REGGIO – Il convegno del Rotary sull’intelligenza artificiale

Domani mattina, a Reggio, alle 9.30, nella Sala “Federica Monteleone” del Consiglio regionale, si terrà il convegno Intelligenza artificiale: prospettive per il mondo delle professioni, organizzato dal Rotary Club Reggio Calabria con l’adesione dei Club Reggio Calabria Nord, Reggio Calabria Sud Parallelo 38 e Reggio Calabria Est, in collaborazione con gli ordini professionali della città.

I lavori saranno presieduti da Anna Romeo, ordinario di diritto amministrativo all’Università di Messina, e dopo i saluti delle autorità si svilupperanno attraverso le relazioni di Carlo Morabito, ordinario di Elettrotecnica all’Università Mediterranea, Beniamino Scarfone, esperto della Fondazione Studi del Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro, Rosario Maria Infantino, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Calabria, Simone Furfaro, funzionario della DG Digitalizzazione del Ministero della salute, e don Davide Imeneo, direttore de L’Avvenire di Calabria.

«Rispetto alle numerose e interessanti iniziative già proposte su questo argomento di grande attualità – ha spiegato il presidente del Rotary Club Reggio Calabria, Giampaolo Latella – il momento di confronto da noi organizzato intende fornire una sorta di ‘cassetta degli attrezzi’ per quanti, a partire dai professionisti, fanno i conti con l’inesorabile incedere delle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale».

«La mattinata avrà, perciò – ha concluso – un taglio pragmatico, senza trascurare la necessità di fissare un limite etico e deontologico alla tecnologia, verso la riscoperta della cultura e dei valori umanistici che ci appartengono». (rrc)

REGGIO – Presentata l’antologia “Siamo Strette”

C’è un ponte sullo Stretto che nessuno si aspetta, fatto di parole e di visioni, ma che è anche un atto d’amore e di ribellione. È “Siamo Strette”, l’antologia curata da Eleonora Scrivo e Tiziana Bianca Calabrò e presentato nello Spazio Open di Reggio Calabria.

Le diciassette autrici siciliane e calabresi, (Romina Arena, Caterina Azzarà, Tiziana Bianca Calabrò, Eliana Camaioni, Katia Colica, Masella Cotroneo, Valentina De Grazia, Agata De Luca, Rosa Maria Di Natale, Katia Germanò, Gabriella Lax, Anna Mallamo, Cinzia Aurelia Messina, Mimma Mollica, Daniela Orlando, Eleonora Scrivo, Daniela Scuncia) hanno tenuto a battesimo l’opera, narrandone la genesi e il progetto e le finalità dell’esperienza femminile della loro “CollettivA Strettese”. 

Una spinta che parte dall’urgenza di raccontare, ciascuna attraverso la propria identità di scrittura, lo sguardo su un luogo “invisibile”, ispirandosi all’immaginifica operazione calviniana e alle suggestioni di Pascoli che della magia dello Stretto è stato cantore. 

«Questo libro – ha detto Tiziana Bianca Calabrò – nasce dal desiderio di creare una letteratura femminile strettese con una sua identità. Ma non è solo una raccolta fine a sé stessa, ha uno sguardo e una visione, in questo caso suggestionata dalla luce dello Stretto che la rende quindi unica, antica e rara. Una letteratura, la nostra che è politicamente schierata, il libro è apertamente “no ponte”. Alla costruzione di questa mega opera contrapponiamo la nostra visione di amore per preservare tutto ciò che il ponte potrebbe invece distruggere».

«Tra le ragioni che hanno animato il libro – ha spiegato Eleonora Scrivo – anche quella di sperimentare un canone letterario dello Stretto, con una forte impronta femminile, perché il mondo dello Stretto è comunque un mondo che ha nella sua profondità tanto di materno. Per molti anni, sperimentandoci nelle scritture individuali e poi confrontandoci, abbiamo pensato a questa cifra letteraria che ci accomunava e che meritava di essere fissata in un’esperienza che riunisse tutte le forme di scrittura. Quale occasione migliore dunque che quella di dedicarla a questo ecosistema fisico, ma anche antropologico che  lo Stretto».

Infine, l’editrice Antonella Cuzzocrea: «Per me che faccio questo lavoro da più di 25 anni è una delle poche volte in cui un libro rappresenta una incredibile potenza di voci, di scrittura, di parole, perché c’è l’idea di riunirsi su un tema, ossia lo Stretto, che appartiene a tutti, anche a chi non scrive. Questo mare è il luogo in cui siamo nati e che ogni giorno ci capisce, ed è straordinario. Siamo qui ad aggiungere ulteriori voci a questo mare, una varietà di voci, con argomenti trattati ognuno secondo il sentire e l’esperienza delle autrici». A questo primo incontro seguiranno, nelle prossime settimane, altre presentazioni del libro.

Il libro è edito da Città del Sole Edizioni, con la prefazione di Claudia Fauzia e la copertina da un disegno originale di Francesco Piobbichi. (rrc)

REGGIO – Fdi contro Falcomatà: Accusa altri del suo disastroso operato

Il Coordinamento cittadino di Fdi di Reggio Calabria ha evidenziato come il sindaco di Reggio Calabria «ancora una volta prova, in modo poco incisivo e scoordinato a elencare responsabilità altrui che hanno fortemente penalizzato Reggio, senza minimamente provare a fare la benché minima riflessione sul suo disastroso operato».

«È riuscito in 11 anni di mandato – hanno detto – a relegare Reggio a fanalino di coda in tutte le classifiche nazionali sulla qualità della vita, è riuscito nell’intento di “demolire” una città splendida in termini di immagine. È riuscito persino a formulare critiche con tanto di video, annunciando querele, su lavori (vedi piste ciclabili) eseguiti sotto la gestione della sua amministrazione, diventando in città una “macchietta”. È il primo Sindaco in Italia, e questo sì che è un primato, tutto suo, in grado di risvegliare i morti, che puntualmente sono andati a votarlo in massa. Nemmeno mago Merlino avrebbe osato tanto. La lista del disastro amministrativo di questa maggioranza è lunga, purtroppo per Reggio. Le responsabilità amministrative sue e della sua maggioranza pesano come un macigno sulla programmazione del futuro della nostra città».

«Il sindaco – ha proseguito il Coordinamento – è talmente concentrato nella ricerca di colpevoli su cui fare ricadere le responsabilità delle proprie inefficienze ed incapacità, che ha anche iniziato ad avere vuoti di memoria».

«Il sindaco, che oggi enfatizza la posa della prima pietra del museo Mare – prosegue la nota del Coordinamento di FDI – è lo stesso che con delibera di protocollo n. 85671 del 10.06.2015 scriveva al Rup: “In riferimento all’oggetto si rappresenta, come già reso edotto codesto RUP nelle vie brevi ed in sede di riunione presso la sede municipale, che non rientra più negli obiettivi strategici prioritari di questa amministrazione la realizzazione del Museo del Mediterraneo”. Questa maggioranza, che inizialmente voleva dare una propria impronta amministrativa nel segno della discontinuità con il passato, (escludendo quindi progetti e visioni di futuro che erano state programmate e che avrebbero cambiato volto alla nostra Città) si è ritrovata poi, non essendo in grado di fare altro, a riprendere quei progetti strategici».

«Insomma, un sindaco che è stato in grado soltanto di inaugurare opere programmate da altri – si legge – oltre naturalmente ad affossare Reggio e la speranza dei reggini in un futuro diverso e migliore. Falcomatà ha ampiamente dimostrato di essere come un orologio rotto, segna l’ora giusta due volte al giorno e, purtroppo in quelle ore dorme».

«Provi questa maschera di sindaco a finire il mandato cercando di recare meno danni possibili in questo ultimo periodo, eviti di fare polemiche con enti, che a differenza sua lavorano, progettano e realizzano opere che hanno cambiato, stanno cambiando e cambieranno volto all’intera Regione e alla nostra Provincia. Presto arriverà il momento delle urne per Reggio – ha concluso il Circolo – e questa amministrazione, per la nostra città, sarà solo un brutto ricordo. (rrc)

L’Università Mediterranea accoglie gli studenti del progetto Unicore Unhcr

Elias Ashiek Amrika, Michael Okot Barnabas, Yahya Mohamed Yahya Abdalla sono i tre studenti provenienti dal Sudan e dal Sud Sudan con lo status di rifugiati in Uganda, arrivati all’Università Mediterranea di Reggio Calabria nello scorso mese di novembre, e sono regolarmente immatricolati al corso di Studio in Scienze e Tecnologie Agrarie, dove hanno già sostenuto, con ottimi risultati, il loro primo esame nella sessione di febbraio.

Il loro arrivo è stato possibile grazie all’avvio nel 2023, da parte del Rettore dell’Ateneo, Giuseppe Zimbalatti, del percorso per l’adesione al progetto University Corridors for Refugees (Unicore 6.0) promosso dall’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati proposto dalla prof.ssa Paola Raffa, Chairholder della Cattedra Unesco “Mediterranean Landscape in Context of Emergency” attiva presso l’Università degli Studi Mediterranea dal 2021.

Il progetto, al quale hanno aderito la Caritas Diocesiana di Reggio Calabria, con la direttrice Maria Angela Ambrogio e il vice direttore Don Antonino Russo, l’associazione Next Odv di Reggio Calabria del presidente Ernesto Romeo e la sede locale di Banca Etica rappresentata da Simona Spagna, ha permesso di avviare le procedure previste, per l’accoglienza di tre studenti provenienti dal continente africano.

Le attività sono state seguite dell’Ufficio alle Relazioni Internazionali con la Prorettrice Vicaria prof.ssa Francesca Fatta, la dott.ssa Daniela Dattola e la dott.ssa Monica Montenero, e il sostegno del prof. Antonio Taccone, delegato al Diritto allo Studio e del prof. Antonio Vitetta, delegato alla Didattica, ha l’obiettivo di creare e di consolidare un modello di ingresso sicuro e regolare in Italia, per studenti che, in possesso di una laurea triennale di primo livello, intendano proseguire il percorso universitario per il conseguimento della laurea magistrale.

«La partecipazione al Progetto Unicore – ha spiegato il Rettore – fa parte della mission della Mediterranea nel garantire una istruzione equa e di qualità per tutti, tanto che da anni sono stati attivati percorsi di Double Degree Program e accordi bilaterali con paesi del Nord Africa. Attraverso, la  Unesco Chair Mediterranean Landscape in Context of Emergency stiamo apportando un significativo contributo alla Strategia di medio termine dell’Unesco 2022-2029 che considera l’Africa una priorità globale nel campo delle sfide legate al rafforzamento dell’istruzione superiore in Africa».
«La scorsa settimana – ha proseguito – è stato presentato a Roma il volume “Empowering higher education in Africa: Italy and the Unesco Chair Network” che raccoglie i contributi di ricerche e studi nel continente africano, e a dicembre è stato finanziato il progetto EuropeAid, “Migration and Displacement Action Plan for Sub-Saharan Africa. Il Programma Developing policy-oriented research on Migration and Displacement in the Sub-Saharan Region”, che ha capofila La Sapienza e vedrà impegnata la Mediterranea per i prossimi tre anni in azioni, che riguardano l’elaborazione di strategie sulla gestione delle migrazioni e degli spostamenti forzati nell’Africa subsahariana».
«Le attività poste in essere con grande abnegazione dal nostro Ateneo – ha aggiunto – grazie alla disponibilità di tutti gli uffici amministrativi, dei docenti, e alla sinergia con Caritas Diocesiana, Next Odv e Banca Etica, che ringrazio, stanno accompagnando Elias, Michael e Yahya nel loro percorso di studio, nell’auspicio che ciò contribuisca altresì al consolidamento di una società più inclusiva e accogliente».
«Agli studenti auguro che, completato con successo il loro ciclo di studi – ha concluso – possano rientrare nelle loro terre e rappresentare quella classe dirigente necessaria allo sviluppo socio economico di cui il bacino del Mediterraneo e più in generale l’Africa ha stringente bisogno».
«L’Università Mediterranea di Reggio Calabria nei suoi programmi di internazionalizzazione non vuol sottrarsi dal supportare importanti iniziative per l’accoglienza di persone con status di rifugiato, richiedenti asilo e persone costrette in fuga dal proprio Paese», ha sottolineato la prorettrice vicaria, prof.ssa Francesca Fatta.
«La storia della Mediterranea – ha spiegato – si è sempre contraddistinta per le sue politiche culturali nel promuovere la discussione e l’approfondimento sul tema delle migrazioni, del salvataggio e dell’accoglienza delle persone con storia di migrazione, per ricondurre il dibattito alla promozione di concrete azioni che possano favorire il pieno rispetto dei diritti umani, il primario valore alla base dell’università e della società civile».
Per la prof.ssa Paola Raffa, Chairholder della Cattedra Unesco in “Mediterranean Landscape in Context of Emergency”, «l’adesione al progetto UNICORE 6.0 significa per la Mediterranea affrontare direttamente alcuni dei temi più importanti che stanno attraversando il terzo millennio. Assicurare una istruzione di qualità e ridurre le disuguaglianze sono due fondamentali obiettivi dell’Agenda 2030, inoltre l’adesione al Global Compact on Refugees negoziato sotto gli auspici delle Nazioni Unite offre una importante opportunità per migliorare la qualità delle migrazioni e promuovere il rispetto universale e la protezione dei diritti umani».
Per la Caritas Diocesiana, «attraverso questa esperienza continua il nostro impegno volto all’accoglienza dei migranti con una formula nuova per la nostra sede. Siamo felici di intraprendere questo nuovo percorso e di contribuire alla formazione di giovani studenti attraverso l’accompagnamento nel loro progetto di studio».
Gli studenti, Elias Ashiek Amrika, Michael Okot Barnabas, Yahya Mohamed Yahya Abdalla hanno voluto esprimere il proprio sincero apprezzamento e la viva gratitudine a tutto lo staff del Progetto Unicore a cui augurano di continuare a portare sempre più studenti ai quali consentire di perseguire i loro sogni di carriera.
«È davvero impressionante che questo progetto – hanno detto – riesca a mettere in luce i rifugiati vulnerabili, studenti talentuosi e dotati che hanno la capacità di creare innovazione e colmare il divario nei paesi in via di sviluppo restituendo alla comunità le competenze acquisite in Italia. Alla Mediterranea abbiamo trovato un ambiente amichevole e con alte competenze nei rispettivi settori professionali».
«Molto forte è stato il supporto offerto dall’Università Mediterranea e dalla Caritas nel sostenere il nostro benessere da quando siamo arrivati – hanno concluso –. Siamo grati per questa opportunità e con il nostro impegno speriamo di ripagare le aspettative di quanti hanno scommesso su di noi».
Il Direttore del dipartimento di Agraria Marco Poiana è compiaciuto dell’iniziativa «che permette una importante esperienza anche allo stesso Dipartimento e ai Corsi di Studio che vi afferiscono. Evidenzia come l’internazionalizzazione dei Corsi di Studio può cogliere diversi aspetti che possono migliorare il livello qualitativo del Dipartimento che in questi giorni sta modificando l’offerta formativa per l’anno accademico 2025/2026. Mantenendo i sei corsi di studio attualmente attivi, ne ha modificato le denominazioni e migliorato i contenuti al fine di renderli maggiormente attuali, attrattivi ed efficaci nella formazione dei nuovi laureati triennali e magistrali  in Scienze e tecnologie Agrarie, in Scienze Forestali e Ambientali e in Scienze e Tecnologie Alimentari». (rrc)

REGGIO – Si presenta l’antologia di racconti “Siamo Strette”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18.30, allo Spazio Open, sarà presentata l’antologia di racconti della Collettiva Strettese dal titolo “Siamo Strette”, a cura di Tiziana Calabrò e Eleonora Scrivo.

Le diciassette autrici condivideranno le loro emozioni nello spazio del firmacopie e racconteranno, per la prima volta, la genesi dell’opera e il progetto e le finalità dell’esperienza tutta al femminile “Collettiva Strettese” che unisce, in un ponte ben saldo di parole e di intenti, le due sponde di Reggio e Messina.

Il libro è edito da Città del Sole, con la prefazione di Claudia Fauzia e la copertina da un disegno originale di Francesco Piobbichi. (rrc)

L’OPINIONE / Giuseppe Falcomatà: Il 22 febbraio l’avvio del cantiere del Museo del Mare

di GIUSEPPE FALCOMATÀ – Ci siamo. Quello che per anni è stato solo un bellissimo render, a breve sarà realtà! Il sogno di Zaha Hadid si concretizzerà il prossimo 22 febbraio con la posa della prima pietra del Museo del Mare.

In questi anni abbiamo lavorato tanto per individuare una linea di finanziamento sicura, grazie al Ministero della Cultura che nel 2021 ha inserito l’opera tra i 14 attrattori culturali a livello nazionale per 53 milioni, che negli anni sono diventati 61 milioni, e raddoppiare le risorse nel 2024, con la programmazione Pn Metro Plus, per ulteriori 60 milioni di fondi europei. Complessivamente adesso lo stanziamento è di 121 milioni di euro, il più alto mai destinato a Reggio nella storia della Città. E servirà a realizzare la più grande e più bella opera del Mezzogiorno d’Italia, tra le più importanti in Europa e nel Mediterraneo.

Nei giorni scorsi, abbiamo consegnato definitivamente le aree all’impresa, la Cobar Spa, e tra qualche settimana, tutti insieme, daremo il via al cantiere, che avrà un’importante ricaduta culturale ed economica sul territorio e che sarà anche un luogo di visita per studenti, ricercatori, giovani architetti ed ingegneri.

Sarà un’opera straordinaria, la ciliegina sulla torta per una città, proiettata al futuro, che in questi anni è cambiata tanto. Dieci anni fa Reggio abbiamo iniziato una scalata che sembrava impossibile, adesso siamo ad un passo dalla vetta e dobbiamo continuare a salire insieme. E, poi, dalla cima, goderci lo spettacolo e guardare all’orizzonte il prossimo traguardo. (gf)

[Giuseppe Falcomatà è sindaco di Reggio]

All’Aba di Reggio l’incontro sulla fotografa Letizia Battaglia

Nei giorni scorsi all’Accademia di Belle Arti di Reggio si è svolto un incontro tra gli studenti e Paolo Falcone, curatore della mostra “Letizia Battaglia Senza Fine” esposta in città all’Arena “Ciccio Franco”,  dal  16 novembre al 2 febbraio e realizzata dal Ministero della Cultura – Segretariato Regionale per la Calabria e da Electa in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia e la Fondazione Falcone per le Arti.

Il confronto è stata occasione per i giovani studenti di relazionarsi con chi ha fatto dell’arte una professione.

L’evento, organizzato dai docenti Davide Negro (corso di Fotografia) con la collaborazione di Giovanni Pellicanò (docente di fotografia digitale) e Patrizia Giancotti (docente di Antropologia dell’Arte), si è incentrato sulla figura di Letizia Battaglia, figura principale nella storia della fotografia internazionale, riconosciuta come una personalità nella storia della fotografia internazionale.

Letizia viene universalmente ricordata soprattutto per il coraggio, manifestato al tempo della collaborazione con il quotidiano “L’Ora” di Palermo, per le immagini realizzate durante la sanguinosa guerra di mafia degli anni Settanta e Ottanta. La sua arte è cresciuta con il suo impegno civile e politico, ritraendo la profonda essenza della Sicilia e non solo. E proprio grazie al suo lavoro di reporter, quelle fotografie consegneranno alla storia una delle pagine più sanguinose, poetiche, struggenti e drammatiche della Sicilia. Paolo Falcone ha curato mostre e progetti in Italia e all’Estero, organizzato mostre con musei e istituzioni internazionali ed è  membro del Cimam – International Commetee for Icom for Museums and Collections of Modern Art (Unesco); membro dell’Icom– International Council of Museums; membro dell’IKT – International Association of Curators of Contemporary Art.

In una sala gremita, è stato proiettato il filmato “La Mia Battaglia”, realizzato dal regista italiano Franco Marasco che ha catturato l’attenzione dei presenti, presentando Letizia Battaglia nella sua veste di fotografa, ma anche di donna combattente, in un’epoca dove le donne non avevano la giusta considerazione.

La professoressa Giancotti  e i docenti presenti hanno sottolineato «l’importanza dei percorsi accademici degli studenti che, interessandosi di tematiche importanti, attraverso forme di collaborazione didattica e di sperimentazione, riescono a raggiungere importanti obiettivi comuni e la giornata dedicata alla Battaglia ne è testimonianza».

È stato, anche, presentato il video “Countdown” realizzato dagli studenti dell’Accademia in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, dove un corteo di studenti e docenti, partendo dalla sede dell’Aba RC, hanno raggiunto l’Arena “Ciccio Franco”, ritrovandosi di fronte all’installazione delle opere esposte della fotografa siciliana.

«Questi incontri sono fondamentali per la nostra istituzione perché mirano a diventare  un grande e necessario supporto per i percorsi formativi degli studenti  – ha concluso il direttore dell’AbaRC, Piero Sacchetti –. La presenza del curatore Falcone è l’ennesima dimostrazione che l’Accademia continua a seguire un percorso di vita interna ed esterna  ricca di collaborazioni, scambi artistici-culturali, progetti istituzionali di alto profilo con  istituzioni, università, amministrazioni e privati».

«L’Accademia – ha concluso – è sempre pronta e disponibile a dare quei contributi artistici sul territorio, permettendo all’arte di entrare nel tessuto sociale e nella struttura urbana della città». (rrc)

Museo del Mare, consegnate le aree di cantiere

Sono state consegnate, ufficialmente, alla Cobar Spa, impresa aggiudicataria dell’appalto, le aree di cantiere del Museo del Mare di Reggio Calabria.

Così «prende concretamente il via la realizzazione del Museo del Mare, un’opera destinata a ridefinire l’identità della città e a proiettarla nel panorama culturale e turistico internazionale», ha detto l’assessore con la delega alla realizzazione dell’opera, Carmelo Romeo, sottolineando come «Reggio si prepara a scrivere una nuova pagina della sua storia».

La firma è avvenuta a Palazzo San Giorgio. Oltre all’assessore Romeo c’erano Mauro Cuocci, per Cobar Spa, Filippo Innocenti per lo studio di progettazione di Zaha Hadid, il direttore dei lavori Giovanni Artuso, il rup Bruno Doldo e l’assessore alle Grandi opere, Franco Costantino.

«Un sogno che diventa realtà – ha chiarito l’assessore Romeo – nonostante lo scetticismo di chi pensava che questo giorno non sarebbe mai arrivato. Grazie all’impegno costante di tantissimi professionisti interni all’Amministrazione comunale e al lavoro incessante del sindaco Giuseppe Falcomatà, Reggio Calabria dimostra che le grandi sfide si possono vincere, con determinazione, visione e capacità amministrativa».

Come ha precisato l’esponente della Giunta: «Un’opera di 120 milioni di euro, inserita tra i 14 attrattori culturali per circa 60 milioni di euro, mentre i  restanti 60 milioni sono stati investiti per scelta dell’Amministrazione Falcomatà grazie ai fondi Pn Metro Plus. Progettato dallo studio Zaha Hadid, il Museo del Mare sarà molto più di un semplice spazio espositivo: sarà un luogo iconico, in cui architettura, cultura, ricerca scientifica e turismo si fonderanno in un’esperienza unica».

«Il suo design, ispirato alle onde del mare e al legame millenario tra Reggio Calabria e il Mediterraneo – ha aggiunto – segnerà un nuovo punto di riferimento per la città, non solo dal punto di vista estetico e urbanistico, ma anche economico e occupazionale».

«L’investimento in questa opera segna un passo decisivo nella trasformazione del Waterfront, contribuendo a rendere la nostra città un polo attrattivo per visitatori e studiosi da tutto il mondo – ha concluso l’assessore Romeo –. Il Museo del Mare non sarà solo un simbolo di rinascita, ma un volano di sviluppo per l’intero territorio, in grado di generare opportunità lavorative, promuovere la ricerca e valorizzare il nostro patrimonio naturale e culturale. Celebriamo un risultato che appartiene a tutta la città, un traguardo che è solo l’inizio di un percorso che vedrà Reggio Calabria protagonista di un futuro di crescita e innovazione».

«Con la consegna del cantiere del Museo del Mare alla Cobar Spa, l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, ha dato un impulso definitivo a quella che rappresenta una delle opere più straordinarie e strategiche per il futuro della città di Reggio Calabria», hanno detto i consiglieri comunali dei Gruppi di maggioranza che esprimono soddisfazione per l’importante passo avanti compiuto.
«Il Museo del Mare, che raccoglie e valorizza la preziosa eredità progettuale dell’archistar Zaha Hadid, una volta completato, avrà il potenziale di trasformare non solo il volto del Waterfront cittadino, ma anche quello dell’intera città – hanno proseguito i consiglieri – perché l’opera non rappresenta semplicemente una nuova infrastruttura, ma una vera e propria attrazione che si inserisce nel contesto di una strategia di rilancio e valorizzazione del territorio».
«Questo grande progetto – hanno continuato – potrà diventare un importante biglietto da visita per i turisti che arriveranno numerosi in città, ma avrà anche una dimensione che va oltre il turismo: la sua bellezza sarà visibile anche dallo Stretto di Messina, offrendo un panorama spettacolare che affascinerà visitatori e cittadini. La struttura, pensata e progettata con una formula innovativa, non è solo il frutto di un ingegnoso lavoro architettonico, ma si prefigge di diventare un luogo di riferimento che, grazie a importanti sinergie, offrirà numerose opportunità in vari ambiti».
«Il Museo del Mare sarà, infatti – hanno spiegato – articolato in quattro principali macroaree: la sezione museale permanente, che permetterà di approfondire la storia e la cultura legata al mare; la parte dedicata alle esposizioni temporanee, che garantirà continuità di eventi e attrattività; l’auditorium da 2.500 posti, completo di bar, ristoranti e attività accessorie, che ospiterà eventi culturali e spettacoli di grande respiro; e infine l’acquario con i laboratori di biologia marina, destinato alla ricerca e allo studio delle varie specie marine, una risorsa unica anche per l’educazione e la sensibilizzazione ambientale. Con questa formula, il Museo del Mare si prefigura come un polo di attrazione che potrà interessare non solo il turismo, ma anche il mondo della didattica e della ricerca scientifica, offrendo un ampio ventaglio di opportunità per giovani e studenti, oltre a promuovere l’educazione alla sostenibilità ambientale».
«Speriamo che, soprattutto la città, possa fare tesoro di questa opera – hanno concluso i consiglieri di maggioranza – che siamo certi rappresenterà una risorsa fondamentale per il futuro sviluppo di Reggio Calabria. Un progetto che avrà un impatto positivo non solo in termini economici, ma anche culturali e sociali, contribuendo a rafforzarne l’identità e a farne un punto di riferimento nel panorama internazionale». (rrc)

REGGIO – Lunedì la conferenza “Il Calcio è Arte”

Lunedì 3 febbraio, alle 11.30, nell’Aula Magna ‘Quistelli’ dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si terrà la conferenza “Il Calcio è Arte”.

L’evento, promosso dalla Città Metropolitana di Reggio, rientra nell’ambito della mostra ‘Il Calcio è Arte’, in corso presso la Pinacoteca Civica di Reggio visitabile fino al 3 marzo.

A discutere del tema, dopo i saluti del sindaco Giuseppe Falcomatà, saranno due figure iconiche del calcio internazionale: Fabio Capello, allenatore di fama mondiale e profondo conoscitore del gioco e Ariedo Braida, dirigente sportivo tra i più influenti del panorama calcistico. La moderazione dell’incontro sarà affidata a Marco Russo, giornalista di Dazn.

Mercoledì 5 febbraio, sempre alle 11.30, sarà la volta della conferenza ‘Il Calcio ieri ed oggi’, un confronto tra generazioni che metterà in luce l’evoluzione del calcio sotto diversi aspetti tecnici, tattici e culturali. Sul palco dell’aula magna ‘Quistelli’, dopo i saluti istituzionali, interverranno due leggende del calcio italiano: Gianluca Zambrotta, campione del mondo 2006 ed ex difensore di Juventus e Barcellona, e Antonio Cabrini, icona della Nazionale e protagonista del trionfo mondiale del 1982. A moderare l’incontro sarà Roberto Gotta, giornalista e autore di riferimento per il calcio internazionale.

Entrambi gli appuntamenti, organizzati da Palazzo Alvaro in collaborazione con il Comune di Reggio Calabria, rappresentano un’opportunità unica per studenti, appassionati e addetti ai lavori di approfondire il significato e l’impatto del calcio come fenomeno culturale e sociale, attraverso il racconto diretto di chi ha scritto pagine indelebili della storia di questo sport. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. (rrc)

REGGIO – Al Liceo Campanella la lectio sulla Divina Commedia

Si intitola “Considerate la vostra semenza:/ fatti non foste a viver come bruti,/ ma per seguir virtute e canoscenza: Dante profeta, politico, poeta” la lectio magistralis in programma domani mattina, al Liceo Classico “T. Campanella” di Reggio e tenuta dal prof. Antonio D’Elia, docente di Letteratura Italiana presso il DIGIES – Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, esperto in studi danteschi.

Porgerà i saluti il Dirigente Scolastico Carmen Lucisano, l’introduzione sarà a cura della prof.ssa Lucrezia Laganà. All’incontro parteciperanno le classi  terze.

Nel percorso di studi del Liceo Classico la riflessione sui versi di Dante è costante e necessaria:il mondo immaginifico del poeta,  la sua  logica dell’etica e la sua arte narrativa rappresentano un porto sicuro per il lettore di ogni tempo. La sua è una riflessione profonda e commovente sulle sorti del mondo, sul timore di fallire, sul desiderio di sfidarsi e superarsi.

L’Ulisse del XXVI canto dell’Inferno  è una figura esemplare: mosso dal desiderio di sapere varca  limiti che nessuno prima di lui aveva osato superare e diventa eroe della conoscenza. Gli studi classici rappresentano lo strumento ideale per comprendere pienamente  la profondità del testo: i riferimenti danteschi al mondo antico, sono numerosi e puntuali, le figure paradigmatiche create dal poeta sono espressione dell’humanitas che il mondo greco – romano ha concepito e reso immortale. (rrc)