fatto storico e non la rielaborazione di un mito. Scritta da Eschilo attorno al 480 a.C., la tragedia ruota infatti attorno alle vicende legate alla battaglia di Salamina, combattuta tra greci e persiani appena 8 anni prima, alla quale verosimilmente la maggior parte degli spettatori dell’epoca (e lo stesso autore) avevano partecipato in prima persona. Caratterizzata dalla presenza di pochi personaggi, da una trama lineare a da un coro che assume il ruolo di un vero e proprio personaggio aggiunto, nella rilettura di Rossi Gastaldi I Persiani, già di per sé caratterizzata da sorprendenti picchi di modernità, rappresenterà il modo ideale di riflettere su una contemporaneità in cui l’hybris denunciata nei persiani è diventata la causa del fallimento dell’uomo del presente, fino al raggiungimento di un finale dal sapore beckettiano in cui l’azione si trasforma in un’attesa che blocca i personaggi sia sul piano fisico sia su quello mentale. (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Lunedì lo spettacolo “Cassandra Remake”

Lunedì 31 luglio, a Portigliola, alle 21.15, al Palatium Romano di Quote San Francesco, va in scena Cassandra Remake con Elisabetta Pozzi.

Lo spettacolo rientra nell’ambito del Festival del Teatro Classico tra Mito e Storia.

Cassandra remake non si limiterà a riproporre lo stesso spettacolo, bensì a presentare al pubblico una sua rilettura che, sempre raccontando attraverso le parole della tragedia attica del V secolo a.C. la storia dell’inascoltata veggente troiana stuprata nel tempio di Atena e poi assassinata, attinge a piene mani a una letteratura che darà allo spettacolo un taglio moderno e affascinante. Influenzata dalla letteratura sul tema che va da Euripide a Christa Wolf, la rappresentazione realizzerà infatti una tessitura che, accompagnata dalle musiche originali di Daniele D’Angelo, metterà a nudo l’impotenza, l’impossibilità di condivisione, la forzata solitudine nel sostenere il peso della conoscenza di una protagonista che, grazie alla scrittura del saggista Massimo Fini, riuscirà a scorgere il futuro dell’uomo moderno con la sua incapacità di porsi dei limiti.

Ne verrà fuori un tratteggio straordinario della sacerdotessa emblema della lucidità, donna capace di vedere un futuro in cui l’uomo è divenuto il “minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola e di cui è l’unico prigioniero” e in grado di indagare la civiltà contemporanea orfana di identità e il suo declino alla luce anche dei tragici eventi che la storia recente ci ha purtroppo consegnato. (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Venerdì in scena “Il canto di Shakespeare”

Venerdì 28 luglio, a Portigliola, alle 21.15, al Palatium Romano di Quote San Francesco, andrà in scena Il canto di Shakespeare con Pamela Villoresi.

Lo spettacolo apre la nuova edizione del Festival del Teatro Classico “Tra Mito e Storia”.

Le musiche di scena saranno eseguite dal vivo con ribeca, kemenche, liuto, chitarra rinascimentale, Viola da Gamba, salterio e percussioni dell’orchestra Musica Antiqua Latina diretta da Giordano Antonelli che, supportata dalla voce del tenore Andrès Montilla Acurero, accompagneranno e l’interpretazione di Villoresi, la drammaturgia di Michele Di Martino e la regia di Francesco Sala. Lo spettacolo, che ha già conquistato numerosi teatri in tutta Italia, si configura dunque come un viaggio tra i testi più belli, le commedie più famose e le tragedie più rinomate del Bardo dell’Avon come Amleto, Macbeth, Romeo e Giulietta, Otello, Re Lear, Sogno di una notte di mezza estate, La dodicesima notte, La Tempesta e Antonio e Cleopatra, fino ai sonetti e alla Didone di Christopher Marlowe. Tra vita e sogno, amore e memoria, poesia e musica, un narratore/direttore accompagnerà il pubblico alla comprensione dei testi e una sorta di surreale paggetto/inserviente scandirà i cambi di scena e di ambientazione.

Uno spettacolo unico e affascinante, che intende offrire al pubblico una fruizione e un contatto più compiuto e intenso con Shakespeare attraverso il contributo di canzoni e componimenti musicali che il grande drammaturgo ha utilizzato per le sue opere, con l’obiettivo di rievocare l’acutezza di concetto e il vivo piacere di una musica in grado di trafiggere il cuore degli spettatori di cui parlava Langham nelle sue recensioni.

Ricordiamo, poi, che sempre il regista Sala guiderà giovani attrici e attori provenienti dal territorio e da altre parte d’Italia insieme ad altri artisti di livello nazionale quali Antonio Tallura, Francesco Migliaccio, Silvia Salvatori, Alessandra Salamida, Gianni Pellegrino e con la collaborazione di Bernardo Migliaccio Spina, nel progetto teatrale sui miti greci dell’antica Locri partito nelle scorse ore nel Comune di Portigliola. Il laboratorio teatrale , al suo terzo anno, è promosso dal Gal Terre Locridee e realizzato dalla Aps Cultura e Territorio di Portigliola e indagherà le più celebri leggende legate alle antiche divinità mediterranee e orientali, guidata dalla potenza, dall’impulso, e dal desiderio e ancora fortemente legate alla nostra identità territoriale. (rrc)

PORTIGLIOLA (RC) – Il festival del teatro classico Tra mito e storia riparte con la Villoresi

È iniziato il conto alla rovescia per la nuova edizione del Festival del Teatro Classico Tra Mito e Storia che, sulla scia di quanto realizzato lo scorso anno, anche questa estate unirà l’appuntamento con il consueto prestigioso calendario di spettacoli teatrali al piacere della (ri)scoperta e della valorizzazione dei siti archeologici dell’antica Locri.

Rinnovata, infatti, la sinergia con il Gal Terre Locridee, anche questa edizione, ormai pronta a “essere servita” al grande pubblico, sarà ospitata presso lo splendido Palatium Romano di Quote San Francesco, luogo suggestivo, immerso nella natura del Parco Archeologico Urbano di Portigliola, che farà nuovamente da incantevole cornice a un Festival al debutto venerdì 28 luglio, alle ore 21:15.

Con l’intento di dare continuità alla manifestazione, a calcare il palco nella serata inaugurale sarà l’immensa Pamela Villoresi, Premio Tessalo 2022 con la quale si era chiusa la scorsa edizione, che porterà in scena Il canto di Shakespeare, spettacolo che unirà la musica dal vivo di Antiqua Latina ai versi immortali del Bardo dell’Avon.

Lunedì 31 luglio tornerà a calcare il palco del Festival la straordinaria Elisabetta Pozzi per portare in scena una rivisitazione della Cassandra che già aveva proposto in occasione dell’edizione del 2018 e subito entrata nell’immaginario collettivo dei partecipanti.

Terzo grande ritorno, che consacra l’importanza che ha ormai assunto la manifestazione nel panorama nazionale dei festival teatrali estivi, sarà quello di Mariano Rigillo, Premio Tessalo 2019 che porterà in scena I Persiani di Eschilo per la regia di Patrik Rossi Castaldi.

E poi, L’avaro di Plauto con Gigi Savoia mercoledì 9 agosto, il viaggio tra mito e storia dell’antica Locri di domenica 13, con replica già fissata a mercoledì 23, La padrona di casa interpretata da Giulia Palmisano mercoledì 16 e la rilettura delle Lezioni d’amore di Dacia Maraini da parte di Bernardo Migliaccio Spina mercoledì 30, passando per l’imperdibile appuntamento con Il re muore di Maurizio Scaparro con Edoardo Siravo e Isabel Russinova in programma sabato 19 agosto.

Una programma che già così appare ghiottissimo ma al quale, come i più attenti avranno notato, c’è tuttavia ancora da aggiungere qualche appuntamento che non abbiamo fretta di anticipare per non guastare la sorpresa.

Ricordiamo che, come ogni anno, sarà possibile acquistare il biglietto all’ingresso degli spettacoli, ma resta consigliato l’acquisto in prevendita presso l’Agenzia Persefone Viaggi, il Lido Persefone, il Bar Scocchieri, il Bar Riviera o l’Edicola Mondadori di Locri.

Sulla pagina Facebook del Festival si rimane aggiornati su tutti gli spettacoli e le novità della manifestazione. (rrc)