REGGIO – L’Avo celebra la Festa della Mamma nel Reparto di Pediatria del Gom

L’Associazione Volontari Ospedalieri Onlus ha celebrato la Festa della Mamma nel Reparto di Pediatria del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.

Le volontarie dell’Avo, associazione di Volontariato ospedaliero, incontrano anche le mamme durante il servizio in corsia nel reparto pediatrico. Con loro condividono preoccupazioni e attese.

«In tante occasioni abbiamo dedicato un pensiero speciale alle bambine e ai bambini ricoverati, animate dal desiderio di portare in reparto, quando possibile, un pò di leggerezza. Questa volta abbiamo voluto rivolgere un pensiero alle mamme. Anche a loro, che ogni giorno assistono i figli e che noi impariamo a conoscere durante il tempo in corsia, è rivolto il servizio di volontariato che svolgiamo. Da qui è nata l’idea di festeggiare per la prima volta la Festa della Mamma», spiega Teresa Alessandrello, responsabile delle volontarie Avo di Pediatria.

«Durante il servizio, tra le attività svolte con i bambini, abbiamo realizzato delle borsette sulle quali abbiamo applicato dei cuori. Poi le abbiamo riempite di caramelle e ne abbiamo fatto dono alle mamme del reparto. È stato un momento molto emozionante che abbiamo condiviso con tutto il personale e con le dottoresse Agnello e Lia. Ad arricchire la festa anche la musica, grazie alla nostra Luisa Continolo che con la chitarra ha intonato le più celebri canzoni ispirate alla mamma. Abbiamo concluso in bellezza con l’inno dell’Avo. Potremmo pensare di replicare l’esperienza anche il prossimo anno», spiega ancora la volontaria Teresa Alessandrello.

«La mission dell’Avo è principalmente quella di regalare un sorriso. L’ospedale è un luogo di sofferenza ma il nostro servizio, nel rispettare quella sofferenza, si propone di contribuire ad alleviarla nello spirito e nell’animo. Credo sia stato molto importante esserci, anche in questa occasione, accanto ai bambini e alle loro mamme», conclude Francesco Nicolò, presidente dell’Avo di Reggio Calabria. (rrc)

REGGIO – Il 21 maggio il convegno “Area Metropolitana dello Stretto” della Fidapa

Il 21 maggio, a Reggio, alle 16.30, all’Hotel Excelsior, si terrà il convegno Area Metropolitana dello Stretto: Luogo di incontro e confronto promosso dalla Fidapa – Sezioni Reggio Calabria, Piana di Palmi, Villa San Giovanni, Melito  Porto Salvo, Reggio Calabria Morgana.

Al convegno parteciperanno esperti a livello nazionale che metteranno in evidenza le problematiche dell’area costiera metropolitana dello Stretto, quali la tutela di un ecosistema di valore,  l’individuazione di risorse per finalità turistiche, ambientali e di occupazione giovanile, si inserisce nell’ambito del tema internazionale 2021-2023”New actions through cooperation” Fidapa Bpw. 

Il convegno si inserisce all’interno di un progetto di ampio respiro che ha come scopo lo sviluppo di attività che possano avere effetti positivi sull’ambiente e sul patrimonio culturale, con particolare attenzione anche alle attività ricreative portuali e di diporto e ha come obiettivo di trasformare le città che si affacciano sul mare in città di mare.Infatti  il mare dell’area metropolitana dello Stretto offre uno scenario di incommensurabile valore storico, archeologico, ambientale e culturale. Il progetto ha come partner l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. (rrc)

REGGIO – Si parla di autonomia con l’Associazione Tre Quartieri

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, all’Oratorio Parrocchiale Don Bosco, è in programma l’incontro Gli effetti su territorio e  imprese a seguito del  provvedimento governativo sull’Autonomia Differenziata, organizzato dall’Associazione Culturale Tre Quartieri.

L’incontro ha lo scopo di chiarire ai presenti le conseguenze che ne scaturiranno in tutti i settori della vita sociale a seguito della sua applicazione.

L’oggetto del suddetto provvedimento che riguarda tanto le competenze legislative quanto quelle competenze amministrative, dopo i saluti di benvenuti di Don Nino Russo e quelli introduttivi di Oreste Pennestrì, Presidente “Tre Quartieri”, sarà trattato dal sen. Nicola Irto e Amalia Bruni, Consiglio Regionale della Calabria.

Seguiranno gli interventi: dott. Carmelo Versace, sindaco f.f. – Città Metropolitana; Dott. Paolo Brunetti, sindaco f.f. – Comune Reggio Calabria;Francesco Gangem, assessore Comunale; Giuseppe Giordano, Consigliere Comunale e Delegato Città Metropolitana;Teresa Ppensabene, Consigliere Comunale; Antonino Sergi – Associazione “Neda Kairos” cittadini per la Calabria; Avv. Giuseppe Morabito e l’Ing. Eugenia Dagrica Bascià. Sono previsti altri interventi da parte del pubblico presente. Condurrà l’incontro Matteo Gangemi(rrc)

REGGIO CALABRIA – Giro ciclistico della Città metropolitana, soddisfatta l’Uci

Torna a far parlare di sé il Giro Ciclistico della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Nei giorni scorsi l’Uci Unione Ciclistica Internazionale ha trasmesso formalmente il suo rapporto ufficiale di valutazione sull’evento promosso ed organizzato dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Il documento, stilato dalla più autorevole organizzazione sportiva internazionale della disciplina del ciclismo, sancisce nero su bianco l’ottima riuscita della manifestazione sportiva che già quest’anno, nella sua edizione di ripartenza, dopo più di un decennio di attesa dalle scene sportive, ha attirato l’attenzione delle massime istituzioni nazionali ed internazionali ed ospitando tra gli iscritti squadre atleti di primissimo livello.

«Gara generalmente ben organizzata» scrive l’Unione Ciclistica Internazionale, “il livello di sicurezza era super efficiente, nonostante la competizione si svolgesse su una vasta area, tutto il personale ha svolto efficacemente le proprie mansioni”. Ed ancora, per ciò che riguarda la presenza del pubblico, aggiunge l’Uci, «nonostante il maltempo, il pubblico era presente sia alla partenza che all’arrivo, dove la presenza era ancora più massiccia». Buona la valutazione anche per ciò che riguarda la sistemazione logistica e gli alloggi per gli atleti, per la produzione televisiva trasmessa in differita ed infine per il road book, la mappa della corsa con le informazioni tecniche destinata alle squadre e agli atleti, «generalmente ben preparato».

Una serie di attestazioni di fiducia che quindi lasciano ben presagire sull’attività di organizzazione che guarda già all’edizione 2024 della gara, per la quale la Città Metropolitana sta già lavorando, nell’ottica di una fattiva ed efficace collaborazione con le massime istituzioni del ciclismo nazionale ed internazionale.

«Siamo assolutamente soddisfatti del lavoro svolto – ha commentato il Consigliere delegato allo Sport della Città Metropolitana Giovanni Latella – il Giro Ciclistico è andato oltre le nostre più rosee aspettative, generando il successo che merita il ritorno di una grande classica del ciclismo italiano. Un risultato che è il frutto dello straordinario lavoro di squadra messo in campo dagli uffici della Città Metropolitana, per il quale ringrazio i Dirigenti dei Settori Finanze e Sport, per aver creduto e sostenuto l’iniziativa. Una sinergia virtuosa che ha poi coinvolto altri Enti, la Regione, in primis, ed i tanti Comuni attraversati dal Giro, e che si è poi espressa in maniera brillante attraverso il lavoro operativo della Lega Ciclismo, di Extragiro, di SviProRe e di tutta la squadra di operatori coinvolti nelle fasi organizzative».

«Adesso – ha concluso Latella – anche alla luce delle valutazioni assolutamente positive che sono pervenute dall’Unione Ciclistica Internazionale, non possiamo che rilanciare, lavorando da subito per l’edizione dell’anno prossimo, per la quale speriamo di fare ancora di più e meglio rispetto al successo già ottenuto quest’anno». (rrc)

REGGIO – Successo per “Un abbraccio oltre i confini” del Comitato Donne Reggine

Si è concluso in “grande stile” Una giornata in famiglia – Un abbraccio oltre i confini, organizzato dal Comitato Donne Reggine e che ha visto un incontro speciale tra mamme detenute e figli, ma anche figlie detenute e mamme. Insieme per una mattinata intera, dove hanno condiviso momenti di riflessione, di divertimento, di convivialità e, soprattutto, di forte emozione.

«Siamo tutte profondamente convinte – hanno detto – della bontà della frase ‘la differenza tra una madre buona e una cattiva non sta nel commettere errori, ma in ciò che si fa degli errori commessi’. Proprio per questo ci siamo impegnate in questo piccolo grande percorso che ha restituito a tante madri e tanti figli un pizzico di quotidianità».

Per celebrare la Festa della Mamma, questo evento è stato il grande regalo che il Comitato Donne Reggine, d’intesa con l’Istituto penitenziario di Reggio Calabria e con la collaborazione dell’Associazione “Liberamente”, ha voluto donare alle donne che vivono uno stato di sofferenza emotiva profonda, chiamate a scontare la propria pena dentro quattro mura. 

È la prima volta che il luogo di reclusione reggino apre le porte a questa ricorrenza. La proposta del movimento spontaneo femminile si è inserita alla perfezione in una progettualità educativa preesistente nella Casa Circondariale, mirata a curare il mantenimento e il recupero degli affetti familiari, trovando quindi l’immediata disponibilità della Direzione.

Così, per una giornata, l’interno della Casa Circondariale “Panzera” di Reggio Calabria si è trasformato in qualcosa di diverso, in un luogo carico di gioia, dove ritrovarsi col sorriso. 

“Una  giornata in famiglia” si è aperta con un momento di dialogo, riflessione, condivisione dal carattere più istituzionale, durante cui a prendere la parola sono stati: il padrone di casa, Giuseppe Carrà, direttore degli Istituti penitenziari di Reggio Calabria; Sabina Cannizzaro, del direttivo del Comitato Donne Reggine, Angela Campolo, del direttivo dell’Associazione Liberamente, S.E. Fortunato Morrone, Arcivescovo metropolita di Reggio-Bova, Daniela Tortorella, Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria, Giovanna Russo, Garante dei detenuti per il Comune di Reggio Calabria, Paolo Praticò, Garante dei detenuti per la Città metropolitana di Reggio Calabria, Antonio Marziale, Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Ma le vere protagoniste sono state le detenute, tutte le 35 che hanno partecipato al progetto e che, nell’occasione di oggi, hanno affidato le loro emozioni alla voce di alcune compagne: Barbara, Sandy, Caterina, Roberta e Laura. Sulle note di chitarra magistralmente suonata da un ospite a sorpresa, il Musicantore Fulvio Cama, sono state loro cinque a parlare rappresentando i pensieri ed i sentimenti di un’intera Sezione femminile. Settimane intense hanno preceduto questa giornata.

Nel frattempo, infatti, le “ospiti” della Casa Circondariale non hanno solo scritto, hanno anche creato: opere artistiche, poesie, braccialetti, cesti con doni per i loro figli e per le autorità presenti oggi. E hanno fatto emozionare tutti, con l’immensa profondità delle loro emozioni, quelle stampate sul volto, quelle trasmesse da una lacrima o da un sorriso spontaneo, o magari messe nero su bianco su fogli di carta riempiti di parole pesanti come pietre. 

Poi, è arrivato il momento più toccante, quello dell’accoglienza, dell’abbraccio fisico ed emozionale, quello tra mamme e figli, finalmente insieme, mettendo fine all’ attesa. È stato bellissimo, anche solo vedere, toccare con mano, la felicità altrui. All’accoglienza, avvenuta in luoghi di sicurezza allestiti a festa per l’occasione, curati dall’associazione ludico educativa “Lelefante”,  è seguito uno spettacolino di magia e risate, grazie ai fantastici sketch di “Giocolareggio”, che hanno saputo coinvolgere mamme e figli in un unico grande gioco di gruppo. Infine, il momento di convivialità con gli immancabili dolcini offerti dalla Pasticceria “Zio Torta” per concludere in bellezza una giornata che le detenute e tutte le persone coinvolte nel progetto, di certo, non dimenticheranno mai. (rrc)

REGGIO – L’incanto dell’ultimo Fellini all’Accademia di Belle Arti

Dal 16 al 18 maggio nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria saranno proiettati tre film di Federico Fellini. Si tratta di Casanova (16 maggio), E la neve va (17 maggio) e Intervista (18 maggio).

La proiezione chiude il seminario di Gianfranco Angelucci, dal titolo La poetica visiva di Federico Fellini – Sette appuntamenti con i film della memoria. Più che un seminario, un tuffo acrobatico nel mondo visionario, onirico, misterioso e sorprendente del grande maestro del cinema italiano, premiato con cinque oscar e con l’ammirazione del mondo intero.

Un’occasione unica per conoscere di prima mano elementi della sua poetica che furono “fondativi” per i suoi contemporanei e per tutte le arti, decisivi per la formazione e per l’educazione sentimentale dell’uomo Angelucci, sceneggiatore, regista, scrittore, autore televisivo, narratore magnifico, che subito dopo essersi laureato proprio sul Satyricon di Fellini, si trovò catapultato in quel mondo visionario che non ha mai smesso di raccontare e che mette così generosamente a disposizione degli studenti e della platea tutta.

Un’esperienza preziosa anche per quelli che Fellini non lo hanno mai conosciuto, anzi forse soprattutto per quelli che non hanno mai compreso la portata della sua “visione poetica”. Per questo la sede dell’Accademia è particolarmente appropriata: si può essere artisti senza conoscere Fellini? Si chiede Angelucci. Sì, ma sarebbe un peccato! E così prima e dopo le proiezioni, ecco inanellarsi ricordi e aneddoti illuminanti: il set di “Roma” che profumava d’incenso, quello che Federico faceva fluttuare sulla scena per dare quel tono azzurrato alle immagini; la collana di lapislazzuli che fu messa al collo di Giulietta Masina dalla nobildonna inglese che dopo la proiezione londinese di “La strada”  le disse «questa è per Gelsomina»; il mosaico con il volto Trimalcione per il quale non si trovavano le tessere, che venne interamente realizzato con caramelle charms; la dimensione inconscia e magico-religiosa, visioni, spiriti, oracoli, sogni, premonizioni, che apre verso sconosciuti orizzonti nell’opera e nella vita del regista.

Un uomo che Angelucci ha seguito quotidianamente e accompagnato amorevolmente fino alla sua scomparsa. Esperienze di vita preziose che ha voluto raccogliere in testi come “Glossario felliniano”, “Giulietta Masina”, “Segreti e bugie di Federico Fellini” e “Federico F.” romanzo incentrato proprio sugli ultimi mesi del regista. Qui, in un magico passaggio di consegne, Angelucci chiama a raccolta una sarabanda di magnifiche creature femminili che sembrano transitare dall’immaginazione dell’artista-mago a quella del suo apprendista stregone, e ci parla della morte del regista come della scomparsa di una supernova, quella enorme massa di energia cosmica inghiottita dall’universo. «La conferma della sua grandezza si ebbe quando, usando il fondale di cielo del film “L’intervista”, allestimmo la sua camera ardente al teatro 5 di Cinecittà – ha racconta Angelucci in Accademia –: dalla mattina alla sera centomila persone sfilarono in silenzio di fronte al corpo di Federico sulle note di Nino Rota, come se tutta la sua formidabile energia si fosse “coriandolizzata” in questa massa di gente, raccontando come il suo cinema fosse entrato nelle profondità dell’animo di ognuno di noi». (rrc)

REGGIO – Il 23 maggio Brunori Sas all’Accademia di Belle Arti

Il 23 maggio, all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dalle 9.30, si terrà l’incontro con il cantautore calabrese Brunori Sas.

Autore tra i più amati per la rara sensibilità poetica che lo lega alla grande scuola del cantautorato italiano, per la sua abilità nel passare dal racconto intimista all’affondo sociale, autocritico, graffiante e alto come i picchi della sua voce, Brunori ha raccolto l’invito dell’amico video maker Giacomo Triglia, regista e professore all’AbaRC.

Triglia ha iniziato proprio con Brunori nel 2009 a produrre video musicali per non fermarsi più, dai Maneskin a Francesca Michelin fino al lavoro girato in Calabria per Jovanotti dal titolo “Alla salute”. Proprio sullo stretto legame tra immagini in movimento e musica verterà l’incontro arricchito dalle esperienze personali dei due professionisti dello spettacolo, focalizzato sulla creazione di video musicali e colonne sonore per il cinema. Incontro che si preannuncia molto affollato per la popolarità dei due protagonisti, per la verve e la simpatia irriverente di Brunori che già si evince dalle sue canzoni come “Figli della borghesia” o “Al di là dell’amore”, per la bravura di entrambi quando brillano all’unisono nel visionario racconto per immagini e musica “Al di là dell’amore”. (rrc)

REGGIO – S’inaugura la mostra “Dati Sensibili”

Domani mattina, a Reggio, alle 10.30, a Palazzo della Cultura, s’inaugura la mostra Danti Sensibili.

L’esposizione individua i “Dati sensibili” di un soggetto o di una comunità in ciò viene definita come “interiorità”. Col sostegno dell’Associazione Italiana di Filosofia Applicata Philosopolis, in collaborazione con l‘Associazione italiana Giovani per l’Unesco Aigu, la mostra propone un percorso espositivo trasversale comprendente pittura, scultura, fotografia, grafica, musica e cinema.

Dopo l’inaugurazione, alla quale prenderanno parte il Consigliere delegato alla Cultura della Città Metropolitana Filippo Quartuccio e la responsabile del Palazzo della Cultura Anna Maria Franco, si svolgerà un breve talk sulla mostra e gli argomenti trattati. Saranno presenti Glauco Morabito, filosofo, presidente dell’associazione “Philosopolis”; Roberto Modafferi, pittore, artista e creatore; Pietro Bova, PhD Architettura, Coord. Edu Aigu, Mikhaela Cannizzaro, fotografa; Francesco Stilo Cagliostro, cantautore; Saverio Autellitano, grafico; Domenico Modafferi, regista; Pietro Traversa, regista; Nadia Riotto, scultrice. (rrc)

REGGIO – Festa della Mamma, l’evento “Una giornata in famiglia” del Comitato Donne Reggine

Oggi, a Reggio, è in programma l’incontro speciale organizzato dal Comitato Donne Reggine: mamme detenute e figli insieme per un giorno, a condividere una giornata di gioia e sensibilità.

Organizzato d’intesa con l’Amministrazione Penitenziaria e con il supporto dell’Associazione “Liberamente”, l’evento si terrà domani, sabato 13 maggio, all’interno della Casa Circondariale “Panzera” di Reggio Calabria.

È la prima volta che si celebra questa ricorrenza all’interno delle mura penitenziarie reggine. La proposta del movimento spontaneo femminile si è inserita alla perfezione in una progettualità educativa preesistente nella Casa Circondariale, mirata a curare il mantenimento e il recupero degli affetti familiari, trovando quindi l’immediata disponibilità della Direzione.

Il Comitato Donne Reggine nasce con la volontà di dare un sorriso alle donne del territorio, soprattutto in determinati momenti speciali, mettendo in risalto l’importanza del ruolo della donna nella società, in tutte le sue sfumature. Già nel mese di marzo, in occasione della Giornata internazionale della Donna, il Comitato aveva organizzato un grande evento dedicato a coloro che vivono gravi problemi di salute. Questa volta, il sorriso sarà duplice, tanto delle madri quanto dei figli, alcuni anche maggiorenni, che avranno la possibilità di vivere qualcosa di diverso, insieme. 

Sabina Cannizzaro, membro del Direttivo del Comitato, si dice orgogliosa nel presentare l’iniziativa: «Per la prima volta a Reggio Calabria, le mamme avranno un permesso straordinario per trascorrere una mattinata con i loro figli. È qualcosa che ci emoziona tantissimo. E mi preme anzitutto ringraziare il Direttore Carrà per la sensibilità mostrata, tutti gli educatori che ci hanno supportato, gli agenti di Polizia Penitenziaria, il Tribunale di Sorveglianza, tutte le preziosissime componenti del nostro Comitato e, non di meno, l’Associazione Liberamente, con cui condividiamo l’organizzazione di questo entusiasmante progetto. Il nostro intento è dare un significato profondo alla Festa della Mamma, offrendo una giornata di gioia e amore alle donne detenute ed ai loro figli».

L’iniziativa Un abbraccio oltre i confini arriva a conclusione di un percorso di due mesi, durante i quali le donne detenute hanno incontrato per due volte a settimana una delegazione del “Comitato Donne Reggine” e dell’Associazione “Liberamente”. Da evidenziare che, a supporto dell’iniziativa, sono state coinvolte anche le associazioni “L’Elefante” e “Giocolareggio”, che collaborano gratuitamente all’evento, con il compito di intrattenere con giochi ed animazioni i bambini presenti.

«L’idea è nata da una visione avanguardistica della detenzione che tende sempre più a ospitare gli affetti e, almeno nella sezione femminile, creare un ambiente in cui l’Istituto sembri un po’ meno carcere e un po’ più casa – afferma il Direttore dell’Istituto penitenziario, Giuseppe Carrà – Da un’analisi personalmente condotta, si nota che sempre con maggiore frequenza e intensità le mamme risentono del distacco dei figli e acuiscono la propria sofferenza a causa di una sorta di “delega forzata” per l’educazione e per la cura dei propri figli. Sulla base di questa osservazione, unitamente alla Polizia Penitenziaria, all’area trattamentale e alle volontarie delle Associazioni, abbiamo voluto regalare un momento di unione, concedendo un incontro più lungo e vitale tra mamme e figli, ma anche tra figlie detenute e mamme libere». (rrc)

I Democratici Insieme per Reggio Metrocity: Da Fi solo contumelie

I consiglieri metropolitani del gruppo Democratici Insieme per Reggio Città Metropolitana rispondono alla polemica sollevata dai consiglieri di Forza Italia Zampogna e Romeo contro il consigliere Giordano.

«Ovviamente, i consiglieri Zampogna e Romeo – hanno detto – non possono sapere cosa stia pianificando la Città Metropolitana perché detengono il record delle assenze ingiustificate alle sedute del consiglio. Tant’è. Ciò che emerge dalla volgare risposta fornita ai dubbi sollevati in merito all’ennesimo emendamento del deputato Francesco Cannizzaro, non è nient’altro che il solito spot vuoto ed utile solo a guadagnare qualche titolo sui giornali».

«Gli esponenti di Forza Italia, volutamente, evitano di entrare nel merito della questione e si lasciano andare – loro o chi per loro – a contumelie che offendono l’uomo ancor prima dell’istituzione. Lo stile, purtroppo, non si può insegnare, ma non si può certo far finta di nulla di fronte all’assoluta mancanza di rispetto dimostrata, ancora una volta, verso i cittadini e le comunità di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Messina, ma anche dei Comuni limitrofi, letteralmente messe da parte davanti a provvedimenti che vorrebbero incidere fortemente sulla storia, la cultura e la bellezza di luoghi che hanno accompagnato la vita di intere generazioni».
«Il tentativo di mascherare l’inconcludenza di Forza Italia, in ogni sua rappresentanza, attraverso subdoli giochetti di palazzo e provando ad alzare polveroni mediatici, è ormai palese e ampiamente riconoscibile anche agli osservatori più distratti. Ormai, la maggioranza dei cittadini dei Comuni dell’area metropolitana ha imparato a riconoscere i sintomi dell’annuncite acuta che affligge i rappresentanti locali e nazionali di un partito che ha contribuito a distruggere il Paese negli ultimi vent’anni».
«Proclami, promesse, rivoluzioni vengono continuamente proclamati e, sistematicamente, smentiti dalla realtà. È successo con l’aeroporto “Tito Minniti”, con il porto di Reggio Calabria, più recentemente con il tentativo, miseramente fallito, di ergersi a salvatori della patria nelle dinamiche amministrative che hanno interessato la Reggina e, adesso, risuonano forte di fronte all’incredibile miraggio del Ponte sullo Stretto. Si occupassero, da Roma come a Scido, dell’alta velocità ad esempio, che taglia fuori il nostro territorio metropolitano, si interessassero a sconfessare il Governo ed il suo ministro leghista, Roberto Calderoli, nella crociata anti-meridionalista sancita dal disegno di legge sull’autonomia differenziata, provassero a portare quei risultati che Reggio e tutta l’area metropolitana, così come la più vasta area dello Stretto, attendono dagli anni inconcludenti passati a bivaccare sugli scranni più alti del nostro parlamento».
«La Città Metropolitana, dall’atto della sua nascita – hanno concluso – invoca il trasferimento delle funzioni che una legge dello Stato le conferisce, ma che la Regione Calabria, unica in Italia, stenta a riconoscerle. Provassero a fare qualcosa per i nostri concittadini che, dell’aria fritta, non sanno che farsene». (rrc)