REGGIO – I consiglieri di Centrodestra hanno incontrato il viceprefetto per mancata approvazione dello schema di bilancio

I consiglieri comunali del Centrodestra di Reggio Calabria sono stati ricevuti dal viceprefetto, con cui hanno discusso della mancata approvazione, da parte del Comune, dello schema di bilancio.

I consiglieri Federico Milia, Antonino Caridi, Demetrio Marino, Giuseppe De Biasi e Massimo Ripepi hanno chiesto al vicePrefetto dott. Campolo delucidazioni in merito, dato che secondo il TUEL la Prefettura potrebbe nominare un commissario ad acta per stilare lo schema di bilancio da sottoporre al test dell’aula.

I consiglieri sono stati rassicurati del fatto che gli uffici del governo stanno monitorando quotidianamente la vicenda e che sono in stretto contatto con gli uffici tecnici del comune, il dott. Campolo ha anche ribadito che si sta cercando di evitare lo spettro dello scioglimento dando un pò di tempo all’ente per poter adempiere a questi obblighi, ma che chiaramente qualora questo non dovesse accadere si dovranno prendere dei provvedimenti, ed ha dato come termine indicativo 10 giorni.  

L’incontro è avvenuto questa mattina a seguito della seduta del consiglio comunale in cui gli stessi consiglieri del cdx hanno richiesto le dimissioni dell’Assessore Irene Calabrò a seguito del gravissimo episodio di mala gestio che potrebbe avere conseguenze disastrose per la Città. (rrc)

 

Al Parco Ecolandia di Reggio il Salone dell’Orientamento

Domani, e venerdì 6 maggio, al Parco Ecolandia si terrà il Salone dell’Orientamento, la rassegna nazionale dedicata all’informazione, anche europea, all’istruzione, alla formazione ed all’orientamento giunta alla 16esima edizione organizzata dal Cisme.

L’evento è promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria,  dall’università Mediterranea di Reggio Calabria, dall’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria, dall’azienda speciale In.Form.A della CCIAA di Reggio Calabria ed patrocinato dal Comune di Reggio Calabria e dall’ufficio della Consigliera di Parità della Città Metropolitana.

La kermesse, dunque è rivolto agli studenti delle scuole superiori, universitari, giovani in cerca di informazioni su esperienze di mobilità hanno ancora una volta la possibilità di incontrare le Università, i CPI, gli enti di formazione, le istituzioni locali e nazionali, le imprese, le agenzie di recruiting. Nelle edizioni precedenti l’evento ha registrato una significativa presenza di pubblico con oltre 100.000 visitatori (compresa l’ultima edizione online) che hanno partecipato ai numerosi workshop di approfondimento previsti durante l’evento

«È un momento di straordinaria importanza – ha dichiarato Rudi Lizzi, il consigliere metropolitano delegato all’Istruzione –. La Città Metropolitana crede molto in una manifestazione che è strumento fondamentale per accorciare le distanze fra domanda ed offerta di lavoro. È una grande opportunità fornita ai giovani, agli studenti, a quanti hanno difficoltà ad entrare in un circuito produttivo essenziale per la propria esistenza e per la società intera».

Per il consigliere metropolitano, infatti, si tratta di «una sfida, soprattutto, per noi che, come Ente, in questi ultimi anni, abbiamo investito un cospicuo numero di risorse in settori chiave quali la formazione e l’istruzione».

«L’obiettivo, ovviamente – ha spiegato il delegato all’Istruzione – è quello di far rimanere i ragazzi e le ragazze nella terra in cui sono cresciuti ed hanno acquisito le loro conoscenze riuscendo ad imporsi, a livello nazionale ed internazionale, nelle competizioni più prestigiose che coinvolgono il mondo che ruota intorno agli interessi della classe studentesca».

«Grazie al Salone dellorientamento – ha spiegato Lizzi –  ognuno avrà la possibilità di incontrare le aziende che ricercano personale, presentare il proprio curriculum e partecipare a colloqui individuali utili anche ad acquisire esperienza da un palcoscenico che vanta numeri eccezionali. Basti pensare che, nell’ultima edizione, sono stati oltre 40 mila i visitatori, ben 25 mila gli iscritti ai seminari, 31 gli espositori, 128 le scuole partecipanti e 63 i momenti di formazione attiva. Ecco, tutto questo, ci fa capire la necessità di un evento che è unico in tutto il Mezzogiorno».

Così, è con grande orgoglio che «la Città Metropolitana affianca il Cisme in questa nuova e splendida avventura che rappresenta un’autentica opportunità per il nostro territorio».

«Un caloroso ringraziamento – ha concluso il consigliere Rudi Lizzi – va anche alle tante aziende e agli innumerevoli enti, università e centri istituzionali che hanno aperto le loro porte all’entusiasmo ed alla preparazione dei nostri giovani. Ed è proprio ai nostri giovani che riservo il mio augurio più grande, affinché possano mettere a frutto il bagaglio culturale acquisito nei loro percorsi di studio e possano dimostrare, in questo modo, tutto il loro valore in un giorno davvero speciale per ognuno di noi».

Anche l’Università Mediterranea di Reggio sarà presente, con un evento di orientamento alla scelta universitaria dedicato ai ragazzi del 4° e 5° anno delle scuole superiori.

«La proposta formativa – viene spiegato in una nota – si articola in 24 corsi di studio tra I° e II° livello, dei quali 12 di laurea triennale (2 inter-ateneo), 9 di laurea magistrale biennale (1 inter-ateneo) e 3 di laurea magistrale quinquennali a ciclo unico. Si prospetta, quindi, un ventaglio di possibilità e prospettive formative ben orientate all’ingresso nel mercato del lavoro. La partecipazione dell’Università di Reggio Calabria rappresenta un momento importante della particolare attenzione con cui l’Ateneo guarda al territorio e punta a fare conoscere meglio tutte le opportunità formative esistenti».

«L’Università Mediterranea – conclude la nota – dà il proprio benvenuto alle 30 Scuole che saranno ospiti del Salone ed ai circa 6 mila studenti in arrivo al Parco Ecolandia, invitandoli a partecipare alle sessioni di presentazione dell‘Offerta Formativa, che si terranno presso la Sala Spinelli nelle due giornate, giovedi 5 e venerdi 6, dalle ore 10.00 alle ore 11.00, e, per tutta la durata dell‘iniziativa, a visitare lo stand per avere ulteriori informazioni o richiedere materiale informativo».

Di rilievo anche le attività di incontro tra domanda ed offerta di lavoro, organizzate dall”Ufficio Job Placement di Ateneo in collaborazione con gli organizzatori, e che vedono già oltre 1.000 incontri e colloqui preselettivi. (rrc)

Olimpiadi di Astronomia a Reggio, Quartuccio: Orgogliosi di poter ospitare un evento scientifico così prestigioso

Il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ha accolto gli studenti provenienti da tutta Italia e i referenti del Miur che stanno partecipando alle finali nazionali delle Olimpiadi di Astronomia, giunte alla 20esima edizione e che si stanno svolgendo al Liceo Classico “Tommaso Campanella”.

Al circolo “Polimeni”, insieme alla direttrice del Planetario Pythagoras, Angela Misiano, ad Anna Brancaccio, referente del Miur per le olimpiadi italiane di astronomia e le attività con la società astronomica italiana, a Giuseppe Cutispoto, Coordinatore nazionale delle Olimpiadi italiane di astronomia, a Maria Rosaria Rao, dirigente scolastico del liceo “Campanella”, al professore Daniele Castrizio ed al presidente del circolo del tennis Igino Postorino, il consigliere Quartuccio ha esaltato un evento che «proietta la città verso un livello internazionale nell’anno del 50° anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace».
«A nome mio e del sindaco facente funzioni Carmelo Versace – ha detto – ringrazio ognuno degli studenti presenti, invitandoli a divertirsi imparando, socializzando e conoscendo la nostra magnifica Reggio».
«Siamo orgogliosi – ha aggiunto Quartuccio – di ospitare le Finali delle olimpiadi d’astronomia perché, in un certo senso, premiano gli sforzi fatti in questi anni per la promozione e la divulgazione della cultura scientifica a beneficio di tutto il territorio metropolitano».
«Lo facciamo – ha spiegato, ancora, il consigliere di Palazzo Alvaro – perché vogliamo fortemente investire sulle nostre eccellenze inculcando, nelle giovani generazioni, il fascino e l’importanza di discipline come l’astronomia».
«Siamo, dunque, felici – ha concluso Filippo Quartuccio – di premiare, in questa prima fase, i ragazzi e le ragazze che si sono distinti nella tappa perugina delle olimpiadi astronomiche. Adesso, a Reggio Calabria, per loro si presenta un’occasione unica che è importantissima anche per la nostra città». (rrc)

 

REGGIO – Venerdì l’iniziativa pubblica su “Strage di Reggio del 6 maggio 1943”

Venerdì 6 aprile, a Reggio, alle 16.30, nella Sala Biblioteca “Gilda Trisolini” di Palazzo Alvaro, l’Associazione venticinqueaprile, in sinergia con la Città Metropolitana ed il Comune di Reggio Calabria, ha programmato una pubblica iniziativa su La Strage di Reggio Calabria del 6 maggio 1943.

Parteciperanno Carmelo Versace, Sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, e Paolo Brunetti, Sindaco f.f. del Comune di Reggio Calabria.

Relazionerà il Preside Agazio Trombetta, Storico, autore del libro Reggio, ricordi? 1940-1944. Interverranno: Franco Arillotta, Storico, Domenico Ficarra, docente di Storia, Domenico Minuto, Preside, e Sandro Vitale, del Comitato Promotore di venticinqueaprile AMPA. Coordinerà Stefano Perri, dell’Ufficio Stampa della Città Metropolitana.

Il 6 maggio 1943 gli aerei delle forze armate alleate contro il nazifascismo effettuarono numerosi voli sui cieli di Reggio Calabria, sganciando tonnellate di micidiali bombe che causarono morte e distruzione in tutta la città, in particolare nei quartieri a nord (Santa Caterina e Tremulini) prossimi al porto.

 I tragici fatti del maggio del 1943 (così come tutte le tragedie e gli orrori di quegli anni) furono determinati dalla guerra scatenata prima dal dittatore nazista, Hitler, e successivamente dal dittatore fascista, Mussolini, uniti insieme da un disegno criminale e folle di dominio del mondo.

Molti sono ancora i cittadini reggini che hanno memoria di quel tragico giorno, che non solo determinò lutti e distruzioni ma spinse molti a fuggire lontano dalla guerra e dalla città pesantemente colpita. Molti furono i cittadini reggini che, nella speranza di scampare ai bombardamenti, fuggirono verso l’entroterra o verso città e regioni lontane dal teatro del conflitto che in quei giorni si svolgeva nel Meridione; tra gli “sfollati”, l’associazione venticinqueaprile ricorda, tra le altre, le famiglie Chiantella, Condò e Piazza che trovarono ospitalità presso amici e parenti, rispettivamente in Friuli, Piemonte e Veneto.

Numerosi furono tra gli sfollati meridionali i giovani (alcuni giovanissimi, come Ruggero ed Anna Condò, Aldo Chiantella e Giuseppe Piazza) che al Centro-Nord decisero di unirsi alle formazioni partigiane che si battevano contro la dittatura e la sua guerra. (rrc)

REGGIO – Si presenta il “Grande evento per la Pace” dell’8 maggio

Domani pomeriggio, a Palazzo San Giorgio di Reggio, è prevista la conferenza stampa di presentazione del Grande evento per la Pace, in programma al Teatro “Francesco Cilea” l’8 maggio.

Promosso dal Comitato per i bambini e le madri dell’Ucraina, dal Comune di Reggio Calabria e dalla Fondazione Mediolanum Onlus, l’evento vuole mostrare vicinanza al popolo ucraino, pensare a queste donne, a questi bambini, non solo ora nell’emergenza, ma anche nelle settimane e nei mesi che verranno.

Sul palco del Cilea vedrà la partecipazione di 90 artisti che si esibiranno dal vivo sul palco per sensibilizzare alla raccolta fondi che sarà destinata ai profughi giunti in città e a costituire una dote per i più piccoli. Fondazione Mediolanum Onlus inoltre raddoppierà i primi 5.000 euro raccolti, con l’obiettivo di sostenere più nuclei mamma-bambini.

L’accoglienza portata avanti in questi due mesi è stata una risposta concreta alla drammatica situazione che vivono tanti bambini che con le loro mamme stanno scappando dalla guerra e non può arrestarsi adesso.
I dettagli dell’iniziativa di beneficenza saranno resi noti dall’Avv. Lucia Lipari, portavoce del Comitato per i bambini e le madri dell’Ucraina, dall’Assessore Lucia Nucera e dall’Assessore Irene Calabrò per il Comune di Reggio Calalabria, dal Dott. Alfonso Faccioli per Fondazione Mediolanum Onlus, dalla Dott.ssa Teresa Timpano, che come Scena Nuda sta curando il coordinamento artistico dell’evento. La conferenza stampa di lancio si terrà domani mercoledi 4 maggio alle ore 17:00 presso la Sala dei Lampadari Italo Falcomatà di Palazzo San Giorgio.

Il comitato si è costituito su iniziativa del centro Comunitario Agape, referente la vicepresidente Lucia Lipari, ed è composto dalle parrocchie del Crocefisso e di sant’Agostino, rette da don Marco Scordo e da Padre Gabriele Bentoglio, dall’associazione Ulysses di Marisa Cagliostro, dal Banco Alimentare di Giuseppe Bognoni, dalla coop Demetra di Cristina Ciccone, dai Medici del Mondo con Alberto Politi, dai Patronato della Cigl con Mimma Pacifici e della Cisl con Federica Sgrò e con la compagnia Teatrale Scena Nuda di Teresa Timpano. Grazie a questa alleanza sono state già accolte presso famiglie o in alloggi messi a disposizione dalla generosità di privati, oltre 15 famiglie.

Il metodo scelto è quello dell’accoglienza diffusa che sta facendo leva su progetti familiari personalizzati che prevedono: l’individuazione di un volontario-tutor quale punto di riferimento della famiglie accolta sia per le necessità quotidiane che per il raccordo con enti ed istituzioni; il reperimento di alloggi dove ospitare i minori con le loro mamme prevedendo la copertura delle spese delle utenze, di eventuali lavori di adattamento, di acquisti di quanto necessario; la programmazione di attività di sostentamento (vitto, vestiario, medicine per i minori, ecc), inserimento scolastico, cure sanitarie e sostegno psicologico, accesso ad attività sportive; l’assistenza legale ed il raccordo con i Servizi sociali Comunali, Questura, Asp e il Tribunale dei Minori; corsi di alfabetizzazione per i minori e le mamme e collaborazione con mediatori linguistici e culturali. (rrc)

L’OPINIONE / Denis Nesci: Quell’inadeguatezza politica e istituzionale che fa male alla città di Reggio

di DENIS NESCILa città di Reggio Calabria in tuta la sua gloriosa storia, ha conosciuto il peggior governo negli ultimi sette anni, per manifesta incapacità di offrirle una visione, se pur con i tanti problemi che la gestione ordinaria ed amministrativa ha presentato.

In ultimo, solo per ordine di tempo, è arrivato un goffo tentativo di delegittimare la stampa locale, rea di evidenziare e dimostrare un’inadeguatezza politica di una classe dirigente di sinistra. Inadeguatezza che trasuda un mediocre livello istituzionale tale da motivare consiglieri comunali e metropolitani a spingersi in una reprimenda dallo stile alquanto discutibile, nei confronti degli organi di informazione, deputati con la loro attività, a comunicare e analizzare dei fatti.

Non stupisce, dunque, se questa carenza di forma e di sostanza istituzionale, accompagnata da una gestione amministrativa non all’altezza, rischia di mandare per l’aria la stabilità economica e strutturale del Comune di Reggio Calabria, per la mancata approvazioni del rendiconto nei termini previsti.

L’indipendenza e la libera posizione dei giornalisti è un contributo fondamentale per il dibattito pubblico che dovrebbe animare le democrazie compiute come quella del civico consesso cittadini. Ma a quanto pare, il centrosinistra reggino vorrebbe amministrare assegnando bavagli ai cronisti che legittimamente – e penso fortunatamente – raccontano ai cittadini la vita e le dinamiche che la caratterizzano del Comune di Reggio Calabria. (dn)

[Denis Nesci è commissario Fratelli d’Italia di Reggio Calabria]

REGGIO – Successo per la masterclass sui distillati di Roberto Artusio

Al Piro Bistrot di Reggio Calabria grande successo per un evento unico, che ha sorpreso gli amanti dei distillati: la masterclass di Roberto Artusio, co-fondatore del Jerry Thomas Project Speakeasy, il primo secret bar italiano per ben sei volte nella classifica dei “50 World Best Bar”, e de La Punta Expendio de Agave.

I secret bar sono Bar concettuale, dove è il dettaglio quello che conta. Una parola d’ordine per poter accedere. Nessun dress code richiesto, ambiente intimo e riservato dove vivere il bar con l’atmosfera di un altro tempo. E soprattutto la voglia di trovarsi, a Roma o a Reggio Calabria come a New York oppure in Messico. Gli speakeasy ed i secret bar stanno divenendo ormai conosciuti ai più.

«La mia passione per il mondo del bar la porto avanti da più di 30 anni ormai – racconta Roberto –. Sono cresciuto nel mondo dei distillati, investendo tutta la mia vita in questo mondo; viaggiando e assaporando culture diverse prima di tornare a Roma ed aprire, con i miei soci, il nostro locale. Sono cresciuto in questo mondo alimentando la mia grande passione facendo ricerca sul campo e andando sempre oltre con la fortuna di scoprire cose nuove e incredibili. La svolta è stata intraprendere una ricerca sul Messico, che è diventata la mia strada. È l’agave che ci trova, non siamo noi che la cerchiamo».

«Ad un certo punto – ha spiegato – ho incontrato un compagno di strada, Cristian Bugiarda, ed abbiamo aperto “La Punta”, diventato poi uno dei bar più conosciuti in Europa e nel mondo. Il Messico è una seconda casa piena di amici che ci aprono porte indescrivibili, che ci fanno scoprire prodotti ancestrali che poi abbiamo la fortuna di mixare con i moderni».

Per capire il fenomeno degli speakeasy, cosa sono e come funzionano, Artusio torna indietro nel tempo: «nel 2010 rientriamo dall’estero e con le esperienze maturate, insieme ai miei soci, abbiamo deciso di azzardare. In poco tempo il nostro locale, da Roma, è conosciuto ovunque. Così come nei bar segreti negli anni del proibizionismo americano, adesso si è alla ricerca di questi angoli segreti di degustazione. Il nostro locale rafforza questa idea, ambiente intimo, senza finestre, che permette di non vedere cosa accade nel mondo esterno e senza la confusione tipica dei bar”, continua a raccontare Roberto. Si vive il senso del tempo e della miscelazione. E poi uno staff internazionale contribuisce ad un successo senza confini».

«Il pubblico? Era affascinato, super attento. Si è creata un’atmosfera fantastica in un ambiente elegante. Staff all’altezza e grande attenzione da parte di tutti. Grazie Calabria», il saluto di Roberto, che fa un parallelismo tra due terre, se vogliamo, molto simili. Messico e Calabria.

Selvagge entrambe con molta natura e per certi aspetti culturalmente vicine dove la cosa che l’ha colpito di più è vedere in tante insenature le stesse agavi che riportano dall’altra parte del mondo. Felicissimi tutti quindi al Piro, primo fra tutti Domenico Bellantonio, gestore, barman, sommelier (per essere precisi “Miglior sommelier Calabria” nel 2017) ma soprattutto un professionista con l’arte innata dell’accoglienza, Laura Saraceno, barlady e occhio sempre attento perché tutto fili liscio al Bistrot così come, e soprattutto, al Piro Piro, lido balneare sul “lungomare più bello d’Italia” che d’estate è punto di riferimento della movida di qualità, e ancora Franco Morabito, punto di riferimento del servizio del Piro Bistrot, “last but not least” lo chef Marco Maltese, punta di diamante del locale, che per l’occasione ha deliziato il palato, in pairing con i drink, con Fagioli di Caria e salsiccia di maialino nero con natchos di mais home made; Burrito con agnello e salsa piccantissima di peperoncino; Fajitas di pollo e peperoni; Tacos con manzo cipolla rossa e pomodoro invernale; Spiedino di manzo e avocado di Catona con salsa bianca. (rrc)

L’OPINIONE / Emilio Errigo: Il degrado e l’indifferenza nelle aree centrali e periferiche di Reggio

di EMILIO ERRIGO – Non saprei al momento, a quale altro Santo rivolgermi, per attirare l’attenzione risolutiva delle vecchie e nuove problematiche connesse con il vistoso degrado ambientale, delle aree centrali e periferiche, della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Premetto subito ad onor del vero, per evitare sul nascere, ogni eventuale equivoco e fraintendimento, che la maggior parte del degrado ambientale e dell’indifferenza di cui scrivo, sono stati originati, da quelle poche o tante persone, imprenditori, operatori industriali, piccoli artigiani, chiamati cittadini, che non amano affatto la propria Città dove vivono da soli o con i propri famigliari, i quali manifestano reiteratamente evidenti segni di inciviltà e indifferenza, (e dico non e ripeto scrivo non), per responsabilità amministrativa da individuare e attribuire, all’Amministrazione Comunale o singoli dirigenti, funzionari e impiegati, della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Quattro sono i casi più urgenti che sono stati segnalati dai cittadini riguardanti quelle non gradevoli realtà ambientale, di evidente poca sensibilità pubblica, fatti e aspetti ambientali, divenuti di dominio pubblico, oramai sono i discorsi più ricorrente e gli argomenti giornalieri da passeggio, che interessano i cittadini che amano veramente la bellissima Città di Reggio Calabria.

Il primo caso, riguarda l’area costiera antistante la Rada di Pentimele.
Invito coloro i quali intendessero rendersi conto di persona, guardando con i propri occhi, di farsi una salutare… passeggiata in bicicletta o a piedi, partendo dall’entrata sud del Porto Commerciale e Turistico, proseguendo verso l’area retroportuale uscita nord del porto di Reggio Calabria.

Noterete subito, che nella vasta area contermine ai binari e addirittura fin dentro i binari ferroviari interni ed esterni al Porto, tanta vegetazione incolta, alti alberi e arbusti spontanei, meriterebbero una immediata tranciatura, idonea ripulitura e bonifica igienico-sanitaria, a carico delle Ferrovie dello Stato o altro organo amministrativo competente, per la pulizia delle sterpaglie, vistosamente molto cresciute adiacenti i binari ferroviari e lungo le strade non di competenza del Comune.
Invito tutti i Cittadini e Amministratori Pubblici e Privati, di leggersi e fare leggere regalandolo ai propri figli e amici, almeno una volta, il libro contenente la seconda Lettera Enciclica scritta da Papa Francesco, dal titolo emblematico e molto significativo, Laudato Si, sulla cura della casa comune, sicuramente ne trarrebbero tutti un gran insegnamento ed enorme beneficio!

Fuori dal Porto Commerciale nel parcheggio esterno mezzi pesanti, fronte mare, zona adiacente e sotto i piloni che sorreggono le infrastrutture sopraelevate (da controllare ed eventualmente manutenzionare) inizio cavalcavia che porta all’autostrada uscita ed entrata Porto, osserverete una non bella realtà ambientale da riqualificare senza altri ingiustificati ritardi.
Pedalando o camminando lento pede, in direzione del noto Parco Pentimele, sono tante le aree costiere inqualificabili.
Quanto sarebbe bello eliminare tutte quelle proprio brutte a vedersi baraccopoli e superfetazioni edilizie di facile e difficile rimozione, edificati chissà da chi e quando, con scarsa sensibilità e visione urbanistica, a due passi dalla spiaggia e dal mare, restituendo ai cittadini la storica visuale che permetteva a chiunque di godersi il mare e la visione mozzafiato unica al mondo dello Stretto di Messina ora negata.

Arrivati nelle aree che un tempo erano ricche di macchia mediterranea litoranea, palmizi e alberi ben curati e irrigati, del Parco di Pentimele, l’inguardabile prende il sopravvento e attirerà la vostra attenzione in solitudine riflessione negativa.
Se volete concludere la passeggiata comunque sempre romantica ambientale, nelle rimanenti aree ciclabili e perdonabili, respirando boccate di aria fresca e rigenerante per i polmoni, potete scendere in riva al mare, percorrendo una delle poche vie di accesso al mare, sulla antistante e sempre suggestiva e bella spiaggia di Pentimele.

Concludete il tour di osservazione panoramica marittimo-costiera, avventurandovi verso il sito c.d. “dell’indifferenza”, così denominato oggi, quello che fu uno dei luoghi estivi più attraenti, raffinati, eleganti, ameni e paesaggisticamente stupendi, della area di svago cittadino fruibile nella parte della città situata a nord di Reggio, mi riferisco al complesso turistico balneare denominato “L’oasi”, oggi mi dicono sottoposto a provvedimento o sequestro giudiziario.

Non trovo le parole più adatte per attribuire un aggettivo qualificativo dispregiativo per definire quel contesto urbanistico-edilizio-ambientale, in ragione di quanto è grande lo stato di abbandono a cui è ridotto il complesso di pregio ambientale e come sono lasciate le opere esposte alle intemperie. Le infrastrutture e ex aree un tempo non molto lontano, erano il simbolo dell’amore verso la natura, di straordinaria e affascinante bellezza paesaggistica.

Scappo via per scrivere al mio e nostro vero “Santo Protettore della Calabria”, (subito dopo naturalmente San Francesco di Paola), il Direttore di Calabria.Live, Santo Strati.

Alcuni ben commentati filmati, girati con il cuore in gola dal dispiacere, dello stato dei luoghi e dilagante degrado ambientale, che affliggono molte aree periferiche della nostra amata Città, hanno visto impegnato direi con ottimi risultati, un noto personaggio sportivo Reggino, già bravo calciatore di Reggio Calabria, Pino Diano, personalità raffinata ed elegante, caratterizzata da un inconfondibile stile inglese, molto attiva e seguita sui social, per i suoi gustosi, dissetanti aperitivi e colorati cocktail, sportivamente impegnato favorevolmente nel sociale.

Delle aree contermini e adiacenti esterne alle piste dell’Aeroporto dello Stretto, ai Reggini più noto come Aeroporto Militare intitolato al nostro concittadino (Eroe Nazionale di Guerra Aerea, Medaglia d’Oro al Valor Militare (M.O.V.M.), Tito Minniti), se ne avrete voglia, tempo, modo e motivo, per provare tanta tristezza andate a vedere lo scempio ambientale dei luoghi credo ancora appartenenti al pubblico demanio militare.

Le belle e sempre tirate a lucido aree militari, allora sedi della Caserma dell’Aeronautica Militare, Piazze d’Armi, Palestre e Alloggi, simboli di cura, perfezione, disciplina militare e attenzione ambientale, oggi sono ruderi pericolanti sui quali gli arbusti di ogni genere e le piante di fichi d’india, fanno brutta mostra agli occhi dei turisti.
Nessuno che veda!
Avvicinandosi all’Aerostazione dell’Aeroporto Civile…, (per così dire) dello Stretto, non vorrei disturbare più di tanto, il sonno degli indifferenti e addormentate, personalità competenti alla manutenzione e pulizia delle aree aeroportuali interne e maggiormente esterne all’Aeroporto di Reggio Calabria.

Attenderemo impazienti e lasciamo fare, auguriamoci tanto bene, alla nuova Governance della Sacal SpA, poi valuteremo le azioni amministrative che saranno messe in atto e i fatti concreti.
Immaginate il giudizio di dissenso dei tantissimi turisti in transito o in visita a quella che è stata un tempo la mia e nostra bellissima Città di Reggio Calabria, tanto amata, protetta e ben curata, dal compianto indimenticabile carissimo Sindaco Professore, Italo Falcomatà?

Con la infinta lode al caro sindaco professore, non vorrei far comprendere ai cari lettori, che gli altri sindaci eletti successivamente dai Reggini, che hanno amministrato la Città, prima e dopo il “Sindaco Gentiluomo”, non si siano impegnati abbastanza, questo non me la sento di affermarlo, perché non è così e non sarei onesto con me stesso, anche perché il vero vale sempre e le opere realizzate rimangono con le loro date e Sindaci pro tempore, che le hanno ideate, costruite e portate a buon compimento.

Desidero solo con tutta la buona volontà, se riesco nel mio unico intento, lasciare intendere che l’amore e il bene verso la nostra Città di Reggio Calabria, meriti molto, molto più rispetto e tanto spirito di emulazione positiva, in primis, da parte di tutti Cittadini che la abitano e poi a seguire, dagli Amministratori pubblici.

Del comprensorio periferico industriale situato a sud di Reggio, a San Gregorio, (Arenella, Approdo Aliscafi e Mezzi Veloci Aeroporto e Zona Industriale), Mortara e San Leo ( Mercato Ortofrutticolo) , non intendo sparare ad alzo zero sulla Croce Rossa.

Tutto tace nell’indifferenza e nel crescente degrado più assoluto. Provate a scendere verso il mare uscita superstrada di San Gregorio, prima transitate la nuova strada che porta al costruendo Mercato Ortofrutticolo Metropolitano, vi renderete conto da soli, quanta vergogna dovrebbero provare quelle persone che hanno fatto diventare quella strada e il greto della Fiumara, dove è stata realizzata la nuova discesa che porta al mare, una vera e propria grande discarica abusiva di rifiuti solidi urbani, tossici, industriali e speciali.

Lì non si può certo dire che la colpa è del caro giovane sindaco avv. Giuseppe Falcomatà, oppure prendersela ingiustamente, con gli attuali Amministratori Comunali, Metropolitani o Regionali, in quelli e altri luoghi similari di Reggio, sono quei pochi o tanti Cittadini Reggini, che vivono di illegalità e nell’inciviltà, che stante sicuramente dalla quantità di rifiuti presenti, saranno in tanti, che non amano la propria Città, tanto che contribuiscono a far lievitare il degrado ambientale e dare il segno più tangibile della loro inciviltà e pessima educazione comportamentale non solo ambientale.

Amare la nostra Reggio Calabria, significa cooperare da Cittadini onesti, con la pubblica amministrazione con senso di partecipazione attiva e propositiva.

Così come fanno i tanti volontari e le associazioni, a iniziare dalla più nota, ” Pro San Gregorio”, i quali dimostrano con le loro buone azioni di volontariato di solidarietà umana e impegno ambientale, di amare e rispettare col cuore, Reggio Calabria e i Cittadini. (er)

[Emilio Errigo è nato a Reggio Calabria, Generale in ausiliaria della Guardia di Finanza, docente di diritto internazionale e del mare, e consigliere giuridico economico-finanziario internazionale]

Imbalzano (Italia al Centro): Bilancio consuntivo 2021 e Bilancio di previsione, due gravi mancanze del Comune di Reggio

Pasquale Imbalzano, Presidente del Consiglio Federale  Provinciale e Coordinatore per la città di Reggio, già Consigliere Comunale di Italia al Centro, ha posto l’accento su due gravissime mancanze da parte del Comune di Reggio: la mancata approvazione del Bilancio Consuntivo 2021 e la mancata predisposizione del Bilancio di Previsione 2022.

Per quanto riguarda il primo, Imbalzano ha spiegato che con la mancata approvazione del Bilancio Consuntivo, «a tutt’oggi non è dato sapere come sono state effettuate le spese  dell’Ente  nel decorso anno e quindi   la effettiva ma immaginabile  situazione economica-finanziaria del Capoluogo della città Metropolitana» e che con la mancata predisposizione del Bilancio di Previsione, c’è il rischio concreto che dal mese di maggio il Comune stesso possa  operare  solo in dodicesimi mensili, con la concreta necessità  di essere costretti  ad erogare col contagocce anche i servizi essenziali, producendo    danni gravissimi a famiglie ed imprese reggine, già falcidiate da disastri di ogni  tipo».

«Da indiscrezioni  ventilate anche sulla stampa – ha detto – sembrerebbe che la madre di tutte le difficoltà, oggi più che mai, sarebbe rappresentata dalla enorme quantità di ratei attivi, cioè di somme iscritte a Bilancio l’anno scorso e negli anni precedenti tra i previsti  incassi, ma puntualmente  non avvenuti, in tutto od in parte,  per evidente incapacità amministrativa.  Come si vorrebbe definire altrimenti  il livello altissimo di evasione di tributi che dovrebbero fornire la maggior parte del gettito e di cui nessuno fin qui si è occupato, talchè a pagare sono sempre i soliti malcapitati? Col rischio concreto, per far quadrare i conti, di incappare in falsi in bilancio in cui nessuno, a partire dai Dirigenti, sarebbe disposto ad incorrere».

«È da due anni, tanto per fare un solo eclatante esempio – ha spiegato – che andiamo ripetendo che il cittadino reggino sarebbe disposto, pur a prezzo di gravi  sacrifici, a pagare quanto dovuto per Tari, in proporzione, abbattendo quindi il tributo, al servizio di raccolta ricevuto,  fornito come è noto “A singhiozzo”: cosa che, oltre ad essere statuito da leggi ed autorevoli sentenze, avrebbe garantito entrate ben più corpose, colpendo di pari passo la percentuale di furbetti che evadono completamente la Tari nell’indifferenza di chi avrebbe la responsabilità di una seria lotta all’evasione. Si è preferito tartassare comunque i pochi, col risultato  che il livello dei ratei attivi per la Tari, cioè  di somme non pagate, è  lievitato alle stelle, con il rischio  ormai consolidato di inserire in Bilancio somme evidentemente virtuali».

«Addirittura per il 2022 , si  pretende oggi – ha concluso – con i manifesti affissi in città,  l’acconto  del 75%  del costo storico, quando siamo solo alla fine del mese di aprile, mettendo nel conto  di dover continuare a spendere anche nel corrente anno le cifre iperboliche  del 2021, comprensive dell’enorme costo  già sostenuto  per trasferire in altre regioni una parte enorme dei rifiuti,  frutto  di ingiustificabili ritardi, per colpe degli amministratori di questi anni nella Città Metropolitana,  nella costituzione e nel funzionamento dell’ormai ex Ato della provincia di Reggio». (rrc)      

Pagamento servizi socio-assistenziali di Reggio, Minasi: Il Comune provveda a sbloccare i fondi

L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Tilde Minasi, è intervenuta in merito al ritardo del pagamento dei servizi socio-assistenziali del Comune di Reggio alle cooperative che se ne occupano in convenzione, chiedendo al Comune di sbloccare, al più presto, a sbloccare i fondi.

Per Minasi, infatti, si tratta di «un problema che non solo colpisce drammaticamente le famiglie dei lavoratori, che attendono da mesi, alcuni addirittura da oltre un anno, di ricevere le loro mensilità, ma mette anche a rischio servizi essenziali per la collettività».

«So che la Prefettura reggina si era impegnata, facendo da tramite con Palazzo Chigi, per ottenere le risorse entro il 15 aprile, ma anche questa data è trascorsa senza successo. Il Comune deve garantire – ha ribadito Minasi – la tenuta del sistema socio-assistenziale, percorrendo ogni strada possibile per reperire le risorse necessarie, provvedendo peraltro a rinnovare le convenzioni scadute o stipularne di nuove con fondi certi da mettere a bilancio, così da evitare, da qui ai prossimi mesi, che questo problema si ripresenti. Intanto, faccia in modo di sbloccare i finanziamenti promessi e dati per imminenti, come i fondi Poc, ancora mai arrivati».

Le cooperative, affiancate dai sindacati, sono pronte a scendere nuovamente in piazza, per protestare contro una situazione che per loro (che vanno avanti anticipando le spettanze) non è più sostenibile.

«Cosa succederebbe se le cooperative sospendessero le loro prestazioni?», si è chiesto l’assessore, che continua: «Non possiamo permettercelo. Né Reggio né il resto della Calabria può permettersi di fare a meno di un servizio così complesso e delicato, com’è quello della cura delle persone fragili, che solo operatori specializzati possono effettuare. Mi auguro che l’amministrazione reggina non ritardi ancora nella sua azione, riuscendo a trovare a strettissimo giro una soluzione, anche alternativa, per i pagamenti attuali e per quelli futuri. È necessario rispettare i diritti dei tanti lavoratori che da anni, con dignità, amore e abnegazione, si occupano delle persone deboli loro affidate, e, al tempo stesso, garantire le cure a chi ne ha bisogno».

«Dalla Regione daremo ogni supporto possibile, siamo pronti e aperti al confronto – ha concluso – ma ognuno intanto deve adempiere al meglio a quanto gli compete». (rrc)