L’OPINIONE / Flavio Stasi: Serve azione del Governo per superare problemi ed avviare percorsi condivisi

di FLAVIO STASI – Ho apprezzato espressioni politiche come quelle del segretario regionale UDC, Bulzomí, e dell’onorevole Cesa i quali hanno espresso interesse per la questione portuale emersa agli onori della cronaca in queste settimane.

Lo dico apertamente seppur non si tratti di espressioni politiche che fanno parte del campo di riferimento della nostra Amministrazione, perché su questi temi serve raggiungere gli obiettivi e non alzare le bandierine. Si tratta di una azione meritoria e concreta che traccia una differenza sostanziale con altre forze che, da ben prima dell’annuncio di BH, si sono limitati ad uno strumentale immobilismo.

È utile sapere, infatti, che l’amministrazione comunale ha più volte richiesto l’intervento delle istituzioni superiori per risolvere le criticità della questione, e lo ha messo nero su bianco. L’amministrazione è sempre stata e continuerà ad essere disponibile sul tema, ponendo sempre le soluzioni insieme ai problemi, seppur finora non siamo stati ascoltati.

È anche utile conoscere il contesto di un Porto nel quale continuano a restare fermi – da anni – gli investimenti pubblici; nel quale qualche briciola utile a servizi essenziali, come l’acqua e la luce, sono state fatte passare per rivoluzioni; dove continua a restare nel cassetto un Piano Regolatore ambizioso per il quale sono stati spesi soldi pubblici; nel quale continuano ad essere disattesi gli impegni, di anno in anno. L’assenza totale di percorsi condivisi certamente non agevole i necessari investimenti privati.

Contestualmente chiedo a tutte le forze politiche di approfondire anche altre questioni, a partire dalle ragioni per le quali soltanto pochi mesi fa Enel ha deliberatamente fatto perdere al nostro territorio 20 milioni di euro di investimento pubblico, di cui 15 PNRR, per il rilancio sostenibile di un sito già industriale, quello di Sant’Irene. Un percorso che era stato condiviso da Comune, Regione e sindacati.

Si approfondiscano le ragioni del ritardo dell’intesa Anas – Regione sul tratto di Ss. 106 Sibari-Coserie, tenendo conto che si tratta di un investimento pubblico da 975 milioni di euro.

Concludo chiedendo a tutte le forze politiche di chiedere le ragioni della cancellazione del nodo AV di Tarsia, che taglia fuori dalla alta velocità un terzo dei calabresi, che comporta un investimento pubblico di alcuni miliardi di euro e che, secondo stime, porterebbe un aumento del 6% del Pil.

È giunto il tempo di dimostrare chi davvero vuol bene al territorio ed alla Calabria e chi, invece, si occupa da decenni di strumentalizzazioni elettorali a scapito sempre dei territori. Una cosa è certa: il tempo dei Comuni e dei territori silenti e supini è finito. (fs)

[Flavio Stasi è sindaco di Corigliano Rossano]

L’OPINIONE / Giuseppe Campana: Porto di corigliano non può rimanere un inutilizzato portale sul Mediterraneo

di GIUSEPPE CAMPANAIl porto di Corigliano Rossano non può continuare a rimanere uno splendido, ma inutilizzato, portale sul Mediterraneo. Le potenzialità dello scalo marittimo sono infinite e siamo convinti che in quegli spazi possano coesistere, come accade in tutti i porti medio-grandi, la pesca, il commercio, il turismo e l’industria. Per questo motivo invitiamo l’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno e Ionio, con a capo un eccessivamente polemico presidente Andrea Agostinelli – e troppo gioataurocentrico – a redigere velocemente il Piano regolatore portuale, atteso ormai da decenni, ed a realizzare la banchina croceristica, compresa nel Pot.

Se oggi il porto di Corigliano Rossano sta perdendo opportunità, come quelle turistiche derivanti dall’attracco delle navi da crociera, le responsabilità sono tutte di Agostinelli. Un presidente che si affaccia da queste parti solo per pretendere e mai per dare, nel rispetto dei sacrosanti diritti vantati dal territorio e di un’area, il nord-est calabrese, potenzialmente ricchissima. E se Baker Hughes ha deciso di non fruire della concessione Zes concessa dall’Autorità portuale, le colpe sono tutte di Agostinelli, perché il sindaco di Corigliano Rossano da anni sta chiedendo, semplicemente, il rispetto delle regole e degli impegni assunti anche attraverso documenti ufficiali. Dall’ammiraglio non accettiamo nessuna lezione e lo invitiamo ad essere più cauto nelle dichiarazioni proprio a causa del fatto che se oggi l’infrastruttura è inerme, le responsabilità sono tutte sue.

Al contempo ci auguriamo che anche grazie alla mediazione del Ministero dello Sviluppo economico l’azienda possa tornare sui suoi passi e proseguire con l’investimento proposto. Consapevoli della serietà della multinazionale, siamo convinti che, nel rispetto delle regole, la città di Corigliano Rossano non possa perdere questa importante opportunità di sviluppo. Perché il lavoro porta benessere in una regione che offre scarsissime occasioni. Europa Verde-Verdi Calabria è favorevole all’insediamento industriale e per questo auspica una ripresa del dialogo tra l’Amministrazione comunale, la Regione Calabria e Baker Hughes-Nuova Pignone

Il nord-est calabrese non può continuare ad essere considerato dagli ultimi piani della cittadella regionale, come ultima ruota del carro. Qualora non si riuscissero a riallacciare i rapporti, anche con le mediazioni ministeriali, Europa Verde-Verdi Calabria chiederà alle rappresentanze istituzionali tutte il trasferimento di giurisdizione verso la più naturale Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio di Taranto, distante appena 50 miglia nautiche e non 400 – un’infinità, in tutti i sensi – da quella di Gioia Tauro. (gc)

[Giovanni Campana è coordinatore regionale di Europa Verde-Verdi/Avs] 

L’Autorità di Sistema Portuale firma la concessione a Baker Hughes per il Porto di Corigliano

Il piano industriale della società “Baker Hughes – Nuovo Pignone” nel porto di Corigliano Calabro sarà realtà. È stato sottoscritto, dall’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, l’atto di sottomissione e l’autorizzazione Zes unica, per dare inizio ad una grande realtà imprenditoriale, che porterà sviluppo ed economia nel territorio della Sibaritide attraverso il suo porto di riferimento.

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente Andrea Agostinelli che, da subito, con visione ha colto la bontà del progetto definendolo un “evento epocale” che vedrà l’inserimento di un nuovo segmento imprenditoriale nel porto di Corigliano Calabro, preservando, comunque, le attività esistenti della marineria da pesca per la quale sono previsti investimenti per migliorarne gli spazi. 

Forte supporto all’iniziativa economica è stata, altresì, offerta dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, che hanno accolto e sostenuto con interesse il progetto di Baker Hughes – Nuovo Pignone che, nell’interessare sia il porto di Corigliano Calabro sia il porto di Vibo Valentia Marina, inciderà sulla crescita economica dell’intero territorio calabrese.

Unanime sostegno è stato fortemente manifestato anche dalle organizzazioni datoriali di categoria e dalle sigle sindacali.

Considerata la strategicità del progetto industriale, è stata offerta massima celerità e attenzione alla procedura amministrativa concessoria, curata dal dirigente Pasquale Faraone a capo del settore Demanio dell’Ente, che, in virtù dell’istituzione della Zona Economica Speciale Unica, che garantisce ai nuovi insediamenti di beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative, ha potuto assicurare un iter procedurale snello e incisivo.

Leader nel comparto dei componenti ad alta tecnologia e delle soluzioni per la liquefazione del gas nei relativi impianti, l’azienda Baker Hughes progetta e fornisce tecnologiche all’avanguardia per clienti di tutto il mondo, mettendo in atto tecnologie a basse emissioni di CO2, in linea con gli obiettivi dell’Unione europea che ne chiede l’azzeramento entro il 2050. 

Presente in oltre 120 Paesi, con otto siti in Italia specializzati nella produzione di turbomacchine per il mercato dell’industria e dell’energia, in Calabria è attiva dal 1962 a Vibo Valentia. 

Ora, con un nuovo investimento in Calabria punta al potenziamento dello stabilimento di Vibo Valentia e alla creazione di un sito a Corigliano Calabro per supportare il mercato globale del gas naturale liquefatto (GNL) e lo sviluppo di soluzioni per la transizione energetica e la digitalizzazione.

Con riferimento all’occupazione, in linea con la responsabilità dell’azienda verso le comunità nelle quali opera, verranno favorite le assunzioni locali, al fine di attrarre e trattenere i talenti e valorizzare il capitale umano che il territorio calabrese esprime. 

Come in tutti gli altri stabilimenti del Gruppo in Italia, anche in quello di Corigliano Calabro si prospettano alti standard qualitativi di rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza sul lavoro.

«Produrre in porto moduli industriali plug and play – ha dichiarato il segretario generale Alessandro Guerri – ricevendo componenti dal mar e spedendo gli enormi manufatti finiti via mare, rientra nella strategia dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio per il rilancio dei porti ionici».

«La “produzione vincolante al bordo banchina”, infatti – ha concluso – ha già consentito di rilasciare una analoga concessione, seppur minore in scala, anche nel porto di Crotone. L’Autorità portuale, nell’ambito di questa strategia, ha numerosi fascicoli aperti con ulteriori potenziali investitori». (rcs)

Presentato il progetto industriale di Baker Huges nel Porto di Corigliano Calabro

È stato presentato il progetto industriale di Baker Huges Nuovo Pignone nel porto di Corigliano Calabro, che è «meritevole di approvazione, perché rispettoso degli ormeggi già garantiti e della potenzialità anche crocieristica che rimarrà inalterata nel porto. Ora attendiamo con fiducia l’esito della conferenza dei servizi», ha dichiarato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli.

L’incontro, convocato da Agostinelli, ha visto la partecipazione del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, in rappresentanza del presidente della Regione, Roberto Occhiuto e dell’assessore regionale alle Politiche Sociali e ai Trasporti, Emma Staine

«Ho ritenuto fosse importante che la cittadinanza avesse piena conoscenza del progetto – ha detto Agostinelli –. Mi ritengo molto soddisfatto dell’incontro, che è stato aperto ai cittadini, ai quali è stata data parola con l’obiettivo di fornire chiarimenti e risposte esaustive sulla bontà dell’investimento di Baker Hughes».

L’azienda realizzerà a Corigliano Rossano alcune delle strutture dei propri moduli industriali, una configurazione ottimizzata di macchinari e componenti ausiliari per la compressione del gas, la generazione di energia elettrica e a supporto di soluzioni per la transizione energetica.  Nello specifico, presso il sito di Corigliano sarà effettuata la fabbricazione, la verniciatura e il montaggio delle strutture, nonché l’assemblaggio finale di moduli, per attività complementari a quelle che l’azienda già svolge nel proprio sito di Avenza (Carrara), in Toscana.

Come tutti gli altri stabilimenti del Gruppo in Italia, anche quello di Corigliano-Rossano risponderà ai più alti standard qualitativi di rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza sul lavoro, nonché alla volontà del Gruppo di supportare ambienti di lavoro realmente inclusivi, operando con i più alti standard di compliance e integrità.  

Con riferimento all’occupazione, in linea con la responsabilità dell’azienda verso le comunità nelle quali opera, verranno favorite le assunzioni locali, al fine di attrarre e trattenere i talenti e valorizzare il capitale umano che il territorio esprime. 

Per il percorso di reclutamento e selezione l’azienda si avvarrà, come già da anni avviene per il proprio sito di  Vibo Valentia, dei rapporti privilegiati con gli enti formativi e accademici del territorio (ITS MASK, Università della Calabria, scuole secondarie superiori) e su ulteriori progetti aziendali per lo sviluppo delle competenze locali come una scuola di alta formazione manageriale – la BIG Academy- che Baker Hughes-Nuovo Pignone attiverà da gennaio 2024 sul territorio a servizio del tessuto industriale locale e le accademie aziendali presso le proprie sedi locali – da quella per le tecnologie di saldatura già attiva con successo a Vibo Valentia, alla futura di Corigliano-Rossano.

Sarà promossa la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso interventi volti a limitare gli sprechi e ottimizzare l’impiego di risorse naturali, anche favorendo tutte le possibili forme di recupero. Nuovo Pignone è già certificato ISO 14001 e adotta, quindi, pratiche per la differenziazione e la protezione dei rifiuti durante lo stoccaggio e la permanenza in azienda (bacini di contenimento, tettoie, etc.) e procedure per la scelta dei prodotti che impiega a basso impatto ambientale. L’azienda inoltre prevede di costruire un nuovo impianto di disoleazione e filtraggio delle acque. (rcs)

 

La senatrice Abate incontra Agostinelli: Focus su sviluppo del Porto di Corigliano

Un importante incontro, focalizzato sullo sviluppo dello scalo portuale di Corigliano Calabro, con particolare riferimento agli elementi strategici inseriti nello studio di adeguamento tecnico funzionale del piano regolatore dello scalo, si è svolto tra la senatrice Rosa Silvana Abate e il presidente Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio a Gioia Tauro, Andrea Agostinelli.

Nel corso della riunione, Agostinelli ha illustrato la previsione di redistribuzione di tutte le banchine, al fine di migliorare la funzionalità dell’intera infrastruttura portuale.

Si tratta di una nuova disposizione delle diverse aree che terrà conto, anche, dell’attività della pesca, a cui saranno destinate banchine dedicate, e del diporto nautico, settore a cui si intende dare un significativo sviluppo, da inserire in un complessivo progetto di maggiore crescita integrata dei diversi settori economici portuali.

Agostinelli ha, quindi, illustrato il progetto di realizzazione di una banchina dedicata allo sviluppo del settore crocieristico dello scalo, funzionale alla crescita socio-economica dell’intero territorio della Sibaritide. 

Attenzione particolare è stata, altresì, rivolta alla valorizzazione dell’immobile realizzato dalla Lega Navale con l’obiettivo di procedere al suo recupero e ripristino a supporto dell’alaggio e del varo delle piccole imbarcazioni ad uso, soprattutto, della flotta peschereccia presente in porto. 

A conclusione dell’incontro, il presidente Agostinelli e la senatrice Abate hanno manifestato il reciproco impegno a mantenere vivo, con rinnovata attenzione, il percorso di sinergia istituzionale locale e nazionale, già avviato dall’Ente, a sostegno dello sviluppo dell’infrastruttura portuale dell’Alto Ionio cosentino per assicurare una proficua interconnessione con il suo territorio di riferimento. (rcs)