REGGIO CALABRIA – Allegria festival: mongolfiera dei desideri, artisti di strada e circo per la settimana dell’Immacolata

La seconda edizione dell’Allegria Festival entra nel vivo della sua programmazione con alcuni eventi imperdibili previsti per la settimana dell’Immacolata e in apertura delle festività natalizie di Reggio Calabria.

La manifestazione, promossa e ideata dall’associazione “Calabria dietro le quinte Aps”, è finalizzata a promuovere lo spettacolo dal vivo nelle periferie attraverso il coinvolgimento di giovani, bambini, turisti e cittadini. Tante le iniziative a carattere nazionale che, dallo scorso 18 novembre, stanno animando i luoghi e i siti culturali della periferia nell’ambito del progetto “ReggioFest2023: cultura diffusa” del Comune di Reggio Calabria – finanziato a valere sul Fondo nazionale per lo spettacolo dal vivo della “Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura”.

I prossimi eventi in programma sono: giovedì 7 dicembre alle ore 18,30 nel parco archeologico della “Collina degli Angeli” del quartiere Trabocchetto (ingresso da via Salita Cappucinelli) lo spettacolo natalizio per famiglie e bambini “Ciuffo e Pepper e la mongolfiera dei desideri”. Due folletti incaricati da Babbo Natale in persona, di raccogliere le letterine dei bambini di tutto il mondo. Girano in lungo e in largo a bordo della magica mongolfiera Clarissa senza mai fermarsi, ma a quanto pare hanno finito il carburante e hanno bisogno dell’aiuto di tutti i bambini per ripartire e poter completare l’importante missione. Un magico spettacolo, tra bolle giganti, gag comiche, una straordinaria Mongolfiera e numeri di illusionismo in compagnia dei due folletti, per salvare il Natale. Lo spettacolo sarà preceduto alle ore 16 dal laboratorio didattico e creativo per bambini “Scopri la città” a cura dell’associazione Fantasy Moments.

Venerdì 8 dicembre alle ore 19 presso Sant’Elia di Ravagnese, si terrà invece, lo spettacolo di giocoleria comica e fuoco con la compagnia reggina “Giocolereggio”. Gli artisti Antonio Andreoni e Mikaela Stillitano metteranno in scena uno spettacolo unico dove performance artistiche suggestive e originali coinvolgeranno il pubblico.

Sabato 9 dicembre alle 19 presso la piazza di Oliveto andrà in scena lo spettacolo di teatro-Circo “Il Mr. Big Circus Cabaret” con Christian Lisco. Un cabaret circense, uno spettacolo comico e parlato, in cui il protagonista, un clown contemporaneo dell’ambiguo accento di dubbia provenienza, con il ritmo della sua comicità, la battuta pronta, la verve del giullare di corte e la sua grande capacità di improvvisare, intrattiene anche il pubblico più variegato tenendolo «incollato alla pista da circo». Christian Lisco è un attore-clown giocoliere pugliese. Oltre ad insegnare le arti circensi a bambini e ragazzi, si esibisce da oltre 10 anni con i suoi spettacoli in giro per le piazze italiane incantando e divertendo grandi e piccini con la sua arte.

Domenica 10 dicembre alle ore 10,30 si svolgerà un suggestivo trekking urbano a cura dell’Associazione “Il Giardino di Morgana”. Il percorso prenderà il via da uno dei luoghi più nascosti della storia reggina, il parco delle mura greche della Collina degli Angeli per poi snodarsi verso il mare ed il rigoglioso giardino del lungomare Falcomatà per risalire verso il suggestivo balcone di Via Giulia, dove scoprire la figura della figlia di Augusto, primo imperatore di Roma. Il trekking si concluderà verso il balcone sulla città di San Paolo alla Rotonda dove riscoprire due sistemi difensivi nascosti in piena vista. Un forte borbonico ed una batteria antiaerea della WWII, siti straordinari della storia reggina.

Per scoprire il programma del festival – prenotazioni e biglietti degli eventi è possibile consultare il sito www.calabriadietrolequinte.it – www. liveticket.it/calabriadietrolequinte o le pagine instagram e facebook @calabriadietrolequinte. (rrc)

SALINE JONICHE (RC) – La Secondaria di primo grado alla Notte del Liceo classico

Le classi terza A e terza B della scuola secondaria di primo grado del plesso di Saline Joniche dell’Istituto comprensivo “Montebello J. – Motta San Giovanni” sono state invitate dal dirigente scolastico, professore Vincenzo Zappia, alla “Notte nazionale del Liceo Classico” presso l’Iis “Ten. Col. G. Familari” di Melito Porto Salvo.

Il tema scelto per questa giornata è stato: “La Donna, protagonista nella letteratura, nell’arte, nella musica”.

La Dirigente scolastica Prof.ssa Margherita Sergi ha accolto l’invito con entusiasmo e gli alunni, accompagnati dalle loro docenti di Lettere Prof.sse Zampaglione Tiziana e Rappoccio Francesca, sono stati felici di vivere un’esperienza a contatto con i compagni più grandi e sentirsi “liceali per una notte”.

In un clima gioioso e di grande partecipazione, tutti gli alunni hanno dato prova dei propri talenti teatrali, artistici e musicali, dimostrando competenza e maturità.

La classe terza A ha messo in scena la storia di Ipazia di Alessandria, una matematica, astronoma e filosofa greca antica, vissuta approssimativamente tra il tra il 355 e il 370 d.C. Donna degna di essere ricordata che si pone tra classicità e scienza, esempio di indipendenza e libertà di pensiero.

La classe terza B invece ha rappresentato l’eroina tragica di William Shakespeare, Giulietta, narrata in una veste diversa, che evidenzia carattere, determinazione e forza decisionale. La giovane Capuleti non è solo innamorata del rampollo della famiglia che le è nemica, ma è anche e soprattutto una ragazzina intraprendente, determinata e coraggiosa come poche, ed è in questa forza che sta la sua grandezza.

Inoltre, sulle note di “Another Love” una coreografia per riflettere insieme sul significato dell’amore contro ogni violenza di genere e ricordare la giovane Masha Amini, morta un anno fa in Iran. Questo brano è diventato la colonna sonora di un potente gesto di protesta digitale, utilizzato da molte donne come sottofondo mentre si tagliano una ciocca di capelli o riprendono le manifestazioni di protesta per strada in tutto il mondo.

La partecipazione alla “Notte dei Licei” delle classi terze della scuola secondaria di I grado di Saline J. si conclude con il canto a cappella” Le ragazze” dei Neri per caso, eseguito da tutti gli alunni riuniti sul palco.
Anche in questo evento che rappresenta un inno festoso alla classicità, gli studenti dell’istituto si sono distinti positivamente, dimostrandosi impegnati e soprattutto animati da vitalità e passione. (rrc)

LOCRI (RC) – I ragazzi del Zaleuco al Cilea di Reggio Calabria per “Le nozze di Figaro”

Anche quest’anno il Liceo Scientifico “Zaleuco” di Locri, guidato dalla dirigente Carmela Rita Serafino, non poteva mancare all’iniziativa “Scuole all’Opera” dell’Associazione musicale “Nuovo Laboratorio Lirico” che, per le scuole di ogni ordine e grado della Calabria e della provincia di Messina, in collaborazione con l’orchestra del Teatro “F. Cilea”, ha messo in scena “Le Nozze di Figaro”, prima opera della Trilogia del drammaturgo francese Beaumarchais, musicata dal più famoso compositore al mondo: Wolfgang Amadeus Mozart.

Un’azione mirata e studiata, quella proposta dal Direttore Artistico e Musicale M° Alessandro Tirotta, che ha saputo coinvolgere i giovani alla scoperta di una nuova opera, in un percorso di studio per le scuole, finalmente riconosciuto a livello ministeriale.

I ragazzi delle quarte classi, accompagnati dalla stessa dirigente Serafino e dai docenti: Renato Lizzi, Maria Romeo, Brigida Pedà, Alexandra Tino, Fortunata Palermiti, Lafronte Massimo, Maria Rosa Guidace, Marinzia Cordiano, Mario Procopio, Enzo Romeo e Marrapodi Veronica, hanno assistito ad uno spettacolo operistico di alta levatura professionale, soprattutto per il cast coinvolto: Franco Vultaggio (il Conte d’Almaviva); Aurora Tirotta (Susanna); Raffaele Facciolà (Figaro); Chiara Tirotta (Cherubino); Alfonso Zambuto (Don Basilio/Don Curzio); Maria Letizia Seminara (La Contessa d’Almaviva); Alessandro Vargetta (Bartolo); Ilenia Morabito (Marcellina); Domenico Cagliuso (Antonio).

Tutti con alle spalle carriere del calibro del Teatro alla Scala di Milano, dell’Arena di Verona, del Maggio Fiorentino, del Comunale di Bellini, del Teatro Bellini di Catania e ancora New York, Seoul, Tokyo, e molti altri teatri blasonati. Spettacolo nuovo, frizzante, con molti punti di forza, come l’interazione col palcoscenico, colpi di scena, misti a tradizione e professionalità di caratura internazionale, che ha avvinto i ragazzi dall’inizio alla fine, coinvolgendoli pienamente nell’intreccio, serrato e folle, in cui donne e uomini si sono contrapposti nel corso di una giornata di passione travolgente, piena sia di eventi drammatici che comici, e nella quale “i servi” si sono dimostrati più signori e intelligenti dei loro padroni. Anche nel carattere di commedia, l’Opera ha mostrato un dramma psicologico dei più moderni, dove si sono intrecciati personalità diverse, ognuna con la sua interiorità e col suo carattere, che hanno lottato e si sono scontrati, per raggiungere la felicità.

Ma la felicità di ognuno, come è venuto fuori dal brillante e magnanimo finale, dove tutti gli intrighi si sono svelati, non è stata la felicità di tutti: quest’ultima si è potuta raggiungere, cedendo, ognuno, qualcosa a favore dell’altro. Si è quindi ben lontani dall’appiattimento dei caratteri di una tipica “commedia per musica”, e in un campo assolutamente nuovo, un po’ ambiguo, del teatro musicale, che esprime il genio assoluto di Mozart. I ragazzi del Liceo Zaleuco hanno assaporato tutto questo, in linea con gli obiettivi di una scuola, attenta a tutti gli aspetti della formazione, creando un contesto ottimale in cui le scelte future possano essere pienamente consapevoli e soddisfare le aspettative. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il circolo Fdi “Giorgia Meloni” all’attacco di Falcomatà

Il circolo Fdi “Giorgia Meloni” all’attacco di Falcomatà sui ritardi per la realizzazione della nuova Giunta. «La nuova Giunta non arriva – scrivono i meloniani in una nota – È il teatro dell’assurdo messo in scena dal Sindaco Falcomatà che, in preda al furore emotivo, aveva annunciato un’azione di rilancio di un’amministrazione, già disastrosa, che di fatto non è arrivata. Anzi, ingabbiato tra veti incrociati dei partiti che sostengono la sua frantumata maggioranza, è rimasto schiacciato dall’incapacità di fare scelte coraggiose che avrebbero potuto invertire un percorso fallimentare di cui tutti gli assessori, nessuno escluso, si sono resi protagonisti! La giunta, paralizzata da una mancata visione e da una debolezza politica tipica di chi naviga a vista, non ha inciso sulle sorti di una città, purtroppo triste, spenta e rassegnata, in balia di disservizi ed incompiute».

Continua da Fratelli d’Italia: «Riteniamo, a questo punto, che il Sindaco Falcomatà non abbia più agibilità politica e il perimetro della sua maggioranza potrebbe essere sensibilmente ridotto, qualsiasi siano le sue determinazioni. Pertanto, se avesse un reale e riscontrabile amore per la città, valuti la possibilità di lasciare il passo ad un nuovo corso, e si dimetta.La nuova Giunta non arriva. È il teatro dell’assurdo messo in scena dal Sindaco Falcomatà che, in preda al furore emotivo, aveva annunciato un’azione di rilancio di un’amministrazione, già disastrosa, che di fatto non è arrivata. Anzi, ingabbiato tra veti incrociati dei partiti che sostengono la sua frantumata maggioranza, è rimasto schiacciato dall’incapacità di fare scelte coraggiose che avrebbero potuto invertire un percorso fallimentare di cui tutti gli assessori, nessuno escluso, si sono resi protagonisti! La giunta, paralizzata da una mancata visione e da una debolezza politica tipica di chi naviga a vista, non ha inciso sulle sorti di una città, purtroppo triste, spenta e rassegnata, in balia di disservizi ed incompiute. Riteniamo, a questo punto, che il Sindaco Falcomatà non abbia più agibilità politica e il perimetro della sua maggioranza potrebbe essere sensibilmente ridotto, qualsiasi siano le sue determinazioni. Pertanto, se avesse un reale e riscontrabile amore per la città, valuti la possibilità di lasciare il passo ad un nuovo corso, e si dimetta». (rrc)

REGGIO CALABRIA – Cena fantozziana con la figlia di Paolo Villaggio

Il Polpette di Bavaria, Frittatona di cipolle, Fagioli alla scorreggiona… sono alcune delle pietanze in perfetto stile Fantozzi, preparate da Chef Filippo Cogliandro in occasione della presentazione del saggio “Fantozzi dietro le quinte”, presso l’A Gourmet L’accademia di Reggio Calabria. E come dimenticare le polpette “tu mancia” in “Fantozzi si mette a dieta” del 1980.

Ha organizzato l’evento, presso L’Accademia Gourmet, la fondazione Giuseppe Marino, proponendo una accattivante conversazione con Elisabetta Villaggio, autrice e figlia del compianto Paolo, moderati dalla giornalista Anna Foti, con Antonio Marino e i piacevoli intermezzi musicali dei Faber Quartet, cover band di Fabrizio De Andrè che ha proposto 2 brani scritti da De Andrè e Villaggio.

L’intervista, fatta di tante domande e curiosità, è stata condotta da Domenico La Boccetta, del Circolo del Cinema Zavattini, alle quali si sono alternate letture di brani del libro a cura di Lorenzo Praticò.

Un salto nel passato, nei mitici anni ‘80, attraverso la saga fantozziana che ha caratterizzato la cinematografia italiana dei tempi e creato un linguaggio nuovo, ironico e iconico, che resiste ai tempi e alle generazioni.
E Cogliandro non poteva non pensare ad una cena a tema, con rigatoni e ravioli, accompagnata dalle mitiche birre Peroni discostandosi, per l’occasione, come solo un eclettico Chef può fare, dalla raffinata cucina gourmet che lo caratterizza.

La serata ha registrato un grande successo e ha visto la partecipazione non solo di coloro i quali hanno avuto la fortuna di vivere i mitici anni ‘80, ma anche di giovani appassionati che hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie riflessioni direttamente alla figlia di Villaggio, in una conversazione relatori/pubblico, che ha fatto scaturire la figura di un uomo, un attore, un artista che è riuscito a dare vita ad un vero e proprio fenomeno immortale.

L’A Gourmet L’Accademia ancora una volta, dunque, è teatro di un incontro culturale d’alto livello, questa volta dedicato interamente al grande cinema italiano. (rrc)

REGGIO CALABRIA – Il difficile accesso alla chiesa di Mosorrofa

di DOMENICO LABELLA E PASQUALE ANDIDERO – Ieri 3 dicembre è la Giornata mondiale della disabilità, delle persone con disabilità. Proclamata dalle Nazioni Unite nel 1992, punta sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui bisogni e i diritti dei disabili. Anche Mosorrofa vive questo dramma: mancanza totale di marciapiedi; strade sconnesse e piene di buche; nessun luogo pubblico dove poter esercitare il proprio diritto a vivere una vita normale che possa accogliere ragazzi ma anche adulti; impossibilità ad andare in chiesa.

Ci vogliamo soffermare proprio su quest’ultimo punto. Per accedere alla chiesa parrocchiale di Mosorrofa dedicata a San Demetrio si è obbligati a percorrere 10 gradini oppure fare una salita con pendenze tra il 30 e il 40% dall’entrata laterale e 13 gradini da quella principale.

Si capisce bene che per un disabile, un anziano, è praticamente impossibile partecipare alle funzioni religiose o dare sfogo alle proprie esigenze di preghiera, si deve necessariamente essere accompagnati e aiutati a superare quegli insormontabili ostacoli.

Il parroco, sac. Domenico Labella, e l’Azione Cattolica locale hanno più volte segnalato la cosa alle autorità competenti, chiedendo di adoperarsi per l’abbattimento di quelle barriere architettoniche. Visto che nessuno prendeva in considerazione i bisogni dei residenti, e anche dei forestieri che vengono a visitare la chiesa, si è pensato di fare in proprio. L’ingegnere Domenico Suraci ha volontariamente e gratuitamente progettato e donato alla parrocchia una possibile soluzione, abbastanza semplice, gli spazi ci sono, che consentirebbe l’accesso facilitato in chiesa anche ai portatori di handicap. Purtroppo non si può mettere in atto perché il suolo dove deve sorgere la nuova rampa è di proprietà del Comune di Rc.

Circa tre anni fa la Parrocchia ha contattato l’assessore competente per chiedere di realizzare l’opera con i fondi dedicati all’Aba dichiarandosi disponibile a donare gratuitamente il progetto. Tante assicurazioni, nulla di fatto. All’inizio dell’anno in corso ci siamo rivolti, Parrocchia e Comitato di quartiere Mosorrofa, all’assessore al Welfare del Comune che ci ha assicurato il suo interessamento e ci ha chiesto di inviare richiesta e progetto all’ufficio competente che fa capo all’assessorato ai lavori pubblici. Il 2 febbraio il tutto è stato formalmente inviato, tramite Pec, all’ufficio competente e per conoscenza all’assessore al welfare. Nessuna risposta. A settembre è stato chiesto l’intervento anche della garante della salute regionale prof.ssa Stanganelli, che, pur non essendo la cosa di sua competenza, si è fatta portavoce inoltrando anch’essa progetto e richiesta alle autorità competenti.

Anche la prefettura è a conoscenza di questa mancanza di sensibilità verso i più bisognosi. Ad oggi, nonostante soldi e finanziamenti per le barriere architettoniche ci sono, tutto tace. Da anni giace presso il Comune di Rc questa richiesta ma evidentemente per Mosorrofa non solo non ci sono ristori per strade, centri ludici e sportivi, discariche, servizi idrici, luce e cimitero ma nemmeno l’attenzione minima a portatori di handicap, disabili e anziani. Oggi mentre il mondo celebra la giornata della disabilità con proclami e propositi a Mosorrofa disabili e anziani ancora non sono “liberi” di andare in chiesa. (ds e pa)

(Domenico Sabella è sacerdote della chiesa di San Demetrio, Pasquale Andidero è presidente è presidente del Comitato di quartiere Mosorrofa)

REGGIO CALABRIA – Al Museo del bergamotto “Calabria la prima Italia”

Un libro evento. Alle ore 18.00 di mercoledì 20 dicembre inizierà al Museo Nazionale del Bergamotto di Reggio Calabria (via dei Filippini 50, telefono 388-1299103) la conferenza di presentazione del “libro-evento 2023” della scrittrice americana Gertrude Slaughter “Calabria la prima Italia” tradotto in italiano dalla professoressa Sara Cervadoro (calabrese di Roma) e dato alle stampe dall’editore Giuseppe Meligrana di Tropea (Vv) appena poche settimane fa. La prima edizione, in lingua inglese, ha visto la luce ben 84 anni fa (nel luglio 1939) negli Usa all’Università di Madison nello Stato del Wisconsin proprio con il titolo “Calabria the first Italy” volendo dimostrare che è nella nostra regione che è nato il nome Italia ben 3500 anni fa circa da re Italo il quale ha inventato la democrazia etica con i “sissizi” che poi si sono diffusi in tutto il Mediterraneo. Così la denominazione “Italia” (pure come Stato e come Nazione) è una delle più antiche del mondo.

Secondo la Slaughter la “prima Italia” va da re Italo (1500 a.C.) addirittura fino al grande pittore calabrese
Mattia Preti di Taverna (1613-1699) come continuità di valori, rafforzati nel periodo glorioso della Magna
Grecia dall’8° al 3° secolo avanti Cristo. Nella edizione italiana, la trattazione occupa 308 pagine con 31
capitoli contenuti nelle sette sezioni: Prefazione, Magna Grecia, Dominio romano, Calabria Bizantina, Il
Regno normanno, Angioini e Aragonesi, Il Regno spagnolo e le Conclusioni. L’autrice dimostra di essere
fortemente innamorata della Calabria come Storia e come Ambiente. Infatti, tale libro è un grande
attestato d’Amore verso il nostro popolo e i nostri valori, motivo già sufficiente perché ogni famiglia,
ogni scuola, ogni biblioteca ed ogni ente istituzionale ne debba avere necessariamente una copia. E la
imminenza delle feste natalizie porta a considerare come questo libro possa essere un ottimo regalo.

Nell’incontro di Reggio Calabria di mercoledì 20 dicembre 2023 alle ore 18.00 al Museo del Bergamotto,
avranno luogo gli interventi di Alberto Gioffré (presidente del Club Unesco cittadino), di Susanna Quattrone (presidente di Kronos 1972), di Alessandro Gioffré d’Ambra (presidente di Sandhi) nonché degli studiosi Franco Arillotta, Daniele Castrizio, Felice Costabile e dell’editore Giuseppe Meligrana.

Saranno presenti vari imprenditori con assaggi di prodotti intitolati a “Re Italo”. L’ingresso sarà libero e i
convenuti potranno gustare liberamente alcune specialità tipiche del territorio e delle tradizioni reggine.
Mentre a conclusione ci saranno “crispelle” e vino Italo per tutti. Per chi volesse, ci sarà pure la possibilità
di acquistare copia di “Calabria la prima Italia” che, comunque, può essere prenotata anche online.

Altre presentazioni sono previste prossimamente a Davoli Marina (Cz presso la Biblioteca Vincenziana, a
Squillace (Cz) al Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia e alla Nuova Scuola Pitagorica di Crotone. Le
prime presentazioni estere avverranno al Club dei Calabresi di Perth (West Australia) e all’Associazione
Calabresi fondata da Ariel Battaglia a Buenos Aires (Argentina). Copia dell’edizione americana è disponibile alla consultazione o al prestito nella Biblioteca Calabrese di Soriano Calabro (Vv) e nella Biblioteca Provinciale di Catanzaro, nonché si potrà avere pure con il prestito inter-bibliotecario nazionale. (rrc)

BAGNARA (RC) – A “Silenzio assordante” il premio dell’Agess

di CATERINA RESTUCCIA – “Silenzio assordante” è il titolo del lavoro che si aggiudica il primo posto al Concorso indetto dall’A.ge.s.s. di Bagnara Calabra. A realizzare questo vero e proprio capolavoro sono giovanissimi studenti e giovanissime studentesse, tra i 14 ed i 15 anni, della classe I F del Liceo Scientifico di Sant’Eufemia d’Aspromonte, una delle sedi distaccate dell’Istituto d’Istruzione Superiore E. Fermi di Bagnara.

L’associazione culturale bagnarese sempre sensibile ad ogni tematica sociale e sempre attenta a cogliere i segnali per intervenire sul territorio lancia non una sfida, bensì il messaggio di costruire insieme alla Scuola la nuova generazione responsabile e rispettosa del genere.

Ad accogliere e ospitare i convenuti e le convenute è stato lo splendido affaccio sul basso Mar Tirreno del Castello Ruffo di Scilla, scelto per diventare teatro e palcoscenico dei nuovi talenti partecipanti e presenti.

“Tre hashtag contro la violenza sulle donne – #nonsonocarne – #leparolefannomale – #iochiedoaiuto” questo è il tema – enunciato della rassegna, a cui hanno partecipato le scuole del circondario territoriale, e si è trattato di «educazione e riflessione insieme» come hanno sottolineato tutte le personalità presenti. «Noi non vogliamo che il 25 novembre diventi un banale giorno di commemorazione, non vogliamo rimanga una giornata di slogan, ma di riflessione profonda su quanto è accaduto e continua purtroppo ad accadere». Esordisce così Silvana Ruggiero, Presidentessa dell’A.ge.s.s., aprendo l’evento e lasciando relazionare le quattro personalità intervenute per apportare testimonianza secondo la propria professionalità. Il primo intervento è spettato alla Prof.ssa Graziella Ramondino, Dirigente dello storico Istituto d’Istruzione Superiore E. Fermi di Bagnara, che con tono preoccupato per gli eventi drammatici di femminicidio e con personale presenza non solo professionale, ma soprattutto umana e materna ha chiuso il suo discorso con un auspicio di cambiamento proprio ai suoi giovani studenti, dicendo «Bisogna lasciarci oggi con una soluzione, una soluzione che la scuola ha, perché la scuola è veramente il luogo idoneo dove generare il cambiamento, un cambiamento culturale necessario».

Il programma del convegno ha dato parola poi alla Prof.ssa Papalia, delegata a sostituire la Dirigente Maristella Spezzano dell’Istituto “Nostro – Repaci” di Villa San Giovanni, la quale ha rafforzato ogni concetto guida della giornata già espresso dalla Ramondino. Le relazioni tecniche sono state tenute dall’avvocata Paola Carbone, Consigliera di Parità Città Metropolitana di Reggio Calabria, chiudendo con la Dottoressa Francesca Mallamaci, componente dell’Osservatorio Regionale contro la violenza di genere.

A conclusione della batteria di relazioni e del dibattito, la platea studentesca ha potuto assistere alla consegna dei Premi dei primi tre posti e al riconoscimento per meriti alle attività svolte anche ad altri tre gruppi di studenti e studentesse che hanno ricevuto menzione d’onore.

L’audiovisivo “Silenzio assordante” con la sua esecuzione completa di ballo, canto, poesia, recitazione e arte figurativa ha catturato letteralmente l’uditorio, dimostrando la grande sensibilità di un piccolo manipolo di studenti e studentesse, stimolati e seguiti dalle proprie docenti, ad una problematica così scottante che ha senza ombra di dubbio lasciato il segno in giovani cuori determinati a debellare questo terribile male sociale. (cr)

VILLA SAN GIOVANNI (RC) – Lucisano e De Marco: «Commissione territorio, tra incapacità e scarsa democrazia»

I consiglieri di minoranza Domenico De Marco e Filippo Lucisano denunciano scarsa democrazia durante la Commissione territorio.

«Quanto più volte ribadito e affermato in consiglio comunale circa un metodo poco edificante dal punto di vista politico e istituzionale – viene evidenziato dai consiglieri comunali di minoranza De Marco e Lucisano – quale triste epilogo di una commissione territorio che ci ha resi protagonisti, nostro malgrado, di una situazione assolutamente imbarazzante. Una commissione territorio richiesta ancora una volta dai consiglieri di minoranza che si vedono costretti ad affrontare un muro di gomma della maggioranza che con i suoi componenti e con un metodo poco trasparente non informa e non coinvolge quella parte del consiglio comunale che non rientra tra gli scranni della maggioranza consiliare. Appare assolutamente paradossale che in un momento storico assolutamente importante per il territorio villese, forse il più importante di sempre, che vede il Governo Nazionale programmare e finanziare una serie di opere e di infrastrutture di valenza internazionale, nel mentre tutto ciò si concretizza, la maggioranza Caminiti non si assume realmente la responsabilità politica del coinvolgimento dei consiglieri comunale di minoranza anche attraverso il lavoro delle commissioni, organo di supporto politico del Consiglio».

Continuano i due: «È imbarazzante dover avere notizia di alcune opere, finanziamenti e quant’altro di assoluta valenza strategica per la nostra Città solo per il tramite degli organi di stampa e dei freddi comunicati del Sindaco, e dover prendere atto che la Commissione Territorio non svolge quello che dovrebbe essere il suo ruolo fondamentale. In occasione dell’ultima commissione territorio si è discusso delle novità riguardanti il completamento delle opere di riqualificazione del lungomare e della relativa tempistica nonché le attività riguardanti il water front eppure noi consiglieri di minoranza ci ritroviamo costretti a “dover rincorrere” tali informazioni vista la mancanza di responsabilità dimostrata dal Presidente di Commissione Idone che convoca sporadicamente la Commissione. Vale veramente poco il tentativo di strumentalizzazione politica di cui si è resa protagonista la maggioranza con alcuni suoi componenti e assessori che hanno accusato, in sede di lavori della commissione territorio la minoranza, solo perché dall’inizio di questo mandato abbiamo sempre richiesto un cambio di metodologia politica che avrebbe significato un serio, produttivo e partecipato lavoro in Commissione Territorio».

«Rispediamo al mittente le suddette accuse – dicono i consiglieri comunali di minoranza – perché è chiaro ed evidente che conosciamo le prerogative e le facoltà che sono insite nel nostro ruolo che esercitiamo attraverso il controllo dell’azione amministrativa della maggioranza ma che non può prescindere dalle attività in seno alle commissioni la cui efficacia viene meno se non vi è una concreta attività ed organizzazione da parte del presidente Idone che in questi anni di governo Caminiti ha inteso riunirci solo in pochissime occasioni a dimostrazione che quanto da noi denunciato anche in sede di Consiglio Comunale è assolutamente vero e legittimo. E quindi a chi vale questo modo di fare? Che ruolo funzionale ha una commissione territorio in tal modo organizzata? Questi gli interrogativi che abbiamo posto al presidente Idone al quale abbiamo evidenziato che non è più ammissibile una situazione così grave e che non saremo disponibili ad attendere ulteriormente se non ci sarà un reale cambio di passo più volte richiesto in Consiglio e durante i lavori della stessa Commissione».

«Ovviamente riteniamo responsabile di tutto ciò – concludono – non solo il presidente Idone ma lo stesso Sindaco e Presidente del Consiglio, ognuna per la propria parte, ovvero per l’indirizzo politico l’una e per il concretizzarsi del reale funzionamento delle Commissioni consiliari l’altra che spesso chiede a noi minoranza il rispetto delle regole in sede di assise consiliare senza avere la reale consapevolezza che tutto ciò è sicuramente il frutto di una mancanza di reale e concreta attività nell’ambito della Commissione Territorio».

REGGIO CALABRIA – Falcomatà apre la festa del volontariato nel segno di Don Italo Calabrò

A Reggio Calabria è iniziata la Festa del Volontariato. Il sindaco Giuseppe Falcomatà, sulle scale del teatro comunale “Francesco Cilea”, ha aperto l’iniziativa insieme al presidente del Csv, Ignazio Giuseppe Bognoni, ed a tanti cittadini che, impegnati nelle varie associazioni del territorio, spendono la propria esistenza aiutando gli altri. Alla manifestazione era presente anche il presidente del consiglio comunale, Enzo Marra.

«E’ un onore essere qui», ha detto Falcomatà ricordando «il percorso di condivisione intrapreso, in questi anni, con tutte le realtà che operano e lavorano creando inclusione sociale secondo l’esempio di don Italo Calabrò, il padre del volontariato nella nostra città».

«Lo spirito – ha aggiunto – che ci anima e chi vede, ancora una volta, tutti uniti è lo stesso di chi affronta ogni questione legata alla marginalità con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno».

«In questa splendida festa – ha continuato Falcomatà – riconosco, con vero piacere, il volto ed il sorriso di tante persone amiche, con le quali abbiamo condiviso momenti di crescita della comunità. Voglio ringraziarvi perché mi avete insegnato moltissimo sul valore del contributo».

«La meravigliosa famiglia del volontariato – ha concluso il sindaco – ci ha aiutato a comprendere il dovere sacrosanto dell’aiuto, del sostegno e della partecipazione; elementi fondamentali per rendere una comunità più forte nel contrasto e nella lotta alle fragilità. Ormai tanti anni fa, abbiamo iniziato un cammino mano nella mano, seguendo il solco tracciato da don Italo, la grande stella che illumina il nostro cammino e ci indica la strada accompagnandoci in tutte quelle che sono le nostre attività. Abbiamo una missione comune che siamo contenti di poter continuare a condividere con voi». (rrc)